PIANO DELLE POLITICHE PER LA FAMIGLIA E DEL WELFARE COMUNITARIO SOMMARIO
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- Arturo Salvadori
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1 ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI C.C. DEL COMUNE DI BRESCIA IN DATA N. 101/91267 P.G. COMUNE DI BRESCIA PIANO DELLE POLITICHE PER LA FAMIGLIA E DEL WELFARE COMUNITARIO SOMMARIO PARTE PRIMA 1. PRINCIPI GENERALI 2. OBIETTIVI 3. PRINCIPI PER LO SVILUPPO DELLE ATTIVITA SOCIALI 4. IL GOVERNO DELLA RETE DELLE UNITÀ D OFFERTA SOCIALE 4.1 I Protocolli di intesa istituzionali e gli Accordi di Programma 4.2 L accreditamento delle Unità di offerta sociale 4.3 I Protocolli e gli accordi con il privato sociale 4.4 I contratti di affidamento della gestione dei servizi a terzi 4.5 La coprogettazione degli interventi sociali 5. LE POLITICHE A FAVORE DELLA COMUNITÀ, DELLA PERSONA E DELLA FAMIGLIA 5.1 Gli interventi a favore della comunità e della famiglia 5.2 Gli interventi a favore della persona e della famiglia in condizione di fragilità sociale 5.3 Le priorità di accesso alle unità di offerta sociale 6. LE UNITA DI OFFERTA SOCIALE COMUNALI 6.1 Il servizio di segretariato sociale 6.2 Il servizio sociale per la famiglia e la solidarietà 7. CRITERI GENERALI PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA SOCIALE 7.1 La compartecipazione ai servizi domiciliari e semiresidenziali 7.2 La compartecipazione ai servizi residenziali e alloggiativi 7.3 La compartecipazione ai servizi per la prima infanzia PARTE SECONDA 1. GLI INTERVENTI A FAVORE DELLA COMUNITA E DELLA FAMIGLIA 1.1 Le attività di promozione e sensibilizzazione alla responsabilità e solidarietà sociale 1.2 Il sostegno all associazionismo e promozione delle iniziative di aggregazione 1.3 Servizi di sostegno alle responsabilità familiari I servizi per la prima infanzia I servizi di sostegno alla genitorialità I servizi di aggregazione Gli interventi a sostegno dell autonomia della persona e della famiglia
2 1.3.5 I servizi informativi e di orientamento Gli interventi economici a favore della famiglia 2. GLI INTERVENTI A FAVORE DELLA PERSONA E DELLA FAMIGLIA IN CONDIZIONI DI FRAGILITA SOCIALE 2.1 La valutazione dello stato di bisogno 2.2 Il Piano di Assistenza Individualizzato 2.3 Gli interventi economici ed i servizi di emergenza Gli interventi economici a sostegno del reddito Gli interventi economici a sostegno dei bisogni di cura ed assistenza familiare Le prestazioni e servizi di emergenza 3. GLI INTERVENTI EDUCATIVI FINALIZZATI ALLO SVILUPPO E/O AL RECUPERO DELLE CAPACITÀ E DELLE POTENZIALITÀ DELLA PERSONA E DELLA FAMIGLIA 3.1 Interventi educativi domiciliari a favore di minori 3.2 Interventi educativi domiciliari per nuclei familiari con minori 3.3 Interventi educativi di formazione e avviamento al lavoro per adolescenti 3.4 Interventi educativi specifici a sostegno dei neo-maggiorenni 3.5 Interventi educativi ed assistenziali per minori e adulti disabili 3.6 Servizio per gli incontri protetti genitori figli 3.7 Interventi educativi di avviamento al lavoro per disabili e disagiati 4. GLI INTERVENTI ASSISTENZIALI DOMICILIARI PER ADULTI E DISABILI 4.1 L assistenza domiciliare per anziani e disabili 4.2 L Assistenza domiciliare per adulti in condizioni di disagio 5. GLI INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLOGGIATIVO E DI ACCOGLIMENTO IN CONTESTI FAMILIARI PROTETTI O IN STRUTTURE DIURNE, SEMIRESIDENZIALI O RESIDENZIALI FINALIZZATE AL RECUPERO DEL BENESSERE PERSONALE E FAMILIARE 5.1 Il servizio alloggiativo 5.2 I Servizi semiresidenziali diurni 5.3 I servizi residenziali Le unità di offerta residenziali per adulti in condizione di disagio Le unità di offerta residenziali per anziani Le unità di offerta residenziali per disabili Le unità di offerta residenziali per minori
3 Il presente Piano delle Politiche per la famiglia e del welfare comunitario costituisce disciplina generale di indirizzo per l organizzazione dei servizi sociali alla persona del Comune di Brescia. Il presente Piano definisce altresì le linee di indirizzo programmatico per la pianificazione delle politiche comunali rivolte alle famiglie. PARTE PRIMA 1. PRINCIPI GENERALI 1. Il Comune di Brescia sviluppa politiche familiari e sociali, parte integrante delle politiche per la tutela della salute, mediante la promozione di un sistema articolato di opportunità, di interventi e di servizi che attengono non solo all area socio-assistenziale, ma ad un complesso di politiche comprendenti la formazione e l'integrazione lavorativa, le opportunità culturali e del tempo libero, la fruibilità della città e dei suoi spazi, la rete di relazioni che si possono instaurare negli ambienti di vita della città. L integrazione di tali interventi costituisce l insieme dei servizi finalizzati a garantire il benessere della cittadinanza. 2. La scelta del Comune di Brescia è primariamente quella di promuovere e coordinare le risorse di partecipazione e di solidarietà capaci di prevenire o di superare le forme più evidenti di disagio e marginalità sociale, attraverso l'organizzazione dei servizi che non soltanto siano rivolti a sostegno dei cittadini in condizioni di bisogno, ma che sappiano essere promotori di una condizione di maggiore benessere e sicurezza per l intera popolazione che degli interventi assistenziali è comunque beneficiaria potenziale o indiretta. 2. OBIETTIVI 1. Gli obiettivi delle politiche a favore della persona e della famiglia che il Comune di Brescia intende raggiungere nello svolgimento della propria azione sociale integrata, alla quale partecipano le politiche di governo e sviluppo del territorio, dell'istruzione, della formazione, della casa, del lavoro, della cultura e del tempo libero, sono: favorire e sostenere il benessere sociale delle persone, delle famiglie e della comunità; garantire il governo di un sistema integrato dei servizi sociali. 2. Le politiche per la persona e la famiglia perseguono inoltre obiettivi e interventi specifici individuati nel Piano di Zona nonché gli obiettivi annualmente fissati dalla programmazione comunale sulla base di una costante analisi dei bisogni, articolati in azioni definite sulla base delle risorse disponibili. 3. PRINCIPI PER LO SVILUPPO DELLE ATTIVITA SOCIALI 1. Il Comune è impegnato a perseguire lo sviluppo delle attività sociali attraverso il rispetto dei seguenti principi:
4 l'integrazione delle politiche sociali con le politiche sanitarie e socio-sanitarie, di governo e sviluppo del territorio, dell'istruzione, della formazione, della casa, del lavoro, della cultura e del tempo libero, attraverso la definizione di una programmazione condivisa sulla base di un accordo di programma quadro e la definizione di protocolli operativi per la formazione di piani di intervento intersettoriali; l'attenzione alla realizzazione di una corretta sussidiarietà, intesa come costante collaborazione tra le istituzioni e la società civile; il riconoscimento ed il sostegno al ruolo della famiglia, con il fine di favorire e sostenere lo sviluppo di progetti di vita in cui le responsabilità genitoriali di crescita e di educazione possano conciliarsi con gli impegni lavorativi e la fruibilità dei servizi; lo sviluppo della solidarietà sociale; la flessibilità del sistema di aiuto e la personalizzazione delle prestazioni; il sostegno agli aiuti informali ed all'autodeterminazione della famiglia e della comunità; il costante adeguamento della rete delle unità d'offerta ai bisogni, attraverso l'utilizzo di tutte le opportunità offerte dalla programmazione partecipata del Piano di Zona. 4. IL GOVERNO DELLA RETE DELLE UNITÀ D OFFERTA SOCIALE 1. Il Comune governa la rete delle unità d offerta sociale, inteso quale insieme integrato di prestazioni di sostegno economico, strutture, servizi funzione, unità d offerta territoriali, domiciliari, diurne e residenziali, tenendo conto dei bisogni rilevati e della domanda di servizi e prestazioni da parte delle famiglie, sulla base della programmazione zonale e comunale. Il Comune adatta nel tempo gli interventi della rete all evoluzione dei bisogni. Il sistema integrato delle politiche familiari è periodicamente monitorato al fine di valutare la necessità di implementazione di nuovi interventi in rapporto ai risultati raggiunti. I nuovi servizi e le nuove prestazioni vengono generalmente riconosciute a titolo sperimentale e successivamente consolidate alla luce della verifica della qualità espressa, dei risultati attesi, dell efficacia raggiunta, dell indice di gradimento e della funzionalità delle procedure sperimentate. 2. Nel Piano sociale di Zona il Comune sviluppa la programmazione partecipata secondo il principio della sussidiarietà verticale ed orizzontale, nonché la realizzazione del sistema locale dei servizi sociali attraverso il coordinamento delle risorse e delle progettualità pubbliche e private. E istituito a tal fine un tavolo di confronto permanente con il privato sociale, con il coinvolgimento dei diversi organismi rappresentativi delle aree di servizi. 3. La Giunta Comunale approva la Carta dei servizi sociali alla famiglia e promuove la diffusione delle informazioni sugli interventi sociali offerti direttamente dalle unità di offerta comunali o tramite la rete delle unità di offerta private accreditate/convenzionate presenti sul territorio, in funzione di una efficace comunicazione sulle modalità di accesso e di funzionamento dei servizi. Per la verifica sulla efficacia della Carta dei servizi e per il suo periodico aggiornamento, è istituito un sistema di monitoraggio con la partecipazione delle parti sociali coinvolte.
5 4. Nell esercizio della sua funzione di governo, il Comune assicura che ogni unità d offerta sociale definisca nella propria carta dei servizi i destinatari, le modalità di ammissione e le modalità di funzionamento alle prestazioni e ai servizi. 5. Nella pianificazione, progettazione e organizzazione delle proprie prestazioni e dei servizi, il Comune favorisce e promuove la partecipazione dei soggetti del privato sociale, mediante il riconoscimento e la valorizzazione delle iniziative e delle risorse presenti sul territorio, tenuto conto in particolare del ruolo e delle finalità della cooperazione sociale. A tal fine il Comune sulla base delle linee di indirizzo regionali sviluppa forme appropriate di collaborazione con i suddetti soggetti, con particolare riferimento all accreditamento, alla progettazione e realizzazione condivisa di progetti speciali di intervento, alla contrattualizzazione e alla coprogettazione. 6. Sono strumenti del governo del sistema degli interventi e dei servizi: 4.1 I Protocolli di intesa istituzionali e gli Accordi di Programma 1. In accordo con le altre istituzioni locali regionali e nazionali il Comune di Brescia sperimenta e sviluppa forme di collaborazione e di partenariato al fine di offrire servizi integrati e funzionali alle esigenze delle famiglie. 4.2 L accreditamento delle Unità di offerta sociale 1. Il Comune di Brescia informa la propria azione sociale con modalità sussidiaria e complementare rispetto agli interventi che possono essere efficacemente svolti dal privato sociale. A tal fine, il Comune riconosce l iniziativa dei soggetti di diritto privato nella realizzazione e gestione di unità di offerta sociale e promuove l attivazione di unità di offerta innovative e sperimentali, tenuto conto dei bisogni rilevati e della disponibilità delle risorse necessarie. Sulla base dei risultati finali delle sperimentazioni di nuove unità di offerta sociale, il Comune definisce i requisiti di accreditamento e le modalità e condizioni di accordo con i rispettivi soggetti gestori, condividendole preventivamente con le parti sociali interessate. 2. Il Comune individua nell ambito della programmazione zonale e comunale le prestazioni per le quali procedere all accreditamento, per ciascuna delle quali definisce i requisiti essenziali ed il sistema di remunerazione, nonché le modalità di verifica e di controllo finalizzate ad accertare preventivamente il possesso dei requisiti strutturali organizzativi funzionali e gestionali, nonché a monitorarne l'efficienza nella gestione e l efficacia degli interventi a favore della persona e della famiglia, in relazione ai loro bisogni e alle loro richieste. 4.3 I Protocolli e gli accordi con il privato sociale 1. Nella sua qualità di garante istituzionale del benessere della comunità locale, il Comune propone e sottoscrive protocolli e accordi con il privato sociale per la determinazione delle finalità, obiettivi
6 e criteri di organizzazione e realizzazione di specifici progetti di intervento finalizzati al raggiungimento del più alto livello di benessere compatibile con le linee del Piano di Zona e della Relazione previsionale e programmatica e con le linee politiche di mandato. 4.4 I contratti di affidamento della gestione dei servizi a terzi 1. La scelta dei soggetti ai quali affidare la gestione dei servizi sociali alla persona e alla famiglia, è fatta prioritariamente mediante la valutazione degli elementi che garantiscono la qualità del servizio da erogare, intesa come efficacia nel risolvere il bisogno individuato. 2. L affidamento della gestione dei servizi è quindi di norma disposto sulla base del criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa, considerando gli elementi qualitativi in misura prevalente rispetto al prezzo e privilegiando a tal fine: la formazione, la qualificazione e l esperienza professionale degli operatori e le modalità adottate per il contenimento del loro turn over; l esperienza maturata nei settori di riferimento e nello svolgimento degli interventi a favore dei soggetti destinatari delle prestazioni; la conoscenza degli specifici problemi sociali del territorio e delle risorse disponibili; gli strumenti di qualificazione organizzativa del servizio; gli strumenti di misurazione dell efficacia degli interventi; gli strumenti di misurazione della soddisfazione del beneficiario. 4.5 La coprogettazione degli interventi sociali 1. Il Comune riconosce e promuove nella progettazione dei servizi il ruolo attivo del privato sociale al fine di definire con il coinvolgimento delle parti interessate interventi coerenti con le necessità e con le risorse disponibili sul territorio. Nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità delle procedure, il Comune provvede ad individuare preventivamente le caratteristiche tecniche generali dell intervento o prestazione sociale oggetto della coprogettazione, le modalità ed i tempi delle procedure, le modalità di presentazione ed i requisiti delle proposte e dei contributi progettuali dei soggetti partecipanti. 2. I soggetti ammessi a partecipare alla coprogettazione possono esprimere la disponibilità a collaborare con il Comune alla realizzazione degli obiettivi programmati di produzione ed erogazione degli interventi e delle prestazioni sociali, previa negoziazione e conclusione di specifici accordi, nei quali le parti, anche integrando le proposte ed i contributi progettuali presentati, stabiliscono: le modalità di accesso agli interventi e servizi sociali; gli standard quantitativi e qualitativi delle prestazioni da erogare; le forme di controllo sulla qualità delle prestazioni da erogare; le quote di contribuzione richieste agli utenti delle prestazioni da erogare; le risorse finanziarie, reali ed umane impiegate per la realizzazione degli obiettivi programmati; le risorse finanziarie o le altre utilità economiche, di valore determinato, attribuite dal Comune a titolo di sostegno o di
7 partenariato pubblico/privato nella produzione ed erogazione dei servizi e degli interventi sociali oggetto di coprogettazione. 5. LE POLITICHE A FAVORE DELLA COMUNITÀ, DELLA PERSONA E DELLA FAMIGLIA 1. Il Comune di Brescia sviluppa la propria politica sociale impegnandosi a dedicare una particolare attenzione ai bisogni della famiglia, riconducendo gli interventi a favore della persona all'interno delle sue relazioni familiari e sociali, sviluppando e sostenendo azioni di promozione della coesione sociale e del benessere delle relazioni all'interno della comunità locale. 2. Le politiche a favore della persona e della famiglia si sviluppano pertanto in servizi e prestazioni: rivolti a tutte le famiglie residenti, finalizzate a sostenerle nel loro compito educativo e sociale e nella loro partecipazione alla crescita della comunità locale; a sostegno delle persone e famiglie in condizioni di fragilità, finalizzate a promuovere iniziative di aiuto e di solidarietà; finalizzati a favorire e sostenere la costituzione di nuove famiglie e lo sviluppo della loro autonomia con particolare riferimento al loro bisogno abitativo, in funzione di una loro piena partecipazione al contesto sociale e al fine di contenere fenomeni emigratori; specificatamente rivolti alle famiglie numerose secondo condizioni e modalità stabilite dalla Giunta. 3. A tal fine il Comune di Brescia sviluppa politiche di solidarietà sociale che, superando la metodologia di approccio ai bisogni del singolo individuo, siano orientate a considerare i bisogni della persona nella sua relazione con il nucleo familiare al quale appartiene, oltreché la qualità del benessere che si sviluppa all interno della famiglia e nei suoi rapporti con la comunità. 4. Sulla base dei principi e degli obiettivi sopra indicati e in attuazione delle linee di indirizzo del Piano di Zona, la Relazione previsionale e programmatica definisce le strategie di sviluppo dei servizi e delle prestazioni per ciascuna area di intervento. 5. La Giunta comunale quantifica i costi di gestione dei servizi e stabilisce le modalità ed i criteri di determinazione delle quote di compartecipazione alla spesa e le relative tariffe. 6. Il Consiglio Comunale, nell aggiornare la relazione previsionale e programmatica, può definire nuove linee di sviluppo degli interventi e dei servizi nell ambito delle politiche alla persona e alla famiglia, in relazione alle risorse disponibili a bilancio. 7. Contestualmente all approvazione del bilancio annuale, sulla base dell analisi della domanda di interventi e tenuto conto delle prestazioni effettivamente erogate, della valutazione della loro efficacia nonché della lettura dei bisogni emergenti, la Giunta comunale individua nel Piano Esecutivo di Gestione le risorse necessarie per l erogazione delle prestazioni e dei servizi per ciascuna area di intervento.
8 5.1 Gli interventi a favore della comunità e della famiglia 1. L obiettivo di promuovere la salute sociale ed il benessere delle persone, delle famiglie e della comunità è perseguito attraverso i seguenti interventi: attività di promozione e sensibilizzazione alla responsabilità e solidarietà sociale e la realizzazione di iniziative specifiche in collaborazione con le realtà aggregative del territorio; sostegno all associazionismo e promozione delle iniziative di aggregazione, attraverso la messa a disposizione di spazi, occasioni di formazione e di visibilità e attraverso il riconoscimento ed il sostegno economico di progetti e iniziative coerenti con gli obiettivi della programmazione comunale; servizi di sostegno alle responsabilità familiari; interventi a sostegno dell autonomia della persona e della famiglia; servizi informativi e di orientamento; interventi economici a sostegno della famiglia. 5.2 Gli interventi a favore della persona e della famiglia in condizione di fragilità sociale 1. Il sistema integrato dei servizi e delle prestazioni sociali si realizza attraverso l individuazione delle possibili fragilità della famiglia e dei suoi singoli componenti, premessa necessaria perché gli interventi possano valere quale stimolo e sostegno all autonomia personale e familiare, tenuto conto oltre che dei disagi e dei bisogni espressi, anche delle risorse e delle potenzialità personali, parentali e sociali. I Piani d intervento individualizzati 2. Gli interventi ed i servizi proposti sono orientati a prevenire rimuovere o ridurre le situazioni di disagio dovute a condizioni economiche, sanitarie e sociali e si sviluppano a seguito di una valutazione sociale che consenta di costruire un piano di intervento integrato e personalizzato. I piani di intervento individualizzati sono sviluppati nell ambito della rete degli interventi e delle unità d offerta governate dal Comune, anche mediante l erogazione di buoni e voucher a sostegno della libertà di scelta dei cittadini. I principi dell azione di aiuto sociale 3. Il Comune riconosce i seguenti principi della azione di aiuto sociale : il rispetto della dignità della persona e tutela del diritto alla riservatezza; l universalità del diritto di accesso e uguaglianza di trattamento nel rispetto della specificità delle esigenze; la libertà di scelta, ove possibile, nel rispetto dell'appropriatezza delle prestazioni; la personalizzazione delle prestazioni ai fini di una effettiva e globale presa in carico della persona attraverso progetti integrati di intervento; la promozione dell'autonomia della persona ed il sostegno delle esperienze tese a favorirne la vita indipendente; il riconoscimento, la valorizzazione ed il sostegno del ruolo della famiglia, quale nucleo fondamentale per la crescita, lo sviluppo e la cura della persona;
9 la promozione degli interventi a favore dei soggetti in difficoltà, anche al fine di favorire la permanenza e il reinserimento nel proprio ambiente familiare e sociale; I destinatari degli interventi di aiuto sociale 4. Sono destinatari dei servizi e delle prestazioni di aiuto sociale, le persone e famiglie le cui condizioni sociali, sanitarie o esistenziali evidenzino rischi di marginalità sociale, nonché coloro che si trovino in situazioni effettive di fragilità per condizioni di non autosufficienza economica e/o psico-fisica e in possesso dei seguenti requisiti: residenti nel territorio comunale cittadini italiani e di altri Stati appartenenti all'unione europea temporaneamente presenti nel territorio comunale; residenti cittadini di Stati diversi da quelli appartenenti alla Unione Europea, in regola con le disposizioni che disciplinano il soggiorno, i profughi, i rifugiati, i richiedenti asilo, gli stranieri con permesso umanitario, gli apolidi, i rimpatriati e coloro che beneficiano di protezione personale riconosciuta a livello internazionale presenti sul territorio comunale; non appartenenti ad alcuna delle categorie sopra indicate e comunque presenti sul territorio comunale, allorché si trovino in condizioni tali da esigere interventi urgenti e non differibili, preliminarmente al loro invio ai servizi di competenza delle istituzioni di rispettiva appartenenza. 5. Il Comune può prevedere, in relazione alla natura e finalità di talune prestazioni e servizi, limitazioni all accesso con riferimento al periodo di residenza nel territorio comunale. 6. Nei confronti delle persone e famiglie non residenti sono garantite le prestazioni non differibili ed urgenti a tutela del loro immediato bisogno di assistenza, nonché l orientamento verso i servizi di competenza. 7. Sono sempre garantite la tutela della maternità e della gravidanza e la tutela delle condizioni di salute e sociali del minore. 5.3 Le priorità di accesso alle unità di offerta sociale 1. Accedono prioritariamente alle unità d offerta di aiuto sociale, tenuto conto degli indirizzi stabiliti dalla Regione: le persone e le famiglie in condizione di povertà o con reddito insufficiente; le persone totalmente o parzialmente incapaci di provvedere a se stesse; le persone esposte a rischio di emarginazione; le persone sottoposte a provvedimenti dell autorità giudiziaria in cui siano previsti interventi assistenziali. 6. LE UNITA DI OFFERTA SOCIALE COMUNALI 1. Fatti salvi i principi sopra enunciati relativi all accreditamento di nuove unità di offerta del privato sociale, nell ambito delle politiche di servizio alla persona e alla famiglia, il Comune organizza direttamente proprie unità di offerta, prestazioni e servizi-funzioni in forma sussidiaria e complementare agli
10 interventi che sono efficacemente svolti dalle associazioni di volontariato, dal terzo settore professionale e dalle altre organizzazioni del privato sociale presenti sul territorio. Il Comune interviene, nei limiti delle proprie disponibilità finanziarie, per contribuire all effettiva accessibilità di tutti i cittadini anche meno abbienti ai servizi e prestazioni sociali offerti sul territorio dalle suddette organizzazioni, astenendosi dall attivare direttamente servizi e prestazioni sociali già esistenti e tali da soddisfare efficacemente la domanda ed i bisogni espressi dalla cittadinanza. Il Comune informa la propria organizzazione dei servizi alla persona ad una progressiva riduzione della gestione diretta a favore del governo della rete delle unità di offerta del privato sociale. 2. Il Comune promuove e favorisce la conclusione di accordi di collaborazione con altri enti ed istituzioni al fine di coordinare i propri interventi con quelli delle altre unità di offerta presenti sul territorio. 3. Il Comune organizza le proprie funzioni ed interventi al fine di farli concorrere a realizzare un sistema integrato di servizi e prestazioni per garantire il massimo livello di bene comune. 4. Il Comune organizza inoltre i propri interventi in modo da favorire la pluralità di offerta di servizi sociali e garantire ai destinatari il diritto di libera scelta. 5. Secondo le finalità e le modalità sopra indicate il Comune, sulla base delle linee di indirizzo della programmazione dei servizi e delle risorse, organizza proprie unità di offerta e prestazioni, sia a favore della comunità per promuovere e sostenere responsabilità sociali diffuse, sia nelle diverse aree nelle quali si manifesti la fragilità ed il bisogno di persone e famiglie. 6. L attivazione di nuove unità di offerta e di nuove tipologie di prestazione nelle diverse aree di intervento è subordinata alla preventiva analisi della domanda e alla valutazione dei bisogni effettuata in forma partecipata con il privato sociale nell ambito della programmazione del Piano di Zona e alla preventiva sperimentazione di modalità organizzative e gestionali sulle quali misurare l efficacia degli interventi in relazione agli obiettivi e ai risultati attesi. Vigilanza e controllo sulle unità di offerta sociale 7. Nel suo ruolo di governo della rete delle unità di offerta sociale il Comune, sulla base degli indirizzi regionali, esercita le funzioni di controllo delle attività e di valutazione della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate e riconosce le iniziative e gli interventi organizzati che rispondano efficacemente ai bisogni rilevati, promuovendone l integrazione nell ambito della rete dei servizi. 6.1 Il servizio di segretariato sociale 1. Nell ambito della propria funzione di governo della rete delle unità di offerta sociale e di garante dei diritti di universalità di accesso alle prestazioni e di uguaglianza di trattamento nel rispetto delle specifiche esigenze personali, il Comune garantisce il servizio di segretariato sociale attraverso la raccolta, elaborazione e diffusione delle informazioni relative all offerta di servizi sociali,
11 l ascolto della persona, l orientamento e l attivazione del servizio sociale o socio-sanitario più adeguato in relazione al bisogno rilevato, per la successiva presa in carico; a tal fine il servizio di segretariato sociale tiene conto delle risorse personali e familiari e delle unità di offerta sociale presenti sul territorio allo scopo di garantire il rispetto della libertà di scelta della persona e della famiglia. 2. Il servizio di segretariato sociale comunale, nell ambito del sistema dei servizi, promuove l aggiornamento e la diffusione delle carte dei servizi di ciascuna unità di offerta presente sul territorio, la messa in rete e la fruizione delle informazioni sulle prestazioni e sugli interventi del complessivo sistema dei servizi sociali e socio sanitari locali, anche attraverso la collaborazione con i Punti famiglia e gli sportelli informativi pubblici e privati. A tal fine provvede a coinvolgere le organizzazioni del privato sociale e dell auto-mutuo-aiuto familiare con l obiettivo di promuovere responsabilità diffuse e costruire e sviluppare reti di partenariato sociale. 3. Il servizio di segretariato sociale comunale promuove altresì la raccolta e l analisi dei dati sulla domanda e sull offerta dei servizi, al fine di supportare sia la programmazione nel Piano di Zona sia i processi di miglioramento della qualità degli interventi. 4. Il servizio di segretariato sociale comunale è organizzato tenuto conto delle caratteristiche del territorio comunale e della distribuzione della popolazione, al fine di facilitare l accesso alle prestazioni offerte dalla rete delle unità di offerta sociali e sociosanitarie. 5. Il Comune promuove l esercizio della funzione di segretariato sociale da parte dei soggetti del privato sociale che abbiano efficacemente sperimentato modalità e condizioni di svolgimento delle suddette attività e che siano stati conseguentemente accreditati sulla base di requisiti specifici di funzionamento. 6.2 Il servizio sociale per la famiglia e la solidarietà 1. Il Comune garantisce il servizio sociale professionale per la famiglia e la solidarietà il quale, su attivazione del servizio di segretariato sociale, avvia il processo d'aiuto attraverso la costruzione di progetti individualizzati ed integrati, concordati con il cittadino beneficiario e quando è possibile ed opportuno, con la sua famiglia o con il suo gruppo sociale di riferimento. 2. Il servizio sociale per la famiglia e la solidarietà è organizzato secondo un articolazione territoriale tale da consentire di attivare prestazioni di carattere preventivo con l'obiettivo di anticipare l'insorgenza dell'emarginazione e dell'isolamento sociale promuovendo prestazioni ed attività in grado di attivare risorse, promuovere autonomie e sensibilizzare collaborazioni. 3. Il servizio sociale individua e promuove inoltre spazi ed occasioni di prevenzione delle condizioni di disagio integrando gli interventi riparativi con interventi che siano in grado di moltiplicare le capacità di auto-tutela ed auto-promozione della collettività anche attraverso la realizzazione di servizi di aggregazione che sappiano valorizzare le risorse e le iniziative di partecipazione del territorio.
12 4. Il Comune promuove la collaborazione con il privato sociale per l esercizio della funzione di servizio sociale come sopra descritta, subordinatamente alla verifica del possesso dei requisiti professionali stabiliti dalla legge e dell esperienza adeguata. 7. CRITERI GENERALI PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA SOCIALE 1. L accesso ai servizi sociali comunali è subordinato, di norma, alla contribuzione da parte dei beneficiari alla copertura del costo delle prestazioni, tenuto conto degli indirizzi stabiliti in sede di approvazione del bilancio annuale. 2. La quota di contribuzione del beneficiario al costo dei servizi è determinata in relazione alla sua situazione economica complessiva, tenuto conto della composizione del suo nucleo familiare ed in rapporto al costo dei servizi determinato sulla base del costo diretto del servizio stesso e delle spese generali, approvato dalla Giunta Comunale e aggiornato periodicamente. Qualora la situazione economica del beneficiario lo consenta o per scelta del beneficiario non fosse valutabile, la contribuzione sarà determinata in misura corrispondente al costo intero delle prestazioni. 3. La valutazione della situazione economica complessiva del beneficiario e del nucleo familiare è effettuata in base ai criteri stabiliti in conformità alla normativa vigente. 4. La situazione economica complessiva è calcolata con riferimento all Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e ai parametri in esso previsti come disciplinato dalla normativa vigente considerando il reddito e il patrimonio del nucleo familiare, la cui composizione è diversamente considerata in relazione alla tipologia di servizio richiesto, tenuto conto in ogni caso della eventuale presenza di minori in affido. 5. La quota di contribuzione al costo delle prestazioni di norma è calcolata secondo il sistema della progressione lineare previa individuazione, per ciascun tipo di prestazione, della situazione economica iniziale e finale, cui corrisponde l importo minimo e l importo massimo dovuto. 6. Ai fini della determinazione della quota di compartecipazione alla spesa dei servizi e delle prestazioni, si tiene conto della condizione di bisogno valutata con riferimento agli elementi indicati nella parte seconda, tenendo quale riferimento economico l importo dell assegno sociale. 7. Il Comune nei limiti delle disponibilità delle risorse, interviene ad integrazione della quota di compartecipazione alla spesa da parte dei beneficiari, alle seguenti condizioni : che la persona o un suo familiare o tutore ne abbia fatto richiesta, fatti salvi i casi di inserimento in struttura residenziale sulla base di provvedimento giudiziario; la necessità dell attivazione del servizio sia stata riconosciuta dal servizio sociale o socio sanitario competente; la situazione economica dell interessato e/o dei familiari tenuti agli alimenti non consenta l assunzione autonoma della spesa.
13 8. La Giunta determina in relazione alle particolari condizioni dei destinatari dei servizi le cause di esclusione e le limitazioni all integrazione comunale, nonché le condizioni per le quali sono applicabili riduzioni o esenzioni alla compartecipazione alla spesa. 9. Al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni rese dai richiedenti le prestazioni sociali ed economiche, il Comune attiva un sistema di controllo al fine di accertare l effettiva sussistenza dei requisiti e delle condizioni di accesso. Tali accertamenti possono essere svolti in forma generalizzata, a campione oppure mirata. Gli accertamenti in forma generalizzata sono svolti preventivamente all ammissione ai servizi residenziali. I controlli a campione sono effettuati preventivamente o successivamente con riferimento a prestazioni agevolate rivolte ad un numero indeterminato di persone, su di una percentuale che esprima una base significativa per la valutazione di correttezza delle dichiarazioni presentate. Le verifiche mirate in forma preventiva o successiva sono effettuate ogni qualvolta vi siano fondati motivi di ritenere che le dichiarazioni rese dall interessato alla prestazione non siano veritiere. 7.1 La compartecipazione ai servizi domiciliari e semiresidenziali 1. Ai fini della determinazione della quota di partecipazione, il Comune, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge e al fine di sostenere le famiglie che si fanno carico dell assistenza e della cura di un congiunto disabile in condizione di gravità o anziano non autosufficiente, valuta la situazione economica secondo i seguenti criteri: per le persone con disabilità grave e le persone ultra sessantacinquenni non autosufficienti, si considera la situazione economica del solo interessato, il quale contribuisce con tutti i suoi redditi a qualsiasi titolo siano percepiti e con il patrimonio mobiliare e immobiliare allo stesso riconducibile; per le persone ultrasessantacinquenni autosufficienti o parzialmente autosufficienti, si considera la situazione economica del diretto interessato e del coniuge, i quali contribuiscono con tutti i rispettivi redditi a qualsiasi titolo siano percepiti e con il loro patrimonio mobiliare e immobiliare agli stessi riconducibili. Nei rimanenti casi si considera la situazione economica del nucleo anagrafico. 7.2 La compartecipazione ai servizi residenziali e alloggiativi 1. Ai fini della determinazione della quota di compartecipazione alla spesa per l inserimento in strutture residenziali comunali o in strutture con le quali il Comune ha sottoscritto contratti di acquisto di prestazioni o concordato l ammissione al servizio, il Comune può intervenire ad integrazione della retta dopo aver valutato: la situazione economica del beneficiario del servizio il quale contribuisce con tutti i suoi redditi a qualsiasi titolo siano percepiti e con il proprio patrimonio mobiliare e immobiliare allo stesso riconducibile; la situazione economica delle persone tenute a prestare gli alimenti (genitori, coniuge, figli, generi e nuore), in relazione alla tipologia di servizio, i quali contribuiscono con tutti i
14 rispettivi redditi a qualsiasi titolo siano percepiti e con il loro patrimonio mobiliare e immobiliare agli stessi riconducibile. Ai fini della compartecipazione alla spesa dei servizi alloggiativi si considera la situazione economica del nucleo anagrafico. 2. L integrazione comunale può essere corrisposta secondo una delle seguenti modalità: con pagamento della retta da parte del Comune all ente gestore della struttura e introito degli emolumenti del beneficiario mediante apposita delega; con pagamento di un contributo integrativo alla famiglia, che provvede autonomamente al pagamento della retta all ente gestore della struttura. 7.3 La compartecipazione ai servizi per la prima infanzia 1. Il contributo di frequenza previsto per i servizi per la prima infanzia è calcolato sulla base dei seguenti elementi: composizione del nucleo familiare; percentuale del costo del servizio; situazione economica equivalente del nucleo familiare; livelli minimi e massimi della situazione economica equivalente. 2. Nella determinazione della composizione del nucleo familiare si considera il richiedente, le persone conviventi e le persone a carico ai fini fiscali. Il genitore non convivente è in ogni caso considerato parte del nucleo familiare. 3. Il costo del servizio è calcolato annualmente con riferimento all ultimo rendiconto disponibile al netto dei contributi. 4. La determinazione della situazione economica equivalente è effettuata secondo i criteri generali sopra indicati. 5. Il contributo di frequenza è determinato annualmente tenuto conto della situazione economica equivalente della famiglia quale risultante dalla dichiarazioni presentate e dagli accertamenti effettuati, calcolato secondo il sistema della progressione lineare corretta, previa individuazione delle percentuali minime e massime di contribuzione rispetto ai costi. 6. La Giunta definisce sulla base dei criteri di determinazione del contributo di frequenza sopra indicati, i casi in cui applicare eventuali supplementi e le cause di riduzione o esonero. Le famiglie non residenti sono in ogni caso tenute al pagamento della retta nella misura massima. 7. L esonero dal versamento del contributo di frequenza e/o la sua riduzione possono essere previsti solo a seguito di presentazione di idonea relazione del servizio sociale relativa a situazioni di disagio sociale di eccezionale gravità.
15 PARTE SECONDA Premessa 1. Sono di seguito individuate le aree di intervento in cui si sviluppano le prestazioni ed i servizi attivabili, le rispettive finalità, i destinatari ed i criteri generali di accesso e le modalità di funzionamento dei servizi. 2. Le prestazioni, gli interventi ed i servizi sono attivati nell ambito della programmazione annuale e delle linee di indirizzo del Piano sociale di Zona ed articolati in azioni definite sulla base delle risorse disponibili e tenuto conto dei livelli essenziali di assistenza sociale. 1. GLI INTERVENTI A FAVORE DELLA COMUNITA E DELLA FAMIGLIA 1. Al fine di contribuire alla promozione e allo sviluppo della coesione sociale all'interno della comunità locale, il Comune attiva prestazioni e servizi, con la finalità di svolgere azioni di sostegno e di accompagnamento al ruolo educativo della famiglia e alla sua partecipazione alla crescita delle comunità locale. 2. In particolare il Comune promuove prestazioni ed attività integrate di promozione e di sensibilizzazione alla responsabilità e solidarietà sociale, attività che favoriscano la socializzazione e l aggregazione nelle diverse forme associative, servizi e interventi per il benessere della comunità locale a sostegno delle responsabilità familiari, interventi per l autonomia personale e familiare, servizi informativi e di orientamento ed interventi economici a favore della famiglia. 1.1 Le attività di promozione e sensibilizzazione alla responsabilità e solidarietà sociale 1. Il Comune riconosce e promuove i servizi di comunità come parte integrante e necessaria del sistema locale dei servizi sociali. 2. Nell organizzazione e nella gestione del sistema il Comune: a) promuove le attività rivolte ad offrire opportunità di relazione e di partecipazione sociale, intervenendo con opportune azioni tese a coordinare gli orari degli uffici e dei servizi pubblici al fine di favorire e sostenere la conciliazione dei tempi familiari e lavorativi; b) promuove campagne di sensibilizzazione e servizi di informazione e formazione, finalizzati ad incrementare il senso di cittadinanza, la solidarietà, la percezione di sicurezza, la pratica di stili di vita sani e attivi e l inclusione sociale delle persone svantaggiate; c) promuove interventi per il contrasto dell esclusione sociale e per la prevenzione di ogni forma di disagio; d) favorisce e sostiene le iniziative, anche di carattere sperimentale ed innovativo, di aggregazione e di auto-mutuo aiuto tra le famiglie; e) promuove i servizi e gli interventi di mediazione sociale e familiare e di mediazione culturale; f) favorisce e sostiene l autonoma organizzazione culturale e ricreativa dei cittadini e delle associazioni, anche con la
16 concessione in uso a titolo agevolato o gratuito di beni immobili di sua proprietà. 3. Il Comune, ai fini della promozione dei servizi di comunità, sottoscrive convenzioni con soggetti del terzo settore nelle forme previste dalle norme vigenti. 1.2 Il sostegno all associazionismo e promozione delle iniziative di aggregazione 1. Il Comune sostiene le Associazioni senza scopo di lucro che esprimono un contributo significativo allo sviluppo della rete di solidarietà sociale sul territorio locale. 2. Il Comune in particolare concorre al riconoscimento del valore sociale delle finalità e delle iniziative delle suddette associazioni, attraverso l erogazione di contributi economici e la messa a disposizione di spazi per lo svolgimento delle proprie attività, nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità e dei criteri generali stabiliti dalla legislazione vigente e dai regolamenti comunali. 3. Con le Associazioni e le altre organizzazioni del privato sociale il Comune può addivenire alla stipula di accordi e convenzioni per lo sviluppo di progetti condivisi finalizzati a promuovere la partecipazione attiva delle famiglie allo sviluppo della solidarietà sociale e del volontariato attraverso iniziative di informazione e sensibilizzazione. 4. Il Comune in particolare promuove la costituzione di spazi dedicati alla famiglia, in cui associazioni e gruppi organizzati possano insieme sviluppare attività ed iniziative di sostegno e di ascolto, per sviluppare relazioni e promuovere occasioni di confronto che possano prevenire situazioni di disagio e per favorire lo sviluppo di processi di aiuto da parte della comunità. 1.3 Servizi di sostegno alle responsabilità familiari 1. Il Comune concorre a promuovere condizioni di benessere nella comunità locale e ad accrescere l autonomia personale e familiare per consentire la piena partecipazione allo sviluppo sociale, in collaborazione con le altre istituzioni locali e con gli organismi del terzo settore, mediante l organizzazione di servizi e prestazioni integrati con le politiche di solidarietà sociale I servizi per la prima infanzia 1. Il Comune organizza i servizi per la prima infanzia a favore prioritariamente delle famiglie residenti e subordinatamente delle famiglie non residenti che svolgono attività lavorativa in territorio comunale. 2. In relazione alle esigenze del proprio personale dipendente e dei lavoratori in territorio comunale e nell ambito delle risorse disponibili il Comune provvede a rendere disponibili presso le strutture accreditate posti di asilo nido aziendali. 3. L ammissione al servizio asili nido comunali e accreditati per le famiglie residenti è disposta sulla base di una graduatoria redatta
17 tenendo conto di norma dei seguenti elementi: la zona di residenza o la sede lavorativa, la composizione del nucleo familiare in rapporto al numero dei figli e l eventuale presenza di un solo genitore, le condizioni personali e familiari (con particolare riferimento alla presenza di persone non autosufficienti o disabili), l attività lavorativa dei genitori (con riferimento al loro impegno orario settimanale), nonché l eventuale stato di disoccupazione dei genitori, la frequentazione di corsi di studio per il conseguimento di titoli riconosciuti dall ordinamento scolastico e la data di presentazione delle domande di ammissione al servizio. 4. L ammissione delle famiglie non residenti è subordinata alla disponibilità di posti sulla base di una graduatoria riservata. 5. La Giunta definisce le quote di compartecipazione alla spesa secondo i criteri generali di cui alla parte prima del presente Piano. Gli organismi consultivi 6. Il Comune costituisce organi consultivi in rappresentanza delle famiglie e delle istituzioni locali, con funzione consultiva e propositiva alla gestione dei servizi. L accreditamento 7. L accreditamento delle unità di offerta private per la prima infanzia intende garantire gli stessi criteri qualitativi adottati negli asili nido comunali I servizi di sostegno alla genitorialità 1. Il Comune organizza servizi complementari ai servizi per la prima infanzia a sostegno delle famiglie, offrendo in particolare occasioni di incontro e di gioco per bambini in età compresa tra i 18 ed i 36 mesi, accompagnati dai genitori o da altre figure di sostegno familiare e che non usufruiscono degli altri servizi comunali per l'infanzia. 2. Finalità di tali servizi è promuovere il diritto alla socializzazione di tutti i bambini, anche di coloro che non usufruiscono normalmente dei servizi per l'infanzia, interagire con le agenzie educative del territorio per attivare proposte di collaborazione reciproca al fine di sollecitare esperienze di gioco e di partecipazione da parte dei bambini e delle loro famiglie, promuovere luoghi aperti in cui i bambini insieme ai genitori e alle figure di sostegno familiare possano condividere un tempo di incontro e di socializzazione. 3. Il Comune promuove, inoltre, momenti e occasioni di incontro e servizi di consulenza educativa a supporto del ruolo genitoriale e del benessere delle famiglie con bambini da 0 a 3 anni frequentanti i servizi per la prima infanzia, in collaborazione con i servizi sanitari locali e con le Associazioni familiari, con la finalità di supportare la famiglia nei compiti educativi e di crescita dei propri figli. 4. Per le attività ed i servizi di cui sopra e per i servizi ad essi complementari può essere prevista la contribuzione dell utente ai relativi costi, in misura proporzionata alla sua condizione economica valutata secondo i principi e criteri generali del presente Piano. Ai servizi di sostegno sono ammesse le famiglie dei bambini frequentanti
18 i servizi per la prima infanzia senza alcuna compartecipazione alla spesa I servizi di aggregazione 1. Il Comune organizza servizi di aggregazione e socializzazione destinati a minori e adolescenti, anziani autosufficienti e parzialmente autosufficienti, con particolare attenzione per coloro che si trovano in condizioni a rischio di emarginazione; tali servizi si sviluppano sulla base di programmi di attività integrati con le altre iniziative di solidarietà sociale presenti sul territorio e sono organizzati tenuto conto delle esigenze delle specifiche dei destinatari. Finalità 2. Finalità di tali servizi sono: favorire la socializzazione l integrazione e la coesione sociale; sostenere la famiglia nei suoi compiti educativi, di cura e di assistenza; prevenire situazione di disagio e di marginalità giovanile offrendo spazi di dialogo e di confronto; prevenire e contrastare i rischi di solitudine e di progressiva marginalizzazione della persona anziana offrendo occasioni di socializzazione e di relazione interpersonale, anche in località di soggiorno turistico; supportare ed integrare il servizio di assistenza domiciliare mediante l erogazione di servizi di sostegno all autonomia della persona. Attività 3. Per i minori e gli adolescenti si svolgono attività secondo progetti educativi definiti sulla base delle linee di indirizzo regionali e comunali. Per gli anziani sono organizzate attività ricreative e momenti di confronto e di socializzazione socio-culturale; possono inoltre essere organizzati soggiorni climatici ed attività preventive per rallentare il decadimento fisico e mentale, attività riabilitativo-occupazionali per recuperare condizioni di autosufficienza psico-fisica ed altri servizi di sostegno ai familiari secondo programmi di educazione ed informazione, anche a supporto alle attività del servizio di assistenza domiciliare. 4. I servizi di aggregazione e socializzazione possono essere integrati dal servizio di trasporto alla struttura presso cui si svolgono le attività. 5. L accesso a tali strutture è di norma libero a domanda dell utente, nel limite della capacità ricettiva. 6. Per le attività ed i servizi di cui sopra e per i servizi ad essi complementari può essere prevista la contribuzione dell utente ai relativi costi, in misura proporzionata alla sua condizione economica valutata secondo i principi e criteri generali del presente Piano. Organizzazione 7. L organizzazione dei servizi di aggregazione e socializzazione è prioritariamente garantita attraverso l accreditamento di unità di offerta sociale gestite da organismi del privato sociale, fatta salva la possibilità di gestione diretta da parte del Comune laddove si rilevino condizioni da cui possa derivare, per la particolarità del
19 contesto territoriale e per la carenza di altri servizi sociali, elevato rischio di marginalità e di esclusione sociale. un 8. I servizi di aggregazione e socializzazione non strutturati e le prestazioni complementari, sono offerte attraverso la collaborazione con associazioni di volontariato operanti nel territorio di riferimento o mediante acquisizione dal privato sociale Gli interventi a sostegno dell autonomia della persona e della famiglia Il servizio di trasporto sociale 1. Il Comune promuove l autonomia delle persone e della famiglia e la partecipazione alla vita di relazione sociale, favorendo la mobilità dei soggetti deboli e in condizioni di disabilità permanente o di non autosufficienza impossibilitate all utilizzo dei normali mezzi di trasporto pubblico e prive di una rete familiare in grado di garantire il trasporto e l accompagnamento. Mediante i servizi di trasporto sociale il Comune garantisce prioritariamente l accesso ai servizi di primaria necessità finalizzati alla tutela della propria salute, nonché l accesso ai servizi di socializzazione ed integrazione sociale. 2. Il Comune provvede ad organizzare i servizi di trasporto sociale anche mediante automezzi appositamente attrezzati per le necessità e le disabilità delle persone. 3. Nell organizzazione dei servizi di trasporto sociale il Comune promuove la collaborazione con le associazioni di volontariato operanti nel territorio e la stipula di accordi con il privato sociale, fatta salva la gestione diretta finalizzata a garantire la più ampia copertura delle esigenze del territorio. 4. La compartecipazione alla spesa dei servizi di trasporto sociale è determinata dalla Giunta Comunale secondo i criteri generali del presente Piano. Aree verdi 5. Il Comune può rendere disponibili aree verdi attrezzate a scopo di coltivazione di ortaggi e fiori, destinati a persone adulte ed anziane in condizione di autosufficienza al fine di favorire occasioni di socializzazione e di promuovere l autonomia personale e nello stesso tempo al fine di creare opportunità di benessere fisico e psicologico. 6. La Giunta comunale determina i requisiti di assegnazione di tali aree attrezzate tenuto conto delle finalità sopra indicate, fatta salva la possibilità di destinazione a scopi sociali ed educativi per persone in condizioni di grave emarginazione. 7. L ammissione alle suddette aree verdi può essere subordinata, in relazione alle risorse disponibili, alla predisposizione di una graduatoria sulla base di criteri predeterminati, al fine di favorire nuove assegnazioni. 8. La concessione delle aree è subordinata al pagamento di un canone fisso a titolo di contributo alle spese di gestione, determinato dalla Giunta comunale.
20 1.3.5 I servizi informativi e di orientamento 1. Il Comune promuove e riconosce servizi informativi e di orientamento organizzati che garantiscano alle famiglie informazioni e consulenza relativamente alle risorse e alle opportunità offerte dal territorio, alle unità di offerta sociale e ai servizi esistenti. Punti di ascolto 2. Nell ambito della rete dei servizi informativi e di orientamento alla famiglia il Comune riconosce la costituzione di punti di ascolto specialistici con competenze professionali specifiche per particolari bisogni. 3. Ai fini del riconoscimento di nuovi punti di ascolto da includere nella rete delle unità di offerta, il Comune provvede sulla base di criteri di qualità ed efficienza alla scelta di soggetti qualificati che siano dotati di una adeguata struttura organizzativa, sviluppino azioni di integrazione e sostegno alla coesione sociale e garantiscano l integrazione con il sistema delle politiche sociali. 4. Alle prestazioni dei servizi informativi e di orientamento sono ammessi i residenti senza alcuna compartecipazione economica ai costi di gestione Gli interventi economici a favore della famiglia Il sostegno alla maternità e alla cura dei figli 1. Nell ambito delle azioni di sostegno e supporto delle famiglie nella cura e nella crescita dei figli e finalizzate alla valorizzazione della maternità e della paternità, compatibilmente con le risorse disponibili, il Comune attiva interventi economici: - a sostegno della famiglia durante il primo periodo di assistenza e cura dei figli, in cui uno dei due genitori usufruisce del congedo parentale; - a sostegno della famiglia al fine di permetterle di usufruire dei servizi per la prima infanzia; - a sostegno della libera scelta delle famiglie rispetto alle modalità di accudimento dei figli nel periodo che va dai primi tre mesi all'anno di vita, anche mediante prestazioni di assistenza familiare alternative alla frequenza ai servizi di comunità. Il sostegno alle famiglie numerose 2. Il Comune, nel riconoscere il ruolo centrale della famiglia nella comunità, rivolge particolare attenzione alle famiglie numerose le quali devono potersi garantire la soddisfazione dei bisogni primari, al fine di partecipare attivamente allo sviluppo della comunità locale. In particolare il Comune promuove il sostegno alla famiglia numerosa per la fruizione di servizi educativi e formativi oltre che per l acquisizione dei necessari sussidi, dei servizi culturali, sportivi e ricreativi, nonché per usufruire di prestazioni medicospecialistiche, oltre che per il pagamento di utenze domestiche e servizi di trasporto pubblico. Il Comune può istituire anche uno specifico contributo di equità. Il sostegno economico abitativo 3. Il Comune, in relazione alla situazione economica e abitativa di persone e famiglie in condizioni di fragilità e che si trovino nella necessità di una nuova sistemazione anche in conseguenza di sfratto esecutivo, può attivare interventi di sostegno economico diversificati
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