APPROFONDIMENTI BANCARI L'IBAN

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1 APPROFONDIMENTI BANCARI L'IBAN (BONIFICI) A partire da gennaio 2008 le 'coordinate bancarie' ABI, CAB e n di conto sono state dismesse e sostituite dall'iban, che deve essere utilizzato obbligatoriamente come codice unico per l'esecuzione delle transazioni. Quindi dal 1 gennaio 2008: L'IBAN è diventato l'unico codice per l'identificazione del conto corrente necessario per eseguire tutti i bonifici. E' necessario, quando si effettua un bonifico, indicare il codice IBAN del beneficiario del pagamento. E' necessario, quando si deve ricevere un bonifico, segnalare il proprio IBAN alla persona che invierà il pagamento. Che cosa è l'iban? L'IBAN (International Bank Account Number) è il codice unico bancario, composto da una serie di numeri e lettere (per l'italia 27) che identificano, in maniera standard, il paese in cui è tenuto il conto, la banca, lo sportello e il conto corrente di ciascun cliente. E' completato da specifici caratteri di controllo. CIN EUR (Codice di controllo IBAN numerico di 2 caratteri) CIN (Control Internal Number Codice di controllo alfanumerico di un carattere) Per motivi di leggibilità l'iban, su supporto cartaceo, va indicato sempre in blocchi separati di 4 caratteri ciascuno. Su supporto elettronico va invece indicato senza spazi tra un carattere e l'altro. NOTA: l'iban è sempre indicato nell'estratto conto inviato dalla banca e può essere richiesto alla propria banca in qualsiasi momento. PER BONIFICI ESTERO OCCORRE ANCHE IL BIC (Bank Identifier Code) Il BIC (Bank Identifier Code) è un codice (codice SWIFT) utilizzato nei pagamenti internazionale per identificare la Banca del beneficiario; è disponibile praticamente per quasi tutte le banche del mondo e può essere formato da 8 o da 11 caratteri alfanumerici.

2 L'IBAN e la SEPA SEPA - Single Euro Payments Area (area unica dei pagamenti in euro) Nell'ambito dei suoi compiti di sorveglianza condivisa all'interno dell'eurosistema, la Banca d'italia sostiene la realizzazione del progetto SEPA che mira ad estendere il processo d'integrazione europea ai pagamenti al dettaglio in euro effettuati con strumenti diversi dal contante, con l'obiettivo di favorire l'efficienza e la concorrenza all'interno dell'area dell'euro. Dopo il passaggio alla moneta unica nel 2002, la SEPA intende offrire ai cittadini europei la possibilità di effettuare pagamenti a favore di beneficiari situati in qualsiasi paese dell'area dell'euro, utilizzando un singolo conto bancario e un insieme di strumenti di pagamento armonizzati. Nell'ottica SEPA, tutti i pagamenti al dettaglio in euro sono considerati "domestici", venendo meno la distinzione fra pagamenti nazionali e transfrontalieri all'interno dell'area dell'euro. L'IBAN è stato scelto come unico identificativo negli schemi per i Bonifici e gli Incassi SEPA e rappresenta un requisito indispensabile di standardizzazione delle coordinate dei conti correnti bancari per consentire il trattamento automatico dei pagamenti all'interno della SEPA. L'IBAN è pertanto un elemento indispensabile per favorire la migrazione ai nuovi strumenti SEPA e per questo da gennaio 2008 il suo utilizzo è diventato obbligatorio non solo per effettuare un pagamento in ambito SEPA, ma anche per effettuare un pagamento in Italia. La procedura di Allineamento Elettronico Archivi all'iban Al fine di favorire la sostituzione delle vecchie coordinate bancarie con l'iban in un periodo di tempo relativamente breve le banche hanno messo a punto un servizio di Allineamento Elettronico Archivi IBAN che consente di aggiornare in modo automatizzato gli archivi dei beneficiari. L'offerta del servizio di Allineamento Elettronico Archivi IBAN è fruibile da parte di tutti i soggetti che hanno una relazione con una pluralità di clienti a cui usano fare bonifici (imprese, pubbliche amministrazioni, enti, etc.). Le banche hanno iniziato ad offrire questo servizio a partire da novembre del In particolare, per quanto riguarda le imprese utenti del servizio CBI (Corporate Banking Interbancario) queste possono dialogare telematicamente con la propria banca per effettuare l'aggiornamento degli archivi tramite gli standard disponibili sul sito al quale si rimanda per informazioni più dettagliate.

3 Come funziona il processo di Allineamento Elettronico Archivi IBAN? 1. il soggetto richiedente inoltra alla propria banca (cosiddetta 'banca di allineamento'), con modalità concordate o tramite canale Cbi, la richiesta dei codici IBAN indicando i nomi dei soggetti e le vecchie coordinate bancarie; 2. la banca di allineamento inoltra quindi le richieste alle banche ('banche destinatarie') dei soggetti di cui si vuole ottenere il codice IBAN; 3. la banca destinataria della richiesta verifica che le informazioni ricevute corrispondano ad un conto corrente in essere presso i propri sportelli intestato al nominativo indicato; 4. il processo di allineamento si conclude quando la banca destinataria, tramite la banca di allineamento, fornisce l'iban in sostituzione delle vecchie coordinate e il soggetto richiedente aggiorna i propri archivi. Che cosa sono il Servizio CBI e il Consorzio CBI? Il servizio CBI, Corporate Banking Interbancario, è il network interbancario che permette ad ogni impresa di interfacciarsi con un'unica banca (banca proponente) per inviare disposizioni di incasso e pagamento e ricevere le relative rendicontazioni da tutte le altre banche di cui è cliente (banche passive), consentendo altresì l'ottimizzazione del proprio cash management nell'ambito delle attività di tesoreria. In relazione alla SEPA, l'obiettivo del Servizio CBI è consentire agli utenti imprese la piena fruibilità degli strumenti paneuropei definendo standard interoperabili con gli schemi dei servizi SEPA anche per quanto riguarda il colloquio telematico tra banca e impresa. Il CBI è operativo sin dal 1995 come servizio di accesso telematico al sistema interbancario dei pagamenti. Nel 2001 l'abi ha creato l'acbi (Associazione per il corporate banking interbancario) al fine di curarne lo sviluppo. Il 20 maggio 2008 l'assemblea dell'acbi ne ha approvato la trasformazione in Consorzio, con il nome di CBI Customer to business interaction. Il Consorzio ha per oggetto lo sviluppo del Servizio CBI e gestisce: la manutenzione e l'aggiornamento, in Italia e all'estero, dell'infrastruttura tecnica che consente alla clientela di colloquiare in modalità telematica con le proprie banche e con gli altri utenti CBI, realizzando una vera e propria community business-to-business; la definizione delle regole e degli standard tecnici e normativi del servizio, su base nazionale e internazionale; la certificazione dei soggetti abilitati a operare sulla rete (soggetti tecnici del consorzio), in qualità di intermediari tecnici tra consorziati e clientela; attività informative - formative, organizza convegni e attività promozionali e divulgative.

4 Quali sono i tempi di realizzazione della SEPA? L'EPC ha predisposto, insieme alla BCE, un calendario attuativo, definito 'Roadmap', articolato in tre fasi progettuali: 1. elaborazione e attività preparatorie; 2. realizzazione; 3. funzionamento parallelo e adozione graduale dei nuovi strumenti. Roadmap SEPA Fase 1 - Elaborazione: nel corso del 2005 si sono iniziati a definire i due Schemi di pagamento elettronico di base per bonifici ed incassi nonché ad elaborare il quadro di riferimento per le per le carte di pagamento e quello per le infrastrutture di compensazione e regolamento. Nel 2006, sono continuati i lavori volti allo sviluppo dei suddetti schemi e quadri di riferimento e sono state portate avanti le attività necessarie alla definizione degli standard e delle specifiche tecniche e di sicurezza. Fase 2 - Realizzazione: nel 2006, parallelamente alla fase di definizione portata avanti dall'epc, gli organismi nazionali di attuazione/migrazione, istituiti in ciascun paese dell'area dell'euro hanno seguito i preparativi per l'avvio della SEPA effettuati dai diversi soggetti coinvolti (banche, gestori di infrastrutture, amministrazioni pubbliche, imprese e altri utenti). Nel corso del 2007 ciascuna comunità nazionale ha quindi portato avanti le attività necessarie per iniziare ad offrire i primi strumenti di pagamento a partire da gennaio Fase 3 - Coesistenza e graduale migrazione: periodo di transizione durante il quale gli schemi di pagamento nazionali coesistono con i nuovi schemi SEPA. Alla clientela sono offerti in parallelo sia i

5 'vecchi' strumenti di pagamento nazionali che i nuovi strumenti SEPA. L'obiettivo prefissato è quello di realizzare una transizione graduale alla SEPA e arrivare a dismettere i corrispondenti strumenti di pagamento nazionali. Quale è lo stato attuale del processo di migrazione? Il 2 novembre 2009 le banche hanno iniziato ad offrire i servizi di addebito diretto SEPA (SEPA Direct Debit core e Busines to Business) in parallelo con gli attuali servizio di addebito diretto nazionali. A partire dal 28 gennaio 2008 le banche hanno iniziato ad offrire il servizio di bonifico SEPA (SEPA Credit Transfer) in parallelo con il servizio di bonifico nazionale attualmente in uso, di cui è prevista la progressiva dismissione a favore del nuovo strumento SEPA. A partire da gennaio 2008 le banche SEPA hanno iniziato ad emettere e distribuire le nuove carte dotate di chip e codice segreto (carte 'Chip & PIN') ed ad installare i nuovi terminali ATM e POS che rispondono agli standard tecnici (denominati 'EMV') necessari al funzionamento delle carte a chip. Quali sono i benefici della SEPA? La SEPA promuove la realizzazione di un sistema dei pagamenti più efficiente e basato su regole comuni a tutti i paesi della SEPA, in cui i fornitori possono prestare servizi all'intera area. Conseguentemente, il maggior numero di fornitori stimolerà la concorrenza e consentirà alla clientela di disporre di un ventaglio più ampio di soluzioni di pagamento competitive, incentivando l'offerta di servizi più innovativi. La SEPA ha un impatto rilevante su ogni consumatore, esercente, impresa e pubblica amministrazione, così come su tutti i soggetti che fanno parte della filiera dei pagamenti. Aspetti giuridici

6 La Direttiva sui Servizi di Pagamento (Payment Services Directive - PSD) è l'iniziativa legislativa della Commissione Europea tesa ad ordinare in un singolo quadro normativo l'intera materia dei pagamenti al fine di: sostenere la creazione di un Mercato Unico europeo dei servizi di pagamento al dettaglio (la SEPA) abbattendo le attuali barriere legali esistenti tra i diversi Stati Membri dell'ue e definendo una corrispondente cornice giuridica unitaria; aumentare la concorrenza tra gli operatori e tra i mercati nazionali dei pagamenti e garantire parità di condizioni; accrescere trasparenza sia per i prestatori che per gli utenti; standardizzare diritti e obblighi per i prestatori e gli utenti dei servizi di pagamento. La Direttiva mira in particolare a disciplinare diversi aspetti generali relativi ai servizi di pagamento che possono essere raggruppati in tre macro-categorie: 1. accesso al mercato dei servizi di pagamento 2. trasparenza delle condizioni per i servizi di pagamento 3. condizioni relative alla prestazione dei servizi di pagamento La Direttiva rappresenta la base normativa che, abbattendo le attuali barriere legali esistenti tra i diversi Stati Membri dell'unione Europea, rende possibile la creazione della SEPA e l'offerta dei servizi ad essa correlati. La Direttiva sui Servizi di Pagamento è stata approvata dal Parlamento Europeo il 24 aprile 2007 e quindi ufficialmente dal Consiglio dell'unione europea il 15 ottobre Scarica per informazioni più dettagliate, la presentazione: "Approfondimento sui contenuti della Direttiva sui Servizi di Pagamento - Payment Services Directive" In Italia la Direttiva sui Servizi di Pagamento è stata recepita con il decreto legislativo del 27 gennaio 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 36 del 13 febbraio 2010, che è entrato in vigore il 1 marzo Testo del decreto legislativo di recepimento della PSD LINK Gazzetta Ufficiale dell'unione europea Sito Commissione europea - sezione dedicata alla PSD Bonifico Un bonifico è un'operazione bancaria che consente il trasferimento di fondi da una persona fisica o giuridica (ordinante) ad un'altra (beneficiario). Il trasferimento dei fondi può avvenire addebitando ed accreditando i rispettivi conti correnti, oppure per cassa, cioè presentando il corrispettivo in contanti alla banca che origina il pagamento oppure ritirando il corrispettivo in contanti presso la banca ricevente.

7 Solitamente questa tipologia di operazione è gratuita, ma in alcuni casi puo' essere soggetta al pagamento di una commissione a carico dell'ordinante, che dipende dalla tipologia di bonifico (per cassa, con addebito in conto), dall'urgenza, dall'importo, dalla valuta, dalla nazione del destinatario, e da canale di conferimento (sportello, per corrispondenza, telematico). Prassi in Italia Per eseguire un bonifico bancario, fino al 1º gennaio 2008 era necessario indicare le coordinate bancarie ABI, CAB, CIN e numero di conto corrente del destinatario; dopo tale data per inviare un bonifico ad un destinatario si è reso obbligatorio l'uso dell'iban al posto delle coordinate bancarie nazionali (ABI, CAB e numero di conto corrente). Ogni bonifico interbancario (cioè con banca dell'ordinante diversa dalla banca del beneficiario) è identificato univocamente da un numero di 11 cifre chiamato CRO (Codice di Riferimento Operazione). Tale codice viene rilasciato dalla banca mittente al proprio cliente (detto ordinante), e consente al destinatario (detto beneficiario) di verificare la corretta ricezione del pagamento presso la sua banca. Laddove la banca dell'ordinante sia la stessa del beneficiario, viene di solito utilizzato un codice CRI (Codice di Riferimento Interno). Il bonifico interbancario può essere ordinario (ovvero di importo non rilevante e non urgente), oppure urgente e/o di importo rilevante. In quest'ultimo caso il perfezionamento del pagamento avviene attraverso circuiti interbancari dedicati, che consentono la ricezione in tempi molto ridotti (stesso giorno o giorno lavorativo successivo, invece dei tre o quattro giorni lavorativi tipicamente necessari per i bonifici ordinari). A partire dal 1º marzo 2010, le banche hanno dovuto adeguare i propri sistemi informativi e processi interni, alla Direttiva 2007/64/CE [1] del 13 novembre 2007 relativa ai servizi di pagamento: per le singole operazioni di bonifico interbancario il termine massimo di esecuzione del bonifico stesso è fissato in un massimo di tre giorni lavorativi, e dovrà essere portato ad un giorno lavorativo (oltre quello in cui l ordine di pagamento è disposto) entro il 1º gennaio Tali nuovi tempi si applicano per i bonifici disposti con un ordine telematico dall'ordinante, mentre per i bonifici disposti a mezzo di ordine cartaceo per corrispondenza i tempi si allungano di un giorno. In realtà la gran parte del sistema bancario italiano ha gia' adottato la tempistica 2012, detta in gergo tecnico D+1 (dove D è il giorno di accettazione dell'ordine da parte della banca ordinante), consentendo il trasferimento fondi in tempi molto ristretti, anche perche' la banca del beneficiario è tenuta ad accreditare i fondi immediatamente dopo il ricevimento dal circuito, quindi entro le prime ore del mattino. Altra particolarità della nuova normativa europea è l'impossibilità di definire valute antergate sui bonifici: la valuta per il beneficiario puo' essere solo uguale alla data contabile di accredito (D+1), mentre la valuta dell'ordinante sarà pari al giorno precedente (D) in caso di bonifici interbancari. Laddove il bonifico sia tra clienti della stessa banca, la data contabile, di addebito e di accredito coincidono (D). Note 1. ^ Direttiva 2007/64/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (PDF) in Gazzetta ufficiale dell'unione europea URL consultato il

8 Bonifici e giroconti Qual è la differenza tra bonifico e giroconto? Entrambi consentono il trasferimento di liquidità da una persona fisica o giuridica (Ordinante) a un altra (Beneficiario). Nel giroconto sia il conto dell ordinante che il conto del beneficiario sono conti dello stesso Istituto, invece nel bonifico il conto del beneficiario è obbligatoriamente un conto aperto presso una banca diversa. Diverso è anche il trattamento a livello di tempistiche di esecuzione applicate al bonifico e al giroconto: il giroconto, essendo un operazione interna alla banca, è istantaneo; mentre il bonifico, andando sulla rete interbancaria, ha dei tempi di trattamento più lunghi. L'operazione di bonifico è gratuita? Se l operazione è effettuata online, non si applicano commissioni proprie all operazione di bonifico. Tuttavia nei casi di bonifici esteri non transfrontalieri il circuito potrebbe applicare particolari commissioni all operazione che l istituto girerà direttamente al cliente senza maggiorazioni. A questo proposito, è sempre consigliabile consultare il Prospetto Spese Commissioni del profilo di interesse. Se si esegue un bonifico, come fare per conoscerne l esito? Occorre contattare la banca destinataria del bonifico e comunicare: il codice CRO per Bonifici non SEPA; il Transaction identification per Bonifici SEPA. Cos è il codice CRO del bonifico? A cosa serve? È, solo nel caso di bonifici non Sepa, il codice che viene visualizzato dalla banca destinataria del bonifico e che permette di monitorare l esito/lo stato del bonifico. Cos è il codice Transaction Identification del bonifico Sepa? A cosa serve? È, solo in caso di bonifici Sepa, il codice che viene visualizzato dalla banca destinataria del bonifico e che permette di monitorare l esito/lo stato del bonifico. Dove posso trovare i codici identificativi dei bonifici effettuati? Trascorsi i tempi tecnici necessari, nel campo Causale dei bonifici presenti nella sezione "Movimenti", è possibile trovare il codice identificativo della transazione effettuata che per i bonifici non Sepa è rappresentato dal CRO, mentre per i bonifici Sepa è dato dal Transaction identification (codice in questo caso rintracciabile anche nel Pdf di dettaglio all interno della sezione Bonifici/Storico Disposizioni ). Se si esegue un bonifico, quanto tempo occorre per conoscere il codice identificativo della transazione? Nel caso di bonifico non Sepa occorre aspettare che il circuito metta il "CRO" a disposizione della banca ordinante (solitamente entro 2 giorni dalla data di effettuazione della transazione). Nel caso di bonifico Sepa il dato utile è il "Transaction identification" ed è subito messo a disposizione del Cliente da parte della banca nel Pdf di dettaglio all interno della sezione Bonifici/Storico Disposizioni.

9 Sono previste opzioni che facilitano l effettuazione dei bonifici? La funzione "Calcola IBAN" consente di ricavare l IBAN del Beneficiario impostando ABI-CAB e N.CONTO. La funzione Cerca ABI/CAB consente di individuare i codici ABI e CAB della banca del beneficiario tramite l'inserimento di almeno una parte del nome della banca cui si appoggia il beneficiario e/o il Comune/CAP di appartenenza/indirizzo dello sportello bancario cercato. La funzione "Elenco Beneficiari" consente di creare una rubrica personale che contiene nome/cognome di tutti i beneficiari e le loro coordinate bancarie. Dove posso trovare lo storico e i dettagli dei bonifici disposti? Nella sezione Bonifici/Storico disposizioni è possibile stampare un documento contenente tutti i dettagli di ogni bonifico eseguito ed è inoltre possibile assegnare una nota esplicativa relativa all operazione effettuata a ogni bonifico. La nota associata all operazione non viene spedita sulla rete insieme al bonifico, ma ha solo valore esplicativo interno al proprio conto corrente. Nella sezione "Movimenti", in corrispondenza di ogni bonifico disposto all interno del campo Causale è possibile trovare, trascorsi i tempi tecnici necessari, il codice identificativo della transazione effettuata che per i bonifici non Sepa è rappresentato dal CRO, mentre per i bonifici Sepa è dato dal Transaction Identification (codice in questo caso rintracciabile anche nel Pdf di dettaglio all interno della sezione Bonifici/Storico Disposizioni ). Sono previsti limiti di importo per le operazioni di bonifico e giroconto? No, tuttavia sono state predisposte alcune funzioni di controllo sui bonifici disposti online al fine di tutelare il cliente da possibili errori e disattenzioni. Inoltre, attraverso la sezione Bonifici/Impostazioni, è possibile definire autonomamente dei blocchi operativi sia per bonifici che per giroconti. È indispensabile usare la "Password dispositiva" per disporre i bonifici? Sì. Per motivi di sicurezza ogni operazione banking effettuata, deve essere autorizzata tramite la "Password dispositiva. Per chi ha attivato il Token, la "Password dispositiva è sostituita dal codice generato dal dispositivo. Si possono effettuare Bonifici/Giroconti Permanenti? Come? Un apposita funzione consente di richiedere l esecuzione periodica di bonifici/giroconti di importo predefinito verso lo stesso beneficiario. Ovviamente, si possono richiedere più bonifici di questo tipo ed è altresì possibile revocarli in qualunque momento. La data valuta beneficiario coincide, all interno di ogni mese scelto, con il giorno impostato nel campo Primo Bonifico, mentre la data Ultimo Bonifico indica il termine della periodicità. Es.: indicando nel campo Primo Bonifico il 20 marzo e nel campo Ultimo Bonifico il 25 giugno, i bonifici verranno effettuati il 20 marzo, il 20 aprile, il 20 maggio e il 20 giugno. È possibile effettuare un bonifico verso conti esteri? Sì, seguendo queste istruzioni: Per i Paesi che aderiscono alla procedura IBAN (tutti i paesi europei e anche alcuni non europei): è sufficiente indicare come coordinata bancaria l IBAN del conto beneficiario del bonifico, in automatico la banca calcolerà anche il codice SWIFT/BIC della relativa Banca. Per i paesi che non aderiscono alla procedura IBAN (ad es. USA): è necessario indicare come coordinata bancaria lo SWIFT/BIC della Banca beneficiaria e il numero di Conto Corrente del Beneficiario.

10 Nei bonifici esteri è indispensabile indicare la banca tramite? No. L indicazione della Banca tramite deve essere fatta solo dove espressamente richiesto dalla Banca del Beneficiario, ed è effettuabile inserendo negli appositi campi della maschera le coordinate SWIFT/BIC e N.CONTO. Il dato della banca tramite è quindi sempre facoltativo e risulta utile ad esempio nel caso in cui la banca del Beneficiario non tratta direttamente alcune divise valutarie e richiede di far transitare il denaro su una banca tramite per effettuare il cambio di divisa. Nei Bonifici Italia, è possibile modificare la data valuta beneficiario visualizzata di default nella maschera? Sì, è possibile indicare una data di esecuzione fino a 13 giorni lavorativi successivi alla data di disposizione del bonifico; in questi casi è richiesto di selezionare il flag Acconsento l addebito contestuale all operazione di bonifico. Nei Bonifici Esteri, è possibile modificare la data valuta di addebito in conto visualizzata di default nella maschera? Sì, è possibile indicare una data obbligatoriamente compresa tra la data odierna e i successivi 13 giorni lavorativi. Perché è necessario usare sempre il codice IBAN? L'International Bank Account Number (IBAN) è lo standard di rappresentazione delle coordinate bancarie internazionali di conto corrente. Per l Italia la lunghezza dell IBAN è fissata a 27 caratteri alfanumerici. Dal 1 gennaio 2008, l'indicazione del codice IBAN del beneficiario diventa necessaria non solo per effettuare un bonifico all estero, ma anche per quelli in Italia. È possibile ricavare l IBAN da ABI e CAB? Sì, attraverso il pulsante Calcola IBAN della maschera Bonifico Italia è possibile ricavare, dalle vecchie coordinate ABI/CAB e Conto corrente, il codice IBAN del beneficiario di un bonifico. È tuttavia sempre consigliabile farsi confermare dal beneficiario l IBAN calcolato sulle vecchie coordinate in quanto con l avvento dell IBAN, alcune banche potrebbero aver modificato alcuni dati di conto corrente abbinati ad alcuni clienti (ad esempio molte banche hanno eliminato eventuali caratteri speciali quali "." "-" "/" ed incorporato, nel numero di conto che poi serve per comporre l IBAN, le cifre ad essi successive). Quali nazioni ad oggi aderiscono alla procedura IBAN (agg. Gennaio 2008)? Andorra, Austria, Belgio, Bosnia - Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gibilterra, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Israele, Italia, Lettonia, Principato del Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Repubblica della ex Yugoslavia, Malta, Mauritius, Montenegro, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, San Marino, Serbia, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Tunisia, Turchia, Gran Bretagna. Cos è un bonifico SEPA? A partire dal 28 gennaio 2008, molte banche se hanno aderito allo Schema SEPA Crediti Transfert sono in grado di ricevere e inviare Bonifici di tipologia SEPA. La SEPA ( Single Euro Payments Area ) rappresenta l area in cui tutti i cittadini saranno in grado di effettuare pagamenti in euro in tutta l Europa con la stessa facilità e sicurezza del proprio contesto nazionale. Tutti i paesi nell Area dell Euro saranno interessati dalla SEPA sia per i pagamenti domestici che per quelli transfrontalieri verso altri paesi SEPA. L idea alla base della SEPA è l eliminazione dei confini

11 nazionali e la creazione di un Area Unica dei Pagamenti in Euro che interessi bonifici, addebiti preautorizzati e pagamenti elettronici. L obiettivo è permettere che un pagamento effettuato da un cliente di una banca a Parigi verso un cliente di una banca a Berlino avvenga con la stessa facilità e sicurezza di un pagamento effettuato fra due clienti in Francia o in Germania. Qual è la differenza tra bonifico SEPA e bonifico NON SEPA? Un bonifico SEPA, detto anche SCT (Sepa Credit Transfert), è un bonifico che rispetta le condizioni base per essere indirizzato sul circuito SEPA ovvero: è in divisa EURO; è indirizzato verso una banca aderente allo Schema SEPA; non ha valuta antergata e viene processato entro 3 giorni lavorativi successivi alla data di effettuazione. Un bonifico SEPA è per forza un bonifico estero? No. La distinzione tra bonifico Sepa e non Sepa non dipende dal paese verso cui lo stesso è indirizzato: un bonifico Italia potrebbe essere di tipo Sepa, mentre un bonifico estero potrebbe non esserlo. Posso scegliere in home banking se disporre un Bonifico SEPA o un Bonifico NON SEPA? No. La scelta della tipologia di bonifico viene fatta automaticamente dall home banking che controlla se le caratteristiche del bonifico impostato sono tali da poterlo indirizzare sul circuito SEPA oppure no. Home banking se le condizioni sono rispettate e non vi sono problemi tecnici, predilige l invio sul canale SEPA che tutela maggiormente il cliente in termini di tempistiche e di commissioni applicate. Esiste in home banking una differenza di costo tra bonifico SEPA e bonifico NON SEPA? No. Sebbene alcune banche abbiano scelto di far pagare maggiormente i bonifici Sepa rispetto a quelli tradizionali, home banking non applica alcuna commissione aggiuntiva nel caso in cui il bonifico venga indirizzato sul canale Sepa. Perché, ove possibile, IWBank predilige l invio dei Bonifici Italia sul circuito SEPA? Il Bonifico Italia SEPA: - consente, per i bonifici Italia, di inserire nel campo causale fino a 140 caratteri (contro i 50 caratteri del bonifico Italia non SEPA); - consente, per i bonifici Italia, la scelta tra causale strutturata e causale libera (funzione in implementazione); - presenta nella pagina di conferma l'end to End Identification, codice univoco assegnato da Home Banking al bonifico e che lo segue durante tutto il suo percorso nelle reti interbancarie; - associa istantaneamente al bonifico il Transaction identification code codice univoco assegnato dal circuito alla transazione che la rende reperibile in ogni momento sulle reti interbancarie; - garantisce maggiore tempestività nei tempi di esecuzione (la data valuta beneficiario indicata dal cliente è la data massima entro cui la banca si impegna a mettere a disposizione del beneficiario la somma).

12 Cosa cambia operativamente tra Bonifico Estero SEPA e Bonifico Estero NON SEPA? Il Bonifico Estero SEPA: - presenta nella pagina di conferma l'end to End Identification, codice univoco assegnato da Home Banking al bonifico e che lo segue durante tutto il suo percorso nelle reti interbancarie; - associa istantaneamente al bonifico il Transaction identification code codice univoco assegnato dal circuito alla transazione che la rende reperibile in ogni momento sulle reti interbancarie; - garantisce maggiore tempestività nei tempi di esecuzione (anche sui bonifici esteri il circuito Sepa garantisce il processing del bonifico entro 3 giorni lavorativi dalla disposizione). Cos è il codice End To end Identification del bonifico Sepa? A cosa serve? È, solo in caso di bonifici Sepa, il codice che viene associato da Home Bankingalla transazione e che può essere utile al cliente per chiedere informazioni via Home Banking sull esito del bonifico effettuato. Dove posso trovare ulteriori informazioni sulla SEPA? La fonte più attendibile è quella ufficiale, ovvero il Consiglio europeo per i pagamenti (EPC). Si tratta dell organo decisionale e di coordinamento dell industria bancaria europea in materia di pagamenti il cui fine dichiarato è sostenere e promuovere la realizzazione della SEPA. NUMERO CRO Il Codice Riferimento Operazione (CRO) è un codice numerico di undici cifre, con il quale ogni istituto bancario identifica in maniera univoca ciascuna transazione bancaria, e che consente (a seconda degli istituti bancari) di verificare la movimentazione di denaro tra istituti di credito. Viene spesso utilizzato per rintracciare bonifici. Le ultime due cifre, che costituiscono il codice di controllo da utilizzare per verificarne l esattezza, sono il resto della divisione per 13 delle prime 9 cifre. ASSEGNI DI TRAENZA Stiamo parlando di assegni bancari. I soggetti interessati sono tre: 1) chi emette l'assegno ed è il trattario 2) chi paga l'assegno (la banca) che è il trassato 3) chi incassa i soldi ed è il beneficiario. La firma di traenza altro non è che la firma del trattario cioè la firma di chi emette l'assegno e va posta in basso a destra sull'assegno. Il beneficiario viceversa fa la firma di girata sul retro dell'assegno. C'è poi una categoria particolare di assegni che noi chiamiamo di traenza o di bonifico (non so se hai mai visto un assegno per rimborso dell'assicurazione o rimborso enel). In questo caso il beneficiario e il trattario coincidono in questo caso il trattario appone la firma sia sul fronte dell'assegno (come traente) e sul retro come beneficiario.

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