DIPARTIMENTO DI MEDICINA MOLECOLARE

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2 DIPARTIMENTO DI MEDICINA MOLECOLARE PERSONALE Capo Dipartimento Ariela BENIGNI, Dr. Sci. Biol., Ph. D. Laboratorio di Biologia Cellulare e Medicina Rigenerativa Capo Laboratorio Marina MORIGI, Dr. Sci. Biol., Ph.D. Unità: Interazione Piastrine-Endotelio Vascolare Capo Unità Miriam GALBUSERA, Dr. Sci. Biol. Unità: Biologia dello Sviluppo Capo Unità Barbara IMBERTI, Dr. Sci. Biol., Ph. D. Laboratorio di Immunologia e Genetica del Trapianto e Malattie Rare Capo Laboratorio Marina NORIS, Dr. Chim. Farm., Ph.D. Unità: Biologia Cellulare dell'autoimmunità e del Rigetto al Trapianto Capo Unità Sistiana AIELLO, Dr. Sci. Biol. Unità: Biologia Cellulare e Molecolare della Tolleranza al Trapianto Capo Unità Federica CASIRAGHI, Chemist Unità: Genetica e Basi Molecolari delle Malattie Renali Capo Unità Roberta DONADELLI, Dr. Sci. Biol. Laboratorio di Fisiopatologia delle Malattie Renali ed Interazione con altri Sistemi Capo Laboratorio Carla ZOJA, Dr. Sci. Biol., Ph.D. Unità: Patologia e Immunopatologia Capo Unità Unità: Modelli Sperimentali di Malattie Renali Capo Unità Mauro ABBATE, Dr. Med. Daniela CORNA, Chemist Laboratorio di Terapia Genica e Riprogrammazione Cellulare Capo Laboratorio Susanna TOMASONI, Dr. Sci. Biol., Ph.D. Unità: Microscopia Avanzata Capo Unità Elena GAGLIARDINI, Dr. Sci. Biol., Ph.D.

3 CURRICULA VITAE Ariela Benigni si è laureata in Scienze Biologiche nel 1979 presso l Università degli Studi di Milano e ha conseguito il titolo di PhD presso l Università di Maastricht, Olanda, nel Attività formative: nel 1979 Post Doctoral Fellow, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (IRFMN), Laboratorio di Chemioterapia Antitumorale in vivo, Milano, Italia; nel Post Doctoral Fellow, Associazione Bergamasca per lo Studio delle Malattie Renali, Laboratorio della Divisione di Nefrologia e Dialisi, Ospedali Riuniti di Bergamo, Bergamo; nel 1980 Post Doctoral Fellow, Guy s Hospital, London; nel 1982 Titolare di una borsa di studio della Comunità Europea, Centre Regional de Transfusion Sanguigne de Strasbourg, Strasbourg, Francia; nel 1989 stage al Brigham and Women s Hospital, Laboratory of Prof. Barry Brenner, Boston. Ha conseguito il titolo di Ph.D. presso l Università di Maastricht, Olanda, nel Aree di interesse: mediatori vasoattivi e proinfiammatori nella progressione delle malattie renali con particolare riguardo all'endotelina; trattamento combinato di farmaci antiipertensivi e renoprotettivi per rallentare la progressione della malattia renale cronica; utilizzo di cellule staminali per riparare il tessuto renale in modelli di insufficienza renale acuta e cronica; studi dei meccanismi di rigenerazione del rene; tecniche di trasferimento genico in vitro e in vivo; prevenzione del rigetto acuto e cronico del trapianto attraverso trasferimento genico all organo da trapiantare; induzione della tolleranza al trapianto attraverso tecniche di trasferimento genico; correzione di difetti genetici nelle malattie rare. Ruoli: nel 1983 Ricercatore, IRFMN, Laboratorio di Malattie Renali, Bergamo; tra Capo Laboratorio del Metabolismo di Prostaglandine e Leucotrieni, IRFMN, Bergamo; da Gennaio 1991è Segretario Scientifico, IRFMN, Bergamo, Italia; tra 1994 e 1999 è Capo Laboratorio dei Mediatori Vasoattivi e Infiammatori di DannoTissutale, IRFMN, Bergamo, Italia; da Gennaio 2000 è Capo Dipartimento di Medicina Molecolare, IRFMN, Bergamo : Associate Editor, Journal of Nephrology; : Associate Editor, Kidney International : Associated Editor dell'international Journal of Artificial Organs. 2013: Academic Editor di PeerJ e di Plos One; Membro dell Editorial Board di Expert Opinion on Therapeutic Patents Collaborazione con l Organizzazione Mondiale della Sanità per un progetto multicentrico internazionale sui fattori angiogenici come causa di pre-eclampsia. Nel 2007 ha avuto l incarico di Senior Fellow in Obstetric Medicine presso l Università di Oxford, Nuffield Department of Obstetrics & Gynaecology. Dal 2013 membro della Visiting Committee di AERES Agence d Évaluation de la Recherche et de l Enseignement Supèrieur, Necker Enfants Malades Institute (INEM), Université Paris Descartes, Inserm and CNRS, Parigi. Tutor di 6 studenti Ph.D. Open University di Londra e Università di Groningen (Olanda). Principali pubblicazioni: D. Macconi, S. Tomasoni, P. Romagnani, P. Trionfini, F. Sangalli, B. Mazzinghi, P. Rizzo, E. Lazzeri, M. Abbate, G. Remuzzi, A. Benigni. MicroRNA-324-3p promotes renal fibrosis and is a target of ACE inhibition. J Am Soc Nephrol 2012;23: S. Conti, P. Cassis, A. Benigni. Aging and the renin-angiotensin system. Hypertension 2012;60: Benigni, S. Orisio, M. Noris, P. Iatropoulos, D. Castaldi, K. Kamide, H. Rakugi, Y. Arai, M. Todeschini, G. Ogliari, E. Imai, Y. Gondo, N. Hirose, D. Mari, G. Remuzzi. Variations of the angiotensin II type 1 receptor gene are associated with extreme human longevità. Age (Dordr) 2012 G. Remuzzi, A. Benigni, F.O. Finkelstein, J.P. Grunfeld, D. Joly, I. Katz, Z.H. Liu, T. Miyata, N. Perico, B. Rodriguez-Iturbe, L. Antiga, F. Schaefer, A. Schieppati, R.W. Schrier, M. Tonelli. Kidney failure: aims for the next 10 years and barriers to success. Lancet 2013;382: A. Parvanova, I.M. van der Meer, I. Iliev, A. Perna, F. Gaspari, R. Trevisan, A. Bossi, G. Remuzzi, A. Benigni, P. Ruggenenti; for the Daglutril in Diabetic Nephropathy Study Group. Effect on blood pressure of combined inhibition of endothelin-converting enzyme and neutral endopeptidase with daglutril in patients with type 2 diabetes who have albuminuria: a randomised, crossover, double-blind, placebo-controlled trial. Lancet Diabetes Endocrinol 2013;1: S. Buelli, L. Rosanò, E. Gagliardini, D. Corna, L. Longaretti, A. Pezzotta, L. Perico, S. Conti, P. Rizzo, R. Novelli, M. Morigi, C. Zoja, G. Remuzzi, A. Bagnato, A. Benigni.?-arrestin-1 drives endothelin-1-mediated podocyte activation ans sustains renal injury. J Am Soc Nephrol 2013 [Epub ahead of print]. Marina Morigi si è laureata in Scienze Biologiche nel 1987 presso l Università degli Studi di Milano, Italia. Ha conseguito il titolo di Ph.D. presso l Università di Maastricht, Olanda, nel Attività formative: tesista presso IRFMN, Bergamo; Borsista, IRFMN, Bergamo; 1991 Stage al Brigham and Women s Hospital, presso il laboratorio del Dr. P. Marsden, Boston. Aree di interesse: Terapia cellulare e rigenerazione del tessuto renale: Studio della capacità delle cellule staminali adulte, di diversa origine, e dei progenitori renali di rigenerare il tessuto renale in modelli sperimentali di danno renale acuto e cronico. Terapia cellulare con cellule staminali embrionali ed IPS

4 (pluripotenti indotte) differenziate in progenitori renali nelle malattie renali acute e croniche, e per studi di ingegneria dei tessuti renali; Organogenesi renale e studio dei meccanismi rigenerativi; Isolamento progenitori renali da tessuto renale e urine. Ruolo della Shigatoxina nella patogenesi del danno cellule endoteliale tipico della forma epidemica di Sindrome Emolitico uremica; Ruolo del complemento nella disfunzione delle cellule renali e trombosi; Tossicità renale delle proteine plasmatiche: studi per identificare i segnali intracellulari, l espressione e la produzione di mediatori pro-infiammatori in cellule epiteliali del tubulo prossimale e del glomerulo in vitro. Ruoli: dal 1995 Ricercatrice, IRFMN, Bergamo, Italy; Capo, Unità di Biologia della Cellula Renale ed Endoteliale; dal 2000 Capo, Laboratorio di Biologia Cellulare e Xenotrapianto, rinominato nel 2010 come Laboratorio di Biologia Cellulare e Medicina Rigenerativa, IRFMN, Bergamo, Italy. Principali pubblicazioni: Morigi M, Benigni A. Mesenchymal stem cells and kidney repair. Nephrol Dial Transplant Apr;28(4):788 Xinaris C, Morigi M, Benedetti V, Imberti B, Fabricio AS, Squarcina E, Benigni A, Gagliardini E, Remuzzi G. A novel strategy to enhance mesenchymal stem cell migration capacity and promote tissue repair in an injury specific fashion. Cell Transplant. 2013;22(3): S. Tomasoni, L. Longaretti, C. Rota, M. Morigi, S. Conti, E. Gotti, C. Capelli, M. Introna, G. Remuzzi, A. Benigni. Transfer of growth factor receptor mrna via exosomes unravels the regenerative effect of mesenchymal stem cells. Stem Cells Dev 2012 C. Xinaris, V. Benedetti, P. Rizzo, M. Abbate, D. Corna, N. Azzollini, S. Conti, M. Unbekandt, J.A. Devies, M. Morigi, A. Benigni, G. Remuzzi. In vivo maturation of functional renal organoids formed from embryionic cell suspensions. J Am Soc Nephrol 2012;23: C. Zoja, P. Bautista Garcia, C. Rota, S. Conti, E. Gagliardini, D. Corna, C. Zanchi, P. Bigini, A. Benigni, G. Remuzzi, M. Morigi. Mesenchymal stem cell therapy promotes renal repair by limiting glomerular podocyte and progenitor cell dysfunction in adriamycininduced nephropathy. Am J Physiol Renal Physiol 2012;303:F1370-F1381 M. Morigi, M. Galbusera, S. Gastoldi, M. Locatelli, S. Buelli, A. Pezzotta, C. Pagani, M. Noris, M. Gobbi, M. Stravalaci, D. Rottoli, F. Tedesco, G. Remuzzi, C. Zoja. Alternative pathway activation of complement by Shiga toxin promotes exuberant C3a formation that triggers microvascular thrombosis. J Immunol 2011;187: A. Benigni, M. Morigi, G. Remuzzi. Kidney regeneration. Lancet. 2010;375: Morigi M, Rota C, Montemurro T, Montelatici E, Lo Cicero V, Imberti B, Abbate M, Zoja C, Cassis P, Longaretti L, Rebulla P, Introna M, Capelli C, Benigni A, Remuzzi G, Lazzari L. Life-sparing effect of human cord blood-mesenchymal stem cells in experimental acute kidney injury. Stem Cells Mar 31;28(3): M. Morigi, M. Introna, B. Imberti, D. Corna, M. Abbate, C. Rota, D. Rottoli, A. Benigni, N. Perico, C. Zoja, A. Rambaldi, A. Remuzzi, G. Remuzzi. Human bone marrow mesenchymal stem cells accelerate recovery of acute renal injury and prolong survival in mice. Stem Cells 2008;26: Marina Noris si è laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche nel novembre 1986 presso l Università degli Studi La Sapienza di Roma. Ha conseguito il titolo di Ph.D. presso l Università di Maastricht, Olanda, nel Attività formative: nel Borsista, Istituto di Chimica Farmaceutica e Tossicologica, Università di Roma; nel Borsista, Istituto di Chimica Farmaceutica e Tossicologica, Università di Roma; nel Borsista, IRFMN, Unità di Mediatori dell infiammazione e del danno tessutale, Laboratorio di Malattie Renali, Bergamo. Aree di interesse: Immunologia del trapianto e induzione della tolleranza, genetica della sindrome emolitico uremica, della porpora trombotica trombocitopenica, della glomerulosclerosi focale segmentale e della nefropatia diabetica, alterazioni dell arginina e dell ossido d azoto nell uremia e nella pre-eclampsia. Ruoli: nel 1992 ricercatrice, Laboratorio di Nefrologia IRFMN, Bergamo; nel 1994 Capo Unità di Patofisiologia dell endotelio, IRFMN, Bergamo; nel Capo, Laboratorio di Biologia Cellulare e Molecolare della Risposta Immune e dell'autoimmunità, IRFMN, Bergamo; da gennaio 2000 Capo, Laboratorio di Immunologia e Genetica di Malattie Rare e Trapianti, Dipartimento di Medicina Molecolare, IRFMN, Bergamo. Principali pubblicazioni: Bresin E, Rurali E, Caprioli J, Sanchez-Corral P, Fremeaux-Bacchi V, Rodriguez de Cordoba S, Pinto S, Goodship TH, Alberti M, Ribes D, Valoti E, Remuzzi G, Noris M; European Working Party on Complement Genetics in Renal Diseases. Combined complement gene mutations in atypical hemolytic uremic syndrome influence clinical phenotype. J Am Soc Nephrol Feb;24(3): Alberti M, Valoti E, Piras R, Bresin E, Galbusera M, Tripodo C, Thaiss F, Remuzzi G, Noris M.Two patients with history of STEC-HUS, posttransplant recurrence and complement gene mutations.am J Transplant Aug;13(8): Iatropoulos P, Daina E, Mele C, Maranta R, Remuzzi G, Noris M. Discordant phenotype in monozygotic twins with renal coloboma syndrome and a PAX2 mutation. Pediatr Nephrol Oct;27(10): Lotta LA, Wu HM, Mackie IJ, Noris M, Veyradier A, Scully MA, Remuzzi G, Coppo P, Liesner R, Donadelli R, Loirat C, Gibbs RA, Horne A, Yang S, Garagiola I, Musallam KM, Peyvandi F. Residual plasmatic activity of ADAMTS13 is correlated with phenotype severity in congenital thrombotic thrombocytopenic purpura. Blood Jul 12;120(2):440-8 Daina E, Noris M, Remuzzi G. Eculizumab in a patient with dense-deposit disease. N Engl J Med Mar 22;366(12): Noris M, Caprioli J, Bresin E, Mossali C, Pianetti G, Gamba S, Daina E, Fenili C, Castelletti F, Sorosina A, Piras R, Donadelli R, Maranta R, van der Meer I, Conway EM, Zipfel PF, Goodship TH, Remuzzi G. Relative role of genetic complement abnormalities in sporadic and familial ahus and their impact on clinical phenotype. Clin J Am Soc Nephrol Oct;5(10):1844-5

5 Mele C, Iatropoulos P, Donadelli R, Calabria A, Maranta R, Cassis P, Buelli S, Tomasoni S, Piras R, Krendel M, Bettoni S, Morigi M, Delledonne M, Pecoraro C, Abbate I, Capobianchi MR, Hildebrandt F, Otto E, Schaefer F, Macciardi F, Ozaltin F, Emre S, Ibsirlioglu T, Benigni A, Remuzzi G, Noris M; PodoNet Consortium. MYO1E mutations and childhood familial focal segmental glomerulosclerosis. N Engl J Med Jul 28;365(4): Cassis P, Azzollini N, Solini S, Mister M, Aiello S, Cugini D, Scudeletti P, Gagliardini E, Abbate M, Gallon L, Remuzzi G, Noris M. Both darbepoetin alfa and carbamylated erythropoietin prevent kidney graft dysfunction due to ischemia/reperfusion in rats. Transplantation Aug 15;92(3):271-9 Aiello S, Cassis P, Mister M, Solini S, Rocchetta F, Abbate M, Gagliardini E, Benigni A, Remuzzi G, Noris M. Rabbit anti-rat thymocyte immunoglobulin preserves renal function during ischemia/reperfusion injury in rat kidney transplantation. Transpl Int Aug;24(8): Noris M, Remuzzi G. Atypical Hemolytic Uremic Syndrome N Engl J Med Oct 22;361(17): Susanna Tomasoni si è laureata in Scienze Biologiche nel 1991 presso l Università degli Studi di Milano e ha conseguito il titolo di Ph.D in Scienze Fisiologiche presso l Università di Milano nel Attività formative: nel Studente tesista, Università degli Studi di Milano; nel Studente di dottorato, Università degli Studi di Milano; nel 1994 Borsista, Renal Division, Brigham & Women s Hospital, Harvard Medical School, Boston, USA; nel Borsista, IRFMN, Bergamo. Aree di interesse: costruzione di vettori adenovirali per terapia genica; tecniche di trasferimento genico in vitro e in vivo; utilizzo di vettori adenovirali e adeno-associati per prevenire il rigetto acuto e cronico dell organo trapiantato; induzione della tolleranza al trapianto mediante trasferimento genico; correzione di difetti genetici in malattie rare mediante terapia cellulare e genica; valutazione del coinvolgimento di microrna nella progressione delle malattie renali; generazione di cellule pluripotenti indotte a partire da cellule somatiche adulte; esosomi rilasciati da cellule mesenchimali come possibile meccanismo di comunicazione cellula-cellula. Ruoli: : Ricercatrice, IRFMN, Bergamo; : Capo, Unità di Terapia Genica, IRFMN, Bergamo; dal 2010 Capo Laboratorio di Terapia Genica e Riprogrammazione Cellulare, IRFMN, Bergamo. Principali pubblicazioni: Tomasoni S, Benigni A: Post-transcriptional gene regulation makes things clearer in renal fibrosis. J Am Soc Nephrol 2013, 24(7): Zanchi C, Locatelli M, Benigni A, Corna D, Tomasoni S, Rottoli D, Gaspari F, Remuzzi G, Zoja C: Renal Expression of FGF23 in Progressive Renal Disease of Diabetes and the Effect of Ace Inhibitor. PLoS One 2013, 8(8): e Gagliardini E, Perico N, Rizzo P, Buelli S, Longaretti L, Perico L, Tomasoni S, Zoja C, Macconi D, Morigi M et al: Angiotensin II contributes to diabetic renal dysfunction in rodents and humans via Notch1/Snail pathway. Am J Pathol 2013, 183(1): Tomasoni S, Longaretti L, Rota C, Morigi M, Conti S, Gotti E, Capelli C, Introna M, Remuzzi G, Benigni A: Transfer of growth factor receptor mrna via exosomes unravels the regenerative effect of mesenchymal stem cells. Stem Cells Dev 2013, 22(5): Macconi D, Tomasoni S, Romagnani P, Trionfini P, Sangalli F, Mazzinghi B, Rizzo P, Lazzeri E, Abbate M, Remuzzi G et al: MicroRNA-324-3p promotes renal fibrosis and is a target of ACE inhibition. J Am Soc Nephrol 2012, 23(9): Mele C, Iatropoulos P, Donadelli R, Calabria A, Maranta R, Cassis P, Buelli S, Tomasoni S, et al. Myo1e mutations and childhood familial focal segmental glomerulosclerosis. N Engl J Med 2011; 365: Trionfini P, Tomasoni S, Galbusera M, Motto D, Longaretti L, Corna D, Remuzzi G, Benigni A. Adenoviral-mediated gene transfer restores plasma ADAMTS13 antigen and activity in ADAMTS13 knockout mice. Gene Therapy 2009; 16: Tomasoni S, Remuzzi G, Benigni A. Allograft rejection: acute and chronic studies. Contrib Nephrol. 2008; 159: Carlamaria Zoja si è laureata in Scienze Biologiche presso l Università degli Studi di Milano, nel Ha conseguito il titolo di Ph.D presso l Università di Maastricht, Olanda nel Attività formative: nel Borsista Associazione per lo Studio delle Malattie Renali presso il Laboratorio della Divisione di Nefrologia e Dialisi degli Ospedali Riuniti di Bergamo; nel titolare di una borsa di studio della Comunità Europea presso il Center for Thrombosis and Vascular Research, Department of Medical Research, Katholieke Universiteit, Leuven, Belgio; nel Borsista, Laboratorio di Malattie Renali, IRFMN, Bergamo; nel 1988 stage presso la Case Western Reserve University, Cleveland, Ohio, USA; nel 1989 stage al Brigham and Women s Hospital, Boston, USA. Aree di interesse: modelli sperimentali di malattie renali; mediatori di danno nella progressione delle malattie renali; ruolo della proteinuria nella progressione delle nefropatie; nuove terapie per rallentare la progressione delle malattie renali; ruolo della Shigatoxin nella patogenesi del danno endoteliale nella Sindrome Emolitico Uremica. Ruoli: nel Ricercatrice, Laboratorio di Malattie Renali, IRFMN, Bergamo; nel Capo Unità Modelli Sperimentali di Malattie Renali, IRFMN, Bergamo; dal 1995 Capo Laboratorio Modelli Sperimentali di Malattie Renali, IRFMN, Bergamo. (Da novembre 2010 nuova denominazione: Laboratorio di Fisiopatologia delle Malattie Renali ed Interazione con Altri Sistemi)

6 membro Editorial Board, Journal of the American Society of Nephrology. Da gennaio 2010 Leader WP5.2, progetto SysKid FP7. Principali pubblicazioni: Zanchi C, Locatelli M, Benigni A, Corna D, Tomasoni S, Rottoli D, Gaspari F, Remuzzi G, Zoja C. Renal expression of FGF23 in progressive renal disease of diabetes and the effect of ACE inhibitor. PLoS One Aug 14;8(8):e doi: /journal.pone Zoja C, Corna D, Nava V, Locatelli M, Abbate M, Gaspari F, Carrara F, Sangalli F, Remuzzi G, Benigni A. Analogs of bardoxolone methyl worsen diabetic nephropathy in rats with additional effects. Am J Physiol Renal Physiol Mar 15;304(6):F Zoja C, Garcia PB, Rota C, Conti S, Gagliardini E, Corna D, Zanchi C, Bigini P, Benigni A, Remuzzi G, Morigi M. Mesenchymal stem cell therapy promotes renal repair by limiting glomerular podocyte and progenitor cell dysfunction in adriamycin-induced nephropathy. Am J Physiol Renal Physiol Nov; 303:F Zoja C, Locatelli M, Pagani C, Corna D, Zanchi C, Isermann B, Remuzzi G, Conway EM, Noris M. Lack of the lectin-like domain of thrombomodulin worsens Shoga Toxin-associated Hemolytic Uremic Syndrome in mice. J Immunol Oct; 189: Zoja C, Cattaneo S, Fiordaliso F, Lionetti V, Zambelli V, Salio M, Corna D, Pagani C, Rottoli D, Bisighini C, Remuzzi G, Benigni A. Distinct cardiac and renal effects of ETA receptor antagonist and ACE inhibitor in experimental type 2 diabetes. Am J Physiol Renal Physiol. 2011;301:F Morigi M, Galbusera M, Gastoldi S, Locatelli M, Buelli S, Pezzotta A, Pagani C, Noris M, Gobbi M, Stravalaci M, Rottoli D, Tedesco F, Remuzzi G, Zoja C. Alternative pathway activation of complement by Shiga toxin promotes exuberant C3a formation that triggers microvascular thrombosis. J Immunol. 2011;187: Zoja C, Corna D, Gagliardini E, Conti S, Arnaboldi L, Benigni A, Remuzzi G. Adding a statin to a combination of ACE inhibitor and ARB normalizes proteinuria in experimental diabetes which translates into full renoprotection. Am J Physiol Renal Physiol Nov;299(5):F Zoja C, Buelli S, Morigi M. Shiga toxin-associated hemolytic uremic syndrome: pathophysiology of endothelial dysfunction. Pediatr Nephrol Nov;25(11): Mauro Abbate si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1988 presso l Università degli Studi di Brescia. Nel 1991 ha conseguito il titolo di Specialista in Ricerca Farmacologica, presso IRFMN, Bergamo. Attività formative: nel Studente tesista, IRFMN, Bergamo; nel Borsista, IRFMN, Bergamo Training di ricerca, The Renal Unit, Massachusetts General Hospital, Harvard Medical School, Boston, USA Borsista, IRFMN, Bergamo. Aree di interesse: meccanismi di progressione delle malattie renali, con particolare riguardo al ruolo di proteinuria, complemento e mediatori proinfiammatori; meccanismi di danno glomerulare; nefrite anti-gbm; meccanismi di danno tubulare e di fibrosi interstiziale; biopsia renale, glomerulopatia membranosa. Ruoli: Ricercatore, IRFMN, Bergamo. Dal 2000 Capo Unità di Patologia e Immunopatologia Renale, IRFMN, Bergamo. Principali pubblicazioni: Zoja C, Corna D, Nava V, Locatelli M, Abbate M, Gaspari F, Carrara F, Sangalli F, Remuzzi G, Benigni A. Analogues of bardoxolone methyl worsen diabetic nephropathy in rats with additional adverse effects. Am J Physiol Renal Physiol Nov 7. Xinaris C, Benedetti V, Rizzo P, Abbate M, Corna D, Azzollini N, Conti S, Unbekandt M, Davies JA, Morigi M, Benigni A, Remuzzi G. In vivo maturation of functional renal organoids formed from embryonic cell suspensions. J Am Soc Nephrol Nov;23(11): Benigni A, Morigi M, Rizzo P, Gagliardini E, Rota C, Abbate M, Ghezzi S, Remuzzi A, Remuzzi G. Inhibiting angiotensin-converting enzyme promotes renal repair by limiting progenitor cell proliferation and restoring the glomerular architecture. Am J Pathol Aug;179(2): Cravedi P, Abbate M, Gagliardini E, Galbusera M, Buelli S, Sabadini E, Marasà M, Beck LH Jr, Salant DJ, Benigni A, D'Agati V, Remuzzi G. Membranous nephropathy associated with IgG4-related disease. Am J Kidney Dis Aug;58(2); Buelli S, Abbate M, Morigi M, Moioli D, Zanchi C, Noris M, Zoja C, Pusey CD, Zipfel PF, Remuzzi G. Protein load impairs factor H binding promoting complement-dependent dysfunction of proximal tubular cells. Kidney Int May;75(10): Ruggenenti P, Cravedi P, Sghirlanzoni MC, Gagliardini E, Conti S, Gaspari F, Marchetti G, Abbate M, Remuzzi G. Effects of rituximab on morphofunctional abnormalities of membranous glomerulopathy. Clin J Am Soc Nephrol Nov;3(6): Abbate M, Zoja C, Corna D, Rottoli D, Zanchi C, Azzollini N, Tomasoni S, Berlingeri S, Noris M, Morigi M, Remuzzi G. Complementmediated dysfunction of glomerular filtration barrier accelerates progressive renal injury. J Am Soc Nephrol Jun;19(6): Sistiana Aiello si è laureata in Scienze Biologiche nel 1993 presso l Università degli Studi di Milano e ha conseguito il titolo di Specialista in Ricerca Farmacologica presso IRFMN, Bergamo, Italia, nel Attività formative: tesista presso IRFMN, Bergamo; borsista presso IRFMN, Bergamo. Aree di interesse: immunologia del trapianto con particolare attenzione alla biologia delle cellule dendritiche e ai meccanismi mediante i quali si generano ed operano le cellule T regolatrici; studi in vitro e in vivo su nuovi composti immunosoppressori o capaci di prevenire i danni causati da ischemia/riperfusione; mediatori vasoattivi e proinflammatori nella progressione delle malattie renali con particolare riguardo al platelet acrivating factor (PAF) e al monossido d azoto (NO). Ruoli: dal 2000 Ricercatore nel Laboratorio di Immunologia e Genetica delle Malattie Rare e del Trapianto, IRFMN, Bergamo; dal 2006 Capo dell Unità di Biologia Cellulare dell Autoimmunità e del Rigetto al Trapianto, IRFMN, Centro Ricerche Trapianti Chiara Cucchi de Alessandri e Gilberto Crespi, Ranica.

7 Principali pubblicazioni: Solini S, Aiello S, Cassis P, Scudeletti P, Azzollini N, Mister M, Rocchetta F, Abbate M, Pereira RL, Noris M. Prolonged cold ischemia accelerates cellular and humoral chronic rejection in a rat model of kidney allotransplantation. Transpl Int. 2012; 25(3): Aiello S, Cassis P, Mister M, Solini S, Rocchetta F, Abbate M, Gagliardini E, Benigni A, Remuzzi G, Noris M. Rabbit anti-rat thymocyte immunoglobulin preserves renal function during ischemia/reperfusion injury in rat kidney transplantation. Transpl Int. 2011;24(8): Rocchetta F, Solini S, Mister M, Mele C, Cassis P, Noris M, Remuzzi G, Aiello S. Erythropoietin enhances immunostimulatory properties of immature dendritic cells. Clin Exp Immunol. 2011;165(2): Aiello S, Noris M. Klotho in acute kidney injury: biomarker, therapy, or a bit of both? Kidney Int Dec;78(12): Noris M, Cassis P, Azzollini N, Cavinato R, Cugini D, Casiraghi F, Aiello S, Solini S, Cassis L, Mister M, Todeschini M, Abbate M, Benigni A, Trionfini P, Tomasoni S, Mele C, Garlanda C, Polentarutti N, Mantovani A, Remuzzi G. The Toll-IL-1R Member Tir8/SIGIRR Negatively Regulates Adaptive Immunity against Kidney Grafts. J Immunol. 2009, 183(7): Macconi D, Chiabrando C, Schiarea S, Aiello S, Cassis L, Gagliardini E, Noris M, Buelli S, Zoja C, Corna D, Mele C, Fanelli R, Remuzzi G, Benigni A. Proteasomal processing of albumin by renal dendritic cells generates antigenic peptides. J Am Soc Nephrol. 2009;20(1): Federica Casiraghi ha ottenuto il diploma di Perito Chimico Industriale nel 1988 presso Istituto Tecnico per la Chimica G.Natta di Bergamo. Nel 1992 ha conseguito il diploma di Tecnico di Ricerca Clinica presso il centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare, Villa Camozzi, Ranica (BG), e nel 1993 il diploma di Tecnico di Ricerca Biochimica presso IRFMN di Bergamo, Italia. Attività formative: Borsista presso IRFMN, Bergamo. Aree di interesse:immunologia del trapianto con particolare attenzione alle terapie cellulari e farmacologiche di induzione e mantenimento della tolleranza al trapianto. Caratterizzazione delle cellule regolatrici in pazienti con trapianto di rene e in modelli sperimentali di tolleranza al trapianto. Impatto delle diverse terapie immunosoppressive sui linfociti T in pazienti con trapianto di rene. Mediatori vasoattivi e proinfiammatori nella progressione delle malattie renali con particolare riguardo ai metaboliti dell acido arachidonico. Ruoli: Nel 1994 Ricercatore nel Laboratorio di Immunologia e Genetica delle Malattie rare e del Trapianto, IRFM, Bergamo; dal 2006 Capo dell Unità di Biologia Cellulare e Molecolare della Tolleranza al Trapianto, IRFMN, Centro Ricerche Trapianti Chiara Cucchi de Alessandri e Gilberto Crespi, Ranica. Principali pubblicazioni: Marta Todeschini, Monica Cortinovis, Norberto Perico, Francesca Poli, Annalisa Innocente, Regiane Aparecida Cavinato, Eliana Gotti, Piero Ruggenenti, Flavio Gaspari, Marina Noris, Giuseppe Remuzzi, and Federica Casiraghi.In Kidney Transplant Patients, Alemtuzumab but Not Basiliximab/Low-Dose Rabbit Anti-Thymocyte Globulin Induces B Cell Depletion and Regeneration, Which Associates with a High Incidence of De Novo Donor-Specific Anti-HLA Antibody Development.J Immunol, 2013, 191: Perico N, Casiraghi F, Gotti E, Introna M, Todeschini M, Cavinato RA, Capelli C, Rambaldi A, Cassis P, Rizzo P, Cortinovis M, Noris M, Remuzzi G. Mesenchymal stromal cells and kidney transplantation: pretransplant infusion protects from graft dysfunction while fostering immunoregulation. Transpl Int (9): Casiraghi F, Azzollini N, Todeschini M, Cabinato RA, Cassis P, Solini S, Rota C, Morigi M, Introna M, Maranta R, Perico N, Remuzzi G, Noris M. Localization of mesenchymal stromal cells dictates their immune or proinflammatory effects in kidney transplantation. Am J Transplant Sep;12(9): Casiraghi F, Perico N, Remuzzi G. Mesenchymal stromal cells to promote solid organ transplantation tolerance. Curr Opin Organ Transplant 2013, 18:51 58 Perico N, Casiraghi F, Introna M, Gotti E, Todeschini M, Cavinato RA, Capelli C, Rambaldi A, Cassis P, Rizzo P, Cortinovis M, Marasà M, Golay J, Noris M, Remuzzi G. Autologous Mesenchymal Stromal Cells and Kidney Transplantation: A Pilot Study of Safety and Clinical Feasibility. Clin J Am Soc Nephrol. 2011Feb ;6(2): Noris M, Cassis P, Azzollini N, Cavinato R, Cugini D, Casiraghi F, Aiello S, Solini S, Cassis L, Mister M, Todeschini M, Abbate M, Benigni A, Trionfini P, Tomasoni S, Mele C, Garlanda C, Polentarutti N, Mantovani A, Remuzzi G. The Toll-IL-1R Member Tir8/SIGIRR Negatively Regulates Adaptive Immunity against Kidney Grafts. J Immunol. 2009;183(7): Casiraghi F, Azzollini N, Cassis P, Imberti B, Morigi M, Cugini D, Cavinato RA, Todeschini M, Solini S, Sonzogni A, Perico N, Remuzzi G, Noris M. Pretransplant infusion of mesenchymal stem cells prolongs the survival of a semiallogeneic heart transplant through the generation of regulatory T cells. J Immunol. 2008;181(6): Daniela Corna si è diplomata in Chimica Industriale presso l Istituto Tecnico Industriale Statale per la Chimica Giulio Natta, nel Attività formative: nel Borsista e frequentatrice della scuola della Regione Lombardia con conseguimento dell Attestato di Tecnico di Laboratorio in Ricerca Biochimica presso il Laboratorio di Modelli Sperimentali di Malattie Renali, IRFMN, Bergamo. Aree di interesse: modelli sperimentali di malattie renali in animali transgenici e non; mediatori di danno nella progressione delle malattie renali; ruolo della proteinuria nella progressione delle nefropatie; nuove terapie per rallentare la progressione delle malattie renali. Ruoli: nel Ricercatrice nel Dipartimento di Medicina Molecolare, IRFMN, Bergamo; dal Novembre 2010 Capo Unità Modelli Sperimentali di Malattie Renali, IRFMN, Bergamo; Principali pubblicazioni:

8 Buelli S, Rosanò L, Gagliardini E, Corna D, Longaretti L, Pezzotta A, Perico L, Conti S, Rizzo P, Novelli R, Morigi M, Zoja C, Remuzzi G, Bagnato A, Benigni A.?-arrestin-1 drives endothelin-1-mediated podocyte activation and sustains renal injury. Am J Physiol Renal Physiol Mar 15;304(6):F Zoja C, Corna D, Nava V, Locatelli M, Abbate M, Gaspari F, Carrara F, Sangalli F, Remuzzi G, Benigni A. Analogs of bardoxolone methyl worsen diabetic nephropathy in rats with additional effects. Am J Physiol Renal Physiol Nov 7 (Epub ahead of print) Xinaris C, Benedetti V, Rizzo P, Abbate M, Corna D, Azzollini N, Conti S, Unbekandt M, Davies JA, Morigi M, Benigni A, Remuzzi G. In vivo maturation of functional renal organoids formed from embryonic cell suspensions. J Am Soc Nephrol Nov; 23: Zoja C, Garcia PB, Rota C, Conti S, Gagliardini E, Corna D, Zanchi C, Bigini P, Benigni A, Remuzzi G, Morigi M. Mesenchymal stem cell therapy promotes renal repair by limiting glomerular podocyte and progenitor cell dysfunction in adriamycin-induced nephropathy. Am J Physiol Renal Physiol Nov; 303:F Zoja C, Locatelli M, Pagani C, Corna D, Zanchi C, Isermann B, Remuzzi G, Conway EM, Noris M. Lack of the lectin-like domain of thrombomodulin worsens Shoga Toxin-associated Hemolytic Uremic Syndrome in mice. J immunol Oct; 189: Zoja C, Corna D, Gagliardini E, Conti S, Arnaboldi L, Benigni A, Remuzzi G. Adding a statin to a combination of ACE inhibitor and ARB normalizes proteinuria in experimental diabetes which translates into full renoprotection. Am J Physiol Renal Physiol Nov;299:F Gagliardini E, Corna D, Zoja C, Sangalli F, Carrara F, Rossi M, Conti S, Rottoli D, Longaretti L, Remuzzi A, Remuzzi G, Benigni A. Unlike each drug alone, lisinopril if combined with avosentan promotes regression of renal lesions in experimental diabetes. Am J Physiol Renal Physiol Nov; 297(5):F Roberta Donadelli si è laureata in Scienze Biologiche nel 1992 presso l Università degli Studi di Milano e ha conseguito il titolo di Specialista in Ricerca Farmacologica presso IRFMN, Bergamo, Italia, nel Attività formative: tesista presso IRFMN, Bergamo; borsista presso IRFMN, Bergamo; 1996 stage al Medical Policlinic, Ludwig-Maximilians University, Munich, Germany; ospite ricercatore presso il Department of Molecular and Experimental Medicine, Division of Hemostasis and Thrombosis, The Scripps Research Institute, San Diego, USA. Aree di interesse: genetica della SEU atipica e della TTP, GFS e MPGN; espressione e studi funzionali dei mutanti dei geni codificanti le proteine del complemento e ADAMTS13; espressione e studi funzionali di mutazioni identificate nel gene della fibronectina in pazienti affetti da glomerulopatia con depositi di fibronectina; produzione topi knock-in come modello murino di ahus; meccanismi molecolari coinvolti nella progressione delle malattie renali; geni indotti dallo shear-stress. Ruoli: dal 1999 Ricercatore nel Laboratorio di Modelli Sperimentali e Malattie Renali, IRFMN, Bergamo; dal 2010 Capo dell Unità di Genetica e Basi Molecolari di Malattie rrnali, IRFMN, Centro Ricerche Trapianti Chiara Cucchi de Alessandri e Gilberto Crespi, Ranica. Principali pubblicazioni: Rurali E, Noris M, Chianca A, Donadelli R, Banterla F, Galbusera M, Gherardi G, Gastoldi S, Parvanova A, Iliev I, Bossi A, Haefliger C, Trevisan R, Remuzzi G, Ruggenenti P; BENEDICT Study Group. ADAMTS13 predicts renal and cardiovascular events in type 2 diabetic patients and response to therapy. Diabetes 2013 Oct; 62(10): Lotta LA, Wu HM, Mackie IJ, Noris M, Veyradier A, Scully MA, Remuzzi G, Coppo P, Liesner R, Donadelli R, Loirat C, Gibbs RA, Horne A, Yang S, Garagiola I, Musallam KM, Peyvandy F. Residual plasmatic activity of ADAMTS13 is correlated with phenotype severity in congenital thrombotic thrombocytopenic purpura. Blood 2012 Jul 12; 120(2): Mele C, Iatropoulos P, Donadelli R, Calabria A, Maranta R, Cassis P, Buelli S, Tomasoni S, Piras R, Krendel M, Bettoni S, Morigi M, Delledonne M, Pecoraro C, Abbate I, Capobianchi MR, Hildebrandt F, Otto E, Schaefer F, Macciardi F, Ozaltin F, Emre S, Ibsirlioglu T, Benigni A, Remuzzi G, Noris M; PodoNet Consortium. MYO1E mutations and childhood familial focal segmental glomerulosclerosis. N Engl J Med Jul 28; 365(4): Castelletti F, Donadelli R, Banterla F, Hildebrandt F, Zipfel PF, Bresin E, Otto E, Skerka C, Renieri A, Todeschini M, Caprioli J, Caruso RM, Artuso R, Remuzzi G, Noris M. Mutations in FN1 cause glomerulopathy with fibronectin deposits. Proc Natl Acad Sci U S A. 2008;105(7): Donadelli R, Banterla F, Galbusera M, Capoferri C, Bucchioni S, Gastoldi S, Nosari S, Monteferrante G, Ruggeri ZM, Bresin E, Scheiflinger F, Rossi E, Martinez C, Coppo R, Remuzzi G, Noris M. In-vitro and in-vivo consequences of mutations in the von Willebrand factor cleaving protease ADAMTS13 in thrombotic Thrombocytopenic purpura. Thromb Haemost. 2006;96: Donadelli R, Orje JN, Capoferri C, Remuzzi G, Ruggeri ZM. Size regulation of von Willebrand factor-mediated platelet thrombi by ADAMTS13 in flowing blood. Blood 2006 Mar 1; 107(5): Elena Gagliardini si è laureata in Scienze Biologiche nel 1998 presso l Università degli Studi di Milano e ha conseguito il titolo di Ph.D. presso la Open University di Londra, UK, nel Attività formative: nel tesista presso IRFMN, Bergamo; nel Borsista, IRFMN, Bergamo. Aree di interesse: meccanismi di progressione di malattie renali sperimentali sia acute che croniche; mediatori vasoattivi e infiammatori del danno renale progressivo; studio della patogenesi della nefropatia membranosa idiopatica e secondaria; trattamento combinato di farmaci antiipertensivi e renoprotettivi per rallentare la progressione della malattia renale cronica ed indurne la sua regressione; meccanismi preposti alla rigenerazione tissutale; ultrastruttura e funzione del filtro glomerulare in condizioni fisiologiche e patologiche. Ruoli: dal 1996 Ricercatore, IRFMN, Bergamo. Dal 2010: Capo dell Unità di Microscopia Avanzata, IRFMN, Bergamo.

9 Principali pubblicazioni: Buelli S, Rosanò L, Gagliardini E, Corna D, Longaretti L, Pezzotta A, Perico L, Conti S, Rizzo P, Novelli R, Morigi M, Zoja C, Remuzzi G, Bagnato A, Benigni A.?-Arrestin-1 drives endothelin-1-mediated podocyte activation and sustains renal injury. J Am Soc Nephrol Dec 26 Rizzo P, Perico N, Gagliardini E, Novelli R, Alison MR, Remuzzi G, Benigni A. Nature and mediators of parietal epithelial cell activation in glomerulonephritides of human and rat. Am J Pathol Dec;183(6): Gagliardini E, Perico N, Rizzo P, Buelli S, Longaretti L, Perico L, Tomasoni S, Zoja C, Macconi D, Morigi M, Remuzzi G, Benigni A. Angiotensin II contributes to diabetic renal dysfunction in rodents and humans via Notch1/Snail pathway. Am J Pathol Jul;183(1): Benigni A, Morigi M, Rizzo P, Gagliardini E, Rota C, Abbate M, Ghezzi S, Remuzzi A, Remuzzi G. Inhibiting angiotensin-converting enzyme promotes renal repair by limiting progenitor cell proliferation and restoring the glomerular architecture. Am J Pathol Aug;179(2): Cravedi P, Abbate M, Gagliardini E, Galbusera M, Buelli S, Sabadini E, Marasà M, Beck LH Jr, Salant DJ, Benigni A, D'Agati V, Remuzzi G. Membranous nephropathy associated with IgG4-related disease. Am J Kidney Dis Aug;58(2):272-5 Gagliardini E, Conti S, Benigni A, Remuzzi G, Remuzzi A. Imaging of the porous ultrastructure of the glomerular epithelial filtration slit. J Am Soc Nephrol Dec;21(12): Gagliardini E, Corna D, Zoja C, Sangalli F, Carrara F, Rossi M, Conti S,Rottoli D, Longaretti L, Remuzzi A, Remuzzi G, Benigni A. Unlike each drug alone, lisinopril if combined with avosentan promotes regression of renal lesions in experimental diabetes. Am J Physiol Renal Physiol Nov;297(5):F Remuzzi A, Gagliardini E, Sangalli F, Bonomelli M, Piccinelli M, Benigni A, Remuzzi G. ACE inhibition reduces glomerulosclerosis and regenerates glomerular tissue in a model of progressive renal disease. Kidney Int Apr;69(7): Miriam Galbusera si è laureata in Scienze Biologiche nel 1981 presso l Università degli Studi di Milano. Attività formative: nel tirocinante, Istituto di Patologia Speciale Medica dell'università degli Studi di Milano; nel Borsista, IRFMN, Bergamo; nel Borsista, Scripps Clinic and Research Foundation, Laboratory of Thrombosis and Hemostasis, La Jolla, CA, USA; nel Borsista, IRFMN, Bergamo. Aree di interesse: ruolo del complemento nella perdita della tromboresistenza endoteliale; complemento e trombosi nella Sindrome Emolitico Uremica e nella Porpora Trombotica Trombocitopenica; ADAMTS-13 e VWF nelle microangiopatie trombotiche; biochimica del VWF; xenotrapianto; interazione piastrineendotelio in condizioni di flusso; difetti piastrinici nell uremia; recettori renali e piastrinici. Ruoli: nel Ricercatrice, IRFMN, Bergamo, dal 2000 Capo Unità dell Interazione Piastrine- Endotelio Vascolare, IRFMN, Bergamo. Principali pubblicazioni: Rurali, E., Noris, M., Chianca, A., Donadelli, R., Banterla, F., Galbusera, M., Gherardi, G., Gastoldi, S., Parvanova, A., Petrov Iliev, I., Bossi, A., Haefliger, C., Trevisan, R., Remuzzi, G., Ruggenenti, P., for the BENEDICT study group. ADAMTS13 predicts renal and cardiovascular events in type 2 diabetics and response to therapy. Diabetes, 2013; 62: Morigi M, Galbusera M, Gastoldi S, Locatelli M, Buelli S, Pezzotta A, Pagani C, Noris M, Gobbi M, Stravalaci M, Rottoli D, Tedesco F, Remuzzi G, Zoja C. Shiga toxin triggers microvascular thrombosis via complement activation. J Immunol. 2011;187: Cravedi, Abbate M, Gagliardini E, Galbusera M, Buelli S, Sabadini E, Marasà M, Beck LHJr, Salant DJ, D Agati V, Remuzzi G. Membranous nephropathy associated with IgG4-related disease. Am J Kidney Dis. 2011; 58:272-5 Trionfini, P, Tomasoni S, Galbusera M, Motto D, Longaretti L, Corna D, Remuzzi G, Benigni A. Adenoviral-mediated gene transfer restores ADAMTS13 plasma levels and activity in knockout mice. Gene Therapy. 2009; 16: Galbusera M, Remuzzi G, Boccardo P. Treatment of bleeding in the dialysis patients. Semin Dial. 2009; 22: Galbusera M, Noris M, Remuzzi G. Inherited thrombotic thrombocytopenic purpura. Haematologica. 2009; 94: Bresin E, Gastoldi S, Daina E, Belotti D, Pogliani E, Perseghin P, Scalzulli PR, Paolini R, Marcenò R, Remuzzi G, Galbusera M. Rituximab to prevent relapses in patients with thrombotic thrombocytopenic purpura and evidence of anti-adamts13 autoantibodies. Thromb Haemost. 2009; 101:233-8 Barbara Imberti si è laureata in Scienze Biologiche nel 1994 presso l'università degli Studi di Pavia e ha conseguito il titolo di Ph. D. presso la Open University Research School London nel Attività formative: Specializzazione post-laurea in Ricerca Farmacologica presso l'irfmn, Bergamo; Borsista IRFMN Bergamo: Training presso il Georgia Institute of Technology, Petit Institute for Bioengineering and Bioscience, Atlanta, GA, USA Aree di interesse: studio della capacità differenziativa in senso renale di cellule staminali embrionali e pluripotenti indotte (ipsc) in vitro e in vivo in modelli sperimentali di insufficienza renale acuta e cronica; organogenesi renale e studio dei meccanismi rigenerativi. Ruoli: Ricercatore IRFM, Bergamo, Ricercatore Senior Dipartimento di Medicina Molecolare IRFMN Bergamo, dal 2011 capo Unità Biologia dello Sviluppo, IRFMN, Bergamo Principali pubblicazioni: Xinaris C, Morigi M, Benedetti V, Imberti B, Fabricio AS, Squarcina E, Benigni A, Gagliardini E, Remuzzi G. A novel strategy to enhance Mesenchymal Stem Cell migration capacity and promote tissue repair in an injury specific fashion. Cell Transplant. 2013, 22(3):

10 Rota C, Imberti B, Pozzobon M, Piccoli M, De Coppi P, Atala A, Gagliardini E, Xinaris C, Benedetti V, Fabricio AS, Squarcina E, Abbate M, Benigni A, Remuzzi G, Morigi M. Human Amniotic Fluid Stem Cell Preconditioning Improves Their Regenerative Potential. Stem Cells Dev. 2012, 21(11): Imberti B, Casiraghi F, Cugini D, Azzollini N, Cassis P, Todeschini M, Solini S, Sebastiano V, Zuccotti M, Garagna S, Redi CA, Noris M, Morigi M, Remuzzi G.Embryonic stem cells, derived either after in vitro fertilization or nuclear transfer, prolong survival of semiallogeneic heart transplants. J Immunol Apr 1;186(7): Morigi M, Rota C, Montemurro T, Montelatici E, Lo Cicero V, Imberti B, Abbate M, Zoja C, Cassis P, Longaretti L, Rebulla P, Introna M, Capelli C, Benigni A,Remuzzi G, Lazzari L. Life-sparing effect of human cord blood-mesenchymal stem cells in experimental acute kidney injury. Stem Cells Mar 31;28(3): Casiraghi F, Azzollini N, Cassis P, Imberti B, Morigi M, Cugini D, Cavinato RA, Todeschini M, Solini S, Sonzogni A, Perico N, Remuzzi G, Noris M. Pretransplant infusion of mesenchymal stem cells prolongs the survival of a semiallogeneic heart transplant through the generation of regulatory T cells. J Immunol Sep 15;181(6): Morigi M, Introna M, Imberti B, Corna D, Abbate M, Rota C, Rottoli D, Benigni A, Perico N, Zoja C, Rambaldi A, Remuzzi A, Remuzzi G. Human bone marrow mesenchymal stem cells accelerate recovery of acute renal injury and prolong survival in mice. Stem Cells Aug;26(8): ATTIVITA' DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento di Medicina Molecolare è stato istituito nel 2000 presso i laboratori del Mario Negri di Bergamo con lo scopo di coordinare il lavoro di quattro laboratori e sette unità. L attività del Dipartimento di Medicina Molecolare è strettamente collegata a quella del Dipartimento di Medicina Renale del Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare Aldo e Cele Daccò. Questi i principali obiettivi del Dipartimento: 1) Identificazione di mediatori e di meccanismi d azione responsabili della perdita di funzionalità renale nelle malattie renali; sviluppo di strategie terapeutiche farmacologiche, cellulari e molecolari per rallentare la progressione della malattia renale verso l insufficienza renale terminale e indurre regressione del danno cronico al rene. 2) Studio dei meccanismi di rigenerazione del rene indotta da terapie renoprotettive. Identificazione di progenitori renali. 3) Generazione di unità funzionanti di rene a partire da cellule embrionali isolate 4) Generazione di cellule staminali pluripotenti indotte (ips) da pazienti con malattie rare e sviluppo di protocolli differenziativi di ips verso un fenotipo renale 5) Analisi dei meccanismi e dei fattori responsabili della perdita di tromboresistenza dell'endotelio nelle microangiopatie trombotiche. 6) Sviluppo di nuove strategie, tra cui la terapia genica, per modulare la risposta immunitaria post-trapianto e per prevenire il rigetto acuto e cronico del trapianto d organo; studio di possibili vie immunologiche che portino alla tolleranza dell organo trapiantato. 7) Studio delle basi molecolari e genetiche di malattie rare come la sindrome emolitico uremica/ porpora trombotica trombocitopenica e la preeclampsia; valutazione di alterazioni genetiche responsabili dello sviluppo di malattie rare e caratterizzazione di polimorfismi genetici che predicono la risposta dei pazienti alla terapie farmacologiche per malattie mono e poligeniche. Sviluppo di strategie di terapia genica per la cura di malattie rare genetiche. Questi obiettivi sono perseguiti grazie all impiego di svariati approcci metodologici: 1) Modelli sperimentali di malattie renali e non rappresentativi di malattie umane, per studiare i mediatori vasoattivi e infiammatori e per testare nuovi farmaci che riducano la proteinuria e inducano regressione delle lesioni 2) Terapia cellulare per la cura di insufficienza renale acuta e cronica con l utilizzo di cellule staminali di diversa origine (midollo osseo, cordone ombelicale, liquido amniotico) 3) Linee cellulari renali sia glomerulari che tubulari 4) Cellule staminali pluripotenti indotte (ips) 5) Generazione di organoidi con sistemi di ingegneria tessutale 6) Modelli in vitro per studiare l interazione delle cellule dell endotelio vascolare con leucociti e piastrine in condizioni di flusso controllato.

11 7) Modelli sperimentali di allotrapianto di rene per studiare i processi immunologici responsabili del rigetto acuto e cronico, la tossicità renale di farmaci immunosoppressori e per identificare strategie di induzione della tolleranza. 8) Trasferimento genico mediante costrutti virali contenenti geni per molecole immunomodulatorie come strategia per impedire il rigetto cronico dell organo trapiantato e ridurre o evitare la terapia immunosoppressiva. Utilizzo di costrutti virali per correggere difetti genetici. 9) Analisi di linkage, ricerca di mutazioni e studio di polimorfismi genetici per identificare i geni responsabili o predisponenti allo sviluppo di malattie genetiche rare e per stabilire terapie personalizzate. PRINCIPALI RISULTATI Scoperto un nuovo meccanismo attraverso cui l endotelina (ET)1 legandosi al suo recettore ETAR promuove l attivazione e la migrazione dei podociti contribuendo al danno renale. Identificato un meccanismo di danno al rene mediato dalla via alternativa del complemento attivato da Shigatossina nella Sindrome Emolitico Uremica sperimentale Un agonista del recettore cannabinoide di tipo 2 migliora la nefropatia diabetica in un modello sperimentale di diabete di tipo 2 FGF23 viene prodotto dal rene durante la progressione della nefropatia diabetica Identificato un nuovo meccanismo d azione di angiotensina II che alterando l asse Notch1/Snail/nefrina perpetua il danno glomerulare nella nefropatia diabetica. Trovati nuovi meccanismi di danno indotto da angiotensina nelle forme severe di patologie glomerulari proliferative attraverso AT1/SDF-1/CXCR4. L infusione pre-trapianto di Cellule Mesenchimali stromali nei pazienti con trapianto di rene favorisce la regolazione della risposta immunitaria verso l organo trapiantato. Gli esosomi rilasciati da cellule staminali mesenchimali del midollo contengono informazioni genetiche che vengono trasferite e contribuiscono al riparo di cellule tubulari. Identificato un protocollo per la differenziazione di cellule staminali pluripotenti indotte (ips) verso progenitori renali Una nuova tecnica consente di ottenere una completa maturazione in vivo di organoidi renali funzionanti generati da sospensioni di singole cellule embrionali renali. Messo a punto un nuovo metodo di terapia genica al rene con vettori virali adeno-associati per prevenire il rigetto cronico dell organo trapiantato. L eliminazione dei linfociti B nei pazienti con trapianto di rene nel periodo peri-trapianto si associa allo sviluppo di anticorpi anti-donatore Varianti genetiche di ADAMTS13 predicono l insorgenza di complicanze renali e cardiovascolari e la risposta alla terapia con ACE inibitori in pazienti affetti da diabete tipo II.

12 Mutazioni combinate nei geni del sistema del complemento influenzano il fenotipo clinico in pazienti con sindrome emolitico uremica atipica. COLLABORAZIONI NAZIONALI Centro Dislipidemie "Enrica Grossi Paoletti", Ospedale Niguarda Cà Grande, Milano Consorzio per la Ricerca sul Trapianto di Organi, Tessuti, Cellule e Medicina Rigenerativa CORIT, Padova Clinica di Pediatria Oncoematologica, Università di Padova, Padova, Italia. Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo, Pavia Laboratorio di Biologia dello Sviluppo, Dipartimento di Biologia Animale, Università degli Studi di Pavia, Pavia Laboratorio di Terapia genica e cellulare, G. Lanzani, Divisione di Ematologia, Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo Laboratorio di Tecnologie della Riproduzione, AVANTEA Srl, Cremona Laboratorio di Virologia, Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L. Spallanzani, Roma Dipartimento di Istologia Microbiologia e Biotecnologie Mediche, Università di Padova Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna Dipartimento di Patologia Clinica, Centro Regionale per Biomarcatori, Fondazione ABO, Venezia, Italia. Dipartimento di Patofisiologia Clinica, Sezione di Nefrologia, Università di Firenze Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Università di Milano International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, Molecular Medicine Group, Trieste Istituto di Medicina Interna e Geriatria e Centro di Ricerca Emostasi, Università Cattolica, Roma Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena, Roma, Italia U.O. di Ostetricia e Ginecologia, Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia Stem Cell Processing Laboratory, Clinic of Paediatric Oncohematology, University of Padova COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI Assistance Publique-Hopitaux de Paris, Hôpital Europeen Georges-Pompidou, Service d Immunologie Biologique, Paris, Francia Academisch Ziekenhuis Maastricht, Interne Geneeskunde, Maastricht, Olanda Beth Israel Deaconess Medical Center and Harvard Medical School, Boston, USA Biogazelle NV, Zwijnarde, Belgio Centro de Investigaciones Biològicas and Centro de Investigacion Biomedica en Enfermedades Raras, Madrid, Spagna Charité Universitätsmedizin Berlin, Germania Children's Hospital and Regional Medical Center, University of Washington, Seattle, USA Department of Cell and Developmental Biology, SUNY Upstate Medical University, Syracuse, NY, USA Departments of Pediatrics and Human Genetics, University of Michigan, Ann Arbor, USA Deparment of Medicine, Division of Rheumatology, Washington University School of Medicine, St. Louis, USA Duke University Medical Center and Durham Veterans Affairs Medical Center, Durham, North Carolina, USA Emergentec Biodevelopment GmbH, Vienna, Austria Hans-Knoll Institute for Natural Products Research, Jena, Germania Hospital of Bellvitge, Barcelona, Spagna INSERM (Institut National de la Santé et de la Recherche Mèdicale), Nephrology and Dialysis Department, Unit UMR S 702, Paris, Francia

13 Institute for Stem Cell Biology and Regenerative Medicine, Stanford University School of Medicine, Palo Alto, USA Institute of Human Genetics, Newcastle University, Newcastle upon Tyne, UK Klinikum der Ludwig Maximillians Universitat Munchen, Germania Max-Plank Gesellschaft zur Forderung der Wissenshaften, Hpi of experimental endocrinology, Hannover, Germania Medical University of Innsbruck, Austria MISOT (Mesenchymal Stem Cells in Solid Organ Transplantation) study group Mosaiques Diagnostics GmbH, Hannover, Germania New York Medical College, Valhalla, NY, USA Otto-von-Guericke-University Magdeburg, Germania Pediatric Nephrology Division, Center for Pediatrics and Adolescence Medicine, Heidelberg, Germany Rosalind Franklin University of Medicine and Science, Chicago, USA Saarland University Hospital, Homburg/Saar, Germania The imperial college of science, technology and medicine, Londra, UK UCD Conway Institute, University College Dublin, Irlanda University of British Columbia, Vancouver, Canada University of Colorado Cardiovascular Institute, Denver, USA University of Colorado Denver School of Medicine, Division of Nephrology and Hypertension, Colorado, USA University of Groningen, Olanda University of Pittsburgh School of Medicine, Pittsburgh, USA Wake Forest Institute of Regenerative Medicine, Wake Forest University of School of Medicine, Winston- Salem, NC, USA Weizmann Institute of Science, Rehovot, Israele The Jikei University School of Medicine, Institute of DNA Medicine, Tokyo, Japan Expert Opinion on Therapeutic Patents PeerJ Plos One American Journal of Kidney Disease American Journal of Hypertension American Journal of Pathology American Journal of Pathology-Renal Physiology American Journal of Transplantation BBA-Molecular Basis of Diseases Blood Clinical Science Clinical and Experimental Immunology Cytotherapy Curr Pharm Biotechnol Diabetes Diabetologia EMBO Molecular Medicine Endocrine Experimental Gerontology PRESENZA IN COMITATI EDITORIALI ATTIVITA' DI REVISIONE

14 Expert Opinion on biological therapy European Journal of Immunology Hepatology International Journal of Clinical Investigation Journal of the American Society of Nephrology Journal of Medical Sciences Kidney International Kidney International Supplement Laboratory Investigation Life Sciences Nature Medicine Nature Reviews Nephrology Nephrology, Dialysis and Transplantation Neurobiology of Aging Organogenesis Plos One Renal Failure Renal Physiology Rendiconti Lincei-Scienze Fisiche e Naturali Stem Cells and Development Stem Cell Research & Therapy Stem Cells Translational Medicine Thrombosis Research Tissue Engineering Transplantation Transplant Immunology Transplant International Trends in Biotechnology PRESENTAZIONI A CONGRESSI ED EVENTI Third Annual Meeting SysKid, FP7, Vienna, Austria, 31 gennaio-2 febbraio, 2013 Nefrologia e Sanità: la nostra storia, il nostro futuro. Giulianova Marche marzo 2013, American Transplant Congress, Seattle, WA, Maggio, th ERA-EDTA Congress, Istanbul, maggio 2013 Tissue Engineering and Regenerative Medicine International Society EU-meeting?stanbul, Turkey Giugno th Congress of the International Society of Thrombosis and Haemostasis, Amsterdam, Olanda, 29 giugno- 4 luglio 2013 Meeting STELLAR Project. Leiden, 2 luglio 2013 Convegno "CELLULE STAMINALI E CUORE: CANTIERI DAL FUTURO Pisa, 9-10 luglio th European meeting of Complement, Jena, Germany, Agosto 2013

15 15th International Congress of Immunology, Milano, Agosto 2013 The International Conferences on Endothelin, Tokyo, Japan, 8-11 settembre 2013 ISN Forefronts Symposium on Stem Cells and kidney regeneration Firenze, settembre 2013 First Meeting on OMICS toward the systems biology approach in renal disease and kidney transplantation, Valenzano (Bari), Settembre Congresso Nazionale Società Italiana Nefrologia Firenze Settembre 2013 Tavola Rotonda Malattie e cure: quale ruolo hanno i nostri geni?, Mario Negri Institute Alumni Association (MNIAA), Milano, 18 novembre Convegno annuale della associazione italiana di colture cellulari- 4th International Satellite symposium AICC-GISM: Mesenchymal Stromal Cells Advances. Brescia, 21 November 2013 Corso Nazionale SISET, Roma novembre th Congress of the American Society of Hematology, New Orleans, 7-10 Dicembre 2013 Master di II livello in Anestesia, Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica, Ospedale Papa Giovanni XXIII, Bergamo, 17 dicembre 2013 CONTRIBUTI E CONTRATTI Comitato Telethon Fondazione ONLUS Commissione Europea European Foundation for the Study of Diabetes Fondazione Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare (ARMR) Fondazione ART per la Ricerca sui Trapianti ONLUS Fondazione Cariplo F. Hoffman La Roche Ltd Ministero della Salute Regione Lombardia AbbVie Inc. Bayer Pharma AG ADIENNE Srl Omeros Corporation Sigma-Tau SpA Tengion Inc. SELEZIONE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE C. Zoja, D. Corna, V. Nava, M. Locatelli, M. Abbate, F. Gaspari, F. Carrara, F. Sangalli, G. Remuzzi, A. Benigni. Analogs of bardoxolone methyl worsen diabetic nephropathy in rats with additional adverse effects. Am J Physiol Renal Physiol 2013;304:F808-F819.

16 C. Zanchi, M. Locatelli, A. Benigni, D. Corna, S. Tomasoni, D. Rottoli, F. Gaspari, G. Remuzzi, C. Zoja. Renal expression of FGF23 in progressive renal disease of diabetes and the effect of ACE inhibitor. PLoS ONE 2013;8:e E. Gagliardini, N. Perico, P. Rizzo, S. Buelli, L. Longaretti, L. Perico, S. Tomasoni, C. Zoja, D. Macconi, M. Morigi, G. Remuzzi, A. Benigni. Angiotensin II contributes to diabetic renal dysfunction in rodents and humans via Notch1/Snail pathway. Am J Pathol 2013;183: C. Zoja, A. Benigni, G. Remuzzi. The Nrf2 pathway in the progression of renal disease. Nephrol Dial Transplant 2013 [Epub ahead of print]. S. Buelli, L. Rosanò, E. Galiardini, D. Corna, L. Longaretti, A. Pezzotta, L. Perico, S. Conti, P. Rizzo, R. Novelli, M. Morigi, C. Zoja, G. Remuzzi, A. Bagnato, A. Benigni. b-arrestin-1 drives endothelin-1-mediated podocyte activation ans sustains renal injury. J Am Soc Nephrol 2013 [Epub ahead of print]. Marta Todeschini, Monica Cortinovis, Norberto Perico, Francesca Poli, Annalisa Innocente, Regiane Aparecida Cavinato, Eliana Gotti, Piero Ruggenenti, Flavio Gaspari, Marina Noris, Giuseppe Remuzzi, and Federica Casiraghi.In Kidney Transplant Patients, Alemtuzumab but Not Basiliximab/Low-Dose Rabbit Anti-Thymocyte Globulin Induces B Cell Depletion and Regeneration, Which Associates with a High Incidence of De Novo Donor-Specific Anti-HLA Antibody Development.J Immunol, 2013, 191: Perico N, Casiraghi F, Gotti E, Introna M, Todeschini M, Cavinato RA, Capelli C, Rambaldi A, Cassis P, Rizzo P, Cortinovis M, Noris M, Remuzzi G. Mesenchymal stromal cells and kidney transplantation: pretransplant infusion protects from graft dysfunction while fostering immunoregulation. Transpl Int (9): Rurali E, Noris M, Chianca A, Donadelli R, Banterla F, Galbusera M, Gherardi G, Gastoldi S, Parvanova A, Iliev I, Bossi A, Haefliger C, Trevisan R, Remuzzi G, Ruggenenti P; BENEDICT Study Group. ADAMTS13 predicts renal and cardiovascular events in type 2 diabetic patients and response to therapy. Diabetes 2013 Oct; 62(10): Bresin E, Rurali E, Caprioli J, Sanchez-Corral P, Fremeaux-Bacchi V, Rodriguez de Cordoba S, Pinto S, Goodship TH, Alberti M, Ribes D, Valoti E, Remuzzi G, Noris M;European Working Party on Complement Genetics in Renal Diseases. Combined complement gene mutations in atypical hemolytic uremic syndrome influence clinical phenotype. J Am Soc Nephrol 2013 Feb; 24(3): Rizzo P, Perico N, Gagliardini E, Novelli R, Alison MR, Remuzzi G, Benigni A. Nature and mediators of parietal epithelial cell activation in glomerulonephritides of human and rat. Am J Pathol Dec;183(6): Bonandrini B, Figliuzzi M, Papadimou E, Morigi M, Perico N, Casiraghi F, Sangalli F, Conti S, Benigni A, Remuzzi A, Remuzzi G. Recellularization of well preserved acellular kidney scaffold using embryonic stem cells. Tissue Eng Part A Dec 10. Tomasoni S, Benigni A: Post-transcriptional gene regulation makes things clearer in renal fibrosis. J Am Soc Nephrol 2013, 24(7): Tomasoni S, Longaretti L, Rota C, Morigi M, Conti S, Gotti E, Capelli C, Introna M, Remuzzi G, Benigni A. Transfer of growth factor receptor mrna via exosomes unravels the regenerative effect of mesenchymal stem cells. Stem Cells Dev Mar 1;22(5): Morigi M, Benigni A., Mesenchymal stem cells and kidney repair. Nephrol Dial Transplant Apr;28(4): Review.

17 Xinaris C, Morigi M, Benedetti V, Imberti B, Fabricio AS, Squarcina E, Benigni A, Gagliardini E, Remuzzi G.A novel strategy to enhance mesenchymal stem cell migration capacity and promote tissue repair in an injury specific fashion. Cell Transplant. 2013;22(3): A. Benigni, S. Orisio, M. Noris, P. Iatropoulos, D. Castaldi, K. Kamide, H. Rakugi, Y. Arai, M. Todeschini, G. Ogliari, E. Imai, Y. Gondo, N. Hirose, D. Mari, G. Remuzzi. Variations of the angiotensin II type 1 receptor gene are associated with extreme human longevity. Age 2013;35: G. Remuzzi, A. Benigni, F.O. Finkelstein, J.P. Grunfeld, D. Joly, I. Katz, Z.H. Liu, T. Miyata, N. Perico, B. Rodriguez-Iturbe, L. Antiga, F. Schaefer, A. Schieppati, R.W. Schrier, M. Tonelli. Kidney failure: aims for the next 10 years and barriers to success. Lancet 2013;382: A. Parvanova, I.M. van der Meer, I. Iliev, A. Perna, F. Gaspari, R. Trevisan, A. Bossi, G. Remuzzi, A. Benigni, P. Ruggenenti; for the Daglutril in Diabetic Nephropathy Study Group. Effect on blood pressure of combined inhibition of endothelin-converting enzyme and neutral endopeptidase with daglutril in patients with type 2 diabetes who have albuminuria: a randomised, crossover, double-blind, placebo-controlled trial. Lancet Diabetes Endocrinol 2013;1: ATTIVITA' DI RICERCA Laboratorio di Biologia Cellulare e Medicina Rigenerativa Identificazione di un protocollo per la differenziazione di cellule pluripotenti indotte (ips) verso progenitori renali In collaborazione con il Laboratorio di Terapia Genica e Riprogrammazione Cellulare Le malattie renali acute e croniche rappresentano uno dei più importanti problemi di salute pubblica che porta alla morte milioni di pazienti. La dimensione del fenomeno e le limitate strategie terapeutiche quali dialisi e trapianto sottolineano l urgenza di approcci terapeutici alternativi, innovativi ed efficaci. Le cellule pluripotenti indotte (ips) rappresentano una fonte interessante di progenitori renali per una possibile terapia cellulare. In quest ambito, il nostro laboratorio si è focalizzato sullo studio di un protocollo induttivo per l ottenimento di progenitori renali a partire da due linee di cellule ips. Abbiamo impiegato cellule ips umane ottenute da fibroblasti umani infettati con retrovirus codificanti per i fattori di riprogrammazione OCT4, SOX2, KLF4 e cmyc. Queste cellule sono state confrontate con ips umane generate nel Laboratorio di Terapia Genica e Riprogrammazione Cellulare, che sono potenzialmente più rilevanti per una futura prospettiva clinica. Le cellule ips da noi derivate sono infatti ottenute mediante riprogrammazione di fibroblasti umani con un sistema lentivirale contenente gli stessi fattori di riprogrammazione (OCT4, SOX2, KLF4 e cmyc) in un unica cassetta di riprogrammazione che può essere rimossa dal genoma della cellula generando ips prive di sequenze virali. Il protocollo induttivo che abbiamo messo a punto è diviso in due fasi che prevedono una iniziale esposizione delle cellule ips a specifiche molecole (small molecules) addizionate ad acido retinoico e activina A, seguito dal trattamento con fattori nefrogenici. Questo protocollo ci ha permesso di ottenere in una prima fase a 3-6 giorni, la perdita dei marcatori di pluripotenza e l acquisizione da parte delle cellule di marcatori specifici per il mesoderma (brachyury), il mesoderma intermedio (Osr1, Pax8, Pax2, WT1) e il mesenchima metanefrico (Six2, Sall1). Nella seconda fase (12-19 giorni) abbiamo inoltre ottenuto che le cellule esposte al terreno di differenziazione esprimessero anche molecole tipiche di progenitori renali (Six2, CD24, NCAM). I dati di espressione genica e proteica, valutati con real time-pcr e immunofluorescenza, sono stati confermati su entrambe le linee cellulari di ips. Attualmente stiamo valutando se i progenitori renali ottenuti dalla differenziazione delle ips abbiano potenziale nefrogenico e rigenerativo in modelli sperimentali di insufficienza renale acuta e cronica. b-arrestina-1 promuove l attivazione delle cellule epiteliali glomerulari mediata da endotelina-1 e sostiene il danno renale

18 In collaborazione con l Unità di Microscopia Avanzata del Laboratorio di Terapia Genica e Riprogrammazione Cellulare e il Laboratorio per la Fisiopatologia delle Malattie Renali ed interazione con altri Sistemi L attivazione del recettore di tipo A per l endotelina-1 (ETAR) promuove nelle cellule epiteliali tumorali una transizione epitelio-mesenchimale, ossia la perdita dell identità epiteliale e l acquisizione del fenotipo migratorio, che avviene in seguito all attivazione di segnali intracellulari regolati dalle b-arrestine. In questo studio abbiamo voluto verificare se questo meccanismo patogenetico potesse essere alla base del cambiamento fenotipico a cui vanno incontro le cellule epiteliali glomerulari, i podociti, in alcune forme di glomerulopatie proliferative. In podociti murini in coltura abbiamo documentato che endotelina-1 causava la perdita del marcatore di differenziamento podocitario, la sinaptopodina, ed un aumento d espressione dell isoforma muscolare-liscia dell a-actina (a-sma), un marker mesenchimale espresso dai podociti attivati. Queste alterazioni avvenivano in seguito all attivazione di ETAR ed al coinvolgimento di b-arrestina-1, e portavano ad un aumento della capacità migratoria delle cellule. Un indagine molecolare ha dimostrato che ETAR, dopo essere stato attivato da endotelina-1, reclutava b-arrestina-1 e la proteina chinasi Src. La formazione di questo complesso trimerico era in grado di attivare il recettore per il fattore di crescita epiteliale EGFR e la fosforilazione di b-catenina che insieme portavano ad un aumento d espressione del fattore di trascrizione Snail responsabile della migrazione dei podociti in risposta all endotelina-1. Il silenziamento di b-arrestina-1 preveniva il cambiamento fenotipico dei podociti, riduceva la motilità cellulare e i segnali intracellulari indotti da endotelina-1, confermando il ruolo chiave di b-arrestina-1. Gli studi in vitro sono stati confermati in un modello murino di glomerulonefrite proliferativa indotta da adriamicina, caratterizzato da precoce perdita di podociti e dalla formazione di lesioni iperplastiche; l espressione di b-arrestina-1 aumentava sia nei podociti viscerali che in quelli presenti nelle lesioni proliferative di questi animali. Il trattamento con sitaxsentan, un antagonista specifico per ETAR, preveniva la perdita di podociti, riduceva le lesioni iperplastiche e normalizzava l espressione glomerulare di b- arrestina-1 e Snail. Tali alterazioni erano significativamente ridotte dal trattamento dei topi nefrotici con un antagonista di ETAR. La presenza d alti livelli di b-arrestina-1 nei podociti delle lesioni crescenteriche in pazienti con glomerulopatie proliferative conferma la rilevanza dei nostri dati e suggerisce l utilizzo d antagonisti di ETAR come potenziali terapie per un particolare gruppo di malattie renali per le quali non sono ancora stati identificati trattamenti specifici. Creazione di strutture renali filtranti partendo da singole cellule del rene embrionale in sospensione In collaborazione con l Unità di Modelli Sperimentali di Malattie Renali, con l Unità di Patologia e Immunopatologia e con l Unità di Microscopia Avanzata La patologia renale cronica colpisce centinaia di milioni di persone nel mondo, ed il numero di pazienti continua ad aumentare rapidamente. La carenza di organi disponibili per il trapianto comporta l urgente necessità di sviluppare alternative terapeutiche nel campo dell ingegneria dei tessuti. Abbiamo precedentemente dimostrato che organoidi costruiti in vitro a partire da sospensioni di cellule renali embrionali possono integrarsi in organismi viventi, in seguito a trapianto. L obiettivo di questo lavoro è stato quindi stabilire se organoidi costruiti a partire da cellule renali embrionali murine, poi impiantate nel ratto, potessero i) sviluppare una barriera di filtrazione glomerulare matura tipica dell epitelio del rene adulto, in grado di effettuare la normale ultrafiltrazione, e ii) mostrare capacità di filtrazione selettiva che implichi un riassorbimento tubulare differenziale di traccianti fluorescenti multipli. Organoidi renali, costruiti a partire da cellule renali murine di embrioni di 11.5 giorni, sono stati trapiantati sotto la capsula renale di un ratto atimico e lasciati sviluppare in vivo per due settimane. L analisi ultrastrutturale ha mostrato glomeruli a vari stadi di sviluppo, i cui capillari risultavano essere ricoperti da podociti. Le fessure di filtrazione tra i processi pedicellari hanno raggiunto una completa maturazione formando la tipica barriera di filtrazione. Successivamente abbiamo testato la capacità di ultrafiltrazione dei nefroni sviluppatisi in vivo nell organoide mediante l identificazione di destrani fluorescenti, di peso molecolare crescente, iniettati endovena poco prima del sacrificio. Le cellule del tubulo prossimale internalizzano selettivamente destrani di basso peso molecolare, che colocalizzano a livello apicale con la

19 megalina, indicando il riassorbimento fisiologico di quei traccianti in grado di accedere al lume tubulare attraverso l ultrafiltrazione glomerulare. Nessuna presenza di destrano dal peso molecolare di 155 kda è stata rilevata nel lume tubulare, indicando una efficiente selezione da parte della barriera glomerulare nei confronti di macromolecole ad alto peso molecolare. Questi risultati provano che organoidi formati a partire da sospensioni di cellule progenitrici renali possono fornire un valido approccio per la costruzione di un tessuto renale anatomicamente maturo ed in grado di esercitare funzioni complesse. La Shigatossina danneggia le cellule epiteliali glomerulari portando ad un aumentata motilità cellulare attraverso l attivazione della via alternativa del Complemento In collaborazione con il Laboratorio di Terapia Genica e Riprogrammazione Cellulare e il Laboratorio per la Fisiopatologia delle Malattie Renali ed interazione con altri Sistemi La Shigatossina (Stx) costituisce uno dei fattori virulenti del batterio enteroemorragico Escherichia coli O157:H7, una delle principali cause della forma epidemica della Sindrome Emolitico Uremica (SEU). Questa malattia è caratterizzata principalmente da microangiopatia trombotica e insufficienza renale acuta. Negli ultimi anni è stato ampiamente documentato il ruolo del sistema del complemento nel promuovere le lesioni glomerulari tipiche della SEU associata a Shigatossina. Noi abbiamo recentemente dimostrato, in un modello murino di SEU, che la Stx promuoveva a livello glomerulare l attivazione e il deposito del complemento (C3b) attraverso la via alternativa, seguita da una perdita delle cellule epiteliali glomerulari, i podociti. Tali alterazioni consistevano in un aumento d espressione di integrin-linked kinase (ILK), una proteina che regola l adesione delle cellule alla membrana basale, e del fattore trascrizionale Snail coinvolto nei processi di differenziazione e motilità. L espressione delle proteine podocitarie nefrina e a-actinina-4 era sensibilmente ridotta. Per comprendere i meccanismi intracellulari alla base di tali disfunzioni, abbiamo verificato in vitro il ruolo diretto di C3a, l anafilatossina generata in seguito all attivazione del complemento. I risultati mostrano che l esposizione di podociti in coltura a C3a promuoveva un aumento dell espressione di ILK ed una redistribuzione periferica di tale proteina che si associava ad un attivazione e conseguente traslocazione nucleare di Snail. Inoltre si osservava una riduzione dei livelli d espressione di a-actinina-4 ed un aumento di motilità dei podociti in risposta a C3a, come dimostrato dai test di migrazione. Il ruolo chiave di ILK è stato documentato mediante esperimenti di knockdown in cui il silenziamento di ILK in podociti stimolati con C3a preveniva i cambiamenti fenotipici delle cellule e riduceva la motilità. In conclusione, l aumentata motilità cellulare indotta in vitro da C3a potrebbe riflettere in vivo una condizione d alterazione dei podociti che porta ad anomale interazioni con la membrana basale e al conseguente distacco/perdita di podociti come osservato nella SEU. Laboratorio di Immunologia e Genetica del Trapianto e Malattie Rare Cellule Mesenchimali stromali e trapianto di rene: l infusione pre-trapianto protegge dalla disfunzione renale mentre favorisce l immunoregolazione Le cellule mesenchimali stromali (MSC) sono cellule staminali adulte multipotenti. Esse hanno particolari capacità immunosoppressive e sono state proposte come terapia cellulare per indurre tolleranza al trapianto d organo. I risultati dei primi due pazienti inclusi nel nostro studio clinico di fattibilità e sicurezza dell infusione di MSC in pazienti con trapianto di rene avevano mostrato che l infusione di MSC una settimana dopo il trapianto induceva insufficienza renale transitoria caratterizzata da un aumento di infiltrazione di neutrofili e di deposito di complemento C3 nel rene. Per chiarire questo fenomeno siamo tornati in laboratorio in un modello sperimentale di trapianto di rene nel topo ed abbiamo osservato che il momento di infusione delle MSC rispetto al momento del trapianto determinava l effetto finale di queste cellule. L infusione di MSC dopo il trapianto causava una migrazione delle cellule nell organo trapiantato inducendo un evento infiammatorio che causava la disfunzione renale prematura. Al contrario, l infusione di MSC prima del trapianto induceva un significativo prolungamento della sopravvivenza del trapianto di rene attraverso un meccanismo dipendente dalle cellule T regolatrici. Sulla base di questi risultati sperimentali abbiamo ridisegnato il protocollo clinico nei pazienti con trapianto di rene da donatore vivente spostando l infusione delle MSC dal settimo giorno dopo il trapianto al giorno precedente l intervento chirurgico. I risultati del terzo e del quarto paziente inclusi nello studio mostrano che con questo protocollo si evita la

20 localizzazione delle MSC nell organo trapiantato ed il conseguente peggioramento della funzione renale, mentre si mantiene l effetto positivo sulle cellule del sistema immunitario. Infatti in questi 2 pazienti così come nei pazienti precedenti si è osservata una inibizione della attivazione delle cellule responsabili del rigetto acuto ed una maggior prevalenza di cellule T regolatrici. La riduzione di linfociti B e la successiva rigenerazione nei pazienti con trapianto di rene che hanno ricevuto il trattamento con alemtuzumab ma non con basiliximab/timoglobuline a basse dosi si associa ad un alta incidenza di anticorpi anti HLA del donatore Le terapie con anticorpi anti-linfociti sono state introdotte nella pratica clinica del trapianto di rene con lo scopo di eliminare, subito dopo il trapianto, le cellule T in grado di rigettare l organo e di favorire l instaurarsi di meccanismi spontanei di tolleranza. Grazie a questa strategia è stato possibile ridurre la dose dei farmaci anti-rigetto che devono essere presi costantemente dai pazienti con trapianto di rene. Tuttavia, alcune di queste terapie, in particolare quelle che portano all eliminazione sia dei linfociti T che dei linfociti B - si associano allo sviluppo di anticorpi anti-donatore che nel lungo termine hanno un effetto negativo sulla funzione del rene trapiantato. Abbiamo quindi studiato i linfociti B in pazienti che avevano ricevuto una terapia che eliminava sia linfociti T che B (alemtuzumab) e in pazienti che invece avevano ricevuto una terapia che eliminava selettivamente i linfociti T, lasciando inalterati i linfociti B (basiliximab/timoglobuline a basse dosi). Abbiamo osservato che le cellule B che riemergevano dopo il trattamento con alemtuzumab, erano più reattive e maturavano in cellule che producono anticorpi specifici verso il rene trapiantato. Al contrario, nei pazienti che avevano ricevuto la terapia con basiliximab/timoglobuline a basse dosi, che non modificava le cellule B, queste rimanevano inattive e non portavano allo sviluppo di anticorpi anti-donatore. Questi risultati indicano che una terapia che elimina selettivamente i linfociti T è meno rischiosa di una terapia molto più aggressiva che però è inefficace nel controllare l attivazione dei linfociti B. ADAMTS13 predice l insorgenza di complicanze renali e cardiovascolari e la risposta alla terapia con ACE inibitori in pazienti affetti da diabete di tipo II. Nei pazienti affetti da diabete di tipo 2, la ridotta proteolisi dei multimeri ad alto peso molecolare del fattore von Willebrand (VWF) da parte di ADAMTS13 può accelerare l'insorgenza di complicanze renali e/o cardiovascolari. Quindi, ripristinare il taglio fisiologico del VWF potrebbe contribuire all'effetto cardio- e reno-protettore che i farmaci ACE inibitori hanno in questi pazienti. Per valutare come la variante genica Pro618Ala di ADAMTS13 e la relativa attività proteasica interagiscono con la risposta all'ace inibitore nel predire l'insorgenza di complicanze renali e cardiovascolari, abbiamo genotipizzato 1163 pazienti con diabete di tipo 2 e normoalbuminuria che hanno partecipato allo studio clinico BENEDICT. I risultati dello studio indicano che l'interazione tra il polimorfismo Pro618Ala ed il trattamento con ACE inibitore predice significativamente sia l'insorgenza di danno renale che della combinazione di evento renale e cardiovascolare. Rispetto ai portatori della variante 618Ala trattati con ACE inibitori, il rischio dell'evento renale o combinato aumenta progressivamente del 180% e 58%, rispettivamente, per gli omozigoti Pro/Pro trattati con ACEi, del 380% e 100% per gli omozigoti Pro/Pro non trattati con ACEi fino ad arrivare ad un aumento del rischio del 750% e del 300% per i portatori della variante Ala non trattati con ACE inibitori. In un sotto-studio dello stesso progetto, l'attività sierica di ADAMTS13 è risultata essere significativamente ridotta nei portatori della variante Ala rispetto agli omozigoti Pro/Pro e nei soggetti diabetici che hanno sviluppato durante lo studio eventi renali, cardiovascolari o entrambi rispetto a soggetti diabetici che non hanno sviluppato alcuna complicanza. L'attività di ADAMTS13, inoltre, correla negativamente con tutti gli eventi considerati. In conclusione, in pazienti con diabete di tipo 2 la variante 618Ala di ADAMTS13 si associa a livelli di attività proteolitica del VWF più bassi, ad un maggior rischio di complicanze renali e cardiovascolari e ad una miglior risposta alla terapia con ACE inibitori. Di conseguenza, un esame genetico per valutare la presenza della variante 618Ala nei pazienti diabetici potrebbe aiutare ad identificare i pazienti che hanno un più alto rischio di sviluppare complicanze diabetiche, ma che possono beneficiare di più di una terapia cardio e/o renoprotettiva mirata. Mutazioni combinate nei geni del sistema del complemento influenzano il fenotipo clinico in pazienti con sindrome emolitico uremica atipica.

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