PROTOCOLLO PER LA CONTENZIONE E LA PREVENZIONE DELLE CADUTE ACCIDENTALI

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1 PROTOCOLLO PER LA CONTENZIONE E LA PREVENZIONE DELLE CADUTE ACCIDENTALI L obiettivo principale di una rivalutazione della pratica della contenzione è volto a ridurre il ricorso sebbene ciò non si prospetti né immediato né facile, poiché richiede uno sforzo non indifferente e dei cambiamenti culturali, organizzativi e professionali notevoli e che coinvolgono tuta l organizzazione. In letteratura sono riportati alcuni esempi di assistenza senza contenzione all interno di contesti residenziali mentre vi sono scarse informazioni rispetto ai setting per acuti. La contenzione è: Qualsiasi atto sanitario assistenziale che utilizza con o senza consenso della persona o dei famigliari mezzi fisici o meccanici applicati al corpo o allo spazio circostante la persona per limitarne i movimenti. La persona anziana necessita di assistenza globale e soprattutto orientata al recupero delle sue potenzialità residue e ciò può essere garantito solo grazie a un percorso assistenziale in ottica riabilitativa. ASPETTI GIURDICI E ETICI SULLA CONTENZIONE FISICA Principio di inviolabilità della libertà personale (art. 13 della costituzione Italiana). Consenso all atto terapeutico (art. 32 Costituzione Italiana) Chiunque abusa di mezzi di contenzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità per ragione di educazione, cura o vigilanza, ovvero per l esercizio di una professione, è punibile, se dal fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo o nella mente ( ), (art. 571 Codice penale). L infermiere si adopera affinché il ricorso alla contenzione fisica e farmacologica sia evento straordinario e motivato, e non metodica abituale di accudimento. Considera la contenzione una scelta condivisibile quando vi si configura l interesse della persona e inaccettabile quando sia una implicita risposta alle necessità istituzionali (art Codice deontologico infermieristico). Qualsiasi trattamento sanitario deve attuarsi su base volontaria e deve comunque avvenire nel rispetto della dignità dell uomo (Costituzione Italiana). E indispensabile un valido consenso al trattamento che deve essere finalizzato al BENE del soggetto. Le uniche ipotesi che consentono giuridicamente e deontologicamente l attuazione di interventi diagnostici o terapeutici senza il consenso dell interessato sono il trattamento sanitario e il ricorso ad uno stato di necessità (codice deontologico medico). L uso non giustificato dei mezzi di contenzione potrebbe anche tradursi in accusa di aggressione e violenza (art. 610 Codice penale). Va ricordato che se ricorrono gli estremi dello stato di necessità (art. 54 Codice penale), la misura di contenzione (sempre proporzionale al pericolo attuale di un danno grave non altrimenti evitabile) non solo può, ma deve essere applicata se non si vuole incorrere nel reato di abbandono di incapaci (art 591 Codice penale). 1

2 CONTENZIONE: QUANDO? Motivi giustificati di contenzione per tutti i pazienti: Situazioni di emergenza Auto ed eterolesionismo Protezione di presidi medicali Quando è in pericolo la sicurezza del paziente Stato d incoscienza o di ebrezza Periodo pre e post sedazione Trasporto con barella Mantenimento del corretto allineamento posturale in soggetti con deficit psicomotorio CONTENZIONE: USO IMPROPRIO Vagabondaggio senza rischio caduta Agitazione psicomotoria senza spunti violenti (affaccendamento finalistico) Errori grossolani di giudizio dovuti a demenza Difficoltà alla deambulazione in assenza di elevato rischio caduta Necessità di posture particolari COMPLICANZE: Morte Cadute e ferite (contratture, abrasioni) Aumento dell agitazione Incontinenza Piaghe da decubito Depressione, ansia Comportamento regressivo Anoressia (malnutrizione e disidratazione) Osteoporosi SONO MEZZI DI CONTENZIONE: Corpetti Bende per polsi e caviglie Cinghie Lenzuola per contenere Vesti complete Sedie con piano di appoggio Spondine e reti per letto LA PROTESIZZAZIONE AMBIENTALE: L approccio protesico mira alla creazione di un ambiente che sappia adattarsi alla malattia, in modo da sostenere e valorizzare le capacità funzionali residue dell individuo. Ciò comporta: 2

3 Eliminazione delle fonti di pericolo Semplificazione dell ambiente Assicurare perimetri sicuri e percorsi circolari Evitare o ridurre al minimo i cambiamenti Favorire l orientamento (indicazioni, oggetti personali) Illuminazione Evitare rumori disturbanti Realizzare un atmosfera domestica Utilizzare materiali antiriflesso, antisdrucciolo, antirumore LAVORO DI EQUIPE: Gli operatori assistenziali devono essere istruiti per poter osservare ogni dettaglio (gesti, ritualità, parole, eventi scatenanti) che possa aiutare a decifrare il comportamento di un anziano. Per cui devono: Predisporre risposte coerenti non coercitive Saper comunicare correttamente ciò che osservano agli altri operatori assistenziali Organizzare l assistenza in modo da avere sempre sotto controllo la situazione dell anziano Assumersi la responsabilità nell applicazione dei mezzi di contenzione Rimuovere le applicazioni improprie Valutare strategie alternative adatte al singolo paziente Verificare quotidianamente la corretta indicazione e applicazione. OBIETTIVO: Ridurre l utilizzo della contenzione fisica al solo evento straordinario e motivato e non come metodica di accudimento. SCOPO: Tutela della salute e dell integrità della persona. INDICAZIONI ALLA CONTENZIONE: L intervento contenitivo deve essere considerato alla stregua di qualsiasi intervento terapeutico. La decisione di utilizzare i mezzi di contenzione o tutela deve essere riportata in cartella clinica e, dopo l U.O.I., anche nel P.A.I. e nel P.T.R. La prescrizione è competenza del medico; in situazione d emergenza in sua assenza, l IP può decidere di applicare la contenzione. Il ricorso alla contenzione deve essere limitato a circostanze eccezionali. MODALITA DI PRESCRIZIONE: Motivazione: le circostanze eccezionali sono l unico elemento da considerare per decidere di contenere un paziente. Tipo: la scelta del tipo di contenzione presuppone la conoscenza delle principali caratteristiche e la corretta tecnica di applicazione. 3

4 Durata: la contenzione deve essere limitata nel tempo; la prescrizione deve indicare il termine dell intervento contenitivo o della rivalutazione della sua necessità, comunque non deve superare il mese dall ultima valutazione. SCHEDA CONTENZIONE: MODALITA DI ATTUAZIONE: L operatore deve avere a disposizione una prescrizione La prescrizione (scheda) deve contenere : 1. MOTIVAZIONE 2. MEZZO 3. SEDE 4. DURATA In situazioni straordinarie l operatore decide autonomamente dopo accurata valutazione e per il minor tempo possibile. La scheda utilizzata è: Mod Registrazione contenzione. Durante il periodo della contenzione è necessario: Controllo periodico (o in base della necessità) del paziente. Garantire sempre al paziente sicurezza, comfort e dignità, idratazione. Rivalutare la necessità della contenzione qualora non sussista più la motivazione che l ha determinata. Garantire al paziente la possibilità di movimento per non meno di dieci minuti ogni due ore Controllo periodico (ogni 3-4 ore) per eventuale comparsa di abrasioni o decubiti dovuta alla contenzione. La contenzione non può essere imposta per più di dieci ore consecutive, salvo che non lo richiedano le condizioni dell ospite. COMPLICANZE: Morte Cadute e ferite (contratture, abrasioni) Aumento dell agitazione Incontinenza Piaghe da decubito Depressione, ansia Comportamento regressivo Anoressia (malnutrizione e disidratazione) Osteoporosi INEFFICACIA DELLA CONTENZIONE IN GERIATRIA: Molti studi retrospettivi e review testimoniano non solo l inefficacia, ma anche la responsabilità diretta o indiretta di lesioni o di morte: NON CONTROLLA LO STATO CONFUSIONALE, anzi lo peggiora: infatti alla sua sospensione cala anche il ricorso a psicofarmaci. 4

5 NON PREVIENE LE CADUTE: la sospensione dei mezzi di contenzione riduce del 30% le cadute. AUMENTA I DANNI DA CADUTA: senza la contenzione aumentano le cadute senza conseguenze, resta invariato quello di cadute con conseguenze gravi. INCREMENTA LA MORTALITA (60%) NON RIDUCE I TEMPI DI ASSISTENZA, né aumenta l efficienza dello staff assistenziale. REGISTRAZIONI: Cartella clinica Mod scheda contenzione compilata dal medico Piano di assistenza individuale Piano terapeutico riabilitativo 5

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