LEZIONE INTEGRAZIONE ECONOMICA. Accordi Multilaterali (che prevedono la clausola MFN) e Accordi Preferenziali
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1 LEZIONE INTEGRAZIONE ECONOMICA Accordi Multilaterali (che prevedono la clausola MFN) e Accordi Preferenziali Gradi di Integrazione Economica Effetti dell Unione Doganale in un contesto statico Creazione di Commercio Diversione di Commercio Effetti in un contesto dinamico Effetti di natura politica Regionalismo e Multilateralismo Krugman Obstfeld (2007) capitolo 9 (9.4.5) Gandolfo (1998) capitolo 9 (solo 9.7)
2 La riduzione dei dazi e NTBs che avviene attraverso gli accordi multilaterali comporta riduzioni non discriminatorie (sulla base del principio della nazione più favorita (MFN)). Esiste però la possibilità di accordi commerciali preferenziali ossia di liberalizzazione degli scambi tra un gruppo di paesi. Quindi un gruppo di paesi può decidere di procedere a forme di integrazione economica più avanzate.
3 Possiamo considerare in ordine crescente di intensità di integrazione diversi gradi di integrazione economica: ASSOCIAZIONE DI COMMERCIO PREFERENZIALE Riduzione dei dazi e altre restrizioni delle importazioni tra paesi membri e piena libertà nella politica commerciale verso i paesi terzi. AREA DI LIBERO SCAMBIO (FTA): Vengono aboliti dazi e NTBs su importazione tra i paesi membri ma vi è piena libertà nella politica commerciale verso i paesi terzi. UNIONE DOGANALE (CU): FTA + livello comune di dazi sulle importazioni dai paesi terzi e di una politica commerciale comune. MERCATO COMUNE (MC): CU+ libero movimento dei fattori della produzione UNIONE ECONOMICA: MC + politiche economiche comuni. Vari gradi di Unione Economica
4 EFFETTI DELL UNIONE DOGANALE La riduzione preferenziale dei dazi comporta l abolizione solo di una parte delle violazioni (i dazi tra i paesi membri ma non quelli verso i paesi terzi) e quindi non rappresenta necessariamente un miglioramento. Non è possibile dimostrare proposizioni generali. È possibile che un paese risulti impoverito dall adesione ad un unione doganale. Dobbiamo quindi analizzare caso per caso gli effetti dell Unione Doganale che, in un contesto statico, vengono classificati in: Creazione di commercio (dal lato della produzione e del consumo) Diversione di commercio (dal lato della produzione e del consumo)
5 Creazione di commercio dal lato della produzione Si ha se, grazie all abolizione dei dazi tra i paesi membri, un bene, che prima era prodotto da ciascun paese all interno e non importato a causa dei dazi, viene ora importato dal paese membro che produce a costo più basso. In questo caso l Unione Doganale porta ad una migliore allocazione delle risorse. Diversione di commercio dal lato della produzione Si ha se, dopo l abolizione dei dazi all interno dell Unione, un paese membro importa un bene da un altro partner invece che continuare come prima a importarlo da un paese esterno all unione, dato che quest ultimo non è più competitivo a causa del dazio verso l esterno. L Unione Doganale porta ad un peggioramento nell allocazione delle risorse. Bisogna tenere conto che l importazione dai paesi membri non comporta introiti fiscali. La partecipazione a un unione doganale comporta una perdita se i flussi commerciali nel suo ambito si sostituiscono semplicemente a preesistenti flussi commerciali con paesi esterni all unione stessa.
6 Effetti positivi in un contesto dinamico: L aumento della dimensione del mercato permette di sfruttare le economie di scala Aumenta la concorrenza Aumenta il potere contrattuale nei negoziati con il resto del mondo e nelle controversie commerciali Effetti positivi di natura politica Il caso del mercato comune Europeo
7 REGIONALISMO e MULTILATERALISMO Panagariya (2000): la proliferazione degli accordi commerciali preferenziali a livello regionale porta alla creazione di quella che Bhagwati chiama una spaghetti bowl di dazi dove un paese applica allo stesso prodotto dazi molto diversi a seconda dell origine del prodotto. Ironicamente processi inizialmente volti a liberalizzare gli scambi finiscono per riprodurre il caos nel sistema dei dazi che vigeva negli anni Trenta a causa del protezionismo e dell assenza del principio di MFN nel commercio.
8 La crescente interdipendenza tra paesi crea un sistema molto complesso di relazioni internazionali Il confine tra politiche economiche nazionali e politica commerciale si è fatto meno nitido Numerosi casi di dilemma del prigioniero Importanza di vincolare i paesi rendendo possibile ai governi di resistere alle pressioni protezionistiche Necessità di regole multilaterali
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