Legge di stabilità e bilancio 2013

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1 Legge di stabilità e bilancio 2013 Reggio Emilia, 31 marzo 2014 Relatore: Oscar Bazzotti

2 Gli argomenti di oggi Legge n. 147: rivalutazione dei beni; perdite su crediti; deducibilità dell IMU; limiti alle compensazioni. Si tratta di novità che decorrono dal periodo d imposta 2013!!! Bazzotti, Bilancio

3 E ancora Gli ultimi interventi dell Agenzia delle Entrate: indennità suppletiva di clientela (circolare 33/E del 2013); trattamento fiscale della correzione di errori (circolare 31/E del 2013). Bazzotti, Bilancio

4 Rivalutazione dei beni Norma di riferimento: art. 1 commi da 140 a 146. Possibilità di rivalutare i beni d impresa e le partecipazioni, tranne gli immobili merce, risultanti dal bilancio al 31 dicembre Bazzotti, Bilancio

5 Rivalutazione dei beni Quando: nel bilancio relativo all esercizio Che cosa: tutti i beni appartenenti alla stessa categoria omogenea. Come: dettaglio in inventario e nota integrativa. Bazzotti, Bilancio

6 Categorie omogenee (DM 162/2001) Beni mobili non registrati: distinti per anno e per coefficiente di ammortamento. Beni mobili registrati: autoveicoli e motoveicoli, aeromobili, navi. Bazzotti, Bilancio

7 Categorie omogenee (DM 162/2001) Beni immobili: aree edificabili, aree non edificabili, strumentali per natura, strumentali per destinazione, immobili patrimonio (attenzione al terreno sottostante!). Beni immateriali: non sono previste categorie ma deve trattarsi di beni e non di costi pluriennali. Bazzotti, Bilancio

8 Costo della rivalutazione Imposta obbligatoria sulla rivalutazione: 16% per i beni ammortizzabili e 12% per quelli non ammortizzabili. Affrancamento facoltativo della riserva: 10% del saldo attivo di rivalutazione. Versamento: tre rate annuali di pari importo, senza interessi. Bazzotti, Bilancio

9 Riconoscimento fiscale Dal 2016, per quanto riguarda ammortamenti, plafond delle spese di manutenzione e così via. Dal 2017, per quanto riguarda eventuali plusvalenze e minusvalenze da cessione. Effetti sulle imposte differite! Bazzotti, Bilancio

10 Metodi di rivalutazione Rivalutazione del solo costo storico (allunga la vita utile del bene). Rivalutazione sia del costo storico sia del fondo ammortamento (lascia inalterata la vita utile). Riduzione del fondo ammortamento (pulizia di bilancio). Bazzotti, Bilancio

11 Effetti economici Aumento del patrimonio netto. Maggiori ammortamenti a partire dal Obbligo di verificare la capacità di ammortamento, cioè la sostenibilità economica dei maggiori ammortamenti. Bazzotti, Bilancio

12 Perdite su crediti Norma di riferimento: Art. 1 comma 160 lettera b). Corregge una disposizione introdotta lo scorso anno e che interessava i soli soggetti IAS adopter. Bazzotti, Bilancio

13 Elementi certi e precisi Gli elementi certi e precisi sussistono in caso di cancellazione dei crediti dal bilancio operata in applicazione dei principi contabili. Bazzotti, Bilancio

14 Principi contabili PC15 (attualmente in vigore): obbliga a cancellare un credito in caso di cessione pro-soluto, transazione e rinuncia ma consente la cancellazione anche in casi di cessione prosolvendo. Bazzotti, Bilancio

15 Principi contabili OIC15 (in bozza): non prevede la fattispecie. OIC 15 capitolo supplementare (in bozza): affronta il tema secondo il principio di prevalenza della sostanza sulla forma. Bazzotti, Bilancio

16 Bozza OIC 15 capitolo supplementare La società cancella il credito dal bilancio quando: a) i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dal credito si estinguono; oppure Bazzotti, Bilancio

17 Bozza OIC 15 capitolo supplementare La società cancella il credito dal bilancio quando: b) la titolarità dei diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dal credito è trasferita e con essa sono trasferiti sostanzialmente tutti i rischi inerenti il credito. Bazzotti, Bilancio

18 Esempi CANCELLAZIONE DEL CREDITO forfaiting datio in solutum conferimento vendita factoring pro-soluto cartolarizzazione MANTENIMENTO DEL CREDITO mandato all incasso pegno di crediti cessione in garanzia factoring cartolarizzazioni Bazzotti, Bilancio

19 Controlli del Fisco Resta ferma la possibilità per l amministrazione finanziaria di sindacare la perdita su crediti di cui si tratta in relazione all inerenza della stessa quale costo sostenuto dall imprenditore nel compimento dell attività di gestione dell azienda. Bazzotti, Bilancio

20 Controlli del Fisco In particolare, in sede di attività di controllo, potrà essere dimostrata la non economicità delle operazioni dell imprenditore in base alla quale è scaturita la rilevazione della perdita, qualora la vicenda dissimuli un atto di liberalità. (Circolare n. 26/E del 1 agosto 2013). Bazzotti, Bilancio

21 Operazioni a rischio Cessioni di credito tra soggetti non indipendenti. Cessioni a corrispettivi non congrui o simbolici. Cessioni effettuate senza prima tentare il recupero coattivo del credito. Presenza di clausole volte a ridurre il rischio in capo all acquirente del credito. Bazzotti, Bilancio

22 Operazioni consigliate Cessioni di credito a banche o altri intermediari finanziari vigilati, residenti in Italia o Stati che consentono un adeguato scambio di informazioni, che risultano indipendenti - ai sensi dell art c.c. sia dal creditore cedente sia dal debitore ceduto. Bazzotti, Bilancio

23 Deducibilità dell IMU Norma di riferimento: art. 1 commi 715 e 716. E deducibile dall IRES l IMU pagata relativa ad immobili strumentali, limitatamente al 20% dell importo. Bazzotti, Bilancio

24 Condizioni IMU pagata: si applica il principio di cassa, come per tutte le imposte e tasse deducibili. Immobili strumentali: per natura e per destinazione. Bazzotti, Bilancio

25 Limitazioni IRAP: l IMU continua ad essere non deducibile. Misura della deduzione: 20% a regime ma, in via eccezionale, 30% per l anno Bazzotti, Bilancio

26 Limiti alle compensazioni Norma di riferimento: art. 1 comma 574. I limiti alla compensazione dei crediti IVA vengono estesi a imposte dirette, ritenute e IRAP ma con modalità diverse. Bazzotti, Bilancio

27 Natura dei limiti Chi intende compensare un credito superiore a euro deve, in alternativa: ottenere il visto di conformità sulla dichiarazione relativa; avere specifica attestazione e sottoscrizione dei revisori. Bazzotti, Bilancio

28 In sintesi Le novità riguardano solo le compensazioni tra imposte diverse. L importo di euro si riferisce ad ogni singola imposta e non ad una intera dichiarazione. Bazzotti, Bilancio

29 in sintesi Non è previsto l obbligo di invio della dichiarazione prima di effettuare la compensazione. Fino a che non si presenta UNICO 2014, il credito dell anno 2012 può essere liberamente utilizzato. Bazzotti, Bilancio

30 Altra novità sulle compensazioni A partire dal 1 gennaio 2014, il limite massimo delle compensazioni è passato da ,90 euro a ,00 euro. Norma: art. 9 comma 2 D.L. 8 aprile 2013 n. 35. Bazzotti, Bilancio

31 Indennità suppletiva di clientela nel codice civile Prima del 1993: l art c.c. prevedeva un indennità di cessazione del rapporto d agenzia e rinvia alla contrattazione collettiva per la determinazione della sua misura; l AEC individuava una particolare indennità la cui erogazione è sottoposta a condizione, se il contratto si scioglie ad iniziativa della casa mandante per fatto non imputabile all agente. Bazzotti, Bilancio

32 Indennità suppletiva di clientela nel codice civile Dal 1993: l art c.c. disciplina in modo compiuto l indennità di cessazione del rapporto d agenzia e non rinvia più alla contrattazione collettiva; l erogazione non avviene in caso di inadempimento dell agente, recesso dello stesso (salvo il caso di età o malattia), cessione del contratto dall agente ad un terzo. Bazzotti, Bilancio

33 Indennità suppletiva di clientela nella giurisprudenza Sulla norma vigente prima del 1993: la Cassazione, inizialmente, si pronuncia in favore della deducibilità degli accantonamenti per indennità suppletiva di clientela (sentenze n e n ); poi, cambia indirizzo nel senso di negare la deducibilità degli accantonamenti e mantiene questa posizione. Bazzotti, Bilancio

34 Indennità suppletiva di clientela nella giurisprudenza Sulla norma vigente dal 1993: la Cassazione ne afferma la novità rispetto al testo precedentemente in vigore e si pronuncia costantemente in favore della deducibilità degli accantonamenti per indennità suppletiva di clientela; sentenze n , n e n , sentenza n e sentenza n Bazzotti, Bilancio

35 Indennità suppletiva di clientela per l Agenzia Entrate Sulla norma vigente prima del 1993: nega la deducibilità degli accantonamenti per indennità suppletiva di clientela, confortata dalla costante giurisprudenza della Cassazione; prosegue nel relativo contenzioso. Bazzotti, Bilancio

36 Indennità suppletiva di clientela per l Agenzia Entrate Sulla norma vigente dal 1993: prima sostiene la deducibilità degli accantonamenti per indennità suppletiva di clientela (risoluzione 59/E del 2004); poi la nega (circolare 42 del 2007), sulla base di giurisprudenza della Cassazione, resa però sul testo previgente dell art c.c.; adesso ritorna alla posizione iniziale (circolare 33/E del 2013). Bazzotti, Bilancio

37 Errori contabili Principio contabile n. 29: un errore consiste nella impropria o mancata applicazione di un principio contabile, nel caso in cui, al momento in cui esso viene commesso, siano disponibili le informazioni ed i dati necessari per il corretto trattamento. Possono verificarsi errori a causa di errori matematici, di erronee interpretazioni di fatti, di negligenza nel raccogliere tutte le informazioni ed i dati disponibili. Bazzotti, Bilancio

38 Correzione errori La correzione degli errori deve avvenire nell esercizio stesso in cui essi vengono scoperti, attraverso la rettifica della posta patrimoniale che a suo tempo fu interessata dall errore, con contropartita alla voce proventi ed oneri straordinari. Nasce il problema della competenza fiscale. Bazzotti, Bilancio

39 Circolare n. 31/E del 2013 Inderogabilità del principio di competenza. Il contribuente non può scegliere il periodo d imposta nel quale dedurre un costo ma, nello stesso tempo, non sono consentiti fenomeni di doppia imposizione (consolidato orientamento della Cassazione). Bazzotti, Bilancio

40 Comportamento del contribuente Sterilizza la sopravvenienza nel periodo d imposta in cui è stata rilevata. Se possibile, presenta dichiarazione integrativa entro il termine prescritto per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo d imposta successivo, inserendo il costo o ricavo omesso. Bazzotti, Bilancio

41 Comportamento del contribuente Se non è più possibile presentare dichiarazione integrativa, ricostruisce tutti i necessari periodi d imposta pregressi ancora accertabili, inserendo il costo o ricavo omesso nel periodo corretto. Liquida le imposte per tutti i periodi interessati dalla correzione Bazzotti, Bilancio

42 Controlli dell Agenzia Entrate fino ad arrivare al periodo per il quale è ancora possibile presentare dichiarazione integrativa. A questo punto, scatterà una comunicazione di irregolarità, perché la dichiarazione integrativa evidenzierà dei dati non coerenti con quelli già presenti in anagrafe tributaria. Bazzotti, Bilancio

43 Controlli dell Agenzia Entrate Il contribuente dovrà presentarsi ed esibire tutta la documentazione riguardante la correzione degli errori; la ricostruzione delle dichiarazioni relative ai periodi d imposta pregressi, con le nuove liquidazioni delle imposte; la dichiarazione integrativa presentata. Bazzotti, Bilancio

44 Effetti delle correzioni Componenti negativi omessi: riconoscimento di crediti per le maggiori imposte versate e/o le maggiori perdite fiscali. Componenti positivi omessi: versamento delle maggiori imposte; versamento delle sanzioni ridotte (ravvedimento operoso). Bazzotti, Bilancio

45 Effetti sugli accertamenti Dichiarazione integrativa: accertamento entro il 31/12 del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Dichiarazioni ricostruite: accertamento entro il 31/12 del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione integrativa, in relazione e nei limiti degli elementi rigenerati in tale dichiarazione. Bazzotti, Bilancio