Motricità e sviluppo cognitivo. Alberto Oliverio Sapienza, Università di Roma
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- Uberto Farina
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1 Motricità e sviluppo cognitivo Alberto Oliverio Sapienza, Università di Roma
2 Il cervello infantile è organizzato dalla nascita L Il cervello è organizzato dalla nascita. Contiene conoscenze innate ma anche sofisticati algoritmi l'apprendimento.
3 Alcune funzioni, come il linguaggio, dipendono dall evoluzione di strutture nervose specifiche
4 L educazione è una specie di «riciclaggio neuronale» Ereditiamo dall evoluzione, rappresentazioni di fattori importanti per la nostra sopravvivenza: Spazio, numero, lingua... Ma non ci sono aspetti evolutivi tipici della lettura, scrittura, aritmetica formale! L'apprendimento ricicla sistemi cerebrali per nuovi usi culturali. Il senso del numero nelle scimmie Le reti dell aritmetica nel cervello umano
5 Numeri e cervello La presentazione di un numero sotto forma visiva o acustica attiva la corteccia parietale mentre ciò non avviene se si presenta una lettera o un colore.
6 La scrittura: La corteccia parietale si attiva sia in risposta a stringhe di lettere coerenti, vale a dire a parole dotate di significato, sia anche a stringhe di lettere incoerenti, prive di significato. Scrivere una parola significa infatti tracciare dei segni verso l alto, in basso, a destra e a sinistra, vale a dire utilizzare delle competenze spaziali che dipendono, appunto, dal lobo parietale.
7 L importanza dell azione
8 AFFORDANCE: qualità di un oggetto che ci permettono di interagire con esso Nelle nuove tecnologie si va verso convenzioni (freccetta, manina)
9
10 -I segnali corporei hanno un ruolo critico nella costruzione della mente. -Le tensioni muscolari, le pulsazioni cardiache, le modifiche vegetative sono tutte percezioni che contribuiscono a rappresentare il mondo esterno. -Il corpo è un costituente essenziale della mente ed è difficile postulare l esistenza di funzioni simboliche disincarnate.
11 Il metodo Montessori e la motricità I bambini sono invitati a movimenti coordinati, precisi, educati e in ogni caso ad esercizi di autocontrollo, di autocorrezione, di prudenza e rispetto, facendosi maestri del proprio movimento e padroni del proprio carattere: Così il bambino avanza nella propria perfezione ed è così che egli viene a coordinare perfettamente i suoi movimenti volontari (Maria Montessori, L Autoeducazione nelle scuole elementari, 1916 (I edizione Garzanti 1962)
12 Emmi Pikler, Muoversi in libertà
13 Motricità, sviluppo e linguaggio: i movimenti materni Il mondo di un neonato è scandito dai movimenti materni L azione esercita un profondo effetto sulle strutture cognitive.. I tempi dei movimenti (il prima e il dopo) e le loro conseguenze (nessi di cause e effetto) sono alla base delle categorie temporali e causali delle strutture linguistiche.
14 L apprendimento del linguaggio passa anche attraverso l osservazione dei movimenti delle labbra, uno dei numerosi esempi di rispecchiamento.
15 L importanza dell azione. Il controllo motorio è in qualche modo il contrario di quanto si verifica nella percezione. Percepire significa costruirsi una rappresentazione del mondo esterno. L azione, invece, inizia con un ipotesi sulle conseguenze desiderate di un movimento e poi continua nella sua esecuzione.
16 Strategie evolutive sinergiche e globali I movimenti di un singolo dito, come l indice, sono caratterizzati dall attivazione di tutta l area della mano a livello della corteccia. In realtà, il movimento di un solo dito richiede un maggior controllo rispetto a quello di tutta la mano quando, ad esempio, afferra un oggetto. Nei movimenti di. un singolo dito alcuni neuroni motori devono inibire l attività delle altre dita che è naturalmente coordinata.
17 Evoluzione della capacità di afferramento dalla 4 alla 20 settimana
18 Esiste un rapporto tra sedersi, raggiungere un oggetto e futura acquisizione del linguaggio (bambini di 3 mesi di età) Libertus K. e Violi D. A. (2016) Sit to Talk: Relation between Motor Skills and Language Development in Infancy. Frontiers in Psychology 7, DOI= /fpsyg
19 I complessi schemi motori che governano la sequenza temporale dei muscoli di un arto fanno capo a memorie procedurali. I movimenti vengono affinati tramite tentativi ed errori, raffinati e infine consegnati a una memoria che codifica lo schema del movimento, facendo sì che questo venga eseguito in modo stereotipato e fluido.
20 L evoluzione dei comportamenti motori, come l abilità di costruire e manipolare strumenti, si basa su raffinate sequenze di passi concatenati. La corteccia motoria (controllo del movimento) a premotoria (pianificazione) hanno sviluppato una capacità sequenziale che fa sì che l area di Broca (movimenti del linguaggio) generi successioni di sillabe linguistiche. In termini di sequenze muscolari, articolare una successione di sillabe non è molto diverso dallo scheggiare una pietra o scagliare una lancia. I-ma-ge
21 Motricità e linguaggio. Le aree linguistiche e quelle che si riferiscono al corpo, all ambiente e al contesto in cui esso opera interagiscono tra di loro, il che è bene evidente in quelle situazioni in cui il movimento entra in conflitto con la formulazione di parole. Area di Broca Corteccia Premotoria Corteccia uditiva primaria Area di Wernicke Chiedete a un amico di parlare e ripetete ciò che sta dicendo mentre lui parla, come se foste la sua ombra. A questo punto cominciate a tamburellare con il dito medio della mano destra seguendo un ritmo regolare; provate ora con il dito medio della mano sinistra. Per la maggior parte delle persone è più difficile tamburellare con il dito medio della mano destra (controllato dalla corteccia motoria dell emisfero sinistro) in quanto si verifica una competizione tra risorse linguistiche e motorie dell emisfero sinistro.
22 L importanza dell azione. Nel corso del suo processo evolutivo, il cervello ha bisogno di fare esperienze tattili e motorie perché si sviluppino quelle aree sensorimotorie che rappresentano il punto di partenza per la maturazione delle aree superiori, quelle del linguaggio e del pensiero complesso.
23 Concepire un movimento. Quando concepiamo un movimento si attiva la corteccia premotoria mentre la sua esecuzione dipende da quella motoria. Alcune aree corticali si preparano al movimento e altre lo eseguono. Questo rapporto tra l immaginazione e l esecuzione si verifica anche per diverse capacità sensoriali: immaginare un oggetto, ad esempio una rosa, stimola quelle aree della corteccia visiva che si attivano quando vediamo realmente una rosa.
24 Le aree corticali che elaborano le informazioni sensoriali e controllano i movimenti sono anche coinvolte in diversi aspetti delle memorie linguistiche. Pronunciare parole relative a un colore (rosso, blu, giallo) attiva la quelle aree della corteccia ventrotemporale che sono responsabile della percezione del colore; profferire parole relative al movimento (correre, colpire, battere) attiva aree situate anteriormente a quelle coinvolte nella percezione dei movimenti e aree motorie della corteccia frontale
25 Esperienze cenestesiche come in alto, in basso, a destra e a sinistra, dentro e fuori, forniscono gradualmente le basi fisiche per lo sviluppo dei simboli e delle metafore.
26 Esperienze tattili e motorie Nel corso del suo sviluppo, il cervello ha bisogno di fare esperienze tattili e motorie: la realtà virtuale non è l ambiente ideale per favorire lo sviluppo della mente infantile che è concreta, basata sull interazione diretta, su una serie di tentativi, anche infruttuosi, promossi dal bambino e non prefigurati dal programma, su tempi lenti anziché rapidi.
27 Rappresentazioni motorie e apprendimento L apprendimento recitato favorisce le associazioni tra rappresentazioni motorie e apprendimento. La tecnica sfrutta il fatto che le memorie motorie sono particolarmente robuste mentre quelle semantiche (per esempio, le memorie legate al significato delle parole) sono più fragili. L apprendimento recitato è stato utilizzato per migliorare l apprendimento di una seconda lingua
28 Attività aerobica e concentrazione Dopo meno di 30 minuti di attività fisica aerobica (correre) la capacità di concentrazione migliora notevolmente: queste conoscenze dovrebbero tradursi in un anticipazione dell ora di educazione fisica all inizio della giornata scolastica o nel fare brevi pause di attività fisica nel corso delle ore scolastiche. Più in generale, si è visto che nei bambini che presentano deficit di attenzione la pratica di esercizi basati sul controllo motorio aumenta le capacità di concentrazione. Media di 20 bambini A riposo dopo 20 min. passeggiata
29 Tutti gli apprendimenti che hanno una dimensione concreta e multimediale (ascoltare la lingua del paese di cui si parla, vedere immagini fotografiche, girare per le strade con Google maps ecc.) e/o che richiedono al bambino di essere attivo hanno maggiore successo (es. disegnare una carta geografica, appuntare delle bandierine sui luoghi di cui si parla ecc.). Associare a gesti un fonema, parola, concetto ecc. (Suzanne Borel- Maysonny), associare a un emozione Borel-Maisonny S., 1969, Éducation et perception, Neuchâtel, Delachaux et Niestlé
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