RENDICONTO DELLA GESTIONE ANNO Relazione tecnica

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1 RENDICONTO DELLA GESTIONE ANNO 2013 Relazione tecnica 1. IL RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA Tra i documenti richiesti dal legislatore per sintetizzare l'attività amministrativa dell'ente, il Conto del bilancio riveste la funzione di rappresentare sinteticamente le risultanze della gestione, ponendo a confronto i dati di previsione, eventualmente modificati ed integrati a seguito di variazioni intervenute nel corso dell'anno, con quelli finali. Ad esso intendiamo riferirci in questa relazione, visti i numerosi spunti che contiene anche ai fini di un'analisi comparata. Il documento finanziario in esame evidenzia, infatti, un insieme molto ricco di informazioni che interessano la gestione di competenza e di cassa, oltre a quella dei residui, per giungere alla evidenziazione del risultato che, a sua volta, si compone della somma di risultati parziali, anch'essi utili ai fini della nostra indagine, così come meglio evidenziato nei successivi paragrafi. Il Conto del bilancio si compone di due parti: una riguardante le entrate e l'altra le spese e trova negli allegati finali le tabelle di sintesi volte a determinare il risultato di amministrazione a livello complessivo o nelle sue aggregazioni principali. Ai sensi del D.P.R. n. 194/96, esso espone le entrate e le spese secondo la medesima articolazione, tenendo conto delle unità elementari previste nel bilancio di previsione ed evidenziando per ciascuna di esse: le entrate di competenza dell'anno previste, accertate, riscosse e rimaste da riscuotere o, in alternativa, le spese di competenza previste, impegnate, pagate o rimaste da pagare; la gestione dei residui degli anni precedenti ottenuta attraverso l'indicazione della consistenza dei residui iniziali ed un loro confronto con quelli finali; il conto del tesoriere in cui trovano riscontro le movimentazioni di cassa avvenute nel corso dell'esercizio. Il Rendiconto 2013 assume infine particolare interesse, in quanto è l ultimo redatto secondo le regole del TUEL - D.Lgs. 267/ a seguito dell ammissione agli enti in sperimentazione in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, ai sensi del D.Lgs n A seguito dell approvazione del rendiconto sarà necessario adottare un atto di riaccertamento straordinario dei residui - alla data non più del 31 dicembre ma del 1 gennaio 2014, applicando le regole previste dal principio della competenza finanziaria potenziata. Tale principio prevede che l assunzione degli accertamento di entrata e degli impegni di spesa debba avvenire nell esercizio in cui le stesse divengono esigibili. Il risultato del riaccertamento straordinario dei residui sarà un risultato di amministrazione diverso da quello qui descritto che si articolerà in diverse componenti: avanzo di amministrazione libero avanzo di amministrazione vincolato; 1

2 fondo pluriennale vincolato, che è una saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l entrata fondo di crediti, di dubbia e difficile esigibilità; Passando all'analisi dei risultati complessivi dell'azione di governo, rileviamo che, nel nostro ente, l'esercizio si chiude con un risultato finanziario dell'amministrazione riportato nella tabella seguente: GESTIONE RESIDUI COMPETENZA TOTALE Fondo di cassa al 1 gennaio ,54 RISCOSSIONI , , ,70 PAGAMENTI , , ,84 FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre DIFFERENZA , ,40 RESIDUI ATTIVI , , ,18 RESIDUI PASSIVI , , ,89 DIFFERENZA Risultato di amministrazione , ,69 Composizione del risultato di amministrazione Crediti incerti (cfr. allegato) Avanzo disponibile Fondi per Finanziamento Spese in Conto Capitale Fondi di ammortamento Fondi vincolati Fondi non vincolati , , , , CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITÀ L attività di riaccertamento dei residui attivi ha fatto emergere la presenza di residui attivi, relativi ad anni dal 2010 e 2011, che sono stati dichiarati di dubbia esigibilità e stralciati dal conto del bilancio: 2

3 accert. descrizione anno residuo importo al 31/12 importo al 31/12 importo al 31/ Ruolo Tassa Rifiuti Solidi Urbani , , , Recupero evasione TARSU 2007/ ,00 367,00 367, Ruolo sanzioni amministrative anno emissione , , ,17 Totali , , ,81 La cancellazione dalla partite contabili di tali somme, non preclude la possibilità di procedere al loro recupero forzoso, attraverso strumenti che dovranno essere individuati. Come si può notare, peraltro, l entrata relativa al ruolo TARSU 2010 è stata, nell arco di due anni, di ,80 grazie al considerevole lavoro di sollecito telefonico di cartelle esattoriali insolute effettuato dall ufficio tributi; peraltro il successo di tale attività è inversamente proporzionale alla vetustà dei ruoli stessi. Cosa dice la nuova contabilità in proposito? La scelta, attuata ormai da 3 anni, di stralciare dal conto del bilancio i crediti di dubbia esigibilità, che dimostravano una seria difficoltà nell esazione, si inserisce perfettamente nel solco delle nuove regole contabili e permette di affrontarne le applicazione senza i problemi che potrebbero derivare dal mantenimento di residui attivi la cui riscossione è difficoltosa. Il principio contabile, prevede infatti: (punto 9.1 del principio contabile) Trascorsi tre anni dalla scadenza di un credito di dubbia e difficile esazione non riscosso, il responsabile del servizio competente alla gestione dell entrata valuta l opportunità di operare lo stralcio di tale credito dal conto del bilancio, riducendo di pari importo il fondo crediti di dubbia esigibilità accantonato nel risultato di amministrazione. In tale occasione, ai fini della contabilità economico patrimoniale, il responsabile finanziario valuta la necessità di adeguare il fondo svalutazione crediti accantonato in contabilità economico patrimoniale (che pertanto può presentare un importo maggiore della quota accantonata nel risultato di amministrazione) e di riclassificare il credito nello stato patrimoniale. Al fine di rendere possibile seguire l evoluzione delle attività di esazione affidate a terzi e di procedere alla loro definitiva cancellazione una volta che sia stata dimostrata l oggettiva impossibilità della loro realizzazione parziale o totale, è opportuno che i crediti riconosciuti di dubbia o difficile esazione, stralciati dalle scritture finanziarie, siano identificati negli elenchi allegati al rendiconto annuale indicando il loro ammontare complessivo. Considerato che, a seguito dell adozione a regime del principio della competenza finanziaria cd. potenziata, i residui sono interamente costituiti da obbligazioni scadute, con riferimento a tali crediti è necessario attivare le azioni di recupero mediante procedure coattive. 3

4 1.2 CREDITI INCERTI Oltre ai crediti di dubbia esigibilità, che sono stati stralciati dal conto di bilancio, l attività di accertamento ha fatto emergere crediti incerti, la cui riscossione procede lentamente, per cui prudenzialmente gli stessi vengono dichiarati di incerta esigibilità, diminuendo l avanzo disponibile accert. descrizione anno residuo importo al 31/12 importo incerto importo al 31/12 importo incerto importo al 31/12 importo incerto 3606 Ruolo Tassa Rifiuti Solidi Urbani , , , Recupero evasione TARSU 2007/ ,00-835,00 835, Approvazione elenco contribuenti TOSAP mercato anno ,00-301,00 301, Ruolo imposta comunale sulla pubblicita' anno ,44-437,44-437,44 437, Ruolo sanzioni amministrative anno emissione , , , , , Ruolo sanzioni amministrative anno emissione , , , Ruolo sanzioni amministrative anno emissione , , Rimborso spese condominiali case comunali anno ,35-594,35 594,35 594,35 594, Rimborso spese condominiali case comunali anno ,41-659,49 469,37 469,37 469, Canone affitto fabbricato Via S.C. Borromeo ,71 407,71 407,71 407,71 407,71 407, Canone locazione fabbricato Via S.C. Borromeo , , , , , , Canone locazione fabbricato Via S.C. Borromeo , , , , , , Canone locazione fabbricati Via S. Alessandro - anno , , , , , , Canone di locazione fabbricati Via Tasso - anno ,78 458,78 296,72 296, Canone locazione fabbricati Via S. Alessandro - anno ,51 562,51 562,51 562, Totali , , , , , ,98 4

5 Cosa dice la nuova contabilità in proposito? Come per i crediti di dubbia esigibilità, anche la scelta di vincolare una quota di avanzo di amministrazione a copertura dei crediti incerti (che ora vengono definiti di dubbia e difficile esazione), si inserisce perfettamente nel solco delle nuove regole contabili. Il principio contabile, prevede infatti: (punto 3.3 ed esempio 5 del principio contabile) In occasione della redazione del rendiconto è verificata la congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità accantonata nel risultato di amministrazione, facendo riferimento all importo complessivo dei residui attivi, sia di competenza dell esercizio cui si riferisce il rendiconto, sia degli esercizi precedenti. A tal fine si si provvede: b1) a determinare, per ciascuna delle categorie di entrate di cui al punto 1), l importo dei residui complessivo come risultano alla fine dell esercizio appena concluso, a seguito dell operazione di riaccertamento ordinario di cui all articolo 7, comma 3, del presente decreto; b2) a calcolare, in corrispondenza di ciascun entrata di cui al punto b1), la media del rapporto tra gli incassi (in c/residui) e l importo dei residui attivi all inizio di ogni anno degli ultimi 5 esercizi. b3) ad applicare all importo complessivo dei residui classificati secondo le modalità di cui al punto b1) una percentuale pari al complemento a 100 delle medie di cui al punto b2). Se il fondo crediti di dubbia esigibilità complessivo accantonato nel risultato di amministrazione (costituito dalle quote del risultato di amministrazioni vincolato nei precedenti esercizi e dall accantonamento effettuato nell esercizio cui si riferisce il rendiconto) risulta inferiore all importo considerato congruo è necessario incrementare conseguentemente la quota del risultato di amministrazione dedicata al fondo crediti di dubbia esigibilità. 1.3 CREDITI INSUSSISTENTI Vengono di seguito elencati i residui attivi stralciati dal conto del bilancio per insussistenza del credito. Si tratta, per ,64 del minor trasferimento a titolo di Fondo Sperimentale di Riequilibrio 2012, comunicato dal Ministero dell Intero solamente a giugno Tale minore entrata è dovuta alla diversa quantificazione del gettito IMU 2012, sovrastimato dal Ministero e che ha influito negativamente sull ammontare del Fondo Sperimentale di Riequilibrio. Per l importo di ,62 si tratti di discarichi di tributi o sanzioni al codice della strada non dovuti oltre all eliminazione dell accertamento relativo alla TARSU 2011 per cui sono stati emessi avvisi di liquidazione, accertati su altra risorsa; per altri ,32 si tratta di errate contabilizzazioni. Infine 6.435,02 riguardano minori entrate cui corrispondono minori spese, trattandosi di contributi di altri enti soggetti a rendicontazione. 5

6 accert. descrizione anno residuo importo insussistente note 3107 Ruolo Tassa Rifiuti Solidi Urbani ,71 emissi avvisi di liquidazione - somma accertata su capitolo recupero evasione 3580 Fondo sperimentale di riequilibrio ,64 Comunicazione Ministero dell'interno di giugno Spese di funzionamento Commissione Elettorale Circondariale - II sem ,00 Importo non dovuto Ruolo sanzioni amministrative anno emissione ,33 Discarichi Ruolo sanzioni amministrative anno emissione minuta di ruolo n Contributo regionale redazione ed aggiornamento piani di emergenza bando 2011 Discarico di quote di tributi comunali e relative addizionali riconosciute indebite. elenco n. 1/201 Contributo comunità montana z.o.8 per manutenzione straordinaria strada per S. Lucio Contributo incremento connessione ecologica tra il parco delle orobie bergamasche Discarico di quote di tributi comunali e relative addizionali riconosciute indebite. elenco n. 1/ ,07 Discarichi ,00 Finanziato l'80% delle spese ammesse a contributo ,00 Discarichi ,40 Minore spesa dell'intervento , ,51 Discarichi Spese tecniche previste dal quadro economico non riconosciute 3596 Servizio assistenza domiciliare anno ,00 Errata contabilizzazione 2196 Canone di locazione fabbricati Via Tasso - anno ,54 Importo non dovuto 3473 Rimborso fornitura libri di testo scuola primaria ,34 Importo non dovuto 2488 Canone di locazione fabbricati via S. Alessandro - anno ,51 Importo non dovuto 3528 Contributo dalla Provincia per giornata del verde pulito - anno ,74 Importo adeguato alla spesa sostenuta 3606 Discarico di quote di tributi comunali riconosciuti indebiti. Elenco 1/ ,00 Discarichi 3213 Rimborso quote mutui su servizi idrico ,93 Errata contabilizzazione Totali ,60 Cosa dice la nuova contabilità in proposito? (punto 9.1 del principio contabile) I crediti formalmente riconosciuti assolutamente inesigibili o insussistenti per l avvenuta legale estinzione (prescrizione) o per indebito o erroneo accertamento del credito sono definitivamente eliminati dalle scritture e dai documenti di bilancio attraverso la delibera di riaccertamento dei residui. Il riconoscimento formale dell assoluta inesigibilità o insussistenza dei crediti deve essere adeguatamente motivato attraverso l analitica descrizione delle procedure seguite per la realizzazione dei crediti prima della loro eliminazione totale o parziale, o indicando le ragioni che hanno condotto alla maturazione della prescrizione, rimanendo fermo l obbligo di attivare ogni possibile azione finalizzata ad adottare le soluzioni organizzative necessarie per evitare il ripetersi delle suddette fattispecie. 6

7 1.4 LA SCOMPOSIZIONE DEL RISULTATO D'AMMINISTRAZIONE Al fine di approfondire l'analisi dell'avanzo della gestione, si può procedere alla scomposizione del valore complessivo, attraverso: la distinzione delle varie componenti previste dall'art. 187 del D.Lgs. 267/2000, l'analisi degli addendi provenienti dalla gestione residui e da quella di competenza. Nel primo caso, si arriva alla determinazione di un avanzo disponibile, così come riscontrabile dalla lettura del modello previsto dal D.P.R. 194/96, nel quale la suddivisione dell'avanzo è articolata nel seguente modo: Fondi vincolati - Fondi per finanziamento spese in conto capitale ,21 Fondi di ammortamento - Fondi non vincolati ,48 TOTALE ,69 Costituzione avanzo vincolato alle spese d'investimento impegno descrizione anno residuo importo economia Fornitura e installazione upgrade server di backup , Spese tecniche incremento connessione ecologica Parco delle Orobie , Manutenzione straordinaria strada di San Lucio - somme a disposizione contributo CMVS a dedurre residui attivi eliminati , , Contributo incremento connessione ecologica Parco delle Orobie e Pianura Bergamasca , Contributo Comunita' Montana z.o.8 per manutenzione straordinaria strada per S.Lucio ,40 Totali 2.371,60 Maggiori accertamenti non impegnati accert. descrizione anno maggiore entrata 4108 Rimborso valore della partecipazione per recesso Castione della Presolana Monti del Sole ,17 SPESE NON IMPEGNATE FINANZIATE CON ONERI DI URBANIZZAZIONE ,16 CESSIONE SUPERFICI COMPENSATIVE ,20 ALIENAZIONI ,08 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE - ALTRE ENTRATE VINCOLATE - Totali TOTALE GENERALE a dedurre quota per copertura crediti incerti AVANZO VINCOLATO PER SPESE D'INVESTIMENTO DISPONIBILE , , ,21 7

8 Cosa dice la nuova contabilità in proposito? (punto 9.2 del principio contabile) Costituiscono quota vincolata del risultato di amministrazione le entrate accertate e le corrispondenti economie di bilancio: a) nei casi in cui la legge o i principi contabili generali e applicati della contabilità finanziaria individuano un vincolo di specifica destinazione dell entrata alla spesa; b) derivanti da mutui e finanziamenti contratti per il finanziamento di investimenti determinati; c) derivanti da trasferimenti erogati a favore dell ente per una specifica destinazione; derivanti da entrate straordinarie, non aventi natura ricorrente, accertate e riscosse cui l amministrazione ha formalmente attribuito una specifica destinazione. É possibile attribuire un vincolo di destinazione alle entrate straordinarie non aventi natura ricorrente solo se l ente non ha rinviato la copertura del disavanzo di amministrazione negli esercizi successivi, ha provveduto nel corso dell esercizio alla copertura di tutti gli eventuali debiti fuori bilancio (per gli enti locali compresi quelli ai sensi dell articolo 193 del TUEL, nel caso in cui sia stata accertata, nell anno in corso e nei due anni precedenti l assenza dell equilibrio generale di bilancio). Le regioni possono attribuire il vincolo di destinazione in caso di disavanzo da indebitamento autorizzato con legge non ancora accertato. 1.5 LA GESTIONE DI COMPETENZA Con il temine "gestione di competenza" si fa riferimento a quella parte della gestione ottenuta considerando solo le operazioni finanziarie relative all'esercizio in corso, senza, cioè, esaminare quelle generate da fatti accaduti negli anni precedenti e non ancora conclusi. Essa, infatti, evidenzia il risultato ottenuto quale differenza tra gli accertamenti e gli impegni dell'esercizio, a loro volta articolabili in una gestione di cassa ed in una dei residui, con risultati parziali che concorrono alla determinazione del risultato totale. Con riferimento alla gestione di competenza del nostro ente, ci troviamo di fronte ad una situazione contabile di competenza quale quella riportata nella tabella seguente: IL RISULTATO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA Importi Riscossioni in conto competenza ,94 Pagamenti in conto competenza ,55 Differenza ,39 Residui attivi della competenza ,84 Residui passivi della competenza ,62 AVANZO DI COMPETENZA ,61 Avanzo 2012 applicato nell'anno 2013 (al netto del fondo svalutazione crediti) - SALDO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA ,61 8

9 Il valore "segnaletico" del risultato della gestione di competenza assume un significato maggiore se lo stesso viene disaggregato ed analizzato, secondo una classificazione ormai fatta propria dalla dottrina e dal legislatore, in quattro principali componenti ciascuna delle quali evidenzia un particolare aspetto della gestione. Questa suddivisione, con riferimento ai dati del nostro ente, trova adeguata specificazione nella tabella che segue: il rendiconto finanziario di competenza 2013 e le sue componenti accertamenti in conto competenza avanzo e alienazioni impegni in conto competenza differenza Parte corrente , , ,84 Parte investimenti , , ,45 Movimento fondi Bilancio di terzi , ,96 - TOTALE , , ,61 Lo squilibrio di parte corrente è stato coperto con l applicazione di oneri, quantificata in sede di bilancio di previsione in , ma dimostratasi non necessaria grazie ad economie verificatesi su altre voci. Cosa dice la nuova contabilità in proposito? Il principio della competenza cambierà radicalmente, essendo legato all esigibilità dell entrata/spesa. Infatti tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive, che danno luogo a entrate e spese per l ente, devono essere registrate nelle scritture contabili quando l obbligazione è perfezionata, con imputazione all esercizio in cui l obbligazione viene a scadenza. Pertanto le entrate daranno copertura a spese solo nel momento in cui le stesse diventeranno vero credito per l ente. Ulteriori scomposizioni relative a ciascuna delle componenti sopra riportate possono essere effettuate al fine di analizzare come le principali voci di entrata e di spesa influenzino l'equilibrio di ognuna di esse. 1.6 L'EQUILIBRIO DEL BILANCIO CORRENTE Il bilancio corrente trova una sua implicita definizione nell'articolo 162, comma 6, del D.Lgs. n. 267/2000. Ne consegue che anche in sede di rendicontazione appare indispensabile riscontrare se detto vincolo iniziale abbia trovato poi concreta attuazione al termine dell'esercizio confrontando tra loro, non più previsioni di entrata e di spesa, ma accertamenti ed impegni della gestione di competenza. 9

10 In generale, potremmo sostenere che il bilancio corrente misura la quantità di entrate destinate all'ordinaria gestione dell'ente, cioè da utilizzare per il pagamento del personale, delle spese d'ufficio, dei beni di consumo, per i fitti e per tutte quelle uscite che non trovano utilizzo solo nell'anno in corso nel processo erogativo. Nel nostro ente, al termine dell'esercizio, è possibile riscontrare una situazione contabile quale quella riportata nella tabella. EQUILIBRIO DEL BILANCIO CORRENTE PARZIALI TOTALI Avanzo di Amministrazione applicato alle spese correnti (+) - Entrate tributarie (Titolo I) (+) ,97 Entrate da trasferimenti correnti dello Stato, ecc. (Titolo II) (+) ,05 Entrate extratributarie (Titolo III) (+) ,59 Entrate del Titolo IV che finanziano le spese correnti (+) ,84 Entrate correnti (Titoli I, II, III) che finanziano gli investimenti (-) - TOTALE ACCERTAMENTI ENTRATE CORRENTI (=) ,45 Fondo svalutazione crediti non impegnabile (+) - Spesa corrente (Titolo I) (+) ,71 Spesa per rimborso prestiti (Titolo III interventi 3, 4, 5) (+) ,74 Spesa per estinzione anticipata prestiti (+) - TOTALE IMPEGNI DI SPESA CORRENTE (=) ,45 DIFFERENZA DI PARTE CORRENTE ,00 Come detto poco sopra, gli oneri di urbanizzazione applicati alla parte corrente in sede di bilancio di previsione ammontavano ad ,00. In sede di riaccertamento sono stati registrate alcune economie che hanno comportato una minore quota utilizzata, pari ad ,84 corrispondente al 53,14% del totale in netta diminuzione rispetto al passato. Poiché la previsione normativa che consente l utilizzo di tali entrate per il finanziamento di spesa ripetitiva, permette tale meccanismo solo fino all anno 2014, oltre che per gli effetti negativi sui saldi del patto di stabilità, deve proseguire lo sforzo di riportare in equilibrio il bilancio corrente, attraverso riduzioni di spesa o reperimento di altre entrate. 1.7 L'EQUILIBRIO DEL BILANCIO INVESTIMENTI Se il bilancio corrente misura la differenza tra le entrate e le spese di breve termine, il bilancio investimenti analizza il sistema di relazioni tra fonti ed impieghi relative a quelle che partecipano per più esercizi nei processi di produzione e di erogazione dei servizi dell'ente. In particolare, le spese che l'ente sostiene per gli investimenti sono quelle finalizzate alla realizzazione ed acquisto di impianti, opere e beni non destinati all'uso corrente. Tali spese permettono di assicurare le infrastrutture necessarie per l'esercizio delle sue funzioni istituzionali, 10

11 per l'attuazione dei servizi pubblici e per promuovere e consolidare lo sviluppo sociale ed economico della popolazione. Contabilmente le spese di investimento sono inserite nel bilancio al titolo II della spesa e, per la maggior parte, trovano specificazione nel Programma triennale dei lavori pubblici. L'Ente può provvedere al finanziamento delle spese di investimento, ai sensi dell'art. 199 del D.Lgs. n. 267/00, mediante: l'utilizzo di entrate correnti destinate per legge agli investimenti; l'utilizzo di entrate derivanti dall'alienazione di beni; la contrazione di mutui passivi; l'utilizzo di entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dello Stato o delle Regioni o di altri enti del settore pubblico allargato; l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione. Si ritiene opportuno precisare che il ricorso al credito è senza alcun dubbio la principale forma di copertura delle spese d'investimento che si ripercuote sul bilancio gestionale dell'ente per l'intera durata del periodo di ammortamento del finanziamento. Ne deriva che la copertura delle quote di interesse deve essere finanziata o con una riduzione delle spese correnti oppure con un incremento delle entrate correnti. Sul punto, l art. 204, D.Lgs. 18/08/2000, n che pone limiti all indebitamento degli enti locali - è stato oggetto di continue modifiche che pare si siano ora stabilizzate fissando all 8% delle entrate correnti il limite all indebitamento. La percentuale rilevata per il rendiconto 2013 è pari al 8,56. L'equilibrio parziale del bilancio investimenti può essere determinato confrontando le entrate per investimenti esposte nei titoli IV e V (con l'esclusione delle somme, quali gli oneri di urbanizzazione, che sono già state esposte nel Bilancio corrente) con le spese del titolo II da cui sottrarre l'intervento "concessioni di crediti" che, come vedremo, dovrà essere ricompreso nel successivo equilibrio di bilancio. Tenendo conto del vincolo legislativo previsto dal bilancio corrente, l'equilibrio è rispettato in fase di redazione del bilancio di previsione confrontando i dati attesi e di rendicontazione, gli accertamenti e gli impegni nel caso in cui si verifica la seguente relazione: Entrate titoli IV + V minori o uguali alle Spese titolo II L'eventuale differenza negativa deve trovare copertura o attraverso un risultato positivo dell'equilibrio corrente (avanzo economico) oppure attraverso l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione che dovrà essere stato specificatamente vincolato alla realizzazione di investimenti. Nel nostro ente, al termine dell'esercizio, è possibile riscontrare una situazione contabile quale quella riportata nella tabella sottostante: 11

12 EQUILIBRIO DEL BILANCIO INVESTIMENTI PARZIALI TOTALI Avanzo Amministrazione applicato per spese in c/capitale (+) - Entrate da trasferimenti di capitale, ecc. (Titolo IV) (+) ,21 Entrate da accensioni di prestiti (Titolo V categorie 3 e 4) (+) - Entrate correnti (Titolo I, II, III) che finanziano gli investimenti (+) - Entrate da OO.UU. destinate al finanziamento della spesa corrente (-) ,84 Riscossione di crediti (Titolo IV categoria 6) (-) - TOTALE ENTRATE PER INVESTIMENTI (=) ,37 Spesa in c/capitale (Titolo II) (+) ,76 Concessione di crediti (Titolo II intervento 10) (-) - TOTALE SPESA PER INVESTIMENTI (=) ,76 DIFFERENZA DI PARTE INVESTIMENTI ,61 Cosa dice la nuova contabilità in proposito? Come abbiamo visto nel riquadro precedente, il principio della competenza cambierà radicalmente, essendo legato all esigibilità dell entrata/spesa. Tale nuova modalità di registrazione delle entrate/spese influirà sugli equilibri di parte corrente e parte capitale, rendendo necessaria ed indispensabile un attenta analisi di tutte le voci per stabilirne la tempistica di esigibilità onde evitare che l esigibilità di un entrata sia differita rispetto alla spesa che finanzia, creando disequilibrio. 1.5 L'EQUILIBRIO DEL BILANCIO MOVIMENTO FONDI Non movimentato. 1.6 L'EQUILIBRIO DEL BILANCIO DI TERZI Il Bilancio dei servizi in conto terzi o delle partite di giro, infine, comprende tutte quelle operazioni poste in essere dall'ente in nome e per conto di altri soggetti. Le entrate e le spese per servizi per conto di terzi nel bilancio sono collocate rispettivamente al titolo VI ed al titolo IV ed hanno un effetto figurativo perché l'ente è, al tempo stesso, creditore e debitore. In particolare, nella tabella si evidenzia qual è stato l'apporto di ciascuna entrata e spesa al conseguimento della suddetta eguaglianza. 12

13 EQUILIBRIO DEL BILANCIO PER CONTO TERZI PARZIALI TOTALI Entrate da servizi per conto di terzi (Titolo VI) ,96 TOTALE ENTRATA DEL BILANCIO DI TERZI ,96 Spese per servizi per conto di terzi (Titolo IV) ,96 TOTALE SPESA DEL BILANCIO DI TERZI ,96 DIFFERENZA DEL BILANCIO PER CONTO TERZI LA GESTIONE DEI RESIDUI Accanto alla gestione di competenza non può essere sottovalutato, nella determinazione del risultato complessivo, il ruolo della gestione residui. Tale gestione, a differenza di quella di competenza, misura l'andamento e lo smaltimento dei residui relativi agli esercizi precedenti ed è rivolta principalmente al riscontro dell'avvenuto riaccertamento degli stessi, verificando se sussistono ancora le condizioni per un loro mantenimento nel rendiconto quali voci di credito o di debito. Il risultato di tale operazione è definito con determinazione del responsabile del settore economico finanziario n. 63 del , a seguito di un attenta analisi dei presupposti per la loro sussistenza da parte dei singoli responsabili di settore, giungendo al termine di detta attività ad evidenziare un ammontare complessivo dei residui attivi e passivi riportati nella tabella seguente: IL RISULTATO DELLA GESTIONE RESIDUI Importi Fondo di cassa al 1 gennaio ,54 Riscossioni ,76 Pagamenti ,29 Fondo di cassa al 31 dicembre ,01 Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre - DIFFERENZA ,01 Residui attivi ,34 Residui passivi ,27 TOTALE ,08 Volendo approfondire ulteriormente l'analisi di questa gestione, possiamo distinguere i residui dividendoli secondo l'appartenenza alle varie componenti di bilancio e confrontando i valori riportati dagli anni precedenti (residui iniziali) con quelli impegnati/accertati. 13

14 scomposizione ed analisi della gestione dei residui attivi residui iniziali residui riaccertati percentuale di scostamento Parte corrente , ,46-6,35% Parte investimenti , ,79-0,29% Movimento fondi - - 0,00% Bilancio di terzi 7.882, ,85 0,00% TOTALE , ,10-4,00% scomposizione ed analisi della gestione dei residui passivi residui iniziali residui riaccertati percentuale di scostamento Parte corrente , ,43-14,80% Parte investimenti , ,21-0,28% Movimento fondi - - 0,00% Bilancio di terzi , ,92-0,33% TOTALE , ,56-6,41% Cosa dice la nuova contabilità in proposito? Come detto in premessa, a seguito dell approvazione del rendiconto sarà necessario adottare un atto di riaccertamento straordinario dei residui - alla data non più del 31 dicembre ma del 1 gennaio 2014, applicando le regole previste dal principio della competenza finanziaria potenziata, quindi verificando la tempistica di esigibilità dei crediti/debiti. Occorre analizzare uno ad uno i RESIDUI ATTIVI e chiedersi, oltre alla verifica della difficile esazione: quella somma accertata nell anno x comporta per l ente l effettivo diritto ad incassare? È scaduto tale diritto? Non ci sono ostacoli alla riscossione? In altri termini, quel residuo attivo è esigibile? È facile immaginare che molti residui attivi, pur validi, pur fondati giuridicamente, non siano ancora esigibili per svariate ragioni, in quanto non si è ancora verificata la condizione che rende l ente in grado di pretendere l adempimento. Allo stesso modo, occorre analizzare uno ad uno i RESIDUI PASSIVI e chiedersi, oltre alla verifica della continuità giuridica: quella somma impegnata nell anno x comporta per l ente l effettivo obbligo di pagare? È scaduto tale obbligo? Il beneficiario ha eseguito correttamente la prestazione o ha maturato il proprio diritto al pagamento? In altri termini, quel residuo passivo è esigibile? È un debito? È facile immaginare che molti residui passivi, pur corretti giuridicamente, non siano ancora esigibili per svariate ragioni, in quanto non si è ancora verificata la condizione che rende l ente nella condizione di dover pagare. 14

15 1.8 La gestione di cassa Un discorso ulteriore deve essere effettuato analizzando la gestione di cassa, il cui monitoraggio sta assumendo un'importanza strategica nel panorama dei controlli degli enti locali. Infatti, nel contesto di cambiamento della finanza pubblica e stanti le incertezze circa gli importi di spettanza degli ex trasferimenti erariali ed i vincoli imposti dal Patto di stabilità richiedono un attenta ed oculata gestione delle movimentazioni di cassa al fine di non incorrere in possibili deficit monetari che porterebbero ad anticipazioni di tesoreria onerose. La verifica dell'entità degli incassi e dei pagamenti e l'analisi sulla capacità di smaltimento dei residui forniscono interessanti valutazioni sull'andamento complessivo dei flussi assicurando anche il rispetto degli equilibri prospettici. I valori risultanti dal Conto del bilancio sono allineati con il Conto del tesoriere rimesso nei termini di legge e parificato da questa amministrazione. il risultato complessivo della gestione di cassa residui gestione competenza totale Fondo di cassa al 1 gennaio ,54 Riscossioni , , ,70 Pagamenti , , ,84 Fondo di cassa al 31 dicembre 2013 Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre DIFFERENZA , ,40 Dalla tabella si evince che il risultato complessivo, al pari di quanto visto per la gestione complessiva, può essere scomposto in due parti: una prima riferita alla gestione di competenza ed una seconda a quella dei residui. L'analisi dei risultati di competenza dimostra la capacità dell'ente di trasformare, in tempi brevi, accertamenti ed impegni in flussi finanziari di entrata e di uscita e, nello stesso tempo, di verificare se l'ente è in grado di produrre un flusso continuo di risorse monetarie tale da soddisfare le esigenze di pagamento riducendo il ricorso ad anticipazioni di tesoreria o a dilazioni di pagamento con addebito degli interessi passivi. Cosa dice la nuova contabilità in proposito? Il principio applicato della programmazione, prevede che Il bilancio di previsione sia elaborato in termini di competenza finanziaria e di cassa con riferimento al primo esercizio e in termini di competenza finanziaria per gli esercizi successivi. Quindi, il bilancio di previsione 2014/2016 riguarderà le previsioni finanziarie del periodo 2014/2016 e le previsione di cassa per il solo primo anno

16 ENTRATA scomposizione ed analisi della gestione di competenza assestato accertato % riscosso riscosso su accertato residuo conservato Parte corrente , ,61 98,61% ,24 78,71% ,37 Parte investimenti , ,21 99,51% ,21 98,71% 9.900,00 Movimento fondi Bilancio di terzi , ,96 60,30% ,49 97,03% ,47 TOTALE , ,78 95,28% ,94 81,15% ,84 SPESA scomposizione ed analisi della gestione di competenza assestato impegnato % pagato pagato su impegnato residuo conservato Parte corrente , ,45 97,69% ,58 78,63% ,87 Parte investimenti , ,76 98,10% ,90 56,33% ,86 Movimento fondi Bilancio di terzi , ,96 60,30% ,07 84,78% ,89 TOTALE , ,17 94,39% ,55 78,02% ,62 16

17 2. PATTO DI STABILITÀ Il patto di stabilità per il triennio 2013/2015 è disciplinato dalla Legge 12 novembre 2011, n. 183 e Legge 24 dicembre 2012, n Le regole per la determinazione dell obiettivo programmatico annuale per il 2013 sono le seguenti: individuazione della media delle spese correnti del triennio 2007/2009; determinazione dell importo annuale della manovra, ottenuto applicando la percentuale del 15,61% (comma 2 e 2 bis, art. 31, legge n. 183/2011); diminuzione dell importo così ottenuto, di un valore pari alla riduzione dei trasferimenti erariali di cui al comma 2 dell'art.14 del D.L. 78/2010; eventuale applicazione del Patto regionale orizzontale e verticale; definizione del saldo finanziario obiettivo per il 2013, in termini di competenza mista; La verifica annuale a consuntivo, del rispetto delle disposizioni attinenti al patto di stabilità, è stata effettuata di concerto con l organo di revisione. Obiettivo 2013 Previsto Conseguito Differenza Competenza mista Alla luce delle risultanze riportate, il Patto di stabilità 2013 è stato rispettato 17

18 3. ANALISI DELL'ENTRATA Conclusa l'analisi del risultato finanziario complessivo e di quelli parziali, cercheremo di approfondire i contenuti delle singole parti del Conto del bilancio analizzando separatamente l'entrata e la Spesa. L'Ente locale, per sua natura, è caratterizzato dall'esigenza di massimizzare la soddisfazione degli utenti-cittadini attraverso l'erogazione di servizi che trovano la copertura finanziaria in una precedente attività di acquisizione delle risorse. L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che di quella d'investimento, costituisce il primo momento dell'attività di programmazione. Da essa e dall'ammontare delle risorse che sono state preventivate, distinte a loro volta per natura e caratteristiche, conseguono le successive previsioni di spesa. Per questa ragione, l'analisi si sviluppa prendendo in considerazione dapprima le entrate, cercando di evidenziare le modalità in cui le stesse finanziano la spesa al fine di perseguire gli obiettivi definiti. In particolare, l'analisi della parte Entrata che segue parte da una ricognizione sui titoli per poi passare ad approfondire i contenuti di ciascuno di essi, attraverso una disarticolazione degli importi complessivi nelle "categorie 3.1". 3.1 ANALISI DELLE ENTRATE PER TITOLI L'intera manovra di acquisizione delle risorse, posta in essere da questa amministrazione nel corso dell'anno 2013, è sintetizzata nell'analisi per titoli riportata nella tabella sottostante. Dalla sua lettura si comprende come i valori complessivi siano stati determinati e, di conseguenza, quali scelte l'amministrazione abbia posto in essere nell'anno. Nella tabella, oltre agli importi, è riportato il valore in percentuale che indica la quota di partecipazione di ciascun titolo alla determinazione del volume complessivo delle entrate. 18

19 Entrate Titolo Iniziale Assestata Accertato % Riscosso % Residuo Maggiore(+) Minore(-) 1 Entrate tributarie , , ,97 94,98% ,87 82,90% , ,36 2 Entrate derivanti da trasferimenti dello Stato, Regione, Provincia e altri Enti Pubblici , , ,05 105,64% ,92 81,40% , ,54 3 Entrate extra tributarie , , ,59 98,18% ,45 61,10% , ,91 Totale entrate correnti , , ,61 98,61% ,24 78,71% , ,73 4 Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti , , ,21 99,51% ,21 98,71% 9.900, ,12 Totale entrate finali , , ,21 99,51% ,21 98,71% 9.900, ,12 5 Entrate derivanti da accensioni di prestiti , ,00% - 0,00% Entrate da servizi per conto terzi , , ,96 60,30% ,49 97,03% , ,04 Totale , , ,96 60,30% ,49 97,03% , ,04 Avanzo di amministrazione - - Fondo di cassa al 1 gennaio , ,54 Totale complessivo entrate , , ,78 95,28% ,94 81,15% , ,89 19

20 Ulteriori spunti di riflessione, in particolare per comprendere se alcuni scostamenti rispetto al trend medio siano connessi con accadimenti di natura straordinaria, possono poi essere ottenuti confrontando le risultanze dell'anno 2013 con quelle del triennio precedente (2000, 2011 e 2012). Nel nostro ente detto confronto evidenzia: IL RENDICONTO FINANZIARIO 2010/2013 LE ENTRATE ACCERTATE ANNO 2010 ANNO 2011 ANNO 2012 al netto dell'ambito ANNO 2013 totale Entrate tributarie (Titolo I) , , , , ,97 Entrate per trasferimenti correnti (Titolo II) , , , , ,05 Entrate extratributarie (Titolo III) , , , , ,59 Entrate da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione crediti (Titolo IV) , , , , ,21 Entrate da accensione prestiti (Titolo V) , , Entrate da servizi per conto di terzi (Titolo VI) , , , , ,96 TOTALE ENTRATE , , , , ,78 Per il Comune di Clusone, l anno 2013 è stato il primo anno di gestione dei servizi sociali d ambito in qualità di ente capofila e pertanto il confronto con gli anni precedenti è falsato dalle relative voci. Nel complesso le entrate relative ai servizi sociali d ambito ammonta ad ,85. Analizzando il confronto con la colonna relativa agli importi al netto delle risorse relative all ambito si può notare quanto segue: TITOLO I: si verifica un aumento di circa euro dovuto all attribuzione ai comuni della quota IMU di competenza statale dello scorso anno. Allo stesso tempo, l abolizione dell imposta sulla prima casa ha determinato una riduzione di circa euro. Infine il Fondo di solidarietà comunale (FSC), confrontato con il Fondo Sperimentale di Riequilibrio (FSR) 2012 è diminuito di euro. In un contesto in continua evoluzione, oggetto di continue modifiche e correzioni tra un anno e l altro e nel corso dello stesso anno, qualsiasi confronto è particolarmente difficile, in quanto all aumento di una voce di entrata, corrisponde una diminuzione di un altra voce di entrata o all aumento di una voce di spesa. 20

21 TITOLO II: si può notare un incremento di circa dovuto alla previsione del contributo statale a ristoro dell abolizione dell IMU prima casa, pari a ed allo spostamento, per una corretta classificazione contabile, del contributo statale per gli uffici giudiziari dal titolo III al titolo II; tale contributo, per cui ad oggi non è ancora stato riscosso il saldo 2011, tutto il 2012 e l acconto 2013, è stato quantificato per quest ultimo anno in A seguito della soppressione della sezione distaccata del tribunale di Bergamo, appare ancora più incerta l entità del contributo statale che verrà riconosciuto al Comune di Clusone. TITOLO III: oltre allo spostamento al titolo II del contributo statale per gli uffici giudiziari appena illustrato, si è verificata una contrazione delle entrate relative a concessioni cimiteriali ( ), sanzioni per violazioni al codice della strada ( ) utili di società partecipate ( ). Nel complesso, le risorse disponibili per la gestione corrente, tenuto conto anche degli stanziamenti in spesa previsti dalla normativa, per l alimentazione del Fondo di solidarietà comunale, sono diminuite rispetto al 2012 di circa euro, così calcolate: descrizione differenza IMU , , ,44 FSR / FSC , , ,63 Contributo IMU ab. princ , ,12 Concessioni cimiteriali , , ,00 Sanzioni Codice della Strada , , ,98 Utili da società partecipate , , ,41 a detrarre Spesa alimentazione FSC , ,76 Totale , , ,22 21

22 3.2 ANALISI DEI TITOLI DI ENTRATA L'analisi condotta finora sulle entrate ha riguardato esclusivamente i "titoli" e, cioè, le aggregazioni di massimo livello che, quantunque forniscano una prima indicazione sulle fonti dell'entrata e sulla loro natura, non sono sufficienti per una valutazione complessiva della politica di raccolta delle fonti di finanziamento per la quale è più interessante verificare come i singoli titoli siano composti. A tal fine si propone una lettura di ciascuno di essi per "categorie", cioè secondo una articolazione prevista dallo stesso legislatore LE ENTRATE TRIBUTARIE Le entrate tributarie rappresentano una voce particolarmente importante nell'intera politica di reperimento delle risorse posta in essere dall amministrazione, consapevole dei riflessi che una eccessiva pressione fiscale possa determinare sulla crescita del tessuto economico del territorio amministrato. Allo stesso tempo occorre tener presente che il progressivo processo di riduzione delle entrate da contributi da parte dello Stato impone alla Giunta di non poter ridurre le aliquote e le tariffe. Nelle tabella sottostante viene presentata la composizione del titolo I dell'entrata con riferimento agli accertamenti risultanti dal rendiconto Categoria Iniziale Assestata Accertato % Riscosso % Residuo Maggiore(+) Minore(-) 1 Imposte , , ,90 94,26% ,75 84,28% , ,10 2 Tasse , , ,66 96,48% ,23 76,12% , ,34 3 Tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie , , ,41 97,55% ,89 89,74% , ,92 Totale , , ,97 94,98% ,87 82,90% , ,36 Per rendere ancor più completo il panorama di informazioni, nella tabella che segue si propone il confronto di ciascuna categoria con gli accertamenti del triennio precedente. 22

23 IL RENDICONTO FINANZIARIO 2010/2013: LE ENTRATE ACCERTATE ANNO 2010 ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 Imposte (categoria I) , , , ,90 Tasse (categoria II) , , , ,66 Tributi speciali (categoria III) , , , ,41 TOTALE ENTRATE Titolo I , , , ,97 23

24 3.2.2 Le Entrate da contributi e trasferimenti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici Abbiamo già segnalato nei paragrafi precedenti come il titolo II evidenzi tutte le forme contributive, poste in essere dagli enti del settore pubblico allargato e dell'unione Europea nei confronti dell'ente, finalizzate ad assicurare la gestione corrente e l'erogazione dei servizi di propria competenza Categoria Contributi e trasferimenti correnti dello Stato Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione Contributi e trasferimenti correnti dalla Provincia Autonoma per funzioni delegate Contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari ed internazionali Contributi e trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico Iniziale Assestata Accertato % Riscosso % Residuo Maggiore(+) Minore(-) , , ,37 134,15% ,37 80,53% , , , , ,14 102,85% ,34 63,75% , , , , ,54 100,01% ,21 92,95% ,33 177,94 TOTALE , , ,05 105,64% ,92 81,40% , ,54 Altrettanto importante può risultare la conoscenza dell'andamento delle entrate di ciascuna categoria del titolo attraverso il confronto con gli accertamenti del triennio precedente. 24

25 IL RENDICONTO FINANZIARIO 2010/2013 LE ENTRATE ACCERTATE ANNO 2010 ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato (Categoria 1) , , , ,37 Contributi e trasferimenti correnti dalla regione (Categoria 2) , , , ,14 Contributi dalla regione per funzioni delegate (Categoria 3) Contributi e trasferimenti da organismi comunitari e internazionali (Categoria 4) Contributi e trasferimenti da altri enti del settore pubblico (Categoria 5) , , , ,54 TOTALE ENTRATE , , , ,05 25

26 3.2.3 LE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE Le Entrate extratributarie (titolo III) costituiscono il terzo componente nella definizione dell'ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento della spesa corrente. Sono compresi in questo titolo i proventi dei servizi pubblici, i proventi dei beni dell'ente, gli interessi sulle anticipazioni e crediti, gli utili netti delle aziende speciali e partecipate, i dividendi di società e altre poste residuali come i proventi diversi. Il valore complessivo del titolo è stato già analizzato. In questo paragrafo si vuole approfondire il contenuto delle varie categorie riportate nella tabella seguente, dove viene proposto l'importo accertato nell'anno 2013 e la percentuale rispetto al totale del titolo. Categoria Iniziale Assestata Accertato % Riscosso % Residuo Maggiore(+) Minore(-) 1 Proventi dei servizi pubblici , , ,61 100,61% ,48 80,71% , ,61 2 Proventi dei beni dell'ente , , ,43 98,43% ,90 74,68% , ,57 3 Interessi su anticipazioni e crediti 7.500, , ,59 106,68% ,59 100,00% - 901,59 4 Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di società , , ,62 100,00% ,62 100,00% Proventi diversi , , ,34 95,79% ,86 29,65% , ,54 TOTALE , , ,59 98,18% ,45 61,10% , ,91 26

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