BIESSE Group Policy di gestione del rischio cambio

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1 Marzo 2010

2 Indice Premessa Linee guida della risk policy Strutture organizzative coinvolte Attribuzione di mission e responsabilità e relativo sistema di deleghe Modalità di formazione delle esposizioni Il modello standard Modalità di monitoraggio del rischio di cambio Monitoraggio delle esposizioni Indicatori per la misurazione dei rischi Gli strumenti eleggibili per la copertura del rischio cambio Requisiti generali delle operazioni di copertura per la gestione del rischio cambio Gli strumenti eleggibili per la copertura dei rischi...19 Allegato 1: Dettaglio degli strumenti eleggibili...24 A1.1 Forward su cambi...24 A1.2 Requisiti formali obbligatori del contratto Forward...26 A1.3 Cross Currency Option...27 A1.4 Requisiti formali obbligatori dei contratti di Currency Option...30 A1.5 Strategie di copertura Zero Cost

3 A1.6 Requisiti formali di un contratto Cylinder...33 Allegato 2: Esempi di strategie di hedging...34 A2.1 Gestione dei flussi in valuta in entrata tramite FORWARD34 A2.2 Gestione dei flussi in uscita tramite FORWARD...35 A2.3 Gestione dei flussi in entrata tramite Opzioni...37 A2.4 Gestione dei flussi in uscita tramite Opzioni

4 Premessa La presente Policy definisce le linee guida relative alla gestione del rischio cambio generato dal core business del Gruppo Biesse. Il modello di gestione dei rischi è di tipo accentrato: la capogruppo Biesse S.p.A. garantisce un costante presidio del valore aziendale attraverso un monitoraggio attivo delle esposizioni al rischio cambio e la definizione di strategie finalizzate ad una loro mitigazione. Il documento è strutturato come segue: nel Capitolo 1 sono descritte le linee guida della risk policy a cui le unità organizzative coinvolte nel processo di gestione dei rischi si devono conformare; nel Capitolo 2 sono individuate le strutture organizzative coinvolte nel processo di gestione del rischio cambio, le mission/responsabilità di ciascuna struttura ed il relativo sistema delle deleghe. Vengono altresì riportate le modalità di formazione delle esposizioni con riferimento ai modelli di business adottati da Biesse; nel Capitolo 3 sono descritte le misure utilizzate per la gestione del rischio di cambio. Inoltre, è definito il concetto di fair value 1 degli strumenti e gli indicatori di rischio delle esposizioni; nel Capitolo 4 dopo una sintetica definizione del rischio cambio, sono descritti gli strumenti finanziari plain vanilla 2 che nell ambito della presente policy vengono considerati eleggibili ai fini della copertura del rischio cambio. In tale Capitolo è altresì descritto il modus operandi nella costruzione di coperture efficienti. Tale Policy è stata redatta sulla base della struttura organizzativa, della Corporate Governance, delle metodologie e delle procedure per la gestione del rischio cambio attualmente in uso presso il Gruppo, nel rispetto delle Best Practice di mercato. Al fine di garantire un sistema di governo dei rischi in linea con la migliore prassi di mercato ed integrato per le varie classi di rischio, la presente Policy è suscettibile di future integrazioni ed estensioni dovute allo sviluppo: della struttura organizzativa di Biesse S.p.A., attraverso l individuazione di mission e responsabilità delle unità organizzative coinvolte, anche in relazione alle strategie di gestione della finanza di azienda (es. ottimizzazione della struttura del debito, razionalizzazione delle fonti di indebitamento, scelte di allocazione del capitale), 1 Il Fair Value di uno strumento finanziario ne indica il valore di mercato equo definito al momento della valutazione. Per gli strumenti per i quali non sia disponibile un mercato, tale valore è determinato attraverso l applicazione di modelli finanziari. 2 Con il termine Plain Vanilla si indicano gli strumenti derivati tradizionali, caratterizzati da un basso livello di complessità finanziaria (che per loro natura presentano caratteristiche di coerenza rispetto alle caratteristiche dei sottostanti da coprire). 4

5 alla pianificazione finanziaria ed alla gestione del rischio tasso di interesse; delle modalità di gestione del sistema dei pagamenti in valuta tra Capogruppo e Filiali estere, al fine di ottimizzare la gestione dei rischi per l intero Gruppo; del sistema di limiti operativi, che permetta di identificare le linee di responsabilità e di competenza nella gestione del rischio di cambio coerentemente con il modello organizzativo individuato; delle unità organizzative dedicate al monitoraggio dei rischi (Internal Audit/Controllo di Gestione). 5

6 1 Linee guida della risk policy La policy prevede una gestione accentrata sulla Capogruppo del rischio cambio. L ambito di applicabilità della medesima è circoscritto alla gestione dell esposizione al rischio di cambio avente impatto a livello di Bilancio Individuale di Biesse S.p.A. Tale esposizione è derivante da: deal intercompany intercorsi fra Biesse Spa e Filiali Estere Commerciali; vendite dirette di Biesse Spa alla clientela finale; deal intercompany intercorsi fra HSD Spa (Società facente controllata da Biesse S.p.A.) e la relativa Filiale Commerciale Estera americana 3. In ogni caso non è obiettivo della policy la stabilizzazione dei flussi valutari derivanti dalle vendite effettuate dalle Filiali Estere alla clientela finale, ossia non è obiettivo della policy disciplinare la gestione/stabilizzazione dei margini commerciali generati dalle Filiali Estere. Le singole Filiali Commerciali estere che generano le esposizioni in valuta si incaricano di fornire alla Capogruppo in modo tempestivo, completo ed accurato tutte le informazioni gestionali necessarie a supportare un efficiente processo di mitigazione dei rischi a livello accentrato. Di seguito si riepilogano le linee guida a cui si devono conformare le unità organizzative coinvolte nel processo di gestione dei rischi: La Capogruppo Biesse S.p.A. garantisce un costante presidio del valore aziendale attraverso un monitoraggio attivo delle esposizioni al rischio cambio e la definizione di strategie finalizzate ad una loro mitigazione (i.e. active hedge). La Capogruppo Biesse S.p.A. ha l obiettivo strategico di stabilizzare i flussi di cassa (cash flow hedge) rivenienti da vendite dirette e da operazioni commerciali/finanziarie intercompany (prestiti in valuta intercompany). L orizzonte temporale del processo di copertura dei rischi di cambio coincide con l orizzonte temporale derivante dal portafoglio ordini e/o del sottostante oggetto di copertura. La strategia di copertura di Biesse S.p.A. non prevede la copertura di flussi di budget. Nell ordinaria attività di monitoraggio e gestione del rischio di cambio, la 3. HSD S.p.A. ha 2 filiali estere: HSD USA e HSD Deutschland (entrambi operano autonomamente nelle vendite e nel servizio di assistenza tecnica). Le sole transazioni commerciali fra HSD Spa e HSD USA generano esposizione al rischio di cambio. 6

7 capogruppo Biesse S.p.A. ha l obiettivo di minimizzare l esposizione al rischio e le perdite correlate. In una logica di continua riduzione dei rischi di perdita, la Capogruppo ha l obiettivo di minimizzare i costi legati all utilizzo degli strumenti di copertura indipendentemente dalla congiuntura economica, dalla visibilità e dalle aspettative di mercato della Direzione Amministrazione Finanza e Controllo. Le singole Filiali Estere non hanno facoltà di negoziare strumenti derivati a copertura del rischio cambio, salvo le eccezioni di seguito individuate. Nell ambito dei processi di monitoraggio dei rischi, la capogruppo Biesse S.p.A. adotta una logica di misurazione quantitativa dei rischi, sia nell analisi delle esposizioni valutarie, sia nella valutazione di efficienza di operazioni in strumenti derivati negoziati per finalità di copertura. 7

8 2 Nell ambito del presente capitolo si riporta la descrizione dei ruoli e delle mission delle varie strutture organizzative coinvolte nel processo di gestione dei rischi cambio, il sistema di deleghe, nonchè la descrizione delle modalità di formazione delle esposizioni a partire dalla struttura del business del Gruppo Biesse. 2.1 Strutture organizzative coinvolte Le strutture organizzative coinvolte nel processo di gestione del rischio di cambio sono: Consiglio di Amministrazione. Comitato governance. Management meeting Direzione Amministrazione Finanza e Controllo, con particolare riferimento al servizio Finanza. Amministrazione (Contabilità/Bilancio). Internal Auditing. Controllo di Gestione. 2.2 Attribuzione di mission e responsabilità e relativo sistema di deleghe Sono di seguito rappresentate le mission e le responsabilità, in relazione alla gestione del rischio cambio, delle strutture aziendali precedentemente individuate: Strutture organizzative Capogruppo Consiglio di Amministrazione Funzioni Definisce le linee guida per la gestione del rischio di cambio Delega al Comitato rischi il controllo della gestione del rischio di cambio Autorizza l adozione della Policy e delle relative deleghe operative. Responsabilità Definizione degli obiettivi strategici per la gestione del rischio di cambio del Gruppo Autorizza l adozione della Policy quale strumento di gestione, monitoraggio e controllo del rischio. Delega al Comitato rischi l adozione delle strategie ritenute più consone per la gestione, il monitoraggio ed il controllo del rischio in linea con gli 8

9 Strutture organizzative Capogruppo Funzioni Responsabilità obiettivi strategici prefissati. Ratifica l operato del Comitato Rishi sulla base del Reporting predisposto dalla Direzione Amministrazione Finanza e Controllo. Comitato Governance Supervisiona e indirizza l operatività finanziaria per la gestione del rischio cambio. Il comitato si compone di: Amministratore Delegato Direzione Amministrazione Finanza e Controllo - CFO Definisce operativamente le linee guida strategiche da inserire nella policy da sottoporre all autorizzazione del Consiglio di Amministrazione; Analizza gli impatti operativi; Definisce le regole di gestione e le modalità di controllo. - Responsabile Finanza Responsabile Internal Audit Management meeting Top Management di riferimento operativo per l applicazione della policy Supervisione operativamente la corretta applicazione della policy analizzando periodicamente la reportistica finanziaria di riferimento Il comitato si compone di: Amministratore Delegato; Direzione Amministrazione Finanza e Controllo; Top Management di riferimento operativo per l applicazione della policy Sulla base del Reporting elaborato dalla Direzione Finanza, analizza la struttura finanziaria e l esposizione al rischio di cambio relativamente al periodo di osservazione. Definisce, sulla base delle indicazioni della Direzione Amministrazione Finanza e Controllo e coerentemente con le linee guida e gli obiettivi strategici della Policy, le strategie di copertura del rischio di cambio relativamente al periodo di osservazione. Verifica, in occasione di ogni convocazione e sulla base del Reporting predisposto dalla Direzione Amministrazione Finanza e Controllo, le operazioni di copertura poste in essere e validate dal Servizio Controllo di Gestione e Internal Audit per il controllo interno e le ratifica. 9

10 Strutture organizzative Capogruppo Funzioni Responsabilità Direzione Amministrazione Finanza e Controllo Rende operative le indicazioni strategiche dell amministratore delegato riportate nelle linee guida della policy Gestisce e coordina le attivita del Servizio: - Finanza - Controllo di Gestione - Amministrazione Presidia i flussi di cassa valutari di gruppo ed è responsabile della gestione del rischio cambio correlato. Sottopone all attenzione del Comitato rischi le operazioni di copertura effettuate mensilmente Recepisce i risultati delle analisi relative agli indicatori per la misurazione del rischio cambio sulle esposizioni in essere. Finanza Gestisce la liquidità (cash management), e l indebitamento a breve, a medio e lungo termine in valuta. Gestisce le operazioni di copertura del rischio di cambio al fine di perseguire una struttura finanziaria ottimale, coerentemente con gli obiettivi definiti nella Policy. Predispone la policy per la gestione del rischio di cambio per l approvazione del Comitato rischi e, quindi, del Consiglio di Amministrazione. Sottopone (o propone) al CFO le strategie di copertura e le differenti forme tecniche utilizzabili, sulla base delle analisi e delle informazioni di mercato. Garantisce l esecuzione (execution) delle operazioni di copertura del rischio cambio approvate. Responsabile dei processi di valutazione periodica del fair value degli strumenti finanziari derivati in posizione e del processo di stima delle variazioni di fair value generate dalle oscillazioni del tasso di cambio spot e delle variazioni di fair value generate dalle oscillazioni dei punti a termine (per finalità di hedge accounting). Responsabile dei processi di verifica dei profili di efficacia delle operazioni di copertura in ottica ex-ante ed expost, sulla base dei modelli di hedge accounting del cash flow hedge e di copertura del net investment. Trasmissione al servizio amministrazione di tutti i dati quantitativi necessari per le scritture contabili connesse alla 10

11 Strutture organizzative Capogruppo Servizio Amministrazione (Contabilità/Bilancio) Funzioni Responsabilità rappresentazione contabile dei derivati. Responsabile dell associazione contabile tra ogni derivato in posizione e le esposizioni oggetto di copertura ed al successivo monitoraggio delle relazioni stesse al fine di identificare per ogni data di reporting la percentuale di relazione di copertura oggetto di discontinuing Elabora i report sulle misure di rischio e le sottopone al CFO, ed al Comitato Rischi. Definisce le regole di contabilizzazione degli strumenti di copertura del rischio cambio, previa condivisione con il Servizio Internal Audit. Verifica le posizioni in essere ed effettua la quadratura tra le posizioni censite nel sistema di position keeping della Finanza con il sistema di contabilità e con le confirmation delle operazioni inviate dalla controparte finanziaria. Recepisce dal servizio Finanza la documentazione formale a supporto delle relazioni di hedge accounting. Controllo di Gestione Verifica periodicamente che l entità dei rischi di cambio assunti dal Gruppo siano coerenti con gli obiettivi strategici in materia di rischio definiti dall alta direzione. Verifica la corretta alimentazione delle operazioni per la gestione del rischio cambio nel sistema di Finanza (position keeping) e nel sistema di contabilità /gestionale e la conformità delle conferme (confirmation) ricevute dalle controparti con le singole operazioni di copertura realizzate dal Servizio Finanza. Analizza le caratteristiche delle operazioni e degli strumenti finanziari negoziati dal Servizio Finanza, gli algoritmi di pricing, le posizioni in essere e l esposizione al rischio di cambio, verificando la correttezza delle elaborazioni sulla base dei dati di pianificazione finanziaria e dei dati di mercato a disposizione. Recepisce dal Servizio Finanza il dettaglio delle esposizioni in cambi e dei rispettivi derivati di copertura, verificando che il rischio residuo aperto sia al di sotto delle soglie di tolleranza definite dal Comitato Rischi. 11

12 Strutture organizzative Capogruppo Funzioni Responsabilità Servizio Audit Internal Controllo della corretta applicazione delle Policy e delle procedure applicate per la gestione del rischio cambio Verifica la corretta applicazione della Policy approvata dal CdA da parte delle strutture operative, con particolare riferimento ai requisiti formali. Biesse S.p.A. conviene di attribuire, nel rispetto e nei limiti previsti nella presente policy, i seguenti poteri di delega definiti in rapporto alla tipologia di strumenti. Nominativi abilitati Società Funzione Strumenti di copertura Dott. S.Porcellini Biesse S.p.A. CFO Tutti gli strumenti eleggibili Dott. A.Amurri Biesse S.p.A. Responsabile Servizio Finanza Tutti gli strumenti eleggibili Gli strumenti di copertura eleggibili definiti in tabella sono negoziabili con un limite di quantità nozionale tale da garantire un livello di copertura delle esposizioni al rischio cambio generate dall attività industriale del Gruppo Biesse (ordini-fatturefinanziamenti) compreso tra il 70% ed il 120%. Nei limiti dei rispettivi poteri di delega sopra riportati, il CFO ed il Responsabile del Servizio Finanza hanno la facoltà di: definire i parametri di prezzo e di contratto nel rispetto dei principi definiti dalla Policy in materia di rischio cambio; procedere alla chiusura delle operazioni telefonicamente, attraverso conferma elettronica via o attraverso sistemi informatici dedicati. L eventuale modifica relativa all attribuzione dei suddetti poteri di delega alla contrattazione e chiusura delle operazioni deve essere autorizzata ed approvata dal Chief Executive Officer (CEO) e deve essere successivamente inclusa a corredo della presente Policy. 12

13 2.3 Modalità di formazione delle esposizioni Le esposizioni in cambi in capo a Biesse S.p.A. sono di natura finanziaria / transattiva e sono generate sulla base di due differenti modelli di vendita: Vendita diretta di ricambi e/o macchinari al cliente finale ad un prezzo espresso in una valuta diversa dalla valuta di conto di Biesse S.p.A. Vendita indiretta di ricambi e macchinari al cliente finale mediante l intermediazione di una Filiale estera. La vendita diretta genera rischio di cambio in capo a Biesse S.p.A. in quanto le transazioni sono effettuate nella valuta funzionale del paese compratore, sulla base di un tasso di cambio rispetto all euro fissato al momento della ricezione dell ordine. Nell ambito della vendita indiretta, Biesse S.p.A. si avvale di una serie di società commerciali controllate che seguono la vendita dei ricambi e dei macchinari nei rispettivi mercati locali. In particolare, di seguito si riporta l elenco delle società che originano per la Capogruppo un esposizione al rischio di cambio: 1 Biesse Canada 2 Biesse America 3 Biesse Group Uk 4 Biesse Group New Zealand 5 Biesse Group Australia 6 Biesse Manufacturing India* 7 Biesse Asia 8 Biesse Schweiz GmbH Il modello standard Le Filiali Biesse America, Biesse UK, Biesse Canada, Biesse Australia, Biesse New Zealand, e Biesse Schweiz GmbH presentano una struttura di costi e ricavi denominati nelle rispettive valute di riferimento. Biesse S.p.A. provvede a fatturare le forniture di 13

14 macchinari e ricambi in valuta locale. Pertanto, esse sono da considerarsi neutrali al rischio di cambio. Biesse S.p.A. stipula con le suddette società dei contratti di vendita (internal deal) di ricambi e macchinari. Relativamente al comparto ricambi, le transazioni con le Filiali Estere sono frequenti e generalmente hanno ad oggetto importi limitati. La Direzione Finanza accede all informazione dei crediti in essere e relativi tassi di cambio applicati attraverso il sistema di contabilità (Formula). Il fixing del tasso di cambio applicato alla vendita di ricambi è rivisto su base mensile. Relativamente al comparto macchinari, le vendite si caratterizzano per transazioni meno frequenti aventi importi più rilevanti. La procedura di vendita, che può avvenire per finalità di vendita diretta o per finalità di stock, prevede la predisposizione del Modulo Trasmissione Ordine (MTO), documento attraverso il quale la Filiale Estera comunica a Biesse S.p.A. i dettagli dell ordine concordato con il cliente finale, ovvero di un ordine trasmesso per finalità di stock. Il prezzo delle transazioni per la compravendita di ricambi e macchinari viene determinato nella valuta locale della società acquirente al momento della stipula del contratto di acquisto sulla base del livello del cambio spot. In questo modo Biesse S.p.A. accentra presso di se il rischio di oscillazione dei tassi di cambio delle valute estere nei confronti dell euro per il periodo che va dalla fissazione del prezzo fino alla data di incasso dalla Filiale o da clienti finale (nel caso di vendita diretta). Le Filiali Estere non hanno pertanto alcun titolo per la gestione e la mitigazione del rischio cambio, in quanto le strutture di costi e ricavi sono espresse nella medesima divisa funzionale. Eccezione al modello standard Per quanto riguarda la gestione del rischio di cambio relativo alle transazioni che coinvolgono la società Biesse Manufacturing Bangalore (India), pur avendo anch essa una struttura di costi e ricavi denominati nella sua divisa di riferimento (rupia indiana), per la sua specifica attività rappresenta un eccezione rispetto al modello standard. In particolare la società indiana oltre a ricevere prodotti finiti e componentistica dall Italia venderà a sua volta macchinari, sia sul mercato locale sia verso altri paesi creando così differenti situazioni di rischio potenziale. I principali paesi coinvolti in questa attività sono al momento: Australia New Zealand Cina 14

15 Singapore U.S.A. Canada Italia Centro-Sud America I flussi di vendita della società indiana, così come quelli di acquisto, saranno denominati in Rupie evitando così l assunzione di ogni rischio di cambio in capo alla stessa società. Al contrario gli acquirenti non-indiani avranno un potenziale rischio di cambio da neutralizzare (es. aud/inr-usd/inr). L atipicità e la difficoltà di accedere ad operazioni di hedging verso la Rupia Indiana oltre la cronica e storica debolezza della stessa potranno consentire alle Filiali interessate di non porre in essere specifiche coperture se non a fronte di ben determinate casistiche o fasi di elevata volatilità dei mercati. Tutte le entità coinvolte nei flussi in rupie indiane dovranno fornire specifica reportistica volta a monitorare la tipologia del rischio in essere ed il relativo ammontare espresso nelle singole divise di riferimento. Il saldo netto dei flussi determinato dalle vendite/acquisti espressi in rupie indiane contro euro sarà gestito in maniera organica da Biesse S.p.A. Italia che, discrezionalmente, potrà effettuare efficaci operazioni di copertura all interno delle tipologie precedentemente stabilite. Il listino di riferimento relativo al rapporto di cambio euro/inr verrà inizialmente fissato con valenza semestrale. All interno dello stesso periodo, eventuali variazioni della quotazione euro/inr potranno essere motivo di specifiche valutazioni/revisioni solo al superamento del range +/- 10% rispetto al cambio di listino inizialmente stabilito. 3 Modalità di monitoraggio del rischio di cambio Coerentemente alle modalità di formazione delle esposizioni definite nell ambito del capitolo 2, si dettagliano nel seguito i criteri di monitoraggio: 3.1 Monitoraggio delle esposizioni Nell ambio della Direzione Amministrazione Finanza e Controllo, il Servizio Finanza è incaricato di effettuare il monitoraggio periodico delle esposizioni finalizzato all attivazione di idonee strategie di copertura. Di seguito si riportano i dettagli delle attività di monitoraggio: Monitoraggio delle esposizioni Settimanalmente il servizio Finanza produce uno scadenziario dei flussi di cassa in valuta, uno per ogni divisa, in cui confluiscono le informazioni relative a: 15

16 1 Fatture emesse relative alla vendita di ricambi e macchinari 2 Ordini esistenti non ancora fatturati, sulla base di tutti gli MTO esistenti alla data 3 Posizioni aperte in strumenti derivati 4 Saldo conti correnti valutari 5 Saldo finanziamenti intercompany in valuta (attivi e passivi) Il Servizio Finanza provvede inoltre a comunicare all Internal Audit/Controllo di Gestione ed al Comitato Rischi l elenco delle esposizioni al rischio cambio e l elenco degli strumenti derivati in posizione su base mensile Amministrazione e Finanza ed all Internal Audit/Controllo di Gestione di Biesse S.p.A. riportante almeno: il livello di esposizione in divisa diversa dalla divisa funzionale (Euro) il riepilogo di tutte le operazioni in strumenti derivati negoziati nel corso della settimana precedente (con copia delle fiches/contabili bancarie) nonché della posizione complessiva del totale degli strumenti derivati in portafoglio 2 Biesse S.p.A con apposita delega nominativa autorizza un apposito responsabile della Filiale estera alla negoziazione di strumenti derivati sulla base di un sistema di limiti in termini di importi nominali 3 La filiale estera deve fornire a Biesse S.p.A. indicazione delle controparti con cui stipula contratti derivati di copertura, nonché eventuali modifiche ai contratti quadro con esse stipulate 3.2 Indicatori per la misurazione dei rischi Con riferimento alle modalità di monitoraggio delle esposizioni descritte nel capitolo 3.1, Biesse S.p.A. implementa modelli di calcolo per la stima del Fair Value e Stress Test, provvedendo al calcolo degli indicatori quantitativi previsti nell ambito della disciplina dell Hedge Accounting (IAS 39) sia in ottica ex-ante, sia in ottica ex-post Analisi del Fair Value Il Fair Value di una posizione in valuta ad una determinata data consente di quantificare attraverso un unico importo il valore ad oggi di una posizione in cambi. Il fair value 16

17 della posizione in valuta sintetizza infatti il valore di mercato dei singoli flussi di cassa espressi in valuta lungo tutte le date di manifestazione dei flussi. In particolare il dettaglio relativo al Valore Attuale (Net Present Value o NPV) dei flussi, abbinato al fair value dei derivati negoziati a fini di copertura, può fornire utili indicazioni circa l efficacia delle coperture implementate. Tale efficacia è monitorata mensilmente dalla Direzione Amministrazione Finanza e Controllo attraverso l analisi della variazione di fair value registrata sul valore in Euro dei flussi in valuta e la variazione di segno opposto sulla posizione in derivati Analisi delle misure di Sensitivity, Scenario e Stress Test Le misure di Sensitivity consentono la produzione di analisi di scenario condotte a partire da una variazione marginale dei parametri di mercato. In particolare, le misure di sensitivity sintetizzano la variazione del valore della posizione a fronte di una variazione al margine nel tasso di cambio. Tali misure possono essere calcolate in maniera numerica, imprimendo una variazione additiva ai parametri di mercato che influenzano il controvalore delle esposizioni e quindi ricalcolando il fair value di queste ultime nel nuovo scenario discrezionale generato. Pertanto, una misura di sensitivity è pari alla variazione di fair value registrata sulle posizioni di rischio a fronte di una variazione pari a un basis point di shift parallelo della curva dei tassi uno per cento additivo sul parametro di volatilità. Le analisi di scenario sono calcolate a partire dalla medesima metodologia implementata per condurre le analisi di sensitivity. Rispetto a queste ultime, le analisi di scenario prevedono nella formulazioni di shock discrezionali, non marginali, sui fattori di rischio rilevanti. Tali analisi consentono al Risk Manager di stimare la possibile evoluzione del fair value della posizione valutaria netta a fronte di variazioni ragionevoli imposte sui parametri di mercato. Le analisi di stress test hanno la finalità di stimare l impatto di eventi estremi sul fair value del portafoglio. Esse pertanto sono stimate a partire da scenari estremi imposti sui parametri di mercato. 17

18 4 Gli strumenti eleggibili per la copertura del rischio cambio 4.1 Requisiti generali delle operazioni di copertura per la gestione del rischio cambio La Direzione Amministrazione Finanza e Controllo della capogruppo Biesse S.p.A. presidia i flussi di cassa valutari di gruppo ed è responsabile della gestione del rischio cambio correlato. In tale contesto la Direzione Amministrazione Finanza e Controllo, effettua operazioni di copertura finanziaria del rischio cambio nel rispetto dei principi del cd. cash flow hedge, consistente nel neutralizzare gli effetti indotti da una variazione del tasso di cambio sul valore in Euro di un cash flow denominato in valuta estera 4. Secondo tali principi ciascuna posizione in derivati: è da riferirsi ad una specifica sorgente di rischio; non sono consentite compensazioni interne tra posizioni in derivati ai fini della neutralizzazione del rischio cambio assolve ad una specifica finalità di copertura presuppone l esistenza di un sottostante di segno opposto e di ammontare pari o superiore, documentabile da una procedura di stima dei flussi in valuta è da considerarsi statica e non soggetta a modificazioni totali o parziali in ogni suo elemento contrattuale Non sarà possibile pertanto negoziare, ristrutturare o chiudere in tutto o in parte una posizione originariamente aperta per finalità di copertura al fine di sfruttare un aspettativa favorevole nei movimenti di mercato (trading con finalità speculativo), fatto salvo il caso in cui si abbia notizia che cash flow ritenuti originariamente altamente probabili subiscano un ritardo nella manifestazione finanziaria o non si verifichino del tutto. In tal caso: l operazione può essere ristrutturata provvedendo a chiudere l operazione originale (unwinding) sostituendola con una equivalente che abbia i requisiti della precedente, ma compatibile con un differente grado di probabilità associato al flusso sottostante); 4 Nell ambito della presente Policy, per Cash Flow Hedge si intende l insieme delle operazioni di copertura allestite al fine di neutralizzare gli impatti che la volatilità del tasso di cambio potrebbe esercitare sul valore in Euro di un flusso di cassa denominato in valuta. Una strategia di Cash Flow Hedge ha pertanto la finalità di stabilizzare il valore economico in Euro dei flussi di cassa denominati in valuta estera. 18

19 l operazione può essere cancellata nel caso di mancata manifestazione del flusso. Le politiche di copertura che possono essere allestite possono sfruttare esclusivamente l utilizzo di contratti forward (vendite/acquisto a termine di valuta) ed opzioni su cambi plain vanilla (diritto a comprare/vendere valuta a termine). 4.2 Gli strumenti eleggibili per la copertura dei rischi Esistenza di Conti Correnti Valutari Le operazioni di copertura che Biesse S.p.A. pone in essere per proteggersi dal rischio cambio insistono su sottostanti rappresentati da previsioni di flusso generate nell ambito delle attività commerciali e finanziarie del gruppo. Le scadenze relative agli incassi ed ai pagamenti legati alle operazioni commerciali sono definite sulla base di una stima di flussi finanziari aggiornati tempestivamente a seguito di una modifica della data di scadenza degli MTO, incasso di flussi in valuta, fatturazione e di ogni evento suscettibile di modificare l esposizione ai tassi di cambio. Possono pertanto sussistere sfasamenti temporali derivanti dalla negoziazione della divisa a termine rispetto agli incassi/pagamenti effettivi di valuta. Eventuali eccedenze di liquidità prodotte da incassi anticipati (o pagamenti posticipati) rispetto alle corrispondenti scadenze, sono assorbite attraverso specifici Conti Correnti Valutari denominati nella medesima valuta dei flussi attesi. In particolare le coperture dovranno essere costruite in modo che siano tendenzialmente rispettate le seguenti fattispecie: I flussi in entrata abbiano scadenza anticipata rispetto alla scadenza del derivato: qualora l incasso in valuta abbia manifestazione antecedente alla scadenza del derivato, l eccedenza del conto valutario derivante dall incasso consentirà il successivo versamento di quanto dovuto alla scadenza dei contratti di copertura. Gli esborsi in valuta abbiano scadenza successiva rispetto alla scadenza del derivato: qualora il pagamento in valuta di un fornitore abbia manifestazione successiva alla scadenza del derivato, l eccedenza del conto valutario derivante dall incasso di valuta dalla copertura consentirà il successivo pagamento di quanto dovuto al fornitore Gli strumenti derivati Il rischio di cambio può essere definito come la possibilità che le attività/passività in valuta registrino un incremento o un decremento di valore a causa dei movimenti del tasso di cambio. Il concetto di rischio di cambio, pertanto, racchiude in sé la possibilità che si verifichino sia eventi favorevoli sia eventi sfavorevoli. 19

20 Il concetto di rischio si deve legare a quello di esposizione al rischio, per cui il rischio esiste per il soggetto che lo deve gestire solo se esso ha effetti sulle sue attività/passività. Biesse S.p.A. assume un rischio di cambio generato dalla struttura valutaria di costi e ricavi delle operazioni commerciali effettuate mediante vendita diretta in valuta ai clienti finali o vendita a Filiali Estere. L utilizzo di contratti derivati viene incontro all esigenza di mitigare e, ove possibile, neutralizzare gli effetti legati ai movimenti dei tassi di cambio sulle attività/passività sottoposte a tale rischio: tali contratti, infatti, consentono di fissare oggi il tasso a cui verranno scambiate le attività/passività che avranno manifestazione finanziaria nel futuro, neutralizzando in questo modo gli effetti dei movimenti negativi del tasso di cambio sulle attività finanziarie sottostanti. Esistono contratti derivati in grado di annullare completamente il rischio legato al movimento dei cambi (Forward) ed altri contratti che annullano la sola componente di rischio sfavorevole, previo pagamento di un premio (Opzioni). Nel seguito si descrivono gli strumenti derivati che, nell ambito della presente Policy, sono considerati eleggibili per la copertura del rischio cambio. Tali strumenti sono rappresentati in particolare da: Currency swap; Forward in acquisto o vendita; acquisto di opzioni; strategie zero cost realizzate tramite combinazioni di opzioni (cylinder); Tali strumenti sono stati identificati in virtù della semplicità nella struttura dei pagamenti e dell efficienza nel chiudere le posizioni di rischio esistenti. Currency swaps Nell ambito dei processi di gestione dei rischi, la Direzione Amministrazione Finanza e Controllo è abilitata alla negoziazione di currency swaps i quali generano un acquisto/vendita di valuta a pronti e una contestuale vendita/acquisto a termine al fine di neutralizzare esposizioni al rischio cambio derivanti da esborsi/incassi futuri. L operatività mediante currency swaps è fondamentale al fine di allineare eventuali differenziali tra la data di manifestazione finanziaria dei flussi coperti con la data di regolamento di uno strumento derivato di copertura. 20

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