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1 41 EMILIA ROMAGNA Gian Carlo Muzzarelli Assessore alle Attività Produttive Regione Emilia Romagna. La Regione Emilia-Romagna è al fi anco delle imprese artigiane, perché per assicurare più prospettive ed opportunità in Italia ed in Europa, è fondamentale il rilancio delle piccole e medie imprese, aprendosi al mercato globale, alla ricerca ed all innovazione. Le piccole medie imprese sono ancora la spina dorsale del nostro sistema. Un sistema, fatto di eccellenze anche nei grandi marchi, che regge però soprattutto grazie all impegno quotidiano di tante piccole e piccolissime imprese, che ogni giorno si sforzano, specializzandosi, lavorando sulla qualità, cercando nuovi mercati, di diventare sempre più competitivi. L Emilia-Romagna è un territorio con imprese più strutturate rispetto alla tendenza nazionale, con una dimensione media al di sopra degli standard italiani e cresciute in modo signifi cativo tra il 2001 e il 2007, fi no ai primi segnali di quella crisi del settembre 2008 e che ci tiene ancora in mezzo al guado. L Emilia-Romagna, rispetto al panorama italiano ha una grande differenza: vede crescere costantemente, negli ultimi anni, la percentuale di imprese manifatturiere hi-tech. E il segnale che la tecnologia e la ricerca sono chiavi per vincere anche e soprattutto in un momento decisamente diffi cile per l economia di tutto il paese.

2 42 Quaderni di ricerca sull artigianato Il nostro impegno, per concretizzare il quale elencheremo alcune delle azioni più recenti, è volto ad affrontare le questioni relative alla qualità dell occupazione. E necessario continuare a lavorare con le imprese per ragionare su come sviluppare innovazioni, ricerche, innesti delle migliori pratiche nelle aziende, e come continuare ad avere una risorse umane qualifi cate, che consentano di continuare riprendere in modo duraturo la strada dello sviluppo per la nostra Regione. Questa impegno ci ha confermato l immagine di un Emilia-Romagna forte e attraente, con forti tratti di identità comune e altrettanto forti e ricche diversità e autonomie che caratterizzano il policentrismo dell Emilia Romagna e che dal policentrismo deve portarci ad una regione che faccia ancora più sistema. Le nostre sfi de sono alte: è fondamentale mantenere da un lato lo sviluppo e dall altro la coesione sociale, in un epoca di grandi cambiamenti e tensioni. Continueremo a fare ciò che abbiamo fatto, cercando di rispondere ai temi dell emergenza con gli ammortizzatori sociali e contemporaneamente cercheremo di agire sul fronte dell innovazione, della ricerca e dello sviluppo. I dati a nostra disposizione ci dicono che oltre l 80% delle imprese dell Emilia-Romagna hanno continuato a investire anche nel 2009, nel pieno della crisi. Le aree considerate maggiormente strategiche per il futuro sono ricerca e sviluppo (44,8% delle imprese), formazione (43,2%), linee di produzione (40,4%) e ICT (36,3%). Le imprese regionali reagiscono al calo di domanda che ha riguardato il mercato internazionale, soprattutto attraverso l innovazione dei prodotti e

3 EMILIA ROMAGNA 43 con l allargamento e la diversifi cazione dei mercati di sbocco. Le previsioni per gli investimenti verso l estero, sia produttivi che commerciali, segnano un aumento rispetto agli anni precedenti. La buona performance del sistema produttivo regionale in termini di fi ducia e competitività è anche il risultato di un intensa attività di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e mondo imprenditoriale, che ha visto lo stanziamento di risorse aggiuntive a fronte della fase di crisi dei mercati. Le imprese artigiane dell Emilia-Romagna hanno tutti i numeri per competere sui mercati internazionali. Questo non signifi ca che la sfi da sia facile. E diffi cile perché i competitori sono tanti, e perché la crisi toglie ossigeno. L export è in aumento, ma c è un defi cit di domanda interna. Non si tratta di una crisi di competitività del nostro sistema produttivo, ma si conferma la necessità di investire in fattori come la qualità, la capacità di innovazione, non solo tecnologica, ma anche gestionale ed organizzativa. Elementi che da tempo sono al centro delle politiche regionali dell Emilia-Romagna per lo sviluppo economico e che hanno trovato un riscontro concreto nei più importanti documenti di programmazione regionale. Il tema della coesione sociale ed istituzionale e della sua tenuta, si presenta come tema che va declinato in cima alle nostre priorità, riguarda sia il centro che la periferia. Riguarda lo Stato, le Regioni, gli Enti locali. La nostra convinzione è che l Emilia-Romagna abbia tutte le risorse, e prima di tutto le risorse umane, per cambiare ancora e uscire vincitrice da queste sfi de.

4 44 Quaderni di ricerca sull artigianato Un analisi condotta sulla base di informazioni tratte dall Archivio REGIO (Eurostat) che compara la realtà dell Emilia-Romagna con quelle delle 18 regioni europee manifatturiere più avanzate, dà conto del signifi cativo e crescente profi lo europeo di specializzazione acquisito dal sistema produttivo emiliano-romagnolo in alcune delle sue principali fi liere. Accanto a questi processi virtuosi di sviluppo di forme più strutturate, si confermano alcune peculiarità del tessuto produttivo regionale, quali la storica propensione degli emiliano-romagnoli a intraprendere, con un comparto artigiano molto radicato (129 mila imprese extra agricole e oltre 341 mila addetti), e lo sviluppo, qui più che altrove, di forme solidaristiche di impresa, con un comparto cooperativo composto da imprese leader sui mercati di appartenenza, che occupano complessivamente l 11% degli addetti regionali. Su 266 regioni europee, la nostra Regione si colloca al 13esimo posto per tasso di occupazione manifatturiera. Nell ambito delle diciotto principali regioni manifatturiere europee, l Emilia-Romagna fi gura tra quelle in cui il ruolo trainante dell industria è più evidente. L Emilia-Romagna presenta nel confronto con l Italia un numero di addetti nei settori tecnologicamente più avanzati più alto della media nazionale sia nella componente manifatturiera, sia in quella dei servizi, anche se la vera specializzazione si realizza nei settori a medio alta intensità tecnologica. Per questo, abbiamo posto in essere azioni importanti, che riguardano il sostegno agli investimenti e la garanzia per il credito, ed abbiamo approvato la nuova legge sull artigianato. La legge prevede, tra l altro, il superamento delle Commissioni provinciali,

5 EMILIA ROMAGNA 45 e l istituzione di una Commissione regionale per l Artigianato, lo sviluppo di progetti speciali che si affi ancano alle attività di osservatorio già previste e nel 2011 riguardano proprio l informatizzazione e la semplifi cazione dei procedimenti amministrativi: un tema centrale per le piccole imprese.

6 46 Quaderni di ricerca sull artigianato INTERVENTI A FAVORE DELL ARTIGIANATO 1. Interventi per contributi c/interessi a sostegno degli investimenti Legge Regionale 3/1999, Art. 40 Comma 1, lett. D, e relativo fondo di controgaranzia. 1 BANDO 15/06/ /05/2007 (DEFINITIVI) 2 BANDO 01/04/ /07/2008 (DEFINITIVI) OPERAZIONI ACCOLTE FINANZIAMENTI ACCOLTI (MUTUI O LEASING) CONTRIBUTO CONCESSO IMPORTO GARANZIA DIRETTA IMPORTO CONTROGARANZIA , , , , , , , ,00 Monitoraggio relativo all operatività del bando Artigiani 2. Legge Regionale 20/1994 Progetti speciali e Legge Regionale 32/2000 Interventi per il sostegno a progetti a favore dell artigianato TOTALE Contributi concessi - euro

7 EMILIA ROMAGNA 47 3 BANDO 02/01/ /06/2009 (PROVVISORI) TOTALE , , , , , , , ,66

8 48 Quaderni di ricerca sull artigianato 3. Accordo Anticrisi L accordo tra Regione Emilia-Romagna, Unioncamere, Consorzi fi di e Istituti di credito aderenti, nasce dalla necessità di fronteggiare gli eventuali effetti dell attuale crisi fi nanziaria sulle possibilità di accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese dell Emilia-Romagna per soddisfare le loro esigenze di liquidità a breve e medio. termine. Il tasso concordato con il sistema bancario è stato pari a Euribor + 1,5%. Unifi di (consorzio di garanzia dell artigianato) ha attivato un volume di credito per circa 100 milioni nel 2009 per oltre operazioni fi nanziate. 4. Fondo di cogaranzia La Regione Emilia-Romagna ha istituito un fondo di co-garanzia per favorire l accesso al credito da parte delle imprese. Il fondo, con una dotazione di risorse regionali di 50 milioni annui, opera per garantire interventi tesi a favorire la liquidità di breve e medio termine, il sostegno agli investimenti produttivi, la capitalizzazione, il fi nanziamento dei prestiti partecipativi, la ristrutturazione del reddito delle imprese. Per quanto riguarda le imprese artigiane, il fondo di riferimento è UNIFIDI, che ai primi di dicembre ha completato il percorso per divenire un intermediario fi nanziario vigilato dalla Banca d Italia ex art. 107 T.U.B (grazie al quale ci sarà possibilità di ricevere più credito, condizioni e tassi migliori sul mercato).

9 EMILIA ROMAGNA Legge Regionale 1/2010 Norme per la tutela, la promozione, lo sviluppo e la valorizzazione dell artigianato Abbiamo approvato a inizio 2010 la legge 1 sull artigianato. Il provvedimento prevede una serie di azioni strategiche miranti a semplifi care gli adempimenti burocratici e a ridurre gli oneri amministrativi, con l obiettivo di creare un ambiente favorevole per le imprese che operano nel territorio. Il fi ne, quello di evitare che inaccettabili appesantimenti e aggravi burocratici incidano sulla vita e l attività delle imprese artigiane. In particolare, la proposta disciplina la comunicazione unica per la nascita dell impresa, al fi ne di unifi care gli adempimenti relativi agli aspetti previdenziali, fi scali e assistenziali, in relazione all esercizio dell attività produttiva. Tutto questo grazie alla gestione telematica delle pratiche on line, attraverso il quale il cittadino/impresa ha la possibilità di inviare la domanda, visualizzare lo stato della pratica e ricevere l atto fi nale on line direttamente corredato di tutto quanto richiesto dalla normativa vigente. Sempre con riferimento alla semplifi cazione, intesa come revisione dei meccanismi decisionali e procedurali, si prevede il superamento delle Commissioni provinciali per l artigianato e la conseguente ridefi nizione delle funzioni e dei compiti della Commissione regionale. Ad essa si affi anca il Servizio competente per le attivita di amministrazione in materia di artigianato, che conserva l Albo delle imprese ed esercita le funzioni relative alla sussistenza dei requisiti per l iscrizione, nonché la vigilanza e controllo a fronte delle modalità semplifi cate dell autocertifi cazione e della comunicazione d inizio attività.

10 50 Quaderni di ricerca sull artigianato 6. Finanziamento 10 progetti La Regione Emilia-Romagna ha infi ne deliberato a inizio autunno 2010 il fi nanziamento di dieci progetti destinati a sostenere investimenti, promozione, salvaguardia e promozione delle imprese artigiane. Lo stanziamento, che ammonta complessivamente a euro, assicura sostegno e gambe alle previsioni della legge 1 del I dieci progetti fi nanziati sono stati presentati da CNA Emilia-Romagna, Confartigianato Federimpresa Emilia-Romagna, CNA Parma, e Libera Associazione Artigiani. Le imprese artigiane hanno un importanza fondamentale per l economia dell Emilia-Romagna, ed il loro sviluppo è decisivo per la ripresa economica e per uscire dalla crisi. In coerenza con quanto previsto dalla legge 1, la Regione fi nanzia quindi progetti in grado di assicurare investimenti, innovazione, ricerca e qualifi cazione delle imprese artigiane, la loro messa in rete, l export e l internazionalizzazione.

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