I materiali oggetto di estrazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I materiali oggetto di estrazione"

Transcript

1 I materiali oggetto di estrazione Di seguito vengono elencati i principali materiali oggetto di escavazione nella nostra regione con indicati alcuni degli utilizzi più appropriati e tipici: - Sabbie e Ghiaie (alluvionali non cementate). I corsi d acqua hanno trasportato ghiaie e sabbie strappate dai rilievi calcarei dell entro terra; il trasporto mediante il vettore acqua ha selezionato granulometricamente il sedimento rendendolo quasi pronto all utilizzo forse come nessun impianto di valorizzazione potrebbe esserne capace; il materiale risultante è importante specialmente per il settore dell edilizia (tout-venant alluvionale per riempimenti, colmate, rilevati e sottofondi, ghiaia trattate per la produzione di ghiaie monogranulari per drenaggi, misti per conglomerati cementizi). - Marne. La giusta miscela tra carbonato di calcio e argilla costituisce la marna; l utilizzo più nobile prevede una lavorazione composta da fasi di polverizzazione, miscelazione, cottura (clinkerizzazione), frantumazione per la produzione di cementi. La normativa vigente classifica l estrazione della marna da cemento come attività di miniera, in questa sede è sembrato corretto farne cenno. - Argille, aggregati argillosi e sabbiosi. Le argille, sottoposte ad un processo di omogenizzazione e, in alcuni casi, di miscelazione con altri elementi in grado di condizionare la colorazione e le caratteristiche meccaniche, una volta sottoposte a cottura divengono uno dei materiali più importanti per l edilizia: i laterizi (piastrelle in cotto, mattoni pieni, mattoni forati, pignatte, tavelle, parasoli, rivestimenti, ecc.). - Arenarie. Le arenarie altro non sono che sabbie cementate, il più delle volte il cemento è costituito da carbonato di calcio. L utilizzo più nobile è quello legato alla lavorazione per ottenere pietra ornamentale (lastre per pavimentazioni, soglie, architravi, stipiti, ecc.). - Conglomerati. Le ghiaie e sabbie più o meno cementate sono classificate con questo termine; nella nostra regione sono presenti depositi conglomeratici di ambiente di transizione continentale-marino che si trovano su culminazioni e in generale in posizione più elevata rispetto alle sabbie e ghiaie alluvionali. Proprio in funzione del loro grado di cementazione i conglomerati possono essere coltivati con la tecnica della perforazione e sparo di mine o mediante

2 l estrazione con mezzi meccanici. - Calcari massicci, calcari stratificati e materiale detritico. I calcari massicci sono rocce massive che si trovano su formazioni dello spessore di centinaia di metri costituite per la quasi totalità da carbonato di calcio. Quasi tutte le aree di affioramento di questo litotipo coincidono con zone soggette a tutela e conservazione ambientale. L assenza di discontinuità alla scala delle mesostrutture e la purezza del minerale, rendono questo materiale unico per alcuni utilizzi: carbonato di calcio per l industria chimica, farmaceutica, metallurgica, cartaria e agroalimentare, produzione di pietrisco per conglomerati cementizi, correttivo per la produzioni di cementi, filtri, realizzazione di blocchi (in particolare da scogliera) ecc. La rarità degli affioramenti coltivabili unitamente con le caratteristiche intrinseche, fanno del calcare massiccio un litotipo di difficile reperibilità e insostituibile per alcuni usi specifici. I calcari stratificati della successione umbro-marchigiana sono ricchi di carbonato di calcio anche se con intercalati livelli selciferi e argilloso-marnosi. L estrazione di questi materiali è finalizzata alla produzione di tout-venant calcareo, pietrischi, stabilizzati, graniglie per la realizzazione di sottofondi e fondi stradali ad alta resistenza, drenaggi, conglomerati cementizi ad alta resistenza e conglomerati bituminosi. Sia i calcari massicci che i calcari stratificati possono essere utilizzati per la produzione di pietre ornamentali (lastre per pavimentazioni, soglie, architravi, stipiti, ecc.). Il materiale detritico proviene dall alterazione delle rocce calcaree; il debole trasporto provoca una classazione del sedimento che spesso rende il materiale direttamente utilizzabile in cantiere (macadam). Gli altri utilizzi sono quelli legati alla produzione di stabilizzati naturali. - Gesso. Gli ammassi rocciosi evaporitici ricchi di solfato di calcio sono sfruttati per l estrazione del gesso. L impiego più importante è quello legato alla trasformazione per la produzione di materiali per l edilizia (gesso in polvere, scagliola, stucchi, cartongesso, ecc.). - Travertino. La deposizione chimica del carbonato di calcio ha prodotto nella zona di Ascoli Piceno e Acquasanta la formazione di giacimenti di travertino

3 sfruttati per l estrazione di blocchi destinati alla realizzazione di lastre per pavimentazioni, soglie e più in generale come pietra ornamentale. La limitata distribuzione dei giacimenti obbliga ad un utilizzo razionale della risorsa mineraria. La classificazione secondo la norma La Legge Regionale n. 71/1997 Norme per la disciplina delle attività estrattive, all articolo 3 classifica i materiali di cava secondo due gruppi formati in base alla differente tipologia di utilizzazione: a) Materiali di prevalente uso industriale; b) Materiali di prevalente uso ornamentale o edile. Appartengono al gruppo a) dei materiali di prevalente uso industriale: 1. sabbia e ghiaia; 2. marne; 3. argille, aggregati argillosi e sabbiosi; 4. arenarie; 5. conglomerati; 6. calcare massicci, calcari stratificati e materiale detritico; 7. gesso. Appartengono al gruppo b) dei materiali di prevalente uso ornamentale o edile: 1. calcari; 2. travertino; 3. gesso; 4. arenaria.

4 Statistiche sulle produzioni annuali Dati disaggregati di produzione La produzione totale di materiale utile di cava nelle Marche, su base annuale, negli ultimi anni ( ) ha registrato un andamento altalenante in virtù di una serie di cause tra le quali, principalmente, il periodo transitorio precedente all approvazione del PRAE e la crisi di mercato degli ultimi anni. In corrispondenza di questi due eventi il picco di produzione ha segnato i due livelli più bassi. Così, dal 1998 al 24 - in concomitanza con l entrata in vigore della nuova legge di settore (L.R. 71/1997) e in particolare, in attesa della redazione e approvazione degli strumenti pianificatori regionale (PRAE) e provinciali (PPAE), delle norme transitorie che consentivano esclusivamente l autorizzazione di interventi estrattivi di ridotte dimensioni la produzione è andata progressivamente diminuendo fino al minimo registrato nel 24, con metri cubi utili. Con la partenza del PRAE e del PPAE di Macerata, la tendenza si è invertita registrando una progressiva risalita fino al picco del 26, con una produzione di materiale utile pari a 26 a metri cubi. Dopo il 27, in cui si è registrata una lieve flessione rispetto all anno precedente, è cominciato un secondo trend negativo, innescato dalla crisi economica degli ultimi anni, che ha portato il livello di produzione nel triennio a mantenersi abbondantemente al di sotto dei 3 milioni di metri cubi utili estratti. Appare interessante notare come il limite di 5 milioni di metri cubi estraibili annualmente su tutto il territorio regionale stabilito dal PRAE (ed applicabile con l entrata in vigore dei PPAE), limite che proveniva dallo studio dei trend degli anni precedenti (1985/1996), in cui si registrava una produzione media di metri cubi utili annui, non si sia rivelato in alcun modo un vincolo all attività del settore estrattivo non essendo stato mai nemmeno avvicinato dal momento della sua definizione (22). I dati su scala regionale possono essere ulteriormente dettagliati su scala provinciale. Qui bisogna però brevemente ricordare il meccanismo previsionale della

5 programmazione regionale (PRAE) in rapporto alla sua effettiva attuazione attraverso gli strumenti pianificatori provinciali di settore (PPAE). Il PRAE assegnava ad ogni provincia un determinato quantitativo estraibile annualmente che teneva conto della stima dei fabbisogni rilevati statisticamente negli ultimi dodici anni antecedenti la nuova legge di settore (L.R. 71/1997 da cui il PRAE deriva). Questo per creare un meccanismo di autonomia a livello provinciale che permettesse di ottimizzare produzione e mercato locale, riducendo il più possibile l incidenza a livello ambientale ed economico del trasporto e distribuzione del materiale estratto. Era chiaro dunque che era il meccanismo del rilievo statistico storico a determinare quale fosse il potenziale estrattivo annuale per ciascun territorio provinciale. Si partiva cioè con quantitativi assegnati non uguali per ogni provincia. Si andava dagli 8. mc di Ascoli Piceno a mc di Pesaro con Ancona e Macerata appaiate intorno alla quota di 1.2. mc. Ma se la serie storica statistica fotografa nel tempo una realtà, le cause che questa realtà hanno prodotto sono da ricercare sia in limitazioni di tipo geologico (materiali che si trovano più abbondanti o addirittura in maniera esclusiva in un territorio provinciale piuttosto che in un altro), che di tipo vincolistico. La Provincia di Ascoli Piceno, ad esempio, avendo gran parte del territorio incluso in parchi naturali, dove l attività estrattiva è vietata, deve rinunciare all estrazione di materiali pregiati quali il calcari ma, d altro canto, detiene l esclusiva geologica per il Travertino, che affiora solo nel suo territorio. Fatte queste precisazioni bisogna ora considerare che, affinché le previsioni del PRAE si concretizzassero, sarebbe stato necessario che i PPAE provinciali partissero insieme, mentre nella realtà ciò non è avvenuto col risultato che, in particolar modo la provincia di Macerata, che ha approvato il proprio PPAE in netto anticipo sulle altre, ha di fatto agito, per un considerevole periodo di tempo, da distributore regionale. La tabella e il grafico seguenti evidenziano le produzioni annuali distinte per provincia dal 1998 al 21 (fonte catasto cave regionale).

6 Produzioni annuali in metri cubi utili in banco periodo PROVINCE Pesaro- Urbino Ancona Macerata Ascoli Piceno Totale Regione (Fonte: scheda informativa sulle attività di cava allegato B della L.R. n. 71/1997) PROVINCE Pesaro-Urbino Ancona Macerata Ascoli Piceno Totale Regione Bisogna, inoltre tener presente nella lettura dei dati di produzione attuali e futuri, di importanti fattori, quali la crisi economica generale, ma anche la realizzazione di opere pubbliche, quali la Pedemontana, raddoppio dell asse Falconara-Orte, completamento della 3 corsia dell autostrada A14 ed altre, che hanno influenzato totalmente l attività estrattiva marchigiana. I dati forniti dalle ditte attraverso l Allegato B della L.R. n. 71/1997 per gli anni dal 21 fino al 28 elaborati attraverso il Data Base Catasto Cave e di seguito riassunti, danno una immagine globale dell insieme dell attività estrattiva della Regione Marche. La provincia di Fermo non ha ancora redatto il proprio PPAE e, dal punto di vista dell attività estrattiva, risulta ancora compresa nel PPAE di Ascoli Piceno.

7 Cave attive nella regione Marche distinte per anno e Provincia 21 Class. Totali a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso 3 3 b1 Calcari ornamentali b2 Travertino 4 4 b3 Gesso ornamentale Arenaria b4 ornamentale Totale numero cave Totali

8 22 Class. Totali a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie 1 a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso 3 3 b1 Calcari ornamentali b2 Travertino 2 2 b3 Gesso ornamentale b4 Arenaria ornamentale Totale numero cave Totali

9 23 Class. Totali a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie 2 a5 Conglomerati 1 1 strat. e mat. Detr a7 Gesso 2 2 b1 Calcari ornamentali b2 Travertino 2 2 b3 Gesso ornamentale Arenaria b4 ornamentale Totale numero cave Totali

10 24 Class. Totali a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie 2 a5 Conglomerati 1 1 strat. e mat. Detr a7 Gesso 3 3 b1 Calcari ornamentali b2 Travertino 3 3 b3 Gesso ornamentale Arenaria b4 ornamentale Totale numero cave Totali

11 25 Class. Totali a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso 3 3 b1 Calcari ornamentali b2 Travertino 4 4 b3 Gesso ornamentale Arenaria b4 ornamentale Totale numero cave Totali

12 26 Class. Totali a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso 4 4 b1 Calcari ornamentali 3 3 b2 Travertino 4 4 b3 Gesso ornamentale Arenaria b4 ornamentale Totale numero cave Totali

13 27 Class. Totali a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie 1 1 a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso 4 4 b1 Calcari ornamentali b2 Travertino 3 3 b3 Gesso ornamentale Arenaria b4 ornamentale Totale numero cave Totali

14 28 Class. Totali a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie 1 1 a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso 1 1 b1 Calcari ornamentali 2 2 b2 Travertino 3 3 b3 Gesso ornamentale Arenaria b4 ornamentale Totale numero cave Totali

15 29 Class. Totali a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati 1 1 strat. e mat. Detr a7 Gesso 4 4 b1 Calcari ornamentali b2 Travertino 5 5 b3 Gesso ornamentale Arenaria b4 ornamentale Totale numero cave Totali

16 21 Class. Totali a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati Calcari massicci, strat. e mat. Detr a7 Gesso 2 2 b1 Calcari ornamentali 1 1 b2 Travertino 5 5 b3 Gesso ornamentale Arenaria b4 ornamentale Totale numero cave Totali Il brusco calo nel numero delle cave attive nel 21 rispetto agli anni precedenti è da inquadrare in una generale rivisitazione e ottimizzazione del catasto delle cave e in una più idonea e razionale definizione di cava attiva e inattiva.

17 a1 a2 a4 a5 a7 b1 b2 b3 b4 Totali (mc in banco) Quantitativi estratti nella regione Marche distinti per provincia e materiale 21 Class. Totale regione a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso b1 Calcari ornamentali b2 Travertino b3 Gesso ornamentale b4 Arenaria ornamentale Totali (mc in banco) Totale regione

18 a1 a2 a4 a5 a7 b1 b2 b3 b4 Totali (mc in banco) 22 Class. Totale regione a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso b1 Calcari ornamentali b2 Travertino b3 Gesso ornamentale b4 Arenaria ornamentale Totali (mc in banco) Totale regione

19 a1 a2 a4 a5 a7 b1 b2 b3 b4 Totali (mc in banco) 23 Class. Totale regione a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso b1 Calcari ornamentali b2 Travertino b3 Gesso ornamentale b4 Arenaria ornamentale Totali (mc in banco) Totale regione

20 a1 a2 a4 a5 a7 b1 b2 b3 b4 Totali (mc in banco) 24 Class. Totale regione a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso b1 Calcari ornamentali b2 Travertino b3 Gesso ornamentale b4 Arenaria ornamentale Totali (mc in banco) Totale regione

21 a1 a2 a4 a5 a7 b1 b2 b3 b4 Totali (mc in banco) 25 Class. Totale regione a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso b1 Calcari ornamentali b2 Travertino b3 Gesso ornamentale b4 Arenaria ornamentale Totali (mc in banco) Totale regione

22 a1 a2 a4 a5 a7 b1 b2 b3 b4 Totali (mc in banco) 26 Class. Totale regione a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso b1 Calcari ornamentali b2 Travertino b3 Gesso ornamentale b4 Arenaria ornamentale Totali (mc in banco) Totale regione

23 27 Class. Totale regione a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso b1 Calcari ornamentali b2 Travertino b3 Gesso ornamentale b4 Arenaria ornamentale Totali (mc in banco) Totale regione

24 a1 a2 a4 a5 a7 b1 b2 b3 b4 Totali (mc in banco) 28 Class. Totale regione a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati strat. e mat. Detr a7 Gesso b1 Calcari ornamentali b2 Travertino b3 Gesso ornamentale b4 Arenaria ornamentale Totali (mc in banco) Totale regione

25 a1 a2 a4 a5 a7 b1 b2 b3 b4 Totali (mc in banco) Class. 29 Materiale estratto Totale regione a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati Calcare mass., strat. e mat. Detr a7 Gesso Calcari b1 ornamentali b2 Travertino Gesso b3 ornamentale b4 Arenaria ornamentale Totali (mc in banco) Totale regione

26 Class. 21 Materiale estratto Totale regione a1 Sabbia e ghiaia a2 Marne Argille, aggr. argillosi e sabb a4 Arenarie a5 Conglomerati Calcare mass., strat. e mat. Detr a7 Gesso Calcari b1 ornamentali b2 Travertino Gesso b3 ornamentale b4 Arenaria ornamentale Totali (mc in banco) Totale regione

REGIONE MARCHE 1 CONSIGLIO REGIONALE VII LEGISLATURA. deliberazione n. 66

REGIONE MARCHE 1 CONSIGLIO REGIONALE VII LEGISLATURA. deliberazione n. 66 REGIONE MARCHE 1 CONSIGLIO REGIONALE VII LEGISLATURA deliberazione n. 66 PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITA ESTRATTIVE LEGGE REGIONALE 1 DICEMBRE 1997, N. 71 LEGGE REGIONALE 17 DICEMBRE 1999, N. 33 ESTRATTO

Dettagli

LE ROCCE. (seconda parte) Lezioni d'autore. di Simona Mazziotti Tagliani

LE ROCCE. (seconda parte) Lezioni d'autore. di Simona Mazziotti Tagliani LE ROCCE (seconda parte) Lezioni d'autore di Simona Mazziotti Tagliani VIDEO VIDEO Le rocce sedimentarie (I) Le rocce sedimentarie, seppur in quantità minore nella crosta terrestre rispetto alle metamorfiche

Dettagli

Capo I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto

Capo I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto Regolamento recante istruzioni tecniche per la redazione degli strumenti della pianificazione provinciale e comunale in materia di cave e torbiere, di recupero di cave dimesse o in abbandono e di riutilizzo

Dettagli

RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE (ai sensi dell art. 26 comma 1 lett.i del D.P.R. n. 207/2010)

RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE (ai sensi dell art. 26 comma 1 lett.i del D.P.R. n. 207/2010) RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE (ai sensi dell art. 26 comma 1 lett.i del D.P.R. n. 207/2010) La presente relazione si riferisce alle opere inerenti il progetto di "Realizzazione di un sistema di

Dettagli

Emissioni polverulente: l applicativo web di Confindustria Firenze e ANCE Firenze, in collaborazione con ARPAT

Emissioni polverulente: l applicativo web di Confindustria Firenze e ANCE Firenze, in collaborazione con ARPAT Seminario informativo Il controllo dell'inquinamento atmosferico, la nuova normativa e soluzioni verso un economia sostenibile Firenze 15.12.2010 Emissioni polverulente: l applicativo web di Confindustria

Dettagli

-

- Sede: ITALFUM srl Via Che Guevara, 8 Zona Ind. Torrazzi - 41122 Modena Tel. 059 251659 - Fax 059 251762 www.italfum.it - info@italfum.it ASSOCIATA Sede Operativa: ITALFUM SERVICE srl Via Della Chimica,

Dettagli

LE ROCCE. Dott.ssa geol. Annalisa Antonelli

LE ROCCE. Dott.ssa geol. Annalisa Antonelli LE ROCCE DEFINIZIONE ROCCIA: aggregato naturale di sostanze minerali cristalline o amorfe Rocce omogenee: costituite da un solo tipo di minerale (es. roccia gessosa, roccia calcarea, salgemma) Rocce eterogenee:

Dettagli

Il territorio e la popolazione

Il territorio e la popolazione Il territorio e la popolazione 17 Superficie Il territorio Le Marche si estendono per una superficie di 9693,5 Km 2 (il 3,2% del territorio italiano), con una struttura geomorfologica costituita in prevalenza

Dettagli

SCADENZA FASE VALORE ECONOMICO DATA. Scadenza 0 Avviamento Progetto 900.000,00 02/12/2013. Scadenza 1 I SAL 150.000,00 28/02/2014

SCADENZA FASE VALORE ECONOMICO DATA. Scadenza 0 Avviamento Progetto 900.000,00 02/12/2013. Scadenza 1 I SAL 150.000,00 28/02/2014 Fraternità di Misericordia di Isola di Capo Rizzuto Realizziamo insieme il teatro cinema di Isola di Capo Rizzuto Linee Guida per la Rendicontazione dei Progetti Premessa Al fine di garantire la maggior

Dettagli

I residui della produzione di calcestruzzo

I residui della produzione di calcestruzzo I residui della produzione di calcestruzzo la classificazione come sottoprodotti o rifiuti ed i possibili impieghi allinterno della filiera del comparto edile Relatore: Masci Angelo Bologna 29.10.2009

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UM18A ATTIVITÀ 46.22.00 COMMERCIO ALL INGROSSO DI FIORI E PIANTE

STUDIO DI SETTORE UM18A ATTIVITÀ 46.22.00 COMMERCIO ALL INGROSSO DI FIORI E PIANTE STUDIO DI SETTORE UM18A ATTIVITÀ 46.22.00 COMMERCIO ALL INGROSSO DI FIORI E PIANTE Ottobre 2008 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore TM18A Commercio all ingrosso di fiori e piante è stata condotta

Dettagli

DENUNCIA OPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO NORMALE E PRECOMPRESSO ED A STRUTTURA METALLICA (D.P.R n Legge n.

DENUNCIA OPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO NORMALE E PRECOMPRESSO ED A STRUTTURA METALLICA (D.P.R n Legge n. SPAZIO RISERVATO ALL UFFICIO Marca da Bollo AL COMUNE DI MONTEBELLUNA - SETTORE III GOVERNO E GESTIONE DEL TERRITORIO DENUNCIA OPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO NORMALE E PRECOMPRESSO ED A STRUTTURA

Dettagli

REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA FINCALABRA S.P.A. REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI

REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA FINCALABRA S.P.A. REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI FONDO UNICO PER L OCCUPAZIONE E LA CRESCITA (FUOC) FONDO PER L OCCUPAZIONE Avviso Pubblico per il finanziamento

Dettagli

2. Le assunzioni non stagionali

2. Le assunzioni non stagionali 53 2. Le assunzioni non stagionali Si riportano nella tabella che segue i dati delle assunzioni non stagionali previste per il 2011 sui quali è svolta l analisi delle caratteristiche (per genere, età,

Dettagli

Rischio Chimico. Definizioni

Rischio Chimico. Definizioni Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come

Dettagli

Via/Fraz./Loc. n. Recapito telefonico e-mail. del/della. al n. In qualità di progettista

Via/Fraz./Loc. n. Recapito telefonico e-mail. del/della. al n. In qualità di progettista Riservato ufficio Protocollo Al...... del... BILANCIO DI PRODUZIONE DEI MATERIALI INERTI DA SCAVO E DEI MATERIALI INERTI DA DEMOLIZIONE E COSTRUZIONE, COMPRESE LE COSTRUZIONI STRADALI Ai sensi dell art.

Dettagli

PIANO REGIONALE ATTIVITA ESTRATTIVE (P.R.A.E.)

PIANO REGIONALE ATTIVITA ESTRATTIVE (P.R.A.E.) REGIONE MARCHE Giunta Regionale PIANO REGIONALE ATTIVITA ESTRATTIVE (P.R.A.E.) RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA GENERALE (articolo 6, comma 2, lettera b) della L.R. 1 dicembre 1997, n. 71) INDICE Procedura

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO 1A

PROGETTO DEFINITIVO 1A PROGETTO DEFINITIVO 1A RELAZIONE TECNICA 1. PREMESSA La presente relazione si riferisce agli interventi necessari al rifacimento di un ponte nel Comune di Fondi, sul canale Baratta alla progressiva km

Dettagli

PRINCIPI DI STRATIGRAFIA

PRINCIPI DI STRATIGRAFIA PRINCIPI DI STRATIGRAFIA STRATIGRAFIA: parte della Geologia che studia la successione delle rocce sedimentarie secondo l ordine di deposizione e cerca di ricostruire gli originari ambienti di sedimentazione.

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE VG52U ATTIVITÀ 82.92.10 IMBALLAGGIO E CONFEZIONAMENTO DI GENERI ALIMENTARI ATTIVITÀ 82.92.20 IMBALLAGGIO E CONFEZIONAMENTO DI GENERI NON ALIMENTARI Luglio 2012 Documento non definitivo

Dettagli

I N D I C E 1. GENERALITÀ Galleria IGA Galleria IGA RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. DATI DI BASE PER IL CALCOLO ILLUMINOTECNICO 5

I N D I C E 1. GENERALITÀ Galleria IGA Galleria IGA RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. DATI DI BASE PER IL CALCOLO ILLUMINOTECNICO 5 I N D I C E 1. GENERALITÀ 2 1.1 Galleria IGA01 2 1.2 Galleria IGA02 2 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. DATI DI BASE PER IL CALCOLO ILLUMINOTECNICO 5 4. MODALITÀ DI CALCOLO 6 4.1 Caratteristiche generali 6

Dettagli

LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 20/11/2013 NORMATIVE APPLICATE: UNI EN 1339 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 11/10/2013

LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 20/11/2013 NORMATIVE APPLICATE: UNI EN 1339 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 11/10/2013 CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280

Dettagli

All. A1 SPEGNIMENTO DELLA COMBUSTIONE INTERNA AL CORPO RIFIUTI DELLA PARTE NORD-EST DELLA DISCARICA RESIT SITA NEL COMUNE DI GIUGLIANO IN CAMPANIA

All. A1 SPEGNIMENTO DELLA COMBUSTIONE INTERNA AL CORPO RIFIUTI DELLA PARTE NORD-EST DELLA DISCARICA RESIT SITA NEL COMUNE DI GIUGLIANO IN CAMPANIA All. A1 SPEGNIMENTO DELLA COMBUSTIONE INTERNA AL CORPO RIFIUTI DELLA PARTE NORD-EST DELLA DISCARICA RESIT SITA NEL COMUNE DI GIUGLIANO IN CAMPANIA Affidamento ai sensi dell art. 125, comma 11 ultimo periodo,

Dettagli

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Workshop Aggiornamento delle Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali 16 dicembre 2014 Roma Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Salvatore Fiadini Premessa: - tutte le

Dettagli

5 Il giudizio sul bilancio di Gianluca Alparone

5 Il giudizio sul bilancio di Gianluca Alparone di Gianluca Alparone 5.1 Premessa Redatto il progetto di bilancio a cura dell organo amministrativo, tutte le società per azioni e le società a responsabilità limitata che superano i limiti parametrici

Dettagli

REGIONE VENETO ULSS n. 18 ROVIGO

REGIONE VENETO ULSS n. 18 ROVIGO REGIONE VENETO ULSS n. 18 ROVIGO Viale Tre Martiri, 89 45100 R O V I G O A47 - PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE DI INQUADRAMENTO GEOTECNICO 1.0 PREMESSE Il progetto prevede la costruzione di un nuovo corpo

Dettagli

LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 24/01/2013 NORMATIVE APPLICATE: UNI EN 1339 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 21/12/2012

LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 24/01/2013 NORMATIVE APPLICATE: UNI EN 1339 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 21/12/2012 CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280

Dettagli

IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI IN SARDEGNA. Rapporto annuale 2014 e Stime Previsionali 2015

IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI IN SARDEGNA. Rapporto annuale 2014 e Stime Previsionali 2015 IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI IN SARDEGNA Rapporto annuale 2014 e Stime Previsionali 2015 Aprile 2015 1 INDICE 1. INVESTIMENTI E VALORE DELLA PRODUZIONE DELLE COSTRUZIONI 3 1.1. Il valore della produzione

Dettagli

Infortuni lavorativi stradali

Infortuni lavorativi stradali Sicurezza stradale nelle Province della Costa emiliano romagnola: dalla lettura dei dati alle azioni di promozione Infortuni lavorativi stradali Ausl di Ravenna Dimensione del fenomeno Negli ultimi anni,

Dettagli

Committente: Crivellari & Zebini SpA Via Roma, Zelo di Giacciano con Baruchella (RO) data: 25/01/2010

Committente: Crivellari & Zebini SpA Via Roma, Zelo di Giacciano con Baruchella (RO) data: 25/01/2010 Determinazione dei valori termici di progetto del blocco in laterizio porizzato ZS portante ad incastro 30 x 25 x 19 e di una parete in muratura da esso costituita ai sensi della Norma UNI EN 1745/2005

Dettagli

Disposizioni in materia di trattamento delle immissioni di energia elettrica ai fini del dispacciamento dell energia elettrica

Disposizioni in materia di trattamento delle immissioni di energia elettrica ai fini del dispacciamento dell energia elettrica Disposizioni in materia di trattamento delle immissioni di energia elettrica ai fini del dispacciamento dell energia elettrica Articolo 1 Definizioni e disposizioni generali 1.1 Ai soli fini dell interpretazione

Dettagli

Il sistema della conoscenza

Il sistema della conoscenza Lo sviluppo rurale in Veneto Schede informative 24 Il sistema della conoscenza La ricerca & sperimentazione in agricoltura La ricerca & sviluppo Con l entrata in vigore della Decisione (CE) 1608/23 del

Dettagli

ALCUNI REQUISITI DI ACCETTAZIONE PER GLI INERTI

ALCUNI REQUISITI DI ACCETTAZIONE PER GLI INERTI Materiali per strati di fondazione in misto granulometricamente stabilizzato a) Dimensioni non superiori a 71 mm, né forma appiattita, allungata o lenticolare; b) Granulometria compresa nel seguente fuso:

Dettagli

PROSPETTO VALORE AREE EDIFICABILI ANNO P.zza Paracchini n Dongo (Co) P.IVA OO Tel Fax

PROSPETTO VALORE AREE EDIFICABILI ANNO P.zza Paracchini n Dongo (Co) P.IVA OO Tel Fax PROSPETTO VALORE AREE EDIFICABILI ANNO 2012 VALORE A MC. & MQ. PER DETERMINAZIONE IMPONIBILE IMU ANNO 2012 TABELLA GENERALE VALORI MINIMI VENALI DELLE AREE FABBRICABILI ANNO 2012 UNITA DI MISURA METRO

Dettagli

I giovani e il lavoro. in provincia di Padova. Dati 2010

I giovani e il lavoro. in provincia di Padova. Dati 2010 I giovani e il lavoro in provincia di Padova Dati 2010 A cura di Anna Basalisco Nota metodologica: I dati esposti sono di fonte CO Veneto SILL Veneto, elaborati dall Osservatorio sul Mercato del Lavoro

Dettagli

www.pacchiosi.com ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS Tunnel

www.pacchiosi.com ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS Tunnel www.pacchiosi.com ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS BAILLET EN FRANCE (Francia) BAILLET EN FRANCE ( FRANCIA ) ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS PROGETTO: Consolidamento a protezione dello scavo di

Dettagli

ANCONA ANNO XXXVIII N. 98 SOMMARIO

ANCONA ANNO XXXVIII N. 98 SOMMARIO ANCONA 08 11 2007 ANNO XXXVIII N. 98 SOMMARIO ATTI DELLA REGIONE REGOLAMENTI Regolamento regionale 30 Ottobre 2007, n. 3. Attuazione della legge regionale 24 novembre 2004, n. 24 Ordinamento del sistema

Dettagli

Cementi alleggeriti Fummi Danilo. Via S.Protaso303 podere Cerè Fiorenzuola d Arda PC Telefono 3351585734-fax 0523078806-Email fummidanilo@libero.

Cementi alleggeriti Fummi Danilo. Via S.Protaso303 podere Cerè Fiorenzuola d Arda PC Telefono 3351585734-fax 0523078806-Email fummidanilo@libero. FOAMCEM CEMENTO CELLULARE LEGGERO Il cemento cellulare leggero, presente sul mercato da oltre 40 anni con il marchio FOAMCEM è un materiale utilizzato per l isolamento termico nei sottofondi di pavimentazioni

Dettagli

12 Il mercato del lavoro dei politici

12 Il mercato del lavoro dei politici INTroDUzIoNE La figura del politico e quella dell elettore sono alla base del concetto di democrazia rappresentativa. Ma chi è il politico? Ed è giusto considerare quella del politico una professione come

Dettagli

6 IL CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO. 6.1 Fondamenti teorici

6 IL CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO. 6.1 Fondamenti teorici 6 IL CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO 6.1 Fondamenti teorici Si è detto in precedenza che in un elemento in cemento armato il calcestruzzo lavora solo a compressione mentre alle barre di armatura viene affidato

Dettagli

CAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE

CAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE CAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE CAPITOLO 9 STATISTICHE...2 9.1 OGGETTO...2 9.2 AMBITO DI APPLICAZIONE...2 9.3 RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI...3 9.4 STATISTICHE MENSILI ED ANNUALI...4 Cap. 9 pag. 1 CAPITOLO

Dettagli

ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE. Prof. Marco Papa. Anno Accademico: I Lezione. Prof. Marco Papa

ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE. Prof. Marco Papa. Anno Accademico: I Lezione. Prof. Marco Papa ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE Anno Accademico: 2015-2016 I Lezione 1 q L orario delle lezioni Martedì: 15.00 18.20 Mercoledì: 9.50 13.10 q Il ricevimento Mercoledì dopo la lezione e-mail: marco.papa@uniba.it

Dettagli

Deducibilità degli ammortamenti e dei canoni leasing relativi agli immobili

Deducibilità degli ammortamenti e dei canoni leasing relativi agli immobili Deducibilità degli ammortamenti e dei canoni leasing relativi agli immobili Articolo 36, comma 7, del D.L. n.223/2006 Ai fini del calcolo delle quote di ammortamento deducibili il costo complessivo dei

Dettagli

RELAZIONE DAVIDE MESSINEO. prodotta con il TRAINING ANALYSIS TAFURO

RELAZIONE DAVIDE MESSINEO. prodotta con il TRAINING ANALYSIS TAFURO RELAZIONE DAVIDE MESSINEO prodotta con il TRAINING ANALYSIS TAFURO Ho iniziato a seguire l atleta Davide Messineo a settembre 2014 nelle vesti di preparatore atletico. All inizio abbiamo svolto più un

Dettagli

PROTEZIONE CONTRO IL RUMORE Requisito 5 Direttiva 89/106

PROTEZIONE CONTRO IL RUMORE Requisito 5 Direttiva 89/106 PROTEZIONE CONTRO IL RUMORE Requisito 5 Direttiva 89/106 La Direttiva 89/106 richiede che l opera debba essere concepita e costruita in modo tale che il rumore, a cui sono sottoposti gli occupanti, consenta

Dettagli

Art. 27 TRATTAMENTO IN CASO DI MALATTIA

Art. 27 TRATTAMENTO IN CASO DI MALATTIA Art. 27 TRATTAMENTO IN CASO DI MALATTIA In caso di malattia, l operaio non in prova ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di nove mesi consecutivi, senza interruzione dell anzianità. Nel

Dettagli

AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale

AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale Paolo Giandon ARPAV - Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti AgrelanWeb: obiettivo La predisposizione di un piano di concimazione a partire

Dettagli

corso di Progetto di Strutture

corso di Progetto di Strutture Università degli Studi di Cassino corso di Progetto di Strutture Laurea Specialistica in Ingegneria Civile A.A.2011/12 Dott.Ing E. Grande Edifici i con struttura tt intelaiata i t in c.a.: Analisi dei

Dettagli

Introduzione alle macchine a stati (non definitivo)

Introduzione alle macchine a stati (non definitivo) Introduzione alle macchine a stati (non definitivo) - Introduzione Il modo migliore per affrontare un problema di automazione industriale (anche non particolarmente complesso) consiste nel dividerlo in

Dettagli

Nel quarto trimestre 2014, dati economici contrastanti denotano ancora un clima di grande incertezza

Nel quarto trimestre 2014, dati economici contrastanti denotano ancora un clima di grande incertezza Nel quarto trimestre 2014, dati economici contrastanti denotano ancora un clima di grande incertezza I dati sul comparto industriale manifatturiero cremonese del quarto trimestre 2014 vedono la ricomparsa

Dettagli

LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI DI MISURA...

LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI DI MISURA... INDICE 1. GENERALITÀ... 2 2. LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI DI MISURA... 2 3. METODOLOGIA E PARAMETRI DI MISURA... 2 3.1. SCHEDE SULLO STATO FISICO DEI LUOGHI... 2 3.2. VERIFICA CONSUMO DI SUOLO... 3 4. PROGRAMMA

Dettagli

Geografia descrizione della terra scienza spazi terrestri uomini

Geografia descrizione della terra scienza spazi terrestri uomini Geografia Parola di origine greca che significa "descrizione della terra", indica la scienza che descrive gli spazi terrestri, studiando in modo particolare come gli uomini li hanno organizzati. Lo studio

Dettagli

Caratteristiche tecniche del marmo e suo impiego nell edilizia e nelle opere pubbliche

Caratteristiche tecniche del marmo e suo impiego nell edilizia e nelle opere pubbliche MARMO E LEGNO NELL EDILIZIA DELL ALTOPIANO DEI SETTE COMUNI Caratteristiche tecniche del marmo e suo impiego nell edilizia e nelle opere pubbliche dott. geol. Gino Lucchetta Asiago, 17 maggio 2016 Punti

Dettagli

La stima degli immobili urbani

La stima degli immobili urbani La stima degli immobili urbani Approfondimenti su casi di stima ing. Antonio Iovine Ing Massimo Curatolo 1 Antonio Iovine, ingegnere.consulente in materia di catasto ed estimo, attualmente direttore scientifico

Dettagli

IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI

IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI Roma e provincia nel 2014 Indice I numeri più significativi... 2 Le conseguenze della Crisi economica... 3 Il contesto nazionale... 3 I numeri di Roma: la condizione occupazionale...

Dettagli

GLI ANCORAGGI DEL PONTEGGIO

GLI ANCORAGGI DEL PONTEGGIO GLI ANCORAGGI DEL PONTEGGIO Per considerare il ponteggio un punto di ancoraggio sicuro, atto a sostenere l operatore in fase di caduta libera, è fondamentale conoscere il materiale di supporto, al quale

Dettagli

connessi alla fornitura alle utenze non irrigue nel periodo

connessi alla fornitura alle utenze non irrigue nel periodo Allegato Metodologia per il calcolo del corrispettivo per la fornitura di acqua agli utenti diversi dagli irrigui distribuita tramite il ER ed il reticolo pubblico interconnesso La fornitura di acqua agli

Dettagli

... altri titolari oltre al presente dichiarante NO SI n n... telefono.... cellulare n... nel C.C. di.... P.T. n... Sez.

... altri titolari oltre al presente dichiarante NO SI n n... telefono.... cellulare n... nel C.C. di.... P.T. n... Sez. COMUNE DI DUINO AURISINA OBČINA DEVIN NABREŽINA Aurisina Cave n. 25 Nabrežina Kamnolomi št. 25 34011 AURISINA T I M B R O P R O T O C O L L O Al Comune di Duino Aurisina Ufficio Urbanistica Nominativo

Dettagli

PROGETTARE L ACCESSIBILITA PER L ABOLIZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. Bergamo 27 aprile 25 maggio 2011

PROGETTARE L ACCESSIBILITA PER L ABOLIZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. Bergamo 27 aprile 25 maggio 2011 PROGETTARE L ACCESSIBILITA PER L ABOLIZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Bergamo 27 aprile 25 maggio 2011 PROGETTARE L ACCESSIBILITA PER L ABOLIZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE 27 aprile 2011 Quadro

Dettagli

L influenza della Meteo sul fabbisogno di energia elettrica: l esperienza lesperienza di Acquirente Unico

L influenza della Meteo sul fabbisogno di energia elettrica: l esperienza lesperienza di Acquirente Unico L influenza della Meteo sul fabbisogno di energia elettrica: l esperienza lesperienza di Acquirente Unico Carmela Fardella Milano 8 novembre 2007 Indice Errori di previsione Meteo e consumi elettrici Temperatura

Dettagli

PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI

PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI LE MODIFICHE INTRODOTTE DALLA VARIANTE V1 ALLA NORMA CEI 8I-10 Come noto, 81-10 è la classificazione CEI

Dettagli

SCHEDA TECNICA INFORMATIVA

SCHEDA TECNICA INFORMATIVA ALLEGATO 3/C - Discariche Servizio Ambiente, Difesa del Suolo e Forestazione e-mail p.saccani@provincia.parma.it c.catellani@provincia.parma.it SCHEDA TECNICA INFORMATIVA P.le della Pace,1 43100 Parma

Dettagli

PROGRAMMA/ORDINE DELLE DEMOLIZIONI (Art. 151 del Testo Unico della sicurezza D.Lgs 81/08) E DICHIARAZIONE DI IDONEITA STATICA

PROGRAMMA/ORDINE DELLE DEMOLIZIONI (Art. 151 del Testo Unico della sicurezza D.Lgs 81/08) E DICHIARAZIONE DI IDONEITA STATICA PROGRAMMA/ORDINE DELLE DEMOLIZIONI (Art. 151 del Testo Unico della sicurezza D.Lgs 81/08) E DICHIARAZIONE DI IDONEITA STATICA DESCRIZIONE DELL AREA DI CANTIERE Il cantiere confina con le seguenti vie:

Dettagli

PAVIMENTAZIONI STRADALI

PAVIMENTAZIONI STRADALI 1 PAVIMENTAZIONI STRADALI Corso di infrastrutture per il territorio agricolo e forestale Docente dott. Giuseppe Modica DEFINIZIONI GENERALI 2 PAVIMENTAZIONI -SOVRASTRUTTURE Parte del corpo stradale costituita

Dettagli

CEMENTO PORTLAND AL CALCARE UNI EN 197-1 CEM II/A-LL 42,5 R

CEMENTO PORTLAND AL CALCARE UNI EN 197-1 CEM II/A-LL 42,5 R CEMENTO PORTLAND AL CALCARE UNI EN 97- CEM II/A-LL 42,5 R stagionatura Questo cemento contiene dal 80% al 94% di clinker e dal 6% al 20% di calcare. Da questi valori sono esclusi, secondo la UNI EN 97-,

Dettagli

COMUNE DI VIETRI SUL MARE. Strumento di intervento per il commercio su aree private Norme di attuazione

COMUNE DI VIETRI SUL MARE. Strumento di intervento per il commercio su aree private Norme di attuazione COMUNE DI VIETRI SUL MARE Comune di antica tradizione ceramica Provincia di Salerno Strumento di intervento per il commercio su aree private Norme di attuazione (deliberazione Consiglio Comunale n.51 del

Dettagli

miglioramento energetico della struttura edilizia e degli impianti elettrici e termici

miglioramento energetico della struttura edilizia e degli impianti elettrici e termici L energy manager Nella Legge 10/91, art. 19 e nella circolare n.219/f del MICA del 2/3/92 si identifica la figura del Responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia o Energy Manager E

Dettagli

Deducibilità canoni Leasing

Deducibilità canoni Leasing Deducibilità canoni Leasing La deducibilità dei canoni di leasing per i professionisti Il comma 2 dell articolo 54 del TUIR (Testo Unico Imposte dirette) consente per i soggetti titolari di reddito di

Dettagli

(art. 24, comma 18, decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214)

(art. 24, comma 18, decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214) Schema di regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale comparto difesa sicurezza e comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico (art. 24, comma 18, decreto-legge

Dettagli

Corsi di Geotecnica A ed Elementi di Geotecnica

Corsi di Geotecnica A ed Elementi di Geotecnica Università degli Studi di Trento Facoltà di Ingegneria Corsi di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio (triennale) Ingegneria del Controllo Ambientale Corsi di Geotecnica A ed Elementi di

Dettagli

Analisi Tecnica Indici

Analisi Tecnica Indici Analisi Tecnica Indici FTSEMIB.L indice mercoledì 8 settembre riesce nell intraday a superare le resistenze in area 22350-22400, dopo che l Eurostat, nella sua seconda stima ha rivisto al rialzo il dato

Dettagli

Ora prova a indagare!

Ora prova a indagare! Ora prova a indagare! Scienze della Terra Unità 3 Lezione 2 Indagine: la permeabilità del suolo. Obiettivo: verificare il diverso comportamento dell acqua a contatto con i differenti tipi di terreno, quali

Dettagli

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005 COMUNE DI BESENELLO PROVINCIA DI TRENTO Variante al P.R.G. di Besenello: NORME DI ATTUAZIONE AL P.R.G. MANUALE DI INTERVENTO PER GLI INSEDIAMENTI STORICI progettista ing. Giorgio Rasera Il progetto di

Dettagli

COMUNE DI CAMPI SALENTINA

COMUNE DI CAMPI SALENTINA COMUNE DI CAMPI SALENTINA PROVINCIA DI LECCE LL.NN.179/92-493/93 e 85/94- Localizzazione Interventi di Edilizia Sovvenzionata - Opere di Urbanizzazione primaria - Riutilizzo somme disponibili per Progetto

Dettagli

COSTRUZIONE DI UN VOLTMETRO A DIVERSE PORTATE; MISURA DELLA RESISTENZA INTERNA E VARIAZIONE DELLA PORTATA DI UN VOLTMETRO

COSTRUZIONE DI UN VOLTMETRO A DIVERSE PORTATE; MISURA DELLA RESISTENZA INTERNA E VARIAZIONE DELLA PORTATA DI UN VOLTMETRO COSTRUZIONE DI UN VOLTMETRO A DIVERSE PORTATE; MISURA DELLA RESISTENZA INTERNA E VARIAZIONE DELLA PORTATA DI UN VOLTMETRO L esercitazione è divisa in due parti. Nella prima parte si costruisce un voltmetro

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE UD49U ATTIVITÀ 31.03.00 FABBRICAZIONE DI MATERASSI Luglio 2010 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore TD49U - Fabbricazione di materassi, è stata condotta

Dettagli

IL MERCATO DEL LAVORO IN UMBRIA NEL 2010

IL MERCATO DEL LAVORO IN UMBRIA NEL 2010 IL MERCATO DEL LAVORO IN UMBRIA NEL Introduzione Questa scheda ha lo scopo di illustrare per grandi linee la situazione occupazionale nella regione dell Umbria nell anno alla luce dei dati della Rilevazione

Dettagli

COMUNE DI MEZZANEGO Provincia di Genova

COMUNE DI MEZZANEGO Provincia di Genova COMUNE DI MEZZANEGO Provincia di Genova Via Cap. Fr. Gandolfo, 115 16046 MEZZANEGO (GE) Tel. (0185) 336085 - Fax (0185) 336398 C.F. 82002550109 - P.I. 00209450998 COMUNE DI MEZZANEGO - PROVINCIA DI GENOVA

Dettagli

CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI

CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI Art. 40 D.P.R. 207/2010 SAL n 1 del 20/09/2015 OGGETTO LAVORI Realizzazione edifici sede del MUNICIPIO NORD...con calcolo durata delle lavorazioni in base all'incidenza della

Dettagli

COMUNE DI MANZIANA PROVINCIA DI ROMA RIFACIMENTO RETE IDRICA VIA STRADA CROCE DAL CIV. 44 AL CIV. 80

COMUNE DI MANZIANA PROVINCIA DI ROMA RIFACIMENTO RETE IDRICA VIA STRADA CROCE DAL CIV. 44 AL CIV. 80 COMUNE DI MANZIANA PROVINCIA DI ROMA RIFACIMENTO RETE IDRICA VIA STRADA CROCE DAL CIV. 44 AL CIV. 80 (TRATTO CHE INCROCIA VIA BRACCIANO E VIA CHIESETTA DELLE GRAZIE) PROGETTO ESECUTIVO ALL. C.08 COMUNE

Dettagli

Il rapporto completo APRILE - SETTEMBRE 2012

Il rapporto completo APRILE - SETTEMBRE 2012 MERCATO DEL LAVORO IN ITALIA: CRESCE L OFFERTA NEI SETTORI TELECOMUNICAZIONI E SERVIZI INFORMATICI Nel periodo aprile-settembre 2012 i comparti Internet & Servizi Informatici e Telecomunicazioni registrano

Dettagli

gine sulla stagione 2012]

gine sulla stagione 2012] ] gine sulla stagione 2012] Parchi di divertimento Indagine sull andamento della stagione 2012 1 La stagione 2012 I parchi di divertimento italiani quasi 200 strutture tra parchi tematici o meccanici,

Dettagli

ALLEGATO B - Dichiarazione della dimensione di impresa (da compilare a cura di ciascuna delle imprese proponenti)

ALLEGATO B - Dichiarazione della dimensione di impresa (da compilare a cura di ciascuna delle imprese proponenti) BANDO PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DELLE BIOTECNOLOGIE CAMPANE IN ATTUAZIONE DELLE AZIONI A VALERE SULL OBIETTIVO OPERATIV0 2.1 DEL POR CAMPANIA 2007/2013 ALLEGATO B - Dichiarazione della dimensione

Dettagli

ALLEGATO per IPOTESI di ACCORDO fra:

ALLEGATO per IPOTESI di ACCORDO fra: Progetto SICUREZZA E RISPARMIO ALLEGATO per IPOTESI di ACCORDO fra: CONSORZIO CEV, e GLOBAL POWER SERVICE S.P.A. (E.S.Co. controllata dal Consorzio CEV) PER LA SOSTITUZIONE DEI GENERATORI DI CALORE DELLA:

Dettagli

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Titolo IX Il D.lgs 39/2016 entrato in vigore il 29 marzo 2016, modifica così il Testo Unico Sicurezza Riferimento TU Testo ante modifiche Testo modificato

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO I.A.A. DI BERGAMO

CAMERA DI COMMERCIO I.A.A. DI BERGAMO CAMERA DI COMMERCIO I.A.A. DI BERGAMO RISULTATI DELL INDAGINE CONGIUNTURALE NEL COMMERCIO E NEI SERVIZI NEL PRIMO TRIMESTRE (GENNAIO-MARZO) Il commercio al dettaglio nel I trimestre L indagine congiunturale

Dettagli

Arch. Francesco Longo Geom. Anselmo Antonaci Ing. Emanuele Surano

Arch. Francesco Longo Geom. Anselmo Antonaci Ing. Emanuele Surano Tav. R3 RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO TERMICO Pag. 1 / 4 Sommario 1. OGGETTO... 3 2. STATO DI FATTO... 3 3. STATO DI PROGETTO... 3 Tav. R3 RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO TERMICO Pag. 2 / 4 RELAZIONE

Dettagli

I Siti di Interesse Nazionale e i porti. Lo stato dell arte nelle aree marinocostiere. Antonella Ausili, Massimo Gabellini, Elena Romano

I Siti di Interesse Nazionale e i porti. Lo stato dell arte nelle aree marinocostiere. Antonella Ausili, Massimo Gabellini, Elena Romano I Siti di Interesse Nazionale e i porti. Lo stato dell arte nelle aree marinocostiere e di transizione Antonella Ausili, Massimo Gabellini, Elena Romano I Siti di Interesse Nazionale (SIN) con perimetrazione

Dettagli

Regolamento per la. Gestione delle Procedure di. Pubblicazione all Albo On Line. dell Azienda U.S.L. 12 di Viareggio

Regolamento per la. Gestione delle Procedure di. Pubblicazione all Albo On Line. dell Azienda U.S.L. 12 di Viareggio Regolamento per la Gestione delle Procedure di Pubblicazione all Albo On Line dell Azienda U.S.L. 12 di Viareggio Approvato con delibera n. del INDICE Art. 1 Oggetto del Regolamento Art. 2 - Modalità di

Dettagli

Occupati e forze di lavoro in provincia di Bergamo nel Primi risultati medi annui provinciali dell Indagine sulle forze di lavoro

Occupati e forze di lavoro in provincia di Bergamo nel Primi risultati medi annui provinciali dell Indagine sulle forze di lavoro Occupati e forze di lavoro in provincia di Bergamo nel 2011 Primi risultati medi annui provinciali dell Indagine sulle forze di lavoro Servizio Documentazione economica della Camera di Commercio di Bergamo

Dettagli

MASSETTO EPOSSIDICO. cementizi tradizionali e pavimentazioni in ceramica.

MASSETTO EPOSSIDICO. cementizi tradizionali e pavimentazioni in ceramica. INDUSTRIA Rivestimento in resina epossidica di spessore compreso tra i 6 e i 15 mm ad alta resistenza alle sollecitazioni meccaniche ed agli aggressivi chimici, impermeabile ad oli e vapori, resistente

Dettagli

La tariffa è aggiornata ogni trimestre ed è composta da:

La tariffa è aggiornata ogni trimestre ed è composta da: Guida alla lettura delle voci di spesa per i clienti serviti nel mercato libero Voce di spesa Descrizione del prezzo Componenti incluse Spesa per la materia gas naturale Il prezzo è aggiornato ogni trimestre

Dettagli

CAVA NOME O AMPLIAMENTO DELLA CAVA NOME SULLA/E P.F. XX C.C. XX

CAVA NOME O AMPLIAMENTO DELLA CAVA NOME SULLA/E P.F. XX C.C. XX CAVA NOME O AMPLIAMENTO DELLA CAVA NOME SULLA/E P.F. XX C.C. XX RELAZIONE TECNICA (Descrizione degli impianti utilizzati, delle sorgenti sonore e delle misure di prevenzione dell inquinamento acustico)

Dettagli

NECESSITA DI NUOVE FORME DI FINANZIAMENTO PER IL SOCIAL HOUSING

NECESSITA DI NUOVE FORME DI FINANZIAMENTO PER IL SOCIAL HOUSING INVESTIMENTI NEL SOCIAL HOUSING NELL AMBITO DEL BANDO REGIONALE * PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA PER ALLOGGI A CANONE SOSTENIBILE Redditivita e benefici dei vari scenari * Bando indetto con Decreto

Dettagli

Dott. Vanina Stoilova Dangarska Capodaglio e Associati 20 novembre 2012

Dott. Vanina Stoilova Dangarska Capodaglio e Associati 20 novembre 2012 La perizia di trasformazione e gli aspetti contabili dell operazione Dott. Vanina Stoilova Dangarska Capodaglio e Associati 20 novembre 2012 1 Art. 2500-ter. Trasformazione di società di persone 2. Nei

Dettagli

Delibera: 74 / 2015 del 22/12/2015

Delibera: 74 / 2015 del 22/12/2015 01) Premessa Oggetto della presente relazione è l illustrazione della variante al Piano Risanamento Urbanistico di Baracca Manna, ai sensi dell art. 9 del D.P.R. 327/2001 Testo Unico per le espropriazioni

Dettagli

Costruzione di siti attrezzati per radiotelecomunicazioni Piano Straordinario 2009

Costruzione di siti attrezzati per radiotelecomunicazioni Piano Straordinario 2009 1 PREMESSA 2 2 PRODUZIONE DI MATERIALI DI SCAVO 2 3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 4 CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI DI SCAVO E DI DEMOLIZIONE 3 5 GESTIONE DEI FLUSSI IN CANTIERE RIUTILIZZO/SMALTIMENTO 4 6

Dettagli

1 SEMESTRE 2011: STATISTICHE DI PRODUZIONE FITOK ED EPAL

1 SEMESTRE 2011: STATISTICHE DI PRODUZIONE FITOK ED EPAL Milano, 27 luglio 2011 1 SEMESTRE 2011: STATISTICHE DI PRODUZIONE FITOK ED EPAL 1 semestre 2010 1 semestre 2011 Variazione % PRODUZIONE A MARCHIO FITOK 757.642 m 3 948.824 m 3 +25,2 % PRODUZIONE PALLET

Dettagli

AL COMUNE DI VERBANIA

AL COMUNE DI VERBANIA Marca da bollo 14,62 Marca da bollo AL COMUNE DI VERBANIA Domanda per il rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche in acque superficiali o negli strati superficiali del sottosuolo

Dettagli

Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico

Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico Sintesi dei risultati dell indagine 2013 svolta sul personale della Camera di

Dettagli