UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI SCIENZE POLITICHE CORSO DI LAUREA IN AMMINISTRAZIONE E ORGANIZZAZIONE CORSO DI DIRITTO TRIBUTARIO L EVASIONE FISCALE DI:CLAUDIO ISONI (MATR:27893) ANNO ACCADEMICO 2012/2013

2 INTRODUZIONE Il sistema tributario è l insieme delle norme e degli strumenti atti a disciplinare il pagamento dei tributi previsti dalla legge a favore di uno stato o di un ente pubblico. Il tributo consiste in un entrata coattiva la cui obbligatorietà è imposta per legge, attraverso un atto autoritativo, senza o contro la volontà del contribuente. La base imponibile, cioè la traduzione in termini monetari del presupposto d imposta, consiste nell ammontare del reddito, nel valore del patrimonio o nel prezzo ottenuto o pagato per un bene prodotto o consumato. La base imponibile indica la capacità contributiva del soggetto. Sulla somma che costituisce la base imponibile si applica l aliquota d imposta che è espressa in percentuale, quindi il prodotto tra la base imponibile e l aliquota d imposta determina il debito di imposta, da cui possono però essere operate delle detrazioni. L imposizione fiscale, oltre a garantire i mezzi economici per finanziare la spesa dell amministrazione, è lo strumento di cui si serve lo stato per reperire i fondi utili a promuovere lo sviluppo e assicurare un equa distribuzione del reddito tra i cittadini. IL CONCETTO DI EVASIONE FISCALE Nel concetto di evasione fiscale rientrano tutti quei metodi volti a ridurre o eliminare il prelievo fiscale attraverso la violazione di specifiche norme fiscali. Tipicamente avviene attraverso operazioni di vendita effettuate senza emissione di fattura o di ricevuta o scontrino fiscale(vendite in nero), con conseguente mancata dichiarazione fiscale e versamento d imposta. L evasione fiscale è punita con sanzioni pecuniarie, e eventualmente penali se si supera una certa soglia di sottrazione di imponibile. Evadendo il fisco un soggetto viola gli obblighi tributari mediante l occultamento, totale o parziale della materia imponibile: evadere le imposte significa semplicemente non pagarle. Vi son due tipi di evasione: 1.Evasione totale: Se si evade tutto e non dichiarando niente. 2.Evasione parziale: Se si evade solo una parte non dichiarando certe voci. Nei casi più gravi l evasore totale svolge un attività fraudolenta volta a trarre in inganno l amministrazione finanziaria (alterazioni di scritture,falsificazione di documenti o distruzione). L evasore parziale, pur non omettendo le dichiarazioni fiscali, rivela solo una parte della materia imponibile, pagando le imposte solo sulla parte dichiarata. Quindi, il contribuente tende a non pagare il tributo violando la legge. Tale comportamento si fonda su occultamenti, alterazioni e manipolazioni, che tendono ad alterare le alternative sottoposte all imposta sul reddito (IRPEF) E sull IVA. Gli occultamenti, alterazioni e

3 manipolazioni sono dunque riferite a questi due tributi (reddito e iva) i quali si fondano sul presupposto principale che è determinato dai ricavi contrapposti ai costi. RICAVI-COSTI=MATERIA IMPONIBILE. L evasione tende ad alterare l uno, l altro o entrambi: a una distanza minore corrisponderà un tributo basso; mentre maggiore sarà la distanza più alto sarà il tributo. Per quanto riguarda l alterazione dei ricavi, questa si pone in essere mediante occultamento do una parte di essi. Si ha occultamento attraverso manipolazioni o alterazioni delle scritture contabili; tra i più importanti troviamo: Registro dei corrispettivi. Registro delle fatture emesse. Registro delle fatture ricevute. Libro giornale. Libro degli inventari. Libro magazzino. Tutta l altra documentazione che riguarda l attività svolta. Alterare i costi invece è illegittimo. Si ha un risparmio d imposta. Manipolazioni, alterazioni e occultamenti vengono scoperti grazie agli agenti verificatori(finanza) o grazie alla preparazione occultiva. I costi vengono aumentati mettendosi d accordo col fornitore oppure attraverso operazioni inesistenti: fatture false. Esistono varianti diverse dall evasione, una è l elusione fiscale mentre l altra è la frode fiscale. L elusione fiscale consiste nel truccare la natura dell operazione con lo scopo di beneficiare di minori imposte. A differenza dell evasione, non si presenta come illegale; essa infatti formalmente rispetta le leggi vigenti, ma le aggira nel loro aspetto sostanziale. La frode fiscale, invece, è una variante molto più grave dell evasione. Questa utilizza sofisticati meccanismi volti a dichiarare una regolarità apparente, che nasconde però l evasione, creando difficoltà nell attività di accertamento dell amministrazione finanziaria. Un tipico meccanismo di frode fiscale è l inserimento in contabilità di fatture di acquisto false per ridurre l imponibile fiscale. La frode fiscale è sempre punita, anche con sanzioni penali dato il suo alto livello di pericolosità sociale tale da poter compromettere gravemente l efficienza dell attività di accertamento tributario. Uno strumento, a volte abusato dai governi per far cassa, sottraendo denaro all evasore è il condono fiscale. Questo consiste nel chiedere al contribuente evasore di dichiararsi tale spontaneamente per venire a pagare meno dell imposta dovuta perché il fisco non riesce ad accertare tutto. Con questa tecnica i contribuenti evasori riescono in parte a farla franca perché non restituiranno allo stato tutte le somme evase ma soltanto una parte di esse.

4 EFFETTI DELL EVASIONE L evasione fiscale è dunque la violazione di obblighi tributari che si risolve in un illecito tributario. Gli effetti di tale illecito sono molteplici: Riduzione delle entrate dello stato e delle risorse per la collettività come sanità, istruzione, welfare ecc.. Perdita parziale della redistribuzione del reddito pianificata dal legislatore. Distorsione dell equa distribuzione del carico tributario provocando una diminuzione del gettito. Aumento della pressione fiscale sulle categorie di contribuenti onesti che non evadono. Distorsioni della correttezza del mercato, cioè le imprese che evadono, non essendo gravate dal peso dell imposta, possono praticare prezzi più competitivi. REAZIONI DELLO STATO ALL EVASIONE Le violazione degli obblighi tributari comportano delle sanzioni fiscali, proporzionali al danno che il contribuente ha arrecato o intendeva arrecare alla collettività. Le sanzioni fiscali hanno una funzione repressiva-intimidatrice: infatti spesso colpiscono non solo l evasione di imposta ma anche il comportamento attivo o omissivo del soggetto. La normativa fiscale prevede sanzioni di carattere amministrativo per le violazioni di mino gravità e sanzioni penali per le irregolarità più gravi e per le frodi. L ordinamento tributario contempla delle sanzioni accessorie come: Sospensione di licenze. Sospensione degli albi professionali. Ritiro di patente di guida. Chiusura degli esercizi. Non eleggibilità a membro di commissioni tributarie Per quanto riguarda gli illeciti civili di natura moratoria la normativa fiscale dispone l applicazione di sanzioni civili di natura restitutoria(interessi) che mirano a colpire l omesso o il ritardo pagamento. Le sanzioni fiscali non penali sono state riformate ad opera dei decreti legislativi 471, 472, 473 del 18/10/1997 ed è entrata in vigore dal 1 aprile del È prevista una sanzione pecuniaria unica, con conseguente eliminazione della previgente distinzione tra sopratassa e pena pecuniaria, per la quale son stati stabiliti criteri di determinazione che riportano quelli delle sanzioni penali. Son state inoltre anche nuove fattispecie di sanzioni accessorie. Attraverso l istituto di ravvedimento, il contribuente può regolarizzare le omissioni o le irregolarità commesse sia nella compilazione e nella presentazione della dichiarazione, sia nel pagamento delle somme dovute. Il ravvedimento comporta la riduzione delle sanzioni minime applicabili ed è ammesso entro il termine di presentazione della dichiarazione dell anno successivo o, in mancanza della dichiarazione, entro un anno dalla violazione. Condizione essenziale per usufruire del beneficio e che le violazione oggetto della regolarizzazione non siano state constatate e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività di accertamento(invii di comparizione, richieste di documenti, questionari ecc..). Possono essere

5 regolarizzati eseguendo spontaneamente il pagamento dell imposta o della differenza dell imposta dovuta, degli interessi moratori e della sanzione in misura ridotta: Ommesso o insufficiente pagamento delle imposte dovute a titolo di acconto o di saldo in base alla dichiarazione. Ommesso o insufficiente versamento delle ritenute alla fonte operate dal sostituto d imposta. Ommesso o insufficiente pagamento dell IVA, anche in acconto, risultante dalla dichiarazione annuale o dalle liquidazioni periodiche. La prevista sanzione del 30% viene ridotta: Al 3.75% della somma da versare se il pagamento viene eseguito entro 30 giorni dalla scadenza prescritta o dalla data in cui l infrazione è stata commessa. Al 6% della somma da versare se il pagamento è effettuato con ritardo superiore ai 30 giorni, ma entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all anno in cui la violazione è stata commessa. La riforma del sistema sanzionatorio tributario è culminata con D.Lgs. 74/00 che ha dettato la nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. I reati vengono così divisi in due: Delitti in materia di dichiarazione Delitti in materia di documenti e pagamento di imposte. I più importanti reati tributari sono: Dichiarazione fraudolenta mediante uso delle fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art.2 d. Lgs. N 74/2000): commette tale reato chi in una delle dichiarazioni annuali indica elementi passivi fittizi avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Dichiarazione infedele (art.4 D. Lgs. N 74/2000): commette tale reato chi fuori dai casi previsti dagli articoli 2 e 3 nella dichiarazione annuale indica elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi quando congiuntamente l imposta evasa sia superiore a 200 milioni, nonché l ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all imposizione anche mediante indicazione degli elementi passivi fittizi, e superiore del 10% dell ammontare complessivo. Ommessa dichiarazione(art.5 D. Lgs. N 74/2000): commette tale reato chi non presenta una delle dichiarazione che è obbligato a produrre ai fini delle imposte sui redditi o dell imposta sul valore aggiunto. Non costituisce illecito penale la mancata presentazione della dichiarazione nel termine prescritto dalla legge tributaria, qualora il contribuente provveda entro i successivi 90 giorni. Ugualmente non si considera ommessa la dichiarazione non redatta su uno stampato conforme al modello prescritto. Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti(art.8 D.Lgs. n 74/2000) e emettere o rilasciare fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, al fine di consentire a terzi l evasione delle imposte sui redditi o sull IVA. Occultamento o distruzione di documenti contabili(art.10 D.Lgs n 74/2000): commette tale reato chi occulta o distrugge tutto o in parte scritture contabili o documenti di cui è obbligatoria la conservazione, in modo da non consentire la ricostruire dei redditi o il volume degli affari.

6 L EVASIONE FISCALE IN ITALIA In Italia l evasione fiscale ha un tasso elevatissimo, sarebbe infatti più del 50% il reddito non dichiarato permettendo così all Italia di avere il non invidiabile primato in Europa di paese con la più alta percentuale di evasione fiscale. L ammontare dell evasione fiscale annuale equivale a dieci manovre finanziarie: 300 miliardi di euro di imponibile vengono sottratte all erario, quasi il 20% del PIL. Di questi l evasione di imposte dirette è circa 117 miliardi di euro, l economia sommersa sottrae 110 miliardi, la criminalità organizzata 46 miliardi e 30 miliardi chi ha il secondo o terzo lavoro. Le aree di evasione fiscale analizzate sono cinque: l economia sommersa, l economia criminale, l evasione delle società di capitali, l evasione delle big company e l evasione dei lavoratori autonomi e piccole imprese. I lavoratori in nero sono circa 2 milioni, di questi 900 mila sono dipendenti che fanno il secondo o il terzo lavoro con un evasioni di 30 miliardi di euro. La seconda area di evasione è quella dell economia criminale realizzata dalle grandi organizzazioni mafiose che in almeno in tre regioni del mezzogiorno controllano buona parte del territorio. Il giro d affari della criminalità e circa 150 miliardi di ero all anno con un imposta evasa di circa 50 miliardi di euro. La terza area è quella composta dalle società di capitali: secondo i dati del ministero dell economia e delle finanze, l 80% delle società di capitali italiane dichiara redditi negativi o meno di 10 mila euro. In pratica su un totale di circa 800 mila società il 78% non versa le imposte con un evasione fiscale di circa 20 miliardi di euro l anno. La quarta area è quella delle big company. Una su tre chiude il bilancio in perdita e non paga le tasse. Inoltre il 93% delle big company abusa del <tranfer pricing> per spostare costi e ricavi tra le società del gruppo, trasferendo fittiziamente la tassazione nei paesi dove non vi sono controlli fiscali, togliendo così al fisco Italiano 30 miliardi di euro. Quinta è ultima area è l evasione dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese causata dalla mancata emissione di scontrini, ricevute e fatture fiscali, sottraendo circa 8 miliardi di euro l anno. Combattere l evasione fiscale è il principale obbiettivo di qualsiasi amministrazione finanziaria, sia per assicurare equità e giustizia fiscale in termini di contribuzione sia per garantire l indispensabile equilibrio del bilancio pubblico. Questo obbiettivo però si potrà raggiungere solo con sistemi di accertamento e riscossione che funzionino in maniera efficace ed efficiente. IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO Il sistema tributario italiano è uno dei più complessi e comprende diverse decine di prelievi, la cui natura giuridica non consente una chiara distinzione tra imposte e tasse. La riforma del sistema tributario del 1974 si è basata su due principali prelievi: L IRPEF: imposta sul reddito delle persone fisiche, questa fornisce circa 1/3 del gettito totale. L IVA: imposta sul valore aggiunto che fornisce circa il 25% del gettito.

7 L IRPEF è il classico esempio di imposta diretta, mentre l IVA è un imposta indiretta che si applica sul valore aggiunto e viene pagata dai consumatori finali del bene. Ulteriori prelievi sono l IRES(imposta sul reddito delle società), le imposta di bollo e le tasse sulle concessioni governative. Tutti questi prelievi sono stabiliti e applicati dallo stato, che ne utilizza il gettito; vi sono poi vari altri tributi detti locali, ossia applicati dallo stato in collaborazione con gli enti locali o per i quali gli enti locali partecipano al gettito : tra essi compare l IMU (imposta municipale propria) e l IRAP (imposta regionale sulle attività professionali). Sebbene il sistema tributario italiano sia stato oggetto di diverse riforme, esso conserva, secondo molti osservatori, tanti aspetti criticabili tra cui si rivelano i seguenti: Il meccanismo della dichiarazione volontaria dei redditi soggetti a IRPEF ha favorito l evasione fiscale; La complessità della vecchia IRPEC (ora IRES) aveva aumentato le possibilità di elusione di questa imposta; La pressione tributaria è eccessiva sui redditi, specie quelli personali, e troppo lieve sulle ricchezze patrimoniali finanziarie. CONCLUSIONI L evasione fiscale è un fenomeno complesso. La pratica relativa rivela un contesto molto più esteso ed inquietante, spesso peraltro connesso alle attività e agli interessi della criminalità organizzata. Si va infatti dall evasione classica della contabilità in nero e dei ricavi non dichiarati, agli illeciti rimborsi, alle grandi frodi di rilevanza comunitaria, con operazioni inesistenti e società cartiere, alla più sottile elusione fiscale, spesso appannaggio dei grandi soggetti societari, a cui, centinaia di milioni di euro in meno del dovuto, interpretando a proprio favore un comma di una legge. Tutto questo è illegale. La confusione tra diritto e morale, però, continua a imperversare, e si continua a impostare il problema dell evasione fiscale, dandogli una valenza morale che non può e non deve avere (né a favore né contro). Semplicemente chi evade le imposte viola la legge e per questo motivo dev essere punito. L evasione fiscale è dunque un problema grave, ma, secondo un sondaggio i cittadini vedono e giudicano l evasione fiscale in modo diverso. Tra le varie motivazioni proposte dall indagine la maggior parte degli intervistati sottolinea il problema dell equità del prelievo fiscale effettivo. Più della metà degli intervistati accusa l inefficacia dei sistemi di controllo e delle sanzioni. Una buona parte invece percepisce l evasione fiscale come il risultato di un eccessiva pressione fiscale, dell inefficienza dello stato nell utilizzo delle imposte raccolte e la necessità di evadere per mantenere sul mercato la propria attività economica.

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