L APPRENDIMENTO DELLA LETTOSCRITTURA

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1 Centro di Psicologia Diagnosi e Riabilitazione Corso 3 Novembre, (TN) Trento L APPRENDIMENTO DELLA LETTOSCRITTURA SOSTENERE L APPREDIMENTO NEL RUOLO DI GENITORE Calavino, 7 novembre 2018 Dott.ssa Antonella Brugnara Psicologa Psicoterapeuta Dott.ssa Valentina Spagnolli Psicologa Psicoterapeuta

2 Ogni studente suona il suo strumento, non c è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un orchestra che prova la stessa sinfonia. Da Diario di scuola (2008) Daniel Pennac

3 MODELLO EVOLUTIVO DELLE TAPPE DELLA LETTO-SCRITTURA (Uta Frith 1985) Come un bambino costruisce le abilità alla base dei processi di lettura e di scrittura: 1. Stadio logografico 2. Stadio alfabetico 3. Stadio ortografico 4. Stadio lessicale

4 1. STADIO LOGOGRAFICO o PITTORICO ETA PRESCOLARE LETTURA Il bambino pre-lettore "fotografa" le parole scritte che incontra come se fossero un disegno, può pronunciarle, ma non conosce il valore convenzionale degli elementi. SCRITTURA La scrittura viene realizzata come fossse un disegno

5 2. STADIO ALFABETICO LETTURA Legge le parole che non conosce riconoscendo le lettere che le compongono e fondendo assieme i suoni che le compongono SCRITTURA Segmenta la parola facendo corrispondere ad ogni fonema una singola lettera Il risultato è corretto per molte parole es: cane, patate, prato, albero mentre non lo è per le parole con le doppie, quelle che cambiano rappresentazione a seconda del contesto (panca pancia) o i fonemi rappresentati da grafema multisegno (sc, gn, gl) CHI HA DIFFICOLTA - non mette in atto strategie di anticipazione - non differenzia parole scritte davanti a stimoli diversi - attribisce lo stesso significato a parole diverse

6 3. STADIO ORTOGRAFICO Per la LETTURA e la SCRITTURA diventano necessarie le regole; i bambini sono in grado di leggere e scrivere parole con le doppie, quelle che cambiano rappresentazione a seconda del contesto (panca pancia) o i fonemi rappresentati da grafema multisegno (sc, gn, gl). CHI HA DIFFICOLTA impiega molto tempo a memorizzare la corrispondenza suono/segno confonde alcuni suoni come per esempio B/D, P/Q, M/N inverte alcune lettere UN/NU, IL/LI sbaglia le vocali A/E, A/O compie sostituzioni, omissioni e aggiunte 4. STADIO LESSICALE Il bambino impara a leggere e a scrivere la parola «tutta assieme».

7 Definizione DSA I Disturbi evolutivi Specifici di Apprendimento vengono convenzionalmente identificati con l acronimo DSA. Con il termine DSA ci si riferisce a difficoltà, a volte molto rilevanti, nell acquisizione delle cosiddette abilità scolastiche (difficoltà negli automatismi): lettura scrittura calcolo ovvero di quelle abilità che costituiscono il nucleo principale dell istruzione, almeno nei primi anni di scolarizzazione.

8 DISLESSIA disturbo specifico di lettura quando un bambino, esposto a normale iter scolastico, non sviluppa o sviluppa in maniera molto incompleta o con grandi difficoltà la capacità di decodifica del testo scritto in termini di correttezza e/o rapidità.

9 DISLESSIA è Quanti pi voi riexscomoal eggere buesta prevetesto: Tu, fnio adora, ber me, non sei ceh un razzigano ugulae a cemintola ragaizzni. E noon ho pisongo dite. E nepupre tu hai bixogno dime. Io nonsono perte che unna vople uaugle a cetmonila vlpoi. Ma setumi appomestichi, noi arevmo bigosno l'unno dellaltro.

10 DISORTOGRAFIA disturbo specifico della compitazione... quando un bambino, dopo un congruo tempo di istruzione continua, non apprende o apprende in maniera incompleta o con grandi difficoltà la capacità di scrivere correttamente in modo automatico.

11 DISGRAFIA disturbo specifico della produzione grafica quando un bambino, dopo un tempo elevato di istruzione continua, manifesta difficoltà nella realizzazione grafica.

12 DISCALCULIA disturbo specifico del calcolo quando un bambino, dopo un tempo elevato di istruzione continua, non raggiunge o raggiunge in maniera incompleta livelli di rapidità e di correttezza in operazioni di calcolo e di processamento numerico.

13 LEGGE Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Art. 1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. 2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura. 3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. 4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. 5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri. 6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o insieme. 7. Nell'interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tiene conto dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia.

14 Art. 2 Finalità 1. La presente legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità: a) garantire il diritto all'istruzione; b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA; f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione; h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.

15 Art. 3 Diagnosi 1. La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate. 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. 3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.

16 Art. 4 Formazione nella scuola 1. Per gli anni 2010 e 2011, nell'ambito dei programmi di formazione del personale docente e dirigenziale delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, e' assicurata un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate. 2. Per le finalità di cui al comma 1 e' autorizzata una spesa pari a un milione di euro per ciascuno degli anni 2010 e Al relativo onere si provvede mediante corrispondente utilizzo del Fondo di riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, come determinato, dalla Tabella C allegata alla legge 23 dicembre 2009, n. 191.

17 Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto 1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari. 2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, garantiscono: a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate; b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero. 3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi. 4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari.

18 Strumenti compensativi mappe o di schemi nell attività di produzione per la costruzione del testo Computer (con correttore ortografico e sintesi vocale) per velocizzare i tempi di scrittura e ottenere testi più corretti Registratore per prendere appunti

19 Misure dispensative Tempi più lunghi per le verifiche scritte o una quantità minore di esercizi. Dispensa dalla valutazione della correttezza della scrittura. Integrazione della prova scritta con una prova orale attinente i medesimi contenuti.

20 Art. 6 Misure per i familiari 1. I familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili. 2. Le modalità di esercizio del diritto di cui al comma 1 sono determinate dai contratti collettivi nazionali di lavoro dei comparti interessati e non devono comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

21 Art. 7 Disposizioni di attuazione 1. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, si provvede, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ad emanare linee guida per la predisposizione di protocolli regionali, da stipulare entro i successivi sei mesi, per le attività di identificazione precoce di cui all'articolo 3, comma Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con proprio decreto, individua le modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti di cui all'articolo 4, le misure educative e didattiche di supporto di cui all'articolo 5, comma 2, nonché le forme di verifica e di valutazione finalizzate ad attuare quanto previsto dall'articolo 5, comma Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da adottare entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, e' istituito presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca un Comitato tecnico-scientifico, composto da esperti di comprovata competenza sui DSA. Il Comitato ha compiti istruttori in ordine alle funzioni che la presente legge attribuisce al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Ai componenti del Comitato non spetta alcun compenso. Agli eventuali rimborsi di spese si provvede nel limite delle risorse allo scopo disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

22 Art. 8 Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome 1. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano, in conformità ai rispettivi statuti e alle relative norme di attuazione nonché alle disposizioni del titolo V della parte seconda della Costituzione. 2. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono a dare attuazione alle disposizioni della legge stessa.

23 Art. 9 Clausola di invarianza finanziaria 1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

24 Diagnosi quando?

25 Diagnosi chi? La valutazione diagnostica e clinica spetta agli specialisti dell APSS (neuropsichiatri infantili o psicologi) o a soggetti accreditati e convenzionati dalla stessa (neuropsichiatri infantili e psicologi oppure strutture private in cui operano questi specialisti).

26 Conseguenze Le disabilità d apprendimento possono provocare CONTRACCOLPI PSICOLOGICI: Perdita dell autostima Tendenza ad assumere ruoli aggressivi per compensare la difficoltà Disattenzione Regressione

27 La graduale conquista delle capacità motorie, percettive, linguistiche, mnemoniche e attentive procede parallelamente al processo di concettualizzazione della lingua scritta che non costituisce un obiettivo della scuola dell'infanzia, ma che nella scuola dell'infanzia deve trovare i necessari prerequisiti. Linee guida, MIUR, 2011

28 I PREREQUISITI DELLA LETTO-SCRITTURA per scrivere non basta una penna!

29 L insegnamento-apprendimento della lettoscrittura potrà affrontare la scrittura solo dopo che l acquisizione delle competenze di percezione visiva e uditiva, orientamento e integrazione spazio-temporale e coordinazione oculo-manuale saranno compiute.

30 Ruolo dell adulto Strutturare un ambiente favorevole a permettere l esperienza Cogliere l attività del bambino in modo positivo Sostenerlo nella sperimentazione

31 Dal DSM al manuale delle giovani marmotte Come potenziare i prerequisiti nella vita quotidiana?

32 LE CAPACITA MOTORIE Lo schema di sè e la misura del mondo Il gioco psicomotorio...

33 Il corpo misura il mondo Il corpo del bambino è come un compasso per il geometra e il mondo è ciò che il bambino misura. Attraverso il corpo il bambino impara i concetti topologici fondamentali: Alto Basso Destra Sinistra

34 Lo spazio E importante che il bambino abbia in casa uno spazio alla sua portata Immagini di Alice in Wonderland, W.D.P, 1951 Romanzo di L. Carrol Il corpo del bambino serve per misurare lo spazio: le dimensioni devono essere accessibili

35 Alcuni giochi Equilibrio/disequilibrio: il bambino sfida la gravità, perdendo in modo controllato l equilibrio. Dondolio prodotto dal bambino: il bambino sperimenta la perdita e il ritrovamento dei riferimenti spaziali Caduta: il bambino impara a dominare la verticalità e l orizzontalità. Inizia a concepire che il suo corpo nonostante la caduta rimane intero e quindi aumenta la fiducia in se stesso.

36 Alcuni giochi Capovolta: il bambino sperimenta la possibilità di perdere dei punti di riferimento per poi ritrovarli. Giochi di spostamento: il bambino esercita il padroneggiamento del corpo. Se allestiti tramite percorsi aiutano a sviluppare la pianificazione, il rispetto di una sequenza e la costruizione di schemi di movimento. Rotolare: per il bambino rappresenta un esperienza di disorientamento-riorientamento.

37 Alcuni giochi Girare su di sé fino a perdere l equilibrio (come nel girotondo): il bambino mette alla prova la temporanea perdita del senso di equilibrio e la sua capacità di recuperarla. Saltello a piè pari: piacere di perdere (attimo di volo) e ritrovare il contatto col suolo. Scontrarsi: coi pari con seguente caduta/risata. È un evoluzione del gioco di lanciarsi tra le braccia dei genitori per poi liberarsi. Si consolidano la conoscenza di sé e le conquiste motorie precedenti: perdita di equilibrio e caduta.

38 Alcuni giochi Scavalcare: scopo del gioco è superare un ostacolo per raggiungere un obiettivo e richiede una buona coordinazione motoria. Arrampicarsi: È un passaggio importante dal punto di vista motorio per la coordinazione richiesta dall azione sia perché, arrampicandosi, il bambino sfida se stesso e il mondo, cercando di conquistarlo da una nuova posizione.

39 Il gioco senso motorio Un attività semplice agli occhi dell adulto possa in realtà veicolare l acquisizione di competenze fondamentali: Autonomia Indipendenza Corpo integro e differenziato

40 LE CAPACITA PERCETTIVE La consapevolezza fonologica Per imparare la lettura è importante avere buone capacità di riconoscimento visivo e di analisi di struttura della parola. I bambini con DSA hanno in genere buone capacita intellettive, ma hanno limitate capacita di analisi fonologica delle parole perciò hanno notevoli difficoltà nell acquisizione delle corrispondenze fra segni ortografici e suoni, o non riescono a ricostruire la parola partendo dai singoli suoni che la compongono.

41 Giocare con i suoni Canzoncine Filastrocche Parole in rima Musica e ritmo

42 LE CAPACITA LINGUISTICHE, MNEMONICHE e ATTENTIVE Il potenziamento della lettura La lettura condivisa Le storie ad episodi La rielaborazione di quanto letto L uso degli indici testuali Che cosa sarà : l ampliamento del lessico e delle categorie associative attraverso la fantasia e l anticipazione dei contenuti

43 Il senso del tempo L agenda Il diario Il calendario Gli orologi colorati: la scansione della giornata Il timer

44 LA MOTRICITÀ FINE Se ci fermassimo ad osservare i bambini ci renderemmo conto che selezionano da soli le attività necessarie ad acquisire le competenze di cui hanno bisogno in quel momento e scopriremmo in questo modo che già dai mesi l uso fine delle mani è uno dei traguardi a cui ambiscono.

45 Gli esercizi di pre-grafismo lavorano sulla motricità fine, sulla funzionalità della mano e, contemporaneamente, sull organizzazione mentale. La forma grafica deve essere ben percepita e ricreata con la fantasia immaginativa del bambino, meglio se sperimentata attraverso il corpo. La corretta assunzione dello schema motorio determina la coordinazione dei movimenti e l organizzazione dell azione sul piano fisico.

46 Alcuni giochi... il gioco dei travasi scoppiare le bolle di sapone con una o due mani il gioco di infilare qualsiasi oggetto in un buco il basket : scegliere contenitori in cui far canestro con palline diverse l apertura e chiusura di scatole di ogni genere, bottiglie piccole e grandi, al cui interno far trovare delle sorprese puzzle infilare la pasta (o grandi bottoni) in fili di cotone o cuoio o dentro gli scovolini modellare il didò o la pasta di sale o la sabbia cinetica usare i timbrini gli stickers i labirinti: trovare e tracciare il percorso giusto unire i puntini colorare dentro i margini i chiodini il telaio

47 Per lo sviluppo della motricità fine coinvolgere i bambini nella vita pratica di tutti i giorni è il passo più semplice da compiere!

48 La cucina La cucina è una delle palestre principali del bambino: luogo di stimolazione sensoriale e occasione per coordinazione e sviluppo senso-motorio

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51 Il balcone e il giardino Mi prendo cura di un essere vivente Mi identifico con esso Sviluppo la motricità fine Sviluppo il senso dell attesa Imparo delle regole Negozio e converso

52 Matematica in gioco La spesa Il giardinaggio La paghetta La tavola Cucinare Salire e scendere le scale I piani dell ascensore Giochi con il lancio dei dadi/domino

53 Meno risposte e più domande Ogni volta che un bambino ci chiede perché? Segnala: - Interesse alla relazione - Fiducia nell adulto competente - Curiosità verso il mondo esterno

54 ...lasciate che i bambini scelgano la loro strada...

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*** NORMATTIVA - Stampa ***

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