Il Gruppo Fiat nel 2002

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1 Il Gruppo Fiat nel 2002

2 In copertina: Il monovolume Lancia Phedra offre oltre a caratteristiche di versatilità e di spazio, che sono proprie di questa tipologia di vetture, anche il comfort, la cura dell ambiente e le prestazioni di una grande berlina di élite. Data di emissione 29 luglio 2002 Il presente fascicolo è disponibile su Internet all indirizzo: Fiat S.p.A. Sede legale in Torino, Via Nizza, 250 Capitale Sociale versato euro Registro delle Imprese Ufficio di Torino C.F

3 Presidente d Onore Giovanni Agnelli Consiglio di Amministrazione Presidente Paolo Fresco Amministratore Delegato e Direttore Generale Gabriele Galateri di Genola Consiglieri Angelo Benessia Pierluigi Bernasconi Flavio Cotti John Philip Elkann Franzo Grande Stevens (1) Hermann Josef Lamberti Virgilio Marrone Felix George Rohatyn John Francis Welch, Jr. (1) Segretario del Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale Sindaci Effettivi Cesare Ferrero Presidente Giorgio Ferrino Lamberto Jona Celesia Sindaci Supplenti Giorgio Giorgi Natale Ignazio Girolamo Piero Locatelli Società di Revisione Arthur Andersen SpA Direttore Generale Alessandro Barberis 1

4 RELAZIONE INTRODUTTIVA I PRINCIPALI EVENTI Il secondo trimestre è stato caratterizzato da importanti passi avanti nell impegno preso dal Gruppo Fiat per il suo rafforzamento finanziario. In quest ambito si collocano eventi già oggetto di precedenti comunicazioni alle quali si rimanda: l accordo con alcune tra le principali banche finanziatrici del Gruppo a supporto del piano industriale; l accordo con i soci di Italenergia finalizzato a reperire risorse finanziarie per il Gruppo; la cessione a Mediobanca del 34% di Ferrari; l aumento di capitale di CNH Global. L insieme di queste operazioni, per un valore complessivo di circa 5,7 miliardi di euro, ha permesso di rafforzare significativamente la struttura patrimoniale del Gruppo. Nel mese di giugno, inoltre, il Consiglio ha deciso la nomina dei nuovi vertici del Gruppo. I RISULTATI DEL TRIMESTRE Per quel che riguarda l andamento dei mercati, nel secondo trimestre è proseguita la sensibile caduta della domanda automobilistica che si è contratta complessivamente del 5,4% in Europa Occidentale, con una più forte decelerazione in Italia (-13,8%). La crisi della domanda si è solo attenuata in Brasile (-12% rispetto al secondo trimestre del 2001), Polonia (-17%), mentre non si è arrestata in Turchia (-40%). Il mercato delle macchine agricole si è mantenuto in crescita sia in Nord America (+1,4%) sia soprattutto in Europa (+9,2%), mentre è risultato in calo quello delle macchine per le costruzioni (-14,3% in Nord America e -12% in Europa). Per quanto riguarda i veicoli industriali, il mercato italiano continua nella sua espansione (+14,3%), grazie alla crescita dei segmenti dei leggeri e dei medi anche per il positivo impatto delle agevolazioni fiscali agli investimenti (Legge Tremonti Bis ). Nel complesso dell Europa, al contrario, si è registrato un calo della domanda (-4,2%), più marcato nel segmento dei veicoli pesanti (-12%). Dal punto di vista economico, il secondo trimestre ha confermato il difficile momento attraversato dal Gruppo a causa dell andamento ancora negativo di Fiat Auto. Il Settore automobilistico, infatti, ha risentito più del previsto sia della generale debolezza dei mercati sia della perdita di quote del marchio Fiat soprattutto in Italia, dove la domanda è stata ulteriormente frenata, in particolare nel mese di giugno, dall attesa degli incentivi fiscali che sono stati varati dal Governo agli inizi di luglio. A controbilanciare almeno parzialmente la performance del Settore automobilistico è venuto il positivo contributo degli altri Settori industriali e dei servizi. Per consentire una migliore comprensione della situazione e per favorire una più equilibrata lettura dei valori di un Gruppo complesso come quello Fiat, i dati più significativi del periodo sono qui presentati distinguendo i risultati di Fiat Auto da quelli delle altre attività. Il fatturato consolidato di Gruppo è stato di milioni di euro, in calo del 7,6% rispetto al corrispondente trimestre dell anno scorso, principalmente a causa dei minori volumi di vendita di Fiat Auto, i cui ricavi sono diminuiti del 15%. Il risultato operativo è stato negativo per 127 milioni di euro, rispetto a un valore positivo per 403 milioni di euro nel secondo trimestre Tale risultato sconta la ancora elevata perdita del comparto automobilistico (-394 milioni di euro) che, sia pure inferiore a quella registrata nel primo trimestre dell anno, ha continuato a pesare sulla performance complessiva del Gruppo. Positivo e in linea con le attese il contributo complessivo degli altri Settori. Il risultato ante imposte del trimestre è stato comunque positivo per 28 milioni di euro (era stato pari a 317 milioni di euro nel corrispondente periodo dello scorso anno). Ciò si deve ai proventi straordinari (legati prevalentemente alla plusvalenza di 2

5 671 milioni di euro realizzata, al netto dei costi dell operazione, con la cessione del 34% di Ferrari) che hanno compensato il calo della redditività operativa e l andamento al ribasso del valore dei titoli in portafoglio alle Società assicurative (che ha inciso negativamente per 107 milioni di euro). Il risultato netto di competenza del Gruppo ha registrato una perdita di 34 milioni di euro (rispetto a un utile di 190 milioni di euro un anno fa). La posizione finanziaria netta al 30 giugno mostra un indebitamento netto pari a circa 5,8 miliardi di euro, in diminuzione di circa 800 milioni di euro rispetto al livello del 31 marzo. La riduzione nel secondo trimestre riflette essenzialmente l incasso per la cessione della quota di Ferrari. L assorbimento da parte di Fiat Auto è stato compensato dalla generazione di cassa degli altri Settori. Hanno inoltre influenzato la posizione finanziaria la quota versata dagli azionisti di minoranza per l aumento di capitale di CNH, l effetto della conversione in euro delle posizioni denominate in altre valute e principalmente in dollari (con un saldo positivo di oltre 300 milioni di euro), nonché l esborso per la distribuzione del dividendo di Fiat S.p.A. FIAT AUTO Il secondo trimestre dell anno si è rivelato particolarmente difficile per Fiat Auto che ha registrato un calo dei volumi di vendita, una flessione delle quote e solo un lieve ridimensionamento delle perdite operative. Vari fattori hanno inciso sull andamento economico e commerciale del Settore. Da un lato, parte della riduzione dei volumi è stata conseguenza della scelta strategica di innalzare la qualità delle vendite e, in prospettiva, la redditività riducendo drasticamente il ricorso a canali poco remunerativi anche se rilevanti dal punto di vista quantitativo. Dall altro lato, ha influito negativamente la flessione della domanda in Europa e, in particolare, in Italia, dove nell ultima parte del trimestre l effetto-annuncio degli incentivi fiscali ha ulteriormente indebolito le vendite soprattutto nei segmenti delle city car e delle compatte in cui è maggiormente concentrata la presenza del marchio Fiat. In Brasile, inoltre, le vendite sono state penalizzate dalla perdurante e ormai preoccupante situazione economica del Paese. Tra i segnali positivi del periodo, vanno registrati l andamento delle vendite della Fiat Stilo che ha raggiunto la leadership di mercato in Italia tra le berline medie a 3/5 porte e ha raddoppiato i volumi in Europa rispetto a Bravo/Brava e il consolidamento, rispetto al primo trimestre di quest anno, delle quote dei marchi Lancia e soprattutto Alfa Romeo, pur interessati anch essi dalla scelta di abbandonare i canali meno remunerativi. I nuovi prodotti in particolare le Lancia Thesis e Phedra, di cui alla fine di giugno si è iniziata la commercializzazione in Italia stanno raccogliendo ordini clienti superiori alle previsioni. Risultati soddisfacenti continuano a venire dai veicoli commerciali leggeri, nei quali il marchio Fiat, grazie anche al nuovo Ducato, ha raggiunto una posizione di vertice sia in Italia sia nel resto d Europa. La forte contrazione dei volumi di vendita complessivi (-18,8%) con il relativo minor assorbimento dei costi fissi connesso alla riduzione della produzione si è riflessa sulla redditività operativa di Fiat Auto, unitamente ai maggiori accantonamenti legati all estensione del periodo di garanzia a due anni. Peraltro, raffrontando gli andamenti del primo e del secondo trimestre dell anno in corso, si può rilevare che all ulteriore calo dei volumi non ha corrisposto un peggioramento della situazione reddituale: ciò testimonia, da un lato, la validità della strategia di innalzamento della qualità della vendita e, dall altro, l efficacia delle azioni congiunturali e strutturali portate sul fronte dei costi, con il taglio di tutte le voci di spesa che non influenzano la qualità dei 3

6 prodotti e l innovazione, con la riduzione dello stock di usato e con le crescenti sinergie derivanti dall alleanza industriale con General Motors. Nell ambito della collaborazione con General Motors è stato dato un vigoroso impulso alla realizzazione dei programmi relativi alle piattaforme di sviluppo di componenti comuni che hanno l obiettivo di integrare sempre più strettamente Fiat Auto nel contesto della confederazione industriale con il costruttore americano. L attività in corso, destinata a portare nel medio periodo alla condivisione del 50% dei componenti, interessa in particolar modo i futuri prodotti della fascia di vetture small, dove i volumi complessivi di Fiat Auto e General Motors sono i più elevati d Europa, e quelli della fascia premium, le vetture di gamma medio-alta, nella quale le due Case occupano una posizione di rilievo. Continua, inoltre, l impegno all innovazione dei prodotti, che porterà nel prossimo autunno al lancio dell Alfa 147 GTA e soprattutto della Fiat Stilo Station Wagon, che completerà con l ultimo importante tassello la gamma media del marchio. ALTRI SETTORI INDUSTRIALI E DI SERVIZI Gli altri Settori Industriali e di Servizi del Gruppo hanno registrato un andamento in linea con le previsioni. Il loro fatturato complessivo è stato di circa milioni di euro (-2% rispetto al secondo trimestre del 2001). Il risultato operativo è stato positivo per 267 milioni di euro (era stato di 384 milioni di euro nello stesso periodo dell anno precedente). CNH Global CNH ha registrato, nel trimestre, una vivace crescita delle vendite di macchine agricole, soprattutto in Europa, risentendo invece del rallentamento della domanda nordamericana ed europea di macchine per le costruzioni, al quale il Settore ha risposto con la prosecuzione delle iniziative di riduzione degli stock. Il risultato operativo di CNH si colloca in linea con le aspettative: l effetto negativo dei minori volumi di macchine per le costruzioni, infatti, è stato compensato dall ulteriore miglioramento delle sinergie derivanti dall integrazione di New Holland e Case, nonché dalle maggiori efficienze legate alle iniziative di reengineering dei processi e alla riduzione dei costi di struttura. Nel corso del trimestre CNH ha lanciato i primi prodotti per l agricoltura progettati all indomani della fusione tra le due Società: si tratta di innovativi modelli che sostituiscono, con più alti margini unitari, quelli interessati dalle dismissioni imposte dalle autorità antitrust al momento del merger. Iveco Forte di una gamma ampiamente rinnovata, Iveco ha confermato anche nel secondo trimestre la capacità di migliorare le proprie posizioni in un mercato europeo che, con la sola eccezione dell Italia, continua a flettere in tutti i segmenti e, in particolare, nei pesanti. Il Settore, infatti, ha mantenuto la sua quota nei leggeri, l ha incrementata nei pesanti (anche grazie alle prime immatricolazioni del nuovo Stralis) e ha consolidato la leadership nei medi. Sostenuta dal mantenimento dei volumi di vendita nonostante un mercato cedente, la redditività operativa di Iveco si mantiene positiva, pur dovendo scontare rispetto allo scorso anno la crescente pressione competitiva sui prezzi e un più lento 4

7 avvicinamento al punto di pareggio delle attività brasiliane a causa della crisi economica e di mercato del Paese. Gli altri Settori Tra i Settori della Componentistica, Teksid e Comau, pur a fronte di una flessione dei volumi derivante prevalentemente dal rallentamento della domanda dei costruttori europei, si mantengono in linea con l andamento dello stesso trimestre del Alla riduzione dei volumi conseguente alle cessioni delle attività Aftermarket e Sistemi Elettronici nella prima parte di quest anno, Magneti Marelli contrappone un miglioramento della redditività. FiatAvio continua a registrare un brillante andamento della redditività operativa, nonostante la flessione dei volumi di vendita legata al rallentamento delle consegne di motori commerciali e alla rivalutazione dell euro rispetto al dollaro. Nell area dei servizi, Toro Assicurazioni ha risentito di un temporaneo rallentamento nella raccolta del Ramo Vita e soprattutto dello sfavorevole effetto dell andamento dei mercati finanziari sul valore dei titoli in portafoglio, contrapponendo a questi fattori importanti azioni di contenimento dei costi e di selezione del portafoglio. Business Solutions ha registrato una crescita dei ricavi, mentre la redditività del trimestre ha subito una flessione per il diverso perimetro di consolidamento e per le crescenti pressioni sui prezzi. Infine, va ricordata Ferrari, che ai brillanti risultati gestionali ha associato, con sei gare d anticipo, la conquista del titolo piloti di Formula 1 per il terzo anno consecutivo. Il raggiungimento di questo traguardo conferma ancora una volta l eccellenza tecnologica della Società e il livello d avanguardia delle competenze tecniche che il Gruppo le mette a disposizione. L importante valore di questo asset è stato ribadito dall entità della recente offerta di Mediobanca per l acquisto del 34% del capitale. I RISULTATI DEI PRIMI SEI MESI DELL ANNO Nel suo complesso il primo semestre del 2002 si è chiuso con i seguenti risultati: Il fatturato consolidato di Gruppo è stato di milioni di euro, con una flessione del 5,8% rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente legata alla sensibile diminuzione dei ricavi di Fiat Auto (-13%). Il risultato operativo è stato negativo per 426 milioni di euro (rispetto ad un utile operativo di 528 milioni di euro nel primo semestre del 2001): il positivo andamento degli altri Settori Industriali e di Servizi non ha compensato la perdita registrata da Fiat Auto (-823 milioni di euro rispetto al pareggio nel corrispondente periodo dello scorso anno). Il risultato ante imposte registra una perdita di 528 milioni di euro, rispetto ad un utile per 559 milioni di euro nel primo semestre Il risultato netto di competenza del Gruppo è stato negativo per 563 milioni di euro contro un utile di 383 milioni di euro nel primo semestre La posizione finanziaria netta nel semestre presenta un miglioramento di circa 250 milioni di euro rispetto ad inizio esercizio. A fronte dell aumento di capitale di Fiat S.p.A. e di CNH, dell autofinanziamento del periodo e del positivo effetto cambi sono stati registrati i fabbisogni relativi al capitale di funzionamento e agli investimenti nonché al pagamento dei dividendi. 5

8 PROSPETTIVE PER L ANNO IN CORSO Alla luce dell andamento dei primi sei mesi, il 2002 sarà per il Gruppo Fiat ancora un anno di transizione. Dal punto di vista della redditività operativa, nonostante il positivo e affidabile contributo degli altri Settori Industriali e di Servizi, l esercizio sarà negativamente segnato dalla performance di Fiat Auto e prevedibilmente si chiuderà con una perdita operativa in linea con quella consolidata nel primo semestre. Nella seconda parte dell anno, peraltro, Fiat Auto dovrebbe cominciare ad avvertire più concretamente gli iniziali benefici delle azioni di risanamento e delle strategie di rilancio recentemente adottate. Sul fronte del mercato, potrebbero giocare a favore di un recupero di volumi e quote del Settore il graduale miglioramento della congiuntura economica internazionale e, in Italia, l effetto degli incentivi all acquisto di auto ecologiche. A dettare cautela nelle previsioni è, tuttavia, anche la probabile necessità di Fiat Auto di contrastare adeguatamente le aggressive iniziative di sostegno commerciale alle vendite messe in atto da tutti i concorrenti. La struttura finanziaria del Gruppo si è significativamente rafforzata grazie alla conclusione dell accordo con le principali banche che ha portato al prestito convertendo di 3 miliardi di euro firmato lo scorso 26 luglio. Il prestito, che ha durata triennale, sarà rimborsato in azioni ordinarie di Fiat S.p.A. sottoscritte dalle banche con obbligo di offrirle in opzione a tutti gli azionisti Fiat. Il prezzo di sottoscrizione delle azioni sarà pari alla media tra 15,5 euro e una media delle quotazioni di borsa degli ultimi mesi precedenti il rimborso. Lo stesso metodo si applicherà anche in caso di scadenza anticipata, in particolare per il mancato raggiungimento degli obiettivi finanziari concordati o di perdita del rating investment grade. In caso di offerta pubblica di acquisto su Fiat il prezzo di sottoscrizione potrà essere pari a quello dell offerta. Fiat potrà peraltro rimborsare il prestito per cassa qualora, anche a seguito del rimborso, il suo rating rimanga almeno pari al livello investment grade. Il Gruppo Fiat intende fermamente rispettare gli obiettivi concordati con le banche, attraverso la generazione di cassa risultante dalla gestione e, ove opportuno, ulteriori dismissioni di asset non strategici. Ai fini della misurazione del raggiungimento degli obiettivi, come previsto dall accordo, verranno considerati anche gli incassi derivanti dall operazione Italenergia e gli incassi previsti da contratti vincolanti, anche se non ancora eseguiti, relativi alla cessione di asset. Pur considerando le difficoltà che ancora restano da superare, il Gruppo Fiat, grazie alle operazioni definite nel primo semestre, ha conseguito una maggiore flessibilità che gli consente di perseguire con più tranquillità l obiettivo di rafforzamento industriale. 6

9 PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI E RELATIVE NOTE DI COMMENTO PRINCIPI E METODI CONTABILI La Relazione trimestrale è stata redatta in osservanza di quanto previsto dall art. 82 del Regolamento recante norme di attuazione del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n 58 in materia di emittenti (delibera Consob n del 14 maggio 1999 e successive modifiche). La Relazione trimestrale è predisposta secondo i principi ed i criteri contabili adottati per la redazione dei conti annuali e consolidati, in quanto compatibili. A questo proposito si precisa che per specifiche fattispecie, quali gli effetti derivanti dalla valutazione delle partecipazioni in società collegate, i valori esposti rappresentano la miglior stima al momento disponibile, ma non necessariamente possono essere considerati definitivi: non si esclude, pertanto, che in sede di redazione della Relazione semestrale prevista per settembre, sia necessario apportare modifiche alle stime ora effettuate, per recepire i risultati semestrali delle collegate quotate in borsa che per quell epoca saranno stati pubblicati. PREMESSA Successivamente al 30 giugno 2001 il Gruppo Fiat ha portato a termine alcune operazioni che ne hanno modificato la struttura. Di seguito sono riportate le più significative variazioni di area di consolidamento che hanno avuto impatto sul primo semestre 2002 rispetto allo stesso periodo dell anno precedente: In seguito agli accordi stipulati con Kobelco, CNH ha consolidato, a partire dal 1 gennaio 2002, le attività di Kobelco America operante nel comparto delle macchine per le costruzioni. Con decorrenza dall inizio dell esercizio 2002, Iveco ha consolidato integralmente Irisbus, in seguito all acquisizione di un ulteriore 15% che ha portato la quota del Settore al 65% di partecipazione: l accordo con il Gruppo Renault prevede di raggiungere la totale proprietà di Irisbus da parte di Iveco entro l anno Nell ambito del piano di dismissione della componentistica, è stata ceduta e pertanto deconsolidata dall inizio dell anno l attività Aftermarket di Magneti Marelli ad una società appositamente costituita tra RGZ, Interbanca e Fiat. Sempre nello stesso contesto le attività Sistemi Elettronici di Magneti Marelli nel campo dell elettronica per autoveicoli sono state cedute alla società Mekfin e pertanto deconsolidate. Nel secondo semestre 2001, nel quadro dell operazione che ha portato alla costituzione di Italenergia, Fiat ha ceduto a Electricité de France la società Fenice S.p.A., che è stata pertanto deconsolidata. 7

10 ANDAMENTO ECONOMICO 2 trimestre 1 semestre Esercizio 2001 (milioni di euro) Ricavi netti Costo del venduto Margine operativo lordo Spese generali Ricerca e sviluppo (Oneri) proventi operativi (55) (26) (63) (140) 318 Risultato operativo (127) 403 (426) 528 (149) Risultato partecipazioni (121) (21) (103) 43 (1.025) (Oneri) e proventi finanziari (241) (223) (516) (497) 359 (Oneri) e proventi straordinari (497) Risultato ante imposte del Gruppo e dei Terzi (528) Imposte (791) Risultato netto di Gruppo e di Terzi (140) 155 (803) 319 (445) Risultato netto di competenza del Gruppo (34) 190 (563) 383 Ricavi I ricavi consolidati del secondo trimestre 2002 sono risultati pari a milioni di euro, con una riduzione del 7,6% rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente (-8,6% a condizioni omogenee di area consolidamento). L andamento rispecchia il significativo calo dei volumi di Fiat Auto, legato al forte ridimensionamento del mercato automobilistico, e di Magneti Marelli, che ha scontato anche l effetto delle cessioni di alcune linee di attività (Aftermarket e Sistemi Elettronici). Tra gli altri Settori da segnalare il rallentamento di Toro Assicurazioni nella raccolta del Ramo Vita, mentre è proseguito il trend positivo dei ricavi di Iveco, con il consolidamento integrale dei ricavi di Irisbus, e miglioramenti significativi sono stati realizzati da Business Solutions e Ferrari. Per quanto riguarda l intero semestre dell esercizio il fatturato consolidato è stato pari a milioni di euro ( milioni di euro nei primi sei mesi del 2001), con un calo del 5,8% (-7% a condizioni omogenee di area consolidamento). La ripartizione dei ricavi netti per Settore di attività è indicata di seguito: 2 trimestre 1 semestre Esercizio 2001 (milioni di euro) Automobili (Fiat Auto) Macchine per l Agricoltura e le Costruzioni (CNH Global) Veicoli Industriali (Iveco) Ferrari Prodotti Metallurgici (Teksid) Componenti (Magneti Marelli) Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) Aviazione (FiatAvio) Editoria e Comunicazione (Itedi) Assicurazioni (Toro Assicurazioni) Servizi (Business Solutions) (4.211) Diverse ed Elisioni (949) (1.050) (1.863) (2.044) Totale di Gruppo Il fatturato di Fiat Auto nel secondo trimestre del 2002 è stato pari a milioni di euro, (-15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) rispecchiando il forte calo dei volumi di vendita determinato dal negativo andamento della domanda. 8

11 Il mercato in Europa Occidentale ha presentato nel periodo una flessione del 5,4% derivante da cali diffusi nei diversi Paesi, con la sola eccezione del mercato britannico. In Italia l andamento della domanda ha subito un peggioramento più marcato (-13,8% nei confronti del secondo trimestre 2001), in parte collegabile alle attese degli incentivi governativi che hanno condizionato nell ultimo periodo le vendite dei segmenti più bassi. In questo difficile contesto si è inserita la nuova politica commerciale di Fiat Auto nei confronti dei diversi canali di vendita e della rete, tesa a limitare le vendite sui canali meno remunerativi. Tali decisioni hanno influenzato il livello delle quote di mercato che si sono ridotte in Italia dal 34,3% del secondo trimestre 2001 al 30,4% del secondo trimestre 2002 e complessivamente in Europa Occidentale dal 9,7% al 7,7%. In conseguenza dei suddetti fenomeni negativi le vendite complessive di vetture e veicoli commerciali registrate da Fiat Auto nel secondo trimestre hanno subito un calo del 18,8% rispetto al secondo trimestre del 2001, attestandosi a unità di cui unità vendute nel periodo (-18,2%) per la sola Europa Occidentale. Anche negli altri principali mercati di riferimento di Fiat Auto al di fuori dell Europa Occidentale la situazione dei mercati è stata in generale molto sfavorevole. In Polonia il permanere di un profondo stato di debolezza della domanda ha pesantemente influenzato l andamento delle vendite (-45% rispetto al secondo trimestre 2001). In Brasile, la domanda è rimasta su livelli inferiori rispetto al secondo trimestre 2001, determinando una flessione delle vendite del 23% che hanno risentito anche delle aggressive politiche commerciali dei concorrenti. In Argentina le fatturazioni hanno rispecchiato la difficile situazione economica del paese con un calo del 40%. Nel semestre il fatturato di Fiat Auto è stato di milioni di euro, in calo del 13,1% rispetto al primo semestre del Le vendite di automobili e veicoli commerciali nei primi sei mesi dell anno sono state pari a , in flessione del 16,8% rispetto al primo semestre del A queste si sono sommate le circa unità vendute da società collegate in Turchia e Cina. I ricavi di CNH Global nel secondo trimestre sono stati pari a milioni di euro complessivamente in calo del 2,4% rispetto al secondo trimestre 2001, risentendo della flessione del dollaro rispetto all euro. Espressi in dollari i ricavi hanno presentato un aumento dell 1,8% dovuto essenzialmente all effetto della variazione di area, mentre i maggiori ricavi per le vendite di macchine agricole hanno compensato il calo relativo alle macchine per le costruzioni. Nel comparto delle macchine per l agricoltura la crescita della domanda, che ha riguardato principalmente l Europa Occidentale e l America Latina con incrementi intorno al 9%, ha favorito un diffuso aumento dei volumi venduti dal Settore (+9,4% rispetto al secondo trimestre 2001). Permane invece la debolezza del mercato delle macchine per le costruzioni in Nord America ed in Europa Occidentale (-14,3% e -12% rispetto al secondo trimestre 2001) che ha comportato una flessione delle unità vendute pari a -16,8%. Nel primo semestre la CNH ha registrato ricavi per milioni di euro, sostanzialmente in linea con i ricavi del primo semestre 2001, grazie anche al consolidamento integrale di Kobelco. Iveco ha realizzato nel secondo trimestre 2002 ricavi pari a milioni di euro, in crescita del 5,5% rispetto al secondo trimestre del 2001 per effetto del consolidamento integrale di Irisbus. A condizioni omogenee i ricavi sarebbero stati inferiori dell 1,6% con un sostanziale contenimento degli effetti della flessione dei mercati. Il mercato europeo dei veicoli industriali ha registrato nel trimestre una flessione complessiva del 4,2% che ha coinvolto i principali paesi con l eccezione dell Italia, che è stata caratterizzata da una crescita del 14,3%, realizzata nelle gamme dei leggeri e dei medi anche per effetto dei benefici della Legge Tremonti Bis. 9

12 In Europa Occidentale la riduzione delle immatricolazioni ha riguardato tutti i comparti, con il calo più rilevante nei segmenti dei veicoli medi e pesanti. Ciononostante, la performance di Iveco è stata particolarmente positiva: il Settore ha realizzato nel trimestre significativi miglioramenti delle quote di mercato per i veicoli medi (+6,4 punti percentuali rispetto al secondo trimestre 2001). In quello dei veicoli pesanti, grazie alla commercializzazione del nuovo modello Stralis, è stato realizzato un miglioramento della quota di 0,9 punti percentuali, mentre per i veicoli leggeri è stata sostanzialmente mantenuta la stessa quota dell analogo periodo dell anno precedente. Nel secondo trimestre 2002 Iveco ha venduto complessivamente veicoli, +1,7% rispetto al secondo trimestre dell anno precedente; in particolare, al di fuori dell Europa, sono risultate in crescita le unità vendute in Cina (+30% rispetto al secondo trimestre 2001). Nel semestre i ricavi di Iveco sono stati pari a milioni di euro, in crescita del 3,9% rispetto ai primi sei mesi del 2001 per effetto del consolidamento di Irisbus. Nel periodo gennaio-giugno 2002 Iveco ha venduto complessivamente veicoli, in calo del 2,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il fatturato degli altri Settori automotoristici (Magneti Marelli, Teksid, Comau, Ferrari), nel secondo trimestre è stato complessivamente di milioni di euro, in calo del 9,6% rispetto ai milioni di euro nello stesso periodo del 2001, soprattutto per la flessione dei ricavi di Magneti Marelli (839 milioni di euro; -25,6%), che ha scontato l effetto della cessione di alcune linee di attività (-15,3% a condizioni omogenee) a cui si è aggiunta la riduzione dei volumi di vendita. Teksid, con ricavi pari a 481 milioni di euro, ha confermato il valore ottenuto nel secondo trimestre 2001 grazie al consolidamento di nuove attività (Ghisa in Messico e Alluminio negli Stati Uniti), che ha compensato i cali in Europa, ed alla crescita dell attività Magnesio. Comau (549 milioni di euro; +3,4% sul secondo trimestre 2001) ha presentato un recupero nelle attività in Nord America e confermato lo sviluppo delle attività di servizio. L andamento degli ordini inoltre è stato positivo sia in Europa che in Nord America. In ulteriore significativo miglioramento Ferrari che, con ricavi pari a 334 milioni di euro, ha realizzato una crescita dell 11,7% soprattutto per le maggiori vendite dei nuovi modelli Maserati, che da quest anno vengono commercializzati anche in Nord America. Per quanto riguarda i ricavi degli altri Settori: FiatAvio ha conseguito nel trimestre un fatturato di 399 milioni di euro, in riduzione del 7,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a causa dello sfavorevole effetto cambio del dollaro nei confronti dell euro e del calo nelle consegne di motori commerciali per il rallentamento della domanda. Per contro si è verificata una crescita nelle consegne di motori relativi ai programmi governativi. I ricavi di Toro Assicurazioni nel secondo trimestre sono ammontati a milioni di euro, in riduzione del 12,1% rispetto al secondo trimestre del 2001 a causa del calo dei premi del Ramo Vita, che ha risentito del progetto di ristrutturazione che ha interessato, nel primo semestre dell esercizio, la rete distributiva di Banca di Roma, nell ambito della operazione di fusione con il gruppo bancario Bipop-Carire; tale progetto produrrà importanti sinergie nella seconda parte dell anno. Nel Ramo Danni è proseguito il buon andamento dei volumi di attività sia in Italia che in Francia. Il fatturato di Itedi, pari a 97 milioni di euro, è stato superiore del 6,6% rispetto al secondo trimestre dell anno scorso, prevalentemente grazie all aumento del prezzo di vendita dei quotidiani, che ha più che compensato il calo della raccolta pubblicitaria sui giornali. Business Solutions ha registrato ricavi pari a 509 milioni di euro nel trimestre, in miglioramento del 22,4% rispetto al secondo trimestre 2001, con un incidenza dei ricavi verso clienti terzi pari al 44% del fatturato complessivo. La crescita è derivata dallo 10

13 sviluppo delle attività di Information Technology svolte dalla joint venture Global Value costituita con IBM, nonché dall espansione dell attività nel comparto delle agenzie che operano sul mercato del lavoro interinale e nelle aree dei servizi di gestione immobiliare. Risultato operativo Nel secondo trimestre del 2002 il Gruppo Fiat ha registrato una perdita operativa pari a 127 milioni di euro, contro un utile operativo di 403 milioni di euro del secondo trimestre dello scorso anno. L incidenza sulle vendite è stata pertanto negativa per lo 0,9% contro una redditività positiva pari al 2,6% nell esercizio precedente. La perdita operativa dell intero primo semestre del 2002 è stata di 426 milioni di euro (-1,5% del fatturato), rispetto all utile operativo di 528 milioni di euro del primo semestre 2001 (1,7% del fatturato). 2 trimestre 1 semestre Esercizio 2001 (milioni di euro) (549) Automobili (Fiat Auto) (394) 19 (823) 3 Macchine per l Agricoltura 209 e le Costruzioni (CNH Global) Veicoli Industriali (Iveco) Ferrari Prodotti Metallurgici (Teksid) (74) Componenti (Magneti Marelli) 6 0 (10) (15) 60 Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 7 7 (5) Aviazione (FiatAvio) (2) Editoria e Comunicazione (Itedi) 1 (1) (1) (3) 68 Assicurazioni (Toro Assicurazioni) (10) Servizi (Business Solutions) (1) Diverse ed Elisioni (14) (14) (68) (50) 318 Totale di Gruppo (127) 403 (426) 528 Per quanto riguarda l andamento dei singoli Settori nel secondo trimestre dell anno: Fiat Auto ha registrato nel secondo trimestre 2002 una perdita operativa di 394 milioni di euro (-6,8% del fatturato), a fronte di un utile operativo di 19 milioni di euro nel secondo trimestre del 2001 (0,3% del fatturato). La redditività è stata fortemente penalizzata dal generalizzato calo dei volumi di vendita e dal conseguente minor assorbimento dei costi fissi connesso alle necessarie riduzioni dei volumi di produzione. Anche l estensione a due anni del periodo di garanzia contrattuale ha determinato maggiori accantonamenti nel periodo. Sul piano industriale Fiat Auto ha attenuato l impatto sfavorevole di questi fattori realizzando risparmi sul costo di prodotto e sulle spese di struttura, anche grazie all apporto delle efficienze derivanti dal programma Next e delle sinergie dall alleanza con General Motors. Su quello commerciale Fiat Auto sta fronteggiando le attuali difficoltà anche con azioni volte a ridurre le vendite su canali poco remunerativi ed investendo nel miglioramento della distribuzione. Le azioni efficienziali poste in essere, le commercializzazioni di nuovi modelli avviate o in programma per la seconda parte dell anno, e gli incentivi per le auto ecologiche, recentemente introdotti dal Governo, sono alla base delle prospettive di un recupero della redditività già a partire dal secondo semestre CNH Global ha chiuso il secondo trimestre dell esercizio con un utile operativo di 131 milioni di euro, pari al 4,4% delle vendite, a fronte di un utile operativo di 172 milioni di euro nel 2001 (5,7% delle vendite). 11

14 La favorevole stagionalità delle vendite, la buona redditività dei nuovi prodotti che ha caratterizzato il comparto delle macchine per l agricoltura e le riduzioni dei costi derivanti dalle sinergie ottenute dalla integrazione con Case (pari a 28 milioni di dollari), sono alla base del positivo risultato di periodo. L impatto negativo del calo dei volumi causato dal persistere delle difficoltà sul mercato delle macchine per le costruzioni, con conseguente minor assorbimento dei costi fissi, non ha permesso di raggiungere il livello di risultato del secondo trimestre Iveco ha registrato un utile operativo pari a 25 milioni di euro (1% del fatturato) in calo rispetto agli 86 milioni di euro nel secondo trimestre 2001 (3,8% delle vendite), risentendo del peggioramento dell effetto mix/volumi. La riduzione della domanda è stata inoltre causa dell accentuarsi della pressione sul fronte dei prezzi di vendita principalmente nel comparto dei veicoli leggeri e pesanti. Un contributo positivo è anche derivato dai significativi risparmi sui costi di struttura realizzati nel periodo. Il risultato operativo degli altri Settori automotoristici (Magneti Marelli, Teksid, Comau, Ferrari) è stato complessivamente pari ad un utile di 58 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto al primo trimestre 2002, che aveva registrato una perdita pari a 51 milioni di euro, rispecchiando fenomeni di stagionalità dei ricavi, il continuo progredire delle efficienze ed una netta crescita in Ferrari, tradizionalmente penalizzata nel primo trimestre dai costi della gestione sportiva. Tali Settori hanno conseguito un miglioramento anche rispetto ai 46 milioni di euro del secondo trimestre del 2001, dovuto essenzialmente alle efficienze realizzate sui costi di struttura e di produzione. In particolare Teksid ha registrato un utile operativo di 17 milioni di euro, in crescita rispetto ai 12 milioni di euro del secondo trimestre 2001, principalmente per effetto delle maggiori efficienze che hanno assorbito lo sfavorevole impatto della dinamica dei prezzi e dei minori volumi. Per Comau il risultato operativo è stato positivo per 7 milioni di euro, in linea con il valore del secondo trimestre dell anno precedente in quanto la minor redditività delle commesse in corso è stata compensata dai benefici delle azioni di riduzione costi. Magneti Marelli ha realizzato un utile operativo di 6 milioni di euro, in miglioramento rispetto al pareggio del secondo trimestre 2001, in quanto l effetto negativo dei minori volumi è stato compensato dalle efficienze e dalla cessione di attività in perdita. Ferrari ha generato nel trimestre un utile operativo di 28 milioni di euro, allineato ai valori del secondo trimestre Tra gli altri Settori, FiatAvio ha raggiunto un utile operativo nel secondo trimestre di 65 milioni di euro in crescita rispetto ai 58 milioni di euro del secondo trimestre 2001, per il positivo effetto delle efficienze realizzate che ha comportato un ulteriore miglioramento della redditività delle vendite. Nel secondo trimestre 2002, il rallentamento dei volumi di attività del Ramo Vita ha determinato una perdita operativa per Toro Assicurazioni di 10 milioni di euro, nonostante il proseguimento delle azioni di selezione del portafoglio, la riduzione della frequenza dei sinistri e le azioni di efficienza sui costi di gestione. Il confronto con l utile operativo di 20 milioni di euro del secondo trimestre del 2001 si presenta sfavorevole, oltre che per l effetto dei minori volumi, anche per i minori proventi da cessioni immobiliari. Il risultato operativo di Business Solutions nel secondo trimestre è stato positivo per 11 milioni di euro, con una redditività delle vendite pari al 2,2%, al di sotto dei 17 milioni di euro (4,1% dei ricavi) dello stesso trimestre dello scorso anno; la riduzione è da collegare prevalentemente alla diversa area di consolidamento ed alla pressione sui prezzi esercitata dal mercato. 12

15 Risultato partecipazioni Il risultato delle partecipazioni ha evidenziato nel trimestre un saldo negativo di 121 milioni di euro, in peggioramento rispetto al saldo negativo di 21 milioni di euro dell analogo periodo dello scorso esercizio, prevalentemente a causa dell allineamento ai valori di borsa dei titoli in portafoglio delle società assicurative, nonchè dei risultati delle società collegate. Analoghe motivazioni sono alla base del risultato negativo del primo semestre 2002, che ha registrato oneri per 103 milioni di euro contro un risultato positivo pari a 43 milioni di euro nell analogo semestre Oneri e Proventi finanziari Gli oneri finanziari del secondo trimestre 2002 sono risultati pari a 241 milioni di euro, in crescita di 18 milioni di euro rispetto al secondo trimestre Pur in presenza dell effetto positivo dovuto alla riduzione del livello dei tassi d interesse, l andamento degli oneri finanziari risente dei costi dovuti al maggior indebitamento medio di periodo, dell incremento dei margini (spread) sull indebitamento bancario e di altri fattori, in particolare della riduzione dei proventi finanziari delle società assicurative. Analoghe motivazioni sono alla base dell andamento del saldo degli oneri finanziari del primo semestre 2002 che sono stati pari a 516 milioni di euro a fronte di 497 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Oneri e Proventi straordinari Nel secondo trimestre 2002 il saldo dei proventi ed oneri straordinari è risultato positivo per 517 milioni di euro, contro un saldo positivo di 158 milioni di euro registrato nel secondo trimestre 2001, per effetto della plusvalenza, pari a 671 milioni di euro al netto dei costi legati all operazione, realizzata con la cessione del 34% di Ferrari. Oneri di ristrutturazione e accantonamenti straordinari a fondi hanno in parte compensato l impatto positivo di tale operazione. Nel periodo gennaio-giugno 2002 i proventi netti sono stati pari a 517 milioni di euro, mentre i proventi netti del primo semestre 2001 erano stati pari a 559 milioni di euro. Si ricorda che nel saldo del primo semestre 2001 erano incluse le plusvalenze realizzate con la cessione della Divisione Sistemi Termici di Magneti Marelli, delle attività confluite nella joint venture Global Value e del residuo 49% della Alstom Ferroviaria (ex Fiat Ferroviaria). Risultato economico Il risultato ante imposte del secondo trimestre 2002 è stato positivo per 28 milioni di euro, contro un utile ante imposte di 317 milioni di euro registrato nello stesso trimestre Il calo complessivo di 289 milioni di euro è attribuibile al peggioramento del risultato operativo, nonchè dei risultati delle partecipazioni, solo in parte compensato da maggiori proventi straordinari netti. Il risultato netto consolidato del Gruppo e dei terzi nel secondo trimestre 2002 ha evidenziato una perdita di 140 milioni di euro, contro un utile di 155 milioni di euro dello stesso trimestre La perdita netta di competenza del Gruppo è stata pari a 34 milioni di euro, contro l utile di 190 milioni di euro del secondo trimestre Nei primi sei mesi dell esercizio 2002 la perdita ante imposte è stata pari a 528 milioni di euro, contro l utile di 633 milioni di euro registrato nel primo semestre La perdita di competenza del Gruppo è stata nel semestre pari a 563 milioni di euro rispetto all utile di 383 milioni di euro realizzato nell analogo periodo del

16 SITUAZIONE PATRIMONIALE Al (milioni di euro) Al Al Al Rimanenze nette (*) Crediti commerciali (13.087) Debiti commerciali (13.472) (14.011) (13.520) (1.815) Saldo altri crediti (debiti) (*) (2.144) (2.371) (2.713) 956 Capitale di funzionamento (793) (401) (1.392) Immobilizzazioni materiali nette Altre immobilizzazioni Attività per imposte differite (22.253) Fondi e riserve tecniche società assicurative (23.159) (23.394) (22.971) Capitale investito netto (5.542) Posizione finanziaria netta (5.788) (6.602) (6.035) Patrimonio netto del Gruppo e dei Terzi Patrimonio netto di competenza del Gruppo (*) A partire dal 2002 i valori relativi agli anticipi ricevuti nell ambito del progetto T.A.V. (Alta Velocità), precedentemente inclusi nella voce Altri debiti, sono stati portati a diretta riduzione del valore dei lavori in corso inclusi nelle Rimanenze. I corrispondenti valori relativi all esercizio 2001 sono stati conseguentemente riclassificati. Capitale di funzionamento A fine giugno 2002 il capitale di funzionamento presenta un valore negativo di 793 milioni di euro, in diminuzione di ulteriori 392 milioni di euro rispetto all importo negativo registrato alla fine del primo trimestre 2002 (-401 milioni di euro). La riduzione nel trimestre è dovuta prevalentemente alle variazioni in CNH, per effetto del calo delle scorte nette (determinato dalla stagionalità delle vendite per il comparto delle macchine agricole) e dei crediti commerciali per i maggiori smobilizzi, nonchè in Fiat Auto per la riduzione dei crediti commerciali dovuta ai minori livelli di attività. A tali positivi effetti si è contrapposta la diminuzione dei debiti commerciali, soprattutto di Fiat Auto, collegabile al trend di flessione degli investimenti ed al ridimensionamento dei programmi di produzione. La riduzione del capitale di funzionamento registrata nel periodo è, inoltre, in parte dovuta all effetto della variazione dei cambi di conversione conseguente al rafforzamento dell euro. Rispetto al valore registrato a fine 2001, il capitale di funzionamento alla fine del primo semestre 2002 risulta in crescita di 599 milioni di euro, principalmente per effetto della stagionalità e per la riduzione del saldo debitorio della posta Altri crediti (debiti) dovuta al riequilibrio da parte di Fiat Auto dei conferimenti delle attività/passività apportate alla Fiat-GM Powertrain (450 milioni di euro circa). Si segnala che al 30 giugno 2002 crediti commerciali e altri crediti, con scadenza successiva a tale data, risultano smobilizzati pro-solvendo per milioni di euro (2.493 milioni di euro al 31 marzo 2002) e pro-soluto per milioni di euro (5.049 milioni di euro al 31 marzo 2002). Per completare il quadro relativo allo smobilizzo dei crediti, si precisa che, ancorchè ininfluenti sul valore del capitale di funzionamento e della posizione finanziaria netta, al 30 giugno 2002 crediti finanziari (essenzialmente crediti verso la clientela finale retail delle società di servizi finanziari), con scadenza successiva a tale data, risultano smobilizzati pro-solvendo per 129 milioni di euro (115 milioni di euro al 31 marzo 2002) e pro-soluto per milioni di euro (8.394 milioni di euro al 31 marzo 2002). 14

17 Capitale investito netto Il capitale investito netto al 30 giugno 2002 è pari a milioni di euro, inferiore di milioni di euro rispetto al valore di fine marzo Il decremento nel trimestre riflette, oltre alla riduzione del capitale di funzionamento sopra descritto, le seguenti principali variazioni: Le Immobilizzazioni materiali nette hanno presentato un calo di 733 milioni di euro prevalentemente per l effetto dei cambi di conversione conseguente al rafforzamento dell euro. Per quanto riguarda gli altri movimenti del periodo, si evidenzia che gli investimenti sono stati pari a 642 milioni di euro (937 milioni di euro nello stesso trimestre dello scorso anno), inclusi 289 milioni di euro legati alle attività di servizi di locazione di lunga durata (334 milioni di euro nel 2001), mentre gli ammortamenti di attivo fisso sono stati pari a 541 milioni di euro (612 milioni di euro nel 2001). Le Altre immobilizzazioni sono diminuite complessivamente di 756 milioni di euro prevalentemente per effetto della variazione del rapporto di conversione euro/dollaro. Rispetto alla fine dell esercizio precedente, il capitale investito netto si è ridotto di 991 milioni di euro, in quanto, a fronte della citata crescita del capitale di funzionamento, si sono verificati cali nelle altre poste, tra i quali il più significativo è risultato quello delle Immobilizzazioni materiali nette (1.137 milioni di euro) dovuto all effetto delle variazioni di cambio di conversione e dei disinvestimenti effettuati nel periodo. Complessivamente, nel semestre gli investimenti in attivo fisso sono ammontati a milioni di euro (1.484 milioni di euro nello scorso esercizio), di cui 481 milioni di euro per la locazione a lungo termine (522 milioni di euro nello stesso periodo del 2001). Nel primo semestre 2002 gli ammortamenti di attivo fisso sono stati pari a milioni euro, contro i milioni di euro del primo semestre Posizione finanziaria netta L indebitamento netto al 30 giugno 2002 è risultato pari a milioni di euro, in calo sia rispetto ai milioni di euro alla fine di marzo, principalmente per il beneficio derivante dalla cessione di una quota del capitale di Ferrari S.p.A., sia rispetto ai milioni di euro di inizio esercizio. Di seguito si riportano le principali componenti della variazione della posizione finanziaria netta nei confronti dell inizio dell esercizio: (milioni di euro) Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2001 (6.035) Aumento del capitale di funzionamento (599) Investimenti in attivo fisso e immobilizzazioni immateriali (1.335) Autofinanziamento 578 Aumento di capitale Fiat S.p.A Aumento di capitale CNH Global N.V. (quota terzi) 181 Dividendi (228) Altre variazioni 630 Variazione totale 247 Posizione finanziaria netta al 30 giugno 2002 (5.788) La voce Altre variazioni comprende l effetto della cessione della quota di capitale di Ferrari S.p.A., dell attività Aftermarket e Sistemi Elettronici di Magneti Marelli e della vendita di immobili, al netto degli esborsi relativi alle acquisizioni in Kobelco da parte di CNH e di un ulteriore quota di Irisbus da parte di Iveco. Include, inoltre, il positivo effetto per oltre 300 milioni di euro derivante dalla conversione in euro delle posizioni denominate in altre valute. 15

18 Ai benefici sopra citati si sono aggiunti quelli dovuti all aumento di capitale emesso da Fiat S.p.A. ad inizio anno e da CNH Global N.V. nel secondo trimestre. La composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo Fiat, esposta qui di seguito, denota un rafforzamento della struttura finanziaria rispetto al 31 dicembre 2001, evidenziando una riduzione dell indebitamento a breve per milioni di euro, compensata da un incremento dei Debiti finanziari oltre l esercizio per milioni di euro. Tali variazioni non risentono ancora degli effetti delle iniziative di rafforzamento finanziario intraprese dal Gruppo: in particolare l accordo stipulato con alcune delle principali banche finanziatrici (finalizzato nel mese di luglio 2002) e quello con i soci di Italenergia. La composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo Fiat è la seguente: Situazione al (milioni di euro) Disponibilità liquide Titoli negoziabili Crediti finanziari e beni concessi in leasing Ratei attivi finanziari (2.024) Risconti passivi finanziari (1.704) (1.650) (2.057) Totale Attività finanziarie (A) (16.753) Debiti finanziari entro l esercizio (11.904) (12.803) (14.408) (18.020) Debiti finanziari oltre l esercizio (20.306) (22.193) (18.289) (491) Ratei passivi finanziari (790) (693) (797) 290 Risconti attivi finanziari (34.974) Totale Debiti finanziari (B) (32.904) (35.574) (33.357) (5.542) Posizione finanziaria netta di Gruppo (A-B) (5.788) (6.602) (6.035) Patrimonio netto Il patrimonio netto consolidato del Gruppo e dei Terzi alla fine di giugno 2002 è pari a milioni di euro, in calo rispetto ai milioni di euro alla fine di dicembre La riduzione riflette il risultato netto negativo del periodo, la distribuzione dei dividendi e le differenze di conversione conseguenti al rafforzamento dell euro, parzialmente compensati dagli aumenti di capitale del primo semestre La quota di patrimonio netto di competenza del Gruppo è diminuita di 644 milioni di euro, passando da milioni di euro a fine dicembre 2001 a milioni di euro a fine giugno Il rapporto dell indebitamento netto sul patrimonio netto è risultato pari a 0,45 contro lo 0,44 di fine esercizio DIPENDENTI DEL GRUPPO I dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2002 sono pari a unità, in aumento di 720 unità rispetto ai dipendenti di fine marzo e di unità rispetto ai dipendenti di inizio esercizio. Gli aumenti rilevati nel secondo trimestre 2002 sono stati registrati principalmente all estero da Teksid e Comau e nel settore Servizi per l espansione delle attività nel comparto delle agenzie di lavoro interinale. La crescita rispetto ad inizio esercizio è dovuta per circa unità alle variazioni di area di consolidamento per effetto del saldo tra gli incrementi in Iveco (consolidamento integrale di Irisbus) ed in CNH (acquisizione di Kobelco America) e la riduzione dei dipendenti di Magneti Marelli (cessione dell attività Aftermarket e dei Sistemi Elettronici). La variazione effettiva è stata pertanto un decremento di circa 700 unità, di cui oltre 300 uscite per outsourcing di attività. 16

19 Il Gruppo Fiat nel 2002 A cura di: Euphon Torino, Italia Coordinamento editoriale: Micrograf Torino, Italia Stampa: Puntografico Brescia, Italia Stampato in Italia Luglio ITA

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