E quel marchio costituito da una o più parole, da frasi o da lettere dell alfabeto.

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Maddalena Michela Fortunato
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1 Riferimento Normativo Ai sensi dell'art. 7 c.p.i, possono costituire oggetto di registrazione come marchio d'impresa tutti i segni suscettibili di essere rappresentati graficamente, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purchè siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di un'impresa da quelli di altre imprese. Tipologie di Marchio Marchio Denominativo o Verbale E quel marchio costituito da una o più parole, da frasi o da lettere dell alfabeto. Marchio Figurativo E quel marchio costituito da colori, emblemi o immagini (loghi). Marchio Complesso E quel marchio caratterizzato da una componente denominativa unita alla componente figurativa o da particolari decorazioni delle parole che costituiscono il marchio verbale (font 1 / 8

2 stilizzato). Marchio Patronimico E' costituito dal nome proprio di persona. Se si tratta di un nome particolarmente noto, può essere registrato come marchio solo dall'avente diritto a da terzi autorizzati. Esempi di marchi patronimici: "Giorgio Armani", "Gianfranco Ferrè", "Ferrari", etc... Marchio Sonoro E' costituito da un Jingle musicale. Esempi di marchi sonori: alcune sigle della pubblicità. Marchio Collettivo E una particolare tipologia di marchio, disciplinata dall'art. 11 c.p.i., che svolge principalmente f unzione di garanzia dell origine geografica, natura e qualità di determinati prodotti o servizi. 2 / 8

3 Per la registrazione di un marchio collettivo è necessario predisporre il c.d. "Regolamento d'uso" da allegare alla domanda, ossia un documento che preveda le condizioni necessarie per l'ottenimento della licenza d'uso del marchio collettivo (es. standard qualitativi, zone di provenienza dei prodotti, etc.), il potere per il titolare del marchio di effettuare controlli e le relative sanzioni. Esempi di marchi collettivi: "Vero Cuoio", "Pura Lana Vergine", "Vetro Artistico di Murano". Marchio di Fabbrica E' quello apposto dall'impresa che produce il bene commercializzato. Solitamente, se il produttore è diverso da chi commercializza il prodotto, il marchio di fabbrica si affianca al marchio commerciale. Il Codice della Proprietà industriale, all'art. 20, comma 3,vieta la soppressione del marchio di fabbrica. Marchio di Commercio E' quello apposto dal commerciante e va ad affiancarsi a quello di fabbrica. Marchio di Forma o Marchio Tridimensionale E' costituito dalla forma di un prodotto. Non possono costituire marchi di forma quei segni costituiti esclusivamente dalle: 3 / 8

4 a) c.d. forme necessarie (che sono di libera utilizzazione); b) c.d. forme funzionali (tutelabili tramite brevetto per invenzione); c) c.d. forme ornamentali (tutelabili tramite registrazione come modelli industriali). Marchio CE ("Conformité Européenne") E' un particolare marchio che ha la funzione di attestare la conformità del bene contrassegnato ad una serie di regole di produzione imposte dalla normativa Europea e, dunque, la sua idoneità alla commercializzazione all'interno dello Spazio Economico Europeo. Tale apposizione obbligatoria è prevista solo per alcuni beni ricompresi all'interno di specifiche Direttive Comunitarie (es. apparecchi a gas, ascensori, attrezzature in pressione, etc.). La conformità del bene alla normativa europea deve essere dichiarata dal produttore o dal commerciante. L'immissione nel mercato di un bene privo di tale marchio può comportare sanzioni quali il ritiro dal commercio ed il divieto di utilizzo a carico del produttore, distributore e installatore. Condizioni del Marchio 4 / 8

5 Marchio di Fatto E' il marchio che, pur non registrato, viene usato per contraddistinguere i prodotti o i servizi di un imprenditore. Generalmente, riguardano le piccolissime attività commerciali ed hanno una notorietà meramente locale. Al titolare è offerta una tutela limitata: a) non potrà opporsi alla registrazione dello stesso segno da parte di terzi; b) se dimostra il preuso locale avrà diritto di utilizzare il marchio limitatamente all'ambito geografico in cui opera, senza possibilità di estenderne i confini; c) se il preuso è non meramente "locale", sarà distruttivo del carattere della "novità" del marchio registrando e il titolare potrà impedire a terzi la registrazione dello stesso segno. Marchio Depositato E' la condizione temporanea in cui si trova il Marchio in seguito al deposito della domanda di registrazione agli uffici competenti (UIBM, OAMI) e prima che si perfezioni l'iter burocratico. A questo punto è possibile apporre a fianco del marchio la sigla TM (Trademark) attraverso la quale i terzi vengono resi edotti che su quel segno, pur non ancora registrato, sono state attivate delle domande di privativa. Non è ancora possibile utilizzare il simbolo R. 5 / 8

6 Marchio Registrato In seguito all'esito positivo dell'esame della domanda effettuato dall'ufficio competente (UIBM, OAMI) il Marchio Depositato diviene Registrato. A seguito della registrazione è possibile apporre a fianco del marchio la siglala sigla R (Registered Trademark). Il simbolo ha anche la funzione di contribuire ad impedire la c.d. "volgarizzazione del marchio". Qualità del Marchio Marchio Forte Sono quei marchi che hanno un'elevata capacità distintiva, discostandosi grandemente da ogni possibile riferimento circa la natura del prodotto o servizio contrassegnato. Più è lontano dal prodotto, più il marchio è forte: il marchio di pura fantasia è un marchio forte tout court. Esempi di marchio forte: "Apple" per computers, "Nike" per abbigliamento, "Jaguar" per automobili, etc. 6 / 8

7 Marchio Debole Sono quei Marchi che possiedono una ridotta capacità distintiva possedendo un significato non totalmente descrittivo ma, comunque, molto vicino alla natura del prodotto o del servizio contrassegnato. Ciò comporta una limitazione della tutela apprestata dalla legge la quale non vieta a terzi di utilizzare la componente descrittiva del marchio registrato. Esempi di marchi deboli: "Benagol" per prodotti ad uso orale, "Oransoda" per bibite all'arancia, "Pomito" per conserve di pomodoro, etc. Marchio Espressivo Sono tutti quei marchi (deboli) composti da denominazioni generiche o elementi descrittivi cui sono aggiunti elementi distintivi. Un marchio formato da soli elementi descrittivi o da sole denominazioni generiche non sarebbe registrabile per carenza di capacità distintiva ex art. 13 c.p.i. Esempi di marchi espressivi: "Panem" per pane, "Vedo Chiaro" per prodotti di pulizia vetri. Marchio Rinomato Rientrano il questa categoria tutti quei marchi celebri o comunque noti ad un'alta percentuale di consumatori anche se appartenenti a settori specialistici. 7 / 8

8 Il marchio rinomato riceve una tutela che va oltre al rischio di confusione sostanziandosi in una tutela extra-merceologi ca la cui ampiezza è direttamente proporzionale al livello di notorietà dello stesso. Esempi di marchi rinomati: "Armani" e gli altri segni della moda 8 / 8

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