ANNO LXV - Dicembre 2010 (10) Spedizione in A.P. - 45% - Art. 2 Comma 20/b - Legge 662/96 - Fil. Bologna - 3,30

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1 INGEGNERI ARCHITETTI COSTRUTTORI 1876 inarcos ANNO LXV - Dicembre 2010 (10) Spedizione in A.P. - 45% - Art. 2 Comma 20/b - Legge 662/96 - Fil. Bologna - 3,30 BOLOGNA - STRADA MAGGIORE, 13 mensile di tecnica e informazione dell associazione ingegneri e architetti e del collegio costruttori della provincia di bologna notiziario del collegio regionale ingegneri e architetti dell emilia-romagna notiziario della federazione degli ordini degli ingegneri della regione emilia-romagna 715 pag 825 pag 841 pag 851 Luce e risparmio energetico Il condominio: adempimenti e proposte di riforma XXIII Convegno Nazionale Geosintetici Opere di prevenzione e di difesa dal rischio frane Luce e risparmio energetico Gi o r d a n a Ar c e s i l a i - Da r i o Va n n i n i Il condominio: adempimenti e proposte di riforma Diletta Rig h i XXIII Convegno Nazionale Geosintetici Opere di prevenzione e di difesa dal rischio frane Da n i e l e Ca z z u f f i - Do m e n i c o Gi o f f r è Dall Istituto di Istruzione Professionale Edile Le aziende informano Notiziari: Associazione Ingegneri e Ar chitetti della Provincia di Bologna - Ordine Inge gneri della Provincia di Bologna - Ancebologna - Asso Rubriche: Corsi&Con vegni

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3 POROTHERM PLAN. L UNICA GAMMA COMPLETA DI LATERIZI RETTIFICATI AD ELEVATE PRESTAZIONI. Da Wienerberger, leader mondiale nella produzione di laterizi, nasce Porotherm Plan, l innovativa linea di laterizi rettificati che garantisce una posa semplice, un cantiere pulito e abitazioni naturalmente sane e termicamente isolate. Porotherm Plan è una gamma in costante evoluzione che oggi presenta: Porotherm Bio-Plan: blocchi realizzati con argilla e farina di legno, per un ambiente biocompatibile che assicura risparmio energetico nel tempo. Porotherm Plan plus: blocchi riempiti di perlite, per costruzioni ad elevato isolamento termico. NEW Porotherm PlanA + : i nuovi blocchi riempiti con lana di roccia, altamente performanti. LE IMPRESE CHE COSTRUISCONO IL FUTURO SCELGONO WIENERBERGER. Per informazioni visita o contattaci all indirizzo serviziotecnico@wienerberger.com

4 25 anni di innovazione nell Ingegneria per l Ambiente. STUDI AMBIENTALI Studi di impatto ambientale Valutazione Ambientale Strategica Studi acustici Studi della qualità dell aria Valutazioni di incidenza e vegetazionali Studi paesaggistici e del sistema rurale Studi geologici e idraulici PIANIFICAZIONE ECOLOGICA Piani strutturali comunali Stato dell ambiente e piani di azione ambientali PROGETTAZIONE SOSTENIBILE Zonizzazioni e piani di risanamento acustico e della qualità dell aria Piani urbani del traffico e studi della mobilità Progetti edilizi Piani energetici comunali Progetti stradali Piani di parchi e piani del verde Percorsi e piste ciclabili Piani della rete ecologica e del sistema rurale Progetti del verde Programmi integrati di recupero e riqualificazione urbana Progetti di mitigazioni ambientali Valutazioni previsionali dei requisiti acustici passivi degli edifici Analisi del sito per la certificazione energetica e assistenza alla progettazione MONITORAGGI E COLLAUDI Traffico Rumore Aria Energia Elettromagnetismo Vegetazione Suolo, sottosuolo e acque AIRIS INGEGNERIA PER L AMBIENTE

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7 INGEGNERI ARCHITETTI COSTRUTTORI ANNO LXV - DICEMBRE 2010 (10) Spedizione in A.P. - 45% - Art. 2 Comma 20/b - Legge 662/96 - Fil. Bologna - 3,30 inarcos BOLOGNA - STRADA MAGGIORE, Organo di informazione di: Associazione Ingegneri e Architetti di Bologna - Ordine degli Ingegneri di Bologna - Collegio Costruttori di Bologna - Federazione degli Ordini degli Ingegneri dell Emilia-Romagna - Asso: Ingegneri, Architetti Liberi Professionisti in Europa 1876 Rivista mensile edita dalla Associazione Inge gneri ed Architetti della Provincia di Bologna (pro prie taria). Distribuita gratuitamente agli associati Spedizione in A.P. - 45% Art. 2 Comma 20/b Legge 662/96 - Fil. Bologna Chiuso in tipografia il 07/02/2011 DIRETTORE RESPONSABILE ALESSANDRO COCCHI Direttore Amministrativo: Rocco Iascone Comitato di Redazione: Alessandro Cocchi, Raffaele Dalle Don ne, Pier Paolo Dio tallevi, Raffaele Frat tarolo, Ni coletta Gan dolfi, Gio vanni Gasparini, Pierluigi Gradari, Stefano Man servisi, Alessandro Marata, Luigi Amedeo Me legari, Felice Mo na co, Carmine Preziosi, Alberto Ro sotti, Adolfo Scagnolari, Gio van ni Sem prini, Mauro Toschi Direzione, Redazione e Amministrazione: Bologna - Strada Maggiore, Bologna Tel Fax assiabo@tin.it Autorizzazione del Tribunale di Bologna n in data Abbonamento annuale: 31,00 (Copia singola 3,30). Estero 40,00 (Copia singola 4,20) Prezzo di vendita riservato ai soli soci dell Associazione e agli iscritti all Ordine o al Collegio: Copia singola 1,45 Abbonamento annuale Arretrato il doppio. Ufficio pubblicità e concessionaria: Labanti e Nanni Industrie Grafiche s.r.l. Via G. Di Vittorio, Crespellano (Bologna) Tel Fax inarcos@labantienanni.it Per consegna materiali pubblicitari: Dott.ssa Nanni Sabrina (Tel ) presso: Labanti e Nanni - Redazione Inarcos, Via G. Di Vittorio, 3 - Crespellano (Bologna) Stampa: Labanti e Nanni Industrie Grafiche s.r.l Crespellano (Bologna) Sono graditi contributi concernenti tutte le specializzazioni di ingegneria e architettura. Per sottoporre articoli da pubblicare sulla rivista consultare le norme presenti sul sito La pubblicazione degli articoli non significa riconoscimento ed approvazione da parte della Direzione, delle opinioni o delle teorie espresse dagli Autori. Si accettano memorie o deduzioni anche in contrasto con quanto già pubblicato, salvo il diritto di replica da parte degli interessati. È vietata la riproduzione, anche parziale, degli scritti senza citarne la fonte. ARTICOLI dall istituto di istruzione professionale EDILE Luce e risparmio energetico Gi o r d a n a Ar c e s i l a i - Da r i o Va n n i n i 825 Il condominio: adempimenti e proposte di riforma Diletta Rig h i 841 XXIII Convegno Nazionale Geosintetici Opere di prevenzione e di difesa dal rischio frane Da n i e l e Ca z z u f f i - Do m e n ic o Gi o f f r è 851 L andamento del settore edile dal punto di vista delle imprese e dei lavoratori edili Cecilia Al e s s a n d r i n i 860 LE AZIENDE INFORMANO notiziari Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia di Bologna 877 Ordine Ingegneri della Provincia di Bologna 878 Ancebologna 886 Asso 890 rubriche Corsi&Convegni I precedenti numeri della rivista sono disponibili sul sito La 100 copertina del mese L&L Luce&Light è una giovane e dinamica realtà nel settore dell illuminazione a LED. La venticinquennale esperienza del fondatore maturara nel settore della tecnologia laser e LED ha permesso di formulare una gamma completa di prodotti innovativi, in evoluzione con le esigenze e le richieste del mercato. L&L Luce&Light sceglie di proporre articoli totalmente prodotti in Italia, sinonimo di qualità ed affidabilità. La produzione interna all azienda permette di soddisfare le più esigenti richieste di prodotti personalizzati ed esclusivi. L&L LUCE & LIGHT srl Via della Tecnica, Povolaro di Dueville (VI) Tel. 0444/ Fax 0444/ lucelight@lucelight.it inarcos 823

8 FORZA, ELASTICITÀ, RICERCA E ALTE PRESTAZIONI: LA NOSTRA FORMULA PER L INNOVAZIONE. Diamo forma ai vostri proge i, anche ai più impegnativi. Cinquant anni di a ività sono stati la palestra che ci ha permesso di assecondare e far crescere la nostra naturale a itudine alla ricerca di un equilibrio tra innovazione e sostenibilità. Lavoriamo con passione alla creazione di soluzioni di coperture per l illuminazione zenitale, dispositivi di evacuazione naturale di fumo e calore e relativi sistemi di controllo che garantiscono il massimo della sicurezza; anticipando spesso, con breve i innovativi, i nuovi orientamenti tecnico-legislativi. Questo fa di Tecnocupole Pancaldi il partner ideale con cui affrontare anche le prove più impegnative, contando sulla massima flessibilità e un impegno costante in ogni fase del proge o. ISO 9001:2000 CERTIFICATO N Tecnocupole Pancaldi SPA via Ca Bianca, Castel San Pietro Terme (BO) T F commercial@tecnocupole.com Innoviamo per tradizione

9 Luce e risparmio energetico Giordana Arcesilai, Dario Vannini Luce e risparmio energetico Saie 2010 / 29/10/2010 Nel corso del convegno Luce e risparmio energetico, tenutosi nell ambito degli eventi SAIE 2010 e organizzato dall Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia di Bologna, sono intervenuti una serie di attori che, a vario titolo, operano nel settore della luce. La giornata è stata l occasione per approfondire le tematiche connesse ad un corretto uso della luce che spaziano dal risparmio energetico e rispetto ambientale, alla conoscenza delle nuove tecnologie, dei sistemi di gestione, delle normative e delle leggi regionali emanate per contenere l inquinamento luminoso, ad una buona padronanza dell illuminotecnica; tutto ciò senza perdere di vista il fatto che la luce ha la capacità di valorizzare i contesti interessati. La luce è così uno strumento progettuale delicato che il più delle volte, al di fuori degli ambiti meramente funzionali, richiede competenze culturali, artistiche ecc. Una buona qualità della luce può derivare solo da un attenta progettazione, che tenga conto di tutte queste componenti. L importanza del progetto di illuminazione e la proposta di APIL Si è ormai consolidata una maggiore consapevolezza sull importanza dell illuminazione; è un aspetto che non bisogna dimenticare e che è destinato ad assumere sempre più peso, soprattutto in relazione alle tematiche della sostenibilità, oggi imprescindibili da qualsiasi processo edilizio e di modifica del territorio. Quante cose cambierebbero se avessimo una normativa che rende obbligatorio il progetto di illuminazione ed il collaudo prestazionale nei lavori pubblici? Perché sforzarsi per rendere obbligatorio un modus operandi che in molti paesi viene preso in considerazione senza forzature, quale potrebbe essere l imposizione di una normativa? La risposta è semplice : in Italia nulla ha effetto se non è reso legge, se non comporta una obbligatorietà che rende il progetto un atto quasi automatico. E poi quali possono essere i vantaggi di inserire oltre al Nel convegno, alle relazioni di docenti universitari e liberi professionisti sulle diverse tematiche, si sono affiancati alcuni interventi di aziende, adeguatamente selezionati, che sono stati di assoluta qualità e hanno fornito concetti oltre a strumenti operativi agli interlocutori. All inizio della sessione pomeridiana è intervenuto anche l Assessore alle Attività Produttive dell Emilia- Romagna, Gian Carlo Muzzarelli che, plaudendo all iniziativa, ha illustrato il percorso partecipato sulle tematiche energetiche organizzato dalla Regione. L obiettivo di questo percorso è arrivare alla redazione ed approvazione del nuovo piano Triennale degli investimenti del Piano Energetico Regionale (PER) attraverso la raccolta di contributi da parte di esperti ed operatori del settore. Fig. 1 - Vista notturna: un caso evidente, come tanti purtroppo, di luce dispersa. Le leggi regionali sono nate con l obiettivo di controllare il flusso luminoso emesso dagli apparecchi illuminanti e risparmiare energia. inarcos 825

10 Luce e risparmio energetico Saie 2010 / 29/10/2010 Fig. 2 - Tavola di un Piano della Luce: con colori diversi sono evidenziati le tipologie di apparecchi illuminanti progetto di illuminazione a firma di un tecnico abilitato (specializzato in illuminazione) che se ne assume la responsabilità e garantisce il risultato; perché ciò avvenga è necessario che il progetto non venga disatteso in fase di realizzazione, per esempio impiegando apparecchi di illuminazione diversi da quelli inseriti in progetto. - requisiti del progetto: qualità delle soluzioni proposte sia in termini culturali che di prodotto, attenzione alle tematiche energetiche ed alle nuove tecnologie. - collaudo prestazionale una volta realizzata l opera: verifica dell idoneità prestazionale dei materiali impiegati e se questi ultimi sono in linea con quanto previsto da norme e leggi vigenti. Strumenti e modelli di calcolo per la progettazione e LA rappresentazione della luce Un mezzo fondamentale per trasmettere il progetto illuminotecnico, importante soprattutto al di fuori dell ambito stradale, attraverso una buona e veritiera rappresentazione della luce, è quello del rendering, tema affrontato da Cristiano Guarnaschelli, lightweb. progetto, il collaudo prestazionale una volta realizzata l opera? Grazie al collaudo prestazionale, le aziende di qualità vedrebbero i propri prodotti protetti e difesi. Su questo si concentra l attività di APIL (Associazione Professionisti Illuminazione) di cui Cinzia Ferrara, che ha aperto il convegno, è presidente. Questi i punti cardine della proposta di APIL: 826 inarcos 5 bis

11 4 Fig. 3 - Rendering Previsionale - processo di Raytracing. Fig. 4 - Visualizzazione 3D risultato processo di Radiosity. Fig. 5 - Illuminazione stradale e galleria. Fig. 5bis - Caserta, Piazza Carlo III - L illuminazione della facciata della Reggia con proiettori opportunamente calcoltati (dotati di vetri ottici e rifrattori) per evitare sprechi di potenza e luce dispersa al di fuori della superficie del monumento (progetto Arcesilai-Weissenberg con appareccchi Thorn) Luce e risparmio energetico Saie 2010 / 29/10/2010 Lo sviluppo tecnologico degli ultimi cinquant anni, soprattutto in campo elettronico ed informatico, ha messo a disposizione dei progettisti strumenti un tempo impensabili, via via sempre più potenti, in grado di descrivere matematicamente la complessa e controversa fisica della luce ed il suo rapporto intrinseco con i materiali e di rappresentare fedelmente mediante immagini sintetizzate ambienti e situazioni luminose realmente esistenti (rendering fotorealistici ) o puramente progettuali (rendering previsionali ). Appare evidente che i modelli di illuminazione globale, essendo più accurati, sono i più idonei per la simulazione delle reali condizioni di un ambiente con i relativi effetti luminosi, di luce artificiale e/o naturale. Esistono due algoritmi fondamentali capaci di rappresentare la distribuzione della luce all interno di un ambiente: ray tracing e radiosity. Entrambi sono stati sviluppati una trentina di anni fa e sono ancor oggi la base per i motori di calcolo dei più 5 conosciuti programmi di Rendering e di Simulazione della luce, con le ottimizzazioni e le migliorie che le diverse Software House hanno ritenuto opportuno fare. Gli algoritmi di calcolo sono sostanzialmente artifici matematici; algoritmi di secondo ordine o modelli di illuminazione globale, nel caso in cui si considerino le riflessioni multiple tra le diverse superfici presenti, necessarie per simulare quegli effetti luminosi talvolta indispensabili per la percezione dell ambiente. Controllo del flusso luminoso e risparmio energetico nell illuminazione esterna: aspetti normativi e ambientali Un consapevole progetto di illuminazione che ruoti attorno al controllo del flusso luminoso è lo strumento per risparmiare energia, perché evita la luce dispersa (da qui sono nate le leggi regionali contro l inquinamento luminoso). Purtroppo il panorama urbano, soprattutto l ambito stradale, offre esempi di notevole spreco energetico, di sorgenti luminose obsolete e corpi illuminanti inefficienti; il piano della luce rappre- inarcos 827

12 Luce e risparmio energetico Saie 2010 / 29/10/2010 Fig. 6 - Esempio di passerella ciclopedonale illuminata con led. Fig. 7 - Esempio di illuminazione di centro storico a led. 6 IL CONVEGNO IN SINTESI Data: 29 ottobre 2010 ore 9:00-17:30 Luogo: SAIE 2010 BolognaFiere - Gallery Hall Pad Organizzazione: Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia di Bologna (ASSIABO) Patrocini: Associazione Professionisti dell Illuminazione (APIL), Associazione Professionale Illuminazione Sostenibile (LIGHT-IS), Ordine Architetti della Provincia di Bologna, Ordine Ingegneri della Provincia di Bologna, Facoltà di Ingegneria di Bologna. Comitato scientifico: Giordana Arcesilai, Giovanni Semprini, Dario Vannini Moderatori: Giovanni Semprini (I sessione); Angelo Mingozzi (II sessione) Relatori: Cinzia Ferrara (Ferrara Palladino e Associati), Cristiano Guarnaschelli, Lightweb), Diego Bonata, Giordana Arcesilai, Paolo Di Lecce (Reverberi Enetec), Paolo Frabetti (Novalux) (I sessione); Gian Carlo Muzzarelli (Regione Emilia-Romagna), Giorgio Butturini (Manens-Tifs), Simone Secchi (TAED Università di Firenze), Alberto Ricci Petitoni (I-DEA), Graziano Carta (Ricerca e Progetto - Galassi, Mingozzi e Associati), Fulvio Calabretti (Zumtobel), Franco Bua (Vimar) (II sessione) Sponsor: 3F Filippi, Disano Illuminazione, DLD, Luce&Light, Novalux, Reverberi Enetec, Surya, Vimar, Zumtobel Partners: Labanti e Nanni, Progres Partecipanti e accreditati: 110 senta pertanto uno strumento indispensabile per una pianificazione del territorio con criteri di illuminazione ecosostenibile. Diego Bonata (socio LIGHT-IS) e Paolo di Lecce (Reverberi Enetec) hanno affrontato tali tematiche sotto il profilo legislativo e normativo, mentre Alberto Ricci Petitoni (socio APIL e LIGHT-IS) ha illustrato alcune modalità di intervento finalizzate al risparmio energetico in ambito di illuminazione esterna. Se analizziamo le principali leggi in materia di controllo del flusso luminoso si possono individuare cinque punti fondamentali: inarcos

13 8 Fig. 8 - Sistemi di telecontrollo dell illuminazione. Fig. 9 - Reggia di Caserta. L illuminazione delle barchesse laterali con proiettori opportunamente calcolati dotati di rifrattori e, dallo stesso supporto, un proiettore per l illuminazione dei percorsi; illuminazione architetturale e dei percorsi sono gestite separatamente (progetto Arcesilai- Weissenberg con appareccchi Thorn). Luce e risparmio energetico Saie 2010 / 29/10/ come illuminare: illuminare bene e con un basso abbagliamento, generando sicurezza e maggiore comfort visivo; - quanto illuminare: nel rispetto dei valori indicati dalle leggi regionali e dalle norme, nel caso dell architetturale ad esempio, le superfici colpite non devono superare i valori medi di luminanza di 1 cd/mq, mentre nell ambito di strade a traffico motorizzato non deve superare i valori delle norme di riferimento UNI e UNI EN 13201; - ottimizzazione impianto: ovvero ottimizzazione di interdistanza, potenze e fattore di utilizzazione; - sorgenti efficienti: è fondamentale utilizzare lampade ad elevata tecnologia ed efficienti; (tra le quali anche i LED che però non sono ancora completamente efficaci per tutte le applicazioni); - gestione della luce: l utilizzo di sistemi di riduzione del flusso luminoso e dei sistemi di telecontrollo e telegestione concorre notevolmente al risparmio di energia e gestionale. La norma UNI consente per le strade la riduzione del flusso luminoso, quindi della luce, di una o due categorie illuminotecniche, qualora il traffico si riduca rispettivamente del 50% e del 75%. Sono così nati sistemi in grado di regolare il flusso luminoso emesso dalle sorgenti per permettere risparmi di energia consistenti che vanno dal 30% al 40% in funzione della tecnologia adottata. Le altre normative applicabili sulla materia sono: - CEN 13201, norma europea, la cui prima parte è stata recepita in Italia dalla UNI 11248, consente la modulazione del flusso luminoso in base alle condizioni della strada; - leggi regionali sul risparmio energetico e sull inquinamento luminoso, che impongono sempre la riduzione del flusso luminoso di almeno il 30% dopo la mezzanotte; - schede tecniche sulla regolazione del flusso luminoso in impianti di PI (n.17) relativa al sistema dei Certificati Bianchi. È infine in fase di definizione un progetto di norma UNI che riguarda specificatamente la regolazione del flusso luminoso, con un duplice obiettivo: - fornire al progettista degli elementi di base per calcolare i risparmi energetici attesi - fornire all utilizzatore dei criteri per valutare il livello di performance dei vari regolatori di tensione e flusso La norma definisce ed identifica vari tipi di regolatori di flusso luminoso: da quelli puntuali a quelli centralizzati, dagli alimentatori elettronici a quelli bi-potenza a quelli per LED. Infatti non esiste una soluzione vincente univoca per ottenere i migliori risultati. inarcos 829

14 Luce e risparmio energetico Saie 2010 / 29/10/2010 Fig Confronto fra diversi sistemi di regolazione: con il telecontrollo punto-punto l illuminazione è omogenea in tutti i punti luce dell impianto. Fig Esempio di dispositivi di telecontrollo. 11 necessari né impianti eolici, né fotovoltaici né tanto meno nucleari. Una volta per risparmiare energia gli impianti venivano realizzati con il sistema chiamato Tuttanotte/metànotte che permetteva lo spegnimento a mezzanotte di metà del parco lampade dell intero impianto (a volte anche 1 o 2 lampade ogni 3). 10 Il risparmio energetico e gli strumenti di controllo nell illuminazione esterna: metodologie di intervento e studio di un caso Il risparmio energetico (Energy saving) e l illuminazione esterna è un binomio di cui si parla sempre più spesso in Italia e in Europa, soprattutto in relazione all avvento della luce elettronica, i led, di cui si parla spesso e a volte anche a sproposito. In realtà l Energy Saving viene considerato, come uno dei fattori determinanti di un buon impianto, solo negli ultimi 15 anni e quindi solo recentemente, tenuto conto che il settore dell illuminazione pubblica è presente in Italia da circa un secolo. Il risparmio energetico, tra l altro, può essere considerato come la prima vera fonte di energia rinnovabile in quanto se consumo meno non sono 830 inarcos Invece con l avvento del regolatore di flusso centralizzato, negli anni 90, apparecchiatura di tipo elettromeccanico poi di tipo elettronico, e successivamente con l avvento dei riduttori di flusso punto a punto, di tipo elettromeccanico bi-regime e poi di tipo elettronico, si è eliminato il concetto dello spegnimento delle lampade, cosa tra l altro vietata attualmente dalle norme, e si è passati alla riduzione uniforme del flusso luminoso e quindi dell energia consumata. Come si deve intervenire per risparmiare energia in un impianto di illuminazione esterna? Il punto di partenza per un impianto di illuminazione a basso impegno energetico, sia nuovo che in caso di interventi sull esistente, è sempre il progetto e la pianificazione, perché solo tramite un attenta analisi della situazione dei luoghi su cui intervenire può scaturire un lavoro fatto bene. Fare interventi di Energy saving solo sulla base di un rilievo esistente è molto pericoloso in quanto la situazione deve essere analizzata nel suo complesso verificando le strade e i luoghi su cui si interviene direttamente in loco, verificare le tipologie di installazioni, i dati sui flussi di traffico,ecc. I dati, pur se fondamentali, non possono essere mai presi in forma asettica in quanto vanno con-

15 12 Fig Comacchio. Rendering dall alto del complesso Cattedrale e Piazza XX Settembre realizzato con Dialux Fig Comacchio. La zona pedonale con la luce radente dei profili a LED sotto le sedute; non sono ancora installati gli apparecchi sopra le aperture del campanile Luce e risparmio energetico Saie 2010 / 29/10/2010 testualizzati sempre, come prevede d altronde la norma UNI con l introduzione dell analisi dei rischi. Ogni intervento di Energy Saving deve prevedere: - analisi della situazione attuale e verifica dei consumi energetici (in caso di impianti esistenti); - progetto con studio dettagliato della scelta dei corpi illuminanti piu efficienti, della scelta della tipologia di apparecchiature per il risparmio energetico e della tipologia di impianto piu performante; - calcoli e verifiche del risparmio energetico atteso, in caso di interventi sull esistente; - verifica della corretta installazione dei materiali previsti; - verifica della corretta programmazione delle apparecchiature per il risparmio energetico e riduzione del flusso luminoso; - verifica dei consumi finali dell impianto realizzato e confronto con quelli attesi. L applicazione dei principi di rispetto delle normative, risparmio energetico e valorizzazione dei contesti urbani attraverso la luce, viene mostrato in due progetti realizzati da Giordana Arcesilai nella cittadina di Comacchio; il primo, pubblicato nel numero di Settembre della rivista (n. 712) cui si rimanda, il secondo un progetto che vede interessata illuminazione stradale, pedonale ed architetturale intorno alla cattedrale di San Cassiano (fig ). Linea guida dei progetti è quella di integrare la luce nell arredo urbano, valorizzare risparmiando energia, con le giuste sorgenti luminose e potenze, indirizzando la luce nel modo giusto sulle superfici interessate e disegnando la luce con l ausilio di rifrattori e vetri ottici. 13 Punta della Dogana: un esempio di risparmio energetico in ambito museale Un caso esemplare di risparmio energetico in ambito museale è il progetto di Punta Dogana a Venezia, frutto della collaborazione tra un archistar (Tadao Ando) e lo studio Ferrara Palladino per inarcos 831

16 Luce e risparmio energetico Saie 2010 / 29/10/2010 Fig Punta della Dogana. Le lampade a scarica ad alta resa cromatica Ta 4200K assecondano per il più lungo arco di tempo della giornata i toni della luce naturale. Fig Punta della Dogana. La scelta progettuale è stata quella di illuminare le pareti in maniera uniforme e non puntuale. il lighting design; una stretta una stretta sinergia tra tra le parti, progettista dell architettura, lighting designer e committenza, è fondamentale per un buon ed efficace risultato progettuale (fig ). In questo grande spazio la luce viene direzionata sulle grandi pareti prevalentemente ricorrendo, dove possibile, alla luce naturale. La predilezione della committenza e dell architetto per la luce naturale è stata di grande stimolo per il light designer nella definizione di un impianto per l illuminazione artificiale flessibile, in grado sia di integrarsi con lucernari e grandi finestre sia di rispondere alle necessità dei curatori in diverse esposizioni. La scelta della giusta sorgente luminosa, lampade a scarica ad alta resa cromatica ad una temperatura di colore attorno ai 4200K per assecondare per il più lungo arco di tempo della giornata i toni della luce naturale, ha portato ad un consumo ridottissimo per un museo, calcolato a regime attorno ai 25W/m 2 calpestabile con livelli d illuminamento che possono arrivare a valori medi di 300 lux, ma che per la mostra inaugurale non superano i 10W/ m 2 nelle ore di apertura al pubblico. L intera superficie espositiva è pari a 3000 m 2. L altro fattore che ha contribuito al raggiungimento di questo traguardo è l impiego di un sistema di controllo DALI collegato alle rete di gestione di tutto l edificio (BMS). L importante scelta della sorgente luminosa Su questo punto non esistono assiomi, una sorgente luminosa giusta o sbagliata, ma ogni progetto è un caso a sé; ogni contesto va progettato, questo uno dei concetti principali trasmessi nell ambito del convegno. A tale proposito molto interessanti sono stati gli interventi di Paolo Frabetti (Novalux) sulle lampade fluorescenti e di Fulvio Calabretti (Zumtobel) su alcune applicazioni LED in interno. La lampada fluorescente resta assolutamente di grande attualità ed è ancora in continua evoluzione, per la sua tecnologia affidabile, il costo conte- 832 inarcos

17 Fig Fondamentale per la durata di un apparecchio a LED il meccanismo di dissipazione del calore Fig Illuminazione d effetto realizzata con apparecchi RGB (nei tre colori fondamentali Red-Green- Blue) equipaggiati con lampade fluorescenti T5. Luce e risparmio energetico Saie 2010 / 29/10/2010 nuto, gli alimentatori elettronici che consentono la stabilità del flusso luminoso e la regolazione, la possibilità di cablarla in emergenza, le innumerevoli dimensioni, potenza e geometria delle lampade, oltre che diverse temperature colore e resa cromatica, la riaccensione immediata e lunga durata. 16 Per quanto riguarda il LED, la continua iper-proposta da parte di tante aziende, deve indurci a scelte molto oculate; non LED a tutti i costi, ma laddove esigenze di manutenzione, accensione e spegnimento seguite da un un adeguato calcolo costi-benefici di costi-benefici, quasi ce lo impongono (ad es. il programma ecocalc di Zumtobel è uno strumento per valutare costi di investimenti, installazione, manutenzione). Ma soprattutto è indispensabile selezionare prodotti e produttori di qualità. Un esempio progettuale dove l utilizzo del LED può essere la soluzione è l illuminazione di corridoi di uffici, di ospedali ecc., luoghi progettualmente un pò trascurati e dove si continuano a proporre soluzioni standard e preconfezionate. Poter sostituire un apparecchio 2x26W fluorescente con un apparecchio da 27W o 36W a LED ci porta ad un notevole risparmio energetico. Approccio integrale al risparmio energetico nei supermercati: il progetto dei sistemi di illuminazione naturale e artificiale Ricerca e Progetto - Galassi, Mingozzi e Associati con sede in Bologna 17 sta curando per conto di coop Adriatica il recupero energetico del proprio patrimonio edilizio e definendo, per i nuovi interventi, i criteri per realizzare il punto vendita eco-sostenibile innovativo, ad elevate prestazioni energetico-ambientali e ridotti costi di gestione, la cui qualità possa essere confrontabile, su basi oggettive, con quella di altri punti vendita. Nell affrontare a 360 il tema della sostenibilità e del risparmio energetico, particolare attenzione è dedicata all illuminazione naturale e artificiale e alle diverse implicazioni legate al benessere visivo degli utenti e degli addetti, alle esigenze commerciali e di risparmio energetico, considerando sia i consumi per l illuminazione artificiale, sia per la climatizzazione. Partendo dall analisi critica di un punto vendita esistente di circa 1500 m 2 di superficie, benchmark rappresentativo della realtà più aggiornata della cooperativa, di cui si è misurato il livello di qualità, lo studio ha poi progettato, un supermercato ecosostenibile, attualmente in fase di costruzione, inarcos 833

18 Luce e risparmio energetico Convegno Ar.Tec. - Saie 2010 / / 29/10/2010 Fig Approccio integrale al progetto energeticamente consapevole: esemplificazione delle strategie applicate al punto vendita eco-sostenibile. che diverrà il nuovo riferimento per i punti vendita di prossima realizzazione (fig. 18). Attraverso simulazioni e monitoraggi condotti su casi pilota il risparmio energetico per illuminazione atteso nel nuovo edificio è dell ordine del 60% rispetto al benchmark attuale. Per raggiungere tale obiettivo, le diverse strategie coordinate messe in atto sono: - la rimodulazione del clima luminoso (quantità e qualità della luce) in relazione alle esigenze di benessere visivo e ai compiti visivi; - integrazione luce naturale ed artificiale anche attraverso tecnologie innovative per la captazione e trasporto della luce naturale e dispositivi di regolazione automatica dei flussi luminosi artificiali; - uso di corpi illuminanti ad alta efficienza, con impiego di lampade a LED in sostituzione di quelle a scarica. Il progetto integrato di sistemi di illuminazione implica necessariamente l acquisizione di un metodo progettuale multidisciplinare che tenga conto delle complesse relazioni che intercorrono tra la luce da un lato e la percezione, la salute e l energia dall altro. Un attenta modulazione dei livelli di illuminamento necessari e il controllo della qualità della luce in relazione ai compiti visivi da svolgere rappresenta senz altro la premessa essenziale per la progettazione di sistemi di illuminazione nei supermercati, per conciliare l esigenza di benessere visivo e resa cromatica di alcuni prodotti (ad es. generi alimentari) con quella di risparmio energetico. La riduzione consapevole e controllata dei livelli di illuminamento apre le porte del supermercato all uso di corpi illuminanti ad alta efficienza quali i LED, fino ad oggi poco utilizzati perché inadeguati per garantire gli eccessivi livelli di illuminamento normalmente richiesti inarcos

19 Fig Esempio di simulazione dell illuminazione naturale per il controllo del progetto. Caso 1: impiego di microshed perpendicolari agli scaffali (a sinistra). Caso 2: sistemi di captazione e trasporto della luce naturale (a destra). Andamento dei livelli di illuminamento sul piano orizzontale nell area di vendita (a sinistra) e sul piano verticale sullo scaffale tipo (a destra). Luce e risparmio energetico Saie 2010 / 29/10/ L utilizzo di corpi illuminanti a LED posizionati correttamente nelle diverse aree del supermercato e ottimizzati per svolgere adeguate funzioni rispetto alle loro specifiche tecniche, rappresenta oggi una grande opportunità del progetto dell illuminazione artificiale improntato al risparmio energetico; inoltre, l uso di sorgenti luminose a LED consente la diminuzione delle spese di manutenzione, in quanto la vita utile di tali corpi illuminanti è sensibilmente maggiore rispetto quella delle lampade a scarica. Infine, l illuminazione dei prodotti freschi con corpi illuminanti a LED permette di superare il problema del surriscaldamento delle merci grazie all assenza di emissione di raggi infrarossi e ultravioletti. Nel progetto del sistema di illuminazione del supermercato eco-sostenibile un elemento imprescindibile è la presenza di un idonea quota di luce naturale. L applicazione di sistemi di captazione e trasporto della luce naturale ad alta efficienza e a bassi costi di manutenzione è oggi una opportunità del progetto, in particolare in un edificio come il supermercato che ha una pianta di elevata profondità. Portare la luce naturale attraverso condotti di luce nell area di vendita diffusa, in particolare nelle zone centrali, significa migliorare la resa dei colori delle merci e il benessere degli utenti e degli addetti da un lato e ridurre i consumi elettrici per illuminazione dall altro. Tali sistemi, in alternativa ai comuni lucernari, consentono una maggiore distribuzione e uniformità di illuminamento, condizione particolarmente importante per impostare una corretta strategia di dimmerizzazione dei corpi illuminanti con lampade fluorescenti. Nell ambito della progettazione sono state valutate, in tal senso, diverse ipotesi di condotti di luce, ma anche shed e microshed, calcolando sinergicamente i benefici in termini di luce naturale, le dispersioni termiche invernali, i guadagni termici estivi e i costi di realizzazione (fig. 19). L esperienza acquisita sul campo ha permesso di definire criteri per il recupero dei sistemi di illuminazione dei punti vendita esistenti di coop Adriatica, su cui si sta intervenendo in maniera estesa e su cui si attende un risparmio medio del 60%. I fabbisogni energetici per illuminazione nell ambito della certificazione energetica degli edifici Per definire le prestazioni energetiche degli edifici, ai fini della loro certificazione, tra gli altri consumi occorre definire anche il fabbisogno di energia per l illuminazione artificiale, che può costituire una componente tanto più rilevante, quanto minori sono i consumi per la climatizzazione. Il metodo di calcolo di tale fabbisogno è descritto dalla norma UNI EN Energy performance of buildings - Energy requirements for lighting - part 1: Lighting energy estimation. Tale metodo permette la stima del fabbisogno energetico mensile e annuale per l illuminazione a partire inarcos 835

20 Luce e risparmio energetico Saie 2010 / 29/10/2010 Fig Schema a blocchi di un sistema di controllo combinato luce/tapparelle/hvac. 20 dalla potenza elettrica installata e di alcuni parametri riferiti alla disponibilità di luce naturale ed all uso dell edificio. La Direttiva 2002/91/CE, in materia di prestazioni energetiche degli edifici ha dato luogo ad una procedura di valutazione assai articolata e complessa, il cui obiettivo finale è arrivare ad attestare mediante un apposito certificato le prestazioni in questione: oltre la climatizzazione estiva ed invernale, sono da valutare, perché potenzialmente rilevanti secondo le destinazioni e condizioni climatiche, i contributi energetici per l illuminazione, la ventilazione e l acqua calda sanitaria. Tra le varie componenti, l energia elettrica fornita per l illuminazione è particolarmente importante per due ragioni: perché è energia pregiata (in termini d energia primaria pesa per un fattore di trasformazione pari a 2,9), e non può essere ridotta oltre un certo limite fisiologico senza penalizzare il compito visivo, essendo peraltro nei luoghi di lavoro oggetto di specifiche norme. A fronte, pertanto, d interventi e soluzioni tecnologiche oggi in grado di ridurre significativamente i consumi legati alla climatizzazione, in prospettiva l illuminazione appare sempre più in grado di condizionare i consumi energetici, specie per gli edifici destinati ad uffici ed al terziario in generale. La norma UNI EN Energy performance of buildings Energy requirements for lighting Part 1: Lighting energy estimation, nell ambito della certificazione energetica degli edifici, fornisce le metodologie per valutare il fabbisogno energetico per l illuminazione degli edifici. I metodi descritti, di cui uno dettagliato ed uno semplificato, tengono conto della eventuale presenza negli ambienti di sistemi automatici di controllo sull accensione del sistema di illuminazione basati sulla effettiva occupazione dei locali e della disponibilità di luce naturale. La disponibilità di luce naturale non fa riferimento al fattore medio di luce diurna, il cui calcolo è cogente in Italia, ma ad una metodologia approssimata che tiene conto, oltre alle ostruzioni ed alle caratteristiche del serramento, dei fattori astronomici (latitudine della località) e del livello d illuminamento richiesto. La normativa contiene le indicazioni per il calcolo del fabbisogno di energia annuale per illuminazione W light che dipende dalla disponibilità della luce naturale, dalla presenza di sistemi di sistemi di controllo sull accensione dell impianto di illuminazione basati sulla disponibilità luce naturale e sul fattore di occupazione dell edificio nonché sulla destinazione d uso dello stesso. Una volta noto il fabbisogno per illuminazione si calcola il consumo specifico della zona denominato Lighting Energy Numeric Indicator (LENI): LENI = W light A (kwh/m 2 anno) IL CONTRIBUTO DEI SISTEMI DOMOTICI ALLA GESTIONE ENERGETICA DELL EDIFICIO Esistono differenti strumenti che, se utilizzati in modo corretto ed integrati tra loro, consentono un notevole risparmio di energia del comparto civile. Tra questi primeggiano le fonti di energia rinnovabili e gli interventi atti ad incrementare le prestazioni energetiche degli edifici, sia in fase di nuova costruzione che di ristrutturazione. Tuttavia spesso si dimentica che la gestione di un edificio deve essere al contempo efficiente ed efficace: efficiente nel creare un involucro ottimizzato dal punto di vista dell isolamento termico e installare impianti con rendimenti elevati, ma anche efficace perché gestito da sistemi di automazione in grado di coordinare, in primis, i due impianti più energivori: l impianto termico e l impianto elettrico. Franco Bua (Vimar) ha tracciato lo stato dell arte del settore, riportando gli ultimi aggiornamenti normativi e, dopo aver illustrato i contenuti della norma UNI 836 inarcos

21 Luce e risparmio energetico Saie 2010 / 29/10/ :2007, ha mostrato, tra le altre, alcune applicazioni relative al controllo dell illuminazione naturale ed artificiale. n Si ringrazia per la collaborazione Alberto Ricci Petitoni e Ricerca e Progetto - Galassi, Mingozzi e Associati. È disponibile il cd degli atti del convegno; gli interessati possono contattare la sede dell Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia di Bologna. (tel mail: assiabo@tin.it). La legislazione della Regione Emilia- Romagna in materia di inquinamento luminoso Strumenti legislativi di riferimento Legge regionale n. 19 del 29 settembre 2003 Norme in materia di riduzione dell inquinamento luminoso e di risparmio energetico D.G.R. n del 29 dicembre 2005 Direttiva per l applicazione della legge regionale 19/2003 Circolare esplicativa delle norme, di cui alla DDGA n del 16 febbraio 2010 Prescrizioni Tutti i nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblici e privati, in fase di progettazione o di appalto, devono essere eseguiti su tutto il territorio regionale a norma antinquinamento luminoso e a ridotto consumo energetico, cioè non devono disperdere luce verso l alto ed essere efficienti, cioè a basso consumo energetico. Per questo, devono possedere contemporaneamente i requisiti di cui all art.5 della direttiva applicativa. Art.5 direttiva applicativa: 1. Gli impianti di illuminazione devono possedere apparecchi che, nella loro posizione di installazione, devono avere una distribuzione dell intensità luminosa massima per g 3 90, compresa tra 0,00 e 0,49 cd/klm di flusso luminoso tot. emesso 2. Gli impianti di illuminazione devono possedere una luminanza media mantenuta delle superfici da illuminare ed illuminamenti non superiori ai livelli minimi previsti dalle normative tecniche di sicurezza ovvero dai presenti criteri 3. Gli impianti di illuminazione devono possedere lampade ad avanzata tecnologia ed elevata efficienza luminosa, quali sodio ad alta o bassa pressione in luogo di quelle con efficienza inferiore. E consentito l impiego di lampade con indice di resa cromatica superiore a Ra=65, ed efficienza comunque non inferiore a 90 lm/w, esclusivamente nell illuminazione di monumenti, edifici, aree di aggregazione e centri storici in zone di comprovato valore culturale e/o sociale ad uso pedonale 4. I nuovi impianti stradali devono garantire il rapporto tra interdistanza ed altezza delle sorgenti luminose non inferiore a 3,7. 5. Tutti i nuovi impianti devono essere muniti di appositi dispositivi, che agiscono puntualmente su ciascuna lampada o in generale sull intero impianto, in grado di ridurre e controllare il flusso luminoso in misura non inferiore al 30% rispetto al pieno regime di operatività. L orario entro cui operare tale riduzione è stabilito con atto dell Amministrazione comunale competente. Inoltre i Comuni sono tenuti ad adeguare il RUE alle disposizioni della direttiva ed allegare un abaco, cioè una guida, nel quale indicare le tipologie dei sistemi e dei singoli corpi illuminanti ammessi tra cui i progettisti e gli operatori possono scegliere quale installare, predisporre un censimento degli impianti di illuminazione e pianificare gli interventi futuri, in una parola sola predisporre un Piano della Luce (art. 6 direttiva applicativa). inarcos 837

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23 bologna omega graphics via M. Valmigli, S. Piero in Bagno (FC) Tel Fax info@lapievescale.it

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25 Il condominio: adempimenti e proposte di riforma Ing. Diletta Righi Condominio: adempimenti e proposte di riforma - Saie 2010 / 30/10/2010 Consueto appuntamento di Assiabo all ultima giornata del SAIE, quest anno dedicato al tema del condominio inteso in tutte le sue tematiche che ci troviamo ad affrontare e nel mettere a norma edifici con interventi di qualità. L incontro, moderato dall ing. M. Gasparini (Assiabo), ha rappresentato un opportunità per ascoltare il punto di vista dei vari soggetti che partecipano, a diverso titolo, all esercizio del condominio. Un occasione per recepire le istanze di Amministratori, Tecnici, Avvocati; competenze specifiche differenti che per un giorno si sono incontrate nella consapevolezza di perseguire un obiettivo comune: un approccio corretto alla gestione normativa del condominio. Dopo il saluto dell ing. Giovanni Semprini (presidente Assiabo), ha introdotto i lavori il segretario provinciale 1 Fig. 1 - One Hyde Park, si trova a Londra, situato nell esclusivo quartiere di Knightsbridge, a due passi da Harrods, è considerato il complesso residenziale più lussuoso e caro al mondo: i prezzi si aggirano in media sulle 20 mila sterline (circa 23 mila euro) al metro quadro. Motivo del costo elevato sono le finiture di pregio (come marmi e pietre rare provenienti da Turchia, Italia, Brasile, Cina e Egitto) e i servizi forniti ai residenti: un cinema interno, una spa, una piscina, saune e palestre, una sala videogame e un golf simulator. Inoltre il complesso è collegato con un tunnel sotterraneo all hotel a cinque stelle Mandarin Oriental dal quale si può avere a disposizione personale 24 ore su 24. di ANACI Bologna, presentando il punto di vista degli Amministratori e sottolineando le responsabilità degli operanti nella gestione del condominio di essere costantemente formati e informati. Di condominio, come ci spiega l Avv. Cocchi, il Codice Napoleonico non parlava, ma il fenomeno era già conosciuto. Nel codice era disciplinato il concetto di servitù (attualmente il condominio è definito come insieme di servitù concorrenti): prevaleva l interesse della proprietà individuale e le parti comuni avevano questa servitù rispetto alle parti di proprietà individuale. Con il codice civile, c è un passaggio verso una parità di interesse tra proprietà individuale e proprietà comune. Oggi, dal Disegno di Legge n. 71 del 2 agosto 2010 potrebbe uscirne una nuova forma di proprietà individuale nell ambito dei condomini: né piena, né nuda ma limitata nell interesse del condominio (o di singoli condomini o di singoli conduttori). Con il tempo, potrebbe prevalere l interesse del condominio come comunità a lungo termine: condominium o communitas? Cocchi ci consola: Il ricorso alla autorità giudiziaria è cosa pacifica. Nell ambito dell immobiliare c è molto contenzioso a matrice relazionale ed altro è congenito proprio nella materia.. Il Ddl 71 nasce con l intento dichiarato di ridurre il contenzioso, ma alcune previsioni per come sono concepite o ambiguità terminologiche potrebbero persino incrementare il ricorso alle autorità giuridiche. In merito alle liti di matrice relazionale molto importante ci potrebbe essere la procedura di riconciliazione introdotta dal Dlgs n. 28 del Questa procedura guidata dal conciliatore non opera sul piano del diritto attribuendo torti e ragioni bensì sulla ricerca di soluzioni condivise idonee al soddisfacimento degli interessi sostanziali di tutte le parti in conflitto. Tutto può essere messo in discussione purché si tratti di diritti disponibili cosa molto diversa dalla sede giudiziaria. A quell accordo può essere data efficacia esecutiva a tutti gli effetti, inarcos 841

26 Condominio: adempimenti e proposte di riforma - Saie 2010 / 30/10/2010 quindi dà garanzia del titolo esecutivo. Nelle cause in materia condominiale il tentativo di riconciliazione sarà obbligatorio a partire da marzo Non è però ostativo alla proposizione di ricorsi in via di urgenza, il ricorso verrà fatto a prescindere dal tentativo di riconciliazione. Il Ddl riconosce diffusamente al condomino e persino al conduttore, la possibilità di ricorrere alla tutela giudiziaria in sede di urgenza, vanificando in questo modo, il percorso previsto per la conciliazione come metodo per prevenire e risolvere la controversia prima di arrivare a giudizio. L ing. D. Palumberi, membro della commissione di sicurezza dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna, ha portato il suo contributo in merito alla sicurezza sulla gestione del condominio come luogo di lavoro. Una delle novità del D.Lgs. 81/2008 è da ricercare nell art.2, comma 1, lettera a) che definisce il lavoratore quale persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Il D.Lgs 81/08 si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici e a tutte le tipologie di rischio, l art.3, comma 9, specifica che si applica anche nei confronti dei lavoratori che rientrano nel campo di applicazione del contratto collettivo dei proprietari di fabbricati trovano applicazione gli obblighi di informazione e formazione di cui agli articoli 36 e 37. Al titolo III, art.3, del contratto collettivo dei proprietari di fabbricati sono menzionati i lavoratori ai quali si applica tale contratto; tra questi vi sono i portieri che prestano la loro opera per la vigilanza, la custodia e la pulizia degli stabili adibiti ad uso di abitazione o ad altri usi. Secondo il D.lgs 81/08 e s.m. l amministratore può assumere le seguenti funzioni: datore di lavoro, datore di lavoro-committente e committente. Il datore di lavoro è il soggetto che esercita i poteri decisionali e di spesa, e tra le sue attività c è l obbligo di elaborare il documento valutazione rischi (DVR). L amministratore ha funzione di datore di lavoro-committente quando, in presenza di un lavoratore subordinato dipendente del condominio, affida i lavori, servizi e forniture ad un impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi. Pertanto, deve ottemperare ai seguenti adempimenti: verifica l idoneità tecnico professionale degli stessi; fornisce loro dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell ambiente e sulle misure di prevenzione ed emergenza; promuove la cooperazione ed il coordinamento elaborando il documento valutazione rischi interferenti (DUVRI); il personale in regime di appalto o subappalto deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, generalità del lavoratore e l indicazione del datore di lavoro. L amministratore committente è il soggetto per il conto del quale l intera opera viene realizzata. Tale caso si verifica quando il condominio commissiona nella forma di contratto di appalto lavori ricadenti nel campo di applicazione del titolo IV del D.lgs 81/08 ss.mm.ii. Sono soggetti tutti gli interventi di nuove costruzioni, ristrutturazione e manutenzione comportanti lavori di tipo edile. Il punto di vista degli Amministratori Condominiali è stato rappresentato dal geom. G. Samoggia, direttore Centro Studi Regionale ANACI Emilia-Romagna, che ha mostrato come concretizzare l obbligo di tutela dell amministratore. Samoggia, riallacciandosi all intervento di Palumberi, indica l opportunità della forma scritta del DVR e del DVRI anche nei casi in cui non c è l obbligo. Invece, per quanto riguarda le parti comuni, l Amministratore non può garantire la sicurezza perché il condominio non ha autonoma personalità giuridica ed è inteso come mero ente di gestione le 842 inarcos

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