L ATTIVITA ESTRATTIVA IN SARDEGNA Sintesi

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1 Assessorato dell Industria L ATTIVITA ESTRATTIVA IN SARDEGNA Sintesi

2 ATTI D INDIRIZZO PROGRAMMATICI PER L ATTIVITÀ ESTRATTIVA IN SARDEGNA Obiettivo Dettare gli indirizzi per la gestione di un settore in cui si sfruttano risorse non rinnovabili, in vista del completamento dell iter di approvazione del Piano di settore - PRAE 2

3 STRUTTURA DELLO STUDIO PER IL PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE Lo studio di settore > Titoli minerari e Catasto cave > Sistema informativo territoriale: aree estrattive e Titoli minerari e di cava > Censimento dell industria estrattiva e manifatturiera di prima trasformazione > Quadro conoscitivo del settore per tipologia di materiale e per territorio > Analisi di mercato > Analisi dei bilanci delle società di capitale > Analisi dei fabbisogni regionali di interesse locale/regionale > Indicatori di sostenibilità e di qualità ecologica Il quadro di pianificazione > Il Piano Paesaggistico Regionale > Gli indirizzi di tutela e valorizzazione del PPR > Scenario di riferimento > Analisi territoriale e pianificazione: gli indici territoriali Le scelte a cinque anni > I Criteri di formazione degli atti d indirizzo > Indirizzi per i rinnovi e autorizzazioni di cave in prosecuzione > Prescrizioni per il completamento dell iter di autorizzazione delle cave in regime di prosecuzione 3

4 TITOLI MINERARI (Minerali di prima categoria) Concessioni minerarie Ripartizione per stato amministrativo (*) Ripartizione Concessioni per comparto Conc. VIGENTI (1) Superficie aree minerarie Totale concessioni Concessioni Attive Concessioni Sospese Concessioni in CHIUSURA Concessioni ARCHIVIATE [Ha] [N] [N] [N] [N] [N] Minerali Industriali MI Minerali Chimica MC Minerali Energetici ME Minerali Ferrosi MF Minerali Metalliferi MM Minerali Preziosi MP Acque AC cava_art (1) Dettagli a pagina seguente (*) Concessione Attiva: Titolo vigente o scaduto in rinnovo, Concessione Sospesa: Titolo scaduto in rinnovo o rinunciato con giacimento. Coltivazione mineraria non attiva Concessioni in Chiusura: Titolo minerario scaduto o rinunciato senza giacimento. Coltivazione mineraria cessata; miniera in fase di dismissione (lavori di messa in sicurezza e recupero ambientale) Concessioni Archiviate: Aree minerarie dismesse. 4

5 TITOLI MINERARI Concessioni minerarie Vigenti ME MM MP ARGILLE BENTONITE CAOLINO FELDSPATO FERRO SILICATI_idrati_Al TALCO BARIO FLUORO SALE MARINO CARBONE BAUXITE ORO Concessioni Vigenti perimetrazione dell area Aree interessate dall attività mineraria all interno delle Concessioni Vigenti [Ha] [Ha] [%] [N] Ripartizione per comparto e minerale MI MC AM AT Percentuale superf. area estrattiva Concessioni Vigenti ACQUE MINERALI ACQUE TERMALI , Concessioni Vigenti attive Concessioni Vigenti con coltivazione mineraria sospese

6 TITOLI MINERARI (Minerali di prima categoria) Concessioni minerarie Vigenti ME MM MP 6 ARGILLE BENTONITE CAOLINO FELDSPATO FERRO SILICATI_idrati_Al TALCO BARIO FLUORO SALE MARINO CARBONE BAUXITE ORO Concessioni Vigenti perimetrazione dell area Aree interessate dall attività mineraria all interno delle Concessioni Vigenti [Ha] [Ha] [%] [N] Ripartizione per comparto e minerale MI MC AC ACQUE Percentuale superf. area estrattiva Concessioni Vigenti ,

7 CATASTO CAVE (Minerali di seconda categoria) Cave per stato amministrativo - Autorizzate (165) CAVE in esercizio - In regime di prosecuzione ex l.r. 30/89 e in (232) Istruttoria per la verifica/via e le prescrizioni 397 CAVE dismesse (*) (attività estrattiva cessata post LR 30/89) 216 Riqualificate, recuperate o rinaturalizzate 64 Parzialmente rinaturalizzate 75 Non recuperate 58 Procedimento di chiusura in corso 19 TOTALE CAVE post LR 30/ CAVE dismesse storiche (aree estrattive non recuperate/rinaturalizzate per attività estrattiva cessata ante LR 30/89) 644 TOTALE CAVE Aree già interessate da attività estrattiva di cava recuperate riqualificate rinaturalizzate con attività cessata ante LR 30/89 (in passato censite come cave ) (*) vedere dettagli a pagina 10 7

8 CATASTO CAVE (Minerali di seconda categoria) Cave per stato di operatività CAVE amministrativamente attive 397 Di cui: CAVE realmente operative nell anno del censimento CAVE non operative 106 CAVE dismesse post LR 30/ Di cui Riqualificate, recuperate o rinaturalizzate anche parzialmente o con procedimento di chiusura in corso 158 Non recuperate 58 TOTALE CAVE post LR 30/ CAVE ABBANDONATE ( dismesse storiche ) (aree estrattive non recuperate/rinaturalizzate per attività estrattiva cessata ante LR 30/89) 644 TOTALE CAVE (*) vedere dettagli a pagina 10 8

9 CATASTO CAVE (Minerali di seconda categoria) Cave per destinazione d uso Amministrativamente ATTIVE INATTIVE Superf. Totale CIV IND ORN Superf. Totale CIV IND ORN [Ha] [N] [N] [N] [N] [Ha] [N] [N] [N] [N] TOTALE [N] Cave realmente operative nel 2004 Civili 172 pari la 90% delle cave amministrativamente attive Industriali 32 84% Ornamentali 87 52% 9

10 CATASTO CAVE (Minerali di seconda categoria) Attività amministrativa post L.R. 30/89 n. cave n. provvedimenti amministrativi N. Autorizzazioni nuove cave N. Autorizzazioni cave in prosecuzione in istruttoria N. Archiviazioni cave in prosecuzione Cave autorizzate Cave in istruttoria Cave archiviate / procedimento archiviazione da avviare Provvedimenti amministrativi Cave Totale Cave in esercizio 10

11 ANALISI TERRITORIALE Aree interessate da Miniere e Cave in esercizio in chiusura e dismesse TOTALE Aree estrattive Territorio regionale interessato [Ha] [%] ,31 Miniere in chiusura 11% Cave attive 38% Cave cessate post LR 30/89 10% Miniere dismesse 10% Miniere attive 15% Cave cessate ante LR 30/89 16% 11

12 ANALISI TERRITORIALE Analisi procedimenti di archiviazione cave (anni ): cessazione attività estrattiva e accertamento di recupero ambientale Cave cessate post L.R. 30/89 - classificazione per stato di recupero Cave cessate con procedimento di archiviazione concluso da accertamento RECUPERO AMBIENTALE Cave cessate con prescrizioni di RECUPERO AMBIENTALE Cave cessate senza prescrizioni di RECUPERO AMBIENTALE 1 Riqualificazione d uso 2 Recupero ambientale Rinaturalizzazione totale 4 Rinaturalizzazione parziale 5 Area estrattiva dismessa [N] [N] [N] [N] [N] TOTALE [N] 31 TOTALE [N] [%] % 14 % 11 % 38 % 29 % 100 % 1 - Aree di cava riqualificate per un nuovo utilizzo del terreno 2 - Aree di cava per le quali è stato realizzato un progetto di recupero ambientale (prevalentemente uso naturalistico) 3 - Aree di cava nelle quali è stata riscontrata la rinaturalizzazione del sito (in particolare, rivegetate) 4 - Aree di cava con parziale recupero della naturalità del sito 5 - Area di cava dismessa non recuperata o rinaturalizzata 12

13 SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE ATTIVITA ESTRATTIVE, GIS SITAE La Storia 2005 Consegna ed implementazione del sistema presso il Servizio Attività Estrattive dell Assessorato Industria: attualmente il SITAE è installato su un server presso la sede del Servizio Attività Estrattive, è collegato in rete ed è consultabile da tutti i funzionari del Servizio mediante modalità di accesso personalizzate in base alle finalità di utilizzo (semplice consultazione, gestione del protocollo, modifiche ai dati cartografici, ecc.) utilizzando un semplice browser web, quale Internet Explorer 2007 Consegna all interno del Sistema dei contenuti geo-cartografici dello studio PRAE 13

14 SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE ATTIVITA ESTRATTIVE, GIS SITAE Gli obiettivi Il SITAE consente la gestione e consultazione dei dati delle attività estrattive in possesso dell Assessorato dell Industria Il SITAE è immediatamente in grado di arricchirsi con ulteriori strati informativi, incrementando lo stato delle conoscenze sull attività estrattiva e accogliendo le istanze della pianificazione territoriale, delle procedure di iniziativa industriale e quant altro 14

15 SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE ATTIVITA ESTRATTIVE, GIS SITAE Ricadute Primo nucleo di strumento di supporto all attività del Servizio Attività Estrattive, sia per la gestione delle pratiche minerarie sia per la consultazione degli archivi da parte dei funzionari del Servizio e degli altri Assessorati regionali. Progettazione di un sistema informativo basato sugli standard tecnologici del GIS Web in modo da potersi aprire alla consultazione on-line da parte delle Pubbliche Amministrazioni, dei cittadini-utenti e delle imprese. Realizzazione di un sistema che costituisse un punto di partenza fondamentale per la creazione di uno sviluppo economico del settore, nel rispetto e nella salvaguardia dell ambiente. 15

16 SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE ATTIVITA ESTRATTIVE, GIS SITAE Un primo esempio di integrazione: lo studio del PRAE Integrazione ed implementazione, sulla stessa infrastruttura tecnologica, degli strati informativi del PRAE, utilizzando i medesimi strumenti di consultazione ed analisi Correlazione dei dati del censimento delle unità produttive con lo strato informativo delle pratiche minerarie autorizzate ed in istruttoria Georeferenziare le informazioni 16

17 SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE ATTIVITA ESTRATTIVE, GIS SITAE Conclusioni ottimizzazione e riuso dei sistemi e delle risorse integrazione dei dati e crescita modulare del sistema informativo. obiettivi di sviluppo del sistema rivolto al sempre più stretto rapporto con le interfacce e i dati del nuovo SITR (Sistema Informativo Territoriale Regionale). 17

18 DATI TECNICO ECONOMICI - Miniere e Cave (Censimento industria estrattiva 2004) Quadro riepilogativo delle imprese e delle unità produttive nel 2004 IMPRESE Società di Capitali Soc.di persone, ditte individuali, Enti pubblici UNITA' PRODUTTIVE (*) UNITA' PRODUTTIVE OPERATIVE [N] [%] [N] [N] cave miniere impianti cave miniere impianti Imprese ESTRATTIVE Esclusivamente di carattere estrattivo Imprese VERTICALIZZATE Estrazione e lavorazione Imprese MANIFATTURIERE Lavorazione e trasformazione Imprese COLLATERALI Altri settori più attività estrattive Totali parziali Totali complessivi (*) Le Unità produttive considerate fanno riferimento all anno 2004; si rileva una forte contrazione rispetto al Catasto 2006 Fonte: Censimento Progemisa Dati relativi al

19 QUADRO CONOSCITIVO DEL SETTORE PER TIPOLOGIA DI MATERIALE E PER TERRITORIO Dati tecnico economici: sintesi generale del settore Comparto U.P. Superficie Prodotto estratto Fatturato netto Addetti produzione Addetti impresa Addetto / superficie Produz / addetto Fatturato / addetto [N] [Ha] [t] [ ] [N] [N] [addha] [t/add] [ /add] MINIERE , , ORNAMENTALI , , CIVILI , , INDUSTRIALI , , TOTALE , ORNAMENTALI: Dettaglio del comparto ESTRAZIONE , , MANIFATTURIERO TOTALE ORNAMENTALI

20 QUADRO CONOSCITIVO DEL SETTORE PER TIPOLOGIA DI MATERIALE E PER TERRITORIO Produzione e addetti Miniere e Cave uso industriale MINIERE Argille Refrattarie 3 109, ,3 19 Bentoniti Caolini Argille refrattarie 9 108, ,0 29 Feldspato 8 219, ,9 39 Sabbie silicee, feldspatiche e caoliniche 3 36, ,1 51 Bario 3 64, ,8 6 Fluoro 1 16, ,0 181 Carbonati ferrosi 1 4, ,1 2 Talco 1 68, ,9 18 Sale ,7 Combustibili fossili 1 146, ,7 314 Acque minerali e termali ,5 CAVE industriali U.P. Add. Estraz. operative Superficie Produzione normal. [N] [Ha] [t] [%] [N] , Granulati per leganti ,8 23 Materiali per abrasivi e isolanti ,3 14 Materiali per laterizi , ,8 28 Materiali per la ceramica 3 28, ,3 23 Vari 7 93, ,9 8 (*) Stima Progemisa , Mercati di riferimento (*) Locali Extra Reg. [%] [%] 20

21 QUADRO CONOSCITIVO DEL SETTORE PER TIPOLOGIA DI MATERIALE E PER TERRITORIO Produzione e addetti Cave uso ornamentale e civile CAVE ornamentali U.P. operative Superficie Produzione Add. estraz. normal. [N] [Ha] [t] [%] [N] GRANITO Bianco ,3 67 Ghiandone ,2 32 Giallo 6 14, ,4 20 Grigio 6 31, ,2 27 Rosa , ,8 204 sub totale granito , MARMO Marmo di Orosei ,3 194 ALTRE PIETRE Lastrati ,2 3 Trachiti e Basalti 9 26, , , Mercati di riferimento (*) Locali Extra Reg. [%] [%] CAVE civili Inerti per conglomerati ,7 272 Tout Venant ,2 67 Cantonetti 2 5, ,0 3 Trachiti 3 14, ,1 8 Lastrati 1 1, , ,

22 QUADRO CONOSCITIVO DEL SETTORE PER TIPOLOGIA DI MATERIALE E PER TERRITORIO Comparto manifatturiero lapidei I LAVORATI U.P. Produzione estratto Totale materiali Incidenza Grezzi venduti Incidenza lavorati lavorati/ lavorati/grezzi estratto venduti [N] [t] [mc] [mc/anno] [%] [t] [mc] [%] GRANITO , , MARMO , , ALTRE PIETRE , ,3 TOTALE , I PRODOTTI Tipologia impresa VERTIC MANIFAT Lastre Masselli Pavimenti e rivesimenti interni Cut to size Produzioni standard Produzioni speciali Elementi arredo urbano TOTALE [N] [N] [%] [N] [%] % su tot prodotto % su tot prodotto % su tot prodotto % su tot prodotto % su tot prodotto % su tot prodotto % su tot prodotto mq/equiv. GRANITI ,5 7,8 11,4 11,1 8,8 0,0 3, MARMI ,6 0,0 13,6 2,7 42,5 0,0 12, ALTRE PIETRE ,8 19,3 10,5 1,7 29,5 0,0 22, TOTALE ,2 4,7 12,4 6,5 26,3 0,0 8, TOTALE [mq/equiv]

23 QUADRO CONOSCITIVO DEL SETTORE PER TIPOLOGIA DI MATERIALE E PER TERRITORIO Impianti manifatturieri operativi manufatti in calcestruzzo 16% lapidei ornamentali 15% calcestruzzo pronto per l uso 40% conglomerati bituminosi 11% lana di roccia refrattari fondenti ceramici calcare micronizzato chimica del fluoro altri 2% ceramica 1% cemento 1% minerali industriali 1% laterizi 2% sale 2% calce, gesso, premiscelati 1% servizi 1% acque minerali e termali 5% lavorazione d inerti 2% 23

24 ANALISI DI MERCATO Produzione nazionale minerali di 1 categoria Confronto produzione nazionale regionale (valori in migliaia di tonnellate m t) Minerali 1 categoria ITALIA (Fonte: APAT- Osser. Econ.) Anno 2004 SARDEGNA (censimento) Sardegna / Italia apparente [t x 1000] [t x 1000] [%] Minerali metallici Barite & Fluorite (*) Talco & Steatite Minerali industriali Sale marino e Salgemma Combustibili fossili - 24 TOTALE ,7 Marna da cemento (*) I dati APAT Osserv.Econ. risultano non affidabili rispetto alle risultanze del censimento 24

25 ANALISI DI MERCATO Produzione nazionale materiali lapidei anni Regione VARIAZ 2005/ =100 VARIAZ 2005/ =100 RANKING 2001 RANKING 2005 Sicilia Lazio Toscana Puglia Trentino Lombardia Sardegna Veneto Piemonte Campania Marche Friuli Liguria Valle d'aosta TOTALE incidenza Sardegna-Italia 10 % 6 % 7 % 7 % 8 % Fonte: STONE SECTOR IMM CARRARA 25

26 ANALISI DEI BILANCI delle società di capitale Incidenza del Valore Aggiunto del settore estrattivo e di prima lavorazione sul V. A. contabile regionale per Sistemi Locali Lavoro Legenda classi di Valore Aggiunto dati da 0 a 2,49 % da 2,5 a 4,99 % da 5 a 9,99 % da 10 a 19,99 % Superiore a 20,00 % 654 = S L L Fonte: elaborazioni Progemisa su dati di bilancio forniti da Osservatorio Economico 26

27 ANALISI DEI BILANCI delle Società di capitale Imprese del settore estrattivo e di prima lavorazione dati dell anno del Censimento 2004 e del 2005, confronto tra i 2 anni con panel aperto variazioni assolute sottostimate Incremento del 78% rispetto al settore estrattivo con esercizio di cave/miniere sia per l anno 2004 (237 imprese) che per l anno 2005 (234 imprese) anno 2005 ricavi di vendita 718 M incidenza su industria in senso stretto 6,4 % incidenza su tutte imprese regionali 3,2 % incremento 2005 su ,0 % anno 2005 valore aggiunto 206 M incidenza su industria in senso stretto 10,0 % incidenza su tutte imprese regionali 4,4 % Incremento 2005 su ,8 % anno EBIT [m ] ROI (valore mediano) 2,7 2,1 Imprese guida regionali 4,2 4,6 ROE (valore mediano) 2,6 2,4 Imprese guida regionali: 4,3 4,7 Val. Agg./costo lavoro 1,5 1,4 Imprese guida reg.li industria 1,5 1,4 Leverage (valore mediano) 4,4 4,1 Imprese guida regionali: 4,6 4,7 Fonte: elaborazioni Progemisa su dati di bilancio forniti da Osservatorio Economico) 27

28 FABBISOGNI: L IMPORTANZA DI UN MODELLO PREVISIONALE La previsione dei fabbisogni locali dei materiali di cava rappresenta un dato fondamentale per pianificare nuove autorizzazioni estrattive secondo l obiettivo del soddisfacimento dei fabbisogni stessi in relazione alla capacità e vita produttiva delle cave esistenti L analisi dei fabbisogni ha significato per i soli materiali di cava le cui destinazioni di mercato sono locali o regionali: > I materiali di cava per uso civile ossia gli inerti per il settore Industria delle costruzioni > I materiali di cava per uso industriale: argille per laterizi, calcare e altri materiali per la produzione di cemento e calce I minerali di prima categoria e i materiali per uso ornamentale fanno riferimento al mercato mondiale delle materie prime 28

29 FABBISOGNO DI INERTI PER L INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI L analisi su produzione e fabbisogni dei materiali di cava è focalizzata sul settore che è in assoluto il più importante e cioè quello degli aggregati inerti destinati all industria delle costruzioni. Nel 2005 in Italia gli investimenti in costruzioni pari a milioni di euro rappresentano il 9,7% del PIL e il 47,2% degli investimenti fissi del Paese INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI Milioni di euro ,5% Investimenti in costruzioni - Composizione % 2006 Costruzioni non residenziali pubbliche 21,4% Nuovo 25,5% ,4% Costruzioni non residenziali private 26% Manutenzione straordinaria 27,1% Abitazioni 52,6% Stime ANCE Elaborazione ANCE su dati ISTAT 29

30 FABBISOGNO DI INERTI PER L INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI 1,7 Consumi di cemento in Sardegna Lavori Pubblici in Sardegna (appalti > ) consumi [ milioni t ] 1,6 1,5 1,4 1,3 1,2 1,1 Importi [milioni di ] Cagliari Nuoro Oristano Sassari Sardegna 1, anni Fonte dati: AITEC Indagine cemento e costruzioni in Italia anni Fonte dati: Autorità Lavori Publici: Sistema Informativo Appalti > Consumi [ milioni di mc ] Stima volumetria edilizia privata, residenziale e non residenziale Cagliari Nuoro Oristano Sassari Consumi [milioni di ton] Consumi pregressi inerti per conglomerati Sardegna Cagliari Nuoro Oristano Sassari Sardegna anni Fonte dati:elaborazione Progemisa su dati ISTAT Permessi di costruzione anni Fonte dati:elaborazione Progemisa 30

31 FABBISOGNO DI INERTI PER L INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI Stima consumo inerti per conglomerati cementizi e bituminosi Fabbisogno inerti per conglomerati cementizi e bituminosi (stima basata sul consumo di bitume e cemento anno 2004) Fabbisogno inerti (Stima basata sui dati ISTAT dei permessi costruzione anno 2004) Fabbisogno inerti per conglomerati per lavori pubblici 2004 (Stima basata sui dati relativi agli appalti di lavori pubblici anno 2004 fonte Autorità lavori Pubblici) t/a t/a t/a TOTALE Fabbisogno inerti x conglomerati 2004 (stima basata sui dati istat dei permessi di costruzione e sui dati degli importi degli appalti di lavori pubblici) t/a TOTALE Fabbisogno inerti x conglomerati 2004 (Media dei due metodi di stima) Produzione cava inerti per conglomerati (dato dichiarato 2004) Produzione cava inerti per conglomerati (dato stimato 2004) Stima altri approvvigionamenti inerti (concessioni regionali estrazioni in alveo, miglioramenti fondiari scavi e recupero inerti da discariche cave miniere) t/a t/a t/a t/a TOTALE APPROVIGIONAMENTO INERTI PER SODDISFACIMENTO FABBISOGNO INERTI PER CONGLOMERATI CEMENTIZI E BITUMINOSI t/a 31

32 FABBISOGNO DI INERTI PER L INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI Assetto produttivo delle cave per uso civile In base alla destinazione commerciale prevalente del prodotto di cava le 205 cave di materiali per uso civile in esercizio si ripartiscono in 134 cave di inerti per conglomerati cementizi e bituminosi, 61 cave di inerti per rilevati e riempimenti, 10 cave per altre destinazioni d uso. Con riferimento al settore principale delle cave di inerti per conglomerati cementizi e bituminosi l analisi ha evidenziato i seguenti aspetti focali: > la produzione delle cave di inerti per uso civile soddisfa in modo adeguato e stabile il fabbisogno regionale > l assetto produttivo e territoriale delle cave è speculare all assetto insediativo del territorio regionale > l incremento della produzioni di inerti per conglomerati dal 2003 al 2004 è di oltre il 18 % > il 70% delle cave di materiali per uso civile operative al 2004 con il 75% circa della produzione totale ha oltre 15 anni di vita > le riserve coltivabili sono tali da garantire il 100% delle produzioni attuali a scala regionale per 5 anni, il 57% delle produzioni attuali per 10 anni 32

33 INDICATORI DI SOSTENIBILITÀ E DI QUALITÀ ECOLOGICA Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, occorre definire i criteri tecnici a cui le attività produttive devono attenersi I criteri di qualità ecologica per la gestione dell attività estrattiva a cielo aperto sono individuati nelle soglie ECOLABEL Compiti dell amministrazione quantificare gli obiettivi di sostenibilità, monitorare l attuazione, l efficienza e l efficacia delle azioni di piano Riferimenti principali: indirizzo della Commissione UE (Com ) Promozione dello sviluppo sostenibile nell industria estrattiva non energetica nell UE pubblicazione da parte della Commissione: EU Non-energy extractive industry sustainable development indicators decisione della Commissione UE: assegnazione dell ECOLABEL alle coperture dure per pavimenti; la decisione include la fase estrattiva Definizione dei criteri valutazione delle prestazioni dell industria estrattiva sarda > verifica dell adozione dei sistemi di qualità da parte delle imprese (censimento 2004) > calcolo degli indicatori di sostenibilità (dati del censimento 2004) > confronto con le soglie ECOLABEL e con il livello di prestazione europeo 33

34 IL QUADRO PIANIFICATORIO E PROGRAMMATORIO Il Piano Paesaggistico Regionale Il PPR rappresenta il documento di riferimento fondamentale per la programmazione e la gestione del territorio È al suo interno che l azione legislativa e di governo regionale ha individuato e definito gli obiettivi fondamentali da perseguire per la tutela e la valorizzazione del territorio L attività estrattiva è definita all interno dell assetto insediativo, come attività antropica di trasformazione del territorio 34

35 IL QUADRO PIANIFICATORIO E PROGRAMMATORIO Gli indirizzi di tutela e valorizzazione del P P R L attività estrattiva comporta, in ogni caso, seppur in un lasso di tempo determinato e transitorio, una modifica del suolo. Le norme relative alle componenti di paesaggio delle aree naturali e subnaturali e delle aree seminaturali, fortemente limitanti alle trasformazioni del territorio, sono state interpretate come ostative. Le norme delle aree di utilizzazione agro-forestale vietano trasformazioni per destinazioni e utilizzazioni diverse da quelle agricole di cui non sia dimostrata la rilevanza pubblica economica e sociale e l impossibilità di localizzazione alternativa. Tali indirizzi normativi si ritiene siano da estendere a tutto il territorio regionale, compresi, quindi, gli ambiti di paesaggio interni del P.P.R., attualmente in fase di predisposizione. 35

36 LE SCELTE A CINQUE ANNI I Criteri di formazione degli atti d indirizzo /1 Nelle more dell approvazione della proposta di PRAE, constatato che l apparato produttivo esistente assicura nel breve-medio periodo il soddisfacimento dei fabbisogni regionali dei materiali e sostanze minerali di prima e seconda categoria, si dispone che nei prossimi 5 anni non venga consentita l apertura di cave e miniere non interessate da pregressa attività estrattiva Lo scenario di sviluppo del settore estrattivo, fondato sul principio di razionale utilizzazione della risorsa e di contenimento del consumo di territorio e delle risorse non rinnovabili, implica la scelta che per assicurare il soddisfacimento dei fabbisogni dei materiali di cava è preferibile consentire la prosecuzione di attività estrattive ricadenti anche in un contesto di aree vincolate, piuttosto che intaccare la valenza paesaggistica e ambientale in aree naturali o seminaturali con l apertura di nuove cave 36

37 LE SCELTE A CINQUE ANNI I Criteri di formazione degli atti d indirizzo /2 Sono recepiti i vincoli di carattere ambientale posti dalla normativa regionale, statale e comunitaria e dalla pianificazione territoriale sovraordinata A seguito dell analisi di settore, si dettano ulteriori prescrizioni ostative per l apertura di nuove attività di cava Il soddisfacimento del fabbisogno regionale dei materiali di cava dovrà essere garantito dalla coltivazione dei giacimenti attualmente sfruttati localizzati nelle cave esistenti e loro aree contigue Sono individuati gli ambiti territoriali estrattivi in cui è consentita l attività estrattiva: in via preliminare tali ambiti coincidono con i giacimenti attualmente sfruttati: concessioni minerarie; aree di autorizzazione delle cave autorizzate, aree delle cave in istruttoria rilevate all anno

38 LE SCELTE A CINQUE ANNI I Criteri di formazione degli atti d indirizzo /3 Autorizzazione d indagine e Permesso di ricerca di minerali di 1 Categoria La ricerca mineraria, realizzata con tecnologie non invasive, in regime di Autorizzazione d indagine e di Permesso di ricerca, è consentita per minerali per i quali venga riconosciuto dalla Giunta regionale il preminente interesse pubblico. L esito positivo della ricerca non da luogo ad alcuna aspettativa o diritto da parte del ricercatore L esito positivo della ricerca mineraria è condizione necessaria ma non sufficiente per l ottenimento della concessione mineraria che è concessa previa VIA positiva, a seguito di una valutazione positiva di sostenibilità ambientale sociale ed economica dell iniziativa 38

39 LE SCELTE A CINQUE ANNI Indirizzi per i rinnovi e autorizzazioni di cave in prosecuzione Si definiscono prescrizioni e indirizzi per il Rinnovo delle Autorizzazioni di cava, e per l autorizzazione delle cave in regime di prosecuzione secondo due tipologie di istanza: Ampliamento e Completamento In relazione a queste tipologie è differenziato l iter autorizzativo il cui esito positivo è però subordinato alla verifica della corretta conduzione dell attività estrattiva. L ampliamento è subordinato all esito positivo della procedura di verifica/via L esito positivo non è scontato, ma il giudizio non può prescindere dalle seguenti considerazioni: > L impatto ambientale è valutato in un contesto di transizione tra area antropizzata e area naturale o seminaturale con un paesaggio già trasformato dall attività antropica > L attività estrattiva deve essere finalizzata all approvvigionamento di materie prime per l industria di trasformazione nel territorio regionale sardo > La scelta di cessare una cava in attività, non concedendo il rinnovo dell autorizzazione, o l autorizzazione alla prosecuzione può determinare l esigenza di apertura di una nuova cava > La trasformazione di aree naturali o seminaturali, contigue alla cava in ampliamento in area estrattiva, può essere compensata con adeguati interventi di recupero ambientale in altre aree 39

40 LE SCELTE A CINQUE ANNI Prescrizioni per il completamento dell iter di autorizzazione delle cave in regime di prosecuzione > Dovranno essere avviati i procedimenti di cessazione dell attività estrattiva in regime di prosecuz. per le quali non è stata presentata istanza per la procedura di verifica/via ai sensi della L.R. 15/2002 e, altresì, delle attività estrattive per le quali risulti una inattività superiore a 3 anni > Decorsi tre mesi da nuovo e ultimo sollecito dovranno essere sospese le attività estrattive per le quali non siano state rispettate le richieste di integrazione. Decorso un ulteriore anno dal provvedimento di sospensione dovrà essere avviato, in assenza di adeguato riscontro, il procedimento di cessazione dell attività > L attività estrattiva è considerata in completamento con riferimento all area in disponibilità dell attività estrattiva alla data del 31/12/2002. Gli eventuali ampliamenti abusivi di area estrattiva rispetto a quella in disponibilità costituiscono motivo di sanzione pecuniaria. Le aree interessate devono essere ripristinate o compensate con adeguati recuperi in altre aree > Le attività estrattive ricadenti in aree individuate dal PRAE come zone omogenee estrattive, da sottoporre a pianificazione attuativa per la migliore utilizzazione della risorsa e recupero dell area, devono essere autorizzate previa approvazione del piano attuativo della zona > L esito negativo della procedura di verifica/via determina l avvio del procedimento per la cessazione dell attività estrattiva in prosecuzione. I tempi per la cessazione sono indicati nel procedimento di competenza dell Assessorato Industria e dovranno essere adeguati all eventuale completamento del lotto di coltivazione, ammortamento di investimenti, esecuzione dei lavori di recupero ambientale; ma dovranno essere comunque inferiori al limite di 5 anni 40

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