RESI. PIANO D AZIONE LOCALE SULLE RES Progetto RESI Renewable Energy Scenarios in Islands A Programma di Cooperazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RESI. PIANO D AZIONE LOCALE SULLE RES Progetto RESI Renewable Energy Scenarios in Islands A.1 2.2-05 Programma di Cooperazione"

Transcript

1 RESI PIANO D AZIONE LOCALE SULLE RES (PAL-RES) Progetto RESI Renewable Energy Scenarios in Islands A Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia Malta /2013 1

2 INDICE 2. QUADRO NORMATIVO Normative e strategie Europee Normative e Politiche Energetiche per l Italia Normative e Politiche Energetiche per Malta Normative e Politiche Energetiche per la Sicilia Piano Energetico Ambientale Regionale (Sicilia) Lo Scenario Energetico a Malta e nella sicilia Settore Energia in Sicilia - Panoramica sulla situazione attuale Settore Energia a Malta - Panoramica sulla situazione attuale PROCESSO PARTECIPATIVO Processo Partecipativo Provincia di Ragusa Provincia di Agrigento Malta BARRIERE ED AZIONI Porvincia di Ragusa Barriere Progetti ed Azioni Provincia di Agrigento Barriere Progetti ed azioni Malta Barriere Azioni e Misure... Errore. Il segnalibro non è definito. 6. CONCLUSIONI: Riduzione di CO BIBLIOGRAPHY

3 1. PAL-RES OBIETTIVI ED APPROCCIO METODOLOGICO Il Piano di Azione Locale sulle RES (PAL-RES) può essere considerato come un documento programmatico nel settore energetico, in grado di definire obiettivi, azioni, risultati attesi, tempi e risorse necessarie per attuare azioni programmate per le energie rinnovabili del territorio. Lo scopo complessivo del Piano d'azione è quello di sviluppare strategie,fatte di azioni concrete, da attivare nel breve/medio termine in collaborazione con gli stakeholders locali. Il piano costituisce un punto di sintesi strategica delle attività sviluppate nel progetto RESI avvalendosi e valorizzando gli scambi di esperienze, il trasferimento e la condivisione di tecnologie. Il Piano intende seguire un approccio comune tra più realtà europee, adottando un sistema di rappresentazione dei dati ed un modello descrittivo delle misure attuative del Piano stesso, comune a tutti e tre gli ambiti di progetto. Il Piano fornisce altresì indicazioni e requisiti per valutare e confrontare le scelte energetiche in un contesto strategico transfrontaliero. Sono invece maggiormente contestualizzati rispetto ai tre ambiti di progetto i target e gli output. L ambito di azione del Piano, include quattro aree tematiche ritenute prioritarie: edilizia, recupero e nuove costruzioni infrastrutture urbane ed extraurbane partecipazione dei cittadini, formazione ed informazione interventi a scala territoriale grandi impianti e pianificazione locale Il Piano per ogni azione proposta prevede l orizzonte temporale di realizzazione delle azioni (comunque entro il 2020), la priorità (come emersa dal processo partecipativo) ed i soggetti promotori. Il Piano attraverso le sue proposte intende svolgere un ruolo di indirizzo programmatico per le Province di Ragusa e Agrigento e per MRA (Malta Resources Authority) organo competente a Malta per l'adozione e l'implementazione di politiche energetiche. La finalità è quella di introdurre tali azioni nella programmazione ordinaria e straordinaria dell Ente. La redazione del piano intende essere la base di partenza per sviluppare una pianificazione energetica territoriale finalizzata ad essere inserita nei Piani Energetici Territoriali. Il Piano di Azione Locale sulle RES rappresenta un punto di partenza importante per individuare le azioni più opportune per supportare la crescita delle fonti rinnovabili in linea con gli obiettivi comunitari, nazionali e attraverso la condivisone delle comunità locali, valorizzando le potenzialità di sviluppo di un settore che avrà un ruolo sempre più centrale a livello globale, e su cui è fondamentale che i territori giochino un ruolo di primo piano. Come da direttiva 2009/28/CE per l Italia la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo, da conseguire nel 2020, è pari al 17%. Le fonti rinnovabili dovranno essere sviluppate in tutti i settori compreso il trasporto. 3

4 Per Malta l obiettivo da conseguire nel 2020 è pari al 10%, in conseguenza massicci investimenti sono previsti per tutte le fonti rinnovabili ed in particolare nel settore fotovoltaico, solare termico e in impianti di cogenerazione e termovalorizzazione. Il PAL-RES sulla base del quadro conoscitivo effettuato nei tre territori transfrontalieri di progetto relativamente ai consumi energetici e alle possibilità di utilizzo delle fonti rinnovabili, si propone come strumento per: supportare le scelte di pianificazione e di programmazione; individuare obiettivi per l orientamento degli Enti sub-provinciali, dei produttori e degli utilizzatori in materia di sviluppo sostenibile; razionalizzazione energetica; impiego delle fonti rinnovabili; favorire il contenimento dei fenomeni di inquinamento ambientale nel territorio, in particolare la riduzione dei gas serra prevista dal Protocollo di Kyoto. 4

5 2. QUADRO NORMATIVO 2.1 Normative e strategie Europee Il "pacchetto clima-energia", la cui prima proposta è stata presentata dalla Commissione Europea al Parlamento e al Consiglio nel gennaio del 2008, contiene misure volte a combattere i cambiamenti climatici e a promuovere l'uso delle energie rinnovabili, ed è la strategia che consentirà alla UE, entro il 2020, di ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra (rispetto al 1990), di conseguire un risparmio energetico del 20% e di aumentare al 20% la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale di energia. Tra le misure attuative previste, rientra la direttiva 2009/28/CE sulla promozione delle energie rinnovabili, che fissa obiettivi vincolanti per ciascuno Stato membro, coerenti con l'obiettivo di una quota complessiva di energie rinnovabili sul consumo energetico finale della UE pari almeno al 20% nel 2020 e la recente direttiva 2012/27/CE sull efficienza energetica. L Europa ha posto una serie di obiettivi per singolo stato nella riduzione delle emissioni globali, per l Italia la quota complessiva al 2020 dovrà essere non inferiore al 17%. Al fine del raggiungimento di questo obiettivo è stato redatto il Piano di Azione Nazionale dell'italia, trasmesso alla Commissione Europea il 28 luglio 2010, che illustra la strategia nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e disegna le principali linee d azione per ciascuna area di intervento (Elettricità, Riscaldamento - Raffreddamento e Trasporti) sul consumo energetico lordo complessivo. Il Piano, contiene, inoltre, l insieme delle misure (economiche, non economiche, di supporto e di cooperazione internazionale) necessarie per raggiungere gli obiettivi. 5

6 Per Malta l obiettivo fissato nella riduzione delle emissioni al 2020 è pari al 10%, tale obiettivo al fine di dare piena attuazione alla direttiva UE, dovrà però essere ulteriormente incrementato nel breve e medio termine 1. National 2020 target, Directive 2009/28/EC Per poter compiere ulteriori progressi verso il raggiungimento dell obiettivo 2020, tutti gli stati membri dovranno comunque affrontare alcune sfide: sopperire alla poca coerenza nelle politiche energetico-climatiche nazionali; rendere più sicuri gli investimenti nelle innovative tecnologie a basso impatto ambientale. La comunicazione COM(2010)639 della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 10 novembre 2010, intitolata «Energia Una strategia per un'energia competitiva, sostenibile e sicura» descrive la strategia energetica della Commissione europea in vista del Questa strategia si concentra su cinque priorità: ridurre il consumo energetico in Europa; creare un mercato integrato dell'energia realmente paneuropeo; responsabilizzare i consumatori e raggiungere il massimo livello di sicurezza; estendere la leadership europea nelle tecnologie e nelle innovazioni legate all'energia; rafforzare la dimensione esterna del mercato energetico dell'ue. 2 Per quanto riguarda la diffusione delle energie rinnovabili la direttiva 2009/28/CE stabilisce un quadro comune per la promozione dell energia da fonti rinnovabili. In particolare, fissa alcuni obiettivi nazionali obbligatori per la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e per la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti, nonché i criteri di sostenibilità per i biocarburanti ed i bioliquidi. Questi 1 Eurostat (June 2012) and Directive 2009/28/EC for targets 2 Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per l Energia - RAPPORTO ENERGIA 2012, Dati sull energia in Sicilia (dicembre 2012) 6

7 obiettivi nazionali devono essere previsti all interno di un piano di azione nazionale per le energie rinnovabili, che ciascuno Stato membro è tenuto ad adottare seguendo il modello che verrà predisposto entro il 30 giugno 2009 dalla Commissione. Ogni Stato membro deve assicurare che la propria quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia nel 2020, calcolata conformemente ai criteri dettati dalla direttiva stessa, sia almeno pari al proprio obiettivo nazionale generale per la quota di energia da fonti rinnovabili per quell anno; a loro volta, questi obiettivi nazionali generali obbligatori devono essere stabiliti in coerenza con l obiettivo di una quota pari almeno al 20 % di energia da fonti rinnovabili nel consumo finale lordo di energia della Comunità nel Inoltre, ogni Stato membro deve assicurare che la propria quota di energia da fonti rinnovabili in tutte le forme di trasporto nel 2020 sia almeno pari al 10 % del consumo finale di energia nel settore dei trasporti nello Stato membro. La direttiva prevede, poi, la possibilità per gli Stati membri di concludere accordi per il trasferimento statistico da uno Stato membro all altro di una determinata quantità di energia da fonti rinnovabili e di cooperare tra loro, o anche con paesi terzi, per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Infine, vi sono alcune norme sulla garanzie di origine (il documento elettronico che serve esclusivamente a provare ad un cliente finale che una determinata quota o un determinato quantitativo di energia sono stati prodotti da fonti rinnovabili), le procedure amministrative, l informazione, la formazione e l accesso alla rete elettrica per l energia da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda l efficienza energetica la direttiva 2012/27/UE chiede agli Stati membri di risparmiare energia fissando obiettivi nazionali e prevedendo un piano d'azione per l'efficienza energetica da presentare ogni tre anni (nel 2014, nel 2017 e nel 2020). La nuova direttiva, contiene misure vincolanti che dovrebbero portare, secondo le stime, al 15% di risparmio energetico, con l obiettivo di aumentare l uso efficiente dell energia per ridurre del 20% i consumi energetici, con un risparmio valutato in circa 50 miliardi di euro l anno. Le principali misure previste riguardano: Gli edifici pubblici dotati di impianti di riscaldamento o di raffreddamento, dove va aumentato l isolamento termico procedendo a rinnovare annualmente il 3% delle pavimentazioni se l area calpestabile è al di sopra dei 500 mq; da luglio 2015 il rinnovo riguarderà anche le aree calpestabili superiori a 250 mq; Le imprese energetiche di pubblica utilità che devono raggiungere un risparmio energetico di almeno 1,5% per anno sul totale dell energia venduta ai consumatori finali. Il calcolo del risparmio energetico aggiuntivo va effettuato sulla base della media dei consumi dei 3 anni precedenti l entrata in vigore di questa direttiva. Possono invece essere escluse le vendite di energia per i trasporti; 7

8 Le grandi imprese che saranno obbligate, ogni 4 anni, ad audit energetici svolti in modo indipendente da esperti accreditati. L inizio di questi cicli di audit deve avvenire entro tre anni dall entrata in vigore di questa direttiva. Sono escluse dall audit le piccole e medie imprese. Gli strumenti di finanziamento, che devono favorire l attuazione delle misure di efficienza energetica. Pertanto, gli Stati membri devono impegnarsi a facilitare la costituzione di questi strumenti finanziari Normative e Politiche Energetiche per l Italia In un contesto macroeconomico difficile e incerto come quello attuale, tutti gli sforzi devono essere orientati verso la ripresa di una crescita sostenibile. In questo contesto, il sistema energetico italiano può e deve giocare un ruolo chiave per migliorare la competitività nazionale, la sicurezza degli approvvigionamenti, la crescita ed il miglioramento delle condizioni ambientali. Per farlo si è ritenuto essenziale indirizzare alcune importanti sfide che riguardano quattro obiettivi: 1. Competitività: ridurre significativamente il gap di costo dell energia per i consumatori e le imprese, con un graduale allineamento ai prezzi e costi dell energia europei. E questa l area in cui si ha una situazione di maggior criticità e per la quale sono necessari i maggiori sforzi: differenziali di prezzo di oltre il 25% ad esempio per l energia elettrica hanno un impatto decisivo sulla competitività delle imprese e sul bilancio delle famiglie. Nelle figure sottostanti si evidenza il deficit di competitività dell Italia rispetto ai concorrenti internazionali: 2. Sicurezza: continuare a migliorare sicurezza di approvvigionamento, soprattutto nel settore gas, e ridurre la dipendenza dall estero. E necessario migliorare soprattutto la capacità di risposta ad eventi critici (come la crisi del gas del febbraio 2012 ha dimostrato) e ridurre il livello di importazioni di energia, che oggi costano complessivamente all Italia circa 62 miliardi di euro l anno. 3 Enea - La nuova direttiva europea sull efficienza energetica: risparmio, investimenti e occupazione (13/09/2012) 8

9 3. Crescita: favorire la crescita economica sostenibile attraverso lo sviluppo del settore energetico. Lo sviluppo della filiera industriale dell energia può e deve essere un obiettivo in sé della strategia energetica. 4. Ambiente e qualità: raggiungere e superare gli obiettivi ambientali definiti dal Pacchetto e mantenere alti standard di qualità del servizio. Tutte le scelte di politica energetica, quindi, mirano a migliorare gli standard ambientali e di decarbonizzazione, già oggi tra i più elevati al mondo, e a far assumere all Italia un ruolo esemplare a livello globale. La figura evidenzia le emissioni di CO2 in Italia pro capite rispetto ad alcuni Paesi europei ed internazionali La Strategia Energetica Nazionale prevede anche il superamento degli impegni ambientali europei al L evoluzione graduale ma significativa del sistema che si prevede è raggiungibile, per i consumi primari energetici, attraverso il contenimento dei consumi e la dipendenza da combustibili fossili e, per i consumi elettrici lordi, attraverso l evoluzione del mix prevalentemente gas-rinnovabili, con le rinnovabili come prima fonte di consumo e con la potenziale riduzione delle importazioni. 9

10 Per il raggiungimento degli obiettivi citati, la strategia si articola in sette priorità con specifiche misure a supporto, da avviate o in corso di definizione: 1. La promozione dell Efficienza Energetica, strumento ideale per perseguire tutti gli obiettivi sopra menzionati, per la quale si prevede il superamento degli obiettivi europei. 2. La promozione di un mercato del gas competitivo, integrato con l Europa e con prezzi ad essa allineati, e con l opportunità di diventare il principale Hub sudeuropeo. 3. Lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, per le quali si intendono superare gli obiettivi europei ( ), contenendo al contempo l onere in bolletta. 4. Lo sviluppo di un mercato elettrico pienamente integrato con quello europeo, efficiente (con prezzi competitivi con l Europa) e con la graduale integrazione della produzione rinnovabile. 5. La ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti, verso un assetto più sostenibile e con livelli europei di competitività e qualità del servizio. 6. Lo sviluppo sostenibile della produzione nazionale di idrocarburi (con un ritorno ai livelli degli anni novanta), con importanti benefici economici e di occupazione e nel rispetto dei più elevati standard internazionali in termini di sicurezza e tutela ambientale. 7. La modernizzazione del sistema di governance, con l obiettivo di rendere più efficaci e più efficienti i processi decisionali Normative e Politiche Energetiche per Malta Malta è uno stato isola che dipende fortemente da forniture energetiche importate ed è vulnerabile alla volatilità dei prezzi internazionali di energia che potrebbero erodere la competitività del paese. La Politica dell Energia per Malta è stata redatta con l obiettivo finale di una sicurezza d approvvigionamento di energia competitiva e conveniente che rispetta l ambiente. Nel 2006, è stata lanciata per la consultazione la Prima Bozza della Politica Energetica Nazionale. Poi nell aprile del 2009 è stata lanciata una consultazione pubblica durante la quale sono stati proposti commenti sui contenuti della politica. Il progetto di politica energetica è stato sottoposto ad una Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per garantire che la politica energetica sia in conformità con le priorità e gli obblighi ambientali nazionali. Le politiche, le misure e i progetti per raggiungere gli obiettivi di politica sono descritti nel documento di Politica Energetica. 4 Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per l Energia - RAPPORTO ENERGIA 2012, Dati sull energia in Sicilia (dicembre 2012) 10

11 Sono state identificate sei aree di politica per raggiungere gli obiettivi di politica fissati 5 : a. Efficienza energetica; L accento sull efficienza nella produzione, distribuzione ed uso finale dell energia è un primo passo ovvio. L energia più conveniente è quella che non viene consumata e nessun tipo di energia può essere meno dura sull ambiente rispetto a ciò che non è prodotto. b. Riduzione dell affidamento su combustibili importati; Malta ha l obiettivo di sostenere lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, comunque, continuerà a ricercare opportunità per l esplorazione petrolifera. c. Stabilità nell approvvigionamento energetico; Malta si adopererà per ottenere una maggiore stabilità nei suoi sistemi di energia. Ciò avverrà principalmente attraverso l interconnessione con le reti energetiche europee. Una connessione elettrica al continente europeo provvederà allo scambio commerciale energetico necessario. d. Riduzione delle Emissioni nella generazione, distribuzione ed uso finale dell energia; Malta ha dimostrato la sua convinzione che la competizione sprona sia efficienza che qualità nell erogazione di energia e nei servizi energetici. Malta continuerà ad affidare all investitore un ruolo in continuo sviluppo nel settore dell energia. Il mercato del petrolio nell entroterra è stato liberalizzato mentre la concorrenza nel mercato interno dell elettricità è limitata alla produzione di energia elettrica. e. Erogazione efficiente ed effettiva dell energia; Il settore energetico sostiene lo sviluppo di tutta la economia, così il settore energetico deve essere sostenuto per garantire il grado di erogazione. f. Sostegno al settore dell energia. Uso di strumenti basati sul mercato Nel corso degli anni Malta ha istituito molti schemi per incoraggiare le famiglie e le imprese ad adottare misure di efficienza energetica e tecnologie di energia rinnovabile. Queste 5 Politica dell Energia per le Isole Maltese 2012 Sezione

12 iniziative hanno considerevolmente cambiato l atteggiamento del mercato verso l efficienza energetica insieme al miglioramento nella conservazione dell energia nel mondo degli affari. La politica energetica è destinata ad essere in coerenza con le altre strategie nazionali e con le politiche come 6 : Strategia nazionale per la politica e le misure di abbattimento relative alla riduzione delle emissioni di gas serra Programma operativo 1 Investire in competitività per una migliore qualità della vita Bilanci nazionali Vision 2015 per le isole solide Bozza di Piano di Struttura (politica spaziale), versione draft per consultazione Politica Ambientale Nazionale Orientamenti della politica su micro-turbine Piano d Azione Nazionale per gli Appalti Pubblici Verdi Strategia per il Cambiamento Climatico e strategie di adattamento Piano d Azione Nazionale sull Efficienza Energetica: Giugno 2011 Piano Nazionale d Azione sull Energia Rinnovabile: Luglio 2010 Bozza di documento sull Economia Verde, versione draft per la consultazione Strategia per la Gestione dei Rifiuti Solidi per le isole maltesi, Primo Aggiornamento, Dicembre 2010 Piano Nazionale d Azione per Energie Rinnovabili (PNAER)(Malta) Come richiesto nella Direttiva 2009/28/CE Malta ha presentato il primo piano d azione per le energie rinnovabili alla Commissione Europea nel Luglio Questo piano d azione definisce le misure di come Malta intende raggiungere una quota di energia rinnovabile del 10% di consumo di energia finale ed una quota del 10% delle energie rinnovabili nei trasporti. L Avviso Legale n. 538 del , che si tratta di Regolamenti sulla Promozione dell energia da Fonti Rinnovabili, stabilisce l obiettivo per la quota di energie rinnovabili nel consumo finale di energia entro il 2020, tra cui la traiettoria intermedia, l obbligo di presentare il Piano Nazionale d azione sull energia Rinnovabile (PNAER), le fonti di energia rinnovabili ammissibili e la metodologia per il calcolo del contributo di ogni fonte rinnovabile destinazione per l uso finale. Le misure comprese nel Piano Nazionale d Azione sull Energia Rinnovabile, per raggiungere la quota di destinazione di energie rinnovabili, saranno raggiunte attraverso tecnologie consolidate, principalmente 6 The National Energy Policy for the Maltese Islands 2012 section La Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell uso dell energia da fonti rinnovabili è stata principalmente recepita nella legislazione nazionale con l Avviso legale n. 538 del 2010, Regolamenti sulla Promozione dell Energia da Fonti Rinnovabili. Disposizioni ulteriori relazionati al collegamento alla rete e accesso relativo, e l invio di energia elettrica da fonti rinnovabili, si trovano nei Regolazioni sul Mercato dell Elettricità, Avviso Legale n. 166 del

13 attraverso progetti locali di elettricità e calore RES, ed il consumo di carburanti rinnovabili sia quelli importati che di produzione locale. La quota di energia rinnovabile consumata a Malta nel 2010 e nel 2011 era di 0,88% e 1,12% rispettivamente. Il consumo effettivo di energia rinnovabile nel 2010 e 2011 comprende una percentuale di consumo di biodiesel e di biomassa per scopi di riscaldamento. Il Piano Nazionale di Azione di Efficienza Energetica (PNAEE) Nel 2008, un dettagliato Piano Nazionale di Azione di Efficienza Energetica (PNAEE) progettato per raggiungere il 9% di risparmi nell uso finale di energia entro il è stato pubblicato. Gli obiettivi indicativi per Malta stabiliti dal Primo Piano di Azione Nazionale per l Efficienza (2008) erano i seguenti: Destinazione adottata per il 2010 (GWh): Destinazione adottata per il 2016 (GWh): 3% o 126GWh all anno 9% o 378GWh all anno Gli obiettivi di efficienza energetica sono misurati in relazione a un consumo medio di energia annuale (ottobre 2001 fino a settembre 2006) di 4195 GWh. Questo è stato stabilito in linea con la metodologia stabilita nell allegato 1 della Direttiva 2006/32/CE. L obiettivo intermedio del 3% per l efficienza energetica nell uso finale è stato raggiunto nel Essenzialmente, i risultati sono stati raggiunti nel settore industriale (comprese azioni nel settore acqua 9 ), nel settore domestico (grazie alla sostituzione degli apparecchi vecchi, al cambiamento di sistemi di illuminazione e l installazione di scaldabagni solari), nonché nel settore dei trasporti (grazie ai cambiamenti nella composizione del parco auto nazionale che ha portato riforme nel sistema di registrazione dei veicoli). Questo Piano di Azione Nazionale per l Efficienza (2008) è stato esaminato e successivamente è stato pubblicato il secondo PNAEE nel Il secondo PNAEE include un elenco di misure da attuare al livello di generazione e distribuzione di energia. Il PNAEE rivisto fissa un obiettivo del 22% di risparmi nel consumo di energia primaria entro il 2020 con un obiettivo intermedio del 15% nel Questo obiettivo si basa sul 8 La Direttiva 2006/32/CE sull efficienza energetica di fine uso ed i servizi energetici stabilisce un obiettivo indicativo del 9% di risparmio d energia in fine uso entro il La WSC (Corporazione per l Erogazione dell Acqua) che adopera l ultima tecnologia di recupero energetico nei suoi Impianti di Dissalazione ad Osmosi Inversa. 13

14 consumo di energia primaria per Malta. Esso si basa su modelli produttivi nazionali di consumo di energia e soprattutto presuppone che possa essere raggiunto il risparmio di energia, per uso finale, previsto nel PNAEE tramite il nuovo impianto di generazione di energia elettrica di Delimara, così pure come una nuova interconnessione con la Sicilia. Obiettivi di risparmio di energia previsti da ciascuna misura sono compresi nel PNAEE. 2.4 Normative e Politiche Energetiche per la Sicilia L impegno da assumere per conseguire gli obiettivi nella Regione Sicilia nel breve e medio termine impone la scelta e l adozione di nuove strategie nel settore energetico che si sostanziano in: rafforzare le misure per l efficienza energetica negli usi finali, con la riduzione drastica degli sprechi di energia, gli usi appropriati delle fonti e l adozione di comportamenti gestionali indirizzati al risparmio energetico, fino a raggiungere l obbiettivo europeo del 20% per il 2020; incrementare notevolmente la produzione di energia da fonti rinnovabili (per i tre settori energia elettrica, calore, biocombustibili), realizzando l obbiettivo del 25% di produzione di energia elettrica previsto dal programma per il 2011; incrementare notevolmente le misure per l efficienza energetica nell uso finale, in accordo con 1 obbiettivo europeo del 20% per il 2020; fermare l incremento di emissioni nel settore della produzione di energia elettrica, arrestando ogni aumento dell uso del carbone come fonte primaria (ogni 1000 MWe nuovi a carbone corrispondono a circa + 5 Mt/anno di CO2eq, non compatibili con gli obblighi di Kyoto). Energia richiesta in Sicilia Terna - Dati Statistici sull'energia elettrica in Italia (2011) 14

15 Sarà pertanto necessario che anche in Sicilia si dia corso ad un piano di sviluppo del settore con un programma teso ad elevare l incidenza delle risorse rinnovabili partendo da un quadro attuale di utilizzazione che risulta molto basso e al di sotto della media nazionale. La Sicilia peraltro dispone di un potenziale rilevante di ulteriore sviluppo di fonti energetiche rinnovabili Piano Energetico Ambientale Regionale (Sicilia) In Sicilia tramite deliberazione della Giunta Regionale n.1 del 03/02/2009 è stato introdotto il Piano energetico ambientale regionale siciliano (P.E.A.R.S.). II Piano d Azione tenta di mettere in campo un insieme di interventi, coordinati fra la pubblica amministrazione e gli attori territoriali, per avviare un percorso che si propone di raggiungere gli obiettivi del protocollo di Kyoto, in coerenza con gli indirizzi comunitari, con il decreto CIPE del 19 dicembre 2002 e, in ultimo, con il diritto alla salvaguardia dell ambiente per le prossime generazioni (Sviluppo sostenibile del territorio), ma vuole anche assicurare la disponibilità di fonti energetiche e tecnologie pulite che possano alimentare e sostenere uno sviluppo economico e sociale della Regione. Esso si articola nelle seguenti tipologie di interventi: formulazione di strumenti politico organizzativi per l attuazione del Piano e proposta di strutture di collegamento fra ricerca ed impresa per agevolare la formazione di filiere produttive e lo sviluppo dell occupazione in campo energetico; interventi di settore (primario, industriale, civile, trasporti, fonti rinnovabili ed idrogeno) finalizzati all efficienza energetica, all innovazione tecnologica, alla diffusione delle fonti rinnovabili. Esse entrano nel merito degli interventi che il Piano propone per ridurre i consumi di energia specifica attraverso l innovazione, l efficienza e della diffusione delle energie rinnovabili. Consumi per categoria di utilizzatori e provincia, ( 2 ) al netto dei consumi FS per trazione pari a GWh 142,8 12 Tale piano energetico estende la sua visione ad ampi coinvolgimenti sul piano sociale ed economico, a tal merito sono stati formulati alcuni strumenti politico-organizzativi per l attuazione del Piano: 11 Assessorato Industria - Regione Siciliana, Schema del Piano Energetico Regionale della Regione Siciliana (2008) 12 Terna - Dati Statistici sull'energia elettrica in Italia (2011) 15

16 istituzione di un tavolo permanente di concertazione: si tratta di uno strumento strategico di promozione che potrebbe essere costituito dall istituzione di un tavolo fra gli Assessorati competenti, le Associazioni industriali ed artigianali ed i Sindacati, di concerto con le Università ed i Centri di Ricerca di settore. Formazione e diffusione della figura di Energy Managers : tale azione prevede la formazione di esperti in pianificazione, progettazione di sistemi e gestione delle risorse energetiche per assolvere compiti di indirizzo, promozione e gestione ai rispettivi livelli di responsabilità (associazioni di categoria, consorzi di filiera, aree industriali ed artigianali). Sottoscrizione di Accordi Volontari: sottoscrizione di accordi fra soggetti economici e politici, responsabili di uno sviluppo equilibrato del territorio regionale con i quali formulare le regole generali e le condizioni contrattuali per un successivo percorso articolato per singoli progetti. Infrastrutturazione energetica di Distretti eco-industriali: obiettivo prioritario è l incremento dell efficienza nell uso di energia e nella gestione dei flussi di materia, attraverso la creazione di una rete di collaborazioni tra aziende. Osservatorio Regionale dell energia e Sistema informativo territoriale: strumento di verifica del raggiungimento degli obiettivi previsti, condotta a cadenza annuale. Verranno monitorati i consumi finali per settore e per bacino territoriale risultati attesi dagli specifici interventi programmati con i dati misurati, le emissioni di CO2 equivalente evitate, il rapporto fra investimenti e risparmi energetici conseguiti e l occupazione indotta dagli interventi che hanno luogo sui cicli produttivi e dalle innovazioni attuate sui sistemi energetici. Creazione di un Centro Mediterraneo di competenza per la sostenibilità ambientale e le fonti rinnovabili : si intende realizzare un polo di ricerca e di eccellenza per le fonti rinnovabili e lo sviluppo sostenibile nell area del Mediterraneo. Piano d azione integrato per la costituzione di una filiera per produzione di biocarburanti: scopo di questo piano è quello di promuovere accordi volontari tra operatori del settore agricolo, amministratori locali, industria della distillazione e della raffinazione, si incentiverà inoltre la produzione di colture energetiche, elemento determinante per una strategia nel settore. Potranno altresì essere individuate possibili realizzazioni logistiche, quali la realizzazione di centri di raccolta della materia prima da destinare alla produzione dei biocarburanti. Piano d azione integrato per la costituzione di una filiera e di un Polo Industriale Mediterraneo per la ricerca, lo sviluppo e la Produzione di Tecnologie di impiego dell energia solare: finalità è quella di promuovere una politica per lo sviluppo del tessuto industriale, della ricerca e delle 16

17 tecnologie, che faccia da volano alla nascita di una nuova filiera produttiva sul solare posta al centro del bacino del Mediterraneo. Costituzione di Agenzie Regionali per l Energia e di una rete di Agenzie Provinciali: si prevede l istituzione, attraverso norme regionali, con l eventuale contributo comunitario, di specifici organismi di assistenza e consulenza in materia energetica quali, una Struttura permanente regionale per l Energia ed una rete di Agenzie Provinciali con funzioni di attuazione, gestione, controllo e verifica della pianificazione energetica regionale. 13 Il Piano energetico ambientale regionale siciliano rappresenta una realtà ambiziosa in ambito europeo e ciò non solo per la presenza di ben otto centrali termoelettriche la cui potenza è in grado di coprire il 95% dei gigawattora (GWh) complessivamente erogati, ma anche e principalmente per la produzione di petrolio, la cui attività di raffinazione supera il 40% dell intero fatturato nazionale e per la presenza di strutture, esistenti o in via di approvazione, per l importazione del gas naturale. Per quanto concerne la rete di distribuzione, il P.E.A.R.S. ha predisposto una serie di azioni mirate all ammodernamento della stessa al fine di contenere le maggiori potenze che verranno erogate dagli impianti RES distribuiti nell intero territorio. Tra gli interventi ritenuti prioritari vi sono il collegamento con la Calabria, il potenziamento delle reti a 380 e 220 KV e il ripristino di un centro di azione interattivo per il controllo, la supervisione e la gestione della rete. La realizzazione di un elettrodotto in doppio cavo sottomarino tra la Calabria e la Sicilia è ritenuta necessaria non solo per garantire maggiore sicurezza del collegamento elettrico tra l isola e l area continentale, ma anche per incrementare gli scambi di energia tra le due zone, con evidenti benefici anche in termini di maggiore concorrenza sul mercato energetico. Altro intervento di estrema importanza è la realizzazione di un nuovo elettrodotto a 380 KV che collegherà la stazione elettrica di Chiaramonte Gulfi (RG) a quella di Ciminna (PA). Infine, è programmata, nel lungo termine, la chiusura dell anello isolano a 380 KV, da effettuarsi attraverso la linea di collegamento Ciminna Sorgente. Infine, è programmata, nel lungo termine, la chiusura dell anello isolano a 380 KV, da effettuarsi attraverso la linea di collegamento Ciminna Sorgente. 14 Per quanto riguarda lo specifico sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili la tabella seguente ne illustra gli obiettivi: 13 Assessorato Industria - Regione Siciliana, Schema del Piano Energetico Regionale della Regione Siciliana (2008) 14 Il quadro energetico siciliano all indomani del PEARS Informare per Resistere 17

18 Obiettivi di sfruttamento delle fonti rinnovabili 18

19 Riepilogo impianti attivati ed obbiettivi a breve termine Riepilogo obbiettivi breve e medio termine 19

20 Per quanto riguarda il medio periodo, l obiettivo di risparmio di energia primaria da raggiungere è del 5,7% ed una quota di elettricità prodotta da rinnovabili pari all 11,2%. Il raggiungimento e l eventuale superamento di questi obiettivi minimi è dovuto prevalentemente alla disponibilità finanziaria. La realizzazione delle azioni è legata ad una elevata capacità di interagire con l U.E. e con il Governo Italiano e di ottenere i finanziamenti per i quali è necessario un continuo monitoraggio delle iniziative. I risultati attesi dall applicazione del Piano d Azione sono riassunti nelle due tabelle seguenti: Contributo delle energie rinnovabili al risparmio di energia primaria, emissioni e produzione di energia elettrica da azioni di piano (escluso idroelettrico pregresso) Contributo delle energie rinnovabili al conseguimento degli obiettivi di riduzione del consumo interno lordo di energia primaria ed di emissioni con azioni di piano (incluso idroelettrico pregresso). I risultati ottenibili nel breve periodo in termini di risparmio di fonti primarie, corrisponderebbero al 3,3% circa del consumo interno lordo totale della Regione Sicilia al Assessorato Industria - Regione Siciliana, Schema del Piano Energetico Regionale della Regione Siciliana (2008) 20

21 3. LO SCENARIO ENERGETICO A MALTA E NELLA SICILIA 3.1 Settore Energia in Sicilia - Panoramica sulla situazione attuale La Sicilia, rispetto ad altre regioni italiane, presenta un sistema energetico relativamente sviluppato, grazie alla presenza di risorse estrattive e di impianti di trasformazione energetica e raffinazione. In particolare in Sicilia si produce il 14,6% circa degli idrocarburi nazionali (petrolio greggio circa il 12,9% e Gas circa il 1,6 %) e si raffina il 40% dei prodotti petroliferi nazionali, con il carico e l impatto ambientale che ne derivano. Il quadro di ripartizione, relativo alla produzione di Fonti energetiche primarie, nella seconda meta del decennio , vede una produzione di Greggio di circa 0,7 Mtep e quella di Gas di 0,35 Mtep, e una produzione endogena idroelettrica ed eolica che raggiunge 0,5 MTep per un totale di circa 1,5 Mtep, corrispondente al 10% circa del fabbisogno siciliano per usi energetici. Di contro, infatti, il Consumo interno lordo risulta essere fra i 18 e i 20 MTep/anno, dovuto, anche alla significativa presenza di raffinerie e di industrie petrolchimiche. Rilevanti l incidenza dei prodotti petroliferi (64%) sull energia elettrica (19%) e sul gas naturale (in crescita) e un importazione di prodotti petroliferi ancora superiore al 90%. Attualmente sono operativi nove campi per l estrazione di greggio di cui sei onshore e tre offshore, la cui attività di raffinazione si concentra esclusivamente nel territorio di Siracusa (Augusta, Priolo e Melilli), Caltanissetta (Gela), Ragusa e Messina (Milazzo), dove sono presenti cinque stabilimenti con capacità di conversione primaria pari a 40,9 Mtep/anno contro 100,2 Mtep/anno per l Italia. Per quanto riguarda il gas, occorre tener presente che l isola dispone di risorse limitate rispetto al suo fabbisogno; basti pensare che nel 2004 il consumo complessivo è stato di quasi quattro miliardi di metri cubi, mentre la produzione locale si è fermata a poco più di trecento milioni. Per colmare il disavanzo si fa ricorso alle importazioni attraverso il metanodotto algerino, al quale si è aggiunto di recente quello libico (Green Stream), nonché due rigassificatori di gas naturale liquefatto (GNL), che verranno istallati a Priolo (SR) e a Porto Empedocle (AG), ciascuno con capacità di erogazione fino a dodici miliardi di metri cubi l anno Il quadro energetico siciliano all indomani del PEARS Informare per Resistere 21

22 Situazione impianti regione Sicilia al Il Fabbisogno lordo per usi energetici ammonta a circa Mtep dei MTep complessivi prima indicati. In campo elettrico, nel 2009, la voce consumi finali, al lordo di perdite in rete e pompaggi ( ,6 GWh) (Milioni di Chilowattora di energia), segna ,3 GWh, dei quali nel domestico (32%), poco meno (5.416) nel terziario (29%), nell industria (36%) (in leggera flessione rispetto ai GWh del 2008), solo 406 GWh in campo agricolo e un esportazione verso il continente di 353,3 GWh, veicolata attraverso il collegamento di Messina. Alla voce produzione elettrica, nell anno 2009, è risultato ancora in aumento il contributo, non più marginale, delle fonti rinnovabili sulla produzione lorda di elettricità (al netto dell esportazione ,5 353,3 = ,2 GWh). Si hanno rispettivamente: eolico GWh (6,2%), idroelettrico 687,3 GWh (3%) e fotovoltaico 33,3 GWh (0,15%). Dal punto di vista degli impianti di produzione, la potenza elettrica netta installata, a fine 2009 risultavano MW (Megawat, Milioni di watt o anche Migliaia di Chilowatt di potenza) termoelettrici (in calo rispetto ai MW del 2008), 721,2 idroelettrici, 1.147,9 MW eolici e circa 44,4 MW fotovoltaici. Nel 2011, la potenza eolica ancora da realizzare o connettere, si può stimare in altri 400 MW mentre quella autorizzata di fotovoltaico, biomassa, cogenerazione e della centrale Archimede di ENEA ed ENEL, si può stimare in ulteriori 700 MW. Il parco termoelettrico, per lo più coevo alle raffinerie di petrolio, sino a qualche anno fa era contraddistinto da strutture di base con turbine a vapore nate per utilizzare oli combustibili ad alto tenore di zolfo. La necessità di adeguarsi agli standard previsti per il contenimento delle emissioni di gas climalteranti, hanno posto dei limiti al mix di combustibili impiegato. Le centrali hanno, quindi, gradualmente subito degli adattamenti per funzionare con diverse tipologie di alimentazione. L utilizzo combinato di oli densi e semidensi con il gas naturale ha permesso ai rinnovati 17 Terna - Dati Statistici sull'energia elettrica in Italia (2011) 22

23 impianti poli-combustibile di ridurre le emissioni degli agenti inquinanti. Inoltre, in alcune strutture sono state introdotti sistemi di abbattimento di certi effluenti quali i prodotti dello zolfo e dell azoto. 18 Si riportano di seguito tabelle riepilogative dei consumi energetici locali divisi per settore 19 : Per quanto riguarda le emissioni di CO2eq, queste, nel 2000 si stimavano in circa 50,5 Mton/anno, mentre Il Piano Nazionale di Assegnazione delle emissioni di anidride carbonica per il Protocollo di Kyoto attribuiva alla Regione Siciliana un limite, per l anno 2007, di 24,3 milioni di tonnellate di emissioni. Va considerato, tuttavia, che la Sicilia ha vincoli di natura industriale estremamente pesanti, per via, come detto, della presenza di molte industrie ad elevata intensità energetica, di cinque raffinerie attive che incidono per il 40% sulla 18 Il quadro energetico siciliano all indomani del PEARS Informare per Resistere 19 Regione Siciliana ASSESSORATO DELL ENERGIA E DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA DIPARTIMENTO DELL ENERGIA RAPPORTO ENERGIA 2012 Dati sull energia in Sicilia (dicembre 2012). 23

24 capacità di raffinazione nazionale nonché di stabilimenti petrolchimici, nel complesso, quindi, di tipologie industriali primarie ed Energy intensive, al servizio del Paese. 20 Linee di azioni progettuali in corso Nella Regione Sicilia gli obiettivi di sostenibilità globali sono sostenuti anche attraverso la diffusione dell Agenda 21 Locale, un programma sviluppato dalle Nazioni Unite dedicato allo sviluppo sostenibile attraverso una pianificazione sistematica e completa delle azioni da intraprendere, a livello mondiale, nazionale e locale dalle organizzazioni delle Nazioni Unite, dai governi e dalle amministrazioni in ogni area in cui la presenza umana ha impatti sull'ambiente. L Agenda 21 Locale rappresenta un innovativo strumento volontario di governance attraverso il quale gli Enti Locali operano in collaborazione con tutti i settori della comunità locale per definire piani di azione che perseguano la sostenibilità a livello locale. Risale al luglio 2007 l'istituzione del coordinamento Agende 21 Locali Sicilia, che vanta già 187 soci ordinari. Altra azione attraverso cui Regione e Comuni, uniti nella sfida imposta dal cambiamento climatico, si prefiggono di raggiungere gli obiettivi energetici comunitari è rappresentata dal Patto dei Sindaci. Si tratta di una tra le principali iniziative europee che coinvolge le città al fine di migliorare in maniera significativa l efficienza energetica e l utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili a livello locale, ove le politiche e misure inerenti alcuni settori chiave, come i trasporti e l edilizia, risultano più importanti nel contenimento delle emissioni. Le città che aderiscono al Patto dei Sindaci adottano uno specifico Piano di Azione per l Energia Sostenibile (PAES) o SEAP, Sustainable Energy Action Plan - finalizzato a sostenere gli obiettivi fissati dall Unione Europea. Il principale obiettivo è la riduzione di almeno il 20% delle emissioni di CO2 attraverso una maggiore efficienza energetica, un maggior ricorso alle fonti di energia rinnovabile e ad appropriate azioni di promozione e comunicazione. Le azioni attuate nelle città ed inserite nell ambito dei PAES, potranno dare un notevole contributo al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti fissati a livello comunitario per il Inoltre, le città sono il primo punto di contatto tra i cittadini e l amministrazione pubblica. Il loro ruolo nelle attività di comunicazione ed informazione è cruciale e spesso più efficace delle iniziative a livello europeo, nazionale o regionale. Il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, focal point per l attuazione della campagna Energia Sostenibile per l Europa (Sustainable Energy Europe - SEE) in Italia, 20 Efficienza energetica e fonti rinnovabili in Sicilia nel 2011: bilanci, occasioni e criticità. Francesco Cappello Responsabile del Centro di Consulenza Energetica ENEA Sicilia. DirettiNegati Numero settembre

25 nell ambito della quale si situa il Patto dei Sindaci, sta coordinando le azioni a livello nazionale al fine di sostenere e coinvolgere sempre più città nell iniziativa. 21 Compito della Regione siciliana è quello di diffondere e supportare gli Enti locali che intendono aderire al Patto dei Sindaci, attraverso azioni di sensibilizzazione e fornendo il supporto tecnico nell'attività di elaborazione e avvio dei piani. Attualmente dei 390 Comuni dell'isola solo 59, il 3,2%, hanno già aderito al Patto dei sindaci, e solo un comune, quello di Castelbuono (Palermo) ha redatto ed inviato il Piano d'azione per l'energia sostenibile. Ciò rispecchia il quadro nazionale che vede comuni firmatari, di cui solo 352 hanno inviato il piano Settore Energia a Malta - Panoramica sulla situazione attuale A Malta la generazione, distribuzione ed erogazione di energia elettrica sono gestiti da una società verticalmente integrata, Enemalta Corporation 23. Nel presente non ci sono interconnessioni elettriche con altri paesi. Anche se la generazione di elettricità e stata liberalizzata non esiste nessun Produttore Indipendente di Energia (PIE). La generazione di energia elettrica da Produttori Indipendenti di Energia (PIE) è limitato ad impianti di generazione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili di dimensione relativamente piccola e che servono per autoproduzione (uso proprio) e/o per la vendita a Enemalta Corporation. Il sistema di elettricità a Malta e isolata, per questa ragione ha ottenuto una deroga in favore di Enemalta. Non c è nessun mercato all ingrosso dell energia elettrica e l erogazione di energia elettrica non è aperta alla concorrenza. A meno che non si verificano cambiamenti sostanziali nel mercato che giustificano l apertura del mercato dell alimentazione alla concorrenza con un risultato vantaggioso per i consumatori e per l economia, è previsto che l attuale situazione venga mantenuta. La generazione di energia elettrica convenzionale è prodotta in due centrali che si trovano a Marsa e Delimara. La capacità di produzione totale è di 571MW, dei quali 267MW provengono da un installazione presso la Centrale Elettrica di Marsa ed i restanti 304MW dalla Centrale Elettrica di Delimara. La capacità di generazione nella Centrale Elettrica di Marsa è costituita da un impianto vapore di 230MW aggregati e da una turbina a gas di 37MW. L impianto di 230MW a vapore risale ai primi anni cinquanta ed ha 21 Coordinamento Agende 21 Locali Sicilia 22 Adnkronos, (20 aprile 2012) 23 The National Energy Policy for Malta 2012 Section

26 così oltrepassato la sua vita di progettazione. Avendo superato le ore operative in termini della Direttiva sugli Impianti Grandi di Combustione (DIGC) e stata parzialmente chiusa. La completa chiusura del impianto sara effettuata quando l interconnettore tra Malta e Sicilia sara operativo. La chiusura dell impianto a vapore di Marsa darà luogo ad una perdita del 40% della capacità di generazione. Figura 1 Interconnettore tra Malta e Sicilia La Centrale Elettrica di Delimara è stata commissionata tra il 1992 ed il 1998 e si compone di un impianto a vapore di 120MW (2 x 60 MW), una Turbina a Gas a Ciclo Combinato di 110MW e due turbine a gas a ciclo aperto, ciascuno con una capacità di 37MW, in genere utilizzato solo per picchi e le emergenze. È attualmente in costruzione, in questa centrale elettrica, un estensione dello stesso, comprendente un nuovo impianto con una capacità nominale di 144MW, composto da 8 x 17MW motori ad accensione per compressione, ed un impianto di 13 MW che funziona con il recupero di calore dal vapore. Questo impianto è destinato a sostituire parzialmente l impianto a vapore della Centrale Elettrica di Marsa. L estensione può anche essere operata con Olio Combustibile Pesante (OCP) o con Gasolio e può essere convertita a gas naturale. L impianto che e già in operazione contribuirà a ridurre le emissioni attraverso un efficienza tecnologica migliore e misure riduttive ulteriori. Al momento l'impianto è in funzione con l utilizzo di oli combustibili pesanti e le emissioni sono in fase di monitoraggio da parte dell'autorità competente. La decisione finale, se l'impianto sarà eseguito su oli combustibili pesanti (OCP) o gasolio è prevista per i prossimi mesi 26

27 Entrambe le centrali elettriche sono alimentati da Olio Combustibile Pesante, con 0,7% di zolfo, e da gasolio con 0,1% di zolfo. L impianto a vapore convenzionale è gestito da OCP mentre le turbine a gas e la turbina a gas a ciclo combinato operano con il gasolio. Nel 2011, le centrali elettriche di Marsa e Delimara hanno rispettivamente prodotto il 47% ed il 53% della domanda nazionale di elettricità. TWh Electricity Generation in TWh Year Figura 2: Generazione di energia elettrica a Malta Winter / Summer Peak Load MW Mw Winter MW Summer Year Figura 3: Carico di punta per L Inverno e L Estate Erogazione di Energia Elettrica A causa del suo status attuale di un sistema elettrico isolato che consuma meno di 500GWh (nel 1996) Malta è stata concessa un esenzione dal requisito della Direttiva 2009/72/CE di aprire il mercato di erogazione di elettricità alla concorrenza. Enemalta Corporation è così l unica fornitrice di energia elettrica ai clienti finali, dato che la definizione di erogazione è la vendita, compresa la rivendita di energia elettrica ai clienti del rifornimento. Nel contesto Maltese, dato che non c è nessun mercato all ingrosso, la funzione di 27

L energia. La riqualificazione e l efficienza. energetica: obiettivi ambientali e obblighi

L energia. La riqualificazione e l efficienza. energetica: obiettivi ambientali e obblighi La riqualificazione e l efficienza L energia energetica: per uscire dalla obiettivi ambientali e obblighi crisi: di legge le opportunità per la riqualificazione energetica degli edifici Sara Vito Assessore

Dettagli

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Santarcangelo di Romagna 19 Febbraio 2015 Le politiche energetiche in Europa

Dettagli

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia RSA Provincia di Milano Energia Fig. 1: consumi elettrici per ciascun settore La produzione e il consumo di energia hanno impatto dal punto di vista ambientale, soprattutto per ciò che riguarda il consumo

Dettagli

Strategia Energetica Nazionale: per un energia più competitiva e sostenibile

Strategia Energetica Nazionale: per un energia più competitiva e sostenibile Strategia Energetica Nazionale: per un energia più competitiva e sostenibile Elementi chiave del documento di Strategia Energetica Nazionale Marzo 2013 Agenda Sintesi obiettivi, priorità e risultati attesi

Dettagli

Verona, 5 Maggio 2010. www.gse.it

Verona, 5 Maggio 2010. www.gse.it Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili Direttiva 2009/28/CE Costantino Lato Direttore Studi, Statistiche e Servizi Specialistici SOLAREXPO Verona, 5 Maggio 2010 www.gse.it 2 Indice Le attività

Dettagli

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8 7 giugno 2006 Corte dei conti Italia Sicurezza energetica 1. L Italia e la sicurezza energetica Il tema della sicurezza

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

Efficienza energetica, online il Piano d'azione 2014 (PAEE). IL TESTO

Efficienza energetica, online il Piano d'azione 2014 (PAEE). IL TESTO casaeclima.com http://www.casaeclima.com/ar_18985 ITALIA-Ultime-notizie-paee-efficienza-energetica-Efficienza-energetica-online-il-Pianodazione-2014-PAEE.-IL-TESTO-.html Efficienza energetica, online il

Dettagli

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES -

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Smart City Comuni in classe A 1 Indice 1. Il Patto dei Sindaci 2. Il Piano di Azione per l Energia Sostenibile PAES 3. Il progetto

Dettagli

Efficienza per pianificare l energia

Efficienza per pianificare l energia Efficienza per pianificare l energia Simona Murroni - Assessorato Industria - Servizio Energia La RAS - Assessorato Industria Servizio Energia Sta redigendo il Piano Energetico Regionale Ambientale di

Dettagli

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento

Dettagli

Energie rinnovabili ed efficienza energetica

Energie rinnovabili ed efficienza energetica 06_Energia:06_Energia 22-01-2010 14:37 Pagina 93 Energie rinnovabili ed efficienza energetica Impianto fotovoltaico realizzato a Taverna (CZ) 06_Energia:06_Energia 22-01-2010 14:37 Pagina 94 L obiettivo

Dettagli

La politica Europea e Italiana per l Efficienza Energetica

La politica Europea e Italiana per l Efficienza Energetica La politica Europea e Italiana per l Efficienza Energetica Unità Tecnica Efficienza Energetica -UTEE Sommario Direttiva Europea sull Efficienza Energetica Strategia Energetica Nazionale (sett. 2012) 2

Dettagli

Quadro dei consumi energetici

Quadro dei consumi energetici Quadro dei consumi energetici La situazione nazionale Il quadro dei consumi energetici nazionali degli ultimi anni delinea una sostanziale stazionarietà per quanto riguarda il settore industriale e una

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

Gli strumenti per lo sviluppo delle biomasse in Italia. Norme, incentivi, iter autorizzativi, contrattualistica

Gli strumenti per lo sviluppo delle biomasse in Italia. Norme, incentivi, iter autorizzativi, contrattualistica Roma, 23 Settembre 2010 Gli strumenti per lo sviluppo delle biomasse in Italia. Norme, incentivi, iter autorizzativi, contrattualistica Dott.ssa M.R. Di Somma Assocostieri è l associazione italiana della

Dettagli

La generazione di energia elettrica in Italia a 10 anni dal Decreto Bersani Risultati raggiunti e agenda futura

La generazione di energia elettrica in Italia a 10 anni dal Decreto Bersani Risultati raggiunti e agenda futura La generazione di energia elettrica in Italia a 10 anni dal Decreto Bersani Risultati raggiunti e agenda futura Clara Poletti IEFE Università Bocconi Assemblea annuale Assoelettrica 4 maggio 2011 Obiettivo

Dettagli

Le fonti di energia rinnovabile

Le fonti di energia rinnovabile Le fonti di energia rinnovabile ENERGIA EOLICA SOLARE FOTOVOLTAICO E TERMICO IDROELETTRICO 26 novembre 2007 26 Le fonti di energia rinnovabile ENERGIA GEOTERMICA ENERGIA DALLE MAREE IL RISPARMIO ENERGETICO

Dettagli

PROGETTI PER L EFFICIENTAMENTO DELL ILLUMINAZIONE STRADALE PROVINCIALE. Mestre, Auditorium del Centro Servizi 1 della Provincia di Venezia

PROGETTI PER L EFFICIENTAMENTO DELL ILLUMINAZIONE STRADALE PROVINCIALE. Mestre, Auditorium del Centro Servizi 1 della Provincia di Venezia PROGETTI PER L EFFICIENTAMENTO DELL ILLUMINAZIONE STRADALE PROVINCIALE 29 giugno 2012 29 giugno 2012 Mestre, Auditorium del Centro Servizi 1 della Provincia di Venezia INDICE DELLA PRESENTAZIONE La Provincia

Dettagli

Energia dal Monopolio alla Borsa il percorso di liberalizzazione del settore Elettrico e del Gas. tra Crisi ed Opportunità

Energia dal Monopolio alla Borsa il percorso di liberalizzazione del settore Elettrico e del Gas. tra Crisi ed Opportunità Energia dal Monopolio alla Borsa il percorso di liberalizzazione del settore Elettrico e del Gas tra Crisi ed Opportunità 1 Obiettivi L intervento si propone come obiettivo quello di effettuare una panoramica

Dettagli

Metodologia. 5 rapporto sull energia

Metodologia. 5 rapporto sull energia 2 Metodologia 5 rapporto sull energia 23 2.1 Usi finali e consumi finali Per l aggiornamento del bilancio energetico provinciale al 2005 si è adottata la stessa metodologia utilizzata per il Quarto Rapporto

Dettagli

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2 La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di

Dettagli

Il ruolo della cogenerazione nello scenario energetico italiano al 2020

Il ruolo della cogenerazione nello scenario energetico italiano al 2020 Il ruolo della cogenerazione nello scenario energetico italiano al 2020 Massimo Gallanti Direttore Dipartimento Sviluppo Sistemi Elettrici Cogenerazione 2012 L Italia e l Europa a confronto Milano, 14

Dettagli

OSSERVAZIONI il settore industriale

OSSERVAZIONI il settore industriale OSSERVAZIONI Lo stabilimento siderurgico di Taranto costituisce un enorme patrimonio nazionale, perché é in grado di competere ai massimi livelli internazionali, e un suo sottoutilizzo non comporta solo

Dettagli

BIOMASTER Meeting 15 giugno 2012

BIOMASTER Meeting 15 giugno 2012 BIOMASTER Meeting 15 giugno 2012 Comunicazione della Commissione europea del 6 giugno 2012: Renewable Energy: a major player in European energy market Argomenti affrontati 1. Integrare le energie rinnovabili

Dettagli

FOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO

FOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO FOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO Giovanni Simoni Chairman Assosolare Fiorano - 24 Ottobre 2012 Fotovoltaico in Italia: dove siamo Impianti fotovoltaici installati: 450.000 Potenza Totale: 16.000

Dettagli

Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica

Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica In collaborazione con Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica Relatore: ing. M. Capuana Taomina,

Dettagli

Progetto co-finanziato dall Unione Europea. 7 Convegno

Progetto co-finanziato dall Unione Europea. 7 Convegno Osservatorio sulle attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani Progetto co-finanziato dall Unione Europea 7 Convegno Problematiche riguardanti gli ostacoli alla navigazione aerea Gestione della manutenzione

Dettagli

Piano d Azione Energia Sostenibile di Città di Castello Luca Secondi, Assessore Ambiente e Mobilità

Piano d Azione Energia Sostenibile di Città di Castello Luca Secondi, Assessore Ambiente e Mobilità Piano d Azione Energia Sostenibile di Città di Castello Luca Secondi, Assessore Ambiente e Mobilità Patto dei Sindaci Il Comune di Città di Castello ha da tempo riconosciuto la sostenibilità come variabile

Dettagli

Lo scenario energetico in Italia

Lo scenario energetico in Italia Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità

Dettagli

LA NOVITÀ NELL ENERGIA, DA 70 ANNI.

LA NOVITÀ NELL ENERGIA, DA 70 ANNI. LA NOVITÀ NELL ENERGIA, DA 70 ANNI. IL GRUPPO ERG UNA REALTÀ MULTIENERGY DA OLTRE 70 ANNI IL GRUPPO ERG È UN PUNTO DI RIFERIMENTO NEL MERCATO ENERGETICO ITALIANO Il Gruppo, dal 2002, si è articolato in

Dettagli

Programma operativo Italia - Malta 2007 2013 Cooperazione transfrontaliera

Programma operativo Italia - Malta 2007 2013 Cooperazione transfrontaliera Programma operativo Italia - Malta 2007 2013 Cooperazione transfrontaliera Base giuridica Oggetto (obiettivo generale) Con decisione C/2008/7336 il 27 novembre 2008 la Commissione Europea ha approvato

Dettagli

Architettura è Energia Think different. Build different.

Architettura è Energia Think different. Build different. Architettura è Energia Think different. Build different. Klimahouse Toscana - Firenze, 28 marzo 2014 L opzione dell efficienza energetica per le politiche di green economy Andrea Barbabella Responsabile

Dettagli

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE Investire nell azione per il clima, investire in LIFE UNA PANORAMICA DEL NUOVO SOTTOPROGRAMMA LIFE AZIONE PER IL CLIMA 2014-2020 istock Azione per il clima Cos è il nuovo sottoprogramma LIFE Azione per

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare

Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare Nuove opportunità per l utilizzo razionale dell energia attraverso le ESCO Rimini 22 settembre 2005 ING. RICCARDO TENTI A&B-Ambientebenessere

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

L efficienza energetica in edilizia

L efficienza energetica in edilizia EDIFICI A ENERGIA QUAZI ZERO VERSO IL 2020 Il roadshow per l efficienza energetica L efficienza energetica in edilizia Ing. Nicola Massaro ANCE Roma, 9 maggio 2014 www.edifici2020.it Sostenibilità è (anche)

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

RespEt, Roma 19/12/2007. Interventi di riduzione dei consumi e di compensazione delle emissioni climalteranti: il ruolo delle ESCO

RespEt, Roma 19/12/2007. Interventi di riduzione dei consumi e di compensazione delle emissioni climalteranti: il ruolo delle ESCO RespEt, Roma 19/12/2007 Interventi di riduzione dei consumi e di compensazione delle emissioni climalteranti: il ruolo delle ESCO ing. Annalisa Corrado, Direttore tecnico AzzeroCO2 La società ing. Annalisa

Dettagli

PROSPETTIVE DI SVILUPPO NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN ALCUNI PAESI DELL EUROPA CENTRALE E SUD-ORIENTALE

PROSPETTIVE DI SVILUPPO NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN ALCUNI PAESI DELL EUROPA CENTRALE E SUD-ORIENTALE PROSPETTIVE DI SVILUPPO NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN ALCUNI PAESI DELL EUROPA CENTRALE E SUD-ORIENTALE SCHEDA PAESE: SLOVENIA Settembre 2009 INDICE Il bilancio energetico ed il ruolo delle

Dettagli

I Piani di Azione per l Energia Sostenibile: rassegna di metodologie ed esperienze

I Piani di Azione per l Energia Sostenibile: rassegna di metodologie ed esperienze I Piani di Azione per l Energia Sostenibile: rassegna di metodologie ed esperienze PROVINCIA DI TORINO Silvio De Nigris denigris@provincia.torino.it Le attività della Provincia di Torino in materia di

Dettagli

Il mondo produttivo e la Green Economy

Il mondo produttivo e la Green Economy Bologna Venerdì, 22 ottobre 2010 Verso un nuovo PER: linee di indirizzo per un Piano partecipato Il mondo produttivo e la Green Economy LA POLITICA ENERGETICA EUROPEA, LE GREEN TECHNOLOGIES, IL PIANO ANTICRISI

Dettagli

Uso della biomassa a fini energetici: stato dell arte

Uso della biomassa a fini energetici: stato dell arte Bienergy Expo Usi termici da fonti rinnovabili: Il ruolo della filiera legno-energia Uso della biomassa a fini energetici: stato dell arte Vito Pignatelli, Presidente ITABIA ITABIA - Italian Biomass Association

Dettagli

Illuminazione pubblica: Piani della Luce, Energia e Sostenibilità per una gestione intelligente della città

Illuminazione pubblica: Piani della Luce, Energia e Sostenibilità per una gestione intelligente della città Giornata n 01/2014 Network, efficienza e managerialità nella gestione dell illuminazione pubblica Illuminazione pubblica: Piani della Luce, Energia e Sostenibilità per una gestione intelligente della città

Dettagli

La nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20)

La nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20) Provincia Autonoma di Trento La nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20) CONVEGNO AEIT 26 ottobre 2012 29 maggio 1980 Approvazione della legge provinciale n. 14 Legge provinciale

Dettagli

L efficienza energetica in edilizia

L efficienza energetica in edilizia L efficienza energetica in edilizia Ing. Nicola Massaro - ANCE L Aquila, 13 maggio 2015 www.edifici2020.it Con il patrocinio di Negli ultimi anni si è evoluta la consapevolezza che la sostenibilità, nel

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico BIOEDILIZIA PER CONSUMARE MENO ENERGIA Dopo le misure per l efficienza energetica contenute in finanziaria arriva un decreto legislativo che spinge l industria italiana

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI)

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) Avanzamento Attività Organismo Intermedio Ministero dello Sviluppo Economico Direzione generale per gli incentivi alle imprese D.G.I.A.I Linee

Dettagli

RELAZIONE DI SINTESI

RELAZIONE DI SINTESI Progetto Sergan INTERREG III A SARDEGNA / CORSICA / TOSCANA Progetto SERGAN Reti locali del gas RELAZIONE DI SINTESI Studio sulle reti locali del gas Domanda prevedibile di gas nei prossimi dieci anni

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

Le evoluzione della normativa in materia di efficienza energetica in edilizia

Le evoluzione della normativa in materia di efficienza energetica in edilizia Le evoluzione della normativa in materia di efficienza energetica in edilizia L allegato energetico al Regolamento Edilizio arch. filippo loiodice 12 ottobre 2011 Passirano I pesi in media.. in media.senza

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO

IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO Riccardo Tardiani Coordinamento Ambiente Comune di Verona Ecomondo Fiera di Rimini 5 novembre 2014

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Le azioni di efficienza energetica degli edifici nel PAES Piano di Azione per l Energia Sostenibile

Le azioni di efficienza energetica degli edifici nel PAES Piano di Azione per l Energia Sostenibile Le azioni di efficienza energetica degli edifici nel PAES Piano di Azione per l Energia Sostenibile 21 Ottobre 2015 Efficienza energetica degli edifici: il valore della casa, il valore dell ambiente con

Dettagli

Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale

Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale Ing Alessandro Fatini del Grande 20 febbraio 2007 Il risparmio energetico è diventata un esigenza importante sia a livello ambientale (riduzione

Dettagli

IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO

IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO Riccardo Tardiani Coordinamento Ambiente Comune di Verona Smart Energy Expo - Sala Smart City y & Communities

Dettagli

Ritenuto necessario provvedere in merito;

Ritenuto necessario provvedere in merito; PROGRAMMA TRIENNALE LL.PP. 2010/2012. AGGIORNAMENTO SCHEMA. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO.- LA GIUNTA COMUNALE Premesso: 1. che la direttiva dell Unione Europea

Dettagli

Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di laurea specialistica in Ingegneria Meccanica

Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di laurea specialistica in Ingegneria Meccanica Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di laurea specialistica in Ingegneria Meccanica Corso di Impatto ambientale Modulo Pianificazione Energetica a.a. 2012/13 Prof. Ing. Francesco

Dettagli

Avvio della programmazione 2007-13

Avvio della programmazione 2007-13 Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione

Dettagli

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti

Dettagli

Negli ultimi 12 mesi, la sua famiglia ha effettuato interventi di ristrutturazione dell'abitazione principale? 20,7

Negli ultimi 12 mesi, la sua famiglia ha effettuato interventi di ristrutturazione dell'abitazione principale? 20,7 % Dalla riqualificazione (anche energetica) degli edifici nuova linfa al settore immobiliare Nomisma e Saie fotografano il trend e le prospettive della ri-qualificazione energetica e del ri-uso urbano

Dettagli

L analisi dei dati energetici come nuova declinazione dell approccio BigData. Piergabriele Andreoli, Modena 24/03/2015

L analisi dei dati energetici come nuova declinazione dell approccio BigData. Piergabriele Andreoli, Modena 24/03/2015 L analisi dei dati energetici come nuova declinazione dell approccio BigData. Piergabriele Andreoli, Modena 24/03/2015 31/03/2015 è una associazione no profit per lo sviluppo energetico sostenibile del

Dettagli

Benefici sui cambiamenti climatici, l efficienza energetica e le emissioni

Benefici sui cambiamenti climatici, l efficienza energetica e le emissioni Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Conto termico e titoli di efficienza energetica per le biomasse Benefici sui cambiamenti climatici, l efficienza energetica e le emissioni

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020

L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020 L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020 Il vigente Piano d Azione italiano per l Efficienza Energetica ( 2007- PAEE),in recepimento della Direttiva 2006/32/CE, prevede un obiettivo di

Dettagli

Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera

Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera Regione Liguria Dipartimento Ambiente Patrizia Costi Settore aria clima e ciclo integrato dei rifiuti INDICE Accesso alle informazioni

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

Il potenziale di risparmio al 2012 col meccanismo dei certificati bianchi

Il potenziale di risparmio al 2012 col meccanismo dei certificati bianchi SCHEDA N. 6: SPENDERE DI PIÙ PER LE MISURE DI EFFICIENZA ENERGETICA FA BENE ALLA BOLLETTA E RENDE INUTILE LA REALIZZAZIONE DI CENTRALI NUCLEARI Il potenziale di risparmio al 2012 col meccanismo dei certificati

Dettagli

Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica

Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica Integrare l'efficienza energetica con le rinnovabili Perché e come rilanciare le politiche di efficienza energetica Bruno Bellò Presidente Coaer

Dettagli

Il Piano energetico ambientale della Provincia autonoma di Trento

Il Piano energetico ambientale della Provincia autonoma di Trento Conferenza pubblica: La pianificazione energetica. Regioni e comunità a confronto Il Piano energetico ambientale della Provincia autonoma di Trento Udine, Palazzo della Regione venerdì 27 giugno 2014 Fabio

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA

AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA DCO 2/08 AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (Articolo 2, comma 3, dei decreti ministeriali 20 luglio 2004) Documento per

Dettagli

Regional perspectives: Trento energy strategy

Regional perspectives: Trento energy strategy Workshop Ene.field Regional perspectives: Trento energy strategy Trento, Palazzo della Regione venerdì 31 gennaio 2014 Fabio Berlanda Dirigente Agenzia provinciale per le risorse idriche e l energia L

Dettagli

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012 Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro Roma 2012 La situazione del patrimonio edilizio pubblico e privato costituisce uno degli aspetti in cui si misura la distanza che spesso

Dettagli

Fondazione UniVerde. Convegno Turismo Sostenibile ed Ecoturismo Milano, 18 febbraio 2011. Gianfranco Schiava : ELECTROLUX

Fondazione UniVerde. Convegno Turismo Sostenibile ed Ecoturismo Milano, 18 febbraio 2011. Gianfranco Schiava : ELECTROLUX Fondazione UniVerde Convegno Turismo Sostenibile ed Ecoturismo Milano, 18 febbraio 2011 Gianfranco Schiava : ELECTROLUX 1 I RISULTATI OTTENUTI: TOTALE EUROPA In 10 anni (1995-2005) nell Unione europea:

Dettagli

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante

Dettagli

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Criteri, condizioni e modalità cui si conforma la società SNAM S.p.A. per adottare il modello di separazione proprietaria della gestione della rete nazionale

Dettagli

D.5 Energy Manager. Controllo Utilizzazione Energia. Energy Manager TEE. Regolamenti Edilizi ESCO. Mobility Manager

D.5 Energy Manager. Controllo Utilizzazione Energia. Energy Manager TEE. Regolamenti Edilizi ESCO. Mobility Manager Controllo Utilizzazione Energia TEE Consumi Energetici Energy Manager Regolamenti Edilizi 31% 3% 31% agricoltura ESCO industria trasporti usi civili 35% Mobility Manager 1 Mobility Manager Il Mobility

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

Il sistema di contabilità di CO2: il calcolo delle emissioni e degli assorbimenti

Il sistema di contabilità di CO2: il calcolo delle emissioni e degli assorbimenti Giovedì 6 maggio 2010 - Istituto d Istruzione Superiore Montessori - Da Vinci Il sistema di contabilità di CO2: il calcolo delle emissioni e degli assorbimenti CISA scarl Dott. Agr. Odaldi Marco 1 CISA

Dettagli

Strumenti per ridurre consumi e costi: dall audit energetico fino ai meccanismi di finanziamento Andrea Zanfini

Strumenti per ridurre consumi e costi: dall audit energetico fino ai meccanismi di finanziamento Andrea Zanfini BC1 Strumenti per ridurre consumi e costi: dall audit energetico fino ai meccanismi di finanziamento Andrea Zanfini Workshop Diapositiva 1 BC1 inserire i propri riferimenti Nome e Cognome relatore Titolo

Dettagli

Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione

Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione Edgardo Curcio Presidente AIEE Roma, 26 ottobre 2010 Nell ambito di uno studio condotto per Assoelettrica lo scorso

Dettagli

L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia

L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia Francesco Franchi Presidente Assogasliquidi L Europa che cambia La Strategia Energetica Europea L Europa manifesta alcune preoccupazioni: La

Dettagli

Presentazione del Programma di Cooperazione Italia-Francia Marittimo 2014-2020. La cooperazione al cuore del Mediterraneo

Presentazione del Programma di Cooperazione Italia-Francia Marittimo 2014-2020. La cooperazione al cuore del Mediterraneo Presentazione del Programma di Cooperazione Italia-Francia Marittimo 2014-2020 La cooperazione al cuore del Mediterraneo Carta d identità Chi? 5 regioni di Francia e Italia: PACA, Corsica, Liguria, Toscana,

Dettagli

nell ambito del progetto

nell ambito del progetto FREE PA 2009 Informazione e formazione dei funzionari tecnici ed amministrativi degli Enti Pubblici in materia di fonti rinnovabili di energia, risparmio ed efficienza energetica nell ambito del progetto

Dettagli

Assistenza tecnica funzionale alla

Assistenza tecnica funzionale alla definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore

Dettagli

IL RUOLO DELLE POMPE DI CALORE PER INTEGRARE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA. Roma, 9 dicembre 2014. Relatore Fernando Pettorossi Assoclima

IL RUOLO DELLE POMPE DI CALORE PER INTEGRARE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA. Roma, 9 dicembre 2014. Relatore Fernando Pettorossi Assoclima IL RUOLO DELLE POMPE DI CALORE PER INTEGRARE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA Roma, 9 dicembre 2014 Relatore Fernando Pettorossi Assoclima ASSOCLIMA È L ASSOCIAZIONE DEI COSTRUTTORI DI SISTEMI DI CLIMATIZZAZIONE

Dettagli

LO STORAGE DI ELETTRICITÀ E L'INTEGRAZIONE DELLE FONTI RINNOVABILI NEL SISTEMA ELETTRICO

LO STORAGE DI ELETTRICITÀ E L'INTEGRAZIONE DELLE FONTI RINNOVABILI NEL SISTEMA ELETTRICO MILANO, 8 maggio 2013 RSE - Ricerca sul Sistema Energetico LO STORAGE DI ELETTRICITÀ E L'INTEGRAZIONE DELLE FONTI RINNOVABILI NEL SISTEMA ELETTRICO L accumulo elettrochimico: il punto di vista dell industria

Dettagli

Pianificazione territoriale energetica per la città che evolve. Ing. Fausto Ferraresi Presidente AIRU Associazione Italiana Riscaldamento Urbano

Pianificazione territoriale energetica per la città che evolve. Ing. Fausto Ferraresi Presidente AIRU Associazione Italiana Riscaldamento Urbano Pianificazione territoriale energetica per la città che evolve Ing. Fausto Ferraresi Presidente AIRU Associazione Italiana Riscaldamento Urbano Roma, 27 novembre 2013 Agenda Il Teleriscaldamento in Europa

Dettagli

Così, insieme, la nostra energia vale di più

Così, insieme, la nostra energia vale di più 1 Protocollo d intesa del16 febbraio 2010 L impegno del Consorzio JPE sull uso razionale e consapevole dell energia nell edilizia PER IL RILANCIO PRODUTTIVO ED OCCUPAZIONALE DELLE PMI PIEMONTESI ATTRAVERSO

Dettagli

Un passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS

Un passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS Un passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS Milano, 28-02-06 www.kyototarget.org Per approfondimenti: Davide Zanoni, zanoni@avanzi.org Tel. 02-36518110 Cell 333 4963144

Dettagli

Oggetto: il PEAP (Piano Energetico Ambientale Provinciale) IL CONTESTO europeo nazionale provinciale

Oggetto: il PEAP (Piano Energetico Ambientale Provinciale) IL CONTESTO europeo nazionale provinciale Oggetto: il PEAP (Piano Energetico Ambientale Provinciale) IL CONTESTO europeo nazionale provinciale a livello comunitario: Direttiva Fonti Energetiche Rinnovabili (Direttiva 2009/28/EC) Direttiva Emission

Dettagli

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

Il mercato energetico in Italia: vantaggi e opportunità per le PMI

Il mercato energetico in Italia: vantaggi e opportunità per le PMI 1 Il mercato energetico in Italia: vantaggi e opportunità per le PMI Massimo Gallanti Direttore Dipartimento Sviluppo del Sistema Elettrico Workshop Fondazione idi Milano, 11 Novembre 2010 www.gsel.it1

Dettagli

Finanziamenti dell Unione europea: fonti di informazione on-line

Finanziamenti dell Unione europea: fonti di informazione on-line Finanziamenti dell Unione europea: fonti di informazione on-line Principali Fonti UE di aggiornamento Eur-Lex Legislazione in vigore e in preparazione a cura dell Ufficio delle pubblicazioni ufficiali

Dettagli