Io e l allergia comprendere le allergie respiratorie per una migliore prevenzione

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1 Io e l allergia comprendere le allergie respiratorie per una migliore prevenzione Manuale sulle allergie respiratorie a cura degli alunni e degli insegnanti delle Scuole Medie inferiori Fermi e Spinelli del Comune di Scandicci in collaborazione con la U.O.S. Allergologia ed Immunologia Clinica, U.O.S. Laboratorio di Immunologia ed Allergologia, U.O. Educazione alla Salute e Ufficio Relazioni con il Pubblico Azienda Sanitaria di Firenze

2 PRESENTAZIONE Tutti quanti, in generale, pensiamo che esistano cose da grandi e cose da piccoli, come se potessimo dividere la nostra vita in due parti, una dedicata ai ragazzi e l altra agli adulti. In realtà sappiamo bene che queste due diversità, dovute all età, convivono ed interagiscono in maniera continua. Il segreto del successo di questo manuale sta proprio nell aver saputo coniugare un argomento difficile e tecnico quale le Allergie con la semplicità, l immediatezza, la fantasia dei ragazzi delle scuole. Il team che ne è nato ha saputo con genialità ed estro, costruire un percorso medico-didattico fatto di disegni che sono stati esposti direttamente in ospedale, concetti per approdare ad un manuale. La formula vincente è proprio questa, l aver saputo coinvolgere la scuola con la sua ricchezza d insegnanti e ragazzi. Mi piace pensare alle scuole come ad un piccolo scrigno, dal quale, coloro che ne conoscono il valore, sanno trarre gioielli nuovi ed antichi. Perché le scuole sono la ricchezza di un territorio, di una nazione. La cultura non è una merce che si può vendere e comprare, non è un bene consumistico, la cultura è quell humus indispensabile sul quale si costruisce la persona umana, il cittadino, tradire la scuola non vuol dire soltanto trasformarla dal punto di vista culturale, ma vuol dire anche penalizzarla tagliandole i fondi, riducendo gli organici, impedendole di esprimersi al meglio delle sue potenzialità. Così non è per la costruzione di questo percorso a cui va il plauso e la soddisfazione mia personale, auspicando per il futuro nuove e profiche collaborazioni, in quell ottica che vede l ospedale e il territorio intimamente uniti dalla voglia di costruire percorsi significativi per tutti. Grazie quindi alle scuole medie Fermi e Spinelli, agli insegnanti, ai ragazzi, all U.O.S. Allergologia ed Immunologia Clinica, U.O.S. Laboratorio di Immunologia ed Allergologia, U.O. Educazione alla Salute e Ufficio Relazioni con il Pubblico. Assessore alle politiche Socio Sanitarie Claudio Raspollini 2

3 IL PROGETTO HPH Un Ospedale per la Promozione della Salute non fornisce soltanto servizi medici e infermieristici completi, bensì sviluppa una identità corporativa che abbraccia gli obiettivi della promozione della salute, creando una struttura organizzativa e una cultura orientate alla promozione della salute che comprendono anche il ruolo attivo e partecipativo dei pazienti e di tutto il personale ospedaliero, fino a diventare un ambiente fisico che promuove la salute e collabora attivamente con la propria comunità. Questi concetti espressi nella Dichiarazione di Budapest del 1991 evidenziano in modo chiaro uno degli obiettivi delle rete ospedaliera HPH (Health Promoting Hospital); un ospedale per la promozione della salute estende la sua responsabilità al di là dei confini degli episodi clinici acuti e coopera con la comunità a promuovere concetti globali di assistenza, cura e prevenzione. L ospedale ripensa il proprio modello organizzativo come un ambiente nel quale i pazienti, gli operatori sanitari e la comunità possono trovare prestazioni professionali di alta qualità, accoglienza e ospitalità valide, nonché azioni che consentano alle persone e alla comunità di aumentare il controllo sulla propria salute, in modo da sentirsi tutti soggetti attivi dei processi di salute e non solo destinatari di cure e prestazioni sanitarie. Il progetto HPH sulle allergie coinvolge coloro che saranno l asse portante della società di domani, i ragazzi delle Scuole Medie Inferiori; il tentativo è quello di sensibilizzarli precocemente su uno dei più grossi problemi attuali, cioè la stretta relazione fra i comportamenti del singolo essere umano e l ambiente. La comprensione del rapporto causa effetto può favorire l acquisizione di una maggiore responsabilità nelle scelte dei propri comportamenti. Le informazioni ricevute, le nozioni apprese, gli scambi relazionali sono utili per tutti; per i ragazzi che potranno utilizzare nel vivere quotidiano quel che è loro rimasto del programma educativo, per noi operatori sanitari che abbiamo capito interagendo con questi ragazzi di aver scelto la strada giusta, di poter essere utili alla comunità ancor prima che la malattia acuta si sia concretizzata, di poter offrire il nostro contributo di esperienza lavorando nella massima serenità. Se i nostri sforzi serviranno a modificare uno stile di vita, a favorire l assunzione di un impegno personale atto a migliorare la propria condizione e il proprio futuro, allora l obiettivo del Progetto HPH si potrà considerare raggiunto. Il Coordinatore Aziendale del Progetto HPH - ASL 10 Firenze Dr. Alberto Appicciafuoco 3

4 PREFAZIONE Da oltre 20 anni mi occupo di Allergologia ed Immunologia ma quando mio figlio Michele di 7 anni mi ha detto un giorno sai mamma il mio amico Giulio è allergico,non può accarezzare i gatti e non può mangiare l uovo, ma che cosa vuol dire? mi sono trovata in difficoltà nel trovare le parole giuste, semplici ma corrette, per spiegare ad un bambino che cos è l allergia. E nata così l idea di realizzare, insieme ai colleghi Dr. Paolo Campi e Dr. Giuseppe Ermini della U.O.S. Allergologia ed Immunologia Clinica del Nuovo Ospedale S. Giovanni di Dio, un progetto di Educazione ed Informazione sulle allergie dedicato ai ragazzi attraverso un programma collaborativo interdisciplinare che coinvolge, oltre agli specialisti allergologi, anche alunni ed insegnanti, aprendo le porte del Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio ed andando noi stessi in classe; è infatti importante effettuare un educazione alla salute il più precocemente possibile perchè sia veramente proficua. Ma perché sia davvero proficua il linguaggio deve essere semplice, immediato e chi meglio degli stessi ragazzi può riuscire a trovare le parole giuste ed i mezzi adatti a spiegare agli altri ragazzi che cos è l allergia? Eccoci allora tutti al lavoro con entusiasmo ed anche perché no con un po di divertimento per realizzare il progetto ed al termine una mostra di disegni e questo breve manuale in cui gli educatori sono gli stessi ragazzi, a loro volta educati! Lo scopo è quello di mettere ordine nelle conoscenze frammentarie esistenti promovendo negli adolescenti la consapevolezza della relazione uomo-ambiente nei suoi aspetti naturali e patologici permettendo una migliore comprensione dei rapporti causa-effetto e delle responsabilità dei comportamenti individuali ai fini della prevenzione. La prevenzione ambientale è in molti casi la misura più efficace per tenere sotto controllo le sostanze che possono causare allergie o peggiorare i sintomi di chi ne è affetto, per cui è molto importante conoscere quali sono gli allergeni negli ambienti confinati e negli ambienti esterni per poter ridurre il più possibile il rischio di allergie. Il progetto è stato reso possibile grazie alla cooperazione tra gli specialisti della U.O.S. Allergologia ed Immunologia Clinica (Responsabile Dr. P.Campi) e della U.O.S. Laboratorio di Immunologia ed Allergologia ( Responsabile: Dr.ssa M.Manfredi) del Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze, con l U.O. Educazione alla Salute (Responsabile: Dr.ssa C. Russo), l Ufficio Relazioni con il Pubblico dell Azienda Sanitaria di Firenze (Responsabile: Dr.ssa A. Favilla),l Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Scandicci (Dr. C. Raspollini), i presidi,gli insegnanti e gli alunni delle Scuole Medie Inferiori Fermi e Spinelli del Comune di Scandicci ed il Direttore Sanitario del Presidio Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio e Coordinatore Aziendale della Rete HPH - Ospedali Promotori della Salute (Dr. A. Appicciafuoco). Il progetto fa parte del Progetto HPH Aziendale relativo alle attività di Allergologia ed Immunologia. Un ringraziamento: grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto ma un grazie particolare agli alunni che hanno lavorato con noi, per l entusiasmo e lo spirito di iniziativa dimostrato! Mariangela Manfredi U.O.S. Laboratorio Immunologia Allergologia immunoallergo.nsgdd@asf.toscana.it Giuseppe Ermini, Paolo Campi U.O.S. Allergologia Immunologia Clinica allergy@asf.toscana.it ASF- Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio 4

5 Introduzione: Buongiorno siamo un gruppo di ragazzi di scuola media inferiore che ha svolto un lavoro di ricerca sulle allergie e in particolare sulle allergie respiratorie insieme agli specialisti dell Azienda Sanitaria di Firenze ed insieme ai nostri insegnanti. Questo lavoro fa parte di un Progetto di educazione alla salute pensato per i ragazzi come noi. Per un efficace controllo dell allergia è molto importante conoscere e capire che cos è l allergia. In questo breve manuale allora vi racconteremo che cos è questa famosa allergia, come si previene e come si può curare. Speriamo di riuscirci e di non annoiarvi! Per far questo abbiamo creato disegni, storie e fumetti per farvi conoscere meglio le malattie allergiche ma facendovi anche un po divertire. 1 - Che cosa è l allergia Il termine allergia deriva dal greco e significa letteralmente reazione alterata. Le malattie allergiche si manifestano con vari disturbi (congiuntivite, raffreddore o rinite, asma, dermatite atopica, orticaria ed anche reazioni potenzialmente molto gravi, a rischio di vita come lo shock anafilattico) in soggetti con predisposizione genetica, e sono generate da una specifica sensibilità dell organismo dovuta agli anticorpi IgE (Immunoglobuline E) verso sostanze (gli allergeni) presenti nell ambiente in cui viviamo (pollini, acari, peli e forfore di animali) o che ingeriamo (ad esempio gli alimenti) o verso farmaci o veleni di insetti. Per i soggetti non allergici queste sostanze sono invece innocue. Esistono anche altri tipi di allergie che coinvolgono il sistema immunitario ma senza produzione di anticorpi IgE. Ma in questo manualetto ci occuperemo in particolare di allergie respiratorie. I soggetti allergici possono esserlo verso un solo allergene oppure verso molti allergeni; nel corso della vita inoltre si possono sviluppare allergie verso nuove sostanze oppure sintomi di tipo diverso. 5

6 2 - Gli allergeni Gli allergeni possono essere interni (indoor) o esterni (outdoor). Gli allergeni interni si trovano nelle abitazioni o in altri ambienti chiusi (uffici, scuole, palestre etc..) e sono essenzialmente: Acari della polvere Derivati epiteliali di animali domestici (pelo e forfora di cani, gatti e altri animali) Feci degli scarafaggi Muffe (miceti domestici). Gli allergeni interni sono perenni, cioè presenti tutto l anno. I principali responsabili dell allergia alla polvere domestica sono minuscoli acari invisibili a occhio nudo che si trovano in quasi tutte le abitazioni dove vivono nella polvere che si accumula nelle poltrone, letti e divani ma soprattutto nei materassi e cuscini della camera da letto; le particelle fecali prodotte dagli acari sono la fonte principale degli allergeni della polvere. Gli allergeni esterni sono costituiti invece da pollini e funghi (mice- 6

7 ti) diffusi in atmosfera. I pollini allergenici più importanti in Toscana sono: Graminaceae (erbe di campo) Urticaceae ( Parietaria o erba muraiola) Compositae (Artemisia o assenzio) Cupressaceae (cipresso) Betulaceae (betulla-ontano) Corilaceae (nocciolo e carpino) Fagaceae ( querce, leccio e castagno) Oleaceae (olivo) I miceti diffusi in atmosfera più importanti sono l Alternaria e il Cladosporium. Gli allergeni esterni sono causa per lo più di allergie stagionali. 3 - Aumento delle allergie nella nostra società. Le allergie sono in costante aumento soprattutto nei paesi industrializzati e colpiscono oltre il 12-15% della popolazione mondiale. 7

8 Ci sono due ipotesi sulle cause dell aumento delle allergie: La cosiddetta Ipotesi igienica, secondo la quale con il miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie e la riduzione delle malattie infettive, il nostro sistema immunitario trovandosi disoccupato cioè non dovendo più combattere contro virus e batteri ha risposto con uno sbilanciamento nel sistema dei linfociti (cellule chiave del sistema immunitario) che facilita l insorgenza di allergie. L inquinamento ambientale L inquinamento ambientale può favorire l insorgenza di allergie. I più colpiti da allergie sono i soggetti esposti ad inquinamento ambientale, come gli abitanti delle zone molto industrializzate e delle grandi città. 8

9 Le sostanze inquinanti, infatti, pur non essendo causa diretta di allergia, possono rendere alcune persone predisposte più sensibili agli allergeni. Fra queste sostanze, oggi, vengono ritenute particolarmente pericolose le polveri sottili prodotte dal traffico e dal fumo di sigaretta. E probabile che l aumento delle allergie nella nostra società sia dovuto a mutamenti delle condizioni igieniche ed ambientali sia interne che esterne. I fattori ambientali hanno un ruolo infatti molto importante soprattutto nei primi anni di vita. Le condizioni ambientali all interno delle case sono mutate, favorendo ad esempio lo sviluppo e la persistenza degli acari. L esposizione ad elevate concentrazioni di allergeni nei primi anni di vita del bambino aumenta il rischio di loro future allergie. Il fumo di sigaretta agisce come fattore irritante sulle mucose delle vie respiratorie e ad esempio i bambini, se predisposti, esposti al fumo passivo possono 9

10 maggiormente sviluppare allergie a varie sostanze. L allattamento materno è stato sino ad oggi molto ridotto e perciò anche il rifornimento di immunoglobuline protettive dalla madre al bambino attraverso il latte; inoltre svezzando presto il bambino maggiore è la possibilità che questo sviluppi allergie alimentari. 4 In quale periodo della vita possono manifestarsi le allergie. Le allergie possono manifestarsi a qualsiasi età, comunque, in genere le manifestazioni allergiche si manifestano tra i dieci e i trent anni. 10

11 5 Le allergie respiratorie Le allergie respiratorie sono le più diffuse ed abbiamo detto che possono essere perenni o stagionali, a seconda che durino tutto l anno o solo alcuni mesi. Le più diffuse sono però quelle stagionali, come ad esempio la pollinosi (malattia allergica respiratoria provocata dai pollini). Per quanto riguarda la Toscana, molto importanti sono i pollini di cipresso, presenti nei primi mesi dell anno (gennaio-marzo), che costituiscono più della metà della quantità totale annuale dei pollini diffusi nell aria e l allergia al polline di cipresso si riscontra in circa il 24% dei soggetti con pollinosi. Nei mesi di maggio-giugno predominano invece i pollini di Graminaceae (erbe di campo), di Parietaria, di olivo e di quercia mentre in estate la causa più importante di pollinosi sono i pollini di Artemisia (assenzio). 11

12 6 Come si fa a sapere se e a che cosa siamo allergici? Quando si avvertono dei disturbi e si sospetta che possano essere causati da allergia, è necessario parlarne con il proprio medico curante e richiedere una visita specialistica allergologica, nella quale lo specialista allergologo raccoglie la storia clinica che costituisce il punto di partenza per arrivare alla diagnosi. L allergologo farà poi eseguire se possibile un test cutaneo prick test con una serie di allergeni rilevanti che ogni Centro allergologico deve stabilire in base anche alla propria collocazione geografica (gli allergeni rilevanti possono cambiare nelle varie zone geografiche!). Per questo motivo è molto importante conoscere i pollini allergenici presenti in aria. In alcuni casi dubbi o quando non si possono fare le prove cutanee si effettua un esame del sangue per la ricerca degli anticorpi IgE spe- 12

13 cifici responsabili dell allergia (RAST o CAP). L indagine sui pollini presenti nell aria viene effettuata da alcuni Centri specializzati che appartengono alla rete di monitoraggio della Associazione Italiana d Aerobiologia (AIA), la quale raccoglie tutti i dati sulla concentrazione nell aria dei pollini. A questo proposito presso l Ospedale Nuovo S.Giovanni di Dio della Azienda Sanitaria di Firenze il Laboratorio di Immunologia e Allergologia studia la presenza e la quantità dei pollini allergenici diffusi nell aria giorno per giorno e attua il coordinamento tra le attività delle nove stazioni di campionamento dell Associazione Italiana di Aerobiologia che operano in Toscana. 7 - Consigli per i pazienti allergici ai pollini Per difendersi dalla pollinosi sarebbe fondamentale evitare il contatto con l allergene. Certamente, quando si tratta di una sostanza come il polline che viaggia nell aria che si respira, non è facile, ma è utile rispettare certi accorgimenti pratici: Conoscere le piante responsabili dell allergia e consultare il calendario pollinico della propria zona per sapere il periodo in cui sono presenti i vari pollini in aria. Limitare in assoluto le attività all aperto, specie nelle giornate ventose e con tempo secco, durante il periodo di massima concentrazione atmosferica del polline a cui si è allergici. Evitare in questi periodi le attività sportive in campi o aree verdi e preferire palestre e piscine coperte Tenere le finestre chiuse quando si è in casa nelle ore più calde della giornata; preferibilmente utilizzare un climatizzatore. Durante il periodo della fioritura e quando l erba è stata tagliata da poco, non recarsi in campagna e evitare lavori di giardinaggio. Si consiglia il soggiorno in montagna sopra i 1000 metri se si è allergici alla Parietaria (perché al sopra di questa altitudine la Parietaria non cresce) oppure al mare in caso di allergia alle Graminaceae (dal mare spira una brezza quasi priva di pollini) 13

14 Non effettuare lunghi viaggi in treno o in macchina nel periodo di alta concentrazione del polline con i finestrini aperti. Evitare anche di andare in motorino o in bicicletta e mai senza casco e senza visiera ed occhiali. Evitare di tenere aperte le bocchette di aerazione in macchina ed installare un climatizzatore con filtro antipolline. Evitare di piantare vicino a casa o nel proprio giardino alberi o piante allergeniche e controllare la crescita di erbe infestanti. 8 Consigli per i pazienti allergici agli acari rimuovere il più possibile gli acari e gli allergeni da essi prodotti soprattutto ponendo molta attenzione alla camera da letto dove si trova il maggior numero di acari utilizzare fodere per il materasso ed il cuscino in apposito materiale esistenti in commercio; se possibile rinnovare materasso e cuscino e pulirli con aspirapolvere con apposito filtro per trattenere gli allergeni almeno una volta a settimana; evitare piumini. Evitare tendaggi pesanti Evitare presenza di pupazzi e pelouches 14

15 Usare per le pulizie aspirapolvere idoneo con apposito filtro per trattenere gli allergeni Tenere sotto controllo temperatura (sotto 20 gradi) e umidità (40-50%) per limitare la riproduzione degli acari. Ventilare frequentemente la stanza. 9- Come ci si cura E molto importante fare una buona prevenzione e quindi seguire alcuni accorgimenti durante il periodo di fioritura delle piante allergiche nonchè le norme di prevenzione per le polveri. Le manifestazioni della reazione allergica possono essere controllate con farmaci che essenzialmente sono antistaminici e cortisonici: è importante ricordare che i cortisonici usati localmente, nel naso e nei bronchi, non hanno gli effetti collaterali di quelli assunti per bocca o per iniezione. In alcuni casi è possibile ottenere una desensibilizzazione, rendere cioè il paziente capace di tollerare l allergene tramite una terapia specifica (vaccino o immunoterapia specifica). 15

16 16 RICORDA: Non curare o sottovalutare il raffreddore allergico può portare a malattie più gravi come ad esempio l asma!

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18 Interviste Durante lo svolgimento di questo progetto abbiamo intervistato alcuni nostri amici di scuola sulle allergie della polvere. Questi sono i risultati: - Ragazzi intervistati : 70 - Ragazzi allergici : 14 - Ragazzi che sanno cosa è un acaro : 6 - Ragazzi che sanno come curarla : 3 - Ragazzi con genitori allergici : 3 Vi proponiamo adesso le esperienze di due dei nostri intervistati. - Ciao Tommaso come va? Bene grazie e tu tutto bene? L allergia di Tommy - Si grazie; ti volevo chiedere: sai dirmi qualcosa sulle allergie? Certo che ne so qualcosa, ho molte allergie! - E a cosa sei allergico? Sono allergico alla polvere, al polline, ma soprattutto agli animali a pelo lungo. - Quando hai scoperto di avere questa allergie? Almeno dieci anni fa. - Approfondiamo l allergia agli animali: quali sono i sintomi più evidenti di questa allergia? Raffreddore, non riesco a respirare, mi gonfiano gli occhi e, avendo le lenti a contatto, soffro anche di congiuntivite. 18

19 - A quali animali sei allergico? Ai gatti a pelo lungo. - Quale è la stagione peggiore per la tua allergia? La primavera, ma sto male tutto l anno perché i gatti ci sono in tutte le stagioni. - Ci sono alcuni medicinali che usi per curare questa allergia? Uso lo spray nasale o una cura con cortisone; ma servono solo per alleviare i sintomi in un arco di tempo molto ristretto. Intervista al babbo sulle allergie - A cosa sei allergico? Al pelo di gatto, al cipresso, alle Graminacee, ai legumi e alla frutta secca. - Quali sintomi ti provoca il pelo di gatto? Prurito agli occhi, arrossamento e raffreddore. - E il cipresso e le Graminacee? Entrambi naso tappato e raffreddore. - E cosa ci puoi dirci sulla frutta secca? La frutta secca mi provoca gonfiore e prurito agli occhi, naso e bocca in maniera molto forte ma solo dopo aver corso o praticato qualche sport, se le due cose non sono fatte insieme non ho nessuna reazione allergica quindi se non devo praticare sport subito dopo posso mangiarla. 19

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21 Progetto di informazione ed educazione sulle allergie respiratorie Dedicato agli studenti di scuola media inferiore Io e le allergie respiratorie Risultati del questionario per gli studenti: 1) Sei interessato ad argomenti che riguardano l allergia? Si: 84,5% No: 5,8% Nessuna risposta: 9,7% 2) Sapevi già qualcosa sull allergia prima di questa esperienza? Si: 47,6% No: 37,8% Nessuna risposta: 14,6% 3) Chi te ne ha parlato? Parenti: 38,8% 21

22 Media: 8,7% Scuola: 7,8% Medici: 13,6% Nessuno: 19,4% Nessuna risposta: 11,7% 4) Hai amici o conoscenti o parenti allergici? Si: 72,8% No: 10,7% Nessuna risposta: 16,5% 5) Qual è stato il momento di questa esperienza di educazione sull allergia che ti ha interessato maggiormente? Incontro in classe: 11,7% Visita al laboratorio: 73,8% Video: 10,7% Internet: 3,8% Nessuna risposta: 0,0% 22

23 6) Quale momento invece ti ha interessato in misura minore? Incontro in classe: 18,5% Video: 42,5% Internet: 8,7% Nessuno: 16,7% Nessuna risposta: 13,6% 7) Quale aspetto ti ha incuriosito o colpito di più? Analisi al microscopio: 48,5% L esperienza nel complesso: 5,8% Campionamento e monitoraggio: 16,5% Nessuno: 2,9% Gli effetti delle allergie: 3,9% Nessuna risposta: 22,4% 8) Quale argomento riguardante l allergia ti piacerebbe sviluppare in futuro? Allergie alimentari? 5,8% Prevenzione e cura: 8,7% 23

24 Cause scatenanti: 7,8% Analisi al microscopio e ricerca: 7,8% Piante e pollini: 22,3% Campionamento e studi statistici: 6,8% Allergie da animali: 9,7% Nessun argomento: 4,9% Nessuna risposta: 26,2% 9) Ritieni utile un rapporto tra scuola e Sanitari per approfondire temi che riguardano l educazione sanitaria ed ambientale? Si: 84,5% No: 0,0% Nessuna risposta: 15,5% 10) Secondo te questa iniziativa è utile per quale di questi motivi? (indicane uno o più di uno) Perché aiuta ad organizzare e migliorare le conoscenze sulle allergie e sulla loro 24

25 prevenzione: 38,5% Perché aiuta a comprendere meglio la relazione tra uomo e ambiente nei suoi aspetti di salute e malattia: 20,1% Perché aiuta a modificare i comportamenti per evitare l insorgenza di allergie: 16,3% Perché permette di comprendere meglio e quindi aiutare amici, compagni e parenti che hanno problemi di allergie: 21,5% 11) Se tu fossi un amministratore che deve progettare parchi e giardini di una città, quali piante non utilizzeresti? Tiglio: 1,5% Cipresso: 14,7% Graminacee: 12,5% Betulla: 5,9% Olivo: 7,3% Parietaria: 5,9% Nocciolo: 2,2% Non so: 50% 25

26 26 12) Ti piacerebbe essere coinvolto come attore protagonista di questo progetto di educazione sulle allergie respiratorie nelle scuole: Si: 31,0% No: 19,4% Nessuna risposta: 46,6%

27 Le allergie non sono inevitabili Puoi fare qualcosa proprio adesso! Per maggiori informazioni consulta il tuo medico Azienda USL 10 Firenze Nuovo Ospedale S. Giovanni di Dio Centro di Documentazione per l Educazione alla Salute Con il patrocinio di: AIA SIAIC Comune di Scandicci Assessorato alla Pubblica Istruzione U.O.S. Allergologia e Immunologia Clinica Tel allergy@asf.toscana.it U.O.S. Laboratorio Immunologia Allergologia Tel immunoallergo.nsgdd@asf.toscana.it Nuovo Ospedale S. Giovanni di Dio, via Torregalli, 3 - Firenze

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