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2 2 di 20 INDICE 1 SCOPO DOCUMENTO BINARI DA ATTREZZARE STAZIONE Binari di corsa Binari di precedenza Binari tronchi utilizzati per servizio viaggiatori Binari tronchi non utilizzati per servizio viaggiatori Binari dotati di segnale comune Binari di fascio Presenza di segnalamento plurimo STAZIONE PORTA SCMT Inizio tratta attrezzata SCMT Fine tratta attrezzata SCMT Linee diramate non attrezzate confluenti DATI DI CARATTERE GENERALE DELL IMPIANTO STAZIONE Itinerari deviati Itinerari opzionali a velocità diverse Liberi transiti Movimenti contemporanei convergenti ammessi Segnali muniti di prosecuzione di itinerario LINEA Regime di circolazione nella linea Passaggi a livello di linea Raccordi in linea Protezione caduta massi PARTICOLARITÀ DI IMPIANTO DEROGHE SU MOVIMENTI CONTEMPORANEI AMMESSI VELOCITÀ DI DEVIATA IN DEROGA DISTANZE ANOMALE PARTICOLARITÀ IMPIANTISTICHE DI SISTEMA PUNTI PARTICOLARI DI IMPIANTO AI FINI DELLA PROTEZIONE SCMT Segnali soggetti a velocità di rilascio ridotta Punti di normale fermata (PNF) PUNTI DI IMPIANTO PER I QUALI È RICHIESTA UNA LIBERAZIONE ANTICIPATA DELLA MARCIA (INFILL) RIDONDANZA DELLE APPARECCHIATURE ENCODER SU PUNTI SINGOLARI (SEGNALI) BINARI DI PRECEDENZA AD ELEVATA UTILIZZAZIONE IN ENTRAMBI I SENSI DI MARCIA ITINERARI PER I QUALI NON È AMMESSO UN INDEBITO CONDIZIONAMENTO PER RALLENTAMENTI NON PERCORSI FASI DI REALIZZAZIONE INTERVENTI CORRELATI INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DI SISTEMA LIMITATI INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO O OMOGENEIZZAZIONE DELL IMPIANTO...20

3 3 di 20 Revisioni del documento Aggiornamenti Elaborato Rev. Data Descrizione A01 Prima Emissione A02 11/06/2001 Seconda Emissione A03 25/06/2001 Terza Emissione A04 16/07/2001 Quarta Emissione A05 13/03/ Inserito punto 5.5 per l indicazione degli itinerari per i quali non è ammesso un indebito condizionamento per rallentamenti non percorsi;inserito sul punto 6, le fasi successive di realizzazione del SCMT. B 23/03/05 Inserite modifiche per gestione binari tronchi utilizzati per servizio viaggiatori C 04/12/06 Inserite maggiori indicazioni a chiarimento su Segnali a velocità di rilascio ridotta e muniti di INFILL

4 4 di 20 1 Scopo Documento Questo documento costituisce un ausilio alla stesura delle parti componenti il programma di esercizio SCMT di stazione e linea afferente, il cui scopo e quello di : - chiarire l utilizzazione dei dati raccolti; - illustrare le modalità di riscontro del rispetto dei contenuti del Programma di Esercizio di Stazione e linea afferente specifico, negli elaborati piano e profilo schematico SCMT. - chiarire gli aspetti tecnici legati ai dati richiesti; Verranno in esso richiamati i documenti di specifica a cui riferirsi e riportate delle figure esemplificative.

5 5 di 20 2 Binari da attrezzare 2.1 Stazione Il sistema CMT prevede di norma l attrezzaggio di tutti i binari adibiti alla circolazione treni. Tutti i segnali di stazione sono attrezzati con punti informativi (PI) denominati S posati in asse al segnale (risulta eccezione quanto riportato al punto 2.1.5). Inoltre in precedenza ai segnali possono essere posati PI: di ricalibrazione denominati R (sistematicamente ai segnali di partenza da stazionamento); di prossimità denominati PR solo se tale segnale richiede una velocità di rilascio ridotta; di prossimità denominati PA se è richiesta una anticipazione dell intervento della frenatura. I segnali di avviso isolato sono attrezzati con PI denominati A. Informazioni più dettagliate sono riportate di seguito e sull allegato (appendice B volume 2 SRS SCMT - RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G) Binari di corsa Binari di corsa di corretto tracciato Occorre specificare tali binari per assicurare varie funzioni SCMT che richiedono una gestione particolare come la protezione rispetto ai rallentamenti (vedi documento RFI TC.PATC SR IS D e appendice B volume 2 SRS SCMT - RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G). N1-2 N1-2 S 1-2 N1-2 Figura 1: esempio di protezione di un rallentamento in corretto tracciato Binari di corsa non di corretto tracciato Devono essere indicati i binari di corsa non di corretto tracciato in quanto è richiesta una gestione particolare rispetto ai rallentamenti (vedi anche quanto riportato al punto 2.1.2).

6 6 di Binari di precedenza Devono essere indicati i binari di precedenza da attrezzare; indicare se risultano contemporaneamente di partenza su corretto tracciato per linea diramata. Questo richiede ad esempio una gestione particolare per la protezione rispetto ai rallentamenti (vedi Figura 2). S1-2 PI Rall (CT) N1-2 V_DV Figura 2: esempio di protezione di un rallentamento su binario di precedenza, ma che risulta di corretto tracciato per una linea diramata Binari tronchi utilizzati per servizio viaggiatori Devono essere elencati i binari tronchi da attrezzare. La gestione SCMT del binario tronco richiede una velocità di rilascio ridotta di 5 km/h in prossimità del paraurti; per garantire questo è prevista la posa di un PI R a 100 m dal paraurti, di un ulteriore PI PR a 85 m in precedenza al paraurti e, al fine di garantire la minima intrusività, un ultimo PI PR 40 m a monte del paraurti. In Figura 3 è riportato un esempio di attrezzaggio SCMT. Figura 3: esempio di gestione del binario tronco utilizzato per servizio viaggiatori

7 7 di Binari tronchi non utilizzati per servizio viaggiatori Devono essere elencati i binari tronchi da attrezzare. La gestione SCMT del binario tronco richiede una velocità di rilascio ridotta di 5 km/h in prossimità del paraurti; per garantire questo è prevista la posa di un PI R immediatamente a valle dell ultimo scambio in precedenza dello stazionamento, di un ulteriore PI PR a 200 m in precedenza del paraurti e, al fine di garantire la minima intrusività, un ultimo PI PR 50 m a monte del paraurti. In Figura 4 è riportato un esempio di attrezzaggio SCMT. R1-2 PR1-2 V PR mt 200 mt S1-2 Figura 4: esempio di gestione del binario tronco non utilizzato per servizio viaggiatori Binari dotati di segnale comune Devono essere elencati i binari raggruppati per segnale comune. L attrezzaggio SCMT non prevede la posa di un PI S in asse al segnale, ma la posa di PI S, distinti per singolo binario gestiti dal segnale comune, in prossimità del termine del singolo stazionamento Binari di fascio Devono essere elencati i binari di fascio da attrezzare, utilizzati per arrivi e partenze o per le sole partenze. Di norma l attrezzaggio prevede: per gli arrivi, tutti i PI come se l ingresso avvenisse su binario passante con la differenza che il PI S è di tipo fisso; per le partenze è prevista la posa di un solo PI S in asse al segnale che gestisce tutti i binari di fascio. Nei casi in cui per ragioni di posa, non sia possibile posizionare il PI S in asse al segnale, questo potrà essere posato immediatamente a valle oppure potranno essere posati più PI S comuni a più provenienze, immediatamente a monte del segnale Presenza di segnalamento plurimo Deve essere riportata la presenza di tale segnalamento per la completezza dei dati.

8 8 di Stazione porta SCMT L inizio e la fine di una tratta attrezzata SCMT sono punti fondamentali poiché da questi viene gestita la protezione offerta dal SCMT e possono richiedere attrezzaggi particolari Inizio tratta attrezzata SCMT Deve essere indicato il punto sul quale è richiesto l inizio della protezione SCMT. Questo è normalmente individuato in corrispondenza dei segnali di protezione di una stazione. In tale caso un corretto attrezzaggio prevede la posa di un PI: S in asse al segnale di protezione; A in asse al segnale di avviso; PA anticipato di avviso o altro PI qualora quest ultimo non necessario. Nella seguente Figura 5 è riportato un esempio di attrezzaggio di inizio tratta. Punto di confine Tratta attrezzata SCMT Tratta non attrezzata SCMT R R S 2-1 A 2-1 PA 2-1 S 2-1 A 2-1 PA2-1 R R Figura 5: esempio di inizio tratta attrezzata SCMT Diversamente, per motivi impiantistici, fasi di lavoro, ecc, e previa autorizzazione della sede centrale, tale punto può essere individuato ai segnali di partenza. L attrezzaggio potrà essere personalizzato di volta in volta, ma dovrà in ogni caso garantire l indebito inoltro in linea Fine tratta attrezzata SCMT Deve essere indicato il punto sul quale è richiesta la fine della protezione SCMT. Questo può essere individuabile: Usualmente all uscita di un PdS

9 9 di 20 Occasionalmente, e previa autorizzazione da parte della sede centrale, ai segnali di protezione di un PdS. Nel primo caso l attrezzaggio è costituito da PI denominati L posati immediatamente a valle dell ultimo scambio prima dell inoltro in linea, come mostrato in Figura 6. Nel secondo caso l attrezzaggio SCMT risulta analogo a quanto riportato in Figura 5. S 2-1 Gestione uscita dal SCMT S 2-1 L1-2 S 2-1 L1-2 S 2-1 Figura 6 fine tratta attrezzata SCMT coincidente con l uscita dalla stazione Linee diramate non attrezzate confluenti Deve essere indicata la presenza di tale tipologia di linea, in quanto rappresenta un punto di inizio del SCMT per i movimenti in arrivo e di fine per i movimenti di partenza verso tale linea. L attrezzaggio rispecchia quanto già descritto ai punti e

10 10 di 20 3 Dati di carattere generale dell impianto 3.1 Stazione Le informazioni di seguito riportate possono essere ricavate dal piano schematico e dalla tabella delle condizioni o altri documenti quali il programma di esercizio dell impianto, se esistente. Pertanto, anche se gradita l esposizione in chiaro, possono essere semplicemente richiamati i suddetti documenti ed il loro riferimento temporale con gli eventuali aggiornamenti Itinerari deviati Devono essere riportati con il relativo livello di velocità e per velocità omogenee tutti gli itinerari possibili per segnalamento all interno della stazione. Questo, pur non modificando di norma l attrezzaggio SCMT di terra, è richiesto per permettere una corretta gestione dei dati da trasmettere, tramite telegramma, da terra a bordo Itinerari opzionali a velocità diverse Indicare gli itinerari opzionali o alternativi ammessi al fine di determinare casi particolari di attrezzaggio. Indicare, se esistono, la presenza di itinerari opzionali o alternativi a velocità diverse Liberi transiti Indicare i binari abilitati ai liberi transiti Movimenti contemporanei convergenti ammessi Devono essere riportati i movimenti contemporanei convergenti ammessi possibili e il relativo punto di convergenza (es. traversa limite) Segnali muniti di prosecuzione di itinerario Devono essere indicati i segnali muniti del dispositivo di prosecuzione di itinerario in quanto la sua presenza, pur non richiedendo alcun variazione dell attrezzaggio di terra, richiede un intervento aggiuntivo nella interfaccia IS-SCMT di tale segnale. Ciò al fine di poter trasmettere a bordo tutti i dati necessari per una corretta gestione dell avvicinamento del treno al successivo segnale a via impedita. Nella seguente Figura 7è riportato un esempio in merito.

11 11 di 20 Presente qualora sia necessaria Vril ridotta su segnale con indicatore LAMBDA R1-2 PR1-2 S 1-2 S 1-2 S01 S1-2 Figura 7 esempio di gestione dei segnali di prosecuzione itinerario 3.2 Linea Regime di circolazione nella linea Deve essere specificato il regime di circolazione in quanto la tipologia di alcuni PI da posare varia in funzione di questo (ad esempio i PI di prossimità PR, o la gestione dei rallentamenti incontrati a valle di itinerari deviati), come pure il contenuto dei telegrammi. Inoltre nel caso di BA specificare se ripetizione segnali in macchina (RSM) Passaggi a livello di linea Devono essere indicati i PLL protetti da segnali propri o segnali fissi dedicati. Questo perché tali segnali saranno attrezzati SCMT conformemente a quanto riportato al punto 2.1. In Figura 8 è riportato un esempio. 1Pd A1d 1d A1-2 S1-2 S1-2 PLxxx Figura 8 esempio di gestione di PLL protetti da segnali fissi dedicati

12 12 di Raccordi in linea Devono essere riportati i raccordi in linea descrivendo la modalità di protezione per permettere di definire le modalità di attrezzaggio SCMT, le quali comunque rientrano in quanto fino ad ora descritto Protezione caduta massi Deve essere riportata la presenza di tale impianto e la modalità di protezione.

13 13 di 20 4 Particolarità di impianto 4.1 Deroghe su movimenti contemporanei ammessi Vale quanto detto al punto Velocità di deviata in deroga. Devono essere riportate le velocità di deviata concesse in deroga specificando: il segnale (o i segnali) dal quale si può essere instradati verso tali itinerari; gli itinerari interessati; la velocità ammessa in deroga. Questi dati, pur non modificando di norma l attrezzaggio SCMT di terra, permettono al SCMT di gestire in maniera corretta tali limiti anomali di velocità tramite i dati inviati da terra a bordo a partire dal segnale che protegge l itinerario. 4.3 Distanze anomale Dettagliare l eventuale presenza di distanze difformi da quelle riportate sui piani schematici IS. Il SCMT protegge la marcia del treno non rispetto all ente come elemento fisico, ma come elemento a cui è associata una distanza da un ente precedente. Anche se la procedura di realizzazione prevede la misurazione sul terreno è utile conoscere anticipatamente tali particolarità.

14 14 di 20 5 Particolarità impiantistiche di sistema 5.1 Punti particolari di impianto ai fini della protezione SCMT Segnali soggetti a velocità di rilascio ridotta Devono essere individuati i segnali che, per presenza di criticità d impianto a valle poste a distanza ridotta secondo quanto prescritto dalla Direzione competente, richiedono una riduzione di velocità di rilascio e quindi un particolare attrezzaggio Punti di normale fermata (PNF) Va segnalata l ubicazione di tali punti in relazione alla loro distanza dal segnale di partenza per una corretta posa delle boe al fine di ridurre le penalizzazioni alla ripartenza per binari non codificati. In Figura 9 sono mostrati vari casi di PNF e il relativo attrezzaggio SCMT (si veda appendice B volume 2 SRS SCMT; RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G).

15 15 di mt 100 mt PR S1-2 PR 50 mt 200 mt 100 mt PR 1-2 PR 1-2 S mt 50 mt PR 1-2 S mt PR 1-2 S1-2 Figura 9: casistica di posa del PI di prossimità (PR) per la riduzione della penalizzazione alla ripartenza

16 16 di Punti di impianto per i quali è richiesta una liberazione anticipata della marcia (Infill) Vanno evidenziati punti particolari dell impianto di segnalamento esistente, secondo quanto prescritto dalla Direzione competente, nel quale per ridurre la penalizzazione all esercizio ferroviario indotta dalle informazioni puntiformi del SCMT, si rende particolarmente necessario l aggiornamento dell informazione a bordo treno del segnale di valle per una liberazione anticipata di marcia (vedi Vol.1 Appendice B par 6.20). Per ogni segnale necessario di Infill vanno indicati: o la velocità di liberazione; o gli aspetti per i quali tale codice viene inviato; o gli itinerari interessati. 5.3 Ridondanza delle apparecchiature encoder su punti singolari (segnali) Vanno indicati i punti singolari al fine di prevedere un loro attrezzaggio con una ridondanza completa o livelli di ridondanza intermedi. Quanto sopra si rende necessario al fine di ridurre le eventuali indisponibilità del SCMT in punti particolarmente critici per l esercizio ferroviario. 5.4 Binari di precedenza ad elevata utilizzazione in entrambi i sensi di marcia Vanno indicati questi binari al fine di prevedere un loro attrezzaggio con stessa ridondanza prevista per i punti singolari. 5.5 Itinerari per i quali non è ammesso un indebito condizionamento per rallentamenti non percorsi Vanno indicati gli itinerari per i quali non è ammesso un indebito condizionamento per rallentamenti non percorsi. Tale analisi deve essere condotta sulla base di quanto indicato sull Appendice B Volume 2. Si riportano, in calce, due esempi riferiti a un bivio di media complessità e a uno complesso. a) Bivio di media complessità:

17 17 di 20 Da quanto sopra esposto, si evince che un rallentamento ricadente nella zona a, a valle del calcio del deviatoio 05, condiziona anche l itinerari e viceversa. Si dovrà valutare se richiedere o meno l ammissione di tale condizionamento.

18 18 di 20 b) Bivio complesso: Anche in questo caso, si evince che un rallentamento ricadente nella zona c, condizionerebbe anche gli itinerari e 07-09, non interessati dal rallentamento stesso. In tal caso,se ritenuto necessario, occorre indicare dove non ammettere tali condizionamenti. Tali indicazioni dovranno essere richieste per una effettiva e consistente perturbazione alla circolazione su quelle linee.

19 19 di 20 6 Fasi di realizzazione Occorre indicare gli eventuali successivi attrezzaggi SCMT e/o adeguamenti, per fasi, del PRG, alle quali l impianto sarà sottoposto. Questo permette di adeguare e temporizzare l attrezzaggio SCMT con dette fasi. Ad esempio, una protezione SCMT inizialmente limitata ad alcuni binari, seguita da una definitiva di completamento.nel caso di adeguamento del PRG, binari che possono venire dismessi in tempi compatibili non verranno attrezzati; eventuali banalizzazioni di stazione possono far supporre di definire la posa cavi in base alla futura struttura di impianto.

20 20 di 20 7 Interventi correlati 7.1 Interventi per il miglioramento di sistema Sono da prevedere al fine di una corretta implementazione del SCMT, degli interventi preventivi di omogeneizzazione ed eventuale completamento dei sistemi di distanziamento esistenti sui quali il SCMT si andrà a sovrapporre (es. buchi di codice, ecc.). 7.2 Limitati interventi per il miglioramento o omogeneizzazione dell impianto Sono da evidenziare gli interventi rilevando eventuali mancate attivazioni di parti componenti il sistema di segnalamento come ad esempio banalizzazioni, codifiche di binario etc.

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