Motricità e sviluppo cognitivo. Alberto Oliverio Sapienza, Università di Roma

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Motricità e sviluppo cognitivo. Alberto Oliverio Sapienza, Università di Roma"

Transcript

1 Motricità e sviluppo cognitivo Alberto Oliverio Sapienza, Università di Roma

2 Il cervello infantile è organizzato dalla nascita L Il cervello è organizzato dalla nascita. Contiene conoscenze innate ma anche sofisticati algoritmi l'apprendimento.

3 Alcune funzioni, come il linguaggio, dipendono dall evoluzione di strutture nervose specifiche

4 L educazione è una specie di «riciclaggio neuronale» Ereditiamo dall evoluzione, rappresentazioni di fattori importanti per la nostra sopravvivenza: Spazio, numero, lingua... Ma non ci sono aspetti evolutivi tipici della lettura, scrittura, aritmetica formale! L'apprendimento ricicla sistemi cerebrali per nuovi usi culturali. Il senso del numero nelle scimmie Le reti dell aritmetica nel cervello umano

5 Numeri e cervello La presentazione di un numero sotto forma visiva o acustica attiva la corteccia parietale mentre ciò non avviene se si presenta una lettera o un colore.

6 La scrittura: La corteccia parietale si attiva sia in risposta a stringhe di lettere coerenti, vale a dire a parole dotate di significato, sia anche a stringhe di lettere incoerenti, prive di significato. Scrivere una parola significa infatti tracciare dei segni verso l alto, in basso, a destra e a sinistra, vale a dire utilizzare delle competenze spaziali che dipendono, appunto, dal lobo parietale.

7 L importanza dell azione

8 AFFORDANCE: qualità di un oggetto che ci permettono di interagire con esso Nelle nuove tecnologie si va verso convenzioni (freccetta, manina)

9

10 -I segnali corporei hanno un ruolo critico nella costruzione della mente. -Le tensioni muscolari, le pulsazioni cardiache, le modifiche vegetative sono tutte percezioni che contribuiscono a rappresentare il mondo esterno. -Il corpo è un costituente essenziale della mente ed è difficile postulare l esistenza di funzioni simboliche disincarnate.

11 Il metodo Montessori e la motricità I bambini sono invitati a movimenti coordinati, precisi, educati e in ogni caso ad esercizi di autocontrollo, di autocorrezione, di prudenza e rispetto, facendosi maestri del proprio movimento e padroni del proprio carattere: Così il bambino avanza nella propria perfezione ed è così che egli viene a coordinare perfettamente i suoi movimenti volontari (Maria Montessori, L Autoeducazione nelle scuole elementari, 1916 (I edizione Garzanti 1962)

12 Emmi Pikler, Muoversi in libertà

13 Motricità, sviluppo e linguaggio: i movimenti materni Il mondo di un neonato è scandito dai movimenti materni L azione esercita un profondo effetto sulle strutture cognitive.. I tempi dei movimenti (il prima e il dopo) e le loro conseguenze (nessi di cause e effetto) sono alla base delle categorie temporali e causali delle strutture linguistiche.

14 L apprendimento del linguaggio passa anche attraverso l osservazione dei movimenti delle labbra, uno dei numerosi esempi di rispecchiamento.

15 L importanza dell azione. Il controllo motorio è in qualche modo il contrario di quanto si verifica nella percezione. Percepire significa costruirsi una rappresentazione del mondo esterno. L azione, invece, inizia con un ipotesi sulle conseguenze desiderate di un movimento e poi continua nella sua esecuzione.

16 Strategie evolutive sinergiche e globali I movimenti di un singolo dito, come l indice, sono caratterizzati dall attivazione di tutta l area della mano a livello della corteccia. In realtà, il movimento di un solo dito richiede un maggior controllo rispetto a quello di tutta la mano quando, ad esempio, afferra un oggetto. Nei movimenti di. un singolo dito alcuni neuroni motori devono inibire l attività delle altre dita che è naturalmente coordinata.

17 Evoluzione della capacità di afferramento dalla 4 alla 20 settimana

18 Esiste un rapporto tra sedersi, raggiungere un oggetto e futura acquisizione del linguaggio (bambini di 3 mesi di età) Libertus K. e Violi D. A. (2016) Sit to Talk: Relation between Motor Skills and Language Development in Infancy. Frontiers in Psychology 7, DOI= /fpsyg

19 I complessi schemi motori che governano la sequenza temporale dei muscoli di un arto fanno capo a memorie procedurali. I movimenti vengono affinati tramite tentativi ed errori, raffinati e infine consegnati a una memoria che codifica lo schema del movimento, facendo sì che questo venga eseguito in modo stereotipato e fluido.

20 L evoluzione dei comportamenti motori, come l abilità di costruire e manipolare strumenti, si basa su raffinate sequenze di passi concatenati. La corteccia motoria (controllo del movimento) a premotoria (pianificazione) hanno sviluppato una capacità sequenziale che fa sì che l area di Broca (movimenti del linguaggio) generi successioni di sillabe linguistiche. In termini di sequenze muscolari, articolare una successione di sillabe non è molto diverso dallo scheggiare una pietra o scagliare una lancia. I-ma-ge

21 Motricità e linguaggio. Le aree linguistiche e quelle che si riferiscono al corpo, all ambiente e al contesto in cui esso opera interagiscono tra di loro, il che è bene evidente in quelle situazioni in cui il movimento entra in conflitto con la formulazione di parole. Area di Broca Corteccia Premotoria Corteccia uditiva primaria Area di Wernicke Chiedete a un amico di parlare e ripetete ciò che sta dicendo mentre lui parla, come se foste la sua ombra. A questo punto cominciate a tamburellare con il dito medio della mano destra seguendo un ritmo regolare; provate ora con il dito medio della mano sinistra. Per la maggior parte delle persone è più difficile tamburellare con il dito medio della mano destra (controllato dalla corteccia motoria dell emisfero sinistro) in quanto si verifica una competizione tra risorse linguistiche e motorie dell emisfero sinistro.

22 L importanza dell azione. Nel corso del suo processo evolutivo, il cervello ha bisogno di fare esperienze tattili e motorie perché si sviluppino quelle aree sensorimotorie che rappresentano il punto di partenza per la maturazione delle aree superiori, quelle del linguaggio e del pensiero complesso.

23 Concepire un movimento. Quando concepiamo un movimento si attiva la corteccia premotoria mentre la sua esecuzione dipende da quella motoria. Alcune aree corticali si preparano al movimento e altre lo eseguono. Questo rapporto tra l immaginazione e l esecuzione si verifica anche per diverse capacità sensoriali: immaginare un oggetto, ad esempio una rosa, stimola quelle aree della corteccia visiva che si attivano quando vediamo realmente una rosa.

24 Le aree corticali che elaborano le informazioni sensoriali e controllano i movimenti sono anche coinvolte in diversi aspetti delle memorie linguistiche. Pronunciare parole relative a un colore (rosso, blu, giallo) attiva la quelle aree della corteccia ventrotemporale che sono responsabile della percezione del colore; profferire parole relative al movimento (correre, colpire, battere) attiva aree situate anteriormente a quelle coinvolte nella percezione dei movimenti e aree motorie della corteccia frontale

25 Esperienze cenestesiche come in alto, in basso, a destra e a sinistra, dentro e fuori, forniscono gradualmente le basi fisiche per lo sviluppo dei simboli e delle metafore.

26 Esperienze tattili e motorie Nel corso del suo sviluppo, il cervello ha bisogno di fare esperienze tattili e motorie: la realtà virtuale non è l ambiente ideale per favorire lo sviluppo della mente infantile che è concreta, basata sull interazione diretta, su una serie di tentativi, anche infruttuosi, promossi dal bambino e non prefigurati dal programma, su tempi lenti anziché rapidi.

27 Rappresentazioni motorie e apprendimento L apprendimento recitato favorisce le associazioni tra rappresentazioni motorie e apprendimento. La tecnica sfrutta il fatto che le memorie motorie sono particolarmente robuste mentre quelle semantiche (per esempio, le memorie legate al significato delle parole) sono più fragili. L apprendimento recitato è stato utilizzato per migliorare l apprendimento di una seconda lingua

28 Attività aerobica e concentrazione Dopo meno di 30 minuti di attività fisica aerobica (correre) la capacità di concentrazione migliora notevolmente: queste conoscenze dovrebbero tradursi in un anticipazione dell ora di educazione fisica all inizio della giornata scolastica o nel fare brevi pause di attività fisica nel corso delle ore scolastiche. Più in generale, si è visto che nei bambini che presentano deficit di attenzione la pratica di esercizi basati sul controllo motorio aumenta le capacità di concentrazione. Media di 20 bambini A riposo dopo 20 min. passeggiata

29 Tutti gli apprendimenti che hanno una dimensione concreta e multimediale (ascoltare la lingua del paese di cui si parla, vedere immagini fotografiche, girare per le strade con Google maps ecc.) e/o che richiedono al bambino di essere attivo hanno maggiore successo (es. disegnare una carta geografica, appuntare delle bandierine sui luoghi di cui si parla ecc.). Associare a gesti un fonema, parola, concetto ecc. (Suzanne Borel- Maysonny), associare a un emozione Borel-Maisonny S., 1969, Éducation et perception, Neuchâtel, Delachaux et Niestlé

Attività educative, approccio pedagogico e neuroscienze

Attività educative, approccio pedagogico e neuroscienze venerdì 12 ottobre 2018 Attività educative, approccio pedagogico e neuroscienze Alberto Oliverio, Sapienza Università di Roma Il nostro cervello è plastico. Il cervello infantile è organizzato dalla nascita.

Dettagli

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza Cognitivismo e neuroscienze cognitive Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza L importanza dell azione. Il controllo motorio è in qualche modo il contrario di quanto si verifica nella percezione.

Dettagli

Il cervello che impara: come si forma la mente infantile. Alberto Oliverio Sapienza, Università di Roma

Il cervello che impara: come si forma la mente infantile. Alberto Oliverio Sapienza, Università di Roma Il cervello che impara: come si forma la mente infantile Alberto Oliverio Sapienza, Università di Roma 1. COMPETENZE INNATE E ACQUISITE Il neonato nasce con un corredo di comportamenti essenziali alla

Dettagli

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO Relazione tra il linguaggio e il substrato biologico che lo rende possibile insieme ad altre abilità cognitive e motorie. Bla bla bla 2% del nostro peso corporeo 20% delle

Dettagli

Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento

Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona PERCEZIONE AZIONE Quando ci muoviamo e agiamo nell ambiente esterno

Dettagli

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano Istituzioni di linguistica a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it I processi di lettura, scrittura e calcolo nell età adulta La lettura: la capacità di leggere stringhe di lettere

Dettagli

della categorizzazione percettiva!"# $%&'( $%)$' "! $%%'* $%%+, La funzione adattativa del movimento... La funzione adattativa

della categorizzazione percettiva!# $%&'( $%)$' ! $%%'* $%%+, La funzione adattativa del movimento... La funzione adattativa La funzione adattativa del movimento La funzione adattativa Categorizzazione percettiva e formazione dei concetti Formazione di abilità della categorizzazione percettiva!"# $%&'( $%)$' "! $%%'* $%%+ Potrebbe

Dettagli

scaricato da

scaricato da Fisiopatologia dei disordini della cognitività Prof. Roberto Cotrufo 2009 La neuropsicologia Ha per oggetto la cognitività ed i suoi disordini Utilizza il linguaggio della psicologia Della neurologia conserva

Dettagli

L apprendimento della lettura e della scrittura nel ritardo mentale: dalla fase prealfabetica a quella alfabetica

L apprendimento della lettura e della scrittura nel ritardo mentale: dalla fase prealfabetica a quella alfabetica L apprendimento della lettura e della scrittura nel ritardo mentale: dalla fase prealfabetica a quella alfabetica Progetto di Ricercare per Fare 2009-2011 - Clinica NPI A.O. S.Gerardo Monza - Associazione

Dettagli

Esperienze motorie. e apprendimento. nell infanzia

Esperienze motorie. e apprendimento. nell infanzia Esperienze motorie e apprendimento nell infanzia Bruno Mantovani 1 Secondo titolo: DOBBIAMO CREDERCI 2 .. Alla nascita, un neonato è un miliardario. Tutto è possibile, il cervello è pronto a fornire prestazioni

Dettagli

Lo sviluppo neurale e la plasticità

Lo sviluppo neurale e la plasticità Convegno nazionale Musica è apprendimento Parma, 28-29 Ottobre 2016 L effetto della pratica musicale sulle competenze cognitive degli alunni: abilità cognitive di base (attenzione e memoria), letto-scrittura

Dettagli

L intelligenza biologica. Sommario

L intelligenza biologica. Sommario L intelligenza biologica Copyright N.A. Borghese Università di Milano 30/03/2003 http:\\homes.dsi.unimi.it\ borghese 1/52 Sommario Il neurone, modelli di neurone ed i frattali. Modelli connessionisti di

Dettagli

cervello e comportamento linguaggio

cervello e comportamento linguaggio cervello e comportamento linguaggio 1 cervello e comportamento processi mentali: coscienza, apprendere, ricordare, basi biologiche? neuroscienze spiegano il comportamento in termini di attivitá cerebrali

Dettagli

OSSERVAZIONE ESPLORAZIONE

OSSERVAZIONE ESPLORAZIONE a cura di Larissa Rimoldini ASCOLTO Percepire eventi sonori, la direzione del suono, la durata di eventi sonori, la successione di eventi sonori, la variazione di altezza, la variazione di intensità, timbri

Dettagli

L educazione linguistica nella scuola dell infanzia

L educazione linguistica nella scuola dell infanzia L educazione linguistica nella scuola dell infanzia L oralità La lingua ha un carattere pervasivo, va appresa e applicata. La scuola pone attenzione alla comunicazione verbale e orale per ampliare le competenze

Dettagli

Carmen Piscitelli - Laboratorio L.I.Di.A.

Carmen Piscitelli - Laboratorio L.I.Di.A. I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)...e la Scuola Secondaria... 1ª parte Argomenti trattati Cosa è un DSA: Definizioni e concetti base del Disturbo Evolutivo Specifico di Apprendimento (DSA) Perché

Dettagli

Educare alle emozioni e il cervello del bambino

Educare alle emozioni e il cervello del bambino Educare alle emozioni e il cervello del bambino Neuroscienze e capacità di autoregolazione Dr.ssa Viviana Vertua Psicologa Psicoterapeuta viviana.vertua@gmail.com La mente infantile Lo sviluppo del cervello

Dettagli

PROCEDURE AUTOMATIZZABILI eseguibili molto precocemente senza alcun impegno attentivo

PROCEDURE AUTOMATIZZABILI eseguibili molto precocemente senza alcun impegno attentivo Le procedure necessarie per decodificare le parole e per realizzarne la superficie ortografica, le procedure motorie necessarie alla realizzazione grafica del segno (parole e numeri) e le procedure necessarie

Dettagli

DIAGNOSI FUNZIONALE. Ai genitori di. (secondo i codici ICF - OMS) AZIENDA ULSS O ENTE ACCREDITATO UNITÀ OPERATIVA ETÀ EVOLUTIVA

DIAGNOSI FUNZIONALE. Ai genitori di. (secondo i codici ICF - OMS) AZIENDA ULSS O ENTE ACCREDITATO UNITÀ OPERATIVA ETÀ EVOLUTIVA AZIENDA ULSS O ENTE ACCREDITATO UNITÀ OPERATIVA ETÀ EVOLUTIVA COMPONENTI EQUIPE PLURIPROFESSIONALE: Ai genitori di DIAGNOSI FUNZIONALE (art. 3 D.P.R. 24.02.1994) Documento aggiornato approvato adottato

Dettagli

EDUCAZIONE FISICA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

EDUCAZIONE FISICA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA EDUCAZIONE FISICA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA -L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi

Dettagli

Il Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE

Il Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE Il Sistema Nervoso Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE NEURONI 10 MILIARDI? 100 Miliardi? Terra Luna 380.000 Km NEURONI I messaggi

Dettagli

CLASSE PRIMA Scuola Primaria

CLASSE PRIMA Scuola Primaria CLASSE PRIMA Scuola Primaria COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Il corpo e le funzioni sensopercettive - Riconoscere e denominare le varie parti del corpo su di sé e sugli altri e saperle rappresentare graficamente.

Dettagli

PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA.

PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA. PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA www.fisiokinesiterapia.biz Notizie utili Testo consigliato: Carlson N., Fondamenti di Psicologia Fisiologica, V edizione, ed. it. a cura di L. Petrosini, L. De

Dettagli

ITALIANO ARGOMENTI ABILITÀ VD

ITALIANO ARGOMENTI ABILITÀ VD ITALIANO ASCOLTARE E PARLARE Comunicazione orale: concordanze (genere, numero) Intervenire in una conversazione in modo pertinente su argomenti di esperienza diretta. Comprendere l argomento di discorsi

Dettagli

APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA

APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA COSA SONO LA LETTURA E LA SCRITTURA? I sistemi di comunicazione distinzione tra sistemi comunicativi verbali e non - verbali; i sistemi di scrittura sono strettamente

Dettagli

ADATTAMENTO SCOLASTICO FUNZIONALE PCMS. Potenziamento Cognitivo Motorio Sequenziale Per Alunni con Disturbo delle Funzioni Esecutive

ADATTAMENTO SCOLASTICO FUNZIONALE PCMS. Potenziamento Cognitivo Motorio Sequenziale Per Alunni con Disturbo delle Funzioni Esecutive ADATTAMENTO SCOLASTICO FUNZIONALE PCMS Potenziamento Cognitivo Motorio Sequenziale Per Alunni con Disturbo delle Funzioni Esecutive (DSA, Disprassia, ADHD, Spettro autistico, Sindrome di Down, R.M. lieve)

Dettagli

TERAPIA. Danza Movimento Terapia

TERAPIA. Danza Movimento Terapia Servizio Scuola Logopedia Laboratorio Psicopedagogico Laboratorio Grafico e Costruttivo Counselling Genitori Laboratorio Espressivo Creativo TERAPIA Sostegno Psicologico Psicomotricità Musicoterapia Psicoterapia

Dettagli

Adulto (genitore - insegnante) come modello educativo. Oulx 26 novembre 2018

Adulto (genitore - insegnante) come modello educativo. Oulx 26 novembre 2018 Adulto (genitore - insegnante) come modello educativo Oulx 26 novembre 2018 Apprendimento per osservazione È l apprendimento che si manifesta quando un individuo osserva il comportamento di un modello

Dettagli

A - IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO

A - IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO EDUCAZIONE FISICA CLASSE PRIMA A - IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi

Dettagli

Telencefalo: anatomia di superficie

Telencefalo: anatomia di superficie Telencefalo Telencefalo: anatomia di superficie Telencefalo: anatomia di superficie Telencefalo: anatomia di superficie Sostanza grigia Telencefalo: corteccia telencefalica Tipi morfologici principali

Dettagli

La nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio

La nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio La nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio della mente (Psicologia) Comportamentismo Cognitivismo

Dettagli

PSICOLOGIA SVILUPPO E DELL EDUCAZIONE

PSICOLOGIA SVILUPPO E DELL EDUCAZIONE PSICOLOGIA SVILUPPO E DELL EDUCAZIONE ANGELA COSTABILE PROF.ORDINARIO PSICOLOGIA SVILUPPO ED EDUCAZIONE UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA a.costabile@unical.it SVILUPPO: CARATTERISTICHE E AREE PRINCIPALI; NODI

Dettagli

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. LINGUAGGIO E CERVELLO Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. Unità cellulare fondamentale è il neurone. 12mld di neuroni, connessi in

Dettagli

Curricolo Verticale Scuola Primaria G.ALBERONI - PIACENZA

Curricolo Verticale Scuola Primaria G.ALBERONI - PIACENZA COMPETENZE EUROPEE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE- ESPRESSIONE CORPOREA Indicazioni metodologiche: nella scuola primaria il corpo rappresenta il modo globale di essere di ogni bambino: la maggior

Dettagli

GRIGLIA DI OSSERVAZIONE. Asse 1: COGNITIVO

GRIGLIA DI OSSERVAZIONE. Asse 1: COGNITIVO GRIGLIA DI OSSERVAZIONE Cognome e Nome: Luogo e data di nascita: Insegnanti di sezione: Insegnante di sostegno: Asse 1: COGNITIVO CONOSCENZA DI SE Riconosce le proprie cose personali e i propri indumenti.

Dettagli

POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI

POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI L area F5 codifica specifici movimenti della mano, organizzandoli in azioni finalizzate di afferramento e manipolazione di oggetti. I neuroni di afferramento

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA PIANI DI STUDIO CORPO MOVIMENTO SPORT ANNO SCOLASTICO 2010/2011

SCUOLA PRIMARIA PIANI DI STUDIO CORPO MOVIMENTO SPORT ANNO SCOLASTICO 2010/2011 SCUOLA PRIMARIA PIANI DI STUDIO CORPO MOVIMENTO SPORT ANNO SCOLASTICO 2010/2011 CLASSE PRIMA - Essere in grado di riconoscere i diversi segmenti del corpo e le loro possibilità di movimento - Riuscire

Dettagli

LE FIABE E IL BRAILLE. Percorsi di progetti inclusivi

LE FIABE E IL BRAILLE. Percorsi di progetti inclusivi LE FIABE E IL BRAILLE Percorsi di progetti inclusivi LE FIABE E IL BRAILLE PREMESSA La fiaba, ha una valenza formativa educativa, non è un genere letterario semplicemente d intrattenimento, ma può contribuire

Dettagli

CASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi.

CASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi. CASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi. Le informazioni che ci giungono continuamente attraverso i sensi sono elaborate e

Dettagli

Le capacità motorie. Capacità coordinative: dipendono dal sistema nervoso.

Le capacità motorie. Capacità coordinative: dipendono dal sistema nervoso. La coordinazione Le capacità motorie Capacità motorie: è l insieme delle caratteristiche fisiche o sportive che un individuo possiede e che permette l apprendimento e l esecuzione delle varie azioni motorie.

Dettagli

Sistema nervoso. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.

Sistema nervoso. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo. IL Sistema Nervoso Sistema nervoso In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema

Dettagli

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e

Dettagli

PROGETTAZIONE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO DI ESPERIENZA: IL SE E L ALTRO

PROGETTAZIONE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO DI ESPERIENZA: IL SE E L ALTRO PROGETTAZIONE SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA CAMPO DI ESPERIENZA: IL SE E L ALTRO Il bambino:sviluppa un identità positiva, ha fiducia nelle proprie possibilità e apprezza

Dettagli

La corteccia cerebrale umana è un grande mantello grigio con estesa superficie

La corteccia cerebrale umana è un grande mantello grigio con estesa superficie La corteccia cerebrale umana è un grande mantello grigio con estesa superficie - E fortemente convoluta; - presenta circonvoluzioni (o giri), alternati a - solchi e fessure (scissure). 1 2 AREE CORTICALI

Dettagli

DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana

DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA LE CONDIZIONI PER L'APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA Tecnicamente saper leggere significa essere capaci di discriminare

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A Docente: M. Stella Valle

Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A Docente: M. Stella Valle Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A. 2007-2008 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve per elaborarla.

Dettagli

Funzioni distribuite: Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante:

Funzioni distribuite: Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante: FUNZIONI COGNITIVE Funzioni distribuite: Orientamento Attenzione Memoria Funzioni frontali Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante: linguaggio dominante: Capacità visuo-costruttive Capacità

Dettagli

Patrizia Piccinini, I. C. Lucca 6

Patrizia Piccinini, I. C. Lucca 6 Patrizia Piccinini, I. C. Lucca 6 patriziapiccinini@email.it Alcuni test - Dominanza laterale della mano - Agnosie tattili - Valutazione delle capacità strutturo-ritmiche Scopo della ricerca Incrementare

Dettagli

La coordinazione può essere definita come la capacità di organizzare, regolare e controllare il movimento del corpo (o parte di esso) nello spazio e

La coordinazione può essere definita come la capacità di organizzare, regolare e controllare il movimento del corpo (o parte di esso) nello spazio e 1 La coordinazione può essere definita come la capacità di organizzare, regolare e controllare il movimento del corpo (o parte di esso) nello spazio e nel tempo per raggiungere un obiettivo. 2 Le capacità

Dettagli

ED. FISICA CLASSE PRIMA della SCUOLA PRIMARIA

ED. FISICA CLASSE PRIMA della SCUOLA PRIMARIA ED. FISICA CLASSE PRIMA della SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE ABILILTÀ CONOSCENZE CONOSCERE E PADRONEGGIARE IL PROPRIO CORPO PERCEZIONE SENSORIALE COORDINAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE ESPRESSIVITÀ CORPOREA

Dettagli

LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA

LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA LUCIANA DI NATALE - -OGOPEDISTA LORETTA MASON - LOGOPEDISTA RAFFAELA ZANON - LOGOPEDISTA Anno scolastico 2018-2019 Dislessia

Dettagli

LA GIOCOLERIA A SCUOLA A SCUOLA DI GIOCOLERIA ROBERTO MANCINI - ANDREA PERUGINI

LA GIOCOLERIA A SCUOLA A SCUOLA DI GIOCOLERIA ROBERTO MANCINI - ANDREA PERUGINI LA GIOCOLERIA A SCUOLA A SCUOLA DI GIOCOLERIA ROBERTO MANCINI - ANDREA PERUGINI Aggiornamenti in Scienze Motorie Scuola dello Sport delle Marche Ufficio Scolastico Regionale Ancona 2 marzo 2015 STORIE

Dettagli

LE CAPACITA MOTORIE SENSOPERCETTIVE CAPACITA COORDINATIVE CAPACITA CONDIZIONALI MOBILITA ARTICOLARE

LE CAPACITA MOTORIE SENSOPERCETTIVE CAPACITA COORDINATIVE CAPACITA CONDIZIONALI MOBILITA ARTICOLARE LE CAPACITA MOTORIE SENSOPERCETTIVE CAPACITA COORDINATIVE CAPACITA CONDIZIONALI MOBILITA ARTICOLARE CAPACITA SENSOPERCETTIVE Capacità che permettono di ricevere e comprendere in maniera corretta, rapida

Dettagli

Disturbi delle funzioni cerebrali superiori e integrative

Disturbi delle funzioni cerebrali superiori e integrative Disturbi delle funzioni cerebrali superiori e integrative U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS

Dettagli

I discorsi e le parole

I discorsi e le parole I discorsi e le parole stabilire/applicare regole Sapersi relazionare con i pari, gli adulti e il gruppo classe Ascoltare storie, racconti ed esperienze Conoscere codici differenti: - linguaggio orale

Dettagli

Conoscenza e simulazione mentale

Conoscenza e simulazione mentale Conoscenza e simulazione mentale Aspetti storici: cognitivismo, mente computazionale, mente modulare Mente simulativa, mente situata e radicata nel corpo (grounding cognition) Mappe cerebrali e mappe mentali

Dettagli

Funzioni simboliche superiori

Funzioni simboliche superiori Funzioni simboliche superiori LE AGNOSIE Dott.Patrik Fazio & Prof. Enrico Granieri Sezione di Clinica Neurologica Università di Ferrara LE AGNOSIE Agnosia è l incapacità di riconoscere gli oggetti, pur

Dettagli

Percezione e azione. Chiara Della Libera. 7 Febbraio Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona

Percezione e azione. Chiara Della Libera. 7 Febbraio Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona 7 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Percezione e azione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia Umana

Dettagli

La visione attiva. Percezione e azione. Due sistemi funzionalmente ed anatomicamente separati. Analisi ad alto livello degli stimoli visivi

La visione attiva. Percezione e azione. Due sistemi funzionalmente ed anatomicamente separati. Analisi ad alto livello degli stimoli visivi 18 Maggio 2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona La visione attiva Percezione e azione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE LOGO D'ISTITUTO PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Alunno:.. DIAGNOSI CLINICO FUNZIONALE data: REDATTA VERBALE ACCERTAMENTO COLLEGIO da: data: di: SINTESI Pagina 1 di 14 TRACCE PER LA DEFINIZIONE DEI PROFILI

Dettagli

I neuroni a specchio (1) Il sistema motorio (2) Osservazione (3) Immaginazione (4) Empatia (5)

I neuroni a specchio (1) Il sistema motorio (2) Osservazione (3) Immaginazione (4) Empatia (5) I neuroni a specchio (1) Il sistema motorio (2) Osservazione (3) Immaginazione (4) Empatia (5) Neuroni a specchio (1) NEURONI MIRROR Neuroni a specchio Sono neuroni che si trovano nell area F5 delle scimmie

Dettagli

Disturbi del linguaggio

Disturbi del linguaggio 5) Focalizzare il deficit cognitivo prevalente Ø Lesione focale dell emisfero sinistro: vafasia vaprassia degli arti Ø Lesione focale dell emisfero destro: veminegligenza spaziale unilaterale vdisorientamento

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Ministero della Pubblica Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VARESE 1 Don Rimoldi Via Pergine n. 6 21100 VARESE Tel. 0332/330421 Fax 0332/334110 C.F. 80101510123 e-mail

Dettagli

Dal mondo 3D al mondo 2D

Dal mondo 3D al mondo 2D Dal mondo 3D al mondo 2D «La geometria prende le mosse dall esperienza spaziale, visiva e tattile (vedere e toccare gli oggetti), o anche motoria (noi ci muoviamo tra gli oggetti e li spostiamo). Il primo

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTECHIARUGOLO CECROPE BARILLI Via Parma 70 43022 BASILICAGOIANO (PR) indirizzo e.mail: pric80600v@istruzione.it indirizzo e.mail certificata: pric80600v@pec.istruzione.it sito

Dettagli

TRACCIA COMPILAZIONE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

TRACCIA COMPILAZIONE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO TRACCIA COMPILAZIONE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Scuola Primaria AREA DELL AUTONOMIA (Autonomia: nell igiene - Nello spostarsi e nel comunicare - Organizzazione del lavoro...) Sviluppare la personalità

Dettagli

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A. 2008-2009 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve

Dettagli

Cosa si intende per produzione del testo?

Cosa si intende per produzione del testo? 1 Cosa si intende per produzione del testo? A partire dagli anni 80 si matura la consapevolezza che la produzione di un testo scritto sia un processo principalmente cognitivo: anche gli aspetti grafo-motori

Dettagli

CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE

CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE www.fisiokinesiterapia.biz CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE Corteccia associativa del lobo parietale e connessioni con il talamo 5 Lobo parietale 7 Lobo frontale 40 39 Lobo temporale Lobo occipitale

Dettagli

Cognome Nome. Scuola Classe Sez. Funzionalità. sensomotorio preoperatorio operatorio concreto formale

Cognome Nome. Scuola Classe Sez. Funzionalità. sensomotorio preoperatorio operatorio concreto formale Redatto secondo D.P.R. 24/2/94 dalla U.O.N.P.I. - distretto 14 e della Scuola Cognome Nome Scuola Classe Sez. Anno Scolastico / Specificazioni riferite all Asse Funzionalità Successivo livello di sviluppo

Dettagli

Documentazione delle attività di movimento progetto cultura scuola persona dicembre 2013

Documentazione delle attività di movimento progetto cultura scuola persona dicembre 2013 Documentazione delle attività di movimento progetto cultura scuola persona dicembre 2013 Il progetto cultura scuola persona indica le finalità principali delle attività didattiche ed educative: 1) sviluppo

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Scuola dell Infanzia

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Scuola dell Infanzia DIREZIONE DIDATTICA STATALE F.RASETTI 06061- Via Carducci n.25- Castiglione del Lago Codice Fiscale 80005650546- Tel. 075/951254 E.mail: pgee021002@istruzione.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE

Dettagli

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. LINGUAGGIO E CERVELLO Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. Unità cellulare fondamentale è il neurone. 12mld di neuroni, connessi in

Dettagli

Il cervello diviso

Il cervello diviso Il cervello diviso Cosa ha visto? NULLA Con la mano sinistra afferri quello che ha visto Cosa ha visto? PALLA Con la mano destra afferri quello che ha visto Guardi il punto di fissazione Le verranno

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. Funzionalità

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. Funzionalità PROFILO DINAMICO FUNZIONALE redatto secondo D.P.R. 24/2/94 dalla U.O.N.P.I. Distretto 14 e dalla Scuola COGNOME NOME SCUOLA CLASSE SEZ ANNO SCOLASTICO Specificazioni riferite all Asse Funzionalità Successivo

Dettagli

Descrizione orale dopo l osservazione di scene composte da più soggetti. Espressione struttura frase ed articolazione

Descrizione orale dopo l osservazione di scene composte da più soggetti. Espressione struttura frase ed articolazione OBIETTIVI MINIMI CAMPO DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE ABILITA' OBIETTIVO MINIMO ESEMPI DI ATTIVITA Concentrazione Ascoltare una fiaba o un racconto fino al termine Lettura frontale,senza supporto

Dettagli

EDUCAZIONE MOTORIA. Karate Project Noale Settore FORMAZIONE TECNICA

EDUCAZIONE MOTORIA. Karate Project Noale Settore FORMAZIONE TECNICA EDUCAZIONE MOTORIA Karate Project Noale Settore FORMAZIONE TECNICA EDUCAZIONE MOTORIA L educazione motoria è l insieme dei fini, degli obiettivi, delle procedure e delle tecniche con cui si intende favorire

Dettagli

Le capacità coordinative

Le capacità coordinative Le capacità coordinative - Determinano la tipologia e la qualità della risposta motoria; - Sono invece determinate dai processi che organizzano, controllano e regolano il movimento; - Dipendono dal grado

Dettagli

LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi

LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi Scuola di Studi Umanistici e della Formazione CdS in Scienze della Formazione Primaria! LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre 2015 16:00/19:00 Dr.ssa

Dettagli

Neuroni specchio e apprendimento

Neuroni specchio e apprendimento Neuroni specchio e apprendimento Dr. Giorgio Odone Neuropsichiatra infantile Psicoterapeuta Dr.ssa Viviana Vertua Psicologa Psicoterapeuta IL SISTEMA DEI NEURONI SPECCHIO - 1 popolazione di cellule nervose,

Dettagli

PLASTICITA CEREBRALE NEUROPLASTICITA RECUPERO FUNZIONALE

PLASTICITA CEREBRALE NEUROPLASTICITA RECUPERO FUNZIONALE PLASTICITA CEREBRALE NEUROPLASTICITA Il termine di neuroplasticita indica le modificazioni strutturali e/o funzionali della circuiteria cerebrale che hanno luogo nel corso della vita di un individuo come

Dettagli

Apprendimento e sviluppo

Apprendimento e sviluppo Apprendimento e sviluppo L apprendimento può essere definito come una duratura modificazione del comportamento che nasce dall esperienza. Tale modificazione può anche non essere immediatamente evidente,

Dettagli

EDUCAZIONE FISICA. Curricolo Scuola Primaria CLASSE PRIMA

EDUCAZIONE FISICA. Curricolo Scuola Primaria CLASSE PRIMA EDUCAZIONE FISICA Curricolo Scuola Primaria CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÁ/CAPACITÁ CONOSCENZE Acquisire la consapevolezza di sé attraverso l ascolto e l osservazione del proprio corpo, la padronanza

Dettagli

Elaborati individuali e collettivi, costruzione del personaggio Silenzio foto

Elaborati individuali e collettivi, costruzione del personaggio Silenzio foto DENOMINAZIONE PRODOTTI COMPETENZE MIRATE UNITA' DI APPRENDIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA ARRIVA IL SILENZIO Elaborati individuali e collettivi, costruzione del personaggio Silenzio foto competenze sociali

Dettagli

Prevenzione e trattamento delle difficoltà grafomotorie: il recupero è possibile

Prevenzione e trattamento delle difficoltà grafomotorie: il recupero è possibile Prevenzione e trattamento delle difficoltà grafomotorie: il recupero è possibile Dott.ssa Delaini Cristina Pedagogista, psicomotricista, neuropsicomotricista dell età evolutiva LA SCRITTURA È una prassia

Dettagli

Il movimento e la postura (mantenimento di una posizione) dipendono da: Azioni riflesse, coordinate nel midollo spinale Azioni volontarie,

Il movimento e la postura (mantenimento di una posizione) dipendono da: Azioni riflesse, coordinate nel midollo spinale Azioni volontarie, Sistemi motori Il movimento e la postura (mantenimento di una posizione) dipendono da: Azioni riflesse, coordinate nel midollo spinale Azioni volontarie, controllate dai centri superiori Flessione Estensione

Dettagli

La consapevolezza visiva

La consapevolezza visiva Deficit visivi dopo una lesione cerebrale La consapevolezza visiva Canale dorsale V1 Canale ventrale Area in cui si determina X la consapevolezza visiva 1 Blindsight (visione cieca) Lesioni di V1 causano

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita C.M. SAIC895002 - C.F. 95128590650- saic895002@istruzione.it www.icpontecagnanosantantonio.gov.it PROFILO DINAMICO FUNZIONALE con riferimento ai Cognome Nato a Residente a Telefono Nome Il In via Classe

Dettagli

FONDAMENTI DI NEUROPSICOFISIOLOGIA. Corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche. Dr.ssa Daniela Smirni

FONDAMENTI DI NEUROPSICOFISIOLOGIA. Corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche. Dr.ssa Daniela Smirni FONDAMENTI DI NEUROPSICOFISIOLOGIA Anno Accademico 2012-13 Corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche Dr.ssa Daniela Smirni 1 Libri di testo: - Wagner H., Silber K. Psicologia fisiologica (Il Mulino)

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO SASSUOLO (MO) PROGETTO INTEGRATIVO SCUOLE DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2011 / 2012

DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO SASSUOLO (MO) PROGETTO INTEGRATIVO SCUOLE DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2011 / 2012 DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO SASSUOLO (MO) PROGETTO INTEGRATIVO SCUOLE DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2011 / 2012 IL LABORATORIO DEL CORPO MOTIVAZIONE L arco temporale che va dai 2 ai 6 anni, è di importanza

Dettagli

Due cervelli per una mente

Due cervelli per una mente 28 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Due cervelli per una mente Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia

Dettagli

Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Linguaggi, creatività espressività. Obiettivi di apprendimento

Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Linguaggi, creatività espressività. Obiettivi di apprendimento Progetto educazione alla salute La musica, la danza, favoriscono il coordinamento motorio, l attenzione, la concentrazione, il ragionamento logico, la memoria, l espressione di sé, il pensiero creativo.

Dettagli

autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio

autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio Criteri diagnostici per il disturbo autistico (DSM IV) Compromissione qualitativa dell interazione sociale

Dettagli

Il Sistema Nervoso. Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni:

Il Sistema Nervoso. Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni: Il Sistema Nervoso Il Sistema Nervoso Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni: riceve stimoli ed elabora risposte; memorizza informazioni; elabora

Dettagli

CORSO SPECIALIZZAZIONE SUL SOSTEGNO SCUOLA SECONDARIA I GRADO Università di Pisa CODICI COMUNICATIVI PROF.SSA GUAITI ORNELLA

CORSO SPECIALIZZAZIONE SUL SOSTEGNO SCUOLA SECONDARIA I GRADO Università di Pisa CODICI COMUNICATIVI PROF.SSA GUAITI ORNELLA CORSO SPECIALIZZAZIONE SUL SOSTEGNO SCUOLA SECONDARIA I GRADO Università di Pisa CODICI COMUNICATIVI PROF.SSA GUAITI ORNELLA DIDATTICA DELL ITALIANO 1) PRIMA FASE:OSSERVAZIONE DELLE COMPETENZE DI SCRITTURA

Dettagli

Talamo: tappa essenziale nella trasmissione delle informazioni sensitive alla corteccia telencefalica

Talamo: tappa essenziale nella trasmissione delle informazioni sensitive alla corteccia telencefalica Talamo: tappa essenziale nella trasmissione delle informazioni sensitive alla corteccia telencefalica Gruppo nucleare anteriore: sistema limbico (istinto, memoria, emozioni) Gruppo nucleare mediale: lobo

Dettagli

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori DISTURBI DEL LIVELLO SINTATTICO- GRAMMATICALE Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori Parole funzione o funtori elementi grammaticali: - morfemi grammaticali liberi

Dettagli

Schemi motori di base

Schemi motori di base Schemi motori di base L attuazione di un gesto motorio qualsiasi sembra, a volte, un movimento semplice nella sua quotidianità, tanto da poterlo compiere senza nemmeno pensarci. Con un po di riflessione

Dettagli