GENITORI POSSIBILI : ITINERARI TERAPEUTICI TRA ATTACCAMENTO E DIPENDENZA

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1 GENITORI POSSIBILI : ITINERARI TERAPEUTICI TRA ATTACCAMENTO E DIPENDENZA ISTITUZIONE GIAN FRANCO MINGUZZI BOLOGNA, 2 MARZO 2016 FABIO BERNARDI CLAUDIA BIANCHI

2 GENITORI POSSIBILI Storia dei legami e delle rappresentazioni interne Rappresentazione di sé come figli Rappresentazione dei rapporti con/tra i genitori nella famiglia d origine Cogliere continuità e discontinuità tra le qualità relazionali infantili esperite e quelle sviluppate da adulti come genitori e nella relazione col partner Esperienze vissute di scarso o inappropriato accudimento (tra carenze ed iperinvestimenti) Incapacità di far fronte alle richieste legate al ruolo genitoriale (in un buon equilibrio tra parte affettiva e normativa) Difficile sintonizzazione emotiva fatica a riconoscere e dare risposte adeguate ai bisogni dei figli POSSIBILITA dalla CONSAPEVOLEZZA alle scelte alternative

3 Genitori tossicodipendenti Assenza di punti di riferimento, intesi come supporti sia interni che esterni Esperienze di isolamento e solitudine Tendenza a ripetere il tipo di relazioni disfunzionali della propria famiglia di origine. Ricorso alla sostanza come carburante per far fronte alle incombenze della vita quotidiana. Difficoltà ad interrompere il circolo vizioso della dipendenza e chiedere aiuto (interventi dei servizi e dell autorità giudiziaria).

4 Famiglie di origine PADRI e MADRI con storie personali caratterizzate da: assenza di comunicazione tra i genitori e con i figli, in cui dominavano incomprensione, intolleranza e scarsa attenzione reciproca; esperienze di violenza (anche assistita) che alle volte diventano l unico modo di comunicazione; esperienze di affidamento ad altri nei primi anni di vita (nonni) e poi esperienze di precoce autonomia al limite dell abbandono (orientamento alla devianza gruppo dei pari); esperienze di relazioni fusionali e di iperinvestimento.

5 LA COMUNITA COME METODO: uno sguardo ai cambiamenti più significativi Punti fermi: living learning / caratteristiche strutturali (ambiente terapeutico globale) e funzionali (progetto terapeutico) CODICE PATERNO regole e limiti, confini chiari (protezione e tutela), autonomie progressive, verifica continua e circolare, rendicontazione del quotidiano CODICE MATERNO cura, accoglienza, esperienze emotive correttive, relazioni significative in attaccamento a sé e all altro CODICE FRATERNO gruppo come risorsa (reciproco riconoscimento paritario) Centralità di PERSONA, RELAZIONE, PROGETTO ( contratto ) Comunità come parte di un processo terapeutico Flessibilità e personalizzazione dell intervento Prospettive di integrazione ed apertura nel sociale

6 Quali genitori accogliamo in comunità Target di riferimento Tossicodipendenza necessità di coniugare il percorso di trattamento della dipendenza e quello sulla genitorialità (prendersi cura di sé per poi prendersi cura dell altro) Donne in gravidanza Madri con figli a seguito (raramente padri) Coppia genitoriale La motivazione è un fatto transitorio LIBERA SCELTA INGRESSO FORZATO DECRETO pressioni esterne (familiari o istituzionali)

7 Ruolo del contesto Il progetto comunitario deve essere in grado di plasmarsi sui bisogni delle singole utenti e dei loro figli in questa visione le regole della comunità diventano utili in quanto garanti del contesto, tutelano e definiscono lo spazio in cui vengono accolte queste persone Il nostro lavoro quindi prima di tutto è accogliere in un luogo sufficientemente bello e curato cercando di creare delle relazioni calde in cui le madri o future madri possono permettersi di allentare le loro rigidità e mettere in discussione le loro scelte e stili genitoriali

8 Percorsi di sostegno alla genitorialità in comunità - obiettivi e caratteristiche Offrire un esperienza emozionale correttiva che consenta di sperimentare e interiorizzare nuove modalità relazionali e comportamentali più adeguate al compito genitoriale. il percorso si affianca a quello terapeutico educativo rivolto ai dipendenti; il percorso è strutturato sempre su 2 fronti, quello educativo e quello psicologico; è modulato sulle caratteristiche e peculiarità di ogni madre o nucleo in costante rapporto con l altra figura genitoriale (coppia); è guidato dagli obiettivi condivisi in fase di accoglienza in strettissimo rapporto con gli enti invianti coinvolti nel progetto.

9 Donne in gravidanza Percorsi simultanei: quello psicologico volto ad aiutare a preparare uno spazio mentale per accogliere il bambino dando un nuovo senso al percorso della gravidanza e/o rielaborando i vissuti precedenti. quello educativo che si esplica nell accompagnare e sostenere in tutto il percorso di preparazione al parto fino ad accogliere il bambino (ecografie, corsi preparto )

10 Madri con figli Ridefinizione del proprio ruolo di madre: attraverso l osservazione delle competenze genitoriali, sostenendo e aiutando la mamma nel riuscire a mettere in discussione lo stile genitoriale (quando deficitario) partendo dall osservazione del bambino e delle eventuali manifestazioni di disagio. Affiancare, facendo sperimentare nuove modalità educative in un contesto strutturato, con regole chiare e definite. Intervento psicologico di sostegno ed elaborazione della propria storia di figlia e di quella di genitore, cercando di svelare ed accettare i punti di fragilità sui quali sarà poi necessario porre attenzione al fine di favorire un cambiamento.

11 Per concludere La comunità quindi si affianca alle mamme e papà e cerca di fornire un supporto relazionale e un contenimento che permetta loro di fare evolvere la relazione con i propri figli partendo dalla comprensione delle esigenze dei loro bambini attraverso un ascolto attivo fino a trovare nuove modalità relazionali ed educative più funzionali. Spesso questi nuclei famigliari necessitano di un supporto costante e duraturo che deve continuare anche dopo la fase residenziale (post trattamento)

12 Fattori prognostici favorevoli Incidenza positiva di legami famigliari importanti sulle possibilità trasformative del singolo e della coppia Accoglienza della mamma tossicodipendente durante la gravidanza e nei primi mesi di vita del bambino Indicatori protettivi Trattamento congiunto di coppia, sostenuto e integrato da un solido percorso individuale Comunità ruolo di mediazione e accompagnamento anche dopo la conclusione del programma comunitario (post trattamento come parte integrante della cura) Lavoro di rete (linee condivise tra i diversi servizi coinvolti)

13 Grazie dell attenzione

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