BANCHE ED ASSICURAZIONI: Scenari e risultati economici

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1 Cervia 17/19 Settembre 2012 FORUM FISAC: LAVORO UGUAGLIANZA CRESCITA BANCHE ED ASSICURAZIONI: Scenari e risultati economici Illustra: Davide Riccardi ISRF LAB Elaborazioni a cura di: Stefano Di Dio, Davide Riccardi, Fortunato Ierardo Coordinamento: Nicola Maiolino 1

2 Cervia 17/19 Settembre 2012 FORUM FISAC: LAVORO UGUAGLIANZA CRESCITA IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO Elaborazioni a cura di: Stefano Di Dio, Davide Riccardi 2

3 LA DIMENSIONE DELLE ATTIVITA DELLE BANCHE ITALIANE A LUGLIO TOTALE ATTIVO PIU DEL DOPPIO DEL PIL DEL PAESE FONTE: BANCA D ITALIA MONETA E BANCHE Nr 45, Bilanci Banche Residenti in Italia al Giugno 2012 elaborazioni LAB 3 3

4 LA RACCOLTA BANCARIA ED I PRESTITI A LUGLIO A LUGLIO DEPOSITI DI RESIDENTI IN ITALIA 1, Escluso IFM ed Amm. Pubbliche PRESTITI A RESIDENTI IN ITALIA Escluso IFM ed Amm. Pubbliche OBBLIGAZIONI EMESSE (A LUGLIO ) FONTE: BANCA D ITALIA MONETA E BANCHE Nr 45, Bilanci Banche Residenti in Italia a Giugno 2012 elaborazioni LAB 4 4

5 IL CREDITO AL SETTORE PRIVATO : FAMIGLIE ED IMPRESE A LUGLIO A LUGLIO PRESTITI A SOC. NON FINANZIARIE PRESTITI A FAMIGLIE CONSUMATRICI PRESTITI A FAMIGLIE PRODUTTRICI (A LUGLIO ) FONTE: BANCA D ITALIA MONETA E BANCHE Nr 45, Bilanci Banche Residenti in Italia a Giugno 2012 elaborazioni LAB 5 5

6 LA QUALITA DEL CREDITO: I CREDITI DETERIORATI SPECCHIO DELLA CRISI NEL SISTEMA I CREDITI DETERIORATI SONO AL LIVELLO DI CIRCA 200 MLD DI EURO. FONTE: BANCA D ITALIA BIP elaborazioni LAB 6 6

7 LA QUALITA DEL CREDITO: IL BOOM DELLE SOFFERENZE LE SOFFERENZE TRIPLICANO NEL CORSO DEGLI ULTIMI 4 ANNI PER QUANTO RIGUARDA LE IMPRESE. RADDOPPIANO PER FAMIGLIE PRODUTTRICI E CONSUMATRICI SECONDO UNA DINAMICA PIU CONTENUTA FONTE: BANCA D ITALIA BIP elaborazioni LAB 7 7

8 RICAVI COSTI UTILI DIVIDENDI Vista di un decennio tra crescita, boom e crisi Un decennio con tre «volti» : crescita sino al 2005, forte espansione nel biennio 2006/2007 e flessione nel periodo della crisi. La caduta verticale dell utile netto del 2011 va ascritta alla contabilizzazione di poste straordinarie FONTE: BANCA D ITALIA MONETA E BANCHE Nr 45, Bilanci Banche Residenti in Italia a Giugno 2012 elaborazioni LAB 8 8

9 RICAVI COSTI UTILI DIVIDENDI Vista di un decennio tra crescita, boom e crisi DIP MINT CO SP UN DIVID Utile cumulato 2001/2010 Oltre 136 mld Dividendi 2001/2010 Circa 87 mld Utile cumulato 2006/2011 Oltre 49 mld Dividendi 2006/2011 Circa 48 mld Negli anni «migliori» del periodo considerato 2005/ il sistema ha realizzato oltre 61 mld di utili. Circa la metà di tutto il decennio. Nel periodo della crisi 2008/2011 il Sistema consegue circa 3 mld di util. La perdita straordinaria del 2011 azzera di fatto il risultato del quadriennio. FONTE: BANCA D ITALIA Base Informativa Pubblica - elaborazioni LAB 9 9 9

10 I PIANI INDUSTRIALI IN PERIODO DI CRISI Da «I have a dream» al «Back to the future» I piani industriali usciti nel 2010/2011 sono stati largamente superati dagli eventi: gli obiettivi di quei piani, che già sembravano ambiziosi, oggi paiono stellari. Ad Ottobre 2011 il LAB ha sviluppato una analisi della fase economica e dei principali piani industriali all epoca disponibili ( In prevalenza però i progetti di riorganizzazione in parte derivanti dai PI ed in parte diversi da questi prevedono chiusura di sportelli, riduzioni di organico, tagli salariali e normativi. elaborazioni LAB su dati dei Piani Industriali 10 10

11 I PIANI INDUSTRIALI IN PERIODO DI CRISI Le dinamiche occupazionali del decennio NUMERO DIPENDENTI 2001/ NUMERO DIPENDENTI 2007/ In un decennio le ristrutturazioni del sistema bancario italiano hanno avuto come costante una riduzione del numero degli addetti. Il fenomeno è esploso con la crisi post Lehman Bros FONTE: BANCA D ITALIA Base Informativa Pubblica - elaborazioni LAB 11

12 I PIANI INDUSTRIALI IN PERIODO DI CRISI «I sommersi e i salvati» Agli esodi già preventivati con i Piani si sono aggiunti quelli dai più recenti piani di riorganizzazione MANCA UN IDEA COMPLESSIVA SU COME AUMENTARE I RICAVI, SUL RIPOSIZIONAMENTO STRATEGICO DEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO, SUL SUO FUTURO. FONTE: elaborazioni LAB e Corriere.it La criticità è rappresentata dalle riforme del sistema previdenziale pubblico e del mercato del lavoro 12 12

13 Il sistema bancario si trova di fronte ad una serie di variabili di cambiamento molto forti. Anche per il sistema assicurativo coesistono problematiche analoghe. Alcune di queste variabili riguardano: - IL CAPITALE E LA LEVA FINANZIARIA - IL FUNDING - LA REDDITIVITA' IN TERMINI DI ROE / ROA Nel lavoro offriamo anche una lettura dei risultati economici al Giugno 2012 per il comparto Bancario ed Assicurativo, al fine di offrire spunti per la nostra Organizzazione. 13

14 Cervia 17 Settembre 2012 FORUM FISAC: LAVORO UGUAGLIANZA CRESCITA IL CAPITALE E LA LEVA FINANZIARIA Elaborazioni a cura di: Stefano Di Dio, Davide Riccardi 14

15 LA SCALA DEL RISCHIO PER LE BANCHE EUROPEE ALERT! DEBITO SOVRANO LIQUIDITA' QUALITA' CREDITO * EBA Risk Assestment Luglio 2012; 15

16 LA CRESCITA DEL PIL E LA «CORSA» DEGLI ATTIVI BANCARI Da studio di Price Waterhouse Cooper Agosto 2012: 16

17 LA LEVA FINANZIARIA: RIDUZIONE COME: RISTRUTTURANDO GLI ATTIVI? Il processo di riduzione della leva dovrebbe correggere il maggior gap delle banche europee che hanno visto crescere relativamente meno il loro capitale conservando una quantità di attività elevata in particolare fuori dalla componente dei crediti Da BIS, 82 ANNUAL REPORT GIUGNO 2012: 17

18 RIDUCENDO GLI ATTIVI COME? AUSPICABILE SAREBBE PER LA PARTE DELLE «ALTRE ATTIVITA» SECONDO STIME DELLA BCE PER IL La riduzione della leva cioè del rapporto tra patrimonio ed attività è per gran parte a carico di piani di ristrutturazione. Questi riguardano la revisione degli attivi più che incrementi di capitale Nell'area euro questo rapporto si riduce con minor vigore Da BCE BOLLETINO GIUGNO 2012: 18

19 CRESCE L ATTIVO NON GRAZIE ALL AUMENTO DEL CREDITO In Italia per quanto attiene all intero sistema bancario la crescita dell attivo non si è verificata per effetto dell erogazione creditizia Da BIP BANCA D ITALIA GIUGNO 2012: 19

20 LA LEVA E SUPERIORE PER LE BANCHE EUROPEE In Europa le banche hanno una leva superiore anche alle banche USA. Alcune di esse hanno valori vicini al 40% Da BIP BANCA D ITALIA GIUGNO 2012: 20

21 LE BANCHE ITALIANE HANNO UNA LEVA INFERIORE La leva cioè il rapporto tra patrimonio ed attività è uno degli indici di rischio/solidità delle banche. I gruppi Italiani lavorano con un effetto leva ridotto in forza della tipicità della attività creditizia che è comunque prevalente 21 Elaborazioni LAB su dati MBRES Mediobanca

22 L EFFETTO LEVA SI RIDUCE VIRTUOSAMENTE AUMENTANDO IL PATRIMONIO PRIMARIO Grazie alle richieste imposte dalle regole di Basilea III, le banche stanno incrementando il loro patrimonio per far fronte alla crisi. Questo percorso è positivamente avviato dai gruppi bancari nazionali 22 Elaborazioni LAB su dati MBRES Mediobanca

23 L EFFETTO LEVA SI RIDUCE VIRTUOSAMENTE AUMENTANDO IL PATRIMONIO PRIMARIO I nostri gruppi tendono a raggiungere così i livelli medi dei sistemi bancari Europei ed USA. Vive un GAP regolamentare tra Europa ed USA, ferma alle regole di Basilea I Elaborazioni LAB su dati MBRES Mediobanca 23

24 Cervia 17 Settembre 2012 FORUM FISAC: LAVORO UGUAGLIANZA CRESCITA LA LIQUIDITA ED IL FUNDING Elaborazioni a cura di: Stefano Di Dio, Davide Riccardi 24

25 LA LIQUIDITA' E GLI INTERVENTI DELLA BCE Le grandi banche Europee hanno stabilmente un rapporto impieghi/depositi superiore al 120% e contemporaneamente un minor apporto al funding delle componenti più stabili (depositi da clienti e raccolta a medio/lungo termine) Da BIS, 82 ANNUAL REPORT GIUGNO 2012: 25

26 LA SPECIFICITA ITALIANA: CREDITI Per i gruppi italiani la specificità riguarda il credito, preponderante negli attivi, che però si è «inceppato» nel corso della crisi; per essi determinante la liquidità immessa da BCE. Elaborazioni LAB su dati MBRES Mediobanca 26

27 GLI INTERVENTI BCE «COLMANO» IL GAP? Italia e Spagna hanno intercettato la maggior parte della liquidità messa a disposizione dalla BCE Da BIS, 82 ANNUAL REPORT GIUGNO 2012: 27

28 FONDI DALLA BCE AI TITOLI DI STATO ED AL RIACQUISTO DI PROPRI TITOLI un fetta cospicua dei fondi ottenuti dalla BCE è stata utilizzata per acquistare titoli di debito sorano (in Italia BTP) Da bollettino BCE - GIUGNO 2012: 2 28

29 COME RIFINANZIARE IL DEBITO? SERVIREBBE IL RIPRISTINO DI NORMALI DINAMICHE DEL FUNDING Nel futuro probabilmente i gruppi dovranno attingere ancora ad altre operazioni straordinarie promosse dalla Banca Centrale, con differenti gradi di potenzialità. Elaborazioni LAB su dati MBRES Mediobanca 29

30 LIQUIDITA E DEBITO SOVRANO: CORTOCIRCUITO IN BANCA Dovendo risolvere i problemi relativi alla quantità di debito sovrano (detenuta dopo i cospicui acquisti effettuati grazie ai fondi presi dalla BCE) Elaborazioni LAB su dati MBRES Mediobanca 30

31 LIQUIDITA E DEBITO SOVRANO: CORTOCIRCUITO IN BANCA che è composta interamente da titoli di Stato Italiani Elaborazioni LAB su dati MBRES Mediobanca 31

32 Cervia 17 Settembre 2012 FORUM FISAC: LAVORO UGUAGLIANZA CRESCITA ROE VS. ROA Elaborazioni a cura di: Stefano Di Dio, Davide Riccardi 32

33 REDDITIVITA SOSTENIBILE: QUALE E COME? Il ROE dei nostri gruppi è più basso sia rispetto ai competitors Europei che USA. Nel 2011 è negativo poiché non si è avuto utile ma perdite. Elaborazioni LAB su dati MBRES Mediobanca 33

34 UTILI SI MA SEMPRE? I DATI SONO IN % DEL PATRIMONIO NETTO E SI RIFERISCONO AD UN CAMPIONE DI 82 ISTITUTI BANCARI MONDIALI PER EROGARE DIVIDENDI ANCHE DURANTE LA CRISI MOLTE BANCHE HANNO «INTACCATO» IL PATRIMONIO 34 Da BIS, 82 ANNUAL REPORT GIUGNO 2012:

35 ED I NOSTRI GRUPPI? Per i gruppi italiani la redditività si è ridotta significativamente; negli anni della crisi sono stati erogati 5 miliardi di utili sotto forma di dividendi, in particolare il Gruppo IntesaSanpaolo. Elaborazioni LAB su dati MBRES Mediobanca 35

36 REDDITIVITA SOSTENIBILE: QUALE E COME? ROE/ROA: La redditività degli attivi è all'attenzione degli investitori? * «Se il capitale azionario rappresenta solo una piccola parte del bilancio di una istituzione finanziaria, un incremento del ROE non significa necessariamente un aumento della redditività, ma può solo significare un aumento della leva finanziaria una riduzione del patrimonio aumenta il ROE senza aumentare i profitti e rende la banca più fragile Se gli azionisti fossero ragionevoli, ricercherebbero la buona gestione insieme all'aumento dei profitti, piuttosto che l'indebolimento di una istituzione e l'incremento del rischio a livelli di profitto costante. Noi crediamo che il Return on Assets (ROA) sia una misura significativa della redditività delle banche e dovrebbe essere promosso e presentato come un indicatore chiave finanziario» Prof. Anat R. Admati - Stanford Università * Anat R. Admati Rethinking how banks create value - FS focus (June 2011) ripreso in: Finance Watch - Febb To end all crises? 36

37 SCENARI DAL SISTEMA BANCARIO ITALIANO Roa, Roe e leverage nelle banche italiane: (ovvero: il gioco dell oca della redditività) Onado, Giugno 2012 Onado,giugno 2012 Effetto avviamenti La redditività delle banche italiane in termini di ROE nel 2010, torna ai livelli del 1997/98. Diversamente il ROA ( redditività complessiva dell attivo) rimane più elevato nel confronto tra periodi 37 37

38 I RISULTATI AL 30/6 DEI PRINCIPALI GRUPPI BANCARI ITALIANI Elaborazioni LAB a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 38

39 SOLIDITA CON RISCHIO LE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO IN % DELL ATTIVO I ricavi da interessi coincidono, se rapportati all attivo, con il peso dei Costi Operativi (0,81/0,82%). Quindi di potrebbe affermare che la sola gestione del danaro consente ai gruppi bancari di ammortizzare i propri oneri. La somma di commissioni ed altri proventi è erosa per più dei 2/3 dalle rettifiche su crediti: vero problema odierno dei gruppi bancari. 39 Elaborazioni LAB su Dati Bilanci societari; a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi

40 SOLIDITA CON RISCHIO Le ipotesi esposte per il semestre 2012, valgono anche per il confronto con il In questo caso la coincidenza del dato relativo al Risultato Lordo ed Utile Lordo rapportato all'attivo, diversamente dal dato del 2012, rende evidente come sia determinante il peso delle svalutazioni straordinarie che hanno eroso il Risultato Lordo a sfavore dell utile. Infatti gli effetti di ciò si sono resi visibili solo a fine esercizio Elaborazioni LAB su Dati Bilanci societari; a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 40

41 SOLIDITA CON RISCHIO Anche per l anno 2010 si possono confermare le considerazioni riguardanti il 2011 Elaborazioni LAB su Dati Bilanci societari; a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 41

42 SOLIDITA CON RISCHIO LA QUALITA' DEL CREDITO SARA DETERMINANTE A Giugno 2012 al lieve calo dei ricavi da interessi si somma il calo delle commissioni nette, compensati da altri profitti in gran parte da negoziazione. I costi scendono ed il risultato di gestione cresce in relazione ai semestri degli anni precedenti. Il peso delle rettifiche, aumentato, drena più del 50% del Risultato Lordo di Gestione. Elaborazioni LAB su Dati Bilanci societari; a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 42

43 I PRINCIPALI GRUPPI NAZIONALI LA SERIE STORICA DEI RISULTATI DEI GRUPPI MAGGIORUI CONFERMA LE DINAMICHE DEL CAMPIONE PIU AMPIO La serie 2009/2012 trimestrale evidenzia come il margine di interesse sia stabile ma assestato su valori costantemente inferiori al Viceversa più dinamica la componente delle commissioni, seppur in flessione nei trimestri più recenti. Complessivamente i ricavi oscillano tra i periodi su valori prossimi al 2009 con due periodi di brusca caduta a fine settembre 2011 e nell ultimo trimestre considerato. Elaborazioni LAB su Dati Bilanci societari; a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 43

44 I PRINCIPALI GRUPPI NAZIONALI GLI ALTRI PROVENTI FINANZIARI SORREGGONO IL RISULTATO OPERATIVO SENZA PERALTRO RISULTARE DETERMINANTI I proventi da attività di negoziazione ed altro estremamente variabili tra i periodi contribuiscono a supportare i ricavi pur essendo non determinanti visto il relativo minor peso rispetto a margine e commissioni. Elaborazioni LAB su Dati Bilanci societari; a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 44

45 I PRINCIPALI GRUPPI NAZIONALI I COSTI OPERATIVI SONO IN DISCESA la curva del Risultato di Gestione «segue» l andamento proprio della componente degli altri ricavi finanziari (slide prec.) rendendo più evidente la loro importanza sui risultati conseguiti. I costi operativi al netto di qualche trimestre che registra aumenti per effetto di costi non ripetibili quali gli incentivi all esodo risultano sotto controllo ed in riduzione. Elaborazioni LAB su Dati Bilanci societari; a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 45

46 I PRINCIPALI GRUPPI NAZIONALI IL PROBLEMA: QUALITA DEL CREDITO Le rettifiche su crediti, costantemente su valori elevati ed in crescita anche del 50% rispetto al 2009, determinano i risultati più negativi e deprimono l utile sia lordo che netto. Mentre i risultati di fine 2011 sono stati condizionati da eccezionali svalutazioni di avviamenti operate dai principali gruppi, quello del 1r semestre risente della rilevante svalutazione effettuata dal gruppo MPS. Elaborazioni LAB su Dati Bilanci societari; a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 46

47 I PRINCIPALI GRUPPI NAZIONALI L utile del campione a Giugno 2012, si riduce drasticamente per effetto delle svalutazioni operate da MPS e BPM. Al netto delle componenti straordinarie il risultato sarebbe comunque inferiore a quello registrato nei semestri considerati Elaborazioni LAB su Dati Bilanci societari; a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 47

48 CAMPIONE 16 GRUPPI : Unicredit IntesaSanpaolo Gruppo MPS Banco Popolare UBI BNL BPER BPM CARIPARMA CARIGE BPVI CREVAL POP. SONDRIO CREDEM BANCA ETRURIA BANCO DESIO CAMPIONE PRINCIPALI GRUPPI : Unicredit IntesaSanpaolo Gruppo MPS Banco Popolare UBI BPER BPM Elaborazioni LAB a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 48

49 FOCUS: I GRUPPI BANCARI ITALIANI Il fardello del credito deteriorato Elaborazioni LAB a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 49

50 Il fardello del credito deteriorato Le Perdite su Crediti (rettifiche) hanno eroso quote significative dei ricavi per tutti i gruppi, seppur con diversa scansione temporale e/o peso, confermando quanto sia determinante il controllo della qualità del credito anche per il futuro. Elaborazioni LAB su Dati Bilanci R&S Mediobanca a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 50

51 Il fardello del credito deteriorato Se rapportate al patrimonio netto, le Perdite su Crediti consentono di valutare i diversi gradi di solidità/rischiosità dei gruppi bancari. Elaborazioni LAB su Dati R&S Mediobanca a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 51

52 Il fardello del credito deteriorato I crediti deteriorati al netto delle rettifiche aumentano nel tempo il loro peso sullo stock di crediti erogati. Elaborazioni LAB su Dati Bilanci societari; a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 52

53 Il fardello del credito deteriorato Il peso del totale dei crediti deteriorati, in qualche caso, è superiore al valore del patrimonio netto. Altro indicatore di problematicità della fase economica. Elaborazioni LAB su Dati R&S Mediobanca; a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 53

54 IL MERCATO ED I GRUPPI ASSICURATIVI Le principali grandezze ed i risultati al 30 Giugno 2012 Elaborazioni LAB a cura di Fortunato Ierardo e Davide Riccardi 54

55 I gruppi assicurativi quotati in borsa 7 gruppi quotati in borsa * erano il doppio negli anni 90 6 gruppi quotati in borsa dopo la fusione Unipol, Premafin, FonSai, Milano Players nazionali ad eccezione di Le Generali Rappresentano circa il 50% di quote di mercato Rappresentano il 6,3% della capitalizzazione della borsa italiana (10,9% nel 2002, 15,8% nel 1998) * In realtà,l indice assicurativo comprende anche Premafin.

56 L andamento di borsa 30/06/ /06/2012 Italia Francia Germania Spagna Uk Problematico l andamento del secondo semestre ,8% -25,0% -28,9% -30,5% Indice assicurativo -10,0% -8,0% -14,9% -29,2% -36,7% Indice generale -8,1% Pur con evidenti differenze, significativo recupero generalizzato nel secondo semestre ,1% -8,2% 4,2% 3,0% 31/12/ /06/2012 Italia Francia Germania Spagna Uk 11,2% 5,7% Indice assicurativo -30,4% -14,2% Indice generale 8,7% 0,9%

57 La capitalizzazione di borsa Periodo : giugno 2011-giugno ,5% Rappresenta circa l 80% dell indice assicurativo -58,6% + 2,6% +126,1% Parliamo di capitalizzazioni che nel tempo si sono quasi azzerate -44,4% -14,2% +11,5%

58 Capitalizzazione di borsa/mezzi propri Dicembre 2011 Giugno 2012 Mediolanum 2,9v Generali 1,0v 30 giugno 2012 Ad eccezione di Mediolanum, la capitalizzazione di borsa degli altri gruppi è inferiore ai mezzi propri Mediolanum 1,8v Generali 0,8v Cattolica 0,6v Vittoria 0,6v Cattolica 0,4v Vittoria 0,7v Milano 0,5v Milano 0,5v FonSai 0,2v Unipol 0,2v FonSai 0,2v Unipol 0,1v V = volte multiplo arrotondato del valore dei mezzi propri

59 La crescita nel settore assicurativo italiano Tassi medi annui di sviluppo Vita 24,1% 27,6% 21,8% 27,8% 6,8% 4,3% -17,4% Altri rami Danni 18,3% 14,1% 8,7% 4,2% 5,6% 0,5% -0,4% Rca 20,3% 11,0% 10,0% 8,9% 3,6% 0,4% 4,7% E terminata la fase di espansione delle assicurazioni italiane? Periodo della crisi

60 Circa 17,7 milioni di individui senza previdenza complementare Adesione del 23% dei lavoratori (media europea 40%) Secondo Accenture Priorità: riqualificare l offerta assicurativa Solo il 23% delle famiglie con polizze di protezione del nucleo familiare Francia 60% Regno Unito 75% Olanda 95% 11,5 milioni di over 65 anni alle prese con il rischio di non autosufficienza 19 milioni nel 2050 Servizi sanitari: 35 mld di euro pagate direttamente dai cittadini 85% out of pocket 11% fondi sanitari 4% assicurazioni Stimato potenziale di sviluppo di 90 miliardi di euro circa la metà finanziabile dalle spese già sostenute dagli italiani 4,5 milioni di PMI sottoassicurate Premi aziende/pil 0,9%, 1,5% per i paesi europei più industrializzati Solo il 30% delle abitazioni assicurate 70% la media europea

61 Raccolta in calo Cifre in milioni di euro FonSai Danni Vita Totale Giù Giù Milano Danni Vita Totale Giu Giu Vittoria Danni Vita Totale Giu Giu Unipol Danni Vita Totale Giu Giu Cattolica Danni Vita Totale Giu Giu Mediolanum Vita Totale Giu Giu Generali Danni Vita Totale Giu Giu Generali Italia Danni Vita Totale Giu Giu Aggregato Danni Vita Totale Giu Giu Del gruppo Generali compreso solo Generali Italia 29,2% Giugno ,3% 27,3% Danni Vita Totale Generali Italia/Gruppo

62 Variazione della raccolta Giugno 2011 Giugno 2012 Danni Aggregatogreg -3,2% Milano -7,7% Vittoria +12,5% Vita Aggregato gato -23,9% Unipol -62,2% Vittoria +6,9% A perimetro omogeneo, con l esclusione di BNL Vita, il calo del fatturato di Unipol è stato del 20,4% Totale Aggregato -15,5% 5 Unipol -36,1% Vittoria +11,8% A perimetro omogeneo, con l esclusione di BNL Vita, il calo del fatturato di Unipol è stato del 9,2% Risultato peggiore Risultato migliore

63 Le previsioni per il settore di Prometeia Sviluppo del portafoglio diretto Nel medio periodo si ripropone il problema della sotto assicurazione del nostro Paese Vita Auto Non Auto 2012 Tenuta Tenuta Tenuta 2013 Poco più del +5% Poco meno del -2% Poco più del +1% 2014 Poco meno del +5% Poco più del + 3% Poco meno del +2% Le previsioni di Prometeia risalgono alla pubblicazione sulle assicurazioni di luglio 2012

64 La redditività: l utile ante imposte Cifre in milioni di euro Primo semestre 2012 nel segno del + FonSai UAI Giu Giu Milano UAI Vittoria UAI +317,9% +162,8% +36,7% Giu Giu 30 Giu Giu 41 Unipol UAI Giu Giu ,5% Cattolica UAI Giu Giu ,1% Mediolanum UAI Giu Giu ,6% Generali UAI Giu Giu ,4% Aggregato UAI Giu Giu ,5% UAI = Utile ante imposte

65 Distribuzione dell utile consolidato Cifre in milioni di euro Ir trim 11 IIr trim 11 IIIr trim 11 IVr trim 11 Ir trim 12 IIr trim 12 Generali Fondiaria Sai Milano Vittoria Unipol Cattolica Mediolanum Gli ultimi 3 trimestri del 2011 fiacchi sotto il profilo della redditività. Significativo recupero nei primi due trimestri del I trim 11 II trim 11 III trim 11 IV trim 11 I trim 12 II trim Aggregato

66 Equilibrio economico Andamento delle principali voci di bilancio Danni + Vita Premi netti Variazione giu 11 - giu 12 Proventi finanziari 37,4% Totali ricavi e proventi Premi netti -4,6% Variazione giu 10 - giu 11 Proventi finanziari Totali ricavi e proventi -6,9% -8,8% Aggregato -1,7% -15,1% Aggregato Oneri netti per sinistri Spese di gestione Variazione giu 11 - giu 12 Oneri finanziari 6,1% Totale oneri e costi Oneri netti per sinistri Variazione giu 10 - giu 11 Spese di gestione Oneri finanziari 39,4% Totale oneri e costi 1,1% -2,9% -2,3% Aggregato -2,7% -11,7% Aggregato -7,6% Nel primo semestre 2012 maggiore contributo alla redditività delle componenti di reddito della gestione finanziaria.

67 I principali indicatori tecnici Danni Il combined ratio nel primo semestre 2012 si consolida sotto la soglia del 100%. Impatto duraturo nel corso del tempo!! Gruppo Generali Generali Italia Fondiaria Sai Milano Vittoria Unipol Cattolica Loss ratio giu-11 68,9% 75,0% 75,3% 76,7% 69,8% 76,7% 70,7% Loss ratio giu-12 69,5% 78,5% 71,7% 74,5% 67,6% 72,4% 70,5% Expenses ratio giu-11 27,6% 22,1% 22,5% 20,6% 27,0% 22,3% 25,0% Expenses ratio giu-12 27,6% 21,2% 21,9% 20,4% 26,2% 23,1% 24,1% Combined ratio giu-11 96,5% 97,2% 97,8% 97,3% 96,8% 99,0% 95,7% Combined ratio giu-12 97,1% 99,7% 93,6% 94,9% 93,9% 95,5% 94,6%

68 La redditività media dei gruppi assicurativi quotati in borsa Il ROE a confronto ROE (%) Francia 19,3 18,0 9,0 10,1 11,8 9,9 Italia 15,6 16,9 2,7 4,5 4,9 3,0 Regno Unito 23,8 21,2 8,0 19,7 14,2 7,4 Germania 15,1 14,9 0,2 10,3 12,3 8,8 Francia Italia Regno Unito Germania Sul dato medio dei gruppi italiani pesano negativamente le ingenti perdite cumulate, negli anni della crisi, da Fondiaria Sai e Milano. Questo confronto andrebbe valutato anche alla luce della leva finanziario assicurativa (Riserve tecniche/mezzi propri). un dato oggi disponibile solo per l Italia.

69 Leva finanziario assicurativa (Riserve tecniche/mezzi propri) al lordo della riassicurazione Settore Danni + Vita 10,2 v 10,2 v 9,8 v Una leva che esprime la tradizionale prudenza del settore assicurativo italiano 8,9 v V = volte multiplo arrotondato delle Riserve Tecniche in rapporto ai mezzi propri

70 Leva finanziario assicurativa (Riserve tecniche/mezzi propri) al lordo della riassicurazione Gruppi assicurativi quotati in borsa Generali CG Generali Fondiaria Sai Milano Vittoria Unipol Cattolica Aggregato (1) Aggregato (2) ,8 20,1 8,4 5,8 4,2 8,1 11,0 15,1 6, ,4 16,1 9,1 4,6 4,3 7,9 9,8 13,1 4, ,9 17,1 14,3 7,1 4,5 5,9 12,1 14,5 5, ,9 18,7 23,4 9,8 5,1 7,3 12,7 16,8 5,9 L aggregato (2) rispecchia la tradizionale prudenza riscontrata nel settore assicurativo italiano. Fanno eccezione, in questo caso, i valori degli ultimi due anni di Fondiaria Sai. La leva finanziario assicurativo elevata dell aggregato (1) è influenzata dai valori del gruppo Generali e, negli ultimi due anni, da quelli di Fondiaria Sai, i cui valori hanno avuto una forte impennata. (1) Aggregato con gruppo Generali (2) Aggregato solo con Generali Capo Gruppo

71 Il margine di solvibilità Anche il confronto internazionale pone, per quasi tutti i gruppi assicurativi italiani quotati in borsa, il problema della ricapitalizzazione. Generali Italia Fondiaria Sai Milano Vittoria Unipol Cattolica Mediolanum giu ,0% 88,5% 132,9% 160,0% 148,0% mar ,2% 91,6% 138,0% 150,0% 145,0% dic ,0% 78,2% 133,8% 194,0% 140,0% 140,0% 103,9% mar ,0% 100,9% 154,0% 212,0% 130,0% 145,0% 130,0% Solvency I 207,0% 186,0% Generali Axa Allianz giu-12 giu-12 Generali giu-12 Axa giu-12 Allianz

72 Utilizzo del decreto anticrisi (1) da parte del mercato Benefici per mancata svalutazione Cifre in milioni di euro Importo per calcolo del margine di solvibilità Attivi a copertura delle Riserve Tecniche Un vero boom! Numero imprese % imprese su totale imprese 16,3% 47,9% Quota di mercato 17,0% 65,0% (1) La crisi finanziaria in corso acuisce la volatilità degli spread sui Titoli di stato che rende, di conseguenza, artificiosa quella dei patrimoni delle imprese che in essi investono. Con il decreto legge nr 216 del 29 dicembre 2011 (c.d. Milleproroghe), convertito con la legge nr 14/2012, il legislatore italiano, contestualmente ad altre iniziative internazionali, ha voluto introdurre misure anticrisi e anticicliche nelle valutazioni dei Titoli di Stato. Dopo l emanazione del Regolamento Isvap nr 43, le imprese hanno avuto la possibilità di valutare i titoli emessi da Stati dell Unione europea al valore di iscrizione in bilancio, anche ai fini del calcolo della solvibilità e e degli attivi a copertura delle Riserve Tecniche.

73 Utilizzo del decreto anticrisi Da parte dei gruppi quotati in borsa Benefici per mancata svalutazione nel calcolo del margine di solvibilità Giugno 2012 Punti percentuali Fondiaria Sai 15,0 Milano 11,6 Unipol 20,0 Cattolica 3,0

74 Banche e Assicurazioni Alcune questioni comuni nell agenda delle imprese Debito sovrano Ricapitalizzazione Processo di ristrutturazione Recupero margini Produttività Redditività

75 Cervia 17 Settembre 2012 FORUM FISAC: LAVORO UGUAGLIANZA CRESCITA GRAZIE PER L'ATTENZIONE 75

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