VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO RELAZIONE TECNICA

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1 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO RELAZIONE TECNICA DOCUMENTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO art. 8 L.447/95 Attività produttiva con impatto acustico all esterno COMUNE DI COLLESALVETTI (LI) Realizzazione di impianto di trattamento dei rifiuti sito in loc. Ponte Biscottino Strada Statale 67bis, Km COMMITTENTE: Lonzi metalli s.r.l., Via del Limone, 76, Livorno Tecnico Competente in Acustica Ambientale - BERNINI Ing. Marco Provvedimento Dirigenziale N 1 del della Provincia di Livorno Collaboratore: Ing. Giorgio Niccolai, Via Leopardi 18/ int. 9, Livorno

2 La presente relazione tecnica è costituita dai seguenti paragrafi: INTRODUZIONE... 3 NORMATIVA... 8 Normativa vigente... 8 Piano Comunale di Classificazione Acustica... 9 ILLUSTRAZIONE DELLE TECNICHE PREVISIONALI RICETTORI CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO MITIGAZIONE DEL RUMORE ed è completata dai seguenti documenti allegati: 1. Planimetria impianto; 2. Scheda di calcolo cumulativa del livello di emissione delle sorgenti; 3. Schede di calcolo Impatto Acustico sui ricettori. Pagina n 2 di 15

3 INTRODUZIONE La valutazione del Clima acustico per la realizzazione dell impianto di deposito e trattamento rifiuti liquidi in loc. Ponte Biscottino, comune di Collesalvetti (LI), è l oggetto della presente relazione. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto di trattamento, suddiviso in tre sezioni, il cui impatto acustico è stato valutato separatamente e con analisi del cumulo delle emissioni. Di seguito si riporta una breve descrizione delle sezioni dell impianto. L impianto di trattamento è dislocato in tre zone del lotto, con funzioni distinte, separate dall area operativa di transito in asfalto: Sez.1- In questa sezione, ubicata lungo il confine ovest, sono eseguite tutte le operazioni di movimentazione dei rifiuti conferiti in autocisterna, di pretrattamento fisico e di trasferimento dei medesimi nel parco serbatoi del deposito preliminare. E parte integrante della sezione anche l impianto, descritto in altro paragrafo, di convogliamento e deodorizzazione delle emissioni asservito in parte anche alla sezione 3. Sez.2- Tale sezione è allestita entro il bacino di contenimento collocato nella zona centrale del lotto e comprende il modulo di trattamento chimico-fisico-biologico, il parco serbatoi di stoccaggio degli additivi in soluzione e le apparecchiature di dissoluzione degli additivi solidi (calce e poli). A servizio della sezione è installato un impianto di lavaggio ad umido delle emissioni (descritto in altro paragrafo) Sez.3- Nella zona più a sud del lotto è allestita su platea in c.a. la linea di finissaggio accumulo e sollevamento delle acque depurate e la linea di accumulo, condizionamento e disidratazione dei fanghi prodotti. Nella zona interessata dalla piattaforma sono stati individuati i seguenti ricettori sensibili: n 1, ricettore sensibile costituito da un edificio adibito a civile abitazione ubicato lungo la SS 67 Bis, sul lato ovest del futuro insediamento, ad una distanza di circa 600 metri; detto ricettore è posizionato ad una distanza di circa 4 metri dalla carreggiata stradale; n 2, ricettore sensibile costituito da un edificio adibito ad officina meccanica con annessa civile abitazione, ubicato lungo la SS 67 Bis, sul lato est del futuro insediamento, ad una distanza di circa 300 metri; l abitazione è posizionata a circa 15 metri dalla carreggiata stradale. I ricettori sensibili sono evidenziati nell immagine seguente. Pagina n 3 di 15

4 Fig.4: Carta aerofotogrammetria dell area di intervento con individuazione dei ricettori sensibili L area si può definire come antropizzata storicamente, in quanto limitrofa all abitato di Stagno; essa è limitata a nord dal viadotto Coltano dell autostrada Genova-Rosignano, a ovest dall insediamento di Stagno, a est dall insediamento di Ponte Biscottino, posti comunque a distanza significativa dall oggetto di studio; a sud invece è presente lo Scolmatore dell Arno. Il principale asse stradale, posto in fregio agli immobili oggetto di studio, è costituito dalla Strada Statale 67/bis, intensamente trafficata sia in fascia diurna che notturna. Nella planimetria soprastante viene evidenziato l insediamento all interno del cerchio di colore verde. La campitura dell area risulta corrispondente alla classe V del vigente PCCA comunale, di cui si allega di seguito un estratto; si è tenuto conto anche della presenza della zona in classe IV del PCCA del Comune di Pisa, il cui confine è situato a circa 100 m in direzione nord rispetto all impianto, anche se non vi sono ricettori prossimi all insediamento. I ricettori più vicini sono comunque in area V del PCCA del Comune di Collesalvetti. Pagina n 4 di 15

5 L area oggetto di studio fa parte della frazione di Stagno, caratterizzata dalla presenza di grandi infrastrutture stradali e autostradali con i relativi collegamenti alla vecchia viabilità e dai raccordi sopraelevati che segnano la frazione in modo definito e inequivocabile. La frazione si caratterizza anche per la forte presenza di attività artigianali-industriali nella parte sud come la naturale prosecuzione dei quartieri nord della città di Livorno, mescolate a parti residenziali di meno recente realizzazione. Nella parte centrale è forte la presenza di tipologia residenziale ad alta densità che rende la frazione di Stagno quella che conta il maggior numero di abitanti, con una significativa distribuzione di servizi ed una adeguata rete di distribuzione commerciale. Una siffatta distribuzione morfologica determina relazioni dirette con la classificazione acustica; in particolare si evidenzia la distribuzione della classe I in corrispondenza delle aree di interesse naturalistico, della classe V nell area industriale, mentre le classi intermedie III e IV sono distribuite in maniera longitudinale e limitate da infrastrutture di grande scorrimento. Le mappe di classificazione acustica dei Comuni di Collesalvetti e Pisa sono riportate di seguito; come si vede chiaramente dalla mappa, il sito oggetto di studio è in classe V (area industriale), mentre in territorio pisano è classificata in classe IV, ovvero un area classificata ad intensa attività umana. Ancora più a nord si passa poi in classe III. CLASSE V - aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. 2)): Per la classe V il D.P.C.M. stabilisce i seguenti valori limite di emissione (Leq in db(a) (art. Sempre per la classe V il D.P.C.M. stabilisce i seguenti valori limite di immissione (Leq in db(a) (art. 2)): L area con la relativa classificazione è riportata in seguito: Pagina n 5 di 15

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8 Nella presente relazione è stata valutata la rumorosità complessiva prodotta dall impianto, individuata con una procedura di calcolo che cumula la rumorosità in funzione dei dati acquisiti dal progettista dell impianto, mediante sommatoria logaritmica. NORMATIVA La Legge Quadro 447/95 stabilisce che compete al Comune l autorizzazione, anche in deroga ai limiti fissati dalla zonizzazione acustica. La medesima legge fissa, all art. 8, le procedure per la determinazione dell impatto da rumore. Andranno indicati i livelli di immissione prodotti dalle attività che effettivamente saranno svolte. Normativa vigente NORMATIVA NAZIONALE DPCM 01/03/1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno DPR n 246 del 21/04/1993 Regolamento di attuazione della direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione Legge n 447 del 26/10/1995 Legge quadro sull inquinamento acustico DPCM 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. DPCM 5 dicembre 1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici DECRETO 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico. DPCM 31 marzo 1998 Atto di indirizzo e coordinamento recante criteri generali per l'esercizio dell'attività del tecnico competente in acustica, ai sensi degli artt. 2 e 3 della «Legge quadro sull'inquinamento acustico. DPR 18 novembre 1998, n. 459 Regolamento recante norme di esecuzione dell articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario. DECRETO MINISTERO AMBIENTE 29 novembre 2000 Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 3 aprile 2001, n Regolamento recante disciplina delle emissioni sonore prodotte nello svolgimento delle attività motoristiche, a norma dell'articolo 11 della legge 26 novembre 1995, n LEGGE 31 ottobre 2003, n Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'italia alle Comunità europee. Legge comunitaria art. 14. (Delega al Governo per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni comunitarie) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 Marzo 2004, n. 142 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO - CIRCOLARE 6 settembre Interpretazione in materia di inquinamento acustico: criterio differenziale e applicabilità dei valori limite differenziali Pagina n 8 di 15

9 Decreto 1 aprile Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio. Linee guida per l'utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale. DECRETO LEGISLATIVO 17 gennaio 2005, n Attuazione della direttiva 2002/30/CE relativa all'introduzione di restrizioni operative ai fini del contenimento del rumore negli aeroporti comunitari. DECRETO LEGISLATIVO 20 giugno 2005, n Disposizioni per la tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire, a norma della legge 2 agosto 2004, n. 210 DECRETO LEGISLATIVO 19 agosto 2005, n Attuazione della direttiva 2002/44/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche. NORMATIVA REGIONALE Legge Regionale Toscana 1 dicembre 1998 n 89: Norme in materia d inquinamento acustico ; Deliberazione Giunta Regionale Toscana 13 luglio 1999 n 788: Definizione dei criteri per la redazione della documentazione d impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico ai sensi dell art. 12 comma 2 e 3 della Legge Regionale n 89/98 ; Deliberazione Consiglio Regionale Toscana 22 febbraio 2000 n 77: Definizione dei criteri e degli indirizzi della pianificazione degli enti locali ai sensi dell art. 2 della L. R. n 89/98: Norme in materia d inquinamento acustico. REGIONE TOSCANA - Proposta di Legge n "Norme in materia di inquinamento acustico". LEGGE REGIONALE 29 novembre 2004, n Modifiche alla legge regionale 1 dicembre 1998, n. 89 (Norme in materia di inquinamento acustico) NORMATIVA LOCALE Il Comune di Rosignano Marittimo ha approvato il Piano Comunale di Classificazione Acustica del territorio (PCCA) nel novembre Piano Comunale di Classificazione Acustica Nella tabella sottostante si riportano i limiti assoluti di immissione previsti dal Piano Comunale di Classificazione Acustica (conformi alla tabella di cui al DPCM 1/3/91, modificati con DPCM ), l area oggetto dell intervento è interna alla Zona V per il Comune di Collesalvetti. I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto Pagina n 9 di 15

10 IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali Criterio differenziale In sede di progetto preliminare (paragrafo delle conclusioni) si individuano alcune prescrizioni operative che assicurino un incremento di rumore percepito nell ambiente più prossimo all installazione inferiore a 3 db(a). I limiti di emissione da applicarsi sono I limiti di immissione da applicarsi sono 65 db(a) (Periodo diurno) 55 db(a) (Periodo notturno) 70 db(a) (Periodo diurno) 60 db(a) (Periodo notturno) Limite di rumore immesso all interno degli ambienti posti nel medesimo fabbricato La norma di legge da applicare è Il DPCM 5 dicembre 1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici che stabilisce i requisiti tecnici che devono essere garantiti dalle partizioni (interne ed esterne) degli edifici, i limiti previsti sono riportati sotto: Param. Cat. R w (*) D2m,nT,w L n,w LAsmax LAeq 1. D A, C E B, F, G Nel nostro caso quanto sopra non risulta applicabile. ILLUSTRAZIONE DELLE TECNICHE PREVISIONALI In considerazione del fatto che l impianto rimarrà aperto sia in periodo diurno che in periodo notturno, saranno valutate entrambe le situazioni. Si precisa che secondo le indicazioni ormai consolidate, la valutazione della rumorosità prodotta è considerata per il periodo di 30 minuti ipotizzato come di maggior impatto. Tale periodo si considera compreso, per l attività esaminata, tra le ore 9:00 e le 11:00. La configurazione delle macchine che è utilizzata per il calcolo previsionale è certamente di massima cautela, sovrastimando l effettivo utilizzo delle apparecchiature necessarie all attività. Si assume che il calcolo della distribuzione sonora possa essere sviluppato per livello equivalente (assenza di toni puri ed assenza di rumori intermittenti), per cui non si sviluppa il calcolo per bande di terzi d ottava, né si assegnano le previste maggiorazioni. Pagina n 10 di 15

11 In seguito il procedimento di calcolo si sviluppa nella seguente applicazione: 1. Misura dell impatto delle sorgenti (allegato 2); 2. verifica dei livelli cumulati (Allegato 2); 3. Calcolo e valutazione dell impatto acustico sui ricettori più prossimi (Allegato 3). RICETTORI Per il ricettore, per le caratteristiche specifiche della procedura di calcolo abbiamo dovuto inserire l altezza complessiva ed il numero di piani e l altezza dell interpiano dell edificio. Il posizionamento del punto di ricezione è stata effettuata senza riferirsi alle effettive posizioni delle finestre (non è prevista la possibilità di mitigazione al ricettore, pertanto non si è provveduto al censimento reale delle finestre). Il posizionamento dei ricettori si è esteso ben oltre quelli effettivamente soggetti al disturbo da rumore, poiché il modello numerico del territorio è influenzato dai bordi, pertanto si sono allontanati gli estremi dell area per assicurare una buona modellazione nelle aree di effettivo interesse. CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI L analisi della rumorosità effettivamente presente in campo è stata calcolata confrontando le misure effettuate per la valutazione sull impianto oggetto di realizzazione contando come maggiormente influente il rumore generato dalla sorgente stradale lineare (traffico lungo la Strada Statale 67/bis). a) in data 1 Settembre 2006, è stata eseguita una misurazione fonometrica nei pressi della SS 67Bis (a circa 2 metri dalla fine della carreggiata), sul fronte della futura attività. La postazione microfonica è evidenziata nella figura seguente: Pagina n 11 di 15

12 La rilevazione del rumore è stata eseguita mediante la seguente strumentazione: Analizzatore di spettro in Tempo Reale Larson Davis nodello 824 matricola A0160; Microfono Larson Davis tipo 2541 numero di matricola 5041; La strumentazione sopraelencata è conforme alle normative ISO 10012, ANSI S , IEC Tipo uno, IEC Tipo 1, IEC Classe 1, ANSI S Tipo 1D. La calibrazione della strumentazione soprascritta é stata effettuata tramite calibratore di livello acustico Brüel & Kjaer tipo 4231 conforme agli standard ANSI S , IEC 942 classe 1. Il calibratore produce un livello sonoro di 94 db o 114 db riferito a 20 mpa ad 1kHz. Precisione di taratura riferita ai seguenti parametri: 0.2 db a 20 ºC, 1013 hpa, umidità ambientale 60%. Le condizioni di cui sopra sono influenzate dalla variazione dei parametri ambientali nella maniera che segue: Temperatura ambiente: db/ºc; Pressione atmosferica: db/hpa; Umidità atmosferica: db/%rh. Pagina n 12 di 15

13 La strumentazione é stata tarata prima e dopo aver effettuato le misurazioni e la differenza riscontrata é risultata inferiore a 0,5 db. I risultati della misura, eseguita per un tempo di 30 minuti nell arco temporale tra le ore 9.40 e le ore 10.20, hanno evidenziato un valore di Livello equivalente ponderato A della rumorosità ambientale nell ordine dei 69,5-70 db(a) misurato nel punto indicato in figura, ad 1,5 metri d altezza. VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO Le singole simulazioni sono state raggruppate secondo lo schema di rappresentazione indicato precedentemente e sono riassunte di seguito. Il rumore massimo cumulato interno per le fasi di lavorazione sarà quindi di: 81,98 db(a) per la fase 1 (conferimento e deposito rifiuti); 86,87 db(a) per la fase 2 (trattamento fisico e biologico); 82,29 db (A) per la fase 3 (finissaggio acque e disidratazione fanghi); I requisiti acustici passivi delle pareti dei ricettori sono calcolati in allegato (Allegato 4) consultabili assieme calcolo dell isolamento acustico di facciata; sono stati valutati dal rilievo sui materiali esistenti ed inseriti nel foglio di calcolo. I risultati della valutazione dei requisiti acustici passivi delle facciate dei ricettori 1 e 2 sono riportati nella tabella riepilogativa sottostante. STRUTTURA CALCOLATA D2mnt (db) Facciata ricettore 1 (m 600) 48,8 Facciata ricettore 2 (m 300) 42 Per la valutazione del rumore percepito ai ricettori 1 e 2 si è considerato il rumore prodotto dall'attività; non si è considerata l attenuazione della facciata interessata in quanto i valori giungono ai ricettori già ridotti e soddisfacenti i limiti del PCCA. E stato invece considerato, nell elaborato di calcolo dell impatto acustico ai ricettori, e conteggiato tramite apposito algoritmo (abaco di Maekawa), il contributo della recinzione esistente che circonda completamente l impianto, avente funzione di barriera, realizzata in pannelli di calcestruzzo prefabbricato di spessore pari a 5 cm, altezza m 2,5. Pagina n 13 di 15

14 L'elaborato di calcolo è riportato nell'allegato 2, come sopra si riporta la tabella riepilogativa del rumore percepito dai ricettori posti frontalmente alle facciate, con evidenziazione dei valori massimi di emissione (Sorgente singola più rumorosa) e di immissione (sorgenti cumulate). RICETTORE ESTERNO CONSIDERATO VALORE EMISSIONE (db) VALORE IMMISSIONE (db) RICETTORE 1 16,13 23,25 RICETTORE 2 25,07 32,18 Dalla tabella appare evidente che il rumore percepito dai ricettori più prossimi all'attività è inferiore ai limiti posti dal PCCA per la zona interessata. Preme sottolineare che il clima acustico attuale risulta rispettare quanto consentito da normativa per entrambi i ricettori; si hanno infatti valori inferiori ai limiti prescritti dal PCCA (70 diurno, 60 notturno). Il valore differenziale è comunque ampiamente al di sotto del limite ammesso (5,0 db(a)per il periodo diurno e 3,0 db(a) per il periodo notturno), restando addirittura molto al di sotto del residuo (rilevato in 69,5 db (A)). Inoltre, non considerando i ricettori ma il fronte stradale, posto ad una distanza media di circa 30 m dalla sorgente più prossima (vedi planimetria all.1), si ottiene un valore di immissione di 58,10 db (A), dunque al di sotto del limite di PCCA (vedi allegato 3), sia per il periodo diurno che notturno. MITIGAZIONE DEL RUMORE I calcoli, condotti col modello previsionale descritto al primo paragrafo, evidenziano la completa assenza di impatto da rumore, nonostante le cautele poste nello sviluppo dei calcoli, il valore trovato offre ampi margini di sicurezza. In ogni caso i valori complessivi del disturbo atteso sono ampiamente al di sotto dei limiti fissati dal Piano Comunale di Classificazione Acustica. Pertanto si ritengono non necessari interventi di mitigazione passiva del rumore collegati alla realizzazione dell ampliamento. Di seguito si riepilogano gli interventi di mitigazione previsti. INTERVENTI ATTIVI Non sono necessari interventi di mitigazione acustica. INTERVENTI PASSIVI Non sono necessari interventi; si consiglia comunque di eseguire una completa stuccatura delle fessure tra i pannelli costituenti la recinzione allo scopo di garantire la continuità della barriera perimetrale e consentire l aderenza del modello di calcolo adottato alla situazione reale. Pagina n 14 di 15

15 Livorno, 22 settembre 2011 Il Tecnico Competente in Acustica Ambientale Provvedimento Dirigenziale n 01 del della Provincia di Livorno Il Collaboratore Dott. Ing. Giorgio Niccolai Pagina n 15 di 15

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