Distribuzione reale e potenziale della Lepre appenninica (Lepus corsicanus) nel Parco Naturale Regionale Sirente-Velino
|
|
- Aloisia Colli
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Distribuzione reale e potenziale della Lepre appenninica (Lepus corsicanus) nel Parco Naturale Regionale Sirente-Velino Angelici F.M. 1, Di Vittorio M. 2, Morini P. 3, Petrozzi F. 1 1 Università della Tuscia 2 Università di Palermo 3 Parco Regionale Sirente Velino
2 Il Parco Regionale Sirente Velino si caratterizza per diversi tipi di ambienti, ed è esteso ca 500 Km 2 nella provincia di l Aquila, con un range altitudinale che va da circa 500 m a 2486 m s.l.m. (Mt Velino).
3 Poiché la specie era stata già segnalata in precedenza all interno del parco, l ente parco ha commissionato uno studio annuale a partire dal febbraio 2009, finalizzato alla conoscenza di tale lepre all interno dell area protetta e all individuazione delle aree potenzialmente idonee.
4 All interno del parco è presente anche la lepre europea (Lepus europaeus), sebbene non si conosca l origine degli individui (residui di vecchie introduzioni? autoctoni?). Nelle aree limitrofe al parco vengono comunque effettuati regolarmente ripopolamenti venatori con lepri europee di varie origini.
5 Gli obiettivi dello studio all interno del parco sono i seguenti: identificare le aree all interno del Parco Naturale Regionale Sirente-Velino dove è presente la lepre appenninica; valutare, dove possibile, la consistenza della specie; mettere in evidenza quali sono le aree potenzialmente più idonee alla presenza della specie, sulla base delle preferenze ambientali rilevate; proporre, in ultimo, un piano di conservazione all interno del parco;
6 Materiali e metodi: Sono state utilizzate varie metodologie di ricerca: avvistamento notturno mediante utilizzo di automobili con fari lungo sentieri; raccolta pellets; avvistamento diretto tramite transetti; apposizione di 4 fototrappole in aree di probabile presenza (per es. dove erano stati già raccolti pellets). Complessivamente sono stati percorsi con l automobile 81,924 Km.
7 Materiali e metodi: È stata creata un apposita scheda dove sono stati immessi i dati rilevati, durante i transetti, i dati di presenza e quelli di assenza, da qui è stata quindi costruita una matrice delle distanze per calcolare l NND (la minima distanza stazioni di osservazione o siti adiacenti), da cui si è evinta l ampiezza dell home range medio. Sono state ricavate, in ambiente GIS, 19 variabili e raggruppate in due categorie, la prima composta dall orografia e dal mosaico ambientale, e la seconda dal III livello Corine Land Cover (CLC).
8 Materiali e metodi: Al fine di evitare una sovrastima delle variabili o ridondanza, esse sono state analizzate attraverso la regressione forward stepwise, che consente, di eliminare dalle successive analisi quelle che non contribuiscono significativamente (p>0,05) alla presenza/assenza della specie. Per descrivere le preferenze ambientali si è utilizzato un approccio di regressione tramite GLM (Generalized Linear Model). La distribuzione della variabile dipendente, ossia presenza/assenza è assunta come binomiale ed è stata usata la funzione logit. Per la selezione del modello più parsimonioso è stata utilizzata la procedura best subset del GLM che analizza tutte le combinazioni possibili tra sottoinsiemi e seleziona quella composta da un minor numero di variabili dipendenti. Il modello è stato creato utilizzando la funzione raster calculator del software ArcGis 9.2 partendo dal DEM (Digital Elevation Map) e dal III Livello di corine dell area del parco. Si è scelto di costruire due modelli per analizzare separatamente le variabili topografiche e di mosaico e di uso del suolo per evitare problemi di sopraparametrizzazione. Successivamente per la selezione del modello più parsimonioso è stata utilizzato il Test AIC che, tra tutte le combinazioni di variabili, seleziona quella più parsimoniosa(ossia composta da un minor numero di predittori).
9 Materiali e metodi: Le variabili significative analizzate nel modello statistico sono state inserite in ambiente GIS ed elaborate tramite il tool Raster Calculator, in modo da creare, attraverso la sovrapposizione dei layer relativi alle dette variabili, un elaborazione cartografica delle diverse classi di idoneità (relative alla differente compresenza delle variabili) per la specie inerenti l area oggetto di questo studio. Per la classe di alta idoneità è stato utilizzato l intervallo altimetrico medio ± la deviazione standard relativo ai buffer di 250 m dei 42 dati di presenza rilevati (quindi da 900 a 1160 metri) intersecando tale intervallo con la compresenza delle 3 categorie di uso del suolo evidenziate positivamente dal modello. Per la classe di media idoneità è stato utilizzato l intervallo altimetrico compreso tra i 650 ed i 900 m e tra i 1160 e i 1410 m che intersecano le tre classi di uso del suolo selezionate positivamente dal modello. Per la classe bassa è stato utilizzato la rimanente parte delle 3 classi di uso del suolo idonee esterne agli intervalli altimetrici detti nelle 2 precedenti classi di idoneità. Tutto il resto è inserito nella classe aree non idonee o a bassa idoneità.
10 Risultati: I dati di presenza di Lepus corsicanus raccolti sono 40 (35,7%), mentre i dati di assenza sono 72 (64,3%).
11 Risultati: Il range altitudinale dove è stata registrata la presenza della specie varia da 540 a m s.l.m. I risultati relativi alla stima/censimento mediante l utilizzo notturno dei fari rilevano una densità di 4,76 lepri/100 ha nell area di Valle Majelama e zone limitrofe, mentre una densità di 5,77 lepri/100 ha è stata rilevata nell area delle Pagliare ed aree limitrofe.
12 Risultati: Per il modello di preferenza ambientale il binomio di 3 grado delle coordinate sottoposto ad analisi forward stepwise evidenzia l assenza di autocorrelazione spaziale L analisi forward ha selezionato le variabili altezza massima sul livello del mare, numero di CLC (corine land cover classes) e numero di habitat patches interne al buffer (MUR). L analisi di best subset del GLM evidenzia che la probabilità di incontrare una lepre diminuisce al crescere dell altimetria (all interno del range relativo ai dati di presenza/assenza), al crescere dell eterogeneit eterogeneità ambientale, mentre aumenta al crescere del numero di patches presenti nell area del buffer da noi scelto (presenza di tante piccole patches). Il modello spiega il 42,03% della devianza totale. L analisi forward ha selezionato le variabili aree forestate (311) praterie naturali (321) ed aree a seminativo (211). La successiva analisi GLM best subset evidenzia che la probabilità di incontro, nell area indagata, cresce proporzionalmente alla presenza di queste 3 tipologie di habitat. Il modello spiega il 15,15 % della devianza totale.
13 Risultati:
14 Discussione: Pur essendo preliminari, i risultati attestano la presenza certa della lepre appenninica in 5 diverse località, con due aree, cioè nelle aree limitrofe Valle Majelama e Le Pagliare, dove la presenza sembrerebbe un po più consistente. Di rilievo anche le presenze accertate, seppure puntiformi, nelle aree di Campo Felice (ad un altezza di circa 1530 m), nel territorio di Goriano Sicoli (m 800 ca), e a Campo di Rose (ca 1050 m) non lontano da Secinaro. Naturalmente per ora non possiamo escludere che la lepre appenninica sia presente anche in altre aree del parco.
15 Discussione: Interessante notare come le presenze di Lepus corsicanus insistano su aree altimetriche oscillanti da 600 sino a 1600 m s.l.m. e su territori di prato-pascolo a stretto ridosso, se non frammiste, ad aree forestate, caratteristica ecologica della specie già messa in evidenza precedentemente. Riguardo l abbondanza della specie, i risultati ottenuti nelle due aree dove è stato possibile svolgere la stima/censimento mediante fari notturni su percorsi, si nota una consistenza da considerare senz altro bassa ( 4,76 ind/100 ha alla valle dei carrarmati/majelama, e 5,77 ind/100 ha nell area delle Pagliare), inferiori agli altri dati di consistenza rilevati sia in Italia continentale (5,54-7,06 ind/100 ha) che in Sicilia (11,73-11,98 ind/100 ha).
16 Ringraziamenti Si ringrazia lo staff di guardie del Parco Sirente-Velino per la disponibilità e la continua collaborazione, il Dott. A. Laurenti per la consulenza GIS, e l Ing. L. Ricci per l aiuto nella disposizione e manutenzione delle fototrappole. La sig.na E. Cicuto per l interessante dibatitto riguardo i risultati ottenuti.
17 Ho detto che la padrona di casa si chiama italica!!! Grazie per l attenzione Noneeeeeeeee si chiama appeninicaaaaaa!!! Chi avrà ragione????
I DATI EVOLUTIVI DELLA DINAMICA URBANA
Università Degli Studi Dell Aquila TESI DI LAUREA TRIENNALE I DATI EVOLUTIVI DELLA DINAMICA URBANA Metodi di elaborazione numerica e confronti geostatistici Relatore:Prof. Ing. Bernardino Romano Laureando:Vittorio
DettagliI modelli lineari generalizzati per la tariffazione nel ramo RCA: applicazione
I modelli lineari generalizzati per la tariffazione nel ramo RCA: applicazione Giuseppina Bozzo Giuseppina Bozzo Considerazioni preliminari La costruzione di un GLM è preceduta da alcune importanti fasi:
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA Dipartimento di Scienze della terra e dell ambiente Corso di laurea triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura Uso delle aree aperte da parte di medio mammiferi nel
DettagliIL RILIEVO STORICO CONOSCITIVO DELL EX LINEA FERRATA A SCARTAMENTO RIDOTTO DELLA PROVINCIA DI PALERMO: METODI E STRUMENTI
IL RILIEVO STORICO CONOSCITIVO DELL EX LINEA FERRATA A SCARTAMENTO RIDOTTO DELLA PROVINCIA DI PALERMO: METODI E STRUMENTI Ragusa 21 febbraio 2009 Facoltà di Agraria RELATORE: dott. geom. Luciano Di Marco
DettagliDeterminazione delle curve d invaso delle APE e prime considerazioni sui criteri per la verifica della loro corretta definizione geometrica
Determinazione delle curve d invaso delle APE e prime considerazioni sui criteri per la verifica della loro corretta definizione geometrica Per verificare distribuzione dei volumi idrici in eccesso ad
DettagliIdentificazione di aree a rischio per WND in Tunisia. Carla Ippoliti, Stat-GIS
Identificazione di aree a rischio per WND in Tunisia Carla Ippoliti, Stat-GIS Progetto RC 01 2010 «Rete transnazionale per il rilievo precoce e la prevenzione della diffusione di malattie animali emergenti
DettagliArcGIS - ArcView 3- strumenti di analisi
ArcGIS - ArcView 3- strumenti di analisi Marco Negretti Politecnico di Milano Polo Regionale di Como e-mail: marco.negretti@polimi.it http://geomatica.como.polimi.it - tel +39.031.332.7524 05/05/05 - v
DettagliRapporto di valutazione del potenziale eolico del territorio della Toscana
Regione Toscana Consorzio LaMMA Rapporto di valutazione del potenziale eolico del territorio della Toscana Estratto dal rapporto finale del progetto WIND-GIS Autori: Caterina Busillo Francesca Calastrini
DettagliECOLOGIA COMPORTAMENTALE
Appunti di ECOLOGIA COMPORTAMENTALE Behavioural Ecology Ovvero: il comportamento di una specie o di un individuo che interagisce con l ambiente Prof. Bernardino Ragni Dipartimento di Chimica, Biologia,
DettagliMonitoraggio Ungulati selvatici Anno 2012
Monitoraggio Ungulati selvatici Anno 2012 1. Materiali e metodi Per la primavera 2012, è stato applicata la tecnica del pellet group count con le stesse modalità individuate negli scorsi anni, vale a dire
DettagliSISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI IN GEO- LOGIA
MARIA TERESA MELIS SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI IN GEO- LOGIA titimelis@unica.it ANNO ACCADEMICO 2016/ 2017 LEZIONE 2 INTRODUZIONE AL GIS Corso di Sistemi Informativi Geografici in Geologia a cura di
DettagliCOMPRENSORIO ALPINO DI CACCIA DEL SEBINO CA5
COMPRENSORIO ALPINO DI CACCIA DEL SEBINO CA5 STIMA DELLE CONSISTENE E PROPOSTA DI PRELIEVO DEL CINGHIALE Giugno 2016 a cura di: dott.ssa Elena Bonavetti STIMA DELLA PRESENZA DEL CINGHIALE E PROPOSTA DI
DettagliStatistica multivariata 27/09/2016. D.Rodi, 2016
Statistica multivariata 27/09/2016 Metodi Statistici Statistica Descrittiva Studio di uno o più fenomeni osservati sull INTERA popolazione di interesse (rilevazione esaustiva) Descrizione delle caratteristiche
DettagliFACOLTA DI AGRARIA CORSO DI LAUREA DI 1 LIVELLO IN: SCIENZE FAUNISTICHE
FACOLTA DI AGRARIA CORSO DI LAUREA DI 1 LIVELLO IN: SCIENZE FAUNISTICHE CLASSE DELLE LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE, AGROALIMENTARI, E FORESTALI) DIPARTIMENTO DI BIOTECNOLOGIE AGRARIE - SEZIONE
DettagliLa statistica. Elaborazione e rappresentazione dei dati Gli indicatori statistici. Prof. Giuseppe Carucci
La statistica Elaborazione e rappresentazione dei dati Gli indicatori statistici Introduzione La statistica raccoglie ed analizza gruppi di dati (su cose o persone) per trarne conclusioni e fare previsioni
DettagliCorso di Ecologia Forestale
Corso di Ecologia Forestale Donatella Spano Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei Università di Sassari spano@uniss.it Copyright 2006 Università di Sassari Paesaggio Porzione del territorio dove ricorre
DettagliEsercizi riassuntivi di Inferenza
Esercizi riassuntivi di Inferenza Esercizio 1 Un economista vuole stimare il reddito medio degli abitanti di una cittadina mediante un intervallo al livello di confidenza del 95%. La distribuzione del
Dettagli3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale
Capitolo 3 Caratterizzazione delle sorgenti pag. 53 3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale 3.2.1. Metodologia di individuazione dell area Ai fini dell individuazione
DettagliLa vocazionalità territoriale per l olivo
La vocazionalità territoriale per l olivo in provincia di Piacenza Dr. Alessandro Ferrarini Università di Parma sgtpm@libero.it Dr. Alessandro Ferrarini 1 Obiettivi del lavoro svolto 1 definire il profilo
DettagliI principali tipi di grafici
Home / Come utilizzare i dati statistici / Come presentare i dati: le rappresentazioni grafiche / I principali... Capitolo 4 24/24 Capitolo 4 13/24 I dati dell'istat per le vostre ricerche: un accesso
DettagliAllegati edizione Gennaio 2017 dati di riferimento Dicembre 2016
Allegati edizione Gennaio 2017 dati di riferimento Dicembre 2016 ANAS è il gestore della rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale, costituita da 26.409,342 chilometri in gestione diretta,
DettagliFigura 7: popolazione regione Emilia Romagna - Istat 2001
PC FE PR RE MO BO RA Popolazione 2001 140-9435 9435-25892 25892-64348 64348-175502 175502-371217 FC RN Figura 7: popolazione regione Emilia Romagna - Istat 2001 PC FE PR RE MO BO RA Addetti 2001 0-1729
DettagliTest delle Ipotesi Parte I
Test delle Ipotesi Parte I Test delle Ipotesi sulla media Introduzione Definizioni basilari Teoria per il caso di varianza nota Rischi nel test delle ipotesi Teoria per il caso di varianza non nota Test
DettagliSTUDI DI PREFATTIBILITA NEL CAMPO EOLICO: DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE
STUDI DI PREFATTIBILITA NEL CAMPO EOLICO: DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE Indice 1. Censimento preliminare e acquisizione dati/stime di vento 1.1 Censimento preliminare dati nel sito 1.2 Estensione
DettagliGEOGRAPHICAL INFORMATION SYSTEM PER L ANALISI AMBIENTALE. Nicola Gilio. Dott. Nicola Gilio
Nicola Nicola Gilio Gili GEOGRAPHICAL INFORMATION SYSTEM PER L ANALISI AMBIENTALE Dott. Nicola Gilio Un sistema informatizzato in grado di immagazzinare dati descrittivi della superficie terrestre Definizioni
DettagliTelerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio A.A. 2012-2013 Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Cartografia numerica (1/4) CARTOGRAFIA: RAPPRESENTAZIONE SU UN
DettagliStatistica Descrittiva Soluzioni 3. Medie potenziate
ISTITUZIONI DI STATISTICA A. A. 2007/2008 Marco Minozzo e Annamaria Guolo Laurea in Economia del Commercio Internazionale Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Università degli Studi di Verona
DettagliEsercitazione. 24 Aprile 2012
Esercitazione 24 Aprile 2012 Il modello di regressione logistica viene utilizzato quando si è interessati a studiare o analizzare la relazione causale tra una variabile dipendente dicotomica e una o più
DettagliStatistica di base per l analisi socio-economica
Laurea Magistrale in Management e comunicazione d impresa Statistica di base per l analisi socio-economica Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Definizioni di base Una popolazione è l insieme
DettagliSTA II ANNO: AA Ecologia e Fondamenti dei. Sistemi. Ecologici Introduzione ai. Sistemi. Informativi Geografici. Lezione del
STA II ANNO: AA 2016-2017 Ecologia e Fondamenti dei Sistemi Ecologici Introduzione ai Sistemi Informativi Geografici Lezione del 29.05.2017 GIS: INTRODUZIONE Sistemi Informativi (S.I.) Nelle scienze territoriali
DettagliTRACCIA DI STUDIO. Indici di dispersione assoluta per misure quantitative
TRACCIA DI STUDIO Un indice di tendenza centrale non è sufficiente a descrivere completamente un fenomeno. Gli indici di dispersione assolvono il compito di rappresentare la capacità di un fenomeno a manifestarsi
DettagliModelli Digitali del Terreno (DTM)
Modelli Digitali del Terreno (DTM) Rappresentazione digitale del terreno, adatta all elaborazione automatica con il calcolatore Descrizione numerica dell andamento altimetrico del terreno Insieme di coordinate
DettagliUSGS (United States Geological Survey), 2005
Un Geographic Information System è un sistema informatico in grado di assemblare, memorizzare, modificare e visualizzare informazioni geografiche, cioè dati identificati in base alla loro localizzazione
DettagliCAMOSCIO (Rupicapra rupicapra)
CAMOSCIO (Rupicapra rupicapra) I censimenti di camosci nel PAVPT, a partire dal 1981, sono stati realizzati dal personale di vigilanza, con il coordinamento dello scrivente, mediante metodologia approvata
DettagliIL PROGETTO SULLO STATO DI CONSERVAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA LEPRE ITALICA NEL LAZIO: CONSIDERAZIONE SULLA GESTIONE E SUL MONITORAGGIO DELLA SPECIE
IL PROGETTO SULLO STATO DI CONSERVAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA LEPRE ITALICA NEL LAZIO: CONSIDERAZIONE SULLA GESTIONE E SUL MONITORAGGIO DELLA SPECIE di Marco Scalisi. Introduzione Nel 2006 l Agenzia Regionale
DettagliProgetto di fototrappolaggio dei mustelidi e del gatto selvatico (Felis s. silvestris) nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi
Progetto di fototrappolaggio dei mustelidi e del gatto selvatico (Felis s. silvestris) nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi Mauro Bon Arianna Spada Fabio Dartora Monitoraggio biodiversità animale
DettagliAREE IMPORTANTI PER L AVIFAUNA NEL FIUME ARNO (PROV. DI FIRENZE): INDIVIDUAZIONE DELLE EMERGENZE E PROSPETTIVE DI TUTELA
AREE IMPORTANTI PER L AVIFAUNA NEL FIUME ARNO (PROV. DI FIRENZE): INDIVIDUAZIONE DELLE EMERGENZE E PROSPETTIVE DI TUTELA MICHELE GIUNTI & PAOLO SPOSIMO * c/o Nemo srl, via Giotto 33 50121, Firenze 055/674223
DettagliCensimento del capriolo: le diverse metodologie a confronto
Censimento del capriolo: le diverse metodologie a confronto Specie soggetta a prelievo venatorio con caccia di selezione Totale prelievo annuo nazionale in n di capi: 48810 (Apollonio et al. 2004) In Italia
DettagliAlla c.a. Dott. P. Zanza Dott.ssa A. Spaggiari S.T.A.C.P. di Parma P.le Barezzi, Parma
--------------------------------------------------------------------------------------------------------- Alla c.a. Dott. P. Zanza Dott.ssa A. Spaggiari S.T.A.C.P. di Parma P.le Barezzi,1 43121 Parma ATC
DettagliCapitolo 6. La distribuzione normale
Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 6 La distribuzione normale Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria, Università
DettagliPROBABILITA. Distribuzione di probabilità
DISTRIBUZIONI di PROBABILITA Distribuzione di probabilità Si definisce distribuzione di probabilità il valore delle probabilità associate a tutti gli eventi possibili connessi ad un certo numero di prove
DettagliNome indicatore DPSIR Fonte dati Uso del suolo S Carta Tecnica Regionale. Disponibilità dati *** 2007 R
SUOLO Uso del territorio Uso del suolo Nome indicatore DPSIR Fonte dati Uso del suolo S Carta Tecnica Regionale Obiettivo Distribuzione delle diverse classi di uso del suolo nel territorio regionale Disponibilità
DettagliP I A N O D I R E C U P E R O C O S T A VALUTAZIONE INCIDENZA AMBIENTALE (VINCA) SCALA DATA
COMUNE DI SOSSANO (VI) P I A N O D I R E C U P E R O C O S T A PROGETTAZIONE URBANISTICA Dott. Arch. Silvia Maria Balduzzo ALLEGATO 4 TAVOLA - I COMMITTENTI D.D.L Geom. Carlo Antonio Balduzzo VALUTAZIONE
Dettaglitabelle grafici misure di
Statistica Descrittiva descrivere e riassumere un insieme di dati in maniera ordinata tabelle grafici misure di posizione dispersione associazione Misure di posizione Forniscono indicazioni sull ordine
DettagliCartografia IGM in formato digitale
Cartografia IGM in formato digitale E formata da dati: - in formato vettoriale acquisiti da cartografia esistente mediante digitalizzazione; - in formato raster acquisiti da cartografia esistente mediante
DettagliAlessandra Raffaetà. La rappresentazione vettoriale
Lezione 0 S.I.T. PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO Corso di Laurea Magistrale in Scienze Ambientali Alessandra Raffaetà Dipartimento di Informatica Università Ca Foscari Venezia La rappresentazione
DettagliTEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE
PROBLEMI DI TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE 3 A cura di : Prof. Astarita Vittorio ing. Giofrè Vincenzo Pasquale Argomenti: Distribuzione di Poisson 26 3.1 PROBLEMA Distribuzione di Poisson ed esponenziale
DettagliCensimento e schedatura dei siti riproduttivi di Anfibi presenti nel Parco del Po (Cuneese) e nei suoi immediati dintorni.
Programma Interreg III Alcotra AQUA Censimento e schedatura dei siti riproduttivi di Anfibi presenti nel Parco del Po (Cuneese) e nei suoi immediati dintorni. Relazione Finale Daniele Seglie & Stefano
DettagliAnalisi del rischio tsunami applicata ad un tratto della costa Ligure
Università degli Studi di Genova Facoltà di Ingegneria - DIMSET Analisi del rischio tsunami applicata ad un tratto della costa Ligure Bacino F., Poggi P., Cosso T., Federici B., Sguerso D., Rebaudengo
DettagliCOMPRENSORIO ALPINO DI CACCIA VALLE DI SCALVE
COMPRENSORIO ALPINO DI CACCIA VALLE DI SCALVE 156 Comprensorio Alpino di Caccia Val di Scalve Comuni appartenenti all ambito. Caratteristiche ambientali Vocazioni e potenzialità faunistiche del territorio
DettagliE.Giusti: Nicchia Ecologica. pag. 1
E.Giusti: Nicchia Ecologica pag. 1 Nicchia Ecologica Quali condizioni sono rilevanti per la funzionalità di un organismo? Esempio: Organismo Terrestre Organismo acquatico Temperatura Umidità Conc. Gas
DettagliCome calcolare il profilo dell orizzonte utilizzando il programma Orologi Solari
Come calcolare il profilo dell orizzonte utilizzando il programma Orologi Solari La conoscenza del profilo azimut/elevazione dell orizzonte può essere utile per: valutare le ore di illuminazione del quadrante
DettagliPolitecnico di Milano - Scuola di Ingegneria Industriale. II Prova in Itinere di Statistica per Ingegneria Energetica 25 luglio 2011
Politecnico di Milano - Scuola di Ingegneria Industriale II Prova in Itinere di Statistica per Ingegneria Energetica 25 luglio 2011 c I diritti d autore sono riservati. Ogni sfruttamento commerciale non
DettagliREGIONALIZZAZAIONE DELLE PRECIPITAZIONI: LE APPLICAZIONI
REGIONALIZZAZAIONE DELLE PRECIPITAZIONI: LE APPLICAZIONI Alessandro SANTUCCI Regione Toscana Seminario RISCHIO ALLUVIONI IN TOSCANA: PRECIPITAZIONI ED EFFETTI AL SUOLO Firenze, Firenze, 22 22 aprile aprile
DettagliEsercitazioni di statistica
Esercitazioni di statistica Gli indici statistici di sintesi: Gli indici di centralità Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 7 Ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni
DettagliFinalità e metodologie di studio
/4/23 UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL AQUILA Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio A.A. 27-28 SCENARI DI PRESSIONE INSEDIATIVA NELLE GRANDI AREE PROTETTE MONTANE
DettagliLezione n. 1 (a cura di Irene Tibidò)
Lezione n. 1 (a cura di Irene Tibidò) Richiami di statistica Variabile aleatoria (casuale) Dato uno spazio campionario Ω che contiene tutti i possibili esiti di un esperimento casuale, la variabile aleatoria
DettagliMetodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto
Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto La stima dei carichi azotati di origine agricola derivanti dagli apporti delle concimazioni organiche e minerali
DettagliISOLA DI SALINA. - Forma trapezoidale, con superficie di circa 25 km 2 ; - Il periplo dell'isola è di circa 24 km;
ISOLA DI SALINA - Forma trapezoidale, con superficie di circa 25 km 2 ; - Il periplo dell'isola è di circa 24 km; - L'isola presenta un rilievo vulcanico ad ovest (Monte dei Porri), che giunge fino a quota
DettagliRealizzazione cartografia numerica escursionistica transfrontaliera Regione Lombardia, Canton Ticino, Canton Grigioni
Realizzazione cartografia numerica escursionistica transfrontaliera Regione Lombardia, Canton Ticino, Canton Grigioni CHARTA ITINERUM Anni: 2005-2006 Committente: REGIONE LOMBARDIA Direzione Generale Qualità
DettagliCARTA DELLE VOCAZIONI FAUNISTICHE DELL AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA BARI/BT PARTE XVII VALORE FAUNISTICO DEL TERRITORIO
CARTA DELLE VOCAZIONI FAUNISTICHE DELL AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA BARI/BT PARTE XVII VALORE FAUNISTICO DEL TERRITORIO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA DOTT. ALBERTO MERIGGI DOTT. GIANPASQUALE CHIATANTE
DettagliVALUTAZIONI PRELIMINARI SUGLI INDICI DI PRESTAZIONE ENERGETICA NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE DEL VETRO
VALUTAZIONI PRELIMINARI SUGLI INDICI DI PRESTAZIONE ENERGETICA NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE DEL VETRO Premessa... 1 Processo di costruzione degli IPE di riferimento... 2 Fabbricazione di vetro cavo...
DettagliIstituzioni di Statistica 1 Esercizi su strumenti grafici e funzione di frequenza relativa cumulata
Istituzioni di Statistica 1 Esercizi su strumenti grafici e funzione di frequenza relativa cumulata Esercizio 1 La seguente tabella riguarda il tempo per passare da 0 a 100 km/h di 17 automobili tedesche
DettagliInterreg III A Grecia-Italia Misura 3.1 D2 GOW
Interreg III A Grecia-Italia Misura 3.1 D2 GOW Mapping of the coastal area near Canale Giancola. Methods and perspectives. Fausto Pizzolante - Simonetta Fraschetti, CoNISMA Lab. di Zoologia e Biologia
DettagliElementi di Statistica
Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Informatica Informatica ed Elementi di Statistica 3 c.f.u. Anno Accademico 2010/2011 Docente: ing. Salvatore Sorce Elementi di Statistica Statistica
DettagliMacroattività B - Modellazione idrologica Attività B1: Regionalizzazione precipitazioni
ACCORDO DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA TRA REGIONE TOSCANA E DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE PER ATTIVITA DI RICERCA PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO
DettagliCapitolo 6 La distribuzione normale
Levine, Krehbiel, Berenson Statistica Casa editrice: Pearson Capitolo 6 La distribuzione normale Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Dipartimento di Economia e Management, Università
DettagliMetodi e problematiche nel monitoraggio dell Aquila reale (Aquila chrysaëtos) nell Appennino centrale
Metodi e problematiche nel monitoraggio dell Aquila reale (Aquila chrysaëtos) nell Appennino centrale Fabio Borlenghi Altura (Associazione per la tutela degli uccelli rapaci e dei loro ambienti) La popolazione
DettagliSISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI LA GEOREFERENZIAZIONE
SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI Dott. Alessandro Santucci ANNO ACCADEMICO 2003/04 LA GEOREFERENZIAZIONE Georeferenziazione degli oggetti e cartografia numerica Proiezioni cartografiche UTM (Universale
DettagliPremio per la qualità della didattica nella Facoltà di Economia
Università Ca' Foscari di Venezia Facoltà di Economia Premio per la qualità della didattica nella Facoltà di Economia Anno Accademico 2005-2006 a cura di: Stefano Magrini, Marzia Polles, Dino Rizzi 26
DettagliPerché e come rappresentare il territorio
Perché e come rappresentare il territorio La conoscenza del territorio richiede la sua rappresentazione attraverso «modelli» semplificati e ridotti, come le carte geografiche Le moderne carte geografiche
DettagliMODELLO DIGITALE DEL TERRENO DEL TERRITORIO LOMBARDO (DTM20)
Sistema Informativo Territoriale (S.I.T.) MODELLO DIGITALE DEL TERRENO DEL TERRITORIO LOMBARDO (DTM20) Versione 1.0 ( Giugno 2003) CRONOLOGIA DELLE RELEASE Release 1.0 Giugno 2003: INDICE MODELLO DIGITALE
DettagliCONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA
CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA Valeria Bottura, C. Desandré, E. Imperial, Leo Cerise ARPA Valle d Aosta, Loc. Grande Charrière 44, 11020 St.
DettagliTeoria e tecniche dei test
Teoria e tecniche dei test Lezione 9 LA STANDARDIZZAZIONE DEI TEST. IL PROCESSO DI TARATURA: IL CAMPIONAMENTO. Costruire delle norme di riferimento per un test comporta delle ipotesi di fondo che è necessario
DettagliDr. Alessandro Ferrarini
La vocazionalità territoriale per l olivo in provincia di Reggio Emilia Dr. Alessandro Ferrarini Quattro Castella 17 dicembre 2011 1 vocazionalità territoriale l attitudine di una porzione del territorio
DettagliS.R.R. PALERMO PROVINCIA OVEST A.R.O DEL COMUNE DI LERCARA FRIDDI
S.R.R. PALERMO PROVINCIA OVEST A.R.O DEL COMUNE DI LERCARA FRIDDI Piano di Intervento ex art. 5, comma 2 ter, della L.R. Sicilia n. 09/2010 5. ANALISI E PROIEZIONE DELL ANDAMENTO DEMOGRAFICO E DELLA PRODUZIONE
DettagliCentro Interuniversitario di Ricerca sulla Selvaggina e sui Miglioramenti Ambientali a fini Faunistici
Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Selvaggina e sui Miglioramenti Ambientali a fini Faunistici PIANO DI GESTIONE DEL CINGHIALE PER LE AREE PROTETTE DELLA REGIONE UMBRIA MONITORAGGIO DEL CINGHIALE
DettagliAVVIO CENSIMENTO DELLA COTURNICE
AVVIO CENSIMENTO DELLA COTURNICE (Alectoris graeca) IN AREE DELL APPENNINO LUCANO Palermo. 15 Novembre 2013 Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia Egidio Mallia IL PROGETTO: La Regione Basilicata
DettagliGME. Le carte a 850 hpa
4.2.11 GME http://www.wetterzentrale.de/topkarten/fsgmeeur.html Informazioni Geopotenziale in decametri con isoipse bianche Temperatura con isoterme nere e scala cromatica Intervallo 6 ore Validità 5,5
DettagliFigura Area di Studio
Esercizi modelli di domanda Esercizio 1 Considerando tre zone di traffico, si vuole determinare il numero complessivo di spostamenti emessi dalle tre zone per il motivo Casa-Studio ed effettuati da studenti
DettagliSTATISTICHE DESCRITTIVE Parte II
STATISTICHE DESCRITTIVE Parte II INDICI DI DISPERSIONE Introduzione agli Indici di Dispersione Gamma Differenza Interquartilica Varianza Deviazione Standard Coefficiente di Variazione introduzione Una
DettagliMonitoraggio degli habitat e delle specie di importanza comunitaria nei Siti della Rete Natura 2000 nell ambito del Golfo di Cagliari
Monitoraggio degli habitat e delle specie di importanza comunitaria nei Siti della Rete Natura 2000 nell ambito del Golfo di Cagliari Orrù G., Miggianu A., Angius L.. Servizio Tutela della Natura Assessorato
DettagliUno sviluppo freegis completo: progetto MIPI
Uno sviluppo freegis completo: progetto MIPI Emilia Venturato.*, Daniele Scarselli*, Carlotta Canova*, Paolo Cavallini*, Leonardo Lami*, Claudia Fabbrizzi*, Walter Lorenzetti*, Francesca Nencioni*, Serena
DettagliMonitoraggio delle variazioni degli usi del suolo in Toscana
Monitoraggio delle variazioni degli usi del suolo in Toscana Monitoraggio delle variazioni degli usi del suolo in Toscana - Indagine per il monitoraggio dei territori urbanizzati con metodologia statistica
DettagliSCUOLA PRIMARIA MORI
SCUOLA PRIMARIA MORI CLASSE: 5 A DOCENTE: BENONI MERCEDES DISCLIPLINA: GEOGRAFIA Anno Scolastico: 2015-2016 Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi
DettagliModelli a effetti misti
Probabilità e Statistica per l analisi di dati sperimentali Modelli a effetti misti Sviluppo e gestione di Data Center per il calcolo scientifico ad alte prestazioni Master Progetto PRISMA, UniBA/INFN
DettagliLocalizzazione di una esplosione
XXIII Ciclo di Dottorato in Geofisica Università di Bologna Corso di: Il problema inverso in sismologia Prof. Morelli Localizzazione di una esplosione Paola Baccheschi & Pamela Roselli 1 INTRODUZIONE Problema
DettagliCOMUNE DI CONSIGLIO DI RUMO
COMUNE DI CONSIGLIO DI RUMO Provincia di Como Aggiornamento della componente geologica, idrogeologica e sismica di supporto al Piano di Governo del Territorio - L.R. 1/05 e successive modifiche. ANALISI
DettagliDove mangiano i cinghiali: un modello spaziale predittivo. Introduzione
Dove mangiano i cinghiali: un modello spaziale predittivo LEONARDO Lami, Paolo Cavallini, Daniele Scarselli, Riccardo Petrini, Emilia Venturato, Cristina Moretto Faunalia piazza Garibaldi 5 56025 Pontedera
DettagliLe stime italiane per gli effetti a breve termine dell inquinamento atmosferico:metodi e risultati a confronto
Le stime italiane per gli effetti a breve termine dell inquinamento atmosferico:metodi e risultati a confronto Annibale Biggeri, Michela Baccini Dipartimento di Statistica G. Parenti Università di Firenze
DettagliL andamento nel tempo dei risultati PISA in Provincia di Bolzano
L andamento nel tempo dei risultati PISA in Provincia di Bolzano Stefania Pozio, Roberto Ricci Dalla seconda edizione della ricerca PISA, ossia dal 2003, la Provincia Autonoma di Bolzano partecipa con
DettagliEsercizio 1. Si rilevano le variabili età, altezza e peso di 18 pazienti:
Esercizio 1 Si rilevano le variabili età, altezza e peso di 18 pazienti: N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 età 25 31 24 25 27 20 19 22 22 21 altezza 185 167 163 155 172 170 182 160 175 184 peso 73 80 60 45 73 60
Dettagli1 quartile. 2 quartile. 3 quartile. 1 percentile. 99 percentile. 5 percentile. 95 percentile. 10 percentile. 90 percentile.
ESERCIZIO 1 Il test di ammissione alla prestigiosa Università STUDY produce punteggi che seguono una distribuzione normale con media 500 e scarto quadratico medio 100. Il punteggio necessario per superare
DettagliVALUTAZIONI PRELIMINARI SUGLI INDICI DI PRESTAZIONE ENERGETICA NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE DEL VETRO
AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE VALUTAZIONI PRELIMINARI SUGLI INDICI DI PRESTAZIONE ENERGETICA NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE DEL VETRO 2 AGENZIA
DettagliOSSERVATORIO DEL TRAFFICO Allegati edizione Giugno 2017 dati di riferimento Maggio 2017
OSSERVATORIO DEL TRAFFICO Allegati edizione Giugno 2017 dati di riferimento Maggio 2017 ANAS è il gestore della rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale, costituita da 26.425,466 chilometri
DettagliANALISI DELLA MOBILITÀ PRESSO I PRINCIPALI CENTRI COMMERCIALI DI ROMA INDAGINI CONOSCITIVE E MODELLO PREVISIONALE DELL'IMPATTO SULLA MOBILITÀ
ANALISI DELLA MOBILITÀ PRESSO I PRINCIPALI CENTRI COMMERCIALI DI ROMA INDAGINI CONOSCITIVE E MODELLO PREVISIONALE DELL'IMPATTO SULLA MOBILITÀ allegato 3. il polo commerciale EUROMA2 INDICE 1 IL CENTRO
DettagliDURATA E CARATTERISTICHE DEGLI EPISODI DI DISOCCUPAZIONE: L APPLICAZIONE DI UN MODELLO DI STIMA SU DATI AMMINISTRATIVI
VENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca DURATA E CARATTERISTICHE DEGLI EPISODI DI DISOCCUPAZIONE: L APPLICAZIONE DI UN MODELLO DI STIMA SU DATI AMMINISTRATIVI Stefania Maschio Febbraio 2016 1. Introduzione
DettagliL Occhione Burhinus oedicnemus a Fiumicino
L Occhione Burhinus oedicnemus a Fiumicino svernamento e riproduzione (008-01) a cura di M.B iondi, L. P ietrelli & R.Scrocca presentazione: M. Biondi & L. Pietrelli In rosso l area studio di 56 ha metodi
DettagliL adattamento con le misure al suolo e la preparazione dell Atlante
Torna alla presentazione Atlante eolico dell Italia L adattamento con le misure al suolo e la preparazione dell Atlante G.Botta 3 marzo 2004 1 Quali obiettivi per l Atlante eolico L Atlante deve fornire
Dettagli