CENNI I.V.A IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO

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1 CENNI I.V.A IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO L'I.V.A. è un'imposta indiretta sui consumi, in vigore in tutti i paesi dell'unione europea e la cui sigla significa imposta sul valore aggiunto. L imposta sul valore aggiunto si applica alla cessione di beni e alle prestazioni di servizi effettuate nell esercizio delle imprese, arti e professioni nel territorio dello Stato dai titolari di partita IVA e grava solo sul consumatore finale. L'IVA, istituita dal D.P.R. 26/10/1972 n. 633, è un'imposta che grava sul consumatore finale infatti, per i titolari di partita IVA, l'iva è neutra, cioè non è né un costo né un ricavo, in quanto essi compensano l'iva che devono al fisco, cioè quella riscossa dalla vendita di beni o servizi, con l'iva pagata ai fornitori con l'acquisto di beni o servizi. Dalla differenza si avrà un credito IVA, quando l'iva sugli acquisti supera l'iva sulle vendite, o un debito IVA nel caso contrario. 1

2 Le condizioni che devono verificarsi per poter applicare l'iva sono: presupposto oggettivo, tutte le operazioni che hanno per oggetto una cessione di beni o una prestazione di servizi; presupposto soggettivo, le cessioni e le prestazioni devono essere effettuate nell esercizio di imprese o di arti e professioni, pertanto i privati non sono soggetti d'imposta; presupposto territoriale, le operazioni devono essere effettuate nel territorio dello Stato. Le caratteristiche principali dell'iva sono: è un'imposta indiretta, in quanto colpisce le manifestazioni di reddito: scambi di beni e prestazioni di servizi; neutra, in quanto l'importo non dipende dal numero dei passaggi è generale, in quanto riguarda tutti i contribuenti; è proporzionale, in quanto viene calcolata mediante l'applicazione di aliquote che non variano al variare della base imponibile; è un'imposta che comporta obblighi amministrativi, come ad esempio l'emissione di fatture, il rilascio di ricevute o scontrini fiscali, la registrazione delle fatture, le liquidazioni e i versamenti periodici. 2

3 Operazioni ai fini Iva: soggette e non soggette In base alle norme che disciplinano l'iva, esistono due tipi di operazioni commerciali: le operazioni soggette a iva che comportano l'obbligo di fatturazione e le operazioni non soggette a Iva che non comportano obblighi di fatturazione. Operazioni soggette ad IVA, cioè le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, che si suddividono a loro volta in operazioni imponibili, non imponibili ed esenti: o le operazioni imponibili sono quelle operazioni sulle quali si calcola l'iva in base alle aliquote vigenti. le operazioni non imponibili sono quelle operazioni sulle quali non si calcola l'iva per evitare una doppia tassazione, come le cessioni tra paesi dell'unione europea e le esportazioni; le operazioni esenti, invece, sono quelle operazioni su cui non si calcola l'iva, ma che devono essere fatturate se ne viene fatta richiesta da parte del cliente al momento dell'operazione. Operazioni non soggette ad IVA sono quelle operazioni che sono prive di uno o più presupposti (oggettivo, soggettivo o territoriale) necessari per l'applicazione dell'imposta (es.: le cessioni di denaro). 3

4 Imponibili: Sono previste dagli art. 2 e 3 del DPR 633/1972; possiedono i presupposti oggettivi e soggettivi per l applicazione del tributo, sono soggette all applicazione dell imposta, comportano l obbligo di fatturazione, rientrano nella determinazione del volume d affari. Esenti: Sono previste dall art. 10 del decreto Iva; non sono assoggettate a Iva per motivi di opportunità economica o sociale; comportano l obbligo di fatturazione e rientrano nella determinazione del volume di affari (es. operazioni di finanziamento, prestazioni medico-sanitarie, assicurazioni). Escluse: Sono previste dall art. 15 del decreto Iva; restano fuori dal campo di applicazione dell imposta perché manca o il requisito oggettivo o quello soggettivo (es. Interessi di mora, imballaggi a rendere). Non imponibili: Sono previste dagli art. 8, 8 bis e 9 del decreto Iva; non vengono assoggettate a Iva in quanto relative a beni destinati al consumo fuori dal territorio nazionale (es. cessioni all esportazione). Le disposizioni dell imposta sul valore aggiunto prevedono l obbligo della fatturazione, oltre che per le operazioni imponibili, anche per le operazioni considerate non imponibili, per quelle esenti, per le quali, in fattura, in luogo dell indicazione dell ammontare d imposta, deve essere evidenziata l annotazione che si tratta di operazione non imponibile o esente, con l indicazione della relativa norma. 4

5 Ordinaria (22%) Ridotta (10%) Si applica, per esempio, su carne, miele, caffe', birra Ultraridotta (4%) Si applica, per esempio, su latte, ortaggi, frutta, burro e altri generi alimentari di prima necessita'. Il calcolo dell'iva in fattura Base imponibile La base imponibile è l'importo sul quale viene calcolata l'iva ed è costituito dall'ammontare che il cliente deve al venditore, comprensivo delle spese e degli oneri accessori. La base imponibile IVA è data dal prezzo della merce o della prestazione di servizio, dedotti eventuali sconti previsti nel contratto commerciale, aggiungendo le spese accessorie (ad esempio il trasporto o gli imballaggi). Prezzo merce venduta + Costi accessori NON DOCUMENTATI+ Costo degli IMBALLAGGI fatturati = Base imponibile Nota Bene: non concorrono a formare la base imponibile IVA gli imballaggi a rendere, gli interessi di mora dovuti per ritardi nei pagamenti, il valore dei beni ceduti a titolo di sconto, i costi documentati. Sono, invece, esenti da IVA gli interessi per dilazioni di pagamento, quelli cioè concordati tra le parti al momento della stipulazione del contratto. Adempimenti contabili e versamento dell'imposta I regimi Iva Il regime IVA ordinario è il regime normale ed è applicato a tutte le imprese il cui volume d'affari è superiore a euro se imprese di servizi e di euro se svolgenti altre attività. Le imprese in questo regime liquidano l'iva mensilmente Il regime IVA semplificato è applicabile alle imprese il cui volume d'affari è inferiore a euro se imprese di servizi e di euro se svolgenti altre attività. Le imprese in questo regime hanno la possibilita' di optare per la liquidazione e il versamento dell'iva trimestrale anziche' mensile, versando in aggiunta all'imposta gli interessi maturati su di essa al tasso trimestrale dell'1% Rientrano nel regime IVA ordinario anche le imprese con volume d'affari inferiore se non hanno optato per il regime IVA semplificato. Tali contribuenti se intendono usufruire di tale regime devono effettuare una specifica OPZIONE. Volume d affari: Ammontare complessivo delle cessioni di beni (vendite) e delle prestazioni di servizi (lavori) effettuate dall impresa in un anno, escluse le vendite di beni ammortizzabili (cespiti). 5

6 I registri Iva Le operazioni sottoposte alla normativa IVA devono essere annotate su appositi registri e sottostare ad un serie di obblighi contabili a differenza delle operazioni escluse dal campo di applicazione IVA. I registri utilizzati per annotare le operazioni relative all'iva sono generalmente due: il registro degli acquisti ed il registro delle vendite. I commercianti al minuto, gli ambulanti, i pubblici esercizi devono invece tenere il registro dei corrispettivi e il registro degli acquisti. Tutti i registri vanno tenuti secondo le norme di ordinata contabilità, cioè senza spazi in bianco, senza interlinee, senza trasporti in margine, senza abrasioni e se necessaria qualche cancellazione, questa deve essere eseguita in modo che le parole cancellate siano leggibili. Sulla base delle risultanze dei registri obbligatori, periodicamente, le aziende devono determinare la posizione per I.V.A. a debito ed a credito nei confronti dell Erario. Registro fatture acquisto L'azienda, non appena viene in possesso della fattura rilasciata dal fornitore, la deve numerare in ordine progressivo secondo l'ordine di arrivo. Successivamente deve annotarla nel registro degli acquisti entro l'anno nel quale sarà detratta l'iva relativa a tale fattura. Nel registro si annotano gli estremi delle fatture relative a beni e servizi acquistati o importati. Per ciascuna fattura ricevuta il prezzo netto e l'ammontare dell'iva vanno annotati in distinte colonne, a seconda delle aliquote di IVA. La data della consegna individua il momento in cui sorge il diritto alla detrazione dell IVA pagata. Sul registro degli acquisti vanno registrate anche le autofatture. 6

7 egistro fatture emesse e registro dei corrispettivi Il registro delle vendite deve essere tenuto da tutti gli imprenditori obbligati all emissione della fattura. Vi si annotano gli estremi delle fatture relative a beni ceduti e servizi prestati La data della consegna individua il momento in cui sorge l esigibilità dell IVA e quindi il debito verso l amministrazione finanziaria. I termini ed i modi di registrazione delle fatture emesse nel registro delle vendite sono grosso modo gli stessi previsti per le fatture d acquisto. In sua sostituzione i commercianti al minuto, gli esercenti pubblici esercizi e gli ambulanti devono registrare gli incassi nel registro dei corrispettivi. I corrispettivi sono comprensivi di IVA e vanno annotati su diverse colonne secondo l'aliquota IVA applicabile. L'annotazione dei corrispettivi deve avvenire entro il giorno successivo a quello in cui è avvenuta la vendita. I commercianti che rilasciano lo scontrino possono annotare cumulativamente le operazioni di un mese entro il 15 del mese successivo, purché si alleghi al registro lo scontrino riepilogativo giornaliero. Sul registro dei corrispettivi perciò si annotano i ricavi delle vendite giornaliere. Il calcolo dell'iva da versare I soggetti passivi (imprenditori o esercenti arti o professioni ) determinano l imposta con un meccanismo denominato DEDUZIONE IMPOSTA DA IMPOSTA 1. quando si acquistano beni e servizi si paga l IVA sull intero importo l IVA rappresenta un CREDITO Esistono alcune deroghe al principio della detrazione, le piu' importanti sono le spese auto di manutenzione, riparazione, carburante, lubrificante, pedaggi autostradali, prestazioni alberghiere; spese di ristorante, bar. Esiste inoltre un sistema di detraiblita' parziale (pro-rata) in presenza di operazioni esenti. 2. quando si vendono beni e servizi si incassa l IVA sull intero importo l IVA rappresenta un DEBITO 7

8 Nella determinazione dell'iva a debito si deve tener conto di: 1) tutte le fatture immediate emesse nel mese di liquidazione, anche se non ancora registrate (15 giorni dalla emissione) 2) tutte le fatture differite, anche se emesse nel mese successivo, ma relative a beni consegnati o spediti nel mese al quale si riferisce la liquidazione In pratica si deve considerare l'imposta dovuta su tutte le operazioni per le quali nel mese o trimestre si e' realizzato il presupposto impositivo, ossia la consegna o la spedizione per i beni mobili e il pagamento per i servizi 3. IVA sulle vendite - IVA sugli acquisti = IVA da versare Il calcolo e il versamento è effettuato periodicamente, ogni mese o trimestre. ersamenti IVA In base ai limiti di importo del volume d'affari, ogni mese o trimestre si procede alla determinazione dell IVA da versare o a credito. Il versamento dell IVA trimestrale deve essere maggiorato dell 1,% a titolo di interessi. Il versamento dell IVA è fissato: per i mensili al giorno 16 del mese successivo per i trimestrali al giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre. Per il quarto trimestre il versamento è effettuato il 16 marzo. Per il versamento, si deve utilizzare il modello di pagamento unificato F24. Tutti i contribuenti IVA devono poi: 1. versare entro il 27 dicembre un acconto IVA 2.presentare la dichiarazione IVA annuale N.B. (HO OMESSO PER SEMPLICITA ESPOSITIVA L OBBLIGO DELLA COMUNICAZIONE ANNUALE IVA DA INVIARE IL 28 FEBBRAIO DI OGNI ANNO OBBLIGATE TUTTE LE SOCIETA E LE DITTE INDIVIDUALI SE HANNO AVUTO VOLUME DI AFFARI SUPERIORE A ) 8

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