RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA"

Transcript

1

2 REGIONE VENETO Delibera della Giunta Regionale n del 22 settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza. (Art. 79 bis L.R. 61/85) RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Si analizzano di seguito le misure preventive e protettive adottate che consentano, anche nella successiva fase di manutenzione, l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza, come da art. 79 bis della L.R. 61/85, da D.G.R. Veneta n del 22/09/2009 e da D.G.R. Veneta n. 97 del 31/01/2012. Tipologia intervento Riqualificazione dell area DEC in via Torino n.113, a Mestre e realizzazione di un edificio ad uso residenziale, commerciale e direzionale Fabbricato posto in via Torino n. 113 Comune Venezia Loc. Mestre Cap Prov VE Destinazione dell immobile: residenziale industriale e artigianale commerciale direzionali turistico - ricettive commerciale all ingrosso e depositi agricola e funzioni connesse di servizio altro L intervento rientra nei casi previsti dall art.90, c.3 o c.4 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. (obbligo di nomina del Coordinatore alla Sicurezza in fase di Progettazione/Esecuzione) si no La redazione dell elaborato tecnico è affidata a Coordinatore alla Sicurezza (art.90, c.3,c.4 del D.Lgs.81/08 e s.m.i. ) Progettista (Dgr Veneto n. 97/2012)

3 1. EDIFICIO 1 - DESCRIZIONE DELLA COPERTURA L area oggetto dell intervento di progettazione riguarda: Totalmente la copertura dell immobile Parzialmente la copertura dell immobile (Evidenziare chiaramente nei grafici la porzione dove non si interviene) Tipologia della copertura piana a volta a falda a shed altro Calpestabilità della copertura totalmente calpestabile parzialmente calpestabile totalmente non calpestabile Pendenze presenti in copertura Orizzontale/Sub-Orizzontale 0% < P< 15% Inclinata 15% < P< 50% Fortemente inclinata P> 50% Struttura della copertura: latero-cemento lignea metallica altro: cls soletta piena Presenza in copertura di: (Evidenziare nei grafici i dispositivi presenti) Linee elettriche non protette a distanza non regolamentare (art. 117 e All. IX Dlgs. 81/08) Impianti tecnologici sulla copertura (pannelli fotovoltaici, pannelli solari, impianti di condizionamento e simili) Dislivelli tra falde contigue superfici non praticabili (quali finestre a tetto, lucernari. pannelli solari e simili) Altro camini, sfiati, antenne Descrizione/note: Il fabbricato oggetto di intervento si compone di più corpi di fabbrica aggregati, caratterizzati da coperture piane, protette da parapetti permanenti che si integrano nella progettaione. COPERTURA RESIDENZE: Copertura idonea al transito, ad eccezione delle aree non praticabili in corrispondenza dei pannelli solari e fotovoltaici Il solaio di copertura è caratterizzato da una soletta monolitica in c.a e sovrastante tetto giardino che offre una buona resistenza allo scivolamento. COPERTURA UFFICI: Copertura idonea al transito, ad eccezione delle aree non praticabili in corrispondenza dei pannelli solari e fotovoltaici Il solaio di copertura è caratterizzato da una soletta monolitica in c.a e sovrastante tetto giardino che offre una buona resistenza allo scivolamento. PIAZZA: Copertura idonea al transito, Solaio di copertura è caratterizzato da una soletta monolitica in c.a e sovrastante tetto giardino che offre una buona resistenza allo scivolamento.

4 2. DESCRIZIONE DEL PERCORSO DI ACCESSO ALLA COPERTURA Interno Esterno PERCORSO PERMANENTE Scala fissa a gradini Scala retrattile corridoi (Largh. Min 100 cm Scala fissa a pioli Scala portatile passerelle/ Andatoie Descrizione/note: L accesso alle coperture dell edificio residenziale avviene attraverso percorsi permanenti, attraverso la prosecuzione di uno dei vani scala. PERCORSO NON PERMANENTE Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili percorsi di tipo permanente: - Tipo di percorso provvisorio previsto in sostituzione: - Descrizione e dimensioni degli spazi per ospitare le soluzioni prescelte: -

5 3. DESCRIZIONE DELL ACCESSO ALLA COPERTURA interno Apertura orizzontale o inclinata dimensioni m.70 x 90 quantità n dimensioni m. x dimensioni minime: lato minore libero di almeno 0,70 metri e comunque di superficie non inferiore a 0,5 m 2 dimensioni m.120 x 210 Apertura verticale quantità n 1 dimensioni m. x larghezza minima 0,70 metri altezza minima 1,20 metri esterno Descrizione/note: Ancoraggi Uni EN 795 Parapetti Linee di ancoraggio Altro ACCESSO PERMANENTE L accesso alla copertura è sempre di tipo permanente. ACCESSO NON PERMANENTE Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili accessi di tipo permanente: - Tipo di accesso provvisorio previsto in sostituzione: -

6 4. TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI SULLE COPERTURE Linee di ancoraggio flessibili orizzontali (UNI EN 795 classe C) Linee di ancoraggio rigide orizzontali (UNI EN 795 classe D) Linee di ancoraggio rigide verticali/inclinate (UNI EN 353-1) Linee di ancoraggio flessibili verticali/inclinate (UNI EN 353-2) Ganci di sicurezza da tetto (UNI EN 517 tipo A e B) Dispositivi di ancoraggio puntuali (UNI EN 795 classe A1-A2) ELEMENTI PROTETTIVI PERMANENTI Reti di sicurezza Parapetti ELEMENTI PROTETTIVI NON PERMANENTI Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili dispositivi o apprestamenti di tipo permanente: Tipo di soluzioni provvisorie previste in sostituzione: Linee di ancoraggio flessibili orizzontali temporanee (UNI EN 795 classe C) Linee di ancoraggio flessibili verticali/inclinate (UNI EN 353-1) Dispositivi di ancoraggio a corpo morto (UNI EN 795 classe E) Reti di sicurezza Parapetti 5. DPI necessari Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di Energia (UNI EN 355) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) Cordini Lmax. 2,00 m (UNI EN 354) Doppio Cordino Lmax. 4,50 (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) Kit di emergenza per recupero persone Modalità di transito in copertura: Transito consentito mediante dispositivo anticaduta retrattile, agganciato permanentemente a linea di vita; nelle sole coperture dei locali tecnici aree a rischio specifico, l operatore rimanendo assicurato al sistema di protezione, dovrà provvedere all'ancoraggio supplementare del cordino (lunghezza max 2,00 m) ai punti di trattenuta previsti in prossimità dei bordi della copertura.

7 6. Valutazioni Valutazione del rischio caduta: Arresto caduta: Spazio minimo di caduta dalla copertura ammesso > 3.50 Trattenuta (caduta impossibile per la presenza di sistemi e procedure che impediscono, correttamente utilizzati, il raggiungimento di aree a rischio) Valutazione misure di emergenza per il recupero in caso di caduta: Area raggiungibile da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30 minuti) Area non raggiungibile da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30 minuti) è pertanto necessario un piano di emergenza da parte degli operatori prima di accedere alla copertura 7. Lavori in parete Si prevede il montaggio di idoneo ponteggio di facciata che sarà ancorato secondo la normativa tecnica e senza deturpare l estetica della facciata stessa. L opera provvisionale avrà un parapetto di almeno 120 cm oltre l ultimo impalcato o il piano di gronda dell edificio. La zona sottostante la lavorazione e di possibile passaggio di persone sarà interclusa a terra con idonea segnaletica. Elaborati grafici ALLEGATI n. 1 tavole in cui risultano indicate: 1. Dimensionamento e ubicazione dei percorsi, degli accessi e degli elementi protettivi per il transito e l esecuzione i de lavori in copertura, con relativa legenda 2. Posizionamento dei dispositivi protettivi permanenti 3. Altezze libere di caduta 4. Dimensionamento di accessi e percorsi ATTESTAZIONE DI CONFORMITA Il sottoscritto Coordinatore Progettista attesta la conformità del progetto alle misure preventive e protettive indicate nell allegato B della Dgr Veneto n. 97 del 31/01/2012 (Istruzioni tecniche relative alle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza). Pianiga, lì 30/04/2015 Il tecnico incaricato ing.andrea Berro

8 Introduzione Berro & Sartori ingegneria S.r.l. Il Quaderno Tecnico fa riferimento alla legislazione tecnica attualmente in vigore e principalmente: D.Lgs. n 81 del 9 aprile 2008 UNI-EN 795 UNI-EN Regolamenti Regionali La presente relazione viene redatta in osservanza a quanto disposto dalla Regione Veneto con Deliberazione della Giunta Regionale N. 97 del 31 gennaio 2012 pubblicata nel Bur n. 15 del 21/02/2012 recante Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza. Viene così predisposto un progetto di massima, che dovrà essere verificato dal progettista strutturista o chi per esso, al fine di garantire che qualsiasi intervento di futura manutenzione in quota dell edificio venga eseguito da addetti in condizione di sicurezza (con riferimento al rischio di caduta dall alto). Descrizione 1. PREMESSA. L area interessata all intervento di progetto si trova in Comune di Venezia, su terreno catastalmente censito al Fg. 19 Mappale 569, accessibile da sud dalla strada comunale di via Torino n DESCRIZIONE SOMMARIA DEL COMPLESSO EDILIZIO ESISTENTE. Il progetto presentato si pone l obbiettivo di disegnare una differente qualità insediativa e di rigenerare uno spazio ora ridotto a mero tessuto funzionale, mantenendo comunque inalterate le relazioni urbane che intercorrono con le altre funzioni ivi presenti. L idea progettuale nasce immaginando un basamento che mantenga la forza dell attuale volume costruito, staccandosi però dall esistente con le funzioni di servizio, rimessaggio barche e parcheggio privato. Al di sopra di tale basamento si sviluppano due volumi separati sia a livello architettonico che funzionale: una torre residenziale e un blocco direzionale separate da un area verde comune. L architettura della torre residenziale, che inclina verso Sud Est il suo asse verticale in modo da ridurre la monumentalità e assertività del volume affacciandosi verso il Canale Salso, si caratterizza per un eterea facciata che svolge le funzione di una serra bioclimatica, una sorta di spazio filtro tra l intimità degli ambienti residenziali e lo spazio esterno. Oltre a definire delle ampie e vivibili logge, il volume in aggetto, rivestito da ante scorrevoli vetrate, assieme alle piante rampicanti appese, assolve al prezioso compito di regolare la temperatura interna delle abitazioni in modo da ridurre sostanzialmente l apporto energetico esterno durante la stagione fredda. Il blocco direzionale si differenzia per la sua spiccata massività volumetrica: un edificio simmetrico, formato da due blocchi sfalsati collegati da un grande patio aperto centrale, posizionato sul sedime prefissato all interno di un volume definito. Caratteristiche tecniche La linea vita in copertura deve essere realizzata come segue: n 2 pali omnidirezionali classe A1 in acciaio zincato a caldo, costituito da: - piastra e contropiastra di base in acciaio zincato a caldo di dimensioni 150 x 250 mm, spessore 10 mm, con 8 fori Ø14 mm per fissaggio alla struttura portante (colmo) con viti e bulloni idonee o tasselli + chimico; - asta verticale in acciaio zincato a caldo di dimensioni 80 x 80 mm, spessore 5 mm, altezza 350 mm saldata al centro della piastra di base, completa da n 2 piatti trapezoidali in acciaio zincato a caldo, spessore 5 mm, aventi le seguenti dimensioni B=85 mm, b=50 mm, H=200 mm, e 2 piatti triangolari in acciaio zincato a caldo, spessore 5 mm, aventi le seguenti dimensioni: B=235 mm, H=200 mm, o caratteristiche tali da non comprometterne la stabilita ed il regolare esercizio; - n 1 golfare ellissoidale per il fissaggio del tenditore in acciaio zincato M14 e dell assorbitore in

9 Berro & Sartori ingegneria S.r.l. acciaio al carbonio ad alta resistenza montato su testa girevole; - n 1 tappo superiore in acciaio zincato; n 12 ganci di ancoraggio di sicurezza da installare in prossimità del punto di sbarco nella copertura ed a seguire lungo il percorso fino al raggiungimento dei pali collocati sul colmo; n 1 tabella di segnalazione linea di vita; fascicolo d uso e montaggio contenente copia del CERTIFICATO DI COLLAUDO. La strumentazione dovrà essere adatta per il montaggio su strutture in legno / calcestruzzo / acciaio. Rimarrà a cura dell installatore adatto/esperto la stesura del verbale con indicati gli elementi e il materiale di fissaggio, la foto documentazione delle condizioni di montaggio e la documentazione delle omologazioni di fissaggio di sottofondo. La messa in sicurezza dell operaio alla Linea Vita dovrà avvenire sempre tramite DPI (dispositivo di protezione individuale) secondo le normative in vigore. Il montaggio e l uso del dispositivo di sicurezza è ammesso soltanto dopo che il montatore e l utente hanno letto le istruzioni per l installazione e l uso nella rispettiva lingua nazionale. Requisiti per l utilizzo di scale in appoggio. Prima di iniziare una qualsiasi attività è necessario controllare quanto segue: Nessun elemento della scala (gradini/pioli, dispositivi di blocco, superfici antiscivolo, ecc.) deve essere mancante. Le scale non devono presentare segni di deterioramento. Tutti gli elementi, come ad esempio i montanti, i gradini, i dispositivi di blocco, le cerniere, ecc., non devono essere danneggiati. Gli innesti delle scale ad elementi innestati e delle staffe di scorrimento e aggancio delle scale sfilo devono essere efficienti. Saldature e incastri devo no risultare integri. Ammaccature, fessurazioni, spaccature, piegature e ampi giochi fra i vari elementi, possono essere fonte di pericoli. Se ci sono danni agli elementi strutturali, la scala non deve essere né utilizzata e né riparata. Piedini di gomma o di plastica antislittamento (zoccoli) siano inseriti correttamente nella loro sede alla base dei montanti. Se mancanti o deteriorati, rimpiazzarli con quelli nuovi, i quali sono reperibili dal rivenditore. l gradini devono essere puliti, asciutti ed esenti da olii, da grassi e da vernici fresche.

10 Comportamenti con la scala in appoggio Berro & Sartori ingegneria S.r.l. Per evitare cadute dall'alto è necessario attenersi a quanto segue: Il lavoratore che deve salire/scendere sulla scala deve indossare adeguato abbigliamento e idonei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sulla base della effettuata valutazione dei rischi. Ad esempio: - utilizzare calzature ad uso professionale atte a garantire una perfetta stabilità e posizionamento; - non salire/scendere sulla scala con abbigliamento inadatto, ad esempio con lacci che possano impigliarsi o finire sotto le scarpe; Controllare che non ci siano pericoli potenziali nella zona di attività, Fig.02 -Scale in appoggio sia in alto vicino al luogo di lavoro che nelle immediate vicinanze. Ad esempio: - non usare la scala vicino a porte o finestre, a meno che non sono state prese precauzioni che consentono la loro chiusura; - non collocare la scala in prossimità di zone, ove la salita su di essa produrrebbe un rischio di caduta dall'alto (prospiciente a zone di vuoto senza opportuni ripari o protezioni: balconi, pianerottoli, ecc.); non usare le scale metalliche in adiacenze di linee elettriche; valutare se la presenza di altri lavori possa avere interferenze pericolose (quali, ad esempio, posizionare la scala nelle immediate vicinanze di un'area interessata al sollevamento dei carichi, ecc.); - lo spazio davanti e ai lati della scala deve essere libero da ogni ostacolo; - quando necessario, l'area di lavoro in prossimità della scala, deve essere protetta da barriere; - disporre di una sufficiente illuminazione ambientale. Non usare' la scala in ambiente aperto quando ci sono avverse condizioni atmosferiche (vento, pioggia, formazione di ghiaccio al suolo, ecc.). La sommità della scala deve appoggiare in modo sicuro (ad esempio evitare vetrate, canali di gronda, funi tese, ecc.); Assicurarsi che la scala sia sistemata e vincolata in modo che siano evitati sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, oscillazioni o inflessioni accentuate. Qualora non sia attuabile l'adozione delle misure sopradette, la scala deve essere trattenuta al piede da un'altra persona; La scala in appoggio usata per l'accesso dovrà essere tale da sporgere per almeno 1 metro oltre il livello di accesso, a meno che altri dispositivi garantiscono una presa sicura (fig. 2). Controllane il peso massimo (portata) ammesso sulla scala; Fig.02 Non predisporre la scala come piattaforma di lavoro o passerella su cui salire/scendere; Nell'uso della scala semplice in appoggio occorre dare un piede adeguato in relazione alla lunghezza della scala montata, alla natura del terreno su cui posa ed alle varie circostanze del lavoro, (per "piede" si intende la distanza fra la base dei montanti e la verticale passante per il punto di appoggio della scala). Appoggiare Ia scala al muro e posizionarla inclinata, con l'angolo consentito del fabbricante se a pioli e, per quelle a gradini in maniera tale che il gradino sia parallelo al suolo (orizzontale). In generale appoggiare la scala al muro con un angolo rispetto al suolo compreso tra i 65 e i 75 se a pioli, compreso tra 60 e i 70 se agradini e, comunque sempre secondo le istruzioni fornite dal fabbricante. Approssimativamente, si può considerare che l'appoggio della sommità della scala al muro,

11 deve essere ad una altezza dal suolo pari a 4 volte la distanza della base della scala (figg. 03, 04 e 05 ). Fig Corretta posizione della scala in appoggio Fig Un modo approssimato di verifica della corretta inclinazione della scala in appoggio Fig Effetto di una non corretta posizione di una scala in appoggio Tutto il materiale è realizzato in acciaio zincato naturale, acciaio zincato e rivestito in 3 colori, oppure acciaio inox qualità IIA ATTENZIONE: Devono essere verificati tutti gli elementi portanti che hanno il compito di fissare i supporti alle strutture di destinazione dell installazione e che siano concepiti per resistere alle forze alla quale sono sottoposti al momento in cui avviene la caduta (EN 795).

COMUNE DI FARA VICENTINO

COMUNE DI FARA VICENTINO COMUNE DI FARA VICENTINO Provincia di Vicenza C.F. 93004390246 P.I. 00452380249 UFFICIO TECNICO Piazza Arnaldi, n.1 Telefono 0445 / 375056 Telefax 0445 / 375030 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DPGR Toscana 23 Novembre 2005, n.62/r Art. 5, comma 4, lett.b ALLEGATO AL FASCICOLO DELLE INFORMAZIONI FASE I

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DPGR Toscana 23 Novembre 2005, n.62/r Art. 5, comma 4, lett.b ALLEGATO AL FASCICOLO DELLE INFORMAZIONI FASE I FASE I- DPGR 62/R Art. 5, comma 4, lett b Pag. 1 di 7 COMUNE DI POMARANCE Intervento di ristrutturazione edilizia di un lotto del cimitero di Pomarance (PI), comprendente il rifacimento dei loculi RELAZIONE

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA COMMITTENTE: Comune di Codigoro Per i lavori di: tipologia intervento Manutenzione straordinaria copertura rimessa caserma VV.F. Nel Fabbricato

Dettagli

studiovenzo stradella Araceli 3 Vicenza

studiovenzo stradella Araceli 3 Vicenza Vicenza 25.11.2013 PDR DI INIZIATIVA PRIVATA PER LA RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO IN APPLICAZIONE DELL ART. 2 DELLA LR 13/2009 e smi DEL COMPLESSO POLIFUNZIONALE LE VESCOVANE : Maria Rita Savoia / Luigi

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RICHIEDENTE/COMMITTENTE: Soc. VIPIESSE sas Soc. AGRICOND sas Residente/con sede in via repubblica via roma n. 4-32 Comune: Monselice Cap. 35043 Prov. PD per lavori di:

Dettagli

Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R n.1, art.82 c. 14 e 16- DPGR del n.

Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R n.1, art.82 c. 14 e 16- DPGR del n. Protocollo Pratica Edilizia... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 03.01.2005 n.1, art.82 c. 14 e 16- DPGR del 23.11.2005 n.62/r RICHIEDENTE / COMMITTENTE: Residente/con sede via/piazza nome Cognome

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Soluzioni Progettuali di Prevenzione Anticaduta in Copertura

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Soluzioni Progettuali di Prevenzione Anticaduta in Copertura ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Soluzioni Progettuali di Prevenzione Anticaduta in Copertura RICHIEDENTE / COMMITTENTE: Regione autonoma FVG Residente/con sede via/piazza

Dettagli

ELABORATO DELLA COPERTURA

ELABORATO DELLA COPERTURA Oggetto: Lavori di manutenzione ed adeguamento alle normative vigenti del campo sportivo comunale Artemio Franchi Realizzazione nuovo edificio in c.a. ad uso servizi Committente: Comune di Monefalco ELABORATO

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA COMUNE DI VAIANO PROVINCIA DI PRATO Piazza del Comune, 4 59021 Vaiano (PO) Protocollo Pratica Edilizia... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 03.01.2005 1, Art. 82 c. 14 e 16 D.P.G.R. 62/R del

Dettagli

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ all art. 79 bis della L.R 61/85 (ai sensi dell art. 47 del Testo Unico approvato con D.P.R. 28 dicembre 2000, nr.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ all art. 79 bis della L.R 61/85 (ai sensi dell art. 47 del Testo Unico approvato con D.P.R. 28 dicembre 2000, nr. DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ all art. 79 bis della L.R 61/85 (ai sensi dell art. 47 del Testo Unico approvato con D.P.R. 28 dicembre 2000, nr. 445) IL SOTTOSCRITTO nato a il residente/ con sede in Via nr

Dettagli

STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA RELAZIONE TECNICA ELABORATO B PAG.1

STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA RELAZIONE TECNICA ELABORATO B PAG.1 STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA RELAZIONE TECNICA ELABORATO B PAG.1 RELAZIONE TECNICA DESCRIZIONE GENERALE In attuazione dell articolo 82, comma 13 della L.R 1/2005 (e successive modifiche), si definisce

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R n.1, art.82 c DPGR del n.75/r

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R n.1, art.82 c DPGR del n.75/r Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 03.01.2005 n.1, art.82 c. 15 - DPGR del 18.12.2013 n.75/r RICHIEDENTE / COMMITTENTE: Dott.Ing. Renato Pallesi legale rappr.

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA COMUNE DI BUGGIANO PROVINCIA DI PISTOIA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 12.11.2014 n.65, art.141 c. 13 DPGR del 18.12.2013 n.75/r L.R. 12.11.2014 n.65, art.215 c. 1 lett.b) ALLEGATO ALLA PRATICA

Dettagli

Elaborato tecnico della copertura

Elaborato tecnico della copertura Professor Gennaro Tampone, Ingegnere civile, Architetto Via Cavour, 104 50129 Firenze tel +39 055 470061, cell. +39 3382772244 g.tampone@tin.it gennaro.tampone@pec.architettifirenze.it CONSOLIDAMENTO di

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA RICHIEDENTE / COMMITTENTE: COMUNE DI MORSANO AL TG.TO Residente in Piazza Daniele Moro n 3 Comune Morsano al Tagliamento Cap 33075 Prov

Dettagli

Allegato 1 Parte A. RELAZIONE TECNICA articolo 6 comma 2 lettera a) Comune Cap Prov

Allegato 1 Parte A. RELAZIONE TECNICA articolo 6 comma 2 lettera a) Comune Cap Prov Allegato 1 Parte A RELAZIONE TECNICA articolo 6 comma 2 lettera a) INTESTATARIO/COINTESTATARIO/LEGALE RAPPRESENTANTE: (Nome) (Cognome) Residente/con sede via/piazza n Comune Cap Prov Per i lavori di: Tipologia

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA REGIONE VENETO Delibera della Giunta Regionale n. 2774 del 22 settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso,

Dettagli

Geometra Luciano Leone Piazza della Libertà n Arezzo (AR) Tel.: 0575/ Fax: 0575/

Geometra Luciano Leone Piazza della Libertà n Arezzo (AR) Tel.: 0575/ Fax: 0575/ ALLEGATO "A" Comune di Arezzo Provincia di AR ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Relazione Tecnica Illustrativa (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n.

Dettagli

COMUNE DI MAROSTICA Provincia di Vicenza

COMUNE DI MAROSTICA Provincia di Vicenza Timbro Protocollo Generale Timbro Protocollo U.T.C. RICHIEDENTE / COMMITTENTE: COMUNE DI MAROSTICA Provincia di Vicenza ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA E RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA L.R. 27.06.1985

Dettagli

Allegato 1 Parte A. RELAZIONE TECNICA articolo 6 comma 2 lettera a) Comune Cap Prov

Allegato 1 Parte A. RELAZIONE TECNICA articolo 6 comma 2 lettera a) Comune Cap Prov Allegato 1 Parte A RELAZIONE TECNICA articolo 6 comma 2 lettera a) INTESTATARIO/COINTESTATARIO/LEGALE RAPPRESENTANTE: (Nome) (Cognome) Residente/con sede via/piazza n Comune Cap Prov Per i lavori di: Tipologia

Dettagli

COMUNE di SCANDICCI Provincia di Firenze Settore Edilizia e Urbanistica SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA

COMUNE di SCANDICCI Provincia di Firenze Settore Edilizia e Urbanistica SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA Pagina 1 di 9 aggiornamento 16/01/2015 COMUNE di SCANDICCI Provincia di Firenze Settore Edilizia e Urbanistica SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA (spazio riservato all ufficio Protocollo) (spazio riservato

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (DECRETO ASS.TO REG.LE DELLA SALUTE del 05/09/2012)

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (DECRETO ASS.TO REG.LE DELLA SALUTE del 05/09/2012) ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (DECRETO ASS.TO REG.LE DELLA SALUTE del 05/09/2012) ELABORATI FASE 1: RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA PRESENTAZIONE PRATICA EDILIZIA AL COMUNE DI PATERNO Identificazione

Dettagli

Soluzioni Progettuali Scheda: SP25 Rev: 14/07/ Pagina 1/6 STATO DI FATTO

Soluzioni Progettuali Scheda: SP25 Rev: 14/07/ Pagina 1/6 STATO DI FATTO Soluzioni Progettuali Scheda: SP25 Rev: 14/07/2010 19.39.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA TRE FALDE A CAPANNA Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Si tratta di un edificio

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 5, comma 4 del DPGR 18 dicembre2013, n. 75/R)

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 5, comma 4 del DPGR 18 dicembre2013, n. 75/R) COMUNE DI MASSA E COZZILE 51010 Provincia di Pistoia Via L.V. Giusfredi n.7 (spazio per il protocollo) ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 5, comma 4 del DPGR 18 dicembre2013, n. 75/R) ALLEGATO, per

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA DPGR Toscana 23 novembre 2005, n. 62/R -Art. 5 comma 4 4. L elaborato tecnico della copertura, in relazione alle diverse fattispecie di cui all articolo 6, deve avere

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP26 Rev.SP26.doc 14/07/2010 19.43.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: COPERTURA PIANA STATO DI FATTO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato presenta copertura

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA REGIONE VENETO Delibera della Giunta Regionale n. 2774 del 22 settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso,

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 2774 del 22 settembre 2009 Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione dei

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP29 Rev: 15/07/2010 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A MANSARDA SU PIANTA QUADRANGOLARE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile L edificio si

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione)

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 4, comma 1 del Regolamento di Attuazione) Comune di Montale Provincia di Pistoia Via A. Gramsci, 19-51037 - Montale Tel. 05739521 - Fax. 057355001 CF. 80003370477 p. IVA 00378090476 www.comune.montale.pt.it e.mail: comune@comune.montale.pt.it

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ai sensi dell art. 4, comma 6 dell Allegato C al Regolamento Edilizio Comunale

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ai sensi dell art. 4, comma 6 dell Allegato C al Regolamento Edilizio Comunale Pagina 1 di 6 Mod.(12.10.2006) COMUNE DI PONTASSIEVE (Provincia di Firenze) spazio per protocollo generale riservato all ufficio Pratica Edilizia Tipo proc.: V resp. proc:... Assegnata a: n Rif. interno:

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 5, comma 1 del Regolamento di Attuazione)

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 5, comma 1 del Regolamento di Attuazione) file: RELAZIONE TECNICA(ELABORATO TECNICO DELA COPERTURA).doc Pagina 1 di 8 (logo del comune) (spazio per il protocollo) (indirizzo del comune) ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA (art. 5, comma 1 del Regolamento

Dettagli

PROGETTISTI ASSOCIATI P.B. 11.03.2013 ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA

PROGETTISTI ASSOCIATI P.B. 11.03.2013 ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA LA COMMITTENZA IL TECNICO PROGETTISTI ASSOCIATI ARCH. A. EUGENIO BACCHILEGA ARCH. PAOLO GIAROLA PROGETTO Corso della Vittoria 36-37045 - Legnago (VR) Tel. +39.0442.600726 - Fax +39.0442.626682 proass@progettistiassociati1.191.it

Dettagli

Soluzioni Progettuali Scheda: SP35 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 STATO DI FATTO COPERTURA A DUE FALDE SFALSATE STRUTTURA PREFABBRICATA IN LEGNO

Soluzioni Progettuali Scheda: SP35 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 STATO DI FATTO COPERTURA A DUE FALDE SFALSATE STRUTTURA PREFABBRICATA IN LEGNO Soluzioni Progettuali Scheda: SP35 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A DUE FALDE SFALSATE STRUTTURA PREFABBRICATA IN LEGNO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile

Dettagli

Il Nuovo Regolamento della Regione Piemonte sulla installazione dei dispositivi di ancoraggio in copertura

Il Nuovo Regolamento della Regione Piemonte sulla installazione dei dispositivi di ancoraggio in copertura Torino 14 Settembre 2016 Il Nuovo Regolamento della Regione Piemonte sulla installazione dei dispositivi di ancoraggio in copertura ALLEGATO 1: Elaborato Tecnico della Copertura Walter Lazzarotto 1 ELABORATO

Dettagli

COMUNE DI PIETRASANTA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

COMUNE DI PIETRASANTA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA studio tecnico associato dott. ing. andrea biagiotti dott. Ing. tiziano suffredini via bixio, 24 55049 viareggio tel 0584 54707 fax 0584 409333 studio.tecnico@biagiottiesuffredini.it COMUNE DI PIETRASANTA

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DPGR Toscana 23 novembre 2005, n. 62/R -Art. 5 comma 4" lett. b COMMITTENTE: Comune di Signa con sede in via Piazza Repubblica n 1 Comune

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 10.11.2014 n.65, art. 141 c. 13, 14 e 15 D.P.G.R. del 18.12.2013 n 75/R RICHIEDENTE / COMMITTENTE: nome Cognome Residente/con

Dettagli

TETTOIA A DUE FALDE STRUTTURA PREFABBRICATA IN LEGNO

TETTOIA A DUE FALDE STRUTTURA PREFABBRICATA IN LEGNO Soluzioni Progettuali Scheda: SP31 Rev: 09/11/2010 STATO DI FATTO Descrizione Copertura: Nuova Praticabile Esistente Non Praticabile Tettoia in legno con elementi prefabbricati e copertura a due falde

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP36 Rev: 14/12/2010 Pagina 1/10 Descrizione Copertura: Nuova Esistente STATO DI FATTO COPERTURE A CAPANNA, SERRA SOLARE E IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN COPERTURA SOLUZIONE A (MONTAGGIO

Dettagli

SCALE DOPPIE E SGABELLI: PICCOLO MANUALE DESCRITTIVO

SCALE DOPPIE E SGABELLI: PICCOLO MANUALE DESCRITTIVO Cosa c è da sapere sulle scale doppie Le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza 1. scala doppia a gradini o a pioli a un tronco di salita: è una scala che quando è pronta per l uso si sostiene

Dettagli

I dispositivi di ancoraggio sulle coperture

I dispositivi di ancoraggio sulle coperture PREVENZIONE DEL RISCHIO DI CADUTA DALL ALTO: LAVORI SULLA COPERTURA DEGLI EDIFICI I dispositivi di ancoraggio sulle coperture Modifica del RLI della Provincia di Bergamo Regolamento Locale di Igiene -

Dettagli

PREVENZIONE RISCHI CADUTA DALL ALTO

PREVENZIONE RISCHI CADUTA DALL ALTO Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni Cassa edile lucchese Scuola edile lucchese in collaborazione con Dipartimenti di prevenzione Aziende USL 2 e 12 Ordini Architetti e Ingegneri

Dettagli

Corso di aggiornamento per CSP, CSE EDILFORM ESTENSE Ferrara, Febbraio 2016. Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro

Corso di aggiornamento per CSP, CSE EDILFORM ESTENSE Ferrara, Febbraio 2016. Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Corso di aggiornamento per CSP, CSE EDILFORM ESTENSE Ferrara, Febbraio 2016 Sistemi anti-caduta: modulo Coperture Lauro Rossi Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Valutazione dei

Dettagli

LAVORO CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA: Natura dell'opera: OGGETTO: Opera Edile MANUTENZIONE STRAORDINARIA RIQUALIFICAZIONE ED EFFICIENTAMENTO ENE

LAVORO CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA: Natura dell'opera: OGGETTO: Opera Edile MANUTENZIONE STRAORDINARIA RIQUALIFICAZIONE ED EFFICIENTAMENTO ENE Comune di Montemaggiore al Metauro Provincia di PU ELABORATO TECNICO DELLE COPERTURE relazione tecnica illustrativa OGGETTO: MANUTENZIONE STRAORDINARIA RIQUALIFICAZIONE ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELLE

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP24 Rev: 19/04/2010 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURE A CAPANNA in complesso edilizio COPERTURE IN ESAME Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA ALLEGATO TECNICO DEL FASCICOLO PER LE CARATERISTICHE DELL'OPERA D.Lgs. 81/08 smi allegato XVI ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Misure tecniche per la prevenzione e protezione nei lavori in quota in dotazione

Dettagli

RELAZIONE. LANARO GIOCONDO c.f. LNR GND 44B09 I527Y nato a Schiavon il

RELAZIONE. LANARO GIOCONDO c.f. LNR GND 44B09 I527Y nato a Schiavon il RELAZIONE in base alla D.G.R. n. 2774 del 22.09.09: "Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l accesso, il transito e l esecuzione di lavori di manutenzione

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA art. 5 del DPGR del 23.11.2005 n.62/r

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA art. 5 del DPGR del 23.11.2005 n.62/r ALLEGATO alla seguente pratica: Denuncia inizio attività Richiesta Permesso di costruire Variante con sospensione lavori Variante senza sospensione lavori (art.142 L.R. 01/05) Istanza di sanatoria (art.140

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005 Al Comune di PRATO Servizio Gestione attività edilizia Via Arcivescovo Martini n. 60 59100 PRATO ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. n. 1 del 03/01/2005 - art. 82 commi 14 e 16 D.P.G.R. n. 62/R del

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP04 Rev: 28/09/2009 16.13.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A PADIGLIONE con Lanterna Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato

Dettagli

CADUTE DALL ALTO. Protezioni Collettive ed Individuali

CADUTE DALL ALTO. Protezioni Collettive ed Individuali CADUTE DALL ALTO Protezioni Collettive ed Individuali D.LGS. 81/08 capo II Ex D.LGS. 626/94 Art. 107 LAVORO IN QUOTA Attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta

Dettagli

LAVORO SULLE COPERTURE

LAVORO SULLE COPERTURE CIPRIANOBORTOLATOARCHITETTO 1 Lavori di manutenzione sulle coperture LAVORO SULLE COPERTURE 2 Lavori di manutenzione di rilevante entità. Criteri di progettazione ai fini antinfortunistici [UNI 8088] SUVA

Dettagli

Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura della casa sociale di Pergolese. Cod. commessa P -11-023. Tecnici

Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura della casa sociale di Pergolese. Cod. commessa P -11-023. Tecnici Committente COMUNE DI LASINO Piazza Degasperi, 25 38076 Lasino (TN) Oggetto Realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura della casa sociale di Pergolese Progetto esecutivo FASCICOLO TECNICO

Dettagli

Descrizione Copertura: COPERTURA A CAPANNA

Descrizione Copertura: COPERTURA A CAPANNA Soluzioni Progettuali Scheda: SP05 Rev: 29/10/2010 11.22.00 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: COPERTURA A CAPANNA STATO DI FATTO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Copertura a padiglione a pianta

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP08 Rev: 28/09/2009 16.21.00 Pagina 1/10 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A CAPANNA A QUOTE DIVERSE E TORRETTA CON COPERTURA A PADIGLIONE Nuova Esistente Praticabile

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP23 Rev: 29/10/2010 11.51.00 Pagina 1/7 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA CON PIANTA AD L A PADIGLIONE, COPERTURA PIANA E PENSILINA Nuova Esistente Praticabile

Dettagli

LA CERTEZZA DI UNA COPERTURA SICURA

LA CERTEZZA DI UNA COPERTURA SICURA LA CERTEZZA DI UNA COPERTURA SICURA Normativa e concetto di sicurezza sul tetto Le prescrizioni riguardano tanto gli edifici pubblici quanto quelli privati Regioni italiane che si sono dotate di norme

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA -

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA - ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA - Identificazione dell edificio e dei soggetti coinvolti nella realizzazione dell opera: Edificio sito in: Via O. Bravin 151/B 30023 Comune

Dettagli

Parapetto a bordo scavo

Parapetto a bordo scavo INTEGRAZIONE AL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO La realizzazione della fondazione comporta un maggiore scavo rispetto alla previsione originaria di progetto di 80 cm. Si ritiene utile integrare il piano

Dettagli

MOD.G ALLEGATO 2. Check list per il rischio caduta dall'alto. CPT Firenze Via Lorenzo Il Magnifico, Firenze - Tel. 055/ /

MOD.G ALLEGATO 2. Check list per il rischio caduta dall'alto. CPT Firenze Via Lorenzo Il Magnifico, Firenze - Tel. 055/ / MOD.G ALLEGATO 2 Check list per il rischio caduta dall'alto CONFORME NON CONFORME A.2.1 Nei lavori in quota oltre i 2 m, sono state adottate adeguate impalcature, ponteggi o idonee opere provvisionali

Dettagli

Caratteristiche percorso scala fissa. Caratteristiche percorso scala fissa. Caratteristiche percorso scala fissa. Luogo di sbarco

Caratteristiche percorso scala fissa. Caratteristiche percorso scala fissa. Caratteristiche percorso scala fissa. Luogo di sbarco Caratteristiche percorso scala fissa Caratteristiche percorso scala fissa L 0,60 corrimano Gradini a sviluppo rettilineo H 0,90 1,00 D 1,00 Scala a chiocciola 89 90 Caratteristiche percorso scala fissa

Dettagli

ESECUZIONE DI LAVORI IN COPERTURA

ESECUZIONE DI LAVORI IN COPERTURA ESECUZIONE DI LAVORI IN COPERTURA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 MAGGIO 2016, N. 6/R I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA E INDIVIDUALE PER I LAVORI IN COPERTURA Torino, 05 OTTOBRE

Dettagli

SCALE A PIOLI D.Lgs. 81 / 2008 Art. 113, Allegato XX - Norma UNI EN 131 parte 1 e 2

SCALE A PIOLI D.Lgs. 81 / 2008 Art. 113, Allegato XX - Norma UNI EN 131 parte 1 e 2 SCALE A PIOLI D.Lgs. 81 / 2008 Art. 113, Allegato XX - Norma UNI EN 131 parte 1 e 2 ISTRUZIONI CHE DEVE RILASCIARE IL COSTRUTTORE Descrizione della scala e dei suoi elementi; Indicazioni sul corretto utilizzo;

Dettagli

CONNETTORI E ANCORAGGI MOBILI

CONNETTORI E ANCORAGGI MOBILI CONNETTORI E ANCORAGGI MOBILI FETTUCCIA AZ-900 EN 354 PINZA PER TUBI AZ-200 EN 362 AZ-200-01 lungh.: 340 mm - apertura 80 mm AZ-200-02 lungh.: 390 mm - apertura 125 mm AZ-200-03 lungh.: 440 mm - apertura

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP7 Rev: 12/02/2010 17:21:00 Pagina 1/9 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A CAPANNA A QUOTE DIVERSE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Si tratta della

Dettagli

HB-Evoflex. Scheda progettisti. HB-Evoflex. Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione

HB-Evoflex. Scheda progettisti. HB-Evoflex. Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione Scheda progettisti HB-Evoflex Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione 0505 Manutenzione 4 1/anno C certificato UNI EN 795:2002 Distanza max tra i pali 15

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Dgr Veneto n. 97 del 31 gennaio 2012 COMMITTENTE: UNIONE DEI COMUNI DEL MEDIO BRENTA Viale della Costituzione, 3 35010 Cadoneghe (PD) tipologia intervento Per i lavori di:

Dettagli

PARAPETTI E PASSERELLE AIRONE

PARAPETTI E PASSERELLE AIRONE PARAPETTI E PASSERELLE AIRONE NORMATIVE SEKURE - parapetti e passerelle L azienda SEKURE da sempre attenta alla sicurezza, propone il nuovo catalogo PARAPETTI PASSERELLE: una vasta gamma di dispositivi

Dettagli

Descrizione Copertura:

Descrizione Copertura: Soluzioni Progettuali Scheda: SP38 Rev: 26/03/2012 Pagina 1/7 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURE A VOLTE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato presenta una copertura con

Dettagli

Serraggio dei bulloni con chiave dinamometrica

Serraggio dei bulloni con chiave dinamometrica Egregio Professionista/Impresa, a distanza di qualche mese torniamo sull argomento linee vita per comunicarti che dal primo servizio di sola progettazione, siamo passati alla realizzazione dei sistemi

Dettagli

SERIE PG - PB - PBC - SICURTERM LINEA VITA - PALI CON GOLFARE. I pali con golfare SICURPAL sono una delle migliori soluzioni tecniche per Linee Vita.

SERIE PG - PB - PBC - SICURTERM LINEA VITA - PALI CON GOLFARE. I pali con golfare SICURPAL sono una delle migliori soluzioni tecniche per Linee Vita. I pali con golfare SICURPAL sono una delle migliori soluzioni tecniche per Linee Vita. Le sue caratteristiche specifi che sono: Prodotto conforme e certificato secondo EN UNI 795 classe A e classe C; Struttura

Dettagli

RISCHIO di CADUTA dall alto

RISCHIO di CADUTA dall alto CORSO di FORMAZIONE per COORDINATORI della SICUREZZA RISCHIO di CADUTA dall alto Relatore: Geom. Concetto CURCIO Presidente sede Prov.le Confimpresa di Siracusa e Docente Formatore iscritto nell elenco

Dettagli

2 MARZO 2006 PISA Auditorium CNR

2 MARZO 2006 PISA Auditorium CNR 2 MARZO 2006 PISA Auditorium CNR Arch. CECILIA PIERACCIONI Rappresentante GdL "Soluzioni progettuali inerenti le problematiche della progettazione dei percorsi di accesso alle coperture e/o gli accessi

Dettagli

CASCINA DI VIA TRENTO, 53 DICHIARAZIONI

CASCINA DI VIA TRENTO, 53 DICHIARAZIONI PROVINCIA DI BRESCIA COMUNE DI CAPRIANO DEL COLLE PIANO DI RECUPERO CASCINA DI VIA TRENTO, 53 LOCALITÀ FENILI BELASI CAPRIANO DEL COLLE ZIONI COMMITTENTE: Dr.ssa Sara Pontoglio Via Nicostrato Castellini

Dettagli

MANUALE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

MANUALE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE MANUALE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE PARAPETTI RAPID 1 AUTOPORTANTI - Modelli: Diritto e inclinato NORMA EN 14122-3 & NF E 85-015 FT s.p.a. Via Enzano 22, 42041 Lentigione di Brescello (RE) - ITALY

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO Regione Veneto COMUNE DI TRECENTA INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED ADEGUAMENTO ALLE NORMATIVE VIGENTI IN MATERIA DI SICUREZZA, IGIENE, MIGLIORAMENTO SISMICO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELLA

Dettagli

Istruzioni di montaggio di scale fisse con protezione alla schiena

Istruzioni di montaggio di scale fisse con protezione alla schiena Istruzioni di montaggio di scale fisse con alla schiena Normative di riferimento DIN 14094 DIN 18799 DIN EN ISO 14122 D.legs. 81/2008 scale d emergenza scale da manutenzione (per controlli, manutenzione,

Dettagli

5.3 SCHEDA TECNICA ED INDICAZIONI DI MONTAGGIO

5.3 SCHEDA TECNICA ED INDICAZIONI DI MONTAGGIO 5.3 SCHEDA TECNICA ED INDICAZIONI DI MONTAGGIO PUNTO DI ANCORAGGIO WAxxC Di classe A1 secondo UNI EN 795:2002 e di tipo A secondo UNI 11578:2015 Certificato secondo UNI EN 795:2002 e UNI 11578:2015 UNI

Dettagli

5.2 SCHEDA TECNICA ED INDICAZIONI DI MONTAGGIO

5.2 SCHEDA TECNICA ED INDICAZIONI DI MONTAGGIO 5.2 SCHEDA TECNICA ED INDICAZIONI DI MONTAGGIO PUNTO DI ANCORAGGIO WAxxP Di classe A1 secondo UNI EN 795:2002 e di tipo A secondo UNI 11578:2015 Certificato secondo UNI EN 795:2002 e UNI 11578:2015 UNI

Dettagli

sintesi CATALOGO PRODOTTI

sintesi CATALOGO PRODOTTI sintesi CATALOGO PRODOTTI C Linea vita orizzontale per l utilizzo durante le operazioni di manutenzione ordinaria o straordinaria. Disponibile in kit campata multipla fino a 100 metri, con interasse max

Dettagli

Scale portatili. Le scale portatili sono di 3 tipi: - Semplici - Ad elementi innestati - Doppie (o a sfilo)

Scale portatili. Le scale portatili sono di 3 tipi: - Semplici - Ad elementi innestati - Doppie (o a sfilo) SCALE PORTATILI Scale portatili DEFINIZIONE Attrezzatura di lavoro costituita da due montanti paralleli, collegati tra loro da una serie di pioli trasversali incastrati ai montanti e distanziati in uguale

Dettagli

SCALE INCLINATE MM07 SCALE INCLINATE IN PRFV. 23.12.2015 Rev. 4 COMPOSITE SOLUTION PAGINA 1

SCALE INCLINATE MM07 SCALE INCLINATE IN PRFV. 23.12.2015 Rev. 4 COMPOSITE SOLUTION PAGINA 1 SCALE INCLINATE MM07 23.12.2015 Rev. 4 SCALE INCLINATE IN PRFV COMPOSITE SOLUTION PAGINA 1 SOMMARIO 1. APPLICAZIONI E CARATTERISTICHE... 3 2. SETTORI DI IMPIEGO... 4 3. MATERIALI... 5 3.1 SCALI INCLINATE...

Dettagli

MISURE GENERALI DI SICUREZZA NELL UTILIZZO DELLE SCALE. Relazione Coordinamento Regionale Cpt Lombardia

MISURE GENERALI DI SICUREZZA NELL UTILIZZO DELLE SCALE. Relazione Coordinamento Regionale Cpt Lombardia MISURE GENERALI DI SICUREZZA NELL UTILIZZO DELLE SCALE Relazione Coordinamento Regionale Cpt Lombardia Prima dell uso Il personale addetto all uso della scala deve essere stato: valutato idoneo alla mansione

Dettagli

SISTEMI DI SICUREZZA ANTICADUTA PERMANENTE

SISTEMI DI SICUREZZA ANTICADUTA PERMANENTE SISTEMI DI SICUREZZA ANTICADUTA PERMANENTE L azienda Servizi Dall esperienza storica nel settore edilizio dell impresa Riva Sergio sas fondata nel 1957, si è consolidata negli ultimi anni la divisione

Dettagli

Azienda con sistema di qualità certificato

Azienda con sistema di qualità certificato Azienda con sistema di qualità certificato SISTEMA ANTICADUTA A BINARIO SISTEMA ANTICADUTA A BINARIO Sicurezza in copertura con bassissimo impatto visivo Binario utilizzabile per creare: Linee Vita rigide

Dettagli

COMUNE DI PIANCASTAGNAIO

COMUNE DI PIANCASTAGNAIO COMUNE DI PIANCASTAGNAIO MANUTENZIONE STRAORDIANRIA DELL EDIFICIO DENOMINATO RIPARAZIONE LOCOMOTORI/SILOS ALL INTERNO DELLA EX. MINIERA DI MERCURIO DEL SIELE COMUNE DI PIANCASTAGNAIO COMMITTENTE COMUNE

Dettagli

CODICE: CODICE:

CODICE: CODICE: UNI EN 795:2002 Dispositivo che utilizza una linea di ancoraggio rigida con un inclinazione sull asse orizzontale non superiore a 15 (misurato tra gli ancoraggi di estremità e gli ancoraggi intermedi in

Dettagli

Descrizione del caso. Tipologia costruttiva. Contesto produttivo

Descrizione del caso. Tipologia costruttiva. Contesto produttivo Titolo del caso Tipologia costruttiva Contesto produttivo Parapetto Descrizione del caso Edilizia tradizionale, costruzione edificio residenziale multipiano. Allestimento di parapetto perimetrale all edificio

Dettagli

ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO PER LA PREVENZIONE DELLE CADUTE DALL ALTO NEI LAVORI IN QUOTA

ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO PER LA PREVENZIONE DELLE CADUTE DALL ALTO NEI LAVORI IN QUOTA ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO PER LA PREVENZIONE DELLE CADUTE DALL ALTO NEI LAVORI IN QUOTA DELIBERAZIONE REGIONE EMILIA ROMAGNA DEL 17/12/13 (B.U.R. N 13 15.01.2014) LEGGE REGIONALE N 2/2009 TUTELA

Dettagli

Elaborato tecnico della copertura ai sensi LR n 1/2005 art

Elaborato tecnico della copertura ai sensi LR n 1/2005 art Elaborato tecnico della ai sensi LR n 1/2005 art. 82 (permesso a costruire) Sommario Elaborato tecnico della ai sensi LR n 1/2005 art. 82... 2 Interventi di progetto... 3 Descrizione delle coperture...

Dettagli

LAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni

LAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni LAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni Dipartimento della Prevenzione U.F. P.I.S.LL. - T.d.P. FABIO NESTI Formazione per la sicurezza in Edilizia Definizioni (norma UNI 8088)

Dettagli

COMITATO PARITETICO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PER LA PREVENZIONE INFORTUNI, L IGIENE E L AMBIENTE DI LAVORO NELL EDILIZIA 46100 MANTOVA

COMITATO PARITETICO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PER LA PREVENZIONE INFORTUNI, L IGIENE E L AMBIENTE DI LAVORO NELL EDILIZIA 46100 MANTOVA COMITATO PARITETICO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PER LA PREVENZIONE INFORTUNI, L IGIENE E L AMBIENTE DI LAVORO NELL EDILIZIA 46100 MANTOVA Suddivisione per tipologia parapetti provvisori aventi

Dettagli

SISTEMA ANTICADUTA LATCHWAYS MANSAFE VERSIRAIL

SISTEMA ANTICADUTA LATCHWAYS MANSAFE VERSIRAIL SISTEMA ANTICADUTA LATCHWAYS MANSAFE VERSIRAIL Descrizione ManSafe VersiRail di Latchways è la soluzione ideale per tutte quelle situazioni in cui viene richiesto un sistema di protezione collettiva per

Dettagli

Linee Vita e cadute dall alto Simona FRIGERIO

Linee Vita e cadute dall alto Simona FRIGERIO Linee Vita e cadute dall alto Simona FRIGERIO Bologna, 19 ottobre 2016 LINEE VITA E CADUTE DALL ALTO Rischi specifici, responsabilità penali e soluzioni Caduta dall alto 2 Definizioni legali Art. 107 d.lgs.

Dettagli

SISTEMI DI SICUREZZA LINEA DI VITA. a Norma EN 795-C. Travspring. DA 144 A 159 OK :44 Pagina 10

SISTEMI DI SICUREZZA LINEA DI VITA. a Norma EN 795-C. Travspring. DA 144 A 159 OK :44 Pagina 10 DA 144 A 159 OK 8-01-2007 12:44 Pagina 10 SISTEMI DI SICUREZZA a Norma EN 795-C 154 6 LINEA DI VITA 5 1 Travspring La linea di vita Travspring e una linea di vita flessibile orizzontale, montata su supporti

Dettagli

PROTEZIONE COLLETTIVA

PROTEZIONE COLLETTIVA PROTEZIONE COLLETTIVA PROTEZIONE COLLETTIVA - TEMPORANEA E FISSA I Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) hanno la funzione di salvaguardare le persone da rischi per la salute e la sicurezza. L adozione

Dettagli

CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR005 Rev: 17/06/ Pagina 1/1 DISTANZE ANTICADUTA

CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR005 Rev: 17/06/ Pagina 1/1 DISTANZE ANTICADUTA CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR005 Rev: 17/06/2009 23.49.00 Pagina 1/1 DISTANZE ANTICADUTA 1. Distanza libera di caduta 2. Tirante d aria 3. Distanza di Arresto Descrizione: Nella corretta progettazione

Dettagli

ANCORAGGI CLASSE TIPOLOGIA ESEMPIO

ANCORAGGI CLASSE TIPOLOGIA ESEMPIO Dispositivi di ancoraggio EN 795 GENERALITA I punti di ancoraggio possono ritenersi sicuri se realizzati con ancoraggi conformi alla norma EN 795, o con ancoraggi di maggior sicurezza e resistenza oltre

Dettagli

SCALE SEMPLICI PORTATILI All. XX ( D.Lgs.81/08 e s.m.i.)

SCALE SEMPLICI PORTATILI All. XX ( D.Lgs.81/08 e s.m.i.) SCALE SEMPLICI PORTATILI All. XX ( D.Lgs.81/08 e s.m.i.) Con l entrata in vigore del D.M. 23 Marzo 2000 le scale portatili devono essere dotate di certificato, fornito dal costruttore, e da un foglio o

Dettagli