I TRAPIANTI D ORGANO aspetti scientifici parte II

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1 1 MASTER IN BIOETICA FACOLTA TEOLOGICA DELL ITALIA SETTENTRIONALE SEZIONE PARALLELA DI TORINO I TRAPIANTI D ORGANO aspetti scientifici parte II PIER PAOLO DONADIO PPD 2013 IL PROCESSO DONAZIONE PRELIEVO ALLOCAZIONE TRAPIANTO

2 2 CONTESTAZIONI AI CRITERI DI ACCERTAMENTO DELLA MORTE umanistiche scientifiche PPD 2013 UMANISTICHE ogni filosofo offre una propria interpretazione su ciò che qualifica essenzialmente la morte la variabilità di posizioni è tale che si giunge addirittura a proporre che ciascuno possa o debba scegliere cos è per lui la morte ed i comportamenti conseguenti debbano essere dipendenti da tale convincimento PPD 2013

3 3 JOURNAL OF MEDICAL ETHICS Bagheri A individual choice in the definition of death J Med Ethics 2007, 33: Molina A, Rodriguez-arias D, Youngner SJ should individuals choose their definition of death? J Med Ethics 2008, 34: PPD 2013 SCIENTIFICHE 1. di contenuto 2. di definizione 3. finalistiche

4 4 1. DI CONTENUTO nessuna obiezione di contenuto si è mai dimostrata scientificamente fondata il nostro metodo è quello sperimentale nessuno ha mai mostrato un solo caso che, corrispondendo ai criteri di morte encefalica, abbia avuto una evoluzione diversa da quella in arresto cardiaco e decomposizione del cadavere I criteri di Harvard non sono stati elaborati per giustificare i prelievi di organi. Anche senza i trapianti sarebbe stato necessario stabilire se quei soggetti, che diventavano sempre più numerosi e che, invariabilmente, andavano incontro all arresto cardiaco erano ancora pazienti oppure già cadaveri.

5 5 J.L.Bernat Neurology 2008; 70: Editorial Brain death is the one bioethical controversy on which the GREATEST CONSENSUS has emerged Opponents of brain death have FAILED TO CONVINCE ANY medical societies, commisions, or legislatures to lessen their acceptance of it. 2. DI DEFINIZIONE We propose to revert to the old term of "irreversible coma" or, better yet, of "irreversible apnoeic coma", thus abandoning the presumption of diagnosing the death of all intracranial neurons and/or the patient's biological death Zamperetti N,Bellomo R,Defanti CA,Latronico N. Irreversible apnoeic coma 35 years later. Towards a more rigorous definition of brain death? Intensive Care Med 2004 Sep;30(9):

6 6 L ASPETTO DEFINITORIO La proposta di tornare alla vecchia terminologia avrebbe senso se la definizione attuale di morte con criteri neurologici affermasse la necrosi di tutti e di ciascuno dei circa 10 miliardi di neuroni centrali, ma essa si fonda sulla cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell encefalo, e non presume affatto la morte di tutti i singoli neuroni 3. FINALISTICHE Da una parte c è chi vorrebbe dare per morti (o quanto meno poter trattare come cadaveri) soggetti che ancora non lo sono. Dall altra c è chi, per paura che ciò accada, tende a definire vivo anche chi non lo è più, per un assurdo principio di «maggiore prudenza».

7 7 DEAD DONOR RULE Il rispetto della «regola del donatore morto» deve essere assoluto a garanzia dei cittadini Garantisce che si tratti di cadaveri e non di moribondi, morenti, comatosi irreversibili o di qualsiasi altra cosa Alcune posizioni «progressiste» hanno rischiato di creare danno grazie alla inconsapevole complicità dei «conservatori» L ASPETTO FINALISTICO attraverso la definizione proposta di coma apnoico irreversibile senza implicare con questo la morte dell individuo si cerca di scardinare la dead donor rule, e di fatto si introduce la possibilità di trattare come cadavere una persona

8 8 TRAPPOLE La proposta di Zamperetti e Defanti è ambigua da un lato sembra essere restrittiva in quanto non vuole definire morto il soggetto che ha perduto irreversibilmente TUTTE le funzioni dell encefalo, ma continua a definirlo in coma, sia pure apnoico e irreversibile ma dall altro, consentendo comunque il prelievo di organi su un soggetto non definito morto, apre la strada a derive pericolose SINERGIE IMPREVEDIBILI La richiesta di ridefinizione viene vista da alcuni ultra conservatori come una possibilità per invocare norme più restrittive. Il 3 settembre 2008 esce sull Osservatore Romano un articolo a firma di Lucetta Scarrafia (Galli della Loggia), che fa molto rumore, perché lascia intuire un possibile cambiamento della posizione favorevole della Chiesa L articolo crea imbarazzo alla Santa Sede e costringe il portavoce Vaticano padre Federico Lombardi a dettare una nota alle agenzie nella quale si afferma che: «l articolo porta la firma della signora Lucetta Scarrafia e quindi è attribuibile soltanto a lei e non al Vaticano».

9 9 NEL 2010 ILC.N.B. RIBADISCE È opinione del Comitato che sia lo standard neurologico che quello cardiopolmonare siano clinicamente validi per l accertamento dell avvenuta morte dell essere umano. Comitato Nazionale per la Bioetica 24 giugno 2010 La necrosi completa del tronco encefalico e della corteccia implica la totale e irreversibile perdita del respiro spontaneo e della coscienza. Questi due dati differenziano in modo ritenuto esatto, affidabile ed accurato, qualsiasi altra situazione clinica di lesione cerebrale, anche la più grave e compromessa che non sia totale ed irreversibile. Comitato Nazionale per la Bioetica 24 giugno 2010

10 10 Una nuova possibilità La perfusione degli organi è indispensabile per poterli prelevare e utilizzare Per questo soltanto i soggetti in morte encefalica possono diventare donatori di organi Recentemente si è verificato che anche organi non perfusi per un breve periodo di tempo possono funzionare La stessa cosa si è riusciti a fare su soggetti giunti morenti in pronto soccorso sui quali è stata instaurata una perfusione meccanica a scopo terapeutico che non è riuscita a salvarli ma che ha perfuso gli organi addominali

11 11 CLASSI DI MAASTRICHT Una consensus conference a Maastricht ha definito cinque diverse di situazioni di questo genere nelle quali è possibile riperfondere gli organi di un soggetto al quale si è arrestato il cuore a prelevarli a scopo di trapianto CLASSI 2 E 3 DI MAASTRICHT La classe 2 di Maastricht definisce i soggetti che giungono in pronto soccorso in arresto cardiaco, e vengono rianimati senza successo La classe 3 di Maastricht definisce i soggetti dei quali la morte cardiaca è attesa

12 12 LA FUTILITA TERAPEUTICA Una volta si giustificava la morte dicendo abbiamo fatto tutto quello che si poteva Oggi non sempre è giusto fare tutto quello che si può fare Ci sono cose che si possono non fare E ci sono cose che non si debbono fare Perché non hanno più alcun senso se non quello di procrastinare una morte inevitabile LA DESISTENZA TERAPEUTICA quando i sostegni vitali si dimostrano futili, sproporzionati al fine che possono raggiungere e si configura quello che viene detto accanimento è lecito e doveroso interromperli non si tratta di eutanasia ma di appopriatezza la desistenza è decisa unanimemente dal gruppo dei curanti e condivisa con i congiunti

13 13 LA DONAZIONE A CUORE FERMO è estremamente difficile organizzare un prelievo di organi a cuore fermo su un Maastricht 2 tutto avviene in emergenza, non c è tempo per il colloquio coi famigliari, né per l anamnesi del donatore è meno complessa e potenzialmente più frequente una donazione a cuore fermo su un Maastricht 3, cioè su una morte attesa DESISTENZA + DONAZIONE situazione estremamente delicata dal punto di vista etico, ma limpidissima e lecitissima se tutto è fatto come si deve una decisione di desistenza viene presa indipendentemente dalla donazione di organi se il deceduto ha chiesto in vita di essere un donatore, avvenuto l arresto cardiaco e trascorsi i 20 minuti di no touch period per l E.C.G. si procede alla perfusione e al prelievo

14 14 CAPACITA TECNICA DEL SISTEMA SANITARIO individuazione VOLONTA DONATIVA DELLA POPOLAZIONE accertamento segnalazione mantenimento INTERVISTA DI DONAZIONE RELAZIONE D AIUTO consenso non opposizione PRELIEVO - DONAZIONE SIT Sistema Informativo Trapianti

15 15 UN ITALIA DIVISA IN DUE Molti donatori al nord, pochi al sud La questione è organizzativa Poca organizzazione genera una bassa percezione di qualità La bassa qualità percepita genera molte opposizioni Confronto Decessi con accertamento neurologico PMP vs 2013* Anno 2012: 38,2 Anno 2013: 38,2 Fonte dati: Report CRT * Dati definitivi al 31 Dicembre 2013

16 16 SIT Sistema Informativo Trapianti Confronto Donatori Utilizzati PMP vs 2013* Anno 2012: 18,9 Anno 2013: 18,5 Fonte dati: Report CRT * Dati definitivi al 31 Dicembre 2013 UN ITALIA DIVISA IN DUE IL NUMERO DI DONATORI E UN INDICATORE VERITIERO DELLA QUALITA ORGANIZZATIVA DEI SISTEMI SANITARI REGIONALI

17 17 QUALE NORMATIVA PER IL CONSENSO? LIBERTA DI SCELTA dei cittadini spontaneità della donazione è un dono DIRITTO ALLA VITA E ALLE CURE dei pazienti cultura della solidarietà è un dovere DONAZIONE ASSOLUTA Non è lecito prelevare gli organi senza il consenso degli aventi diritto Un donazione è tale se è spontanea, o quanto meno se si acconsente ad una sollecitazione La necessità di un consenso responsabilizza la società rispetto alla solidarietà in generale Pur essendo giuridicamente il cadavere «res nullius», esso ha una propria sacralità la violazione della quale richiede un consenso

18 18 NESSUNO È DONATORE SE NON LO HA SCELTO IN VITA obiezione molti non si esprimono perché non vogliono pensare alla propria morte: non sarebbe etico nei loro confronti considerarli non donatori e gravarli di una responsabilità che in realtà non hanno ESSI NEGANO LA MORTE, NON I PROPRI ORGANI PRELIEVO D UFFICIO Non è accettabile che si sotterrino o si cremino organi che potrebbero salvare delle persone Tanto più quando ve ne è carenza Il cadavere è «res nullius» e lo Stato può disporne come meglio crede Non si dà consenso al riscontro diagnostico, tanto meno all autopsia giudiziaria, perché occorre darlo al prelievo di organi a scopo di trapianto?

19 19 SIAMO TUTTI DONATORI SENZA SE E SENZA MA obiezioni imporre la donazione significherebbe ridurla alla sola dimensione del prelievo ed impoverirla del suo significato etico il prelievo forzoso diminuirebbe il consenso sociale, indispensabile in un campo come questo, con conseguenze molto negative OPT IN - OPT OUT Un sistema OPT-IN prevede che debba esserci una esplicita manifestazione di volontà per dare corso al prelievo degli organi. Un sistema OPT-OUT prevede che possa esserci una esplicita manifestazione di opposizione per non dare corso al prelievo.

20 20 LA LEGGE 91/99 Vige il principio del consenso o dissenso esplicito: se il defunto si è espresso vale quello che ha dichiarato. Se il defunto non si è espresso la famiglia ha un ruolo testimoniale, non decisionale: si cerca insieme di immaginare cosa direbbe il morto se potesse parlare. In assenza di manifestazione di volontà in vita è la famiglia a decidere, ma secondo una logica OPT- OUT: di default il defunto è considerato donatore salvo che intervenga una opposizione. CONSENSO LEGALE VS CONSENSO SOCIALE Uscire dall ottica «donazione» ed imporre il «prelievo» secondo tutti gli addetti ai lavori, sarebbe un autogol. Toglierebbe a quel 70% di famiglie che acconsentono la consolazione di aver fatto qualcosa di buono. Rischierebbe di creare «anticorpi sociali» ed una revisione della legge in senso restrittivo. La necessità del consenso induce i sanitari ad una migliore attenzione umana verso le famiglie, che diventa uno stile di relazione permanente

21 21 SIT Sistema Informativo Trapianti Confronto Opposizioni 2012 vs 2013* Anno 2012: Opp. 29,2% Opp. efficace 26,1% Anno 2013: 29,6 % Fonte dati: Report CRT * Dati definitivi al 31 Dicembre 2013 LA DIMENSIONE DELLA QUESTIONE IDENTIFICAZIONE DI TUTTI POTENZIALI DONATORI possono raddopiare dal 30% al 20% ABBATTIMENTO DELL OPPOSIZIONE PERSONALE E FAMIGLIARE

22 22 LA DIMENSIONE DELLA QUESTIONE UNA ESAGERATA INSISTENZA SU UNA LEGGE PIU COERCITIVA RIGUARDO AL CONSENSO RISCHIA DI GENERARE DISSENSO SOCIALE PER UN 10% IN PIU ALLA LUCE DEI NUMERI IL RICHIAMO PIU PRESSANTE DEVE ESSERE RIVOLTO AL SISTEMA SANITARIO CHE E DIRETTAMENTE RESPONSABILE DELLA PERDITA DEI DONATORI NON SEGNALATI ED INDIRETTAMENTE DETERMINA LA FAVOREVOLEZZA O LA CONTRARIETA ALLA DONAZIONE

23 23 IL PROCESSO DONAZIONE PRELIEVO ALLOCAZIONE TRAPIANTO SIT Sistema Informativo Trapianti

24 24 SIT Sistema Informativo Trapianti Liste di Attesa al 31 Dicembre 2013* PAZIENTI in lista d attesa in ITALIA al 31/12/2013 : 8828 Rene 6707** Fegato 1001 Cuore 696 0,3% 7,7% 11,1% Polmone 360 Pancreas 201 Intestino 26 2,2% 4,0% Iscrizioni rene 8480** ** Per il rene ogni paziente può avere più di una iscrizione 74,6% CUORE FEGATO PANCREAS POLMONE RENE INTESTINO * Dati SIT al 23 Febbraio 2013 SIT Sistema Informativo Trapianti Andamento Liste di Attesa * Pazienti iscritti in lista Rene Fegato Cuore Polmone Pancreas * Dati SIT al 23 Febbraio 2013

25 25 SIT Sistema Informativo Trapianti Flussi Lista di attesa 1/1/ /12/2013 Rene Pazienti iscritti al 1/1/ Ingressi in lista nel periodo dal 1/1/2013 al 31/12/ TOTALE PAZIENTI nel periodo dal 1/1/2013 al 31/12/ Tempo medio di attesa in lista: 3,1 anni Pazienti ancora iscritti al 31/12/ Pazienti USCITI DI LISTA dal 1/1/2013 al 31/12/ *ISL: numero TX/Numero iscritti inizio anno **ISLT: numero TX/(Numero iscritti inizio anno+ingressi) TRAPIANTI: 1500 Tempo media di attesa al trapianto: 2,3 anni ISL*: 22,1% ISLT**: 17,2% Altra causa 360 DECESSI: 133 mortalità in lista: 1,5 % * Dati SIT al 23 Febbraio 2013 SIT Sistema Informativo Trapianti Flussi Lista di attesa 1/1/ /12/2013 Fegato Pazienti iscritti al 1/1/ Ingressi in lista nel periodo dal 1/1/2013 al 31/12/ TOTALE PAZIENTI nel periodo dal 1/1/2013 al 31/12/ Tempo medio di attesa in lista: 1,9 anni Pazienti ancora iscritti al 31/12/ Pazienti USCITI DI LISTA dal 1/1/2013 al 31/12/ *ISL: numero TX/Numero iscritti inizio anno **ISLT: numero TX/(Numero iscritti inizio anno+ingressi) Tempo media di attesa al trapianto: 0,5 anni ISL: 100,5% ISLT: 44,4% TRAPIANTI: 997 Altra causa: 98 DECESSI: 149 mortalità in lista: 6,6% * Dati SIT al 23 Febbraio 2013

26 26 SIT Sistema Informativo Trapianti Cuore Flussi Lista di attesa 1/1/ /12/2013 Pazienti iscritti al 1/1/ Ingressi in lista nel periodo dal 1/1/2013 al 31/12/ TOTALE PAZIENTI nel periodo dal 1/1/2013 al 31/12/ Tempo medio di attesa in lista: 2,8 anni Pazienti ancora iscritti al 31/12/ Pazienti USCITI DI LISTA dal 1/1/2013 al 31/12/ Tempo media di attesa al trapianto: 0,8 anni ISL: 32,3 % ISLT: 21,7 % TRAPIANTI: 219 Altra causa: 32 DECESSI: 62 mortalità in lista: 6,1% *ISL: numero TX/Numero iscritti inizio anno **ISLT: numero TX/(Numero iscritti inizio anno+ingressi) * Dati SIT al 23 Febbraio 2013 SIT Sistema Informativo Trapianti Polmone Flussi Lista di attesa 1/1/ /12/2013 Pazienti iscritti al 1/1/ Ingressi in lista nel periodo dal 1/1/2013 al 31/12/ TOTALE PAZIENTI nel periodo dal 1/1/2013 al 31/12/ Tempo medio di attesa in lista: 2,0 anni Pazienti iscritti al 31/12/ Pazienti USCITI DI LISTA nel periodo dal 1/1/2013 al 31/12/ *ISL: numero TX/Numero iscritti inizio anno **ISLT: numero TX/(Numero iscritti inizio anno+ingressi) Tempo media di attesa al trapianto: 1,3 anni ISL: 39,1% ISL: 24,5% TRAPIANTI: 141 Altra causa: 12 DECESSI: 63 mortalità in lista: 10,9% * Dati SIT al 23 Febbraio 2013

27 27 ALLOCAZIONE SISTEMA DI REGOLE TRASPARENZA EQUITA TRASPARENZA LISTE D ATTESA PUBBLICHE REGOLE DI ALLOCAZIONE CONDIVISE E NOTE

28 28 EQUITA A QUALE REGIONE, CENTRO TRAPIANTO O PAZIENTE VANNO GLI ORGANI PRELEVATI? CRITERIO REGIONALE GLI ORGANI VANNO ALLA REGIONE CHE PROCURA IL DONATORE E LA REGIONE LO DESTINA AI PROPRI CENTRI DI TRAPIANTO CHE CURANO I RESIDENTI IN QUELLA REGIONE I RESIDENTI NELLE REGIONI CON MENO DONATORI HANNO MENO POSSIBILITA DI ESSERE TRAPIANTATI

29 29 CRITERIO NAZIONALE GLI ORGANI VANNO ALLA NAZIONE E IL CENTRO NAZIONALE LI DESTINA AI CENTRI DI TRAPIANTO SECONDO LE REGOLE DI PRIORITA CONDIVISE LE REGIONI CON MENO DONATORI NON HANNO MOTIVO DI IMPEGNARE LAVORO E RISORSE NEL PROCUREMENT MEDIAZIONE GLI ORGANI VANNO ALLA REGIONE CHE PROCURA IL DONATORE MA I CENTRI DI TRAPIANTO ACCETTANO PAZIENTI PROVENIENTI DA TUTTE LE REGIONI LE REGIONI CON MENO DONATORI HANNO MOTIVO DI IMPEGNARSI NEL PROCUREMENT PER RIDURRE IL DISAGIO DEI PROPRI RESIDENTI MA LE CHANCHES DI TRAPIANTO SONO UGUALI PER TUTTI

30 30 PROGRAMMI NAZIONALI IL TRAPIANTO PEDIATRICO VIENE GESTITO A LIVELLO NAZIONALE IL C.N.T. PROPONE E GESTISCE PROGRAMMI PARTICOLARI (GRANDI RITARDI, TRAPIANTI COMBINATI, TRAPIANTI NUOVI O RARI) ANTICIPI E RESTITUZIONI OGNI C.R.R.T. GESTISCE GLI ANTICIPI PER LE URGENZE GARANTENDO DA PARTE DELLA REGIONE CHE HA AVUTO UN ANTICIPO LA RESTITUZIONE DI UN ORGANO DI PARI QUALITA PER LE EMERGENZE GLI ANTICIPI E LE RESTITUZIONI POSSONO AVVENIRE SCAMBI TRA TUTTE LE REGIONI

31 31 ALLOCAZIONE RENE 1 L ALLOCAZIONE DEI RENI, NON SALVAVITA, AVVIENE IN AUTOMATICO SECONDO ALGORITMI CONCORDATI CHE TENGONO IN CONSIDERAZIONE IN PRIMO LUOGO LA COMPATIBILITA SI CERCA IL RICEVENTE CHE PUO GARANTIRE MIGLIOR SOPRAVVIVENZA ALL ORGANO E NON VICEVERSA ALLOCAZIONE RENE 2 QUALUNQUE ALGORITMO SI RIVELA IMPERFETTO E VIENE PERIODICAMENTE CAMBIATO PER FAVORIRE GLI SVANTAGGIATI IL NUOVO ALGORITMO CREA ALTRI SVANTAGGIATI E DOPO UN CERTO PERIODO VIENE NUOVAMENTE MODIFICATO

32 32 ALLOCAZIONE SALVAVITA L ALLOCAZIONE DI ORGANI SALVAVITA AVVIENE SECONDO LA LISTA DI ATTESA SCEGLIENDO IL PRIMO DI LISTA COMPATIBILE PER GRUPPO E TAGLIA LA LISTA TIENE CONTO DEL TEMPO DI ATTESA MA ANCHE DELLA GRAVITA ED E GESTITA DAL CENTRO TRAPIANTI CHE LA COMUNICA AGGIORNATA AL C.R.R.T. CRITERI DI ETICITA PER I SALVAVITA NON PUO ESSERE TOLTO UN POTERE DISCREZIONALE AL GRUPPO DEI CURANTI LA GESTIONE DI QUESTO POTERE VIENE PERO RESA PUBBLICA E OGNI PAZIENTE (OLTRE CHE IL C.R.R.T. E QUINDI IL SISTEMA) SA QUALE E E COME VARIA LA PROPRIA POSIZIONE IN LISTA

33 33 CRITERI DI ETICITA PER GLI ORGANI SALVAVITA PREVALE IL PRINCIPIO DI NECESSITA PER I RENI, NON SALVAVITA, PREVALE IL PRINCIPIO DI UTILITA IL PROCESSO DONAZIONE PRELIEVO ALLOCAZIONE TRAPIANTO

34 34 EFFICACIA DEL TRAPIANTO QUALITA DEI RISULTATI FOLLOW UP A LUNGO TERMINE SCELTA DEL GIUSTO RICEVENTE PER L ORGANO DISPONIBILE EFFICIENZA DEL TRAPIANTO RAPPORTO COSTO BENEFICIO NUMERO DI CENTRI VS NUMERO DI TRAPIANTI NUMERO MINIMO PER APRIRE, PER RESTARE APERTI, PER RADDOPPIARE

35 35 SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di RENE Anni * Incluse tutte le combinazioni Fonte dati: Report CRT * Dati definitivi al 31 Dicembre 2013 SIT Sistema Informativo Trapianti Incluse tutte le combinazioni Trapianti di FEGATO Anni * Fonte dati: Report CRT * Dati definitivi al 31 Dicembre 2013

36 36 SIT Sistema Informativo Trapianti Incluse tutte le combinazioni Trapianti di CUORE Anni * Fonte dati: Report CRT * Dati definitivi al 31 Dicembre 2013 SIT Sistema Informativo Trapianti Incluse tutte le combinazioni Trapianti di POLMONE Anni * Fonte dati: Report CRT * Dati definitivi al 31 Dicembre 2013

37 37 SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di RENE Attività per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Anno 2013: Torino 125 Verona 80 Padova 74 Novara 68 Milano-Ni 63 Pa Civico 60 Bologna 56 Genova S. Martino 55 Parma 46 Bergamo 44 Milano-Pol 43 Varese 42 Rm Tor Vergata 42 Brescia 40 Catania 39 Rm S. Camillo 37 Siena 37 Bari 37 Treviso 35 Udine 35 Ancona 34 Cagliari 34 Pisa 32 Rm Sapienza 30 Milano-S.Raff 28 Na Federico II 27 Pa ISMETT 27 Rm Gemelli 26 Firenze 26 Pavia 25 Vicenza 25 Modena 25 Salerno-S.Giovan 19 L'Aquila 16 Reggio Calabria 15 Cosenza 13 Rm B. Gesù 13 Perugia 12 Padova pediatrico 10 Torino Pediatrico 6 Fonte dati: Report CRT * Dati definitivi al 31 Dicembre 2013

38 38 SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di FEGATO Attività per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Anno 2013: Torino 139 Pisa 115 Padova 86 Milano-Ni 75 Bologna 72 Bergamo 71 Pa ISMETT 61 Milano-Pol 46 Modena 43 Ancona 39 Milano Tumori 39 Rm Tor Vergata 31 Verona 30 Rm Sapienza 29 Rm S. Camillo 24 Rm Gemelli 21 Cagliari 20 Na Cardarelli 18 Udine 17 Bari 11 Rm B. Gesù 11 Fonte dati: Report CRT * Dati definitivi al 31 Dicembre 2013 SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di CUORE Attività per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Anno 2013: Na Monaldi 26 Padova 22 Milano-Ni 22 Udine 22 Bologna 20 Torino 16 Verona 16 Pavia 15 Bergamo 14 Siena 13 Pa ISMETT 8 Rm B. Gesù 6 Cagliari 5 Bari 5 Rm S. Camillo 4 Torino Pediatrico 3 Catania 2 Fonte dati: Report CRT * Dati definitivi al 31 Dicembre 2013

39 39 SIT Sistema Informativo Trapianti Trapianto di POLMONE Attività per centro trapianti Incluse tutte le combinazioni Anno2013:141 Padova 24 Milano-Pol 24 Torino 19 Rm Sapienza 17 Siena 13 Bergamo 11 Bologna 10 Pa ISMETT 10 Pavia 7 Milano-Ni 4 Rm B. Gesù 2 Fonte dati: Report CRT * Dati definitivi al 31 Dicembre 2013 EQUITA DEL TRAPIANTO SI GIOCA ESSENZIALMENTE SULL ALLOCAZIONE EQUITA VERSO IL SINGOLO EQUITA VERSO I SISTEMI REGIONALI CIASCUNO DEVE AVERE LE STESSE POSSIBILITA INTERVENTO GRATUITO E GESTITO O ALMENO GOVERNATO DAL S.S.N.

40 40 IN CARENZA DI ORGANI E LA DIMENSIONE PIU CRITICA SINDROME DI PITTSBURGH ACCESSIBILITA DEL TRAPIANTO IL TRAPIANTO E ACCESSIBILE SE CI SONO I DONATORI INVESTIRE NEL PROCUREMENT E NELLA FORMAZIONE AMMISSIONE IN LISTA COMMISURATA CON LE REALI POSSIBILITA ACCETTABILITA DEL TRAPIANTO NESSUNO DEVE RICEVERE CURE PER LUI INACCETTABILI VERO CONSENSO INFORMATO E VERA LIBERTA DI SCELTA LE PROSPETTIVE DI QUALITA DELLA VITA E DI SOPRAVVIVENZA DEVONO ESSERE CONOSCIUTE ED ACCETTATE

41 41 APPROPRIATEZZA DEL TRAPIANTO COME MINIMO IL TRAPIANTO DEVE ESSERE LA MIGLIORE DELLE TERAPIE POSSIBILI SPESSO IL TRAPIANTO DEVE ESSERE L UNICA TERAPIA POSSIBILE REQUISITI DEL RICEVENTE COMPLIANCE TERAPEUTICA ADEGUATA INDICAZIONE RAGIONEVOLI PROBABILITA DI SUCCESSO

42 42 IL RICEVENTE MARGINALE COME ESISTONO ORGANI DI BASSA QUALITA O DI ALTO RISCHIO ESISTONO RICEVENTI TROPPO ANZIANI O TROPPO AMMALATI E RAGIONEVOLE ED ETICO ENTRO CERTI LIMITI ACCOPPIARLI P. ES. IL DOPPIO RENE NELL ANZIANO ALLOCAZIONE DELLE RISORSE SOSTENIBILITA E CERTAMENTE UNA MEDICINA DA RICCHI OCCIDENTALI NELL AMBITO DELLA MEDICINA OCCIDENTALE E PERO UNA BUONA ALLOCAZIONE DI RISORSE

43 43 TRAPIANTO RENALE COSTA COME UN ANNO DI DIALISI DOPO IL PRIMO ANNO E QUINDI ANCHE UN RISPARMIO TRAPIANTI DI ORGANI SALVANO VITE UMANE RAPPRESENTANO UN AMBITO DI AVANGUARDIA CHE APPORTA RICADUTE POSITIVE SUL SITEMA SANITARIO DAL PUNTO DI VISTA DELLA QUALITA E DELL EFFICIENZA RENDONO ORDINARI E QUINDI DOVUTI PROCESSI COSTOSI

44 44 CONCLUSIONI NESSUNA QUESTIONE APERTA SULL ACCERTAMENTO DI MORTE CONDIVISO DA TUTTI IL PROCESSO DI ALLOCAZIONE SEMBRA GESTITO IN ITALIA IN MODO LEGALE ED ANCHE ETICO I TRAPIANTI SONO FATTI SECONDO REGOLE ETICHE CONDIVISIBILI E LA LORO QUALITA E VERIFICATA

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