Programmi di sanità pubblica orientati agli obiettivi di salute e basati su criteri di efficacia. Paolo D Argenio Firenze 21 Maggio 2008
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1 Programmi di sanità pubblica orientati agli obiettivi di salute e basati su criteri di efficacia Paolo D Argenio Firenze 21 Maggio 2008
2 Evidence Based Decisioni In clinica In sanità pubblica Basate su dati di fatto, prove, dimostrazioni Una strategia che lega esplicitamente le raccomandazioni per la pratica clinica e per la sanità pubblica alle prove scientifiche che ne dimostrano l efficacia nel mondo reale.
3 Sanità Pubblica La scienza e l arte di prevenire le malattie, prolungare la vita e promuovere la salute attraverso azioni sociali organizzate: Politiche Piani Programmi Progetti Servizi. Commission of Inquiry: Public Health in England (Acheson report). 1988
4 Il modo migliore per raccogliere una dimostrazione: trial randomizzato controllato pazienti che ricevono l intervento Intervento A Misure prima Misure dopo Intervento B pazienti che ricevono l intervento
5 Intervento della Sanità Pubblica, a livello di: Sistema Prevenzione Primaria Secondaria Terziaria Divieto fumo Statine gratis Sostituti per CDV disponibili Comunità Campagne info Sale iodato PACE: esercizio per artrosi Individuale Vaccino HPV Pap Test Riabilitazione CV Post - Infarto
6 EBP: 2 situazioni Quando bisogna decidere cosa fare Quando bisogna capire (e dimostrare) cosa si sta facendo, per Render conto (trasparenza) Motivare i partecipanti e collaboratori Valorizzare quello che si fa Avere un idea dei risultati
7 1. Sanità Pubblica Evidence Based Lo sviluppo, la realizzazione e la valutazione di strategie e programmi efficaci in salute pubblica attraverso l applicazione del ragionamento scientifico, incluso l uso sistematico di dati, sistemi d informazione e uso appropriato di modelli di pianificazione Brownson, 1999 Culturalmente e metodologicamente la EBPH è simile alla EBM, ma..
8 2. La Valutazione Pratica La raccolta sistematica di informazione sulle attività, caratteristiche risultati di programmi, personale, e prodotti affinché sia usata da ben individuate persone, per ridurre le incertezze, migliorare l efficacia e prendere decisioni su che cosa quei programmi, quel personale o quei prodotti stanno facendo e che cosa stanno modificando
9 Quesiti cui la Valutazione Risponde Che cosa avete fatto? Lo avete fatto bene? Quanto bene? Quanto avete fatto? Quanto siete stati efficaci?
10 Vantaggi della Valutazione Pratica Riduce le incertezze Mostra senso di responsabilità e Volontà di dar di conto ai diretti interessati Migliora l uso delle risorse e il funzionamento Fornisce al personale l opportunità di apprendere qualcosa che riguarda proprio il loro programma
11 Valutazione Pratica dei Programmi di Sanità Pubblica Coinvolgere i diretti interessati Utilizzare e condividere le lezioni apprese Descrivere il programma Giustificare le conclusioni Rilevare dati affidabili Disegnare la Valutazione
12 Differenza tra valutazione scientifica e valutazione pratica Scopo Metodo Ricerca Scientifica Testare Ipotesi Ambiente Controllato Valutazione Pratica Migliorare programma e pratica Sensibile al contesto Statistica Sofisticata Semplice
13 Intesa Stato Regioni 23 marzo 2005: Piano Nazionale della Prevenzione A. Rischio cardiovascolare Diffusione carta del rischio cardiovascolare Prevenzione dell obesità Disease management del diabete Prevenzione delle recidive degli accidenti cardiovascolari B. Cancro Attuazione dello screening per il cancro della mammella Attuazione dello screening per il cancro della cervice uterina Attuazione dello screening per il cancro del colon retto C. Incidenti Prevenzione degli infortuni sul lavoro Prevenzione degli incidenti stradali Prevenzione degli incidenti domestici D. Vaccinazioni Costruzione della gestione informatizzata delle anagrafi vaccinali Miglioramento dell offerta vaccinale a gruppi di popolazione vulnerabile Miglioramento della qualità dell offerta vaccinale
14 Le Sfide e le Opportunità Indirizzi efficacia e base scientifica Inter-settorialit settorialità Inter-disciplinariet disciplinarietà Continuità assistenziale Coordinamento Progettazione Sostegno Valutazione Interazione Istituzionale
15 Cosa non ha funzionato Fase Inerziale: Incertezza sulla efficacia delle misure lentezza dei processi decisionali incomprensione delle potenzialità del metodo di lavoro Insufficiente coinvolgimento delle aziende Mancata previsione dei meccanismi di finanziamento Rischio di mancata attuazione in alcuni casi
16 Cosa ha funzionato Lo sforzo concettuale La diffusione della tecnica di gestione per progetti La rete e gli staff dedicati La sinergia tra partnership istituzionale e partnership professionale Il coordinamento e il metodo di valutazione La ricerca delle coerenze e l integrazione delle azioni La formazione
17 Futuro del Piano Accordo Stato Regioni su linee progettuali prioritarie (Marzo) Richiesta al Ministro della Salute Decisione del Ministro e degli Assessori Regionali (Luglio) Intesa Stato Regioni su obiettivi di piano 2007 (Agosto) Designazione membri regionali del gruppo di lavoro (Settembre) Costituzione gruppo di lavoro misto Incontro PMG (Ottobre) : 2008 un anno per prendere fiato! Intesa Stato Regioni 26 Marzo 2008 Proroga del PNP nel 2008 Recepimento Avanzamento 2007 Cronogrammi 2008 NUOVO PNP
18 Revisione Livelli Essenziali di Assistenza
19 Scopo della revisione Colmare l insufficienza di contenuto e di logica, senza modificare l impianto dei LEA Modificare le classi di prestazioni LEA- ASC, aggiungendo, con prudenza, tenendo conto dei costi, interventi che: Già oggi funzionano delle aziende migliori Sono inclusi nel Piano Nazionale della Prevenzione o in altri importanti atti di indirizzo.
20 Colmare le carenze di contenuto La sorveglianza di sanità pubblica non ha dignità di prestazione o di servizio E assente la prevenzione delle malattie croniche e dei rischi comportamentali Non è declinata la prevenzione nutrizionale E assente la prevenzione degli incidenti Non si tiene conto di gruppi di popolazione vulnerabile e delle diseguaglianze sociali Sono presenti certificazioni, idoneità e autorizzazioni che molte regioni hanno abolito
21 Colmare le carenze di Logica Domanda disposizione normativa, richiesta di istituzioni e cittadini o iniziativa dei servizi per ridurre rischi per la salute Beneficiario collettività: riduzione rischi ambientali, infettivi, occupazionali, comportamentali, e/o aumento delle difese della popolazione. Modalità di Realizzazione programmi organizzati: con obiettivi misurabili, procedure e metodi, sistemi informativi per valutare l attuazione e i risultati. Misura popolazione coperta / popolazione non coperta Modelli organizzativi intersettoriali e interdisciplinari
22 Schema e terminologia Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica Aree di intervento Programmi, Interventi Componenti del Programma Prestazioni, Azioni
23 Aree di intervento A B C D E F G H Sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e parassitarie, inclusi i programmi vaccinali. Tutela della salute e della sicurezza negli ambienti aperti e confinati Sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Igiene e Sicurezza degli alimenti e tutela dei consumatori. Vigilanza e controllo degli allevamenti e delle produzioni zootecniche, igiene urbana veterinaria. Sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche, incluso la promozione di stili di vita sani e gli screening oncologici Sorveglianza e prevenzione nutrizionale Valutazione medico legale degli stati di disabilità e per finalità pubbliche.
24 Visione Per affrontare i problemi di salute attuali, la ASL offre programmi di sanità pubblica efficaci, basati sulla scienza (linee guida), condotti da professionisti ben addestrati (formazione), secondo standard di qualità controllati (accreditamento), con risultati regolarmente misurati e valutati (indicatori e sorveglianza).
25 Programmi Attività Sorveglianza Nutrizionale Prevenzione nutrizionale per stili di vita sani Educazione/ counseling nutrizionale su gruppi a rischio Capitolati d appalto per la qualità delle mense Componenti del Programma - Rilievi stato nutrizionale popolazione - Raccolta dati stili di vita popolazione -Comunicazione - Interventi o campagne informative alla popolazione generale per stili di vita sani; - Promozione allattamento al seno e corretta alimentazione complementare; - Attività educative su nutrizione ed educazione motoria in età scolare; - Counseling alle famiglie per la prevenzione dell obesità infantile - Consulenza dietetica in spazi dedicati ai giovani - Counseling per prevenire l obesità nei soggetti in disassuefazione da fumo - Promozione stili di vita salutari diretti a gruppi target con MMG e PLS - Tavoli di confronto con i settori Scuola e Aziende di Ristorazione - Linee di indirizzo per qualità nutrizionale nei capitolati Prestazioni Comunicazione alla popolazione ed ai soggetti istituzionali Formazione Informazione Formazione Informazione Counseling Consulenza nell ambito di programmi interistituzionali
26 Programmi / Attività Componenti del Programma Prestazioni Interventi sui servizi di refezione scolastica e di mensa nei posti di lavoro, per favorire scelte alimentari corrette - Formazione operatori ristorazione collettiva su sicurezza nutrizionale nell alimentazione - Linee di indirizzo per consumo di alimenti salutari nelle mense scolastiche ed aziendali Formazione Informazione Indagini sulla qualità nutrizionale dei menù di strutture sanitarie e socioassistenziali Valutazione ristorazione collettiva (mense scolastiche) Incentivazione della qualità nutrizionale negli esercizi di somministrazione di alimenti -Valutazione della adeguatezza nutrizionale dei menù - Proposte di miglioramento in adesione ai fabbisogni rilevati - Valutazione adeguatezza menu mense scolastiche ed aziendali - Valutazione materie prime utilizzate -Sperimentazione di certificazione di qualità per pubblici esercizi Controlli Consulenza nutrizionale Controlli Consulenza nutrizionale Consulenza nell ambito di programmi interistituzionali
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