Attività e strumenti di Wealth Planning. Milano, 28 Aprile 2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Attività e strumenti di Wealth Planning. Milano, 28 Aprile 2015"

Transcript

1 Attività e strumenti di Wealth Planning Milano, 28 Aprile 2015

2 Il Gruppo Banca Esperia Gli Azionisti Banca Esperia è la boutique di Private Banking di Mediobanca e Mediolanum, nata nel 2001 e dedicata ai Clienti Private e Istituzionali. L attività del Gruppo Banca Esperia è focalizzata sullo sviluppo di servizi di Consulenza Finanziaria e di Wealth Planning finalizzati all Organizzazione e alla Protezione del patrimonio complessivo dei Clienti. Il Consiglio di Amministrazione Edoardo LOMBARDI Andrea CINGOLI Maurizio CARFAGNA Luigi DEL FABBRO Francesco Saverio VINCI Massimo DI CARLO Carlo CLAVARINO Agostino ARDISSONE Romina GUGLIELMETTI Anna Eugenia Maria OMARINI Presidente Amministratore Delegato Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Indipendente Consigliere Indipendente Consigliere Indipendente Consigliere Indipendente 2

3 Il Gruppo Banca Esperia Evoluzione degli Asset Under Management Le nostre 12 Filiali mld Business Istituzionale 5 mld 3 Business Private 11 mld

4 Il Gruppo Banca Esperia Struttura del Gruppo Il Gruppo Banca Esperia è costituito dalla Capogruppo, Banca Esperia, e da quattro società prodotto che permettono di completare e arricchire i servizi consulenziali per la clientela, grazie ad analisi e soluzioni a supporto di tutto il patrimonio del Cliente in un ottica di Governance e Protezione, Asset Allocation Strategica e Advisory su Beni Aziendali e Immobiliari Banca Esperia Banca specializzata nelle attività di Private Banking che offre Servizi di Consulenza, Servizi Finanziari e Servizi Bancari a Clienti Private e Istituzionali Duemme SGR Duemme International Luxembourg Esperia Servizi Fiduciari Esperia Trust Company Società specializzata nei servizi di Asset Management per i Clienti Private e Istituzionali Attraverso Duemme SGR è possibile accedere ad una gamma di soluzioni di investimento tra le quali Gestioni Patrimoniali, Fondi Immobiliari e Fondi Hedge Società di diritto lussemburghese specializzata nella gestione di comparti di Sicav, SIF e di Mandati di Gestione patrimoniale personalizzati Società specializzata nel fornire una gamma completa di Servizi Fiduciari. L offerta si estende dalla semplice intestazione di beni, alla gestione di Mandati Fiduciari complessi, al servizio di Account Aggregation per la valorizzazione e l analisi del patrimonio complessivo dei Clienti Società di diritto italiano specializzata nell attività di istituzione e amministrazione di Trust interni. Esperia Trust Company opera sia come Trustee sia come Guardiano 4

5 Il Gruppo Banca Esperia: Modello di Business Il modello di business di Banca Esperia è focalizzato sullo sviluppo di servizi di Consulenza dedicato a tutte le componenti del patrimonio, sia finanziario che non (aziende, immobili) ed alla Pianificazione, Organizzazione e Protezione dello stesso (Wealth Planning). Consulenza e Servizi di Investimento (F&PA) Gestioni Patrimoniali (GPS) Sif e Sicav Modello di Business Consul. e Servizi Investimento Corporate & Real Estate Wealth Planning Corporate Advisory Real Estate Advisory Club d investimento Servizi di Supporto al Closing Societario Consulenza in materia di Protezione e Organizzazione del Patrimonio Trust e Servizi Fiduciari Polizze di Private Insurance e Fondi Patrimoniali Punti di Forza Indipendenza/assenza di conflitto d interessi Banca totalmente dedicata all architettura aperta con modello di selezione e monitoraggio dei gestori consolidato Offerta full range Offerta di prodotti e servizi che coprono l intero spettro di potenziali esigenze del cliente (Investimenti finanziari, Governance e protezione del patrimonio e Corporate & Real Estate advisory) Stretta collaborazione con azionisti di riferimento Leader nel corporate e investment banking Risk Management Struttura di risk management articolata e strumenti di controllo e reporting evoluti Organizzazione e competenza Organizzazione della banca strutturata per la creazione di team dedicati alle esigenze articolate e complesse di singole famiglie Team di relationship Manager con background professionali complementari (asset management, financial planning, Corporate&Real Estate) 5

6 Esperia Fiduciaria S.p.A. 1. Attività di Wealth Advisory 2. Gli strumenti di Wealth Planning 6

7 1. Attività di Wealth Advisory a) Il mandato di WA (Wealth Advisory) 7

8 BANKABLE ASSETS BANKABLE ASSETS REAL ESTATE CORPORATE ASSETS L attività di Wealth Advisory WEALTH ADVISORY ASSET MANAGEMENT WEALTH PLANNING BANKABLE ASSETS REAL ESTATE CORPORATE ASSETS CORE SATELLITE ADVISORY STRATEGIC WEALTH ALLOCATION GESTITO ADVISORY AMMINI STRATO WEALTH GOVERNANCE ACCOUNT AGGREGATION Bankable assets Banca Esperia Bankable assets c/o terzi WEALTH PROTECTION 8

9 Il mandato di WA Wealth Advisory: Analisi e definizione ipotesi L analisi di Wealth Advisory è finalizzata alla scelta delle soluzioni maggiormente idonee. STRATEGIC WEALTH ALLOCATION WEALTH GOVERNANCE BANKABLE ASSETS REAL ESTATE CORPORATE WEALTH PROTECTION Delivery & Execution: Utilizzo degli strumenti di supporto La fase di Delivery & Execution viene condotta congiuntamente ai professionisti di riferimento dei clienti. 9

10 Il mandato di WA Aree di analisi e di intervento ricorrenti ADVISORY DELIVERY & EXECUTION Strategic Wealth Allocation Wealth Governance Wealth Protection Fiduciaria Wealth Reporting Trust Servizi Societari Servizi Assicurativi Servizi di Credito Veicoli Dedicati Fondi Immobiliari 10

11 1. Attività di Wealth Advisory b) Strategic Wealth Allocation 11

12 Attività di Wealth Advisory Strategic Wealth Allocation (1/2) Ricognizione dell attuale assetto del Patrimonio e valutazione del bilanciamento e delle modalità di detenzione più adeguate ai fini di una più efficiente organizzazione e amministrazione del Patrimonio. Devono essere considerate le seguenti componenti: Attività finanziarie liquide; Attività finanziarie illiquide; Immobili; Partecipazioni societarie in genere; Partecipazioni in imprese di famiglia; Beni di valore. Valutazione della distribuzione geografica (Italia/Estero) e le implicazioni di rischio implicite; 12

13 Attività di Wealth Advisory Strategic Wealth Allocation (2/2) Rilevazione della composizione del patrimonio immobiliare e quantificazione dei livelli di redditività attuale e prospettica; Rilevazione della situazione finanziaria delle partecipazioni o delle imprese di famiglia per individuare potenziali migliori efficienze anche in termini di partecipazioni ed assetti societari; Identificazione delle possibili opportunità di investimento o disinvestimento immobiliare (esclusi fondi di investimento); Identificazione di possibili efficienti forme di assunzione o dismissione di partecipazioni societarie. 13

14 Wealth Allocation LIVELLO ADVISORY/PLANNING STRATEGIC WEALTH ALLOCATION IMPLEMENTATION EXECUTION ADVISORY CORE/ SATELLITE Gestito Amministrato Advisory Account aggregation ADVISORY REAL ESTATE (check up, ottimizzazione) Club Deals Illiquid Asset Advisory CORPORATE FINANCE (check up, ottimizzazione) Club Deals Illiquid Asset Advisory STRUMENTI DI DELIVERY: Fiduciaria, Trust, Servizi Societari, Credito, SPV, 14

15 1. Attività di Wealth Advisory c) Wealth Governance 15

16 Attività di Wealth Advisory Wealth Governance (1/2) Definizione del perimetro familiare e del patrimonio familiare; Analisi della composizione della famiglia, dei rapporti di parentela, delle modalità di detenzione del patrimonio. Individuazione delle modalità di gestione e di formazione del processo decisionale nell ambito del gruppo familiare; Definizione di una modalità di mantenimento di una linea unitaria di organizzazione e amministrazione del patrimonio familiare in presenza di patrimoni separati fra i vari membri della famiglia; Trasferimento degli assets familiari mantenendo forme diverse di controllo irrevocabile sugli assets (poteri gestori/poteri dispositivi); Semplificazione della gestione contabile dei beni bancabili detenuti tramite società (persona giuridica); 16

17 Attività di Wealth Advisory Wealth Governance (2/2) Ristrutturazione del patrimonio societario partecipativo mediante l analisi di operazioni societarie di natura straordinaria finalizzate alla: Suddivisione o raggruppamento delle singole partecipazioni famigliari; Costituzione di società holding e/o trust di famiglia; Separazione delle componenti immobiliari ed industriali del patrimonio famigliare (es. scissione societaria, conferimento di rami di azienda, apporti a veicoli appositamente costituiti); Altro. Ottimizzazione della allocazione della liquidità fra società e persone fisiche; Sviluppo di soluzioni specifiche di impiego finanziario con finalità no-profit: Costituzione di fondazioni, associazioni, trust; Analisi di investimenti dedicati (Onlus). Ottimizzazione del trasferimento generazionale dei beni. 17

18 Wealth Governance: le strutture societarie Finalità Unità della gestione e della proprietà aziendale Società di persone Srl SpA SapAz Soc. Semplice Ottimizzazione imposizione diretta Ottimizzazione imposizione successoria Passaggio generazionale Fondo imm.re Gestione patrimoni immobiliari Gestione patrimoni mobiliari 18

19 1. Attività di Wealth Advisory d) Wealth Protection 19

20 Attività di Wealth Advisory Wealth Protection Strutturazione delle modalità di protezione del patrimonio famigliare in termini di (a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo): Riservatezza; Difesa dall aggressione dei creditori; Protezione dai rischi professionali (amministratori, sindaci, professionisti, etc.); Protezione di soggetti deboli; Valutazione dell opportunità di utilizzo di strumenti di protezione del patrimonio e della persona quali: Intestazione fiduciaria; Polizza vita; Polizza danni; Trust; Fondo patrimoniale; Patti di famiglia. Organizzazione dell amministrazione dei beni dei figli minori. 20

21 Wealth protection: strategie di protezione SEGREGAZIONE RISERVATEZZA ASSICURAZIONE Strategie di protezione GOVERNANCE DIVERSIFICAZIONE PIANIFICAZIONE 21

22 2. Gli strumenti di Wealth Planning a) I servizi fiduciari 22

23 I Servizi Fiduciari - Overview Il mandato fiduciario è un contratto tramite il quale il fiduciante dà incarico a un terzo di assumere l intestazione el amministrazione di alcuni beni di sua proprietà per suo conto. Il conferimento di tale incarico non comporta il trasferimento della proprietà del patrimonio oggetto di intestazione fiduciaria, ma solo della legittimazione ad esercitare i diritti da esso derivanti. Tale esercizio, peraltro, deve avvenire sulla base delle istruzioni impartite dal fiduciante e viene meno a seguito di revoca del mandato da parte del fiduciante o di morte di quest ultimo. I beni oggetto di mandato rimangono, quindi, di proprietà sostanziale del fiduciante, mentre la proprietà formale dei beni viene trasmessa alla società fiduciaria. Le esigenze soddisfatte dai Servizi Fiduciari Tutela del patrimonio e della persona in ambito finanziario, societario e familiare; Analisi delle attuali modalità di detenzione del patrimonio; Riservatezza. 23

24 I Servizi Fiduciari Caratteristiche del Servizio Assistenza Assistenza professionale per il fiduciante attraverso il ricorso sia alle strutture della società fiduciaria sia alla rete dei professionisti con cui collabora il Cliente. Riservatezza Riservatezza circa l effettivo proprietario dei beni (valori mobiliari, partecipazioni) intestati formalmente alla fiduciaria evitando eventuali tensioni concorrenziali e spendita del nome. Continuità gestionale Supporto nel passaggio generazionale di beni di famiglia, al fine di garantire la continuità gestionale ( Patti di Famiglia ), anche tramite attuazione delle disposizioni dell imprenditore che trasferisce in vita il patrimonio ai discendenti. Supporto gestionale Trasparenza fiscale Supporto nel trasferimento delle partecipazioni e pagamento del prezzo nell ambito delle compravendite, anche attraverso patti di escrow, amministrazione di equity plans o stock option plans. Imputazione fiscale in capo al fiduciante delle operazioni poste in essere dalla fiduciaria in nome proprio, ma per conto esclusivo del fiduciante stesso. Applicazione del regime fiscale previsto per la specifica categoria di beni oggetto del mandato fiduciario. 24

25 I Servizi Fiduciari - Tipologie Intestazione Fiduciaria Mandati Fiduciari Complessi Intestazione valori mobiliari Escrow agreement Servizi di Organizzazione del Patrimonio Amministrazione patti di famiglia (*) Private Client Insurance Assistenza cessione aziende Organizzazione special purpose vehicles Assistenza operazioni di Private Equity Amministrazione partecipazioni Gestione stock option e equity plan Patti di sindacato Pianificazione Mandati di analisi delle modalità di detenzione del patrimonio Account Aggregation Account aggregation (*) nell ambito dell evoluzione legislativa in atto. 25

26 Il Mandato Fiduciario Il Contesto Regolatorio Le società fiduciarie sono state istituite con Legge n del 1939 e la relativa attività è stata da ultimo disciplinata dal decreto del Ministero delle Attività Produttive che è anche l organo di vigilanza - del 16 gennaio Il mandato fiduciario pur non essendo disciplinato in modo specifico dal nostro ordinamento - è unanimemente ricondotto al mandato senza rappresentanza (art e ss. Codice civile) ed è integralmente regolamentato nel suo contenuto dal Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 16 gennaio Gli aspetti civilistici caratterizzanti il mandato fiduciario sono: Separazione tra effettiva proprietà e legittimazione formale; Diritto del fiduciante alla restituzione in qualsiasi momento dei beni affidati alla società fiduciaria; Obbligo della società fiduciaria di eseguire fedelmente le istruzioni scritte impartite dal fiduciante astenendosi dall esercitare qualsiasi altra attività relativa ai beni amministrati. 26

27 Il Mandato Fiduciario Aspetti Fiscali Le operazioni poste in essere dalla fiduciaria in nome proprio, ma per conto esclusivo del fiduciante, sono fiscalmente imputabili allo stesso ( trasparenza fiscale ). Conseguentemente si applica il regime fiscale prescelto dal fiduciante - sulla base della sua situazione soggettiva previa specifica istruzione alla fiduciaria che provvede alternativamente: a comunicarlo alle relative controparti sostituti d imposta; ad applicare eventuali ritenute e/o imposte sostitutive. La società fiduciaria può agire come sostituto d imposta agevolando il netting fra plusvalenze e minusvalenze dei diversi rapporti di gestione amministrativa dei titoli detenuti dal Cliente, nell ambito della categoria Redditi diversi. 27

28 2. Gli strumenti di Wealth Planning b) Il servizio di account aggregation 28

29 P&PS + Bankers P&PS I contenuti del Servizio di Account Aggregation 1. Account Aggregation & Analisi dei Rischi Finanziari Aggregazione dei vari rendiconti Riclassificazioni per asset class, strumento, esposizione valutaria, ecc. Analisi volatilità attesa, Key Rate Duration, Stress Testing, ecc. 2. La view sui mercati di Banca Esperia Scenario Macroeconomico Temi di Investimento View Strategica Qualitativa sulle Asset Class 3. Interventi possibili di Asset Allocation Portafoglio Modello (statistiche e evoluzione probabilistica del montante) Matrice di interventi di asset allocation + commenti 4. Commenti al portafoglio del Cliente e Consigli Operativi Consigli di acquisto/vendita su singoli strumenti con parere motivato 29

30 Account Aggregation & Analisi dei Rischi Finanziari (1/2) I dati dei Rendiconti delle Banche monitorate vengono acquisiti, riclassificati ed esposti in modo che il cliente abbia una visione globale dei suoi investimenti sotto diversi aspetti 30

31 Account Aggregation & Analisi dei Rischi Finanziari (2/2) Il patrimonio monitorato viene sottoposto ad una analisi dei rischi cd. ex-ante, allo scopo di conoscere il profilo complessivo di rischio prospettico del patrimonio e di conseguenza operare scelte di investimento più oculate. 31

32 La view sui mercati di Banca Esperia Il Cliente riceve la sintesi dei nostri documenti di asset allocation 32

33 Interventi possibili di Asset Allocation È possibile definire un portafoglio modello per il Cliente e quindi suggerire gli scostamenti da operare sulle varie controparti. 33

34 Commenti al portafoglio del Cliente e Consigli Operativi I risultati delle analisi sul portafoglio complessivo del cliente vengono commentati ed inoltre vengono proposti consigli di acquisto/vendita di singoli strumenti 34

35 2. Gli strumenti di Wealth Planning c) Il fondo patrimoniale 35

36 Il fondo patrimoniale Caratteri generali I coniugi per atto pubblico o un terzo, anche per testamento, possono costituire un fondo patrimoniale destinando determinati beni, immobili o mobili iscritti in pubblici registri, o titoli di credito a far fronte ai bisogni della famiglia (artt. 167 ss. c.c.). Funzione dell istituto: destinare determinati beni al perseguimento di una funzione esclusiva individuata nel soddisfacimento dei bisogni della famiglia (creazione di un patrimonio separato vincolato). Chi può costituire il fondo: uno o entrambi i coniugi o un terzo. In quest ultimo caso è necessaria l accettazione dei coniugi. Oggetto del fondo patrimoniale: beni immobili, mobili registrati e titoli di credito. Si ritiene possibile che il proprietario di un bene incrementi il fondo patrimoniale dei coniugi con un diritto reale di godimento. Esclusa, invece, la destinazione al fondo di un azienda, in quanto estranea all interesse tutelato dal fondo patrimoniale. Ammessa la conferibilità dei beni futuri purché essi siano determinati. 36

37 Il fondo patrimoniale Costituzione Il fondo patrimoniale può essere istituito: per atto pubblico; per testamento. Può anche non comportare un trasferimento ma la semplice apposizione di un vincolo di destinazione. Il trasferimento al fondo patrimoniale può essere considerato come atto di liberalità. Essendo un atto a titolo gratuito esso è soggetto alla possibile dichiarazione di inefficacia (art. 64 L.F.) o revocatoria fallimentare o ordinaria. 37

38 Il fondo patrimoniale Impiego e amministrazione del fondo La proprietà dei beni del fondo spetta ad entrambi i coniugi, salvo che non sia stabilito diversamente dall atto costitutivo. In virtù del vincolo di destinazione che caratterizza il fondo patrimoniale i frutti dei beni costituenti il fondo patrimoniale devono essere impiegati per i bisogni della famiglia. L amministrazione dei beni costituenti il fondo patrimoniale spetta solamente ai coniugi secondo le regole della comunione legale. 38

39 Il fondo patrimoniale Vincoli principali Vincolo di destinazione: in forza di tale vincolo il fondo patrimoniale viene considerato come un patrimonio separato. Vincolo di indisponibilità: i coniugi hanno l obbligo di destinare al soddisfacimento dei bisogni familiari ogni utilità derivante dai beni del fondo. Tale vincolo comporta anche, nel caso in cui i coniugi siano contitolari del diritto di proprietà, l inefficacia di alcuni atti di disposizione giuridica degli stessi (art. 169 c.c.). Vincolo di inespropriabilità: soffre di un limite anche l azione esecutiva dei creditori dei coniugi, i quali possono soddisfarsi sui beni del fondo e sui frutti di essi esclusivamente in relazione a debiti assunti per fare fronte ai bisogni della famiglia, in caso di obbligazioni contratte per scopi estranei, di inconsapevolezza dell estraneità da parte del creditore (art. 170 c.c.). 39

40 Il fondo patrimoniale Alienazione dei beni del fondo: art. 169 c.c. Non si possono alienare, ipotecare, dare in pegno, vincolare beni del fondo patrimoniale se non con il consenso di entrambi i coniugi (se non vi sono figli minori). Se ci sono figli minori è necessario il consenso dei coniugi e l autorizzazione concessa dal giudice, nei soli casi di necessità ed utilità evidente. 40

41 Il fondo patrimoniale Cessazione Cause: annullamento o scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio. Se vi sono figli: il fondo dura fino alla maggiore età dell ultimo figlio. Il giudice può dettare, su istanza di chi vi abbia interesse, norme sulla destinazione del fondo. In più, considerate le condizioni economiche dei genitori e dei figli il giudice può attribuire, in proprietà o godimento, beni del fondo. Se non vi sono figli: si applicano le disposizioni sullo scioglimento della comunione legale. 41

42 Il fondo patrimoniale Fondo patrimoniale e fallimento Ipotesi di fallimento di entrambi i coniugi: il fondo in tale caso viene appreso all attivo del fallimento: limitatamente ai frutti se i coniugi avevano il godimento del bene; dell intero bene se i coniugi erano in proprietà. In tale caso si formerà una massa separata destinata al soddisfacimento di una massa soltanto di creditori. Il fondo infatti potrà essere aggredito se sussistono i presupposti e nei limiti dell articolo 170 c.c. dai creditori della famiglia. Ipotesi di fallimento di uno dei coniugi: in questo caso il fondo non viene appreso all attivo del fallimento. Il fallimento di uno dei due coniugi non fa venire meno il fondo patrimoniale. Il fondo resta in tale caso insensibile al fallimento. 42

43 Il fondo patrimoniale Aspetti fiscali: imposta di registro (1/2) Fondo costituito su beni già in proprietà dei coniugi: imposta di registro (art. 11, parte prima Tariffa D.P.R. 131/1986). Fondo costituito su bene già di proprietà di uno dei coniugi, che la mantiene: imposta di registro (art. 11, parte prima Tariffa D.P.R. 131/1986). Fondo costituito su bene già di proprietà di uno dei coniugi, che non si riserva la proprietà: in caso di accettazione del coniuge, si applicano le norme in materia di donazioni sul 50% del valore. Fondo costituito da un terzo che non mantiene la proprietà: si applicano le norme in materia di donazione. Fondo costituito da un terzo che se ne riserva la proprietà: si applicano le norme in materia di atti a titolo gratuito, perché vi è beneficio per i coniugi. 43

44 Il fondo patrimoniale Aspetti fiscali: imposte ipotecarie e catastali (2/2) Se la costituzione del fondo non comporta il trasferimento del bene l apposizione del vincolo comporta l applicazione della imposta ipotecaria in misura fissa (art. 4 Tariffa D. Lgs. 347/1990). Se la costituzione del fondo comporta un trasferimento sono dovute l imposta ipotecaria (2%) e catastale (1%) (art. 10 D. Lgs. 347/1990). 44

45 2. Gli strumenti di Wealth Planning d) Le polizze di Private Insurance 45

46 La polizza assicurativa Caratteri generali (1/2) L assicurazione sulla vita è un contratto tra un soggetto contraente ed un impresa di assicurazione che si obbliga a pagare un capitale o una rendita al verificarsi dell evento assicurato (morte, sopravvivenza). Il contraente è la persona che perfeziona il contratto con l assicuratore, definisce il contenuto della polizza (durata, gestione dell attivo, clausola beneficiaria), paga il/i premio/i, agisce sul contratto. L assicurato è la persona fisica sulla quale è basato il rischio/evento. I beneficiari in caso di vita sono coloro che riceveranno le prestazioni in caso di vita dell assicurato alla scadenza del contratto (presenti solo in caso di un contratto a durata determinata ). I beneficiari in caso di decesso sono coloro che riceveranno le prestazioni in caso di decesso dell assicurato prima della scadenza del contratto. 46

47 La polizza assicurativa Caratteri generali (2/2) Oggetto del contratto: contratto di assicurazione sulla vita di tipo unit linked in base al quale, a fronte del pagamento da parte del contraente di un premio iniziale e di eventuali premi aggiuntivi, la compagnia assicurativa si impegna a corrispondere alternativamente: ai soggetti beneficiari indicati dal contraente, l indennità assicurativa in caso di decesso dell assicurato; il valore di riscatto della polizza, a richiesta del contraente. Il premio iniziale e gli eventuali incrementi successivi sono investiti e rappresentati da quote di un fondo dedicato collegato alla polizza, fondo la cui gestione è affidata ad una Sgr che svolge in maniera professionale tale attività. Il contraente può designare uno o più beneficiari della prestazione in caso di decesso dell assicurato. La designazione può essere in qualsiasi momento revocata o modificata dal contraente in vita. 47

48 La polizza assicurativa Soggetti coinvolti La sottoscrizione di una polizza coinvolge tre tipologie di soggetti: contraente: soggetto che stipula il contratto con la compagnia assicurativa e si impegna a pagare il premio. Il contraente è il titolare a tutti gli effetti del contratto. Si possono avere anche polizze con più contraenti; assicurato: persona fisica (generalmente al massimo due) sulla cui vita è stipulato il contratto. Può coincidere con il contraente; beneficiario: soggetto a cui sono erogate le prestazioni assicurative nel caso si verifichi l evento assicurato. 48

49 La polizza assicurativa Aspetti normativi (1/2) Protezione del patrimonio: impignorabilità e insequestrabilità I capitali non possono essere sottoposti ad azione esecutiva o cautelare (se i conferimenti sono eseguiti da oltre un anno rispetto all apertura di un eventuale fallimento). Inoltre la polizza può costituire garanzia per operazioni di finanziamento (sulla base di una richiesta esplicita del contraente) se collocata tramite un broker-. Dalla lettura congiunta dei commi dell art del Codice Civile si evince che: l impignorabilità e l insequestrabilità si consolidano dal primo minuto della polizza per quanto riguarda i frutti del capitale conferito in polizza; per quanto riguarda il capitale valgono i termini della revocatoria ordinaria e fallimentare e le condizioni di cui sopra si consolidano al momento in cui risultano trascorsi i periodi definiti dalle norme. 49

50 La polizza assicurativa Aspetti normativi (2/2) Riservatezza Ulteriore protezione nel caso in cui si utilizzi una società fiduciaria come contraente. In caso di sottoscrizione di polizza estera (raccomandabile) l utilizzo di una società fiduciaria come contraente ed il deposito della polizza in deposito amministrato presso la banca esonera il contribuente dalla compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi annuale. Flessibilità nel riscatto della polizza; nella modifica dei beneficiari in qualunque momento. Vengono fatti salvi in ogni caso i diritti dei legittimari eventualmente lesi dalla legittima; nella gestione del sottostante e negli strumenti utilizzabili; nel numero dei contraenti (anche due) e dei beneficiari. 50

51 La polizza assicurativa Aspetti fiscali (1/4) In caso di decesso dell assicurato gli eredi non pagano l imposta di successione sul montante. Differimento dell imposta in caso di recesso anticipato. Solo al momento di riscatto della polizza si pagano le imposte (capital gain) relative all incremento di valore della polizza, connesso al risultato agli investimenti sottostanti e le imposte di bollo. I beneficiari ricevono una percentuale aggiuntiva sul valore del premio al momento del decesso dell assicurato. Esonero dalla compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi annuale: sottoscrivendo la polizza direttamente a nome del contraente ed inserendo il contratto di polizza in un deposito amministrato presso la banca e canalizzando presso la stessa banca i flussi della polizza; utilizzando una società fiduciaria come contraente ed inserendo la polizza in un deposito in regime fiscale amministrato presso la fiduciaria. 51

52 La polizza assicurativa Aspetti fiscali (2/4) Differimento della tassazione I proventi finanziari sono capitalizzati nella polizza e il momento impositivo è differito al momento del riscatto (totale o parziale). Il fenomeno del differimento della tassazione crea un vantaggio finanziario di capitalizzazione composta Gestione Gestione in Polizza Anni 52

53 La polizza assicurativa Aspetti fiscali (3/4) Ipotesi di liquidazione per riscatto I redditi che derivano da contratti di assicurazione sulla vita (differenziale fra il valore del premio versato ed il montante del valore della polizza) si qualificano come redditi di capitale ai sensi dell articolo 44, comma 1, lettera g-quater) del TUIR. In caso di riscatto, parziale o totale, di polizze assicurative di tipo finanziario (unit linked), emesse da compagnie di assicurazione di diritto estero che operano in Italia in libera prestazione di servizi (LPS): l imposta sostitutiva può essere applicata direttamente dalla compagnia assicurativa nell ipotesi che la stessa abbia scelto di svolgere la funzione di sostituto d imposta. In tale caso la compagnia, ogni anno, versa un anticipo delle imposte sui redditi da utilizzarsi in caso di rimborso/riscatto; in ipotesi contraria, l imposta sostitutiva viene applicata dall intermediario depositario scomputando le imposte versaste, ogni anno, per conto del cliente. Qualora la polizza non fosse depositata presso un intermediario il cliente deve dichiarare la plusvalenza nel Quadro RM della dichiarazione dei redditi. 53

54 La polizza assicurativa Aspetti fiscali (4/4) (segue) Liquidazione per riscatto totale o parziale Le somme corrisposte ai beneficiari in caso di vita dell assicurato (i.e. riscatto parziale o totale) sono soggette all imposta sostitutiva del 12,50% - 20% - 26% per la parte che eccede i premi versati (art. 41 bis D.L. n. 269/03). In particolare, per quanto riguarda riscatti parziali o totali effettuati successivamente all 1 luglio 2014, la parte di utile maturata: dopo tale data sarà tassata al 12,50% - 26%; tra il 1 gennaio 2012 e il 30 giugno 2014 sarà tassata al 12,50% - 20%; prima del 31 dicembre 2011 sarà tassata al 12,50%. 54

55 2. Gli strumenti di Wealth Planning e) Il Trust 55

56 Il trust Caratteri generali Il trust è un rapporto in virtù del quale un soggetto (disponente) trasferisce la proprietà di determinati beni ad un terzo (trustee) affinché quest ultimo li amministri e gestisca, in maniera autonoma e dinamica, nell interesse di uno o più beneficiari o per il raggiungimento di uno scopo, talora sotto la supervisione di un guardiano. Funzione dell istituto: attraverso il trust sono perseguibili svariate finalità che spaziano dalla tutela di patrimoni al passaggio generazionale di beni e aziende familiari fino ad arrivare all assistenza di soggetti deboli. Chi può istituire il trust: qualsiasi soggetto, persona fisica o giuridica. Oggetto del trust: tutti i beni facenti parte del patrimonio familiare e aziendale di un soggetto (ad es. titoli di credito, conti bancari e somme di denaro, azioni di aziende di famiglia, quote di società immobiliari, preziosi ed opere d arte, quote di fondi comuni di investimento, azioni quotate in Italia o all Estero, immobili). 56

57 Il trust Legittimazione interna dell istituto In Italia il trust trova legittimazione giuridica a seguito dell adesione del nostro Paese alla Convenzione de L Aja del 1 luglio 1985, resa esecutiva ed in vigore dal 1 gennaio Il nostro legislatore fiscale, a sua volta, con la legge Finanziaria del 2007 e con alcune circolari dell Agenzia delle Entrate, prima fra tutte la n. 48/E, ha regolamentato gli aspetti fiscali e tributari dell istituto, riconoscendone, così, indirettamente, la legittimità di utilizzo in Italia. 57

58 Il trust Istituzione Le modalità di istituzione di un trust in Italia sono due: atto tra vivi; testamento. La prassi dei trust interni normalmente prevede un atto istitutivo di trust meramente programmatico, a cui si affiancano negozi dispositivi ad hoc tramite i quali si effettua il conferimento dei beni al trust. Il conferimento di beni al trust può essere considerato come atto di liberalità. Essendo un atto a titolo gratuito esso è soggetto alla possibile dichiarazione di inefficacia (art. 64 L.F.) o revocatoria fallimentare o ordinaria. 58

59 Il trust Impiego e amministrazione dei beni conferiti in trust Il disponente istituendo il Trust e conferendo in esso i propri beni perde la proprietà di tali beni a favore del trustee che ne diventa a tutti gli effetti proprietario. Il trustee è, comunque, un proprietario fiduciario e, pertanto, deve impiegare quanto gli viene trasferito e disporne esclusivamente secondo le disposizioni dell atto istitutivo di trust. È possibile prevedere all interno dell atto istitutivo di trust la nomina di un soggetto, il c.d. guardiano, affidando allo stesso la funzione di supervisore dell operato del trustee. I beni costituenti il fondo in trust, a meno che l atto istitutivo di trust ponga divieti in tal senso, possono essere alienati, ipotecati, dati in pegno, vincolati dal trustee per realizzare le finalità previste dall atto medesimo. 59

60 Il trust Cessazione La scelta del termine finale di durata del trust con la connessa attribuzione dei beni costituenti il fondo in trust ai beneficiari è rimessa alla libera discrezionalità del disponente e va formalizzata nell atto istitutivo di trust. Non esiste preclusione alcuna circa la possibilità di ipotizzare addirittura trust di durata illimitata. 60

61 Il trust I vantaggi (1/2) I principali vantaggi derivanti dal ricorso ad un trust sono: la segregazione patrimoniale: il patrimonio del trust risulta separato rispetto a quello personale del disponente, del trustee e dei beneficiari. La conseguenza più importante di un simile stato di fatto è che qualunque vicenda personale e patrimoniale possa colpire queste figure non travolge mai i beni segregati in trust; l unitarietà e la continuità di gestione di un patrimonio: il trustee, essendo l unico proprietario del fondo in trust, può assicurare una gestione unitaria e continua nel tempo dello stesso, in conformità agli scopi e nel rispetto dei limiti individuati dal disponente nell atto istitutivo di trust; 61

62 Il trust I vantaggi (2/2) (segue) l ultrattività: attraverso il trust il disponente può perseguire determinate finalità il cui orizzonte temporale di realizzazione è svincolato dalla sua esistenza in vita, attribuendo così certezza all attuazione degli scopi che potrebbe, invece, essere frustrata dalla sua morte e che, quindi, non sono raggiungibili attraverso gli istituti giuridici tradizionali; la garanzia di riservatezza: poiché il trust determina l insorgenza di una nuova situazione proprietaria in capo ad un soggetto (il trustee) diverso dal disponente, si può ricorrere al suo utilizzo qualora si vogliano compiere determinate operazioni in piena riservatezza. 62

63 Il trust Aspetti fiscali (1/3) Dal punto di vista fiscale nell odierna prassi della Agenzia delle Entrate la segregazione in trust di beni è assimilata ad una donazione diretta dei beni compiuta dal disponente-conferente a favore dei beneficiari del fondo che possono essere individuati nell atto istitutivo del trust. Trovano quindi applicazione le ordinarie aliquote e franchigie proprie del novellato tributo successorio: 4%, per le devoluzioni a favore del coniuge e dei parenti in linea retta (con euro ,00 di franchigia per ciascun beneficiario); 6%, per le devoluzioni in favore di fratelli e sorelle (con euro ,00 di franchigia per ciascun beneficiario); 6%, per le devoluzioni in favore di parenti fino al quarto grado e degli affini in linea retta e in linea collaterale fino al terzo grado; 8%, per le devoluzioni in favore di altri soggetti o quando il beneficiario non sia individuato. 63

64 Il trust Aspetti fiscali (2/3) Sempre dal punto di vista fiscale, con riferimento alla fase segregazione in trust di beni, è possibile ricordare i seguenti casi particolari: nel caso di segregazione di beni immobili esistenti in Italia, in aggiunta all imposta di successione e donazione, si ha l applicazione delle imposte ipotecarie e catastali secondo le aliquote ordinarie (3% del valore degli immobili o dei diritti reali immobiliari accertato agli effetti delle imposte di registro o di successione e donazione); nel caso di devoluzioni in favore di soggetti portatori di handicap, trova applicazione la franchigia di euro ,00 per ciascun beneficiario, indipendentemente dal grado di parentela; nel caso di devoluzioni in favore dei soggetti indicati nell art. 3 del D. Lgs. 31 ottobre 1990 n. 346 (ad esempio Stato, regioni, province e comuni, enti pubblici, fondazioni, ONLUS) si ha l esenzione dall imposizione; 64

65 Il trust Aspetti fiscali (3/3) (segue) nel caso di conferimento di aziende o partecipazioni di controllo a favore del coniuge o dei discendenti, a condizione che gli aventi causa proseguano l esercizio dell attività di impresa o detengano il controllo per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento, si ha l esenzione dall imposizione ai sensi dell art. 3, comma 4-ter del D. Lgs. 31 ottobre 1990 n Tale tassazione avviene a titolo definitivo; di conseguenza, l attribuzione al termine finale del trust ai beneficiari dei beni costituenti il fondo in trust non sconta alcuna ulteriore imposizione, anche qualora i beni abbiano incrementato il loro valore rispetto alla dotazione originaria, eccezion fatta per l attribuzione di immobili esistenti in Italia, che vede l applicazione delle imposte ipotecarie e catastali nella misura sopra indicata. 65

66 2. Gli strumenti di Wealth Planning f) Analisi differenziale fra gli strumenti 66

67 Confronti Trust e fondo patrimoniale (1/3) Affinità: entrambi gli istituti assicurano la protezione del patrimonio. Differenze: mentre un trust può essere istituito da qualsiasi soggetto, il fondo patrimoniale presuppone una famiglia legittima. Ne consegue che una coppia di fatto non può utilizzare il fondo patrimoniale. Analogo discorso vale per i casi in cui i soggetti da tutelare non facciano parte della famiglia nucleare (ovvero i due coniugi e i figli legittimi). Sono inoltre dubbi gli effetti che la separazione ha sulla vita del fondo, mentre il divorzio ne comporta automaticamente la cessazione; i beni destinabili al fondo patrimoniale sono circoscritti alle fattispecie di cui all art. 167 c.c. (beni immobili, mobili registrati e titoli di credito vincolati rendendoli nominativi); nel trust può essere conferita una qualsiasi altra posizione soggettiva (denaro, beni mobili, quote sociali non azionarie, altri strumenti finanziari, etc.); 67

68 Confronti Trust e fondo patrimoniale (2/3) Differenze (segue): la finalità perseguita con il fondo patrimoniale è esclusivamente la protezione dei beni ivi conferiti; con il trust sono realizzabili anche altri scopi quali ad esempio la realizzazione del passaggio generazionale, la tutela di soggetti deboli, il mantenimento dell unitarietà di un bene, etc.; il vincolo di destinazione del fondo è piuttosto labile rispetto a quello realizzato tramite l istituzione di un trust, specie se consideriamo gli indirizzi giurisprudenziali inclini ad ammettere lo scioglimento consensuale del fondo e l ampia derogabilità delle regole sull alienazione dei beni (ad es. il principio di inalienabilità di cui all art. 169 c.c. se non con il consenso unanime dei coniugi e l autorizzazione del giudice tutelare in presenza di figli minori è agevolmente eluso). Senza contare poi che i creditori, sebbene limitatamente a obbligazioni assunte per i bisogni della famiglia, possono soddisfarsi sui beni ed i frutti del fondo, di conseguenza l effetto segregativo non è totale; 68

69 Confronti Trust e fondo patrimoniale (3/3) Differenze (segue): il fondo patrimoniale, a differenza del trust, assicura l effetto segregativo a tempo determinato e senza alcun effetto di passaggio generazionale dei beni: i beni costituenti il fondo ritornano, infatti, ai conferenti al momento di cessazione del vincolo; nel fondo patrimoniale l amministrazione dei beni resta ai coniugi, nel trust, invece, è affidata ad un terzo, il trustee, e questo consente di assicurare unitarietà di gestione dei beni anche in caso di disaccordo tra i coniugi. 69

70 Confronti Trust e polizza assicurativa (1/3) Affinità: sia con il trust che tramite la sottoscrizione di una polizza il contraente si spoglia in modo definitivo della disponibilità di parte o di tutti i suoi beni; al pari del trust, nella polizza i beni conferiti sono protetti da qualsiasi vicenda che riguardi il contraente o il beneficiario e le somme dovute dall assicuratore sono impignorabili ed insequestrabili; entrambi gli strumenti assicurano piena riservatezza verso terzi in merito ai beneficiari del patrimonio; entrambi gli strumenti assicurano la possibilità di designare in un momento successivo (anche tramite disposizione testamentaria) i beneficiari e di revocarli. 70

71 Confronti Trust e polizza assicurativa (2/3) Differenze: nella polizza possono essere conferiti patrimoni liquidi o costituiti da titoli quotati; nel trust è possibile, invece, segregare qualsiasi bene; i beneficiari della polizza non hanno alcun vincolo di destinazione sulle somme incassate e possono disporne liberamente; chi ha stipulato l assicurazione non ha, pertanto, alcuna certezza che l impiego in concreto realizzato sia quello che egli avrebbe voluto. Nel trust, invece, il disponente può delineare a monte ogni aspetto relativo all utilizzo e alla destinazione finale dei beni costituenti il fondo in trust, subordinando, altresì, l attribuzione di taluni benefici anche al verificarsi di determinate condizioni (ad esempio: mio figlio sarà beneficiario di euro ,00 se prenderà una laurea con il massimo dei voti) o al sopravvenire di un certo termine (ad esempio: mio figlio sarà beneficiario di euro ,00 quando compirà il diciottesimo anno di età); in caso di estinzione anticipata della polizza nella maggior parte dei casi vi sono delle penali da pagare, così come in caso di richiesta di rimborso parziale; questo non accade mai nel trust; 71

72 Confronti Trust e polizza assicurativa (3/3) Differenze (segue): se il beneficiario della polizza accetta, non è più possibile variare il contratto; il trust, invece, è atto unilaterale del disponente e, di conseguenza, non richiede o contempla alcuna possibilità di accettazione da parte di terzi; la scadenza della polizza fa venir meno l effetto segregativo; di conseguenza, se il beneficiario della polizza ha dei creditori essi possono aggredire quella liquidità. Nel trust, è, invece, possibile prevenire tale eventualità tramite clausole ad hoc; è dubbio che l impignorabilità e l insequestrabilità prevista dalla legge in relazione alle somme dovute dall assicuratore si estenda alle polizze finanziarie, ritenendosi limitata a quanto corrisposto esclusivamente in relazione a polizze previdenziali. 72

73 Riepiloghi Trust, fondo patrimoniale e polizza assicurativa (1/3) Trust Fondo patrimoniale Polizza assicurativa Soggetti costituenti Qualsiasi soggetto Esclusivamente persone legate da vincolo matrimoniale Beni Qualsiasi bene Esclusivamente beni immobili, mobili registrati e titoli di credito vincolati Durata Potenzialmente illimitata Quanto dura il matrimonio, con l eccezione della sua ultrattività in presenza di figli minori (in tal caso dura fino al raggiungimento della maggiore età del figlio più giovane di età) Qualsiasi soggetto Prevalentemente somme di denaro Morte dell assicurato o scadenza del contratto 73

74 Riepiloghi Trust, fondo patrimoniale e polizza assicurativa (2/3) Trust Fondo patrimoniale Polizza assicurativa Finalità Le più svariate purché lecite Soddisfacimento dei bisogni della famiglia Forma Nessuna forma in particolare per l istituzione e per il conferimento di liquidità/strumenti finanziari; atto pubblico per il trasferimento di immobili e partecipazioni societarie (o girata per azioni) Atto pubblico o disposizione testamentaria Proprietà dei beni Il trustee I coniugi in pari quota L assicuratore Soddisfacimento di esigenze di pianificazione, protezione, risparmio, investimento, previdenza Nessuna forma obbligatoria; è richiesta la forma scritta solo a fini probatori 74

75 Riepiloghi Trust, fondo patrimoniale e polizza assicurativa (3/3) Trust Fondo patrimoniale Polizza assicurativa Amministrazione Il trustee I coniugi, secondo le regole della comunione legale Protezione da aggressioni sui beni La protezione dei beni è totale I beni del fondo patrimoniale ed i frutti possono essere aggrediti solo dai creditori della famiglia L assicuratore Le somme dovute dall assicuratore al contraente o al beneficiario della polizza sono impignorabili e insequestrabili: tuttavia, la scadenza della polizza fa venire meno l effetto segregativo e, di conseguenza, se il beneficiario della polizza ha dei creditori essi possono aggredire quella liquidità 75

76 Riepiloghi STRUMENTO VANTAGGI SVANTAGGI NOTE TRUST Segregazione del patrimonio Elasticità nell attribuzione di benefici, potendosi anche subordinare l erogazione degli stessi al verificarsi di una condizione o al sopravvenire di un termine. Gestione affidata ad un soggetto terzo Irreversibilità fino a scadenza Soluzione ottimale per la gestione di patrimoni complessi e diversificati FONDO PATRIMONIALE Segregazione del patrimonio Mantenimento della gestione diretta degli assets Semplicità di costituzione e gestione Collegato all istituto civilistico del matrimonio Attribuisce maggiore tutela in presenza di figli minori Soluzione ottimale per la gestione del patrimonio immobiliare POLIZZA ASSICURATIVA Segregazione del patrimonio Reversibilità Ottimizzazione fiscale Gestione affidata ad un soggetto terzo Non applicabile alla componente immobiliare del patrimonio I beneficiari non hanno vincoli di destinazione sulle somme incassate e possono disporne liberamente Soluzione ottimale per la componente mobiliare del patrimonio 76

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

La fiscalità dei trust di interesse familiare: casi particolari e confronto con strumenti alternativi

La fiscalità dei trust di interesse familiare: casi particolari e confronto con strumenti alternativi La fiscalità dei trust di interesse familiare: casi particolari e confronto con strumenti alternativi Avv. Massimo Antonini 11 marzo 2011 massimo.antonini@chiomenti.net Patti di famiglia Caratteristiche

Dettagli

FONDO, TRUST, VINCOLO DI DESTINAZIONE NOTAIO EMANUELE DE MICHELI

FONDO, TRUST, VINCOLO DI DESTINAZIONE NOTAIO EMANUELE DE MICHELI TUTELA PATRIMONIALE FONDO, TRUST, VINCOLO DI DESTINAZIONE NOTAIO EMANUELE DE MICHELI Fonti normative FONDO PATRIMONIALE: artt. 167 ss. cod. civ. Fonti normative FONDO PATRIMONIALE: artt. 167 ss. cod. civ.

Dettagli

FONDO PATRIMONIALE (artt. 167-171 C.C.)

FONDO PATRIMONIALE (artt. 167-171 C.C.) FONDO PATRIMONIALE (artt. 167-171 C.C.) COSTITUZIONE AMMINISTRAZIONE EFFICACIA OPPONIBILITA REVOCATORIA CESSAZIONE REGIME FISCALE DOTT.SSA ALESSANDRA DE LEONARDIS OBIETTIVI DEL FONDO CONCETTO DI FAMIGLIA

Dettagli

Family by out e successione d azienda

Family by out e successione d azienda Family by out e successione d azienda Analisi casi concreti Milano, 28 Aprile 2015 Family by out e successione d azienda 1. Famiglia Bianchi 2. Famiglia Rossi 2 1. Famiglia Bianchi Ristrutturazione Gruppo

Dettagli

Il passaggio generazionale: questioni giuridiche e fattori di successo - aspetti giuridici -

Il passaggio generazionale: questioni giuridiche e fattori di successo - aspetti giuridici - Il passaggio generazionale: questioni giuridiche e fattori di successo - aspetti giuridici - Verona, 29 settembre 2011 Avv. Simone Rossi Passaggio generazionale Trasferimento della proprietà e della gestione

Dettagli

Passaggio generazionale: fiscalità tra vincoli ed opportunità

Passaggio generazionale: fiscalità tra vincoli ed opportunità Il passaggio generazionale nella Famiglia e nell Impresa Passaggio generazionale: fiscalità tra vincoli ed opportunità Paolo Ludovici Bergamo, 2 luglio 2013 Imposta sulle successioni e donazioni: aliquote

Dettagli

Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000

Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 by www.finanzaefisco.it OGGETTO: Trattamento tributario degli atti di costituzione del fondo patrimoniale. L argomento oggetto

Dettagli

GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama

GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama SUPPLEMENTO AL PROSPETTO D OFFERTA AL PUBBLICO DI QUOTE DEL FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE GROUPAMA FLEX APERTO DI DIRITTO ITALIANO

Dettagli

TUTELA E TRASMISSIONE DEI PATRIMONI

TUTELA E TRASMISSIONE DEI PATRIMONI Master di specializzazione TUTELA E TRASMISSIONE DEI PATRIMONI La tutela dei patrimoni familiari e la corretta gestione del passaggio generazionale rappresentano oggi una assoluta priorità per garantire

Dettagli

WEALTH MANAGEMENT ADVISORY

WEALTH MANAGEMENT ADVISORY WEALTH MANAGEMENT ADVISORY Lo Studio Legale Scala, fondato nel 1999 dall Avv. Antonio Scala, fornisce servizi di assistenza legale in ambito giudiziale e stragiudiziale in materia bancaria, finanziaria,

Dettagli

La Pianificazione Successoria. le Polizze Vita PFACADEMY. I percorsi formativi. Sommario. Seminario di 8 ore

La Pianificazione Successoria. le Polizze Vita PFACADEMY. I percorsi formativi. Sommario. Seminario di 8 ore www.professionefinanza.com 2011 I percorsi formativi DI PFACADEMY Sommario La presentazione pag 2 Il Programma pag 3 Le Finalità Sede e durata La Pianificazione Successoria dei patrimoni tramite le Polizze

Dettagli

RISOLUZIONE N. 102/E

RISOLUZIONE N. 102/E RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale

Dettagli

Analisi comparativa degli strumenti di protezione del patrimonio

Analisi comparativa degli strumenti di protezione del patrimonio Analisi comparativa degli strumenti di protezione del patrimonio Avv. Fabrizio Vedana 1 STRUMENTI A DISPOSIZIONE HOLDING DI FAMIGLIA PATTI DI FAMIGLIA FONDAZIONI MANDATO FIDUCIARIO ATTI DI DESTINAZIONE

Dettagli

Fiscalità e adempimenti nella successione delle attività imprenditoriali e professionali. Questioni aperte

Fiscalità e adempimenti nella successione delle attività imprenditoriali e professionali. Questioni aperte PASSAGGIO GENERAZIONALE. ASPETTI PSICOLOGICI, CIVILISTICI, FINANZIARI E FISCALI Fiscalità e adempimenti nella successione delle attività imprenditoriali e professionali. Questioni aperte PROF. DOTT. ALBERTO

Dettagli

2012 Italfiduciaria Srl

2012 Italfiduciaria Srl 1 Intestazione di quote societarie Le partecipazioni vengono date in amministrazione fiduciaria con le seguenti modalità: Sottoscrizione del capitale in sede di costituzione della società, aumento di capitale

Dettagli

CIRCOLARE N. 62 /E. Roma, 31 dicembre 2003. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso

CIRCOLARE N. 62 /E. Roma, 31 dicembre 2003. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso CIRCOLARE N. 62 /E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 31 dicembre 2003 Oggetto: Modificazioni delle disposizioni tributarie riguardanti i contratti assicurativi stipulati con imprese non

Dettagli

LA POLIZZA AL.FA. DOPO DI NOI proteggere il risparmio delle persone con disabilità

LA POLIZZA AL.FA. DOPO DI NOI proteggere il risparmio delle persone con disabilità LA POLIZZA AL.FA. DOPO DI NOI proteggere il risparmio delle persone con disabilità novembre 2010 Documento commerciale ad uso interno per tutte le filiali della BANCA DEI TERRITORI del GRUPPO INTESA SANPAOLO.

Dettagli

STUDIO DE POLI - VENEZIA

STUDIO DE POLI - VENEZIA IL TRUST: COS È, IN BREVE di Ilaria Della Vedova Avvocato dello Studio De Poli Venezia Membro dell organismo Professionisti Accreditati in materia di Trust 1) Che cos è il trust? È un istituto di origine

Dettagli

Regime del risparmio gestito

Regime del risparmio gestito Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 323 25.11.2013 Regime del risparmio gestito Determinazione del risultato netto di gestione - R.M. 76/E/2013 - Categoria: Imposte dirette Sottocategoria:

Dettagli

RISOLUZIONE N. 16/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 16/E QUESITO RISOLUZIONE N. 16/E Direzione Centrale Normativa Roma, 16 febbraio 2015 OGGETTO: Consulenza giuridica - Individuazione del soggetto tenuto all applicazione delle ritenute ed imposte sostitutive sui redditi

Dettagli

RISOLUZIONE N. 341/E

RISOLUZIONE N. 341/E RISOLUZIONE N. 341/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 23 novembre 2007 OGGETTO: Istanza di interpello - Donazione di azienda e continuazione dell attività d impresa in forma societaria

Dettagli

AZ INFINITY LIFE Proietta il valore del tuo investimento oltre il tempo. 20 Marzo 2012

AZ INFINITY LIFE Proietta il valore del tuo investimento oltre il tempo. 20 Marzo 2012 AZ INFINITY LIFE Proietta il valore del tuo investimento oltre il tempo 20 Marzo 2012 UNA SOLUZIONE ESCLUSIVA CHE APRE NUOVI ORIZZONTI AZ Infinity Life è l esclusiva polizza vita Unit Linked* che consente

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

LA MANOVRA ESTIVA 2008

LA MANOVRA ESTIVA 2008 Seminario LA MANOVRA ESTIVA 2008 Arezzo 8 ottobre 2008 Lucca 9 ottobre 2008 Firenze 14 ottobre 2008 D.L. n. 112/2008 Il nuovo regime fiscale dei fondi di investimento immobiliari Dott. Fabio Giommoni Fondi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

Le norme tributarie disciplinanti la liquidazione

Le norme tributarie disciplinanti la liquidazione Le norme tributarie disciplinanti la liquidazione Art. 182 Tuir: regole di determinazione del reddito d impresa durante la fase di liquidazione; Art. 17 e 21 Tuir: condizioni e modalità per la tassazione

Dettagli

PROTEZIONE E OPPORTUNITà IN UN UNICA SOLUZIONE

PROTEZIONE E OPPORTUNITà IN UN UNICA SOLUZIONE PROTEZIONE E OPPORTUNITà IN UN UNICA SOLUZIONE PIù SICUREZZA AL TUO FUTURO CORE Multiramo di Fineco è la nuova soluzione assicurativa che unisce le tutele di una polizza alle opportunità dell investimento

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

Come cambia l antiriciclaggio

Come cambia l antiriciclaggio Come cambia l antiriciclaggio Chi sono i titolari effettivi? Chi è l esecutore e cosa deve essere inserito nell AUI Iside Srl Milano 20 settembre 2013 Avv. Sabrina Galmarini - Partner Il titolare effettivo

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

BIL Wealth Management La gestione discrezionale su misura

BIL Wealth Management La gestione discrezionale su misura _ IT PRIVATE BANKING BIL Wealth Management La gestione discrezionale su misura Abbiamo gli stessi interessi. I vostri. PRIVATE BANKING BIL Wealth Management UN MANDATO DI GESTIONE DISCREZIONALE SU MISURA

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio

Dettagli

Global Assicurazioni Garanzia di successo per i Partner

Global Assicurazioni Garanzia di successo per i Partner Global Assicurazioni Garanzia di successo per i Partner Global Assicurazioni è la Prima Agenzia Assicurativa italiana. La Società agisce su mandato di 17 compagnie leader nazionali ed internazionali e

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

SPUNTI IN MATERIA DI PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA WEALTH MANAGEMENT E PROTEZIONE DEL PATRIMONIO

SPUNTI IN MATERIA DI PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA WEALTH MANAGEMENT E PROTEZIONE DEL PATRIMONIO SPUNTI IN MATERIA DI PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA WEALTH MANAGEMENT E PROTEZIONE DEL PATRIMONIO LA SUCCESSIONE Fatti queste semplici domande: - Sono consapevole di come si articolerà la mia successione?

Dettagli

PATRIMONIA PATRIMONIA SUMMIT 2014 UNT SERVANDA SUMMIT 2 0 1 4. Flavio Ravera. Aspetti(Fiscali( delle(nuove(unit(linked(

PATRIMONIA PATRIMONIA SUMMIT 2014 UNT SERVANDA SUMMIT 2 0 1 4. Flavio Ravera. Aspetti(Fiscali( delle(nuove(unit(linked( PATRIMONIA PATRIMONIA SUMMIT 2014 SUMMIT 2 0 1 4 SUNT SSERVANDA UNT SERVANDA Aspe& Fiscali delle nuove Unit Linked dr.generazionale Flavio Ravera all interno del passaggio Aspetti(Fiscali( delle(nuove(unit(linked(

Dettagli

FARAD INTERNATIONAL. Best practice in Italia nel Private Insurance. Broker Lussemburghese specializzato nel Private Insurance

FARAD INTERNATIONAL. Best practice in Italia nel Private Insurance. Broker Lussemburghese specializzato nel Private Insurance PRIVATE INSURANCE FARAD INTERNATIONAL Broker Lussemburghese specializzato nel Private Insurance Collaborazione con oltre 20 Compagnie Assicurative Internazionali in 4 giurisdizioni diverse Autorizzazione

Dettagli

Per le società non quotate in mercati regolamentati

Per le società non quotate in mercati regolamentati Dividendi e Capital Gain I redditi derivanti da Dividendi e da Capital Gain e percepiti dalle persone fisiche, sono una tipologia di redditi di capitale e di natura finanziaria che trovano la loro collocazione

Dettagli

Aspetti fiscali del trust

Aspetti fiscali del trust Aspetti fiscali del trust CONCETTO GENERALE L ART. 1 CO. 74 DELLA L. N. 296/2006 HA INSERITO IL TRUST TRA GLI ENTI COMMERCIALI E NON COMMERCIALI NELL AMBITO DEI SOGGETTI CHE SCONTANO L IRES DI CUI ALL

Dettagli

PATRIMONIA SUMMIT 2 0 1 4 SUNT SERVANDA

PATRIMONIA SUMMIT 2 0 1 4 SUNT SERVANDA PATRIMONIA SUMMIT 2 0 1 4 SUNT SERVANDA Wealth(Planning(di(Azimut( come(risposta(alle(esigenze(di( passaggio(generazionale(dei( nostri(clienti 2 PARTE I TRUST La struttura giuridica Il Trust è un istituto

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Alla luce di quanto sopra, siamo ad apportare le seguenti modifiche al Prospetto Completo: Modifica alla Parte I del Prospetto Completo

Alla luce di quanto sopra, siamo ad apportare le seguenti modifiche al Prospetto Completo: Modifica alla Parte I del Prospetto Completo SUPPLEMENTO AL PROSPETTO COMPLETO DI OFFERTA AL PUBBLICO DI QUOTE DEI FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO MOBILIARE APERTI DI DIRITTO ITALIANO ARMONIZZATI APPARTENENTI AL SISTEMA INVESTITORI Investitori America

Dettagli

La polizza Vita nella successione ereditaria

La polizza Vita nella successione ereditaria Roma, 22 novembre 2011 La polizza Vita nella successione ereditaria Intervento di Sergio Morandi Training Manager Gruppo Aviva Nasce nel 1696 È il 1 gruppo assicurativo in UK È leader in Europa per la

Dettagli

POLIZZE VITA CASO MORTE: TASSAZIONE DEI CAPITALI

POLIZZE VITA CASO MORTE: TASSAZIONE DEI CAPITALI POLIZZE VITA CASO MORTE: TASSAZIONE DEI CAPITALI IL CONSULENTE: TUTTO QUELLO CHE C E DA SAPERE L Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare 8/E del 1 aprile 2016 con cui fornisce dei chiarimenti

Dettagli

Quale tipo di società scegliere per il proprio business

Quale tipo di società scegliere per il proprio business Quale tipo di società scegliere per il proprio business È possibile scegliere la forma giuridica più conveniente all interno di queste quattro categorie: 1) Impresa individuale 2) Società di persone 3)

Dettagli

TABELLA ALIQUOTE IN VIGORE... 8 TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE... 9

TABELLA ALIQUOTE IN VIGORE... 8 TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE... 9 MAGGIO 2007 RTRABACE IMPOSTA SULLE SUCCESSIONI E DONAZIONI EVOLUZIONE - TABELLE - TERMINI EVOLUZIONE NORMATIVA... 1 TABELLA ALIQUOTE (A)... 3 TABELLA ALIQUOTE (B)... 5 TABELLA ALIQUOTE (C)... 7 TABELLA

Dettagli

CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE ALTRE AGEVOLAZIONI DI INTERESSE NOTARILE. Onlus ed enti non commerciali.

CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE ALTRE AGEVOLAZIONI DI INTERESSE NOTARILE. Onlus ed enti non commerciali. CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE ALTRE AGEVOLAZIONI DI INTERESSE NOTARILE Onlus ed enti non commerciali Domande Frequenti Sommario 1. Ai fini IRES cosa si intende per ente non commerciale?

Dettagli

Fondi pensione, un tris di chiarimenti

Fondi pensione, un tris di chiarimenti Fondi pensione, un tris di chiarimenti L Agenzia delle Entrate, in risposta a tre quesiti posti con istanza di interpello, chiarisce per i vecchi fondi pensione con gestione assicurativa come procedere

Dettagli

OGGETTO: Trasferimenti immobiliari. Nuove modalità di versamento del prezzo di vendita

OGGETTO: Trasferimenti immobiliari. Nuove modalità di versamento del prezzo di vendita Informativa per la clientela di studio N. 08 del 15.01.2014 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Trasferimenti immobiliari. Nuove modalità di versamento del prezzo di vendita Gentile Cliente, con la stesura

Dettagli

Trust: imposta di donazione immediata. Cassazione, ordinanze n. 3735, 3737 e 3866

Trust: imposta di donazione immediata. Cassazione, ordinanze n. 3735, 3737 e 3866 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 102 24.03.2015 Trust: imposta di donazione immediata Cassazione, ordinanze n. 3735, 3737 e 3866 Categoria: Enti commerciali/non commerciali Sottocategoria:

Dettagli

SCHEDA TECNICA DESCRIZIONE SEZIONI DI INVESTIMENTO

SCHEDA TECNICA DESCRIZIONE SEZIONI DI INVESTIMENTO SCHEDA TECNICA DESCRIZIONE SEZIONI DI INVESTIMENTO DURATA CONTRATTUALE LIMITI ASSUNTIVI QUESTIONARI PRESTAZIONI IN CASO DI VITA DELL ASSICURATO (capitale a scadenza) PRESTAZIONE IN CASO DI DECESSO DELL

Dettagli

Collocamento delle Azioni Tercas. 21 e. domande risposte

Collocamento delle Azioni Tercas. 21 e. domande risposte Collocamento delle Azioni Tercas 21 e domande risposte Prima dell adesione leggere attentamente il prospetto informativo Il 21.08.2006 ha inizio il collocamento del 15% delle Azioni Tercas. 21 e domande

Dettagli

OGGETTO: Istanza di interpello - ALFA snc - Somme corrisposte al socio a seguito di recesso. - Trattamento fiscale.

OGGETTO: Istanza di interpello - ALFA snc - Somme corrisposte al socio a seguito di recesso. - Trattamento fiscale. RISOLUZIONE N. 64/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 25 febbraio 2008 OGGETTO: Istanza di interpello - ALFA snc - Somme corrisposte al socio a seguito di recesso. - Trattamento fiscale.

Dettagli

BG MultiEvolution Per investire sui mercati azionari con la protezione assicurativa

BG MultiEvolution Per investire sui mercati azionari con la protezione assicurativa BG MultiEvolution Per investire sui mercati azionari con la protezione assicurativa Product Pack Key features Caratteristiche principali Caratteristiche tecniche I fondi interni Le opzioni finanziarie

Dettagli

Pensione Concreta Private Edition ed ed 09/10 per far fruttare al al meglio il il risparmio previdenziale. Product pack

Pensione Concreta Private Edition ed ed 09/10 per far fruttare al al meglio il il risparmio previdenziale. Product pack Pensione Concreta Private Edition ed ed 09/10 per far fruttare al al meglio il il risparmio previdenziale Product pack Key features Caratteristiche principali Caratteristiche tecniche Opzioni finanziarie

Dettagli

BANCA POPOLARE DI SPOLETO

BANCA POPOLARE DI SPOLETO BANCA POPOLARE DI SPOLETO REGOLAMENTO INTERNAL DEALING 1 - Definizioni Nel presente Regolamento sono utilizzati, tra gli altri, i seguenti termini: "Soggetto Rilevante", in base all art.152-sexies del

Dettagli

Caratteristiche funzionamento finanziamento e garanzie, dei fondi di previdenza complementare

Caratteristiche funzionamento finanziamento e garanzie, dei fondi di previdenza complementare Caratteristiche funzionamento finanziamento e garanzie, dei fondi di previdenza complementare 1 I destinatari Lavoratori dipendenti, privati e pubblici Quadri Lavoratori autonomi Liberi professionisti

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione

Dettagli

Traduzione a cura di Sara DʼAttoma ****

Traduzione a cura di Sara DʼAttoma **** Traduzione a cura di Sara DʼAttoma Decreto del Presidente della Repubblica Popolare Cinese N. 36 Si dichiara che la Legge della Repubblica Popolare Cinese sulla legge applicabile ai rapporti privatistici

Dettagli

Redditi di fonte estera e compilazione del quadro RW Casi pratici

Redditi di fonte estera e compilazione del quadro RW Casi pratici Redditi di fonte estera e compilazione del quadro RW Casi pratici SANDRO BOTTICELLI 8 LUGLIO 2011 SALA CONVEGNI-CORSO EUROPA 2 - MILANO SOMMARIO Operazioni in titoli detenuti all estero Stock Option Incasso

Dettagli

Prefazione di Emanuele Maria Carluccio Introduzione

Prefazione di Emanuele Maria Carluccio Introduzione Indice Prefazione di Emanuele Maria Carluccio Introduzione di Paola Musile Tanzi XI XIII 1 L approccio al mercato private: scelte di posizionamento nel wealth management e modalità di gestione di Paola

Dettagli

Le novità. Caratteristiche principali. Caratteristiche tecniche. A chi si rivolge. L investimento. I plus dello strumento assicurativo.

Le novità. Caratteristiche principali. Caratteristiche tecniche. A chi si rivolge. L investimento. I plus dello strumento assicurativo. Product pack Key features Le novità Caratteristiche principali Caratteristiche tecniche A chi si rivolge L investimento I plus dello strumento assicurativo 2 BG CedolaPiù: LE NOVITÀ ASSICURAZIONE A VITA

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

CIRCOLARE N. 17/E. Roma, 24 aprile 2015

CIRCOLARE N. 17/E. Roma, 24 aprile 2015 CIRCOLARE N. 17/E Direzione Centrale Normativa Roma, 24 aprile 2015 OGGETTO: Questioni interpretative in materia di IRPEF prospettate dal Coordinamento Nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale e da altri

Dettagli

IL COSTO DI UN ATTO NOTARILE (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato)

IL COSTO DI UN ATTO NOTARILE (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato) IL COSTO DI UN ATTO NOTARILE (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato) Acquistare la casa: quanto costa il notaio? Le tabelle qui pubblicate riportano di massima i compensi dovuti al notaio per gli atti

Dettagli

Parte I IL FONDO PATRIMONIALE

Parte I IL FONDO PATRIMONIALE Parte I IL FONDO PATRIMONIALE Capitolo 1 - Il fondo patrimoniale nell ordinamento civilistico italiano 1.1 Cenni storici... 13 1.2 Considerazioni generali sulla riforma del diritto di famiglia... 15 1.3

Dettagli

I SERVIZI DELLA VERFID

I SERVIZI DELLA VERFID I SERVIZI DELLA VERFID Specialisti nei servizi fiduciari dal 1983 I NOSTRI SERVIZI WHITE PAPER 1 I servizi prestati dalla nostra società fiduciaria sono in generale riconducibili a due aree distinte: SERVIZI

Dettagli

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Relazione illustrativa degli Amministratori sulla proposta di autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni proprie ai sensi dell

Dettagli

SEMINARIO CLUB FINANZA D IMPRESA

SEMINARIO CLUB FINANZA D IMPRESA SEMINARIO CLUB FINANZA D IMPRESA Strumenti per la protezione del patrimonio immobiliare le nuove necessità di asset protection Dott. Massimo Lodi ***** Responsabile Family Business Advisory UBI Private

Dettagli

FATTISPECIE A FORMAZIONE PROGRESSIVA

FATTISPECIE A FORMAZIONE PROGRESSIVA Il Fondo patrimoniale: profili di (in)utilità? Tutela del patrimonio: disamina dei diversi strumenti a disposizione e criteri di scelta Data 02/07/2015 FATTISPECIE A FORMAZIONE PROGRESSIVA Negozio di destinazione(costituente)

Dettagli

Accordo Quadro. Confesercenti nazionale. Intesa SanPaolo S.p.A.

Accordo Quadro. Confesercenti nazionale. Intesa SanPaolo S.p.A. Accordo Quadro Confesercenti nazionale Intesa SanPaolo S.p.A. Data di sottoscrizione: 15 aprile 2002 Validità : annuale Anno 2007: in vigore Art. 1 Intesa SanPaolo e Confesercenti valuteranno congiuntamente

Dettagli

LA VOLUNTARY DISCLOSURE: IL RUOLO DELL INTERMEDIARIO FINANZIARIO E IL RUOLO DELLA FIDUCIARIA

LA VOLUNTARY DISCLOSURE: IL RUOLO DELL INTERMEDIARIO FINANZIARIO E IL RUOLO DELLA FIDUCIARIA LA VOLUNTARY DISCLOSURE: IL RUOLO DELL INTERMEDIARIO FINANZIARIO E IL RUOLO DELLA FIDUCIARIA 1 Intermediari interessati dalla normativa Le banche Poste Italiane Spa Cassa depositi e prestiti Spa Le società

Dettagli

CIRCOLARE N. 8/E. Roma, 01 aprile 2016

CIRCOLARE N. 8/E. Roma, 01 aprile 2016 CIRCOLARE N. 8/E Direzione Centrale Normativa Roma, 01 aprile 2016 OGGETTO: Problematiche relative alla tassazione di capitali percepiti in caso di morte in dipendenza di contratti di assicurazione vita

Dettagli

RISOLUZIONE N. 301/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 301/E QUESITO RISOLUZIONE N. 301/E Roma, 15 luglio 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di Interpello n. 954-787/2007 - Articolo 11 della legge n. 212 del 2000 INPS D.lgs. 21 aprile 1993,

Dettagli

Premessa. by Gestione Processi Formativi 2

Premessa. by Gestione Processi Formativi 2 Premessa Una presentazione in cui si affronta il tema della fiscalità delle polizze vita e delle forme di previdenza complementare. Viene ripreso il vecchio regime fiscale (valido per tutte le polizze

Dettagli

Presentazione generale dei servizi

Presentazione generale dei servizi Presentazione generale dei servizi Ottobre 2015 Chi è Istifid? Istifid S.p.A. nasce nel 1972 per iniziativa degli Organi Centrali delle Aziende Ordinarie di Credito, con lo scopo di fornire servizi professionali

Dettagli

Richiesta di autorizzazione all acquisto ed alla disposizione di azioni proprie: deliberazioni inerenti e

Richiesta di autorizzazione all acquisto ed alla disposizione di azioni proprie: deliberazioni inerenti e Richiesta di autorizzazione all acquisto ed alla disposizione di azioni proprie: deliberazioni inerenti e conseguenti. Con l approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014, giungerà a scadenza l autorizzazione

Dettagli

La tassazione delle attività finanziarie

La tassazione delle attività finanziarie La tassazione delle attività finanziarie Integrazione al libro di testo Le attività finanziarie sono le diverse forme di impiego del capitale, come ad esempio: acquisto di azioni o quote di capitale di

Dettagli

RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE DESTINAZIONE DEL TFR MATURANDO A PARTIRE DALL 01.01.2007 IN APPLICAZIONE DELL ART. 8 COMMA 8 DEL DECRETO LEGISLATIVO 5 DICEMBRE 2005 N. 252 Ogni lavoratore del settore

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

MITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N.

MITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N. MITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N. 58/1998 (PROCEDURA INTERNAL DEALING ) Premessa Tenuto conto: - che dal

Dettagli

Private Banking e Fondi Immobiliari

Private Banking e Fondi Immobiliari 0 Private Banking e Fondi Immobiliari Il mercato dei fondi immobiliari Il mercato dei fondi immobiliari nel mondo e in Europa Nel 2005 il portafoglio dei gestori professionali ha superato gli 800 mld di

Dettagli

Direzione Centrale Normativa

Direzione Centrale Normativa RISOLUZIONE N. 75/E Roma, 26 luglio 2010 OGGETTO: Istanza di interpello - Articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Esenzione dall imposta sulle successioni e donazioni dei trasferimenti di quote sociali

Dettagli

1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione per l acquisto e la disposizione di azioni proprie

1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione per l acquisto e la disposizione di azioni proprie Assemblea ordinaria 8 maggio 2012 Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione Punto 8 all ordine del giorno Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie; delibere inerenti

Dettagli

FISCALITÀ DEL TRUST. Torino, 07.12.2012 Gruppo di lavoro Trust Dott. Massimo BOIDI Dott. Alessandro TERZUOLO

FISCALITÀ DEL TRUST. Torino, 07.12.2012 Gruppo di lavoro Trust Dott. Massimo BOIDI Dott. Alessandro TERZUOLO FISCALITÀ DEL TRUST Torino, 07.12.2012 Gruppo di lavoro Trust Dott. Massimo BOIDI Dott. Alessandro TERZUOLO FISCALITÀ DIRETTA DEL TRUST Dott. Massimo BOIDI ASPETTI GENERALI La Finanziaria 2007 ha riconosciuto

Dettagli

Novembre 2013. Risoluzione 76/E del 6 novembre 2013 - Deducibilità dell imposta di bollo nel regime del risparmio gestito

Novembre 2013. Risoluzione 76/E del 6 novembre 2013 - Deducibilità dell imposta di bollo nel regime del risparmio gestito Novembre 2013 Risoluzione 76/E del 6 novembre 2013 - Deducibilità dell imposta di bollo nel regime del risparmio gestito Avv. Vincenzo Bancone e Dott. Manfredi La Barbera, CBA Studio Legale e Tributario

Dettagli

1. PREMESSA... 3 2. MOTIVAZIONI PER LE QUALI È RICHIESTA L AUTORIZZAZIONE ALL ACQUISTO E ALLA DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE... 3

1. PREMESSA... 3 2. MOTIVAZIONI PER LE QUALI È RICHIESTA L AUTORIZZAZIONE ALL ACQUISTO E ALLA DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE... 3 Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione sul punto 3 all ordine del giorno (Proposta di Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie) ai sensi dell'art. 73 del Regolamento

Dettagli

Negli investimenti, noi prepariamo la strategia, tu scegli le mosse.

Negli investimenti, noi prepariamo la strategia, tu scegli le mosse. new Negli investimenti, noi prepariamo la strategia, tu scegli le mosse. ZERO commissioni di SOTTOSCRIZIONE www.apertasicav.it Noi prepariamo la strategia è la società di diritto lussemburghese gestita

Dettagli

Nota integrativa nel bilancio abbreviato

Nota integrativa nel bilancio abbreviato Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma

Dettagli

2.1.3. Gli adempimenti posti a carico dei soggetti interessati dalla norma Pag. 22

2.1.3. Gli adempimenti posti a carico dei soggetti interessati dalla norma Pag. 22 1. LA FIGURA DEL TRIBUTARISTA 1.1. La figura del Tributarista Pag. 9 1.1.1. Premessa Pag. 9 1.1.2. Le principali caratteristiche, obblighi ed attività del tributarista in sintesi Pag. 10 2. LA LEGGE N.

Dettagli

G R U P P O B A N C A F I N N AT

G R U P P O B A N C A F I N N AT G R U P P O B A N C A F I N N AT IL SERVIZIO FIDUCIARIO È UNO STRUMENTO PER OTTIMIZZARE L AMMINISTRAZIONE DEI VOSTRI INVESTIMENTI, MANTENERNE IL CONTROLLO E GARANTIRNE LA RISERVATEZZA. FINNAT fiduciaria

Dettagli

BIL Harmony Un approccio innovativo alla gestione discrezionale

BIL Harmony Un approccio innovativo alla gestione discrezionale _ IT PRIVATE BANKING BIL Harmony Un approccio innovativo alla gestione discrezionale Abbiamo gli stessi interessi. I vostri. Private Banking BIL Harmony BIL Harmony è destinato agli investitori che preferiscono

Dettagli

MOTIVAZIONI PER LE QUALI È RICHIESTA L AUTORIZZAZIONE ALL ACQUISTO E ALLA DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE

MOTIVAZIONI PER LE QUALI È RICHIESTA L AUTORIZZAZIONE ALL ACQUISTO E ALLA DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE Relazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione della TerniEnergia S.p.A. sulla proposta di autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie redatta ai sensi dell'art. 73 del Regolamento

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943 BANCA DI CESENA CREDITO COOPERATIVO DI CESENA E RONTA SOCIETA COOPERATIVA CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO BANCA DI CESENA 01/06/07-01/06/10 - TF

Dettagli

Fideuram Vita Insieme Facile

Fideuram Vita Insieme Facile Fideuram Vita Insieme Facile OppORTUNITà RISpARmIO L innovazione di una proposta esclusiva. performance La piattaforma di investimento Fideuram Vita Insieme è una proposta originale nel panorama italiano

Dettagli

Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013. Acquisto e disposizione di azioni proprie

Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013. Acquisto e disposizione di azioni proprie Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013 Acquisto e disposizione di azioni proprie Relazione illustrativa degli Amministratori e proposte di deliberazione CAMFIN Società per Azioni Sede

Dettagli

BG Pensione Concreta ed 12/12 per far fruttare al meglio il risparmio previdenziale Product pack

BG Pensione Concreta ed 12/12 per far fruttare al meglio il risparmio previdenziale Product pack BG Pensione Concreta ed 12/12 per far fruttare al meglio il risparmio previdenziale Product pack Key features Caratteristiche principali Caratteristiche tecniche A chi si rivolge Opzioni di rendita Opzioni

Dettagli