PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA MERCOLEDÌ 24 AGOSTO Rassegna per testata/edizione

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1 PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA MERCOLEDÌ 24 AGOSTO 2011 Rassegna per testata/edizione

2 N Titolo Testata-Edizione Data 1 Tutela delle minoranze a rischio Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Mara Cernic - Provincia di Gorizia - 2 La Consulta sull'economia Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Provincia di Gorizia - 3 Gironcoli: l'eliminazione del sovrappasso Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Donatella Gironcoli - Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - Sara Vito - 4 Gia' 300 le firme contro il centro commerciale Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Provincia di Gorizia - 5 Gradisca, buone speranze Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Enrico Gherghetta - Mara Cernic - Provincia di Gorizia - 6 Sull'Isola ritorna l'allarme-rigassificatore Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - 7 Ciclabile Cervignano-Grado Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Provincia di Gorizia - 8 Mercato dell'auto ko Messaggero Veneto Nazionale Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - 9 San Canzian: oltre 300 firme contro il centro commerciale Messaggero Veneto Nazionale Provincia di Gorizia - 10 Edifici scolastici rimessi a nuovo Messaggero Veneto Udine Provincia di Gorizia - 11 Piste ciclabili tirate a lucido Messaggero Veneto Udine Provincia di Gorizia - 12 Slovenci smo se vedno tukaj... Primorski Dnevnik Provincia di Gorizia -

3 24 AGO 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Cronaca pagina 19 monito di mara cernic alla regione «Tutela delle minoranze a rischio senza la Provincia» L assessore Mara Cernic «La Regione, che ha potestà primaria sugli Enti locali, deve tenere in considerazione la presenza della comunità slovena prima di mettere mano alle Province e ai Comuni più piccoli». È un vero e proprio monito quello della vicepresidente della Provincia, Mara Cernic nella sua doppia veste anche di rappresentante della minoranza slovena. Ricorda che uno dei motivi per cui la regione Friuli Venezia Giulia è a statuto speciale è derivato proprio dalla presenza della comunità slovena. «È chiaro che un eventuale cancellazione della Provincia di Gorizia, ma anche di quella di Trierste, porterebbe ad una diminuzione della tutela di queste popolazioni. Con questa manovre e con queste decisioni - argomenta Mara Cernic - il legislatore si dimostra, ancora una volta, molto lontano da noi. Le due leggi di tutela (la 38 e la 482) vengono applicate in un area geografica ben determinata ed è chiaro che la soppressione della Provincia e dei Comuni più piccoli avrebbe conseguenze dirette su tali normative». Ecco motivato l appello-monito alla Regione. Ieri, la Slovenska skupnost era stata ugualmente molto chiara. È previsto il dimezzamento dei consiglieri regionali e l azzeramento delle Province di Trieste e Gorizia, ma il maggior pericolo incombe sui piccoli comuni che verrebbero, secondo le intenzioni del Governo, praticamente cancellati. Tra questi ve ne sono ben dieci in cui si applica la legge di tutela della minoranza slovena (l.38/2001). Tutto ciò interessa - si legge in una nota - direttamente anche i diritti della minoranza Slovena nel Friuli Venezia Giulia, dove la comunità partecipa direttamente all amministrazione degli organi delle autonomie locali, in particolar modo dove i sindaci sono espressione della stessa». (f.fa.) Taglio basso

4 24 AGO 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Cronaca pagina 20 La Consulta sull economia cerca tre esperti La Provincia cerca tre esperti da inserire tra i componenti della Consulta provinciale per l economia e il lavoro. I prescelti andranno ad affiancare Simonetta Vecchi e Savio Cumin, i due consiglieri provinciali eletti lo scorso 20 luglio dallo stesso consiglio provinciale. Gli interessati dovranno presentare il proprio curriculum in Provincia entro il prossimo 31 agosto L individuazione dei tre esperti sarà poi disposta dal presidente della Provincia di Gorizia. Per ulteriori informazioni, telefonare alla segreteria del presidente Box

5 24 AGO 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Provincia pagina 23 FOGLIANO REDIPUGLIA Gironcoli: l eliminazione del sovrappasso è a bilancio FOGLIANOREDIPUGLIA «L eliminazione del sovrappasso di Fogliano è inserito nel piano triennale delle opere della Provincia ed è previsto per il 2012». A sedare la querelle sul recupero del raccordo ferroviario fantasma, protagonista dell ultima puntata del ciclo di reportage Le storie, i luoghi, gli incanti de Il Piccolo, è Donatella Gironcoli, assessore provinciale alla Viabilità. «Il contributo garantito - assicura - è in via di perfezionamento, come il presidente Gherghetta ha già chiarito negli incontri intercorsi con l amministrazione comunale. Il sindaco Calligaris è sicuramente al corrente che sono state avviate le procedure di analisi e rilievo del manufatto da demolire e che il progetto per riconvertire il tracciato in un percorso Il raccordo fantasma dedicato agli amanti delle due ruote è inserito nel Piano delle piste ciclabili. Si potrà così riunire Collio e Carso, senza soluzione di continuità, da Cormons a Fogliano». «Rassicuriamo il sindaco - conclude l assessore - aggiungendo che il percorso ferroviario non verrà modificato, lasciando aperta un domani l ipotesi di una viabilità non solo ciclistica. Ma è già stato sottolineato dalle pagine de Il Piccolo un altra incontrovertibile verità cioè che il reperimento dei finanziamenti non si annuncia semplice. Ciò non toglie l interesse di qualsiasi proposta venga avanzata e condivisa dalla collettività dei cittadini di Fogliano che l amministrazione provinciale terrà nella dovuta considerazione». Intanto anche il circolo del Pd di Fogliano Redipuglia sostiene la posizione a favore della demolizione del cavalcavia ferroviario della tratta incompiuta, che si trova all ingresso del paese, appoggiando in toto le dichiarazioni di Gironcoli. «Riteniamo infatti - chiarisce Sara Vito del direttivo - che il primo passo fondamentale sia la rimozione del sovrappasso stesso per assicurare alla comunità foglianina il riapproprirsi del proprio territorio, cosa davvero dovuta per aver sopportato per così lungo tempo un inutile e impattante manufatto. Una volta liberi dall ecomostro, sarà importante discutere in Consiglio comunale, anche con incontri pubblici con i cittadini, quale potrebbe essere la migliore destinazione di questa zona per lo sviluppo del nostro paese». «In secondo luogo - prosegue -, pur consapevoli del disagio dovuto al forte traffico stradale che attraversa il territorio, è evidente che il primo intervento di riquaificazione del sedime deve essere quello di una pista ciclabile. Riqualificare il sedime in tal senso risulta infatti più facile rispetto all ipotizzare un strada aperta al traffico che, per essere realizzata, richiederebbe fondi ingenti». «Le parole di Calligaris - conclude Vito - lasciano pertanto il tempo che trovano, anzi lo invitiamo a informare e condividere molto di più nel Consiglio comunale le sue posizioni su scelte importanti per il futuro di Fogliano, poichè fino ad oggi è stata ben poca la sua volontà di dialogare con la minoranza sui temi più importanti che ci coinvolgono tutti i cittadini». (ti.ca.) Spalla destra

6 24 AGO 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Provincia pagina 24 Già300lefirmecontro ilcentrocommerciale Una petizione popolare si oppone alla realizzazione della mega-struttura di Begliano al confine con Turriaco. Nel fronte del no anche Wwf e Legambiente di Laura Blasich SAN CANZIAN D ISONZO L area destinata al centro commerciale di 15mila metri quadrati Sono oltre 300 i cittadini che si sono già schierati contro il nuovo centro commerciale di Begliano-Pieris. Tante sono le firme raccolte dal comitato sorto contro la realizzazione della struttura di grande distribuzione da 15mila metri quadri prevista dal Comune di San Canzian d'isonzo in un'area di 86mila metri quadri. Le firme di adesione all'appello contro il centro vanno inoltre a sommarsi vanno a sommarsi alle decine di e contatti facebook venuti da cittadini dei comuni limitrofi, tutti concordi, stando al comitato, nel sottolineare l inutilità dell ennesimo centro commerciale nell Isontino. Il Comitato contro il centro commerciale ha inoltre trovato come alleati Arci, Comunisti Uniti, ma anche Legambiente e Wwf, convinte che la conservazione del paesaggio e la cura del suolo siano ormai obiettivi imprescindibili di qualsiasi attività politica. «Ciò che colpisce nella decisione presa dall amministrazione di San Canzian d Isonzo di creare un centro commerciale - afferma il comitato - è che si basa sul fatto che in ambito comunale c è una presenza commerciale inferiore rispetto a quella negli centri vicini». Secondo il comitato, non si tratta di una giustificazione sufficiente per creare l ennesimo doppione a qualche chilometro di distanza dalle strutture già esistenti: l Isontino è piccolo e già gravato da una rete commerciale decisamente pervasiva. Il comitato chiede quindi all amministrazione comunale, e per quanto di competenza alla Provincia e alla Regione, di creare un coordinamento con le altre amministrazioni locali, affinché si lavori per un piano unico sulla media e grande distribuzione, evitando di riprodurre a distanze ridottissime strutture commerciali identiche tra loro di cui non si sente l esigenza. Il comitato e le altre organizzazioni che ne condividono le motivazioni hanno convenuto quindi sull urgenza di affrontare la questione, confrontandosi con l amministrazione comunale e promuovendo iniziative per informare la popolazione. Il progetto viene comunque sempre ritenuto una scelta sbagliata che «da un lato non offre prospettive di sviluppo per la comunità e dall altro pianifica un consumo di territorio che rischia in futuro di lasciare solo strutture in abbandono». Se da un lato può apparire positiva la volontà espressa dall amministrazione di istituire un percorso partecipativo di Agenda 21 locale, dall altro questa non sembra al comitato una strada percorribile data l esiguità dei tempi concessi: il periodo che va dal 2 settembre, data di presentazione del progetto, al 22 settembre, data di adozione della variante in Consiglio comunale, «non è assolutamente sufficiente per rendere davvero partecipe la popolazione su una scelta di tale importanza». RIPRODUZIONE RISERVATA Apertura

7 24 AGO 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Provincia pagina 28 Gradisca,buonesperanze perlaprimapistaciclabile La Provincia si è detta disponibile a finanziare con fondi Interreg un progetto che coinvolga anche i comuni di Farra, Sagrado e Villesse di Luigi Murciano GRADISCA Si apre nuovamente uno spiraglio per la realizzazione a Gradisca di uno o più percorsi ciclabili. La conferma arriva da un summit fra il sindaco della Fortezza, Franco Tommasini, e la vicepresidente della Provincia Mara Cernic. Obiettivo dichiarato: accedere a fondi Interreg per la realizzazione di una ciclabile intercomunale, la prima per Gradisca. Il progetto potrebbe riguardare infatti anche il comune di Farra e, forse, Sagrado e Villesse. La città di Gradisca per la sua stessa morfologia si presterebbe parecchio alla realizzazione di percorsi protetti, anche se difficilmente se si esclude il più largo viale Trieste nei pressi della grande viabilità. Ma una ciclabile maggiormente turistica è ancora possibile. La giunta gradiscana ha ascoltato con interesse la riproposizione di quel progetto di respiro europeo che nelle intenzioni del presidente Gherghetta dovrebbe trovare buoni riscontri a livello di finanziamenti Interreg della Ue: la ciclabile transfrontaliera Isonzo-Soca, che nelle intenzioni dovrebbe mettere in collegamento sorgente e foce dell Isonzo, dalle Alpi Giulie e la Val Trenta al mare, muovendo dal Tricorno per attraversare i paesaggi più suggestivi a cavallo di Italia e Slovenia per raggiungere la laguna di Grado. Un centinaio di chilometri di tracciato protetto per gli amanti della due ruote, con un itinerario alla portata delle famiglie e Gradisca spera di poter offrire quanto prima agli appassionati della bicicletta una sicura pista ciclabile capace di segnalare anche le principali risorse culturali ed enogastronomiche, le attrattive turistiche, gli agriturismi e i bed& breakfast che si trovano lungo il tracciato. Un progetto ambizioso, che ha nella celebre ciclabile della Drava e più precisamente nella popolare tratta che da San Candido, in Trentino Alto Adige, conduce all austriaca Linz il suo modello ispiratore. Gli amministratori gradiscani continuano a credere in questa iniziativa, che vedrebbe la Fortezza come importante snodo della ruotabile, che fra le altre cose prevede pure il recupero del sedime ferroviario abbandonato Redipuglia-Cormòns di cui abbiamo parlato in questi giorni. Il Comune di Gradisca aveva da tempo individuato due possibili direttrici per i percorsi ciclabili: su un lato di viale Trieste - quello in direzione centro, stimata in 150mila euro, e una tratta maggiormente cicloturistica lungo le aree fluviali, da via Lungh Isonzo verso l ex Macello e da lì verso la rosta di Farra e Gorizia. «In due occasioni abbiamo inoltrato alla Regione il progetto, accompagnato da una richiesta di finanziamento, l'ultima da 200 mila euro spiega Tommasini - ma non siamo mai riusciti ad ottenere la copertura economica. Forse con il progetto Interreg coordinato dalla Provincia possiamo ancora sperare». RIPRODUZIONE RISERVATA Apertura

8 24 AGO 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Provincia pagina 29 Sull Isola ritorna l allarme-rigassificatore Contro la realizzazione dell impianto nel golfo Tirelli e Clama fanno appello al sindaco e a Gherghetta Preoccupazione per il rigassificatore anchedai pescatori Torna la paura del rigassificatore off-shore nel golfo di Trieste. Nell arco di alcuni giorni, a farsene portavoce è stato il consigliere provinciale gradese, Giorgio Clama, assieme al consigliere comunale Enzo Tirelli. Tirelli, nel corso dell ultimo Consiglio comunale, ha chiesto al sindaco Edoardo Maricchio di convocare una riunione ad hoc della massima assise cittadina, mentre il consigliere provinciale Clama ha presentato un interrogazione al presidente Enrico Gherghetta, chiedendo come intende muoversi la Provincia. Clama ha evidenziato che, sulla base del progetto, la tecnica di rigassificazione sarebbe quella che prevede l utilizzo dell acqua marina, che verrebbe poi riversata in mare dopo il trattamento con una temperatura diminuita di circa cinque gradi, «con un impatto difficilmente calcolabile sull eco-sistema dell intera area marina del golfo di Trieste, andando inevitabilmente a intaccare il precario equilibrio ambientale del nostro mare». Clama ha ricordato che un impianto simile a questo, quello di Porto Viro, è sotto inchiesta per danno ambientale. Altro aspetto evidenziato è l area di sicurezza che dovrà essere istituita per le navi in operazione, che penalizzerà l attività di pesca e la nautica da diporto, senza contare che l impianto «cozzerebbe in modo preponderante con le economie locali basate in particolare sul turismo balneare e naturalistico, sulla nautica da diporto e sulla pesca». Riconoscendo la Provincia la tutela e la salvaguardia dell ambiente come valore primario e avendo tra gli scopi lo sviluppo economico, commerciale, turistico con particolare attenzione alla compatibilità con il rispetto dell ambiente, il consigliere Clama ha, dunque, chiesto a Gherghetta quali azioni saranno portate avanti dall amministrazione provinciale. (an.bo.) Taglio medio

9 24 AGO 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Bassa Friulana pagina 30 STOP DALLA SOPRINTENDENZA Ciclabile Cervignano-Grado sterrataacausadiunvincolo CERVIGNANO L'ultimo tratto della pista ciclabile Cervignano Grado non verrà asfaltato a causa del vincolo imposto dalla Soprintendenza paesaggistica. È la risposta che la Provincia ha dato all'opposizione consigliare cervignanese insorta contro la pericolosità del percorso per le biciclette. Sul caso, i consiglieri di minoranza Alberto Rigotto, Andrea Balducci, Luisa Dal Bello e Claudio Zanier hanno inviato una mozione e un'interrogazione al sindaco di Cervignano Pietro Paviotti, che verranno discusse nel consiglio comunale di lunedì. In risposta il primo cittadino ha rimandato la questione alla Provincia, di fatto competente dell'opera. Da qui l'intervento dell'assessore provinciale al Turismo, Franco Mattiussi, che fin da subito ha tolto dall'impasse la Provincia di Gorizia, presa anch'essa di mira dai consiglieri cervignanesi. «Gorizia non c'entra dichiara Mattiussi -. Il progetto della pista ciclabile compete alla Provincia di Udine». Poi Mattiussi entra nel merito delle contestazioni. Tra i punti neri che i consiglieri di Cervignano hanno individuato lungo la pista, è finito il tratto tra Belvedere e Grado. Non essendo asfaltato ma solo ricoperto di ghiaia, i consiglieri hanno denunciato il rischio cadute per chi inforca le due ruote in quel tratto, soprattutto nelle manovre. E pericolosi sono stati considerati anche i sassi che dalla pista finiscono sull'adiacente carreggiata delle auto. «Trattandosi di un sito di interesse comunitario (sic) replica Mattiussi -, molto sensibile dal punto di vista ambientale, il tratto della pista tra Belvedere e Grado non verrà asfaltato perché questo è quanto le amministrazioni comunali coinvolte hanno concordato con la Soprintendenza nella Conferenza dei servizi del 2004». Per quel che riguarda poi l'altro tratto non asfaltato, nel territorio comunale di Terzo, Mattiussi precisa che ci sono stati dei problemi di staticità da risolvere. Una volta sistemato questo problema, verrà attivato anche il semaforo per l'attraversamento. Sul tratto di Cervignano nei pressi de Le rotonde, il sindaco Pietro Paviotti ha invece fatto sapere che il semaforo verrà messo in funzione con i lavori per la rotatoria, già appaltati. (el. pl.) Box

10 24 AGO 2011 Messaggero Veneto Nazionale Regione pagina 13 Mercatodell autoko: inluglio-25%divendite Solo 202 vetture nuove in provincia il mese scorso, contro le 265 di giugno Crisi profonda anche nel primo semestre 2011 e ora il settore spera in aiuti fiscali GORIZIA I primi mesi del 2011 sono stati disastrosi per il settore automobilistico isontino e agosto non si preannuncia più positivo. A luglio sono state vendute in tutta la provincia solo 202 auto nuove, a cui se ne aggiungono 745 usate. Per dare un po di respiro agli addetti ai lavori, Federmotorizzazione ha inviato una lettera al presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, chiedendogli di farsi promotore di tutte le iniziative necessarie alla realizzazione del progetto delle cosiddette Zone franche urbane. L andamento delle vendite è indicativo: nei primi sei mesi del 2009 erano state vendute auto nuove, nel , mentre nel , cifra falsata però dalle radiazioni per esportazioni (la pratica con cui un comune cittadino vende la propria auto ad un acquirente estero, molto spesso dell Europa orientale), che sono state In giugno, le auto nuove sono state 265, le usate 854, le radiazioni per esportazione 401, contro le 444 dello stesso periodo del 2010, le 922 usate e le 398 radiazioni. «Agosto si preannuncia ancora più preoccupante di luglio, ma almeno la Regione ha recepito le nostre preoccupazioni grazie al lavoro sindacale svolto in collaborazione con il presidente della categoria di Udine Giorgio Sina. E stato presentato uno studio agli assessori competenti sulle problematiche del settore, riguardante non solo le concessionarie ma tutto il comparto» spiega Oscar Zorgniotti, presidente del gruppo provinciale e componente della giunta di Federmotorizzazione nazionale nell ambito di Confcommercio Imprese per l Italia, nonchè referente regionale del sodalizio. Nella lettera a Gherghetta, si fa riferimento alla situazione di svantaggio competitivo con la Slovenia: «Tali asimmetrie fiscali non hanno ancora trovato soluzione e armonizzazione a livello di Unione europea. C è la necessità di rilanciare la nostra economia utilizzando tutti i mezzi disponibili e le Zone franche urbane possono essere un aiuto, in quanto favoriscono lo sviluppo economico e sociale di aree depresse e 1/2 Apertura

11 24 AGO 2011 Messaggero Veneto Nazionale Regione pagina 13 File di auto in vendita nel piazzale di una concessionaria goriziana prevedono agevolazioni totali come l esenzione delle imposte sui redditi, dell Irap e dell Ici, l esonero del versamento dei contributi previdenziali totali nei primi cinque anni e una graduale diminuzione delle agevolazioni d imposta per 14 anni». Dopo aver ricordato che nel 2009 era stato presentato un ordine del giorno per chiedere alla Regione e al governo di creare una Zona franca urbana o abbattere l Irap alle aziende vicine alla Slovenia, la lettera chiede a Gherghetta «di farsi promotore di tutte le iniziative necessarie a rilanciare il progetto delle Zone franche urbane, promesso al suo insediamento alla presidenza della Provincia». Francesca Santoro 2/2 Apertura

12 24 AGO 2011 Messaggero Veneto Nazionale Regione pagina 13 San Canzian: oltre 300 firme contro il centro commerciale SANCANZIAN L appello contro il centro commerciale di 15mila mq di superficie di vendita, che coinvolgerebbe mq nella zona a ridosso del cavalcavia tra Begliano e Pieris in comune di San Canzian, ha già superato le 300 firme di adesione, le quali vanno a sommarsi alle decine di e contatti facebook, partiti da cittadini di altri comuni limitrofi, i quali sono tutti concordi nel sottolineare l inutilità dell ennesimo mega-centro nell Isontino. Adesioni all iniziativa sono giunte anche da Arci, Comunisti Uniti e da associazioni ambientaliste come Legambiente e Wwf, concordi nel sottolineare come la preservazione del paesaggio e la cura del suolo siano ormai obiettivi imprescindibili di qualsiasi attività politica. Il gruppo di cittadini conclude: «Chiediamo all amministrazione comunale - e per quanto di competenza alla Provincia e alla Regione - di creare un coordinamento con le altre amministrazioni comunali, affinché si lavori per un piano unico sulla media e grande distribuzione, evitando di riprodurre a distanze ridottissime strutture commerciali praticamente identiche tra loro di cui non si sente l esigenza». Taglio basso

13 24 AGO 2011 Messaggero Veneto Udine Provincia pagina 23 mariano Edifici scolastici rimessi a nuovo Interventi in cantiere anche per l elementare Manzoni MARIANO L ingresso della scuola Manzoni Lunedì 12 settembre comincerà il nuovo anno scolastico e anche per gli alunni che frequentano le scuole d infanzia, primaria e secondaria di Mariano sarà l ora di tornare sui banchi. I tre plessi scolastici, che fanno parte dell istituto comprensivo di Romans, in vista dell inizio delle lezioni, hanno avuto bisogno soltanto di alcuni interventi di manutenzione ordinaria come la tinteggiatura di alcune pareti e la sistemazione dei bagni e delle porte, praticamente rimesse a nuovo. Interventi di maggiore spessore sono stati eseguiti, qualche mese, fa nella scuola primaria ed in quella secondaria con la collocazione sopra i tetti dei rispettivi edifici di impianti fotovoltaici che sono già in funzione e che consentiranno di produrre dei grossi vantaggi per il risparmio dei consumi energetici (oltre che sui due edifici scolastici altri impianti a pannelli fotovoltaici sono in funzione o stanno per essere realizzati nella palestra comunale, a Mariano e nell ex centro agricolo della vicina frazione di Corona). Per quanto riguarda l edilizia scolastica, sono in caniere importanti interventi che riguarderanno la scuola elementare Alessandro Manzoni. Il Comune di Mariano, grazie al contributo della Provincia di Gorizia tramite l Aster Collio Isonzo, ha ottenuto i finanziamenti per la ristrutturazione dell edificio scolastico. E previsto l adeguamento degli spazi riservati alla mensa scolastica, la pavimentazione e la messa in sicurezza dell edificio. L ufficio tecnico sta lavorando per procedere all affidamento dell incarico per la progettazione dell intervento. L obiettivo dell amministrazione comunale è quello di riuscire a realizzare questi lavori il prossimo anno e di portarli a termine entro l inizio dell anno scolastico anche in previsione dell alto numero di utenze che chiederanno di poter usufruire del servizio della mensa scolastica. Marco Silvestri Taglio basso

14 24 AGO 2011 Messaggero Veneto Udine Provincia pagina 23 san floriano Piste ciclabili tirate a lucido Sette operatori si occupano della manutenzione dei tracciati SANFLORIANO Se le piste ciclabili sul Collio sono ordinate e curate lo si deve ai lavoratori socialmente utili assoldati dalla Provincia. Dallo scorso maggio sono ben sette gli operatori che si deducano alla manutenzione dei tracciati: per l esattezza si tratta di due squadre di tre persone ciascuna, che portano a termine le varie incombenze sotto la guida di una figura di coordinamento. Nell ambito della riqualificazione del Collio, i lavoratori in questione devono mantenere in ottime condizioni del piste ciclabili, provvedendo alla pulizia, al decespugliamento, alla rimozione delle ceppaie e ai vari provvedimenti di manutenzione. La delibera con cui l amministrazione provinciale ha riservato dei lavori socialmente utili alle piste ciclabili parte dal presupposto che sono stati fatti importanti investimenti infrastrutturali e di promozione Ciclisti a spasso lungo una pista ciclabile del Collio sul Collio, quindi servono azioni di mantenimento e di cura. Così i percorsi ciclabili che da Dolegna si snodano fino a San Floriano, devono essere sempre sicuri, funzionali e suggestivi per attirare i tursiti. Una scelta analoga è stata compiuta per la creazione sul Carso di un museo all aperto: sempre la delibera della Provincia indica la necessità di mantenere la massima fruibilità dell ambiente, creando un sistema che consenta di vivere un percorso nella memoria e di godere delle peculiarità enogastronomiche e delle bellezze naturali. Un obiettivo che può essere raggiunto fornendo opportunità di impiego a chi al momento è in difficoltà in quanto è privo di un impiego. (f.s.) Taglio basso

15 24 AGO 2011 Primorski Dnevnik Primo Piano pagina 1 Slovenci smo še vedno tukaj... SANDOR TENCE Ustavodajna skupščina je Furlaniji-Julijski krajini priznala posebno upravno avtonomijo iz dveh temeljnih razlogov: ker je mejna dežela in ker na njenem ozemlju živijo narodne in jezikovne manjšine, predvsem slovenska. Ker mej z Avstrijo in Slovenijo ni več, je mejnost dejansko preživel pojem, zato so manjšine glavni razlog, da FJK ohranja svoj posebni statut. Deželni politiki na to pogosto pozabljajo (glej finančno izvotlitev Sklada FJK za slovensko manjšino), zadeva pa je spet aktualna v času, ko hoče Rim vsiliti naši deželi ukinitev tržaške in goriške pokrajine, ter občin, ki imajo manj kot tisoč prebivalcev. Poskus najbrž ne bo uspel, deželna uprava pa se bo morala še kar potruditi pri prepričevanju Rima (in ostalih dežel) o aktualnosti svoje upravne avtonomije. Na Tridentinskem- Južnem Tirolskem se problem pokrajin ne postavlja, saj Trento in Bocen ščitijo mednarodne pogodbe in ustavni zakoni, o možnosti ukinitve majhnih občin pa tam sploh ne razmišljajo. Naša dežela ima močne pravne in politične argumente, da se zoperstavi Tremontijevemu varčevalnemu dekretu. Pravni argument je predvsem statut, ki nalaga Deželi vse pristojnosti na področju lokalnih uprav. V drugem členu statuta piše, da ozemlje FJK sestoji iz pokrajin Gorica in Videm (takrat še ni bilo pordenonske pokrajine) ter iz občin Trst, Devin- Nabrežina, Repentabor, Milj, Dolina in Zgonik. Zanimivo, da deželni statut izrecno ne omenja tržaške pokrajinske uprave. Pravno-politični argument so seveda tudi manjšinske skupnosti. Odlok predsednika republike v sklopu državnega zaščitnega zakona poimensko določa 32 občin, kjer se zakon izvaja, kar v zvezi z zaščito Furlanov in Nemcev določajo deželni zaščitni zakoni. Spreminjanje administrativnih mej, da ne govorimo o ukinjanju pokrajin in občin, bi nedvomno vplivalo na raven zaščite slovenske, furlanske in nemške skupnosti. V prid obrambe deželnega statuta govori tudi dobra in učinkovita uprava pokrajin in občin. Pokrajini Trst in Gorica med drugim povezujeta sorodna ozemlja, majhne občine, ki so se že zdavnaj lotile združevanja in racionalizacije javnih služb in storitev, pa res niso simbol potrate javnega denarja, kot jih zmotno opisujejo nekateri. Spalla sinistra