Gestione della Faringotonsillite in Eta' Pediatrica LINEE GUIDA ITALIANE
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1 Gestione della Faringotonsillite in Eta' Pediatrica LINEE GUIDA ITALIANE
2 PREMESSA Infezione a carico dellee tonsille e del faringe caratterizzata da sintomi quali mal di gola con o senza febbre, tosse, disfagia e disfonia che riguarda prevalentementel etàpediatrica.
3 PREMESSA La causa più frequente di faringotonsillite sono i virus (respiratori, enterovirus ed herpes) Solo il 30% è di origine batterica, e tra queste lo SBEA è il maggior responsabile SBEA ed altre specie di patogeni (Hemofilus, Moraxella, Staphylococcus) vengono frequentemente isolati dal faringe di bambini sani
4 PREMESSA ll esame obiettivo si osserva il ringe intensamente arrossato he può associarsi ad altri sintomii uali essudato tonsillare, etecchie sul palato molle e più aramentelesioni ulcerative.
5 1 -E' possibile la diagnosi eziologica clinica? Nessun singolo elemento anamnestico né di obiettività clinica è sufficientemente accurato per poter escludere o confermare una faringotonsillite streptococcica Esordio acuto, assenza di altre patologie respiratorie nel nucleo familiare, insorgenza nel tardo inverno inizio primavera, età superiore ai 3-4 anni, febbre elevata, faringodinia intensa, cefalea e adenopatia LTC dolente sono suggestivi
6 1 -E' possibile la diagnosi eziologica clinica? Tuttavia, poiché i sintomi si sovrappongono in modo estensivo con altre cause infettive si raccomanda di non formulare una diagnosi eziologica basata sui dati clinici Per tale ragione si è cercato di formulare dei sistemi a punteggio.
7 2 - Esistono sistemi a punteggio basati su dati clinici utili per la diagnosi? Il punteggio pediatrico più notoo è quello di Mc Isaac Segno/sintomo e età Temperatura > 38 Assenza di tosse Linfoadenopatia satellite Punteggio Essudato o aumento di volume tonsillare 1 Età 3 14 anni Età anni Età > 44 anni 1 0-1
8 essuno dei sistemi a punteggio è sufficiente ad identificare con agionevole sicurezza le infezioni da Streptococco β-emolitico di ruppo A. n punteggio basso (0 1) può essere considerato valido per scludere un'infezione streptococcicae quindi non procedere ad lteriori indagini o terapie. accomandazione 2, livello di evidenza IIII A
9 2 -METODI DIAGNOSTICI. Test rapido Esame colturale Esami ematologici
10 Test rapido Deve essere effettuato sfregando energicamente il tampone sull'orofaringe e su entrambe le tonsille. E' sufficiente eseguirlo una sola volta Non devono essere stati usati disinfettanti del cavo orale Deve essere eseguito in bambini con anamnesi, segni o sintomi suggestivi per infezione da SBEA, ma non in quelli con segni di infezione virale(rinite, tosse, congiuntivite, diarrea, raucedine, stomatite, aftosi oraleetc.)
11 Test rapido Un test rapido positivo può essereconsideratodiagnostico per infezioneda SBEA ma non permette di differenziare una faringotonsillite acuta da altra causa in un bambino portatore di SBEA. Quando un test correttamente eseguito risulti negativo può essere ragionevolmente esclusa l'eziologia da SBEA.
12 Esame colturale Pur rappresentando il gold standard, in considerazione dell'elevata concordanza con il test rapido, l'esame colturale non è necessario per la diagnosi i diroutine difaringite dasbea (costo elevato, risultato non prima di ore). Può essere utile a scopo epidemiologico (sensibiltà e/o resistenza ai diversi antibiotici)
13 Esame colturale Non è raccomandata la ripetizione dell'esame(sia iltest rapido che il colturale) a fine terapiase isintomi sono risolti. Non permette di differenziare una far ringiteacuta dasbea da una faringite da altra causa in un portatoredi SBEA Un esame colturale positivo per SBEA deveessereconsiderato come possibile eziologia ai fini della decisione terapeutica. In caso di mancata guarigione clinica clinico-diagnostica si raccomanda una rivalutazione
14 Esame colturale E' opportuno richiedere l'esame negativo? colturale in caso di test rapido In età pediatrica NON è raccomandato eseguire l'esame colturalein casoditest rapidonegativo In casodipositivitàper germidiversi da SBEA non esistono sufficienti prove che giustifichino il trattamento antibiotico.
15 Esami ematologici I test sono scarsie pocoutili: I titoli anticorpali riflettono una situazione immunologica passata e possono essere utili per confermare un infezione streptococcica pregressa in pazienti in cui si sospetti una malattia reumatica o una glomerulonefrite post-streptococcica. PTC più specifica di PCR.
16 TERAPIA La terapia antibiotica è raccomandatae vainiziata ilprima possibile. Il ritardo nell'inizio della terapia, anchesino a 9 giornidopo l'insorgenza dei sintomi, non comportal'incremento del rischio di complicanze o di insuccesso o di ricorrenze.
17 QUALE ANTIBIOTICO UTILIZZARE? 1 scelta 2 scelta 3 scelta 4 scelta Penicillina V o moxicillina 50 g/kg/die in 2-3 mministrazioni per 10 giorni Penicillina Benzatina im UI se < 30 Kg o UI se > 30 Kg in unica dose Cefalosporine di II generazione per 5 giorni, ma non di routine (costo elevato e l'ampio spettro) Macrolidi solo nei sogge con dimostrat allergia alle penicilline (elevata resistenza)
18 TERAPIA ANTIDOLORIFICA Il trattamento del dolore e della febbre comprende Ibuprofene e Paracetamolo Non sono indicati né cortisonici né anestetici locali o altri farmaci
19 E IL PORTATORE DI SBEA? Ognuna delle varie sezioni delle altevie respiratorie presenta un microbiota caratteristico, ma un microbiota residente è presente solo neldistretto faringotonsillare. Tra i batteri che colonizzano questo distretto vi sono batteriaerobi non patogeni, ma dalla faringe del bambino sano vengono frequentemente isolate anche specie note per la loroo patogenicità, come Hemophilus influenzae, Moraxella catharralis, Staphilococcusaureus, Streptococcus pneumoniae e Streptococcus pyogenes(o SBEA)...
20 E IL PORTATORE DI SBEA? n considerazione del fatto che lo stato diportatoredisbea non associato ad un incrementato rischio di complicanze o di ontagiosità, il bambino portatoredisbea NON DEVE ESSERE ICERCATO NE' TRATTATO IN ALCUN CASO, fatta eccezione nel aso di sospetta faringotonsillite acutadasbea in quanto otrebbe aver acquisito un nuovoo sierotipo.
21 COMPLICANZE SUPPURATIVE LOCOREGIONALI Sono rappresentate da ascessi peritonsillari, parafaringeo e retrofaringeo. Dolore severo, intensa salivazione, odinofagia e disfagia, a volte trisma. L'ascesso retrofaringeo è più comuneneipiù piccolie determina una marcata sintomatologia cervicale.
22 ASCESSO PERITONSILLARE Bombatura del palato molle 12/05/13 Deviazione controlaterale dell'ugola
23 COMPLICANZE SUPPURATIVE LOCOREGIONALI n caso di PTA l'agoaspirazione rappresenta la metodica iagnostica di scelta(dd con cellulite peritonsillare) n casodi PPA e RPA vieneutilizzata l'imaging Rx laterale del collo, TAC) a terapia medica è rappresentata da ABT endovenosa clindamicina, clindamicina + cefuroxime, cefuroximeo eftriaxone, amoxicillina clavulanata o sulbactam-ampicillina)
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