CONVEGNO ANTIRICICLAGGIO & VOLUNTARY DISCLOSURE

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1 COPYRIGHT ALAVIE SRL RIPRODUZIONE VIETATA CONVEGNO ANTIRICICLAGGIO & VOLUNTARY DISCLOSURE Consulenza Formazione Dott. Stefano Germagnoli 15/06/ Supporto Bologna, 16/06/2015

2 CHI SIAMO CHI E ALAVIE? La più grande Rete Italiana di consulenti esperti con 20 anni di esperienza specializzata nella formazione e nella gestione degli adempimenti normativi relativi a: Modelli organizzativi 231/01, Salute & Sicurezza nei luoghi di lavoro, Privacy, Ambiente, Realizzazione dei modelli gestionali per le Certificazioni: Qualità, Ambiente, OHSAS ed Energetica, Consulenza Antiriciclaggio per aziende e professionisti. 15/06/2015 2

3 CHI SIAMO Le soluzioni Alavie sono state scelte da oltre clienti, appartenenti a diversi settori 15/06/2015 3

4 COPYRIGHT ALAVIE SRL RIPRODUZIONE VIETATA Consulenza La Normativa Antiriciclaggio (D.Lgs.231/2007) Formazione Dott. Stefano Germagnoli 15/06/ Supporto Bologna, 16/06/2015

5 CHI SIAMO Che cosa non viene fatto negli studi professionali Dallo studio condotto da Alavie in collaborazione con Italia Oggi emergono i 5 seguenti dati in termini di adempimento e percentuale di scopertura degli studi: Adeguata verifica della clientela 48% Valutazione del rischio 90% Registrazione in archivio non effettuata o errata 87% Controllo costante della clientela 83% Formazione del Professionista e dei suoi collaboratori 70% Verifica sulle limitazioni all uso del contante 50% Gli studi professionali, presentano una percentuale di scopertura media del 75 % Segnalazione delle operazioni sospette 99% 5

6 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Il reato di antiriciclaggio La normativa di riferimento è il D.lgs. 231 in vigore dal 29 /12/2007, (in recepimento della II e III direttiva comunitaria e la circolare del 19 marzo 2012 della Guardia di Finanza) Commette reato di riciclaggio chiunque: converte o trasferisce denaro, beni o utilità provenienti da attività criminose; occulta o dissimula la reale natura di tali beni; acquista, detiene o utilizza denaro, beni o utilità pur essendo a conoscenza della loro provenienza criminosa. partecipa alla conversione, occultamento o acquisto; si associa per commettere tale reato; tenta di perpetrarlo, aiuta, istiga o consiglia qualcuno a commetterlo o ne agevolarne l esecuzione. Il riciclatore è un soggetto che non ha concorso nel reato presupposto. La sua azione è diretta ad ostacolare l'accertamento sull'origine delittuosa del denaro, 15/06/2015 dei beni o delle altre utilità. 6

7 LA NORMATIVA Destinatari dottori commercialisti, esperti contabili e consulenti del lavoro; tributaristi e soggetti che svolgono attività in materia di contabilità e tributi, ad esempio i CED; associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, CAF e Patronati; revisori contabili e società di revisione contabile; avvocati e notai ANTIRICICLAGGIO 15/06/2015 7

8 LA NORMATIVA Destinatari E ancora: banche, Poste Italiane, istituiti di moneta elettronica, SIM, SGR, SICAV, assicurazioni vita, agenti di cambio, società di riscossione di tributi, intermediari finanziari, Fiduciarie, promotori finanziari, intermediari assicurativi, mediatori creditizi, ecc.; agenti immobiliari; ANTIRICICLAGGIO prestatori di servizi relativi a società e trust; case da gioco, società di recupero crediti, custodia e trasporto di denaro. 15/06/2015 8

9 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Destinatari Art.13 REVISORI CONTABILI a) SOCIETA DI REVISIONE iscritte nell albo CONSOB b) PERSONE FISICHE iscritte nel registro dei REVISORI CONTABILI 15/06/2015 9

10 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Obblighi A queste categorie la normativa impone obblighi di: 1. adeguata verifica della clientela; 2. registrazione delle prestazioni; 3. comunicazione delle violazioni relative all uso del contante; 4. segnalazione delle operazioni sospette di riciclaggio; 5. obbligo di un adeguata formazione ai collaboratori e ai dipendenti; 6. collaborazione con le autorità antiriciclaggio. 15/06/

11 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Adempimenti E richiesto al professionista di effettuare una valutazione del rischio fin dal momento in cui riceve l incarico da parte del cliente. E imposto l obbligo di astensione dall eseguire la prestazione se, durante la valutazione, sia evidente l intento criminoso. In particolare sono oggetto di adeguata verifica: Operazioni aventi ad oggetto mezzi di pagamento, beni od utilità di valore pari o superiore ai ; Operazioni di valore indeterminato od indeterminabile. 15/06/

12 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Adempimenti I Professionisti hanno l obbligo di registrare entro 30 giorni i dati derivanti dall attività di adeguata verifica e conservarle per un periodo di 10 anni. Qualora venisse a conoscenza di una violazione all uso del contante, è tenuto a comunicare tale violazione al Ministero Economia & Finanze. In caso di sospetto o conoscenza di attività di tipo riciclatorio i Professionisti hanno l obbligo di inviare all Unità Informazione Finanziaria una segnalazione di operazione sospetta. 15/06/

13 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Obblighi di conservazione I documenti devono essere conservati per un periodo di 10 anni decorrenti dalla cessazione della prestazione professionale. Relativamente agli incarichi di REVISIONE LEGALE DEI CONTI, il termine decennale di conservazione dei documenti e delle informazioni decorre dalla conclusione dell attività relativa a ciascun esercizio. Perché? tali incarichi hanno ad oggetto prestazioni scindibili e nettamente individuabili (la revisione dei bilanci relativi a singoli esercizi sociali). 15/06/

14 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Autorità competenti Le autorità competenti in materia di antiriciclaggio sono: 1. Ministero dell Economia e delle Finanze: accerta le violazioni; applica le sanzioni amministrativo-pecuniarie; e promuove la collaborazione tra enti istituzionali e Ordini professionali. 2. Unità di Informazione Finanziaria della Banca d Italia: riceve segnalazioni, effettua studi e individua indicatori di anomalie; analizza flussi finanziari; acquisisce dati da diverse fonti come anagrafe conti e anagrafe tributaria. 15/06/

15 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Autorità competenti 3. Organi di polizia Guardia di Finanza effettua controlli e approfondimenti investigativi delle segnalazioni trasmesse; Direzione Investigativa Antimafia - svolge gli approfondimenti investigativi in base alle segnalazioni trasmesse alla UIF. 4. Collegi e ordini professionali hanno i poteri consultivi nei confronti delle istituzioni; promuovono la formazione e controllano l osservanza degli obblighi da parte di professionisti. 15/06/

16 LA NORMATIVA LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO (D.LGS.231/07) SANZIONI Violazione commessa Inosservanza dell obbligo d identificazione della clientela Omessa o falsa indicazione delle generalità del soggetto per conto del quale è eseguita l operazione Omessa, tardiva o incompleta registrazione negli archivi informatici e cartacei Mancato rispetto del provvedimento di sospensione dell operazione sospetta emesso dall UIF Omessa istituzione del registro della clientela Mancata adozione delle modalità di registrazione previste Omessa segnalazione di operazioni sospette all Unità di Informazione Finanziaria (UIF) Mancato rispetto degli obblighi informativi nei confronti dell UIF Sanzione Multa da euro a euro Reclusione da sei mesi a un anno e multa da 500 a euro Multa da euro a euro Multa da euro a euro Multa da euro a euro Multa da euro a euro Multa dall 1% al 40% dell importo dell operazione non segnalata Multa da euro a euro Inosservanza dell obbligo di fornire al cliente l informativa sulla privacy comprensiva delle finalità legate alla normativa antiriciclaggio (Art. 13, D.Lgs.196/2003) 15/06/ Multa da euro a euro, aumentata dei 2/3, da a euro, in caso di dati sensibili o giudiziari

17 COPYRIGHT ALAVIE SRL RIPRODUZIONE VIETATA Identificazione & Titolare Effettivo Consulenza Formazione Dott. Stefano Germagnoli 15/06/ Supporto Bologna, 16/06/2015

18 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Identificazione del cliente Per le prestazioni professionali a cui si applicano gli obblighi antiriciclaggio, la normativa impone di identificare il cliente e il titolare effettivo prima dell instaurazione del rapporto continuativo o nel momento in cui viene assegnato l incarico di svolgere quella operazione o prestazione. Ma in sua assenza? 15/06/

19 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Identificazione del cliente Se il cliente è una persona fisica si deve registrare nell archivio: Il cognome e il nome; Il luogo e la data di nascita; Il codice fiscale; L indirizzo di residenza; Gli estremi del documento di identificazione (valido alla data di identificazione); Il settore di attività. 15/06/

20 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Identificazione del cliente Se il cliente è una società o un ente si deve registrare nell archivio: Il codice fiscale; La partita iva; La ragione sociale; La natura giuridica; La sede legale; L attività svolta. 15/06/

21 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Identificazione del cliente Nel caso di società o ente si deve verificare l effettiva esistenza del potere di rappresentanza e identificare i rappresentanti legali, delegati alla firma per l operazione da svolgere, reperendo e registrando i seguenti dati: Cognome e nome; Luogo, data di nascita e indirizzo di residenza; Codice fiscale e settore di attività. N.B.: quando il cliente persona fisica agisce per conto di un altra persona fisica, o nel caso in cui il cliente sia una società o ente, si deve individuare l eventuale (o gli eventuali) titolari effettivi cioè le persone fisiche che, in ultima istanza, possiedono o controllano l entità giuridica. 15/06/

22 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Titolare effettivo Il 20/03/2014 il Ministero dell Economia ha fornito una risposta in merito all identificazione del titolare effettivo che modifica le indicazioni precedenti. In una società con 3 soci: uno al 51%, al 30% e al 19%, i titolari effettivi sono i due soci con più del 25% e non solo quello di maggioranza. 15/06/

23 COPYRIGHT ALAVIE SRL RIPRODUZIONE VIETATA Consulenza Fascicolo Cliente & Valutazione del Rischio Formazione Dott. Stefano Germagnoli 15/06/ Supporto Bologna, 16/06/2015

24 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Fascicolo Cliente Per le prestazioni professionali a cui si applicano gli obblighi antiriciclaggio, la normativa impone di identificare il cliente e il titolare effettivo. I dati acquisiti devono essere archiviati all interno del fascicolo cliente e registrati nell Archivio Unico Informatico (AUI) o nel registro della clientela. 15/06/

25 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Fascicolo Cliente Il fascicolo cliente può essere istituito in formato cartaceo o informatico. Al suo interno devono essere conservati tutti i documenti a supporto delle prestazioni svolte dal professionista verso il cliente e utili per comprovare i dati inseriti nel registro cartaceo della clientela o nell archivio unico. Per ogni cliente è obbligatorio costituire un fascicolo cliente al momento del conferimento dell incarico professionale o dello svolgimento dell operazione. Alla cessazione del rapporto deve essere conservato per 10 anni. Attenzione: i documenti inseriti nel fascicolo cliente devono essere conservati nel rispetto della normativa sulla privacy. 15/06/

26 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Fascicolo Cliente Se il cliente è una persona fisica, nel fascicolo deve avere: I dati anagrafici del cliente; Una copia del documenti di identificazione al momento dell identificazione stessa; La dichiarazione del cliente sul titolare effettivo; La dichiarazione del cliente in relazione agli obblighi antiriciclaggio previsti dal D.lgs 231/2007; Lo scopo e la natura della prestazione professionale; L informativa relativa agli obblighi antiriciclaggio controfirmata; La scheda di valutazione del rischio del cliente; La scheda di valutazione del rischio delle operazioni. 15/06/

27 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Fascicolo Cliente Se il cliente è una società nel fascicolo deve avere I dati relativi alla società; I dati relativi al rappresentante legale; La copia della visura camerale; La dichiarazione del cliente sul titolare effettivo; La copia del documento di riconoscimento del titolare effettivo; La dichiarazione del cliente in relazione agli obblighi antiriciclaggio previsti dal D.lgs 231/2007; Lo scopo e la natura della prestazione professionale; L informativa relativa agli obblighi antiriciclaggio controfirmata; La scheda di valutazione del rischio del cliente; La scheda di valutazione del rischio delle operazioni. 15/06/

28 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Fascicolo Cliente Se un Cliente è una Persona Politicamente Esposta (PEP), si deve conservare obbligatoriamente anche la Pep list rilasciata dall Autorità di Vigilanza. Si considerano PEP le persone fisiche, cittadine di altro stato comunitario o extracomunitario, che occupano cariche pubbliche, i loro familiari diretti e tutti coloro con i quali tali persone intrattengono notoriamente stretti legami. NB: La 4a Direttiva, approvata in prima lettura dal Parlamento Europeo include fra le PEP i politici nazionali. (approvazione prevista per luglio 2014) 15/06/

29 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO PEP Il Provvedimento CONSOB dispone che le società di revisione effettuino specifiche verifiche anche nel caso di PEP italiana. PEP estera PEP italiana L obbligo di adeguata verifica della clientela in forma RAFFORZATA scatta automaticamente L adeguata verifica in forma RAFFORZATA si applica solo se l operatività con tali soggetti presenti un elevato rischio di riciclaggio/finanziamento del terrorismo 15/06/

30 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Valutazione del rischio La valutazione del rischio consiste nell effettuare la valutazione legata al rischio-cliente e la valutazione legata al rischio-operazione. Per stabilire il livello di rischio legato al cliente e all operazione si utilizza un modello di cross-reference con un punteggio finale in termini di compliance e criticità. 15/06/

31 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Obiettivo Controllo costante individuare elementi di incongruenza rispetto alla valutazione preliminare del rischio effettuata sul cliente. Tale adempimento si sostanzia prevalentemente nello svolgimento delle procedure di verifica previste dai PRINCIPI DI REVISIONE; nell ambito di tali procedure, infatti, il revisore contabile potrebbe giungere a sospettare che siano in corso o siano state compiute operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. 15/06/

32 COPYRIGHT ALAVIE SRL RIPRODUZIONE VIETATA Specifici obblighi AR per revisori Consulenza Formazione Dott. Stefano Germagnoli 15/06/ Supporto Bologna, 16/06/2015

33 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO COLLEGIO SINDACALE Gli adempimenti per i sindaci cambiano a seconda che il collegio sia investito o meno della REVISIONE LEGALE DEI CONTI; è necessario quindi distinguere il caso in cui i sindaci siano incaricati solo del CONTROLLO DI LEGALITA o agli stessi sia affidato anche il CONTROLLO CONTABILE Solo CONTROLLO DI LEGALITA esonero Anche CONTROLLO CONTABILE piena sussistenza degli obblighi AR (chiarimenti MEF 12 giugno 2008) 15/06/

34 LA NORMATIVA COLLEGIO SINDACALE SENZA CONTROLLO CONTABILE Sono esonerati i sindaci che svolgono solo il controllo LEGALE poiché la loro attività consiste principalmente nella vigilanza sull osservanza della legge e dello statuto, nonché sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. L esonero riguarda: - obbligo di adeguata verifica della clientela; - obblighi di registrazione e conservazione dei dati; COLLEGIO SINDACALE CON CONTROLLO CONTABILE Se al collegio sindacale è affidato il controllo CONTABILE, i suoi componenti, in quanto iscritti nel registro dei revisori contabili, sono soggetti agli obblighi di: - adeguata verifica della clientela - registrazione e conservazione dei dati; - segnalazione di operazioni sospette; - comunicazione delle violazioni all utilizzo del contante - obbligo di segnalazione delle NB: L obbligo grava su ciascun operazioni sospette sindaco-revisore e non sull organo 15/06/2015 «collegio sindacale» 34

35 COPYRIGHT ALAVIE SRL RIPRODUZIONE VIETATA Trasferimenti di Denaro & Gestione Storico Consulenza Formazione Dott. Stefano Germagnoli 15/06/ Supporto Bologna, 16/06/2015

36 GLI ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO Trasferimenti di denaro Il D.lgs. 231/07 sull antiriciclaggio ha introdotto dei limiti all uso del denaro. Sono vietati trasferimenti tra soggetti diversi, a qualsiasi titolo, di: denaro contante; libretti di deposito bancari o postali al portatore; titoli al portatore; effettuati in euro o in valuta estera, quando il valore oggetto del trasferimento è complessivamente pari o superiore a /06/

37 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Precisazione su OPERAZIONI FRAZIONATE Non rilevano i trasferimenti oltre soglia e realizzati tramite frazionamento f se le singole rate di importo inferiore a Euro siano riconducibili a prassi commerciali oppure ad accordi contrattuali in essere tra le parti o comunque risultanti da accordi scritti (ad SE esempio fattura a 30/60/90 giorni) le singole rate di importo inferiore a 1000 siano riconducibili a prassi commerciali oppure ad accordi contrattuali in essere tra le parti o comunque risultanti da accordi scritti (ad esempio fattura pagata a 30/60/90 giorni) 15/06/

38 LO STORICO ANTIRICICLAGGIO Gestione dello storico A partire dal 22 aprile 2006 (D.M. 141) il professionista aveva l obbligo di: identificare il cliente; conservare e registrare le informazioni ed i dati raccolti relativi alle operazioni indeterminate o superiori a ; segnalare le operazioni sospette. 15/06/

39 LO STORICO ANTIRICICLAGGIO Gestione dello storico Successivamente, con l entrata in vigore del D.lgs 231/07, il professionista ha dovuto (e deve) affrontare l obbligo di: effettuare l adeguata verifica della clientela; conservare e registrare le informazioni ed i dati raccolti relativi alle operazioni indeterminate o superiori a ; segnalare le operazioni sospette. 15/06/

40 15 minuti di Break 15/06/

41 COPYRIGHT ALAVIE SRL RIPRODUZIONE VIETATA VOLUNTARY DISCLOSURE Legge n.186 del 15/12/2014 Consulenza Formazione Dott. Stefano Germagnoli 15/06/ Supporto Bologna, 16/06/2015

42 Cos'è la Voluntary Disclosure? E una procedura di collaborazione tra Amministrazione e contribuente; permette l emersione di attività e investimenti detenuti all estero; concede la possibilità di regolarizzare la propria posizione con il Fisco italiano pagando, oltre alle imposte in misura piena, le sanzioni ridotte. 15/06/

43 Soggetti a cui si rivolge La procedura si rivolge a tutti i soggetti che abbiano commesso violazioni nella compilazione del quadro RW nel mod. UNICO ovvero: 1. PERSONE FISICHE; 2. ENTI NON COMMERCIALI; 3. SOCIETA SEMPLICI; 4. ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI; 5. TRUST Purché fiscalmente residenti in Italia 15/06/

44 Soggetti esclusi Data la natura premiale, la procedura di collaborazione volontaria è preclusa per: Soggetti che hanno ricevuto notizia di verifiche su investimenti esteri da regolarizzare; Contitolari degli investimenti esteri che si vorrebbero regolarizzare, se le verifiche sono già iniziate in capo agli altri contitolari. 15/06/

45 Le scadenze Termine per la presentazione della richiesta di regolarizzazione Anni accertabili da parte dell Agenzia delle Entrate: Paesi non Black List dal 2009 al SETTEMBRE 2015 Paesi Black List dal 2004 al /06/

46 Adempimenti richiesti L adesione alla Voluntary Disclosure comporta : 1. presentazione di specifica istanza con apposito modello; 2. versamento delle somme dovute. Da specificare tutti gli investimenti e tutte le attività di natura finanziaria costituiti o detenuti all'estero, anche indirettamente o per interposta persona, fornendo i relativi documenti e le informazioni per la ricostruzione dei redditi che servirono per costituirli, acquistarli o che derivano dalla loro dismissione o utilizzo a qualunque titolo. 15/06/

47 LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO VOLUNTARY DISCLOSURE & REVISORI LEGALI TUTTI GLI INTERMEDIARI POSSONO PRESENTARE LA DOMANDA, ANCHE I REVISORI CONTABILI Con un comunicato stampa pubblicato il 3 febbraio scorso, l'agenzia delle Entrate ha chiarito che tutti i professionisti abilitati ai servizi telematici che fungono da intermediari possono presentare la domanda di adesione alla procedura di voluntary disclosure per conto dei loro assistiti. Tra questi, sono compresi gli iscritti nel registro dei revisori contabili. 15/06/

48 COPYRIGHT ALAVIE SRL RIPRODUZIONE VIETATA Consulenza Segnalazione Operazioni Sospette Formazione Dott. Stefano Germagnoli 15/06/ Supporto Bologna, 16/06/2015

49 DESTINATARI Destinatari Sono tenuti a segnalare le operazioni sospette i destinatari del D. Lgs. 231/07 Intermediari finanziari e altri soggetti esercenti attività finanziaria Professionisti Banche SIM SGR SICAV Intermediari iscritti elenchi 106 TUB Fiduciarie, Microcredito Confidi Cambia valute, Mediatori creditizi Promotori finanziari Agenti in attività finanziaria SOGGETTI iscritti albo ODCEC e Consulenti del lavoro Ogni altro soggetto che rende servizi forniti da periti, consulenti e altri soggetti che svolgono in maniera professionale, attività in materia di contabilità e tributi (CAF, patronati, ecc) Revisori, sindaci e organi di controllo Notai ed avvocati, Prestatori di servizi relativi a società e trust Altri soggetti Società di gestione strumenti finanziari Commercio oro per finalità industriali/investimento Fabbricazione commercio oggetti preziosi Commercio cose antiche, Case d'asta e gallerie d'arte Agenzie d affari in mediazione immobiliare Case da gioco e giochi d azzardo, anche online 15/06/

50 Segnalazione di operazioni sospette in Italia Segnalazioni Ricevute Segnalazioni Analizzate I sem '12 II sem '12 I sem '13 II sem '13 I sem '14 Quando l UIF riceve da un istituito finanziario la segnalazione sul conto di un azienda, e la stessa azienda è cliente di uno studio commerciale, il quale non ha segnalato nulla l UIF può avviare dei controlli nei confronti dello studio commerciale. 15/06/

51 Quando segnalare? OBBLIGO DI SEGNALAZIONE Un operazione va segnalata quando: si sa, si sospetta, o si ha ragionevoli motivi per sospettare, che siano in corso la conversione o il trasferimento di beni da un'attività criminosa allo scopo di occultare o dissimulare la loro origine illecita. 15/06/

52 SEGNALAZIONE SOS Quando segnalare? La valutazione è sempre soggettiva e si basa sulla conoscenza del cliente. Ad esempio: Le informazioni di carattere economico o finanziario assumono rilievo ai fini antiriciclaggio SOLO SE valutate nel contesto da cui promanano. E' il professionista che verifica la coerenza con il profilo finanziario del cliente e individua le possibili deviazioni. Il segnalante deve basarsi sulle informazioni possedute o acquisite nell ambito dell ordinaria attività svolta, senza farsi carico di compiti investigativi. 15/06/

53 INDIVIDUAZIONE SOS Come individuare le operazioni sospette informazioni in proprio possesso; una adeguata conoscenza del cliente; conoscenza delle finalità perseguite dai clienti stessi; valutazione della continuità dei rapporti intrattenuti; rilevamento di eventuali incongruenze rispetto alla capacità economica e alle attività svolte sotto il profilo del rischio del riciclaggio. 15/06/

54 Contenuto della segnalazione CONTENUTI SOS informazioni generali sulla segnalazione e sul segnalante operazione oggetto di segnalazione informazioni sulla persona fisica cui l operazione va riferita informazioni sui soggetti diverso dalla persona fisica cui l operazione va riferita persona fisica che ha operato per conto del soggetto cui va riferita l operazione Le informazioni devono essere accurate e complete. E possibile integrare la segnalazione con documentazione aggiuntiva se utile per la comprensione. 15/06/

55 PROCEDURE Attenzione! Il professionista è tenuto ad adottare una procedura formalizzata in modo da poter ricostruire e dimostrare l iter valutativo seguito, anche quando decida di non effettuare la segnalazione. I professionisti devono compiere una valutazione globale dell operazione sulla base di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi conosciuti, in ragione delle funzioni esercitate a seguito del conferimento dell incarico e avvalendosi di procedure interne per regolamentare l iter valutativo della segnalazione. Decreto 16 aprile /06/

56 AUDIT LIVE GUIDATO SULLO STATO DI ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Consulenza Formazione Supporto Dott.ssa Silvia Marini 15/06/ Bologna, 16/06/2015

57 LO SCOPO E LE MODALITÀ DELL AUDIT Obiettivo principale dell Audit è quello di verificare, per il Vostro studio, l effettiva conformità normativa e lo stato attuale di adeguamento in tema di Antiriciclaggio. La specifica modalità di somministrazione e presentazione dell Audit prevede un percorso LIVE guidato, nel quale avrete la possibilità di valutare, in modo preciso e puntuale, il vostro allineamento alla normativa. A tal proposito l audit è stato opportunamente suddiviso in dieci diverse sezioni, che permettono una migliore analisi e valutazione del rispetto degli obblighi e degli adempimenti antiriciclaggio previsti dall ordinamento. 15/06/

58 REPORT DELL AUDIT La successiva elaborazione dei risultati permetterà, per ogni partecipante, di produrre un report contenente la valutazione dello stato di adeguamento dello Studio. Di seguito e nelle slides sottostanti si riporta l esempio del prospetto di report che si produce successivamente alla rielaborazione dei questionari. 1. Dati Cliente Cliente Sede legale Sede esaminata Rossi Marta Via Milano, n. 10/ Jesolo Lido (VE) Via Milano, n. 10/ Jesolo Lido (VE) 2. Informazioni di Audit Società esecutrice Alavie Srl Team Leader Angelica Zoia Team Member Marco Marioli Data di Audit Tipologia di Audit Compliance Antiriciclaggio 15/06/

59 REPORT DELL AUDIT 3. Non conformità rilevate 1 Obblighi di adeguata verifica della clientela e fascicolo del cliente 6 Punti di controllo 2 Non conformità rilevate 4 Conformità rilevate Legenda Non conformità rilevate Conformità rilevate Punti di non conformità 1. Il professionista non ha effettuato per ogni cliente persona fisica, ditta individuale o professionista l'identificazione del cliente. PNel dettaglio devono essere raccolti i seguenti dati: nome e cognome luogo e data di nascita indirizzo di residenza codice fiscale estremi del documento di identificazione; La documentazione raccolta deve essere conservata nel fascicolo antiriciclaggio di ciascun cliente. 2. Il professionista non ha richiesto al cliente una dichiarazione scritta in cui lo stesso dichiari se agisce per proprio conto o per un eventuale titolare effettivo. Tale dichiarazione deve essere conservata nel fascicolo del cliente. 3. Il professionista non ha richiesto al cliente una dichiarazione scritta in cui lo stesso dichiari se agisce per proprio conto o per un eventuale titolare effettivo. 15/06/2015 Tale dichiarazione deve essere conservata nel fascicolo del cliente Obblighi di ordinaria verifica - Valutazione del rischio

60 REPORT DELL AUDIT 1 Analisi Rischio Sanzioni Violazioni al DLgs. 231/07. Artt. 7; 11; 36; 37; 38; 39; 41; 46; 48; 49; 50; 52; 54 & 61 Artt. Sanzionatori. Artt. 55; 56; 57; 58 & 59 1 Analisi Rischio Sanzioni Violazioni al DLgs. 231/07. Artt. 7; 11; 36; 37; 38; 39; 41; 49; 50; 52; 54 & 61 Artt. Sanzionatori. Artt. 55; 56; 57; 58 & 59 1 Analisi Rischio Sanzioni Violazioni al DLgs. 231/07. Artt. 7; 37; 38; 39; 41; 49; 50; 54 & 61 Artt. Sanzionatori. Artt. 56; 57 & 58 15/06/

61 63 DOMANDE? 63

62 Grazie per la vostra attenzione 15/06/ Dott.ssa Silvia Marini Alavie Srl

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