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2 1. PREMESSA CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE QUADRO DI RIFERIMENTO E FINALITA INFLUENZA DELLA VARIANTE SU AREE SENSIBILI E SUL PIANO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL FIUME TAGLIAMENTO DESCRIZIONE DELLA VARIANTE Estratto Zonizzazione PRGC VIGENTE ESTRATTO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VIGENTI ESTRATTO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE MODIFICATE COMPATIBILITA CON LO STUDIO GEOLOGICO ALLEGATO ALLA VARIANTE GENERALE STUDIO IDROGEOLOGICO CARATTERIZZAZIONE GEOLITOLOGICA CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA DELL AREA CONCLUSIONI ALLEGATI CARTOGRAFICI GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 1

3 1. PREMESSA Il presente elaborato è stato redatto in attuazione all art.9bis della Legge regionale 9 maggio 1988, n. 27, Norme sull'osservanza delle disposizioni sismiche ed attuazione dell' articolo 20 della legge 10 dicembre 1981, allo scopo di evidenziare la compatibilità fra le previsioni della Variante n.66 al PRGC del Comune di Codroipo e le condizioni geologiche del territorio. Come previsto dal comma 2 dell art.9bis il presente elaborato è stato corredato da idonea cartografia in cui sono state considerate le eventuali situazioni di pericolo e la destinazione ammissibile delle aree. Nel caso in oggetto si tratta di una variante al PRGC del Comune di Codroipo finalizzata a modificare le NTA del PRGC relative alla Zona D4 in modo che le modalità di estrazione e di recupero ambientale siano compatibili con il progetto di coltivazione e di recupero ambientale dell area recentemente proposto dalla società esercente la cava (procedura di screening avviata in data 10/07/2013). Mediante la variante vengono modificate unicamente le NTA relative alla zona D4, il cui perimetro rimane inalterato, senza interessare nuove aree. La presente relazione che fa parte integrante della documentazione di variante, è stata redatta con riferimento ai contenuti di cui all art. 9bis comma 1 e 2, per consentire all autorità competente di verificare se la variante n. 66 possa ritenersi compatibile con le condizioni geologiche del territorio, ai sensi degli art.10 e 11 della Legge regionale 9 maggio 1988, n. 27. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 2

4 2. CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE In riferimento ai criteri per il rilascio del parere geologico di compatibilità, di cui all art. 10 e 11 della Legge regionale 9 maggio 1988, n. 27, la variante viene di seguito descritta analizzando in particolare: - la compatibilità delle previsioni della Variante n.66 con i contenuti dello Studio Geologico allegato all attuale Variante Generale di PRGC; - in quale misura la variazione delle NTA è compatibile con condizioni geologiche del territorio; - la pertinenza tra la variazione delle NTA proposta e la situazione idraulica ed idrogeologica del territorio. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 3

5 2.1 QUADRO DI RIFERIMENTO E FINALITA La variante interessa le NTA della Zona omogenea D4 costituita dai lotti interessati da attività estrattive in esercizio. La Zona omogenea D4 è stata definita in ragione della presenza della cava di ghiaia denominata Parussini sita il località Casale Loreto. La cava è del tipo a fossa, con un approfondimento medio di 6.50 metri dal piano campagna, con prelievo di inerti ghiaiosi - sabbiosi, calcarei, nell'ambito di coltri alluvionali sciolte. La variante è finalizzata a modificare le NTA relative alla Zona D4 per attività estrattive in modo che il progetto di coltivazione e di recupero ambientale della cava Parussini recentemente proposto dalla società esercente la cava (procedura di screening avviata in data 10/07/2013) sia conforme alla zonizzazione ed alla normativa urbanistica. Le variazioni alle norme tecniche che vengono introdotte allo scopo di: 1- Introdurre una deroga ai limiti di estrazione per la cava di ghiaia denominata Parussini sita il località Casale Loreto, considerato che la situazione idrogeologica in corrispondenza del sito estrattivo è del tutto particolare in quanto fortemente influenzata dalle acque di subalveo del fiume Tagliamento, molto prossimo all area di cava; 2- Subordinare l attività estrattiva svolta in deroga al recupero ambientale da realizzare con innalzamento del piano di fondo cava fino alla quota di m 50.0 slm. Mediante le modifiche alle NTA relative alla Zona D4, sarà possibile dar corso alla nuova proposta di riordino della cava esistente, contestuale al suo ampliamento, per mezzo del quale, oltre al riassetto ambientale dell intero contesto, si conta di dare continuità all intervento estrattivo. In particolare, i punti salienti dell intervento proposto sono di seguito riassunti: 1- Estrazione del materiale ghiaioso nell area di ampliamento fino alla quota di m 47.0 slm: Estrazione del materiale ghiaioso nell area di ampliamento fino alla quota di m 47.0 slm. Tale quota corrisponde a quella già definita nel progetto autorizzato; 2- Innalzamento del piano di fondo cava fino alla quota di m slm a Nord: L area di cava esistente già recuperata al riutilizzo agricolo sarà innalzata formando un piano inclinato, avente una pendenza del 3, caratterizzato da quote di m 50.5 a Nord e di 50.0 a Sud. Anche nell area di ampliamento l innalzamento sarà finalizzato alla formazione di due ampie aree sub-pianeggianti poste alla quota di m nel settore Nord e di m 50.0 nel settore Sud. Le due aree saranno raccordate da un piano a debole pendenza (2 ) parallelo al piano su cui si dispongono le acque sotterranee in caso di GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 4

6 massima escursione. Con il nuovo riassetto morfologico saranno del tutto scongiurati gli eventi di sommersione delle aree recuperate in quanto, la quota di m slm è superiore alla massima quota mai raggiunta storicamente dalla falda freatica. Per l innalzamento del piano di fondo cava fino alle quote definite per il riassetto morfologico sarà utilizzato in parte materiale derivante da scavi, definito terre e rocce, proveniente da siti esterni mediante la procedura del D.M. 161/12 o analoga procedura definita dal quadro normativo nazionale, ed in parte materiale fine limoso-sabbioso proveniente dall impianto di lavorazione della ghiaia. 3- Recupero delle aree di cava innalzate a prato stabile con presenza di alberi isolati e locali aree boscate: Le aree recuperate del piano di fondo cava innalzato fino alla quota di m nel settore Nord, saranno recuperate mediante al formazione di vaste aree a prato stabile. L aspetto paesaggistico di queste aree sarà arricchito mediante la piantagione di alberi isolati e di locali aree boscate. Le scapate perimetrali di raccordo tra il nuovo piano di recupero ed il piano campagna originale, caratterizzate da un modesto dislivello, di soli 2-3 metri, saranno caratterizzate da una doppia pendenza di 28 e di 15. Le aree boscate delle scarpate perimetrali e quelle localizzate del piano di fondo cava saranno entrambe realizzate mediante la formazione di aree boscate a latifoglie miste e salici. Pertanto, l approvazione della variante condiziona in senso positivo le possibilità di riqualificazione ambientale del sito. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 5

7 2.2 INFLUENZA DELLA VARIANTE SU AREE SENSIBILI E SUL PIANO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL FIUME TAGLIAMENTO Dal punto di vista della collocazione territoriale risulta che l ambito di intervento ricade al di fuori delle perimetrazioni delle aree naturali protette. L ambito più prossimo è quello dell ARIA n.8 del Tagliamento che, delimitata ad Est dell argine fluviale ricade ad una distanza di circa 150 metri dalla Zona D4. L ambito di tutela non verrà in alcun modo influenzato dalle modifiche proposte, anzi vi sarà una sicura ricaduta positiva in quanto la modifica proposta permetterà lo sviluppo di una progettazione esecutiva per il riassetto ambientale del sito estrattivo. Le altre zone vincolate sono quelle delle risorgive dello Stella, definite sia come Area di Reperimento che come Ambito SIC, le quali si collocano ad una distanza di circa 8 chilometri dall ambito estrattivo. L ambito cui corrisponde la zonizzazione D4 ricade al di fuori delle Aree Naturali protette. Il tratto considerato ricade al di fuori dell area di pertinenza fluviale definita dal Piano di Bacino del Fiume Tagliamento - Piano Stralcio per la Sicurezza Idraulica del Medio e Basso Corso approvato in via definitiva dal Comitato tecnico nella seduta del 6 febbraio 1997 e adottato dal Comitato Istituzionale nella seduta del 15 aprile Per quanto riguarda il bacino idrografico del Fiume Tagliamento questo Piano stralcio fa seguito al Piano stralcio per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del fiume Tagliamento (AdB, 1998) e alle Misure di salvaguardia finalizzate alla definizione della portata di rispetto (AdB, 2001). Il Piano stralcio per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del Tagliamento, che ha come fine la mitigazione del rischio nel corso di pianura del fiume, ha previsto una serie di interventi per mitigare la pericolosità del Fiume Tagliamento, riportando la perimetrazione delle aree pericolose e di quelle a rischio in un apposita cartografia. Così come si può constatare dalla figura riportata di seguito, l area oggetto di intervento non è compresa all interno di aree perimetrate a rischio idraulico. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 6

8 Il tratto dove è stato definito nel dettaglio il rischio idraulico tramite la cartografia di Piano inizia in prossimità dell abitato di Varmo, in sinistra idrografica, e di Camino al Tagliamento in destra. La sezione cartografica comprende la perimetrazione e classificazione delle aree in relazione alla pericolosità idraulica, le carte della pericolosità e del rischio geologico e la perimetrazione e classificazione delle aree in relazione alla pericolosità da valanga. Stabilito che la variante non determina problematiche di tipo ambientale nei confronti delle aree di tutela si può affermare, inoltre, che i problemi ambientali connessi con l attività estrattiva non sono in alcun modo riconducibili alla variante in oggetto la quale è piuttosto tendente a favorire la riqualificazione ambientale dell intero comprensorio interessato dall attività di cava. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 7

9 2.3 DESCRIZIONE DELLA VARIANTE La variante ha per oggetto: - la modifica delle NTA relative alla Zona D4. In particolare la modifica riguarda: 1- Introdurre una deroga ai limiti di estrazione per la cava di ghiaia denominata Parussini sita il località Casale Loreto, considerato che la situazione idrogeologica in corrispondenza del sito estrattivo è del tutto particolare in quanto fortemente influenzata dalle acque di subalveo del fiume Tagliamento, molto prossimo all area di cava. Mediante la deroga si consentirà che all interno della cava Parussini il piano di estrazione raggiunga il massimo approfondimento di m 47.0 slm. 2- Subordinare l attività estrattiva svolta in deroga al recupero ambientale da realizzare con innalzamento del piano di fondo cava fino alla quota di m 50.0 slm. Si riporta di seguito, in estratto, la cartografia con la Zonazione del PRGC vigente, le norme vigenti e le norme modificate. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 8

10 2.3.1 ESTRATTO ZONIZZAZIONE PRGC VIGENTE GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 9

11 2.3.2 ESTRATTO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VIGENTI Art Zona omogenea D E' costituita dalle aree destinate alle attività industriali, artigianali, estrattive e per produzioni speciali. Il P.R.G.C. distingue le seguenti sottozone: omissis 3) Zona omogenea D4 La zona omogenea D4 è costituita dai lotti interessati da attività estrattive in esercizio. In tale zona è consentita la coltivazione di cave per l'estrazione di inerti ghiaiosi e sabbiosi, nonché la dislocazione delle attrezzature tecnologiche pertinenti con detta attività; in questa zona il rilascio della concessione edilizia per ogni iniziativa di modifica e di ampliamento dell'area di intervento è subordinato all'autorizzazione della Direzione Regionale dell Ambiente. 247 La coltivazione dovrà effettuarsi entro l area autorizzata e definita dallo strumento urbanistico per una profondità massima di scavo di 47 mt s.l.m. e comunque a m 1,50 sopra il livello di massima escursione della falda freatica; le escavazioni dovranno essere condotte ad una distanza superiore a m 20 dal confine con la strada comunale (Pozzo - Valvasone) e ad una distanza superiore a m 20 dai tralicci dell elettrodotto di proprietà delle Ferrovie dello Stato; tutta 248 l area interessata dall intervento verrà recuperata, a fine coltivazione, a prato stabile (magredo) 249, riproponendo i temi del paesaggio tradizionale con la presenza di siepi ed aree boscate; le quote finali del ripristino dovranno garantire soluzioni di raccordo con l andamento morfologico naturale e con le quote del piano di campagna dei terreni circostanti; l attivazione avverrà per tre 250 lotti successivi: l ultimazione delle escavazioni nel lotto attivato consente di procedere all escavazione nel lotto successivo ed iniziare le opere di ripristino ambientale per la parte già escavata. 247 Modifica introdotta con la variante n.56 al PRGC (pubblicata sul BUR n.7 del ) 248 Modifica introdotta con la variante n.56 al PRGC (pubblicata sul BUR n.7 del ) 249 Modifica introdotta con la variante n.14 al PRGC (pubblicata sul BUR n.11 del ) 250 Modifica introdotta con la variante n.56 al PRGC in seguito a recepimento osservazioni/riserve (pubblicata sul BUR n.7 del ) GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 10

12 2.3.3 ESTRATTO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE MODIFICATE In neretto la modifica proposta alle norme di attuazione del PRGC. 3) Zona omogenea D4 NellLa zona omogenea D4 è costituita dai lotti interessati da attività estrattive in esercizio. In tale zona è consentita la coltivazione di cave per l'estrazione di inerti ghiaiosi e sabbiosi, nonché la dislocazione delle attrezzature tecnologiche pertinenti con detta attività. La coltivazione dovrà effettuarsi entro l area autorizzata e definita dallo strumento urbanistico per una profondità massima di scavo di 47 mt s.l.m. e comunque a m 1,50 sopra il livello di massima escursione della falda freatica; le escavazioni dovranno essere condotte ad una distanza superiore a m 20 dal confine con la strada comunale (Pozzo - Valvasone) e ad una distanza superiore a m 20 dai tralicci dell elettrodotto di proprietà delle Ferrovie dello Stato; l area interessata dall intervento verrà recuperata, a fine coltivazione, a prato stabile (magredo), riproponendo i temi del paesaggio tradizionale con la presenza di siepi ed aree boscate; le quote finali del ripristino dovranno garantire soluzioni di raccordo con l andamento morfologico naturale e con le quote del piano di campagna dei terreni circostanti; l attivazione avverrà per lotti successivi: l ultimazione delle escavazioni nel lotto attivato consente di procedere all escavazione nel lotto successivo ed iniziare le opere di ripristino ambientale per la parte già escavata. 3.1 Zona D4 Casale Loreto Nella zona D 4 di Casale Loreto, dove è ubicata la cava denominata Parussini, posta a Nord della strada comunale Valvasone-Pozzo, considerata la particolare ubicazione dell ambito estrattivo, prossimo all argine sinistro del fiume Tagliamento, dove l oscillazione della falda è fortemente influenzata dalle acque di sub-alveo del fiume Tagliamento, raggiungendo talora livelli assoluti rilevanti, normalmente seguiti da repentini abbassamenti, è consentita, con finalità di recupero ambientale, in deroga alla norma vigente su tutto il territorio comunale relativa al franco di m 1.50 sopra il livello di massima escursione della falda freatica, l estrazione del materiale ghiaioso fino alla quota di m 47.0 slm con la quota di recupero ambientale finale della cava a m 50 slm, quota che risulta superiore a quella di massimo innalzamento storicamente raggiunta dalla falda. La permeabilità del materiale utilizzato per l innalzamento dovrà garantire un tempo d infiltrazione verticale superiore alle 55 ore. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 11

13 2.4 COMPATIBILITA CON LO STUDIO GEOLOGICO ALLEGATO ALLA VARIANTE GENERALE Lo studio geologico allegato alla vigente variante generale n. 22 del Comune di Codroipo, ha analizzato nel dettaglio le problematiche geologiche del territorio elaborando anche una cartografia di riferimento. La cartografia geologica è servita individuare le problematiche geologiche definendo in prima approssimazione la natura del sottosuolo, e le sue caratteristiche geologico-tecniche, la presenza della falda, l individuazione di aree esondabili o con particolari problematiche di rischio naturale. Nella cartografia geologica la natura geolitologica del sottosuolo è stata distinta con riferimento alle seguenti classificazioni: - alluvioni sabbioso limose recenti; - alluvioni ghiaiose recenti; - bassure di risorgiva; - alluvioni ghiaiose miste a sabbia nella zona di risorgiva (non ferrettizzate); - alluvioni ferrettizzate prevalentemente ghiaiose dell Alta pianura. Analizzando la cartografia la zona di intervento ricade in ambito di alluvioni ghiaiose recenti. La carta delle caratteristiche litologico tecniche del sottosuolo e dei punti di indagine ha individuato le seguenti classificazioni: - GSm- Ghiaie e sabbie limo-argillose; - GMS- Ghiaie e sabbie con limo e argilla. L ambito interessato ricade in Zona GSm- Ghiaie e sabbie limo-argillose La carta idrogeologica allegata allo studio geologico della Variante generale del PRGC ha distinto: - le aree con falda a profondità > di 10 m dal p.c.; - le aree con falda fra 5 e 10 m dal p.c.; - le aree con falda fra 2 e 5 m dal p.c.; - le aree con falda fra 0 e 2 m dal p.c.; - aree poste a sud della linea delle risorgive con falda fra 0 e 2 m dal p.c.; L area di intervento ricade nell area con falda fra 2 e 5 m dal p.c. Nella carta della Zonizzazione geologico tecnica e dei rischi naturali sono state individuate le seguenti classificazioni: - Zone Z3; - Zone Z4; GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 12

14 - Zone esondabili del F. Tagliamento; - Zone esondabili del T.Corno con lama d acqua compresa tra 30 cm e 50 cm; - Zone esondabili del T.Corno con lama d acqua inferiore ai 30 cm; L ambito di intervento ricade in zona Z3, al di fuori di zone di esondazione. Secondo lo studio geologico allegato alla Variante generale del PRGC, nelle Zone Z3 al di sotto del piano campagna si rileva la presenza di sedimenti ghiaioso sabbiosi densi o mediamente densi e sono quindi dei buoni terreni di fondazione. Per quanto riguarda l edificabilità in queste zone non sussistono limitazioni particolari di natura geologica si raccomanda comunque prima dell ubicazione delle singole opere, soprattutto per quelle più impegnative, di effettuare un indagine geologica di superficie seguita eventualmente da un indagine geotecnica puntuale finalizzata ad individuare la potenza del terreno superficiale avente caratteristiche geotecniche scadenti e la posizione delle falda al fine di ben valutare i suoi effetti negativi sulle opere di fondazione e sull incremento sismico locale. In linea generale non emergono problematiche geologiche connesse con l attuazione della variante tenuto conto che le modifiche introdotte ricadono in una zona al di fuori delle aree di esondazione, in un ambito con terreni caratterizzati da ottima capacità portante, con la falda posta ad una distanza dal piano campagna tra i 2 e i 5 metri. Quest ultimo dato, in effetti, risulta quello su cui porre la maggiore attenzione dal punto di vista delle possibilità estrattive. Pertanto è stata approfondita l indagine geologica allo scopo di verificare la compatibilità della variante con le condizioni geologiche del territorio, in particolare con la situazione stratigrafica ed idrogeologica. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 13

15 3. STUDIO IDROGEOLOGICO Per la verifica della compatibilità della variante con la situazione geologica ed idrogeologica del territorio è stata approfondita, con dati recenti, l indagine stratigrafica e quella riguardante la circolazione idrica sotterranea nei pressi dell area di intervento. 3.1 CARATTERIZZAZIONE GEOLITOLOGICA L area di cava ricade all interno del lembo sud occidentale del settore centrale dell alta pianura friulana, costituito dalla fusione dell ala sinistra della conoide del Tagliamento e delle conoidi minori del T. Corno, T. Cormor e dell ala destra della conoide del T. Torre. Recenti studi, che hanno revisionato ed ordinato le precedenti conoscenze, hanno messo in luce che in quest area la coltre alluvionale quaternaria ha uno spessore superiore ai 400 metri in copertura su unità terrigene oligoceniche-mioceniche che ricoprono a loro volta il tetto delle unità carbonatiche della piattaforma friulana posto ad una profondità di circa 1900 metri. Una descrizione dettagliata della stratigrafia che si rinviene nell ambito territoriale all interno del quale si colloca l area di cava è stata effettuata con il supporto dei dati stratigrafici reperiti dall analisi dei dati del Catasto Regionale dei pozzi per acqua. L analisi di dettaglio ha confermato la conformazione del materasso alluvionale nel territorio circostante l area di cava (pozzi e , di cui vengono riportati nelle pagine seguenti le stratigrafie) ed in un ambito anche più vasto che raggiunge l abitato di Codroipo, costituito da stratificazioni ghiaiose sciolte o cementate, con la presenza, entro i primi 60 metri di profondità, di alcuni livelli argillosi, di cui uno, collocato alla profondità di circa 40 metri dal piano campagna che raggiunge lo spessore di 3 metri. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 14

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18 Ulteriori dati derivano dall indagine geognostica effettuata nel 2004 da parte della società esercente la cava effettuata tenendo conto delle prescrizioni della delibera della Giunta Regionale del , relativa alla salvaguardia delle acque sotterranee nel caso di estrazione in prossimità o a contato della falda freatica. In funzione della delibera sono stati realizzati 3 pozzi di cui i primi due della profondità di circa 50 metri, uno a monte dell area di cava ed uno a valle allineati con la direzione di deflusso ricavata dalle isofreatiche, ed un terzo, intermedio tra i primi due che ha raggiunto la profondità di 132 m. Per rispettare le caratteristiche tipologiche previste dalla delibera i primi due piezometri, realizzati allo scopo di individuare i parametri dell'acquifero freatico, sono stati realizzati a carotaggio continuo, con una trivella modello FRASTE FS 400 A, con aste della lunghezza di m Durante l esecuzione dei sondaggi, a seguito dell'estrazione dell'attrezzatura di perforazione, è stato possibile effettuare direttamente il prelievo di campioni del substrato ghiaioso, individuando le variazioni litologiche in corso di avanzamento. Per il sondaggio profondo le variazioni litologiche sono state desunte, in corso d'avanzamento, dall'esame del liquido di circolazione della trivella a distruzione di nucleo. Di seguito vengono allegate le stratigrafie di ciascuno dei tre sondaggi mentre nell estratto planimetrico riportato alla pagine precedenti è indicata l'ubicazione georeferenziata dei singoli piezometri. Nel complesso nell ambito dei depositi alluvionali, forse per la vicinanza del sito all ambito fluviale, emerge una stratigrafia caratterizzata da notevole variabilità in senso verticale, con la prevalenza di litotipi ricchi in frazione fine, a permeabilità ridotta rispetto alle ghiaia grossolane che caratterizzano i depositi dell Alta Pianura ubicati più a Nord. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 17

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24 Le perforazioni eseguite hanno consentito un riscontro diretto di una serie di osservazioni molto importanti: 1- al di sotto dell area dell ambito D4 si riscontra la presenza, a maggiore profondità, di più di un livello argilloso; uno di questi livelli, ubicato ad una profondità media di circa 40 metri dal piano campagna, è stato riscontrato sia nella perforazione intermedia, profonda, che in quella di monte e di valle, denotando una notevole continuità; 2- neanche alla profondità raggiunta dal sondaggio più profondo, di 132 m dal piano campagna, vi sono riscontri di livelli artesiani. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 23

25 3.2 CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA DELL AREA Per la ricostruzione dell andamento e dell oscillazione della falda freatica nei dintorni dell area di cava ci si è avvalsi dei dati freatimetrici relativi ai pozzi regionali più prossimi all area di cava. Ulteriori dati sono stati ottenuti a seguito dell installazione nell ambito della cava di 3 nuovi piezometri di controllo. Le caratteristiche dell acquifero freatico superficiale sono state investigate per via diretta mediante la perforazione di 2 pozzi terebrati a carotaggio continuo con recupero delle carote, spinti fino ad una profondità di circa 20 metri, corrispondenti ad un approfondimento di circa 12 metri all interno dell acquifero freatico in condizioni di medio impinguamento. I due pozzi sono stati collocati uno a monte e l altro a valle rispetto al perimetro dell ambito estrattivo e le caratteristiche del materasso ghiaioso costituente l acquifero sono state desunte per mezzo dell accertamento diretto della stratigrafia nei primi 20 metri con l estrazione continua delle carote, con il successivo campionamento e l analisi granulometrica del materiale, con la redazione di alcune prove SPT, con l esecuzione di prove di pompaggio in pozzo ogni 5 metri di profondità finalizzate ad individuare la permeabilità dei terreni. I terreni costituenti la porzione più superficiale dell acquifero sono risultati composti da una miscela di ghiaie sabbiose-limose, talora argillose, localmente cementate, dotate di una bassa permeabilità e da un notevole grado di addensamento (Dr=0.8). Estendendo ulteriormente l indagine geognostica, i pozzi sono stati ulteriormente approfonditi al di sotto dei 20 metri dal piano campagna, questa volta completando il carotaggio a distruzione di nucleo, fino a quando non è stato incontrato il primo livello argilloso sottoposto alla perforazione più superficiale. Nel pozzo P1 posto a monte il livello argilloso è stato incontrato alla profondità di m 44.0 dal piano campagna, mentre nel pozzo P2 posto a valle il livello argilloso è stato incontrato alla profondità di m dal piano campagna. Per verificare se al di sotto dell area di cava vi fosse la presenza di una falda artesiana, tra il pozzo di monte P1 e quello di valle P2, è stata eseguita un altra perforazione, anche questa a distruzione di nucleo. Anche questa perforazione ha incontrato, alla profondità di m 44.50, il livello argilloso già riscontrato sia nel pozzo di monte che in quello di valle, ma è stata comunque ulteriormente approfondita in quanto ad di sotto di tale quota si era certi di non incontrare alcun livello artesiano. Infatti, la perforazione è proseguita incontrando, al di sotto del livello argilloso, un potente banco ghiaioso dello spessore di circa 30 metri. La perforazione è quindi proseguita fino alla quota di m 132 dove si riteneva di poter eventualmente individuare un livello artesiano, per analogia con la collocazione di alcuni filtri in un pozzo ubicato in località Codroipo e segnalato dal Catasto regionale dei pozzi per acqua. Contrariamente alle aspettative, a seguito della cementazione del pozzo, misurati i livelli piezometrici all interno dei tre distinti piezometri, il pozzo profondo si caratterizzava per un livello piezometrico, sia puntuale che in fase di oscillazione, perfettamente in linea con quello riscontrato nei pozzi di monte e di valle, riferito quest ultimo alla falda freatica. Di GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 24

26 conseguenza è stato possibile affermare che la perforazione profonda non ha riscontrato la presenza di alcuna falda artesiana fino alla quota di m s.l.m. Mediante lo studio idrogeologico, quindi, è stato accertato che non vi sono falde artesiane soggiacenti all area di cava. Per la valutazione dell altezza del livello di falda ci si è avvalsi della cartografia ufficiale redatta dal Servizio Idraulica della Direzione centrale ambiente e lavori Pubblici messa a disposizione dagli Uffici tramite il portale Web della Regione. Fig. 1 Estratto della cartografia regionale che riporta i livelli massimi raggiunti dalla falda nel territorio considerato. Dall analisi delle cartografie si desume che in corrispondenza dell area in esame in condizioni di magra la superficie di falda raggiunge il livello minimo di 36.0 metri s.l.m., mentre in condizioni di piena la falda freatica raggiunge la quota massima di 50.0 metri s.l.m. Di seguito si riporta un estratto della cartografia, relativa ai livelli massimi e minimi, riguardante il contesto territoriale all interno della quale si colloca l area di cava. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 25

27 Fig. 2 Estratto della cartografia regionale che riporta i livelli massimi e minimi raggiunti dalla falda. Nell ambito territoriale interessato dalla variante il massimo innalzamento registrato dalla falda freatica ha raggiunto la quota di m 50.0 slm, mentre le quote del piano campagna si attestano, nel settore Sud attorno al valore di m 52.0 slm e di m 54.0 a Nord. Si confermano pertanto i valori già indicati dall indagine geologica allegata alla variante generale del PRGC che indicavano una soggiacenza della falda compresa tra i 2 ed i 5 metri dal piano campagna. Nel progetto autorizzato della cava Parussini l estrazione è stata autorizzata alla quota di m 47.0 slm, quindi, ad una quota inferiore a quella storicamente raggiunta dalla falda freatica. Analizzando la documentazione allegata al progetto autorizzato (anno 1996) si desume che la GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 26

28 quota di m 47 slm era stata considerata sufficiente per garantire un franco dalla massima quota raggiunta dalla falda di circa 1.50 metri. Nell ambito territoriale più prossimo all area di cava, analizzando i dati di altezza della superficie freatica si riscontrava, almeno fino a circa la fine degli anni 90, il medesimo trend registrato in tutti i pozzi presenti nell Alta Pianura friulana, dove, dal 1967 al 90, si registrava un progressivo abbassamento della falda freatica. I valori di massimo innalzamento della falda sono stati registrati nell anno 1977 e seguenti e, pur non coincidendo con valori particolarmente elevati delle precipitazioni, costituiscono i massimi storici di altezza della falda. In effetti, per entrambi i pozzi n. 028 e n. 030 più prossimi all area di cava l analisi dei dati freatimetrici evidenzia la presenza del valore massimo di altezza della falda nel febbraio del 1977, mentre negli anni seguenti, e fino al 1996, si abbassano progressivamente tanto i valori medi che i valori massimi. Com è possibile verificare nei grafici riportati di seguito, la linea di tendenza risultante dall analisi della serie storica del periodo evidenzia per il pozzo n. 28 un abbassamento del massimo storico raggiunto dalla falda di 1.0 metri ogni 10 anni, mentre la linea di tendenza riferita al pozzo n. 030, evidenzia un abbassamento, per il medesimo intervallo temporale di 10 anni, di circa 1.20 metri. Tale osservazione veniva effettuata in sede di redazione del progetto autorizzato e, non avendo parametri normativi di riferimento, venivano presi in considerazione i dati freatimetrici relativi a circa 10 anni precedenti al 1996 (probabilmente la serie , in funzione dei dati a disposizione riferiti agli annali editi a quella data dalla Direzione regionale dell Ambiente-Servizio Idraulica). Si riportano di seguito i grafici relativi all oscillazione del livello di falda nei due pozzi regionali di riferimento e il trend di abbassamento, sia per il periodo che per il periodo GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 27

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33 L analisi di questa serie storica, riferita ad un intervallo temporale limitato, giustificata dall osservazione di un progressivo abbassamento del livello di oscillazione massimo della stessa, imputabile prevalentemente all intensificarsi dello sfruttamento delle risorse idriche, portava in sostanza ad una sottostima delle quote che avrebbe potuto raggiungere la falda in condizioni di massimo impinguamento. Pertanto, nel progetto autorizzato lo studio idraulico concludeva affermando che In base ai dati acquisiti emerge dunque come, al di là di eventi meteorici eccezionali, nella zona oggetto di autorizzazione richiesta, lo specchio della falda più superficiale non supera nel corso dell anno la quota di m s.l.m.. Prendendo atto del progetto autorizzato la Normativa relativa alle zone D4 del PRGC di Codroipo, oltre a richiamare l obbligo di autorizzazione da parte della Direzione Regionale dell Ambiente, imponeva una profondità massima di scavo di 47.0 mt slm, ed un franco di m 1.50 sopra il livello di massima escursione della falda freatica, elementi tratti entrambi dal progetto autorizzato. Alla luce dell evidenza entrambi i parametri non possono essere rispettati, in quanto l oscillazione della falda ha invertito il trend di abbassamento che la caratterizzava tra gli anni 70-90, raggiungendo nuovamente, a più riprese, quota assolute prossime a quelle del piano campagna ed in particolare più elevate di quelle del piano di fondo cava. Infatti, attorno all anno 2000 circa, quando l estrazione aveva già raggiunto per buona parte dell area autorizzata il piano di fine estrazione, hanno cominciato a manifestarsi fenomeni di allagamento del piano di fondo cava, ad opera delle acque di sub-alveo del fiume Tagliamento il cui argine, in effetti, nel settore Ovest dall area di cava si colloca ad una distanza di soli 150 metri. Dopo il posizionamento di 4 piezometri di controllo al perimetro dell area di cava, le misure del livello delle acque sotterranee sono state effettuate con continuità. Le misure locali del livello freatico hanno evidenziato nel corso del dicembre 2008 valori assoluti anche maggiori di quelli desunti dall analisi effettuata a scala più ampia con i pozzi di controllo regionali, raggiungendo il valore di slm nel pozzo P1 posto a Nord. Si riporta di seguito un grafico con i dati freatimetrici relativi ai pozzi di controllo posti al perimetro dell area di cava per il periodo Si può notare come nel periodo che va dal 2005 al 2008 il trend che caratterizza l acquifero si differenzia significativamente dal periodo successivo, dal 2008 al 2013, per avere le quote dei massimi più basse di almeno un paio di metri. In questo intervallo di tempo di quasi un decennio, ci sono stati tre periodi significativi nei quali l acquifero è emerso: 2008, 2010 e Le quote assolute maggiori e il periodo più prolungato di emersione è riferito al Nel l acquifero non ha mai raggiunto la quota di m 47.50, avvicinandosi alla quota di m 47.0 del fondo cava in una sola occasione. Nel periodo che va da giugno 2011 a marzo 2012 si è registrato un progressivo abbassamento dell acquifero, che ha raggiunto nel corso del marzo 2012 la una quota minima prossima ai 37.0 GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 32

34 slm. Nel corso del 2012 l acquifero si è progressivamente nuovamente innalzato raggiungendo le quote massime nel corso del dicembre Mediante la doppia triangolazione tra i pozzi posti a Nord (P1) ed a Sud (P2) con il pozzo posto ad Est (P3) e quello posto ad Ovest (Pozzo impianto), si è ottenuta una ricostruzione molto precisa dell andamento dell acquifero locale, incentrata sull area di cava. Analizzando i dati più recenti dell anno 2012 appena trascorso, sono state individuate le direzioni della linea rappresentativa della direzione di deflusso dalle acque di falda, facendo riferimento alla disposizione assunta dalle acque sotterranee ricostruita mediante le triangolazioni sopra descritte. Tenendo conto della triangolazione tra i Pozzi P1 (Nord), P2 (Sud) ed il pozzo dell impianto, posto ad Ovest, si individua l andamento delle acque sotterranee più prossimo al fiume Tagliamento. Emerge, con evidenza, una direzione che si mantiene costantemente con andamento NO-SE, con una direzione media rappresentata da un angolo di circa 150 Nord. Mediante questa triangolazione è evidente l origine di Sub-alveo delle acque sottoposte all area di cava, che si mantengono costantemente con la medesima direzione, indicando una chiara provenienza dal Fiume Tagliamento. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 33

35 GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 34

36 L analisi dei dati più recenti mette in luce, quindi, una chiara origine di sub-alveo delle acque sotterrane sottoposte all area di cava la cui oscillazione è fortemente influenzata dal regime delle acque superficiali del fiume Tagliamento. Quale elemento di approfondimento aggiuntivo sul comportamento dell acquifero che interessa l area di cava sono state recentemente effettuate delle misure topografiche per correlare il livello delle acque sotterranee misurate ai piezometri con il livello raggiunto dalla tavola d acqua quando emerge al di sopra del piano finale di recupero. E stata anche posizionata un asta graduata in modo che queste misure possano essere effettuate continuativamente nel caso di emersione. Misure topografiche per la correlazione del livello dell acqua superficiale con quella sotterranea. Dalle misure effettuate è risultato che la quota assoluta raggiunta dalla tavola d acqua in condizioni di emersione, che si dispone secondo un piano orizzontale, corrisponde al livello raggiunto dall acqua sotterranea nel piezometro di monte (P1). Contemporaneamente le acque sotterranee, nelle aree in cui non emergono, continuano a mantenere il proprio andamento disponendosi secondo un piano avente massima pendenza orientata indicativamente in direzione N-S, con un dislivello di circa 2 metri tra il settore Nord e il settore Sud dell area di cava. Sulla base di questi elementi la società esercente la cava ha avanzato una proposta di riordino della cava esistente, contestuale al suo ampliamento, per mezzo del quale, oltre al riassetto ambientale dell intero contesto, si conta di dare continuità all intervento estrattivo. Mentre per GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 35

37 quanto riguarda l estrazione si conferma la quota di scavo di m 47.0 slm, la proposta di riordino per l area di cava esistente ed il riassetto ambientale per l area di ampliamento prevedono l innalzamento dell area di cava esistente che porterà alla formazione un piano inclinato avente una pendenza del 3, caratterizzato da quote di m 50.5 a Nord e di 50.0 a Sud. Anche nell area di ampiamento l innalzamento sarà finalizzato alla formazione di due ampie aree sub-pianeggianti poste alla quota di m nel settore Nord e di m 50.0 nel settore Sud. Le due aree saranno raccordate da un piano a debole pendenza (2 ) parallelo al piano su cui si dispongono le acque sotterranee in caso di massima escursione. Con il nuovo riassetto morfologico le aree interessate dall innalzamento non saranno più soggette ad eventi di sommersione in quanto la quota di m slm dei settori settentrionali è superiore alla massima quota raggiunta dalla falda nell area. Come è stato spiegato nei paragrafi precedenti lo scavo a quota 47.0 slm, analogo a quello già autorizzato, non rispetta il franco di 1.50 m dalla falda in quanto i due parametri sono incongruenti. La modifica alle NTA di attuazione della zona D4 è finalizzata a consentire, unicamente per la cava Parussini, l estrazione in deroga al franco di m 1.50 dalla falda, confermando la quota di massimo approfondimento a m 47.0 slm. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 36

38 4. CONCLUSIONI La variante al PRGC del Comune di Codroipo è finalizzata a modificare le NTA del PRGC relative alla Zona D4 in modo che le modalità di estrazione e di recupero ambientale previste dal progetto di coltivazione e di recupero ambientale dell area recentemente proposto dalla società esercente la cava (procedura di screening avviata in data 10/07/2013) risultino conformi dal punto di vista urbanistico. Le variazioni proposte sono state analizzate con riferimento ai contenuti di cui all art. 9bis comma 1 e 2, per consentire all autorità competente di verificare se la variante n. 66, possa ritenersi compatibile con le condizioni geologiche del territorio, ai sensi degli art.10 e 11 della Legge regionale 9 maggio 1988, n. 27. Nel corso dell esame della Variante è stato verificato che non sono previste nuove perimetrazioni e che non vengono coinvolti nuovi ambiti territoriali. Inoltre è stato valutato che non vi sono Piani di settore ai quali fare riferimento in ragione della modifica delle NTA e, rispetto ai piani subordinati, le modifiche introdotte non riguardano ambiti sottoposti a tutela. Dal punto di vista della collocazione territoriale risulta che l ambito D4, di cui si propone la modifica delle NTA, ricade al di fuori delle perimetrazioni delle aree naturali protette e i problemi ambientali connessi con l attività estrattiva non sono in alcun modo riconducibili alla variante in oggetto la quale è piuttosto tendente a favorire la riqualificazione ambientale dell intero comprensorio interessato dall attività di cava. E stata evidenziata l assenza di vincoli di natura storica, artistica ed archeologica. Le indagini geologiche hanno evidenziato, in corrispondenza dell ubicazione dell area di cava la presenza di un substrato di natura terrigena, ghiaioso sabbioso. In riferimento all idrografia superficiale non sono emerse problematiche relative a fenomeni esondativi. Dai risultati di un approfondito studio idrogeologico condotto in zona è stata escluso con certezza la presenza di falde artesiane sottoposte all area di estrazione. Da questo punto di vista la variante ha lo scopo di favorire la definizione di interventi che possano portare ad un miglioramento del recupero ambientale anche in ragione di una maggior salvaguardia della falda freatica. Si ritiene quindi, alla luce delle valutazioni esposte con riferimento ai contenuti di cui di cui all art. 9bis comma 1 e 2, che la variante n. 66 relativa alla modifica delle NTA della zona D4 in località Casali Loreto, risulta compatibilie con le condizioni geologiche del territorio, ai sensi degli art.10 e 11 della Legge regionale 9 maggio 1988, n. 27. GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 37

39 5. ALLEGATI CARTOGRAFICI Si allegano,quale cartografia si supporto all indagine geologica, i seguenti elaborati: 1- Cartografia Zonizzazione PRGC VIGENTE 2- Cartografia illustrativa del riassetto ambientale del sito estrattivo proposto dal progetto sottoposto a procedura di screening dd.10/07/2013; GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 38

40 Estratto Zonizzazione PRGC Vigente GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 39

41 Estratto Planimetria dello stato finale proposto con il progetto sottoposto a procedura di screening avviata in data 10/07/2013 GEO SAT Progetti srl Via Castaldi, TRIESTE TS 40

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