Quindicinale di cultura urbana: fatti, problemi, proposte, idee dell Associazione Progetto Celio

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1 ASSOCIAZIONE CULTURALE PROGETTO CELIO Costituita con atto notarile del Sede legale: Via Claudia Roma Comitato Direttivo: Paolo Gelsomini (Presidente), Anna Cochetti, Pina Crisarà, Adriano Di Giacomo, Francesca Faccioli, Luciana Fioriello, Mario Fusacchia, Paolo Murgia, Giorgio Piacentino, Giovanni Rocca Gruppi tematici: Monitoraggio Metro C; Ecologia e sostenibilità; Casa del Popolo; Valorizzazione della cultura e delle attività storiche e di pregio del Rione Celio Anno 4 Numero 64 1 marzo 2011 Quindicinale di cultura urbana: fatti, problemi, proposte, idee dell Associazione Progetto Celio IL PUNTO sulla Metro C Un altro rinvio per la Metro C. Ora la tratta San Giovanni- Colosseo slitta al 2016 e dopo il Colosseo non ci sono più soldi. Si devasterà il Celio, senza sapere neanche dove andare e quando arrivare. Ed il sottosuolo è un incognita che divorerà tutte le risorse pubbliche destinate al trasporto pubblico per i prossimi 50 anni. FERMIAMO QUESTI PAZZI! E ufficiale: il tratto centrale San Giovanni-Colosseo appena finanziato dal CIPE per la somma di 792 milioni per appena 3 Km slitterà al Naturalmente c è la scusa pronta e questa volta si tratta del ritardo della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Delibera del CIPE. Ci si dovrà pur chiedere perché tutte le delibere di finanziamento del CIPE o i via libera della Corte dei Conti arrivino sempre dopo tanto tempo. La faccenda è spinosa e questa metro C, dopo San Giovanni, è oramai una farsa. Noi abbiamo fatto un ipotesi alternativa, quella cioè di puntare al Circo Massimo attraverso la Passeggiata Archeologica e da lì, dopo lo scambio con la metro B, trasformare la metro pesante sotterranea in tram veloce di superficie su gomma che colleghi l Ostiense con la zona nord di Roma passando per il Lungotevere in entrambe le rive. Qualcuno raccoglie la nostra sfida? Sindaco Alemanno, faccia un atto di coraggio e di onestà intellettuale. Così concepita questa metro C non andrà da nessuna parte. Cambiamola fino a quando saremo in tempo. Anche pagando delle 1

2 penali ed anche rifacendo l iter progettuale per la variante proposta, Lei risparmierà comunque denaro pubblico e l opera sarà conclusa prima e con tutti gli obiettivi raggiunti. Ma a parte il Sindaco, che cosa dice l opposizione, a cominciare dal Partito Democratico? Siamo pronti a favorire un dibattito serio che coinvolga tutti. Altro che Stati Generali caro Sindaco Alemanno! A Roma di scandaloso non c è solo la Metro C E ora che gli Stati Generali della Città Vera costituiscano un unico grande movimento per dire NO alla Città degli affari e per proporre un altra Roma, quella della sostenibilità ambientale e della qualità della Vita. Quante strade in più l auto mangia rispetto al bus e alla metro? Lo spazio in città è una risorsa scarsa e il trasporto pubblico permette di farne un migliore uso rispetto al trasporto individuale in auto che invece consuma enormi quantità di spazio in termini di parcheggi e strade. I mezzi pubblici si muovono di continuo e non occupano passivamente lo spazio urbano che può essere utilizzato per scopi che beneficiano tutta la società. Inoltre, l eccessivo traffico rende la qualità della vita a Roma difficile sia per chi ci vive, sia per chi ci lavora. 2

3 Trasportare 50 mila persone da casa al lavoro in auto richiede molto spazioltutto... Un quartiere, tanti parcheggi e una protesta I problemi di una mobilità urbana legata a filo indissolubile all automobile? Potrebbe anche essere questa la lettura di quello che è accaduto - e che forse accadrà di nuovo - in uno dei quartieri di Roma, esattamente San Giovanni, dove un Comitato di cittadini ha prima preso parte alla seduta del Consiglio Municipale in cui si è discusso dei PUP (Piano Urbano Parcheggi) e poi si è mobilitato contro le scelte decise dall Amministrazione comunale, decidendo di organizzare un raduno in Campidoglio poi annullato causa maltempo. Chiamati in causa anche dai lavori che intessano il cantiere della linea C della metropolitana hanno detto: Renderanno veramente difficile la vita ai residenti. Viale Giulio Agricola, la strage dei platani Tredici platani sono già scomparsi. Su viale Giulio Agricola, a pochi passi dal parco degli Acquedotti, parte del più vasto parco dell'appia Antica, ora c'è un grande e desolante vuoto. "La prima volta ci hanno preso di sorpresa - racconta Anna Maria Turnaturi, presidente del coordinamento "Salviamo Giulio Agricola" - ma adesso non ce la faranno a portarci via anche gli altri 50 alberi". La battaglia dei cittadini di Giulio Agricola è appena iniziata. Il loro obiettivo è bloccare la realizzazione di un parcheggio interrato che prevede la rimozione dei platani nello square centrale per fare spazio a tre lotti distribuiti su due piani: il primo, quello dove hanno già estirpato gli alberi, con 102 posti auto a rotazione, realizzato da Ecopark srl, il secondo, dove stanno per iniziare le indagini archeologiche, con 108 box, sempre ad opera di Ecopark, il terzo, con 109 box, realizzato dal consorzio Ascogen. comitatosangiovanni@comitatosangiovanni.it 3

4 La metro B1: un project financing che regala due milioni di metri cubi ai costruttori in zone già sature. Cosi peggiora la Città ed il traffico La metro B1 è una derivazione della linea B che va da Piazza Bologna a viale Jonio. Il 26 settembre 2010 il sindaco di Roma Gianni Alemanno, visitando gli scavi della futura stazione Jonio, annunciò in conferenza stampa che la conferenza dei servizi aveva approvato il prolungamento della linea B1 fino a Bufalotta. Ben presto si scopre però che il tracciato originario è stato completamente stravolto. Il tratto in questione è completamente finanziato con il sistema del project financing in parole povere io comune non ho un euro in cassa e allora faccio finanziare l opera dai privati e in cambio gli cedo delle aree di proprietà comunale dove loro possono edificare nuove cubature residenziali. Il vecchio tracciato prevedeva tre fermate Via Monte Cervialto - Serpentara e Bufalotta zone ad alta densità di popolazione ma di scarsa edificabilità in quanto le aree sono già sature di residenziale sia pubblico che privato mentre il nuovo tracciato prevede tre fermate Vigne Nuove -Mosca e Bufalotta zone con bassa densità di popolazione ma ad alta densità di zone edificabili e guarda caso in prossimità dei terreni di proprietà dei costruttori TOTI e LIGRESTI. Questo scellerato progetto porterà nel quadrante nord-est di Roma, oltre ai 6 milioni di m³ della Centralità Bufalotta ( Porte di Roma ) altri 2 milioni di m³ di residenziale per un incremento di circa nuovi residenti con conseguenze facilmente prevedibili sulla viabilità rimasta quella del 1960 e che già adesso è al collasso. MA ALLORA DOMANDIAMO: A CHE COSA SERVE UNA METROPOLITANA SE PER FINANZIARLA OCCORRE RIEMPIRE DI NUOVO CEMENTO I TERRITORI CHE ATTRAVERSA APPESANTENDO DI NUOVO LA MOBILITA DEI CITTADINI? E NATA UNA NUOVA MONETA, QUELLA URBANISTICA: GLI INVESTIMENTI DEI COSTRUTTORI CHE FINANZIANO LE GRANDI OPERE SI PAGANO NON PIU CON LA GESTIONE DELLE OPERE MA CON MILIONI DI METRI CUBI DI COSTRUITO IN DEROGA AL PIANO REGOLATORE. E CONSUMANDO AGRO ROMANO. Legambiente informa: dal 93 consumati 4800 ettari di verde Con un dossier presentato alla Provincia LEGAMBIENTE denuncia che dal 2003 al 2008 sono stati divorati 4800 ettari di terreni agricoli ed aree naturali di bosco e vegetazione. Questo è il frutto del dissennato uso del territorio che viene oramai usato come moneta di scambio tra Comune e costruttori per pagare le ingenti somme di rimborso per i finanziamenti anticipati dai costruttori per le grandi opere pubbliche (?) in regime di project financing 4

5 Le piccole opere sono migliori delle grandi opere per più profili: perché la maggiore rapidità della spesa ha più immediati effetti anticiclici e occupazionali; per gli impatti ambientali, e paesaggistici, in senso lato; perché gli effetti socioeconomici sono maggiori quando si ammoderna e migliora una struttura esistente. E necessario aprire un dibattito nella città metropolitana su questi temi e darsi degli obiettivi. Occorre contrastare con decisione le scelte urbanistiche attuali. Ma, contemporaneamente occorrono programmi e progetti che vadano in queste direzioni. Solo così i cittadini potranno riconoscere le proposte alternative a questa disastrosa Giunta Alemanno ed a questa pallida opposizione non propositiva. Cominciamo a riflettere sui referendum contro la privatizzazione dell acqua e dei trasporti locali. Anche a Roma nasce il Comitato Referendario 2 Sì per l'acqua Bene Comune Il primo dei tre referendum contro la privatizzazione dell acqua esplicitamente abroga l intero art.23 bis del decreto legge 112/2008, poi convertito, quindi anche l obbligo di privatizzare i trasporti locali (con esclusione di quelli ferroviari). Gli altri due referendum sull acqua riguardano altri aspetti particolarmente interessanti, ma è soprattutto il primo che consente, se approvato, la riorganizzazione pubblica del trasporto locale evitando che un servizio sociale e comunale possa essere ridotto a merce. Naturalmente, occorre vincere il referendum e argomentare che in tal modo sarà possibile cercare di costruire un impresa di trasporto unica, regionale in cui i lavoratori e gli utenti, secondo il dettato costituzionale, possano avere voce decisiva. Su questi argomenti si cercherà un rapporto attivo con i promotori del referendum per sostenerne l azione. Si cercherà di organizzare un seminario con i lavoratori dei trasporti ed i loro sindacati, in cui si esamineranno anche i contenuti della nostra Agenda. Il Coordinamento Romano per l'acqua Pubblica, nato più di 4 anni fa, non può che essere oggi parte attiva della Campagna Referendaria, dando vita al Comitato Referendario Romano 2 Sì per l'acqua Bene Comune. Stante l'impegnativa fase in cui sta entrando il percorso referendario, sarà indispensabile la massiccia attivazione di Roma e di tutte le realtà che, muovendosi in essa, condividono i principi di questa campagna e vogliono contribuire a fermare la mercificazione dell'acqua attraverso i 2 referendum che si voteranno a primavera. Coordinamento Romano Acqua Pubblica 5

6 Una lettera del consigliere Marco Veloccia sul Parco della Pace, i Piani di Massima Occupabilità e la buca di via dei Querceti Caro Progetto Celio, ti informo che io e Dino Gasperini siamo in attesa di una risposta da parte di Roma Metropolitane sul cantiere del Parco della Pace. Da parte nostra c'è il massimo impegno. Per quanto riguarda i piani di massima occupabilità, ti informo che ho presentato un atto in Consiglio, votato anche da Corsetti, in cui si chiede al Direttore di riferire in aula sull'organico e sui carichi di lavoro relativi al personale del I Municipio. Questo perchè vogliamo capire, ad esempio, il motivo per cui c'è un solo operatore a redigere i Piani, nonostante a noi risultano più di 20 funzionari in forza all'ufficio tecnico. Attendiamo una risposta ufficiale. La situazione della voragine di via dei Querceti ha assunto invece toni grotteschi. L assessore ai Lavori Pubblici Trombetti dice che non ha un soldo, ma a noi risulta che su altri Rioni i soldi della manutenzione stradale ci sono, e poi non è possibile che un ente come l ACEA abbia difficoltà ad intervenire se fosse certa la sua competenza. Comunque io ho inviato i dovuti atti in merito. Cordiali saluti a tutti. Consigliere Marco Veloccia Caro Consigliere Marco Veloccia, innanzitutto ti ringrazio per il tuo impegno e per le tue puntuali resocontazioni. Come potrai leggere in altra parte di questa news la questione della metro C si fa sempre più grottesca. Perché non prendete posizione? In nome della Ragione aiutereste non solo Roma ma anche il Sindaco. Perché non appoggiate la nostra proposta di variante ad un tracciato che è sempre più problematico e costoso? Ma, comunque vada, il Parco della Pace non si tocca. Non ci sono risposte di Roma Metropolitane. Loro sono gli esecutori. L Assessore Dino Gasperini aveva solennemente promesso che l area logistica sul Giardino della Pace non sarebbe mai stata realizzata. In quel luogo è previsto solo un pozzo di areazione. Sui Piani di Massima Occupabilità è meglio che stendiamo un velo pietoso. I tentativi dell UDC di vanificarli sono molto goffi e pericolosi. Ma anche la PDL non è chiara. In questo caos il Presidente Corsetti, tirato per la giacchetta anche da ristoratori e residenti, fa tenerezza ma deve prendere posizione. Fate gli altri 126 Piani di Massima Occupabilità per favore! Infine la voragine di via dei Querceti. Proprio ieri, venerdi 4 marzo, alcuni operai del Servizio Strade hanno colmato la buca con asfalto liquido e brecciolino. Quanto durerà? C è da riflettere però che per un opera che si considera normalmente urgente si siano scomodati due consiglieri municipali bipartisan (Marco Veloccia e Marida Monaco) e due assessori del primo municipio (Trombetti e Pittueo). Noi ringraziamo tutti, anche a nome 6

7 dell antico negozio di fiori della famiglia Piantone che mi sollecitava giornalmente. Ma riflettete sulle sproporzioni tra fatto, intervento e risorse umane impegnate. (p.g.) SOSTENETE IL LAVORO CHE L ASSOCIAZIONE STA PORTANDO AVANTI CON IL VOSTRO CONTRIBUTO Se pensate che l Associazione PROGETTO CELIO stia svolgendo un buon lavoro ISCRIVETEVI! E POSSIBILE ISCRIVERSI ALL ASSOCIAZIONE PROGETTO CELIO E RITIRARE LA TESSERA DEL 2011 PRESSO LA MERCERIA DI GIORGIO E VITTORIA IN VIA CELIMONTANA 4 Se volete potete inviare il contributo al conto corrente postale n intestato all ASSOCIAZIONE CULTURALE PROGETTO CELIO.- via Claudia 24 Roma. Scrivete chiaramente il vostro nome e cognome, l indirizzo e soprattutto il vostro indirizzo di posta elettronica. Chi non volesse più ricevere Lettere a Progetto Celio è sufficiente che invii un con la dizione: Prego di cancellare il mio indirizzo di posta elettronica nella mailing list di Lettere a Progetto Celio. Chi invece è fedele lettore del nostro quindicinale è pregato di inviare al nostro indirizzo l indirizzo telematico di altre persone interessate a riceverlo. Il n.65 di Lettere a Progetto Celio sarà on line il 15 marzo. Scrivete a progettocelio@libero.it o inviate lettere al fax