Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale Dipartimento di Economia e Giurisprudenza ECONOMIA AZIENDALE. Anno Accademico
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- Tommaso Ferrero
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1 Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale Dipartimento di Economia e Giurisprudenza ECONOMIA AZIENDALE Anno Accademico Parte speciale: la logica e il sistema delle rilevazioni quantitative d azienda 1
2 Obiettivi della lezione Agenda 3. Criteri particolari di valutazione (art. 2426) 2
3 Criteri particolari di valutazione (art. 2426) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI IMMATERIALI FINANZIARIE BENI IMMATERIALI ONERI PLURIENNALI AVVIAMENTO CRITERI PARTICOLARI DI VALUTAZIONE CREDITI RIMANENZE
4 Immobilizzazioni (art. 2426) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI IMMATERIALI FINANZIARIE BENI IMMATERIALI ONERI PLURIENNALI AVVIAMENTO Si considerano immobilizzazioni gli elementi patrimoniali (beni) destinati ad essere utilizzati durevolmente nell attività aziendale (principio della destinazione). Con riferimento alle immobilizzazioni finanziarie, si presumono immobilizzazioni le partecipazioni detenute in misura non inferiore al: - 10% del capitale sociale se riguardano società quotate; - 20% del capitale sociale se riguardano società non quotate.
5 Immobilizzazioni materiali (art. 2426) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI IMMATERIALI FINANZIARIE BENI IMMATERIALI ONERI PLURIENNALI AVVIAMENTO Nel seguito verrà analizzata la disciplina codicistica prevista per le immobilizzazioni materiali che è sintetizzabile nei seguenti tre aspetti: - iscrizione - ammortamento - svalutazione
6 Iscrizione (art comma 1) Le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione. Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori. Il costo di produzione comprende tutti costi direttamente imputabili al prodotto. Può comprendere anche altri costi, per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto, relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene può essere utilizzato; con gli stessi criteri possono essere aggiunti gli oneri relativi al finanziamento della fabbricazione, interna o presso terzi. Le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie sono iscritte : COSTO DI ACQUISTO OPPURE COSTO DI PRODUZIONE + Prezzo fatturato + IVA indetraibile + oneri accessori * - sconti commerciali * Gli oneri accessori si riferiscono a spese di trasporto, di collaudo, di montaggio, di intermediazione, ecc. costi direttamente imputabili al bene può comprendere anche: costi indiretti, per la quota ragionevolmente imputabile, sostenuti nel periodo di fabbricazione fino al momento in cui il bene può essere utilizzato possono essere aggiunti anche: oneri finanziari legati alla produzione sostenuti nel periodo di fabbricazione
7 Ammortamento (art comma 2) Il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione. Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e dei coefficienti applicati devono essere motivate nella nota integrativa. L ammortamento deve essere effettuato solo ai beni aventi vita limitata ; ne discende che non tutte le immobilizzazioni sono soggette ad ammortamento. Ad esempio, non sono soggette ad ammortamento i terreni e le opere d arte. L ammortamento si rileva con la seguente scrittura contabile: Ammortamento a Elemento patrimoniale di durata definita X sistematicamente Immobilizzazioni a vita utile limitata (o di durata definita) devono essere ammortizzate: in ogni esercizio in funzione della loro residua possibilità di utilizzazione
8 Ammortamento(2) (art comma 2) SISTEMATICAMENTE Le immobilizzazioni devono essere ammortizzate in base a un piano di ammortamento prestabilito al momento di entrata in funzione del bene che stabilisca i criteri di ammortamento e le aliquote. Il piano di ammortamento definisce le modalità tramite le quali il costo ammortizzabile viene ripartito nel periodo di vita utile dell immobilizzazione; può essere a quote costanti, a quote crescenti e a quote decrescenti. IN OGNI ESERCIZIO L ammortamento deve essere effettuato sistematicamente in ogni esercizio, a prescindere dai risultati economici dell azienda (sia che l azienda rilevi un utile, sia che l azienda rilevi una perdita). L ammortamento è un procedimento di ripartizione di un costo pluriennale e non un processo di valutazione. RESIDUA POSSIBILITA DI UTILIZZAZIONE L espressione indica che nella definizione del piano di ammortamento è necessario tener conto della vita utile del bene (numero di anni in cui si effettua l ammortamento). La vita utile è stimata valutando sia il LOGORIO FISICO o consumo del bene che il DEPERIMENTO o superamento tecnologico del bene. La vita utile deve essere eguagliata al minore tra il periodo di consumo fisico e quello di obsolescenza tecnologica.
9 Esempio Nella predisposizione del piano di ammortamento di un immobilizzazione, è necessario conoscere i seguenti elementi: - il valore originario della immobilizzazione: 2.550; - il valore residuo dell immobilizzazione al termine della sua vita utile: 50; - la durata della vita utile: 5 anni. Piano a quote costanti q Vo Vn n Piano a quote costanti Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Valore originario Quota di ammortamento Fondo ammortamento Valore contabile netto
10 Esempio(2) Piano a quote crescenti e decrescenti Si determina dapprima un coefficiente K che successivamente si moltiplica per il numero degli anni di ammortamento in modo crescente o decrescente K Vo Vn n Piano a quote crescenti: q 1 = = 167 q 2 = = 333 q 3 = = 500 q 4 = = 667 q 5 = = 883 Piano a quote decrescenti: q 1 = = 833 q 2 = = 667 q 3 = = 500 q 4 = = 333 q 5 = = 167 Il codice prevede la possibilità di modifiche al piano di ammortamento riguardanti soltanto i criteri e i coefficienti di ammortamento applicati. Le modifiche devono essere motivate in nota integrativa.
11 Esempio(3) Piano a quote crescenti Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Valore originario Quota di ammortamento Fondo ammortamento Valore contabile netto Piano a quote decrescenti Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Valore originario Quota di ammortamento Fondo ammortamento Valore contabile netto
12 Il valore durevole di un immobilizzazione materiale e immateriale subisce una riduzione in presenza di fenomeni duraturi riguardanti: a)un imprevedibile logorio del bene; b)un imprevedibile deperimento del bene; c)un insufficiente capacità di ammortamento dell impresa. In realtà, i fenomeni a) e b) possono essere rilevati dall impresa mediante una modifica del piano di ammortamento, mentre l ipotesi c) può essere affrontata solo tramite una svalutazione. Svalutazione (art comma 3, parte prima) L'immobilizzazione che, alla data della chiusura dell'esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore rispetto al costo (come determinato nei punti 1 e 2), deve essere iscritta a tale minor valore. Questo valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata. Il valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali deve essere svalutato quando il valore contabile (costo storico fondo ammortamento) > valore durevole ossia quando il valore contabile non è più giustificato dal valore recuperabile del bene. In ottemperanza al principio della prudenza, non è possibile iscrivere le attività ad un valore contabile superiore rispetto a quello recuperabile.
13 Svalutazione(2) (art comma 3, parte prima) In pratica: Valore durevole o recuperabile è pari al maggiore tra Prezzo netto di vendita Valore d uso (determinato con metodi di valutazione) Quindi, se COSTO* >W** c è svalutazione durevole. Svalutazione a Immobilizzazione X Se COSTO* W** si può mantenere il valore del costo. * ovvero il valore contabile ** ovvero il valore economico
14 Svalutazione(3) (art comma 3, parte prima) In ipotesi di rilevazione di una svalutazione durevole, è necessario aggiornare il piano di ammortamento del bene svalutato. Negli anni successivi occorre verificare che i motivi che hanno prodotto la svalutazione continuino a persistere. Il codice, infatti, prevede che la svalutazione non può essere mantenuta nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata. Pertanto, occorre rilevare un ripristino di valore, nella misura massima della svalutazione precedentemente effettuata. Il costo di iscrizione rappresenta, infatti, un limite massimo oltre il quale il valore dell immobilizzazione non può essere contabilizzato. Il ripristino di valore non può mai sostanziarsi in una rivalutazione (rilevabile solo in presenza di deroghe per casi eccezionali e di leggi speciali). Immobilizzazione a Ripristino di valore X Con il ripristino di valore si iscrive il valore che l immobilizzazione avrebbe avuto, qualora la svalutazione non fosse mai stata effettuata (costo storico al netto degli ammortamenti previsti nel piano originario).
15 Immobilizzazioni immateriali (art. 2426) * La disciplina contabile dettata dal legislatore è analoga a quella prevista per le immobilizzazioni materiali (art punti 1, 2 e 3) a cui si rinvia. MATERIALI BENI IMMATERIALI di durata definita*: 1. brevetto industriale 2.diritti di utilizzazione delle opere dell ingegno 3. concessioni 4. licenze 5. marchi 6. diritti simili IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI FINANZIARIE ONERI PLURIENNALI AVVIAMENTO di durata indefinita 1. costi di impianto 2. costi di ampliamento 3. costi di ricerca 4. costi di sviluppo 5. costi di pubblicità 6. avviamento
16 Oneri pluriennali (art comma 5) Costi di impianto Costi di ampliamento Costi di ricerca di base oneri sostenuti nella fase pre-operativa (spese notarili di costituzione, costi per studi di settore preparatori, per ricerche di mercato, studio e predisposizione dell organizzazione, ecc.). oneri sostenuti per l accrescimento, la ristrutturazione o la riorganizzazione della capacità operativa esistente (costi per l avvio di una nuova rete commerciale, di un nuovo stabilimento produttivo, oneri per la ristrutturazione dell attività aziendale, ecc.). oneri sostenuti per l insieme di studi, esperimenti, indagini e ricerche che non hanno una finalità definita con precisione, ma che sono da considerarsi di utilità generica per l impresa. Costi di ricerca applicata oneri sostenuti per studi, esperimenti, indagini e ricerche finalizzati alla realizzazione di uno specifico prodotto o processo produttivo. Costi di sviluppo Costi di pubblicità oneri sostenuti per l applicazione dei risultati ottenuti dalla ricerca. oneri sostenuti per la promozione e la sponsorizzazione dei prodotti aziendali (funzionali al lancio di un nuovo prodotto).
17 Oneri pluriennali(2) (art comma 5) I costi di impianto e di ampliamento, i costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità aventi utilità pluriennale possono essere iscritti nell'attivo con il consenso del collegio sindacale e devono essere ammortizzati entro un periodo non superiore a cinque anni. Fino a che l'ammortamento non è completato possono essere distribuiti dividendi solo se residuano riserve disponibili sufficienti a coprire l'ammontare dei costi non ammortizzati. I costi pluriennali possono essere iscritti (vi è una facoltà per il raggiungimento della RVC e non un obbligo) nell attivo dello stato patrimoniale se si verificano due condizioni: 1) utilità pluriennale: i costi sostenuti devono produrre benefici economici durevoli per l impresa; 2) consenso dell organo di controllo collegio sindacale per le società non quotate società di revisione per le società quotate (D.Lgs. 58/1998) Conto economico Costi impianto Costi ampliamento Costi di R & S Costi di pubblicità Stato patrimoniale Costi impianto Costi ampliamento Costi di R & S Costi di pubblicità
18 Oneri pluriennali(3) (art comma 5) AMMORTAMENTO Se tali costi sono iscritti nell attivo dello stato patrimoniale, devono essere ammortizzati. L ammortamento deve essere effettuato sistematicamente, in ogni esercizio, secondo un piano di ammortamento appositamente predisposto in base alla residua possibilità di utilizzazione. Il legislatore, per timore che vengano effettuati periodi di ammortamento eccessivamente lunghi, ne limita la durata in un periodo massimo di cinque anni. DISTRIBUZIONE DIVIDENDI Ispirandosi al principio della prudenza, il legislatore stabilisce che fino a quando i costi in esame non sono completamente ammortizzati possono essere distribuiti dividendi solo se residuano riserve disponibili sufficienti a coprire il costo non ammortizzato esposto nello S.P. Una RISERVA è DISPONIBILE quando non esiste una specifica e chiara destinazione economica stabilita dalla legge, dallo statuto o dall assemblea dei soci. RISERVE NON DISPONIBILI (es. ris. legale, ris. stabilite da statuto, atto cost., assemblea) DISPONIBILI (es. ris. leg. per la parte che eccede il 20% del CS, ris. straor.) Art. 2430: in ogni esercizio deve essere accantonato almeno il 5% degli utili netti a riserva legale, fino a che questa non abbia raggiunto un quinto (20%) del cap. sociale.
19 Esempio Il candidato indichi l ammontare dei dividendi eventualmente distribuibili nelle seguenti ipotesi. CASO 1 Costi d impianto Stato Patrimoniale 31/12/n 100 Capitale sociale Riserva legale Riserva straordinaria Utile d esercizio In questo caso, la riserva legale raggiunge il 20% del capitale sociale, non rendendo obbligatorio l accantonamento dell utile di esercizio. Esiste inoltre una riserva disponibile (quella straordinaria) che copre per intero il costo di impianto non ancora ammortizzato. Pertanto l utile può essere totalmente distribuito. CASO 2 Stato Patrimoniale 31/12/n Costi d impianto 100 Capitale sociale Riserva legale Utile d esercizio In questo caso, la riserva legale raggiunge il 20% del capitale sociale, non rendendo obbligatorio l accantonamento dell utile di esercizio. Non esiste una riserva disponibile che copra il costo di impianto non ancora ammortizzato. Pertanto l utile non può essere distribuito.
20 Esempio(2) CASO 3 Costi d impianto CASO 4 Costi d impianto Stato Patrimoniale 31/12/n 100 Capitale sociale Riserva legale Riserva straordinaria Utile d esercizio Stato Patrimoniale 31/12/n 100 Capitale sociale Riserva legale Utile d esercizio In questo caso, la riserva legale non raggiunge il 20% del capitale sociale. Esiste inoltre una riserva disponibile (quella straordinaria) che copre per intero il costo di impianto non ancora ammortizzato. L utile d esercizio va accantonamento a riserva legale per 2,5 (5% x 50). Gli utili distribuibili ammontano così a 47,5 (50 5% x 50). In questo caso, la riserva legale non raggiunge il 20% del capitale sociale. Non Esiste inoltre una riserva disponibile (quella straordinaria) che copre per intero il costo di impianto non ancora ammortizzato. L utile d esercizio va assegnato a riserva legale per 7,5 (5% x 150). Il residuo va destinato a una riserva disponibile per un ammontare pari a 100, a copertura dei costi di impianto, e la parte residua, pari a 42,5, può essere di conseguenza distribuita ai soci.
21 Avviamento (art comma 6) L avviamento è il maggior valore di un azienda in funzionamento rispetto a un azienda con caratteristiche analoghe, ma costituita ex novo, derivante dal complesso di attività immateriali non contabilizzate in bilancio che contribuiscono a incrementarne il valore (rapporti consolidati con i fornitori e con i clienti, personale addestrato, immagine, prestigio, ecc.). L avviamento è il maggior valore del capitale economico (W) rispetto al patrimonio netto rettificato (K = patrimonio netto contabile espresso a valori correnti). dove: W CN da cui si ricava che: W CN rett. patrimoniali K' valore economico delle azioni acquistate patrimonio netto rettificato AVVIAMENTO patrimonio netto della società acquisita sono rettifiche alle attività e passività patrimoniali per riesprimerle ai valori correnti rett. patrimoniali AVVIAMENTO W K' valore dei beni immateriali non contabilizzati (capitale umano, marchi, ecc.)
22 Iscrizione (art comma 6) L'avviamento può essere iscritto nell'attivo con il consenso del collegio sindacale, se acquisito a titolo oneroso, nei limiti del costo per esso sostenuto e deve essere ammortizzato entro un periodo di cinque anni. E tuttavia consentito ammortizzare sistematicamente l'avviamento in un periodo limitato di durata superiore, purché esso non superi la durata per l'utilizzazione di questo attivo e ne sia data adeguata motivazione nella nota integrativa. L avviamento può essere iscritto nell attivo dello stato patrimoniale (cioè, può essere capitalizzato) se esistono tre condizioni: è stato acquisito a titolo oneroso, vuol dire che è avvenuto un trasferimento (cessione, fusione, scissione, ecc.) di azienda o di un ramo aziendale; l avviamento iscritto in bilancio riguarda una società acquisita e non la società che redige il bilancio. Non è mai iscrivibile l avviamento interno, ma solo quello acquisito e pagato; è iscritto nei limiti del costo sostenuto, a prescindere dall effettivo valore dell avviamento la società può iscrivere al massimo il costo per esso sostenuto (prezzo pagato per l acquisizione); esiste il consenso dell organo di controllo collegio sindacale per le società non quotate società di revisione per le società quotate (D.Lgs. 58/1998)
23 Ammortamento (art comma 6) Se l avviamento è iscritto nell attivo di stato patrimoniale deve essere ammortizzato per un periodo non superiore a 5 anni. Il legislatore, infatti, afferma che l ammortamento può essere effettuato per un periodo limitato superiore a cinque anni purchè: è motivato in nota integrativa; è effettuato sistematicamente; la sua durata non superi la durata per l utilizzazione di questo attivo (durata degli elementi aziendali non contabilizzati che portano benefici economici all azienda). L avviamento è un bene immateriale di durata tendenzialmente indefinita e teoricamente ad utilizzazione limitata.
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