L economicità nelle Aziende di erogazione

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1 L economicità nelle Aziende di erogazione ECONOMICITA Concetto applicate alle imprese e traslabile alle aziende di erogazione dopo una revisione ed una reinterpretazione alla luce delle DIVERSE FINALITA e delle SPECIFICHE PECULIARITA. MACRO-ECONOMICITA ECONOMICITA ECONOMICITA DI GRUPPO ECONOMICITA AZIENDALE Le gestioni deficitarie, anche se ammissibili in determinate condizioni ed entro certi limiti, sono da considerare come delle eccezioni, nella normale tendenza al raggiungimento dell economicità aziendale (ONIDA, 1971). 1

2 ECONOMICITA È il criterio che consente di giudicare la convenienza ad intraprendere e continuare una attività Il giudizio viene espresso analizzando: IMPRESE AZIENDE DI EROGAZIONE CONDIZIONI NECESSARIE E SUFFICIENTI 1) EQUILIBRIO ECONOMICO D ESERCIZIO 2) ADEGUATA POTENZA FINANZIARIA CONDIZIONI NECESSARIE MA NON SUFFICIENTI QUALIFICANO UNA ECONOMICITA GIA VERIFICATA 3) EFFICIENZA 4) EFFICACIA NECESSARIE A ESPRIMERE GIUDIZIO SULL ESISTENZA STESSA DELL ECONOMICITA EQUILIBRIO ECONOMICO NELLE IMPRESE Attitudine della gestione a coprire, alle condizioni cui l azienda debba intendersi vincolata, gli oneri derivanti dall utilizzo dei fattori produttivi necessari per lo svolgimento dei processi operativi inerenti l attività istituzionale. Nelle imprese(pubbliche o private) si sintetizza con Ricavi Costi + Remunerazione congrua Remunerazione dei fattori produttivi in posizione contrattuale Remunerazione minimale dei fattori in posizione residuale Dipendenti Acquisto beni e servizi, ecc. Capitale netto = Patrimonio netto Nelle aziende di erogazione, e quindi anche nelle AA.PP., la relazione è diversa. 2

3 LA ECONOMICA DI UNA AZIENDA DI EROGAZIONE In un AZIENDA DI EROGAZIONE vi è la copresenza di PROCESSI EROGATIVI e DI SCAMBIO (vendita/acquisto) Fatti gestionali collegati a processi di scambio. COSTO Fatti gestionali collegati a processi erogativi. ONERE ALL ATTO DELL EFFETTIVA DISPONIBILITA (acquisto) DEI FATTORI PRODUTTIVI (a fecondità semplice o ripetuta) RICAVO ALL ATTO DELLA CONCESSIONE DI UNA CONTRIBUZIONECORRELATA AL PERSEGUIMENTO DELLA FINALITA ISTITUZIONALE PROVENTO ALL ATTO DELL OPERAZIONE DI SCAMBIOSUL MERCATO (vendita) DEL BENE O DEL SERVIZIO PRODOTTO ALL ATTO DELL OTTENIMENTO DI UNA CONTRIBUZIONEDA DESTINARE ALLA FINALITA ISTITUZIONALE LA ECONOMICA DI UNA AZIENDA DI EROGAZIONE 1) NON ESISTE LO SCOPO DI LUCRO 2) CAMBIANO I SOGGETTI PATRINOMIO NETTO SOGGETTO ECONOMICO STRUMENTALE ALLA PERSEGUE LA FINALITA ISTITUZIONALE La remunerazionedi chi ha conferito il patrimonio nell azienda di erogazione risiede nella soddisfazione DIRETTA dei bisogni a cui è asservita la finalità istituzionale dell Ente NECESSITA DI INDAGARE SUI LIVELLI DI EFFICIENZA ED EFFICACIA 3

4 EQUILIBRIO ECONOMICO NELLE AZIENDE DI EROGAZIONE AFFINCHE L AZIENDA DI EROGAZIONE VIVA DUREVOLMENTE IN EQUILIBRIO SI DEVE VERIFICARE LA SEGUENTE CONDIZIONE PROVENTI + RICAVI = ONERI + COSTI QUESTA CONDIZIONE VA INTESA: 1) IN RIFERIMENTO ALL INTERA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E NON ALLA SINGOLA ATTIVITA. Vi potrebbero essere attività redditizie che consentono lo svolgimento di attività non redditizie ma, comunque, rientranti nella finalità istituzionale. 2) COME NECESSARIA MA NON SUFFICIENTE AD ESPRIMERE UN GIUDIZIO POSITIVO DI ECONOMICITA. Si deve comunque perseguire la finalità istituzionale. 3) IN UN OTTICA DI MEDIO PERIODO: TENDENZIALE. Oscillazioni di breve periodo intorno al pareggio possono considerarsi fisiologiche. (Genesi41,2-4:Ilsognodelle7vacchegrasseedelle7vacchemagre) SIGNIFICATIVITA DEL RISULTATO ECONOMICO PROVENTI + RICAVI ONERI + COSTI Se Proventi < Oneri stabilmente LESIONE DEL PATRINOMIO NETTO DISAVANZO ECONIMICO Compromissione di perseguire le finalità istituzionali in futuro: a) Ridurre i costi ANALISI DI EFFICIENZA b) Aumentare i proventi LIMITI ESOGENI(normativi, sociali, politici) Se Proventi > Oneri stabilmente AVANZO ECONOMICO RISPARMIO ( GUADAGNO o UTILE) Risorse sottratte al perseguimento della finalità istituzionale: a) Incremento qualitativo o quantitativo dei servizi ANALISI DELL EFFICACIA b) Decremento dei sacrifici richiesti COMPRESSIONE PROVENTI 4

5 COMPONENTI NEGATIVE e POSITIVE del REDDITO D ESERCIZIO I costi/oneri e i ricavi/proventi si intrecciano nel corso dell esercizio, ma, affinché assumano rilevanza per la determinazione del reddito riferito al periodo amministrativo considerato, devono essere di competenza. Nelle operazioni di SCABIO: Il ricavo è di competenza economico dell esercizio in cui è avvenuto lo scambio. Un costo è di competenza economica dell esercizio quando trova il correlativo ricavo o ragionevolmente non potrà più trovarlo. Nelle operazioni di EROGAZIONE: Un onere è di competenza economia dell esercizio in cui viene erogata la prestazione. Un provento è di competenza economica dell esercizio quando trova il correlativo costo/onere o ragionevolmente non potrà più trovarlo. LA ECONOMICA A CONFRONTO NELLE ATTIVITA COMMERCIALI (DI IMPRESA) MERCATO DI SCAMBIO FINALITA ISTITUZIONALE NELLE ATTIVITA EROGATIVE (NON COMMERCIALI) SI OTTENGONO RICAVI 1) QUANDO SI VENDE 2) QUANDO SI PRODUCE IL BENE O IL SERVIZIO 1) QUANDO SI EROGA 2) QUANDO SI PRODUCE IL BENE O IL SERVIZIO SI SOSTENGONO COSTI E ONERI SI SOSTENGONO LA PROGRAMMAZIONE NON E OBBLIGATORIA E VINCOLANTE INELUTTABILITA DELLA FUNZIONE AUTORIZZATIVA DELLA PROGRAMMAZIONE SI OTTENGONO COSTI E ONERI PROVENTI E RICAVI NELLA RAGIONEVOLE SPERANZA DI OTTENERE DEI RICAVI OBBLIGANDOSI PREVENTIVAMENTE A DESTINARLI ALLA FINALITA ISTITUZIONALE 5

6 EQUILIBRIO ECONOMICO NEL BREVE PERIODO Report form in una azienda di erogazione I RISULTATI INTERMEDI DEVONO ESSERE I PIU BASSI POSSIBILE Tende a Ø ORDINARIA CARATTERISTICA EXTRA CARATTERISTICA STRAORDI - NARIA TRIBUTARIA CONTO ECONOMICO SCALARE A)PROVENTI NETTI PER L ATTIVITA ISTITUZIONALE B) ONERI/COSTI ISTITUZIONALI A-B MARGINE DI ASSORBIMENTO C) ONERI/COSTI DI STRUTTURA A-B-C MARGINE OPERATIVO D) SALDO DELLA FINANZIARIA E) SALDO DELLA PATRIMONIALE E ACCESSORIA A-B-C±D±E RISULTATO DELLA ORDINARIA F) SALDO DELLA STRAORDINARIA A-B-C±D±E±F RISULTATO ECONOMICO LORDO G)IMPOSTE A-B-C±D±E±F-G RISULTATO ECONOMICO NETTO 1) Da economie terze pubbliche e private a) contributi volontari e obbligatori b) trasferimenti correnti c) da rendite 2) da corrispettivi 3) altri proventi/ricavi 1) Per materie di consumo e sussidiarie 2) Per variazione delle rimanenze 3) Per servizi, lavori e prestazioni 4) Per personale impiegato direttamente nel processo erogativo 5) Per ammortamento dei beni direttamente destinati all attività istituzionale; 6) Per trasferimenti a fondo perduto 7) Per altri oneri inerenti alla attività istituzionale 1) Per il personale amministrativo 2) Per gli organi istituzionali 3) Per ammortamenti ed accantonamenti vari 4) Per altre spese generali di struttura e di amministrazione IL MARGINE DI ASSORBIMENTO DEVE ESSERE IL PIU BASSO POSSIBILE (anche negativo), NEL RISPETTO DELL EQUIILIBRIO ECONOMICO CONTI ECONOMICI A CONFRONTO ORDINARIA CARATTERISTICA EXTRA CARATTERISTICA STRAORDI - NARIA TRIBUTARIA A)PROVENTI NETTI PER L ATTIVITA ISTITUZIONALE B) ONERI7COSTI ISTITUZIONALI A-B MARGINE DI ASSORBIMENTO C) ONERI/COSTI DI STRUTTURA A-B-C MARGINE OPERATIVO D) SALDO DELLA FINANZIARIA E) SALDO DELLA PATRIMONIALE E ACCESSORIA A-B-C±D±E RISULTATO DELLA ORDINARIA F) SALDO DELLA STRAORDINARIA A-B-C±D±E±F RISULTATO ECONOMICO LORDO G)IMPOSTE A-B-C±D±E±F-G RISULTATO ECONOMICO NETTO A B ??? 700??? 750??????

7 ADEGUATA POTENZA FINANZIARIA CAPACITA DI COPRIRE CONTINUAMENTE, PIENAMENTE E CONVENIENTEMENTEIL FABBISOGNO FINANZIARIODOVUTO AL FISIOLOGICO SFASAMENTO FRA LA DINAMICA DELLE ENTRATE E LA DINAMICA DELLE USCITE FABBISOGNO FINANZIARIO RICHIESTO FABBISOGNO FINANZIARIO CONCRETAMENTE FRONTEGGIABILE STESSA MODALITA DI CALCOLO UTILIZZATA PER LA IMPRESE F.F t = ΣUl ΣEr t t F.F. INVESTIMENTI FONDI DI LORDI IN RETTIFICA = - - ATTESA DI E FONDI REALIZZO RISCHI RISERVE E UTILI COME SI MISURA IL LIVELLO DI ECONOMICITA? VERIFICARTE LE CONDIZIONI NECESSARIE, MA NON SUFFICIENTI, DI 1) EQUILIBRIO ECONOMICO D ESERCIZIO 2) ADEGUATA POTENZA FINANZIARIA documenti contabili L economicità va interpretata in un analisi di interrelazione con EFFICIENZA EFFICACIA Cioè con tutte le informazioni quantitative e qualitative volte ad indagare sui rapporti Risultato Fattore produttivo Risultato Obiettivo 7

8 STRUMENTI PER VALUTARE L EFFICIENZA E L EFFICACIA INDICATORI quozienti o differenziali finanziari o economico-patrimoniali particolari o generali ANALISI DEI COSTI IN BASE all imputabilità alla variabilità CENTRI DI COSTO CONFIGURAZIONI DI COSTO BREAK-EVEN ANALYSIS COSTI UNITARI GRIGLIE DI VALUTAZIONE, TEST, SONDAGGI, ANALISI DELLA QUALITA, RILEVAZIONI EXTRACONTABILI, STATISTICHE, CARTA DEI SERVIZI, ECC. SISTEMA DI REPORTING Rinvio al corso di Programmazione e controllo Efficienza versus efficacia Efficacia AREA DELL EFFICACIA INSOSTENIBILE AREA DELL EQUILIBRIO ECONOMICO DURATURO Inefficienza Efficienza AREA DELLO SPRECO AREA DELL EFFICIENZA INUTILE Inefficacia 8

9 L APPLICAZIONE DELLE TECNICHE DELL ECONOMIA AZIENDALE ALLE AZIENDE DI EROGAZIONE CONSENTE DI FORNIRE INFORMAZIONI CHE DEVONO ESSERE DIVERSAMENTE INTERPRETATE RISPETTO A QUELLE TRAIBILI DALLE MEDESIME TECNICHE APPLICATE ALLE IMPRESE AZIENDE DI PRODUZIONE PER IL MERCATO c.d. IMPRESE AZIENDE DI PRODUZIONE PER L EROGAZIONE c.d. Aziende non profit 9

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