Esempi di sistemi distributivi locali

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1 Corbetta Esempi di sistemi distributivi locali Andrea Calori - Politecnico di Milano

2 Concetto di filiera corta in diversi contesti Corto come locale/vicino Corto come meno intermediato diminuzione dei km percorsi dalla merce eliminazione di alcuni passaggi di intermediazione nei canali distributivi Cibo locale Prodotto a km zero Food miles Raggio di approvvigionamento ecc. Vendita diretta Cooperative di produzione e distribuzione Cooperative di consumo Agricoltura supportata dalle comunità ecc. Andrea Calori Politecnico di Milano

3 Cosa è la filiera corta - interviste in Prov di MI sostenibilità prodotti a marchio piccoli produttori prodotti particolari salute rispetto dei lavoratori stagionalità educazione al consumo prodotti locali qualità deintermediazione Progetto A21 Provincia di Novara - Studio di fattibilità 3

4 Cosa intendete per qualità agricoltura biologica prodotti tipici Oltre 80% degli intervistati considera la qualità un parametro fondamentale della filiera corta, ma gli aggettivi della qualità sono tra loro molto diversi tracciabilità agricoltura tradizionale prodotti equo solidali agricoltura integrata freschezza bontà gastronomica lavorazione Progetto A21 Provincia di Novara - Studio di fattibilità 4

5 Cosa intendete per de-intermediazione GAS Spaccio aziendale GdO Tutti gli intervistati identificano la filiera corta con la de-intermediazione commerciale, ma diversi sono il mercato di sbocco e il numero di passaggi commerciali Mercato agricolo Negozi di prossimità Ristorazione collettiva Ristoranti Mercati cittadini rionali Agriturismo Fasce indigenti Punti vendita bilogici Punti parco Ortomercato Consumatore finale = vendita diretta Intermediari Progetto A21 Provincia di Novara - Studio di fattibilità 5

6 Alcune criticità dei principali canali corti Vendita diretta in azienda Dipende da tipo di prodotto, ubicazione e dimensioni aziendali Coinvolgimento di volumi ridotti Non rappresenta la soluzione per l integrazione del reddito agricolo Vendita diretta in città in punti vendita stabili, comporta ingenti investimenti e problemi di continuità di offerta: è economicamente sostenibile? esiste interesse degli agricoltori? in mercatini saltuari comporta pesanti oneri organizzativi per il produttore Progetto A21 Provincia di Novara - Studio di fattibilità 6

7 Alcune criticità dei principali canali corti GdO Continuità dell offerta Necessità di fornire volumi rilevanti Logistica e commerciale sono fasi particolarmente onerose Ristorazione collettiva Modalità di inserimento dei criteri relativi alla filiera corta nei capitolati di gara Mancanza di piattaforme logistiche comuni dei produttori Mancanza di piattaforme comuni di acquisto da parte dei Comuni Ristoranti Rischi di irregolarità dei ristoratori, difficilmente controllabili Progetto A21 Provincia di Novara - Studio di fattibilità 7

8 Un esempio di una ricerca a scala urbana ANNO 2010 GAS OSSERVATORIO COMUNE DIFFERENZA braciole di maiale 6,16 7,06-13% burro 6,6 8,07-18% Carote 1,1 1,291-15% cipolle bianche 1,54 1,471 4% latte fresco 1 1,37-27% macinato 6,6 8,57-23% mele fuji 1,32 2,2-40% mele golden 1,1 1,937-43% Miele 7,8 10,26-24% mozzarella 7,86 10,91-28% Pane 3,3 4-18% patate comuni 0,77 0,97-20% petti di pollo 8,58 9,02-5% Ricotta 4,95 5,85-16% Riso 2,09 2,56-19% manzo I taglio 13,36 16,14-18% Salame 8,66 14,19-39% stracchino 8,25 10,93-25% uovo biox6 2,11 2,27-6% vino doc 2,75 3,91-29% Zucchine 1,1 2,38-54% Media risparmio -22,5%

9 Filiere corte, km0, ecc. (esperienze di qualità, ma singole e spesso residuali) Sistemi agroalimentari territoriali (economie in grado di autosostenersi) Andrea Calori

10 Cosa si intende per sistema agroalimentare Nè politiche compensative (finanziamento pubblico) né autorganizzazione sociale (volontariato) (non solo...) Sistema = patto tra attori con temi diversi Nuovi mercati richiedono nuovi patti e un'attività di progettazione delle filiere specifica per ciascuno luogo Nuovi patti tra agricoltori, abitanti e istituzioni: alimentazione, prezzo, culture, reddito, identità, costi ambientali, ecc.

11 costruzione di una filiera locale nella regione di Monaco di Baviera Associazione culturale Brucker Land Cittadini 180 agricoltori 200 artigiani 22 ristoratori 530 rivenditori Filiera locale e biologica del pane Altri progetti di produzione, distribuzione e servizi gestiti da un'spa Fondi privati (30%) Attori istituzionali marchio UNSERLAND e cooperativa di gestione Fondi pubblici Andrea Calori Politecnico di Milano

12 mercato dell' area metropolitana di Grenoble Associazioni culturali difesa dell'ambiente Associazioni di categoria Pubblica amministrazione locale Finanziamenti per avviare Finanziamenti un organico esperto e competenze di gestione Agenzia ADAYG Marchio territoriale Terres d'ici Finanziamento e co-progettazione Iniziative: educazione e sensibilizzazione Vendita in azienda Esercizi commerciali Mercato generale comunale Terres en Villes rete / osservatorio istituzionale (nazionale) sull'agricoltura peri-urbana Politiche in tema di agricoltura periurbana Andrea Calori Politecnico di Milano

13 Parish Food Plans versione tematica di Programmi di Sviluppo Rurale (i Parish Plans) Finanziamento iniziale della Country Agency (Agenzia ministeriale) Costruzione di una filiera alimentare autosostenibile Identificazione attori e bisogni Caratterizzazione alimentare locale Analisi problemi sociali/ambientali legati all alimentazione Progetto di paesaggio e Land management Interpretazione paesaggio Comunicazione 6 mesi di lavoro Facilitatore Paesaggista Economista Agricoltori Abitanti Commercianti Associazioni Istituzioni Presentazione al finanziamento di enti sovraordinati e privati Valutazione di un soggetto terzo Piano d Azione basato su filiere autosostenibili con business plan e impegni sottoscritti da ciascun partecipante Andrea Calori Politecnico di Milano

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