Rimini - Giovedì, 7 Novembre Claudio Mazzini Responsabile innovazione, sostenibilità e valori di COOP Italia

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1 Gli impatti della carne e il giusto approccio nutrizionale: la certificazione EPD per descrivere gli impatti ambientali e l organizzazione della filiera Rimini - Giovedì, 7 Novembre 2013 Claudio Mazzini Responsabile innovazione, sostenibilità e valori di COOP Italia

2 Fonte: DOPPIA PIRAMIDE 2012 favorire scelte alimentari consapevoli 2

3 Il Consumo Di Carne In Europa E In Italia 3 Gli italiani sono tra i più grandi consumatori di carne in Europa (e in particolare di quella bovina). Carne ne mangiamo mediamente 40 chili all anno e di questi 21,4 provengono da bovini. Consumo di carne diminuito negli anni Fonte: Il Ruolo della Carne in un'alimentazione equilibrata e sostenibile, supplemento a NUTRIMI - La rivista di Nutrizione pratica, Aprile 2013

4 L impatto ambientale della carne 4 L impatto ambientale della produzione e del consumo di carne (in termini di emissioni di CO2 eq) è decisamente più alto di quello di frutta, verdura, pasta, cereali e altri alimenti. In tempi si parla parecchio di riscaldamento globale e sostenibilità, l attenzione dell opinione pubblica si sta sempre più concentrando su questo aspetto, anche grazie alla diffusione e discussione sempre crescente sulla tematica. È sempre più crescente la necessità di mettere in relazione aspetti ambientali e nutrizionali degli alimenti, proprio come è stato fatto nella Doppia Piramide Alimentare e Ambientale BCFN (Barilla Center for Food Nutrition).

5 L impatto della corretta alimentazione Elaborando i dati ambientali a disposizione, correlandoli alle Linee Guida per una corretta alimentazione dell INRAN, si ottiene il grafico a clessidra sottostante. Sono stati moltiplicati i kg di CO2 eq relativi a ciascun alimento per le quantità di ciascuna alimento che dovrebbero essere consumate in una settimana. 5 Il peso ambientale della carne va misurato secondo questo schema. E evidente che, al di là delle medie e delle statistiche, ognuno è padrone delle proprie scelte e dovrà misurare quanto la propria dieta corrisponda (o si allontani) dai criteri ideali indicati dall INRAN. In sintesi: Una dieta corretta è sostenibile sia per la salute che per l ambiente

6 L impatto della corretta alimentazione 6 Analogamente all esempio di prima una dieta equilibrata, ha un impatto molto simile ad una dieta solo vegetariana. Fonte: BCFN, DOPPIA PIRAMIDE 2012 favorire scelte alimentari consapevoli

7 Calcolatore di impatto ambientale 7 Il calcolatore di impatto ambientale Coop nasce per rendere consapevoli i consumatori degli impatti che spesa ed alimentazione hanno sull ambiente in termini di emissioni di gas climalteranti (CO2 eq). Il consumatore può simulare la spesa, facendo riferimento alle principali tipologie di prodotti che finiscono normalmente nel carrello. A differenza degli altri già disponibili, il calcolatore oltre al dato in CO2 eq della spesa, correla impatti ambientali e corretta alimentazione, fornendo così due informazioni: 1. l impatto ambientale della spesa fatta rispetto a quello di una dieta equilibrata 2. quanto dista la spesa dalla dieta corretta Il calcolatore fornisce pertanto alcuni suggerimenti per un alimentazione all insegna della sostenibilità ambientale, ma anche della salute perché le scelte consapevoli aiutano a limitare le emissioni. In 7 mesi oltre accessi singoli

8 L impatto ambientale della carne BOVINA 8 1 kg di carne edibile, al netto delle ossa

9 L impatto ambientale della carne bovina 9 Per ogni chilogrammo di carne di bovino adulto a marchio Coop, vengono emessi mediamente 23,8 chilogrammi di CO2 eq, riferito ad 1 kg di carne edibile, al netto delle ossa. Di questi 23,8 kg di CO2 eq, ben 20,1 sono legati alla fase di allevamento Nei 20,1 kg nella fase di allevamento, incidono in maniera significativa: la gestione delle deiezioni, le fermentazioni enteriche, la produzione delle razioni. Queste quindi le aree su cui Concentrare le risorse per ridurre gli impatti

10 CONFRONTO COI DATI DI LETTERATURA 10 Rispetto ai dati scientifici disponibili, gli allevamenti Coop si collocano già oggi al di sotto della media. Il dato disponibile deriva dalle indagini effettuate dal Centro studi Barilla ed è di 25,6 kg di emissioni di Co2 per chilo di carne (Kg carcassa). Facendo un raffronto (con lo stesso sistema di calcolo) il valore che si ottiene per il bovino adulto Coop è di 18,2 kg di emissioni dunque è di circa il 29% inferiore. Va precisato che il dato Coop riferito alla certificazione Epd (23,8 Kg CO2 eq ) è più alto di questo 18,2 perché riferito al kg di carne edibile e include anche le fasi di consumo finale della carne stessa. In ogni caso, il valore certificato è comunque inferiore rispetto al dato BCFN

11 CONFRONTO CON ALTRE REALTà 11

12 PROSSIMI STEP 12 c siamo assunti un impegno di miglioramento, da portare avanti assieme a tutti gli attori della nostra filiera, su alcune delle fasi che hanno maggiore impatto. In alcuni allevamenti, ad esempio, stiamo rendendo operativi impianti di digestione anaerobica delle deiezioni.

13 Agire a La politica ambientale di Coop non si limita dunque ad operazioni spot e di facciata ma si sviluppa in tutti gli ambiti possibili d intervento sulle tecniche di produzione agricola sui prodotti sugli stabilimenti di produzione sugli imballaggi sui trasporti sui magazzini e punti di vendita sulle promozioni dei prodotti verdi sull informazione ai soci e consumatori Il tutto agendo con grande rigore scientifico.

14 14 Thank you! Questions?