AVVIO PROCEDIMENTO FASE PRELIMINARE DI VAS.

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1 DOCUMENTO PRELIMINARE PER L AVVIO DEL PROCEDIMENTO PER LA PROMOZIONE DI ACCORDO DI PIANIFICAZIONE FINALIZZATO ALLA MODIFICA DEL PIANO STRUTTURALE E DEL REGOLAMENTO URBANISTICO CON CONTESTUALE REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE AI SENSI DELLA L. R. 65/2014. LOCALIZZAZIONE DI NUOVI PUNTI DI ORMEGGIO (CALA DI MOLA E BARBAROSSA) EX ART. 10 DELLA DISCIPLINA DEL MASTERPLAN. AVVIO PROCEDIMENTO FASE PRELIMINARE DI VAS. PREMESSA: L Avvio del Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica VAS, come prescritto dalla normativa vigente, costituisce parte integrante del procedimento di formazione del Piano. Parallelamente agli studi per definire gli scenari di Piano ed in coerenza con gli stessi, si pone la necessità della redazione del Rapporto preliminare ambientale, che definisce le caratteristiche e le prestazioni ambientali e paesaggistiche delle aree portuali e dei punti di ormeggio. La procedura di VAS, nella sua fase preliminare, richiede la valutazione di soluzioni alternative di sviluppo portuale coerenti con gli obiettivi generali prefissati ai fini di valutarne gli impatti sull ambiente e sul territorio. Le alternative presentate potranno subire alcune variazioni e/o integrazioni a seguito della valutazione dei soggetti competenti in materia ambientale. 1. Lo stato dei luoghi Porto Azzurro è situato sulla costa settentrionale dell omonimo golfo sulla costa Est dell Isola d Elba. Il porto, che gode di una protezione naturale, ha una sola opera di difesa costituita da un molo a parete verticale che ha lo scopo principale di permettere, almeno fino a qualche anno fa, l attracco dei traghetti per i collegamenti giornalieri con il porto di Piombino. Lo specchio acqueo è attrezzato con pontili galleggianti ed è utilizzato principalmente come approdo turistico. Il molo è protetto da una scogliera di massi naturali posta sul lato orientale della radice per tutta la lunghezza del molo per circa mt Per quanto riguarda, invece, i Golfi di Mola e di Barbarossa sono, il primo, localizzato ad Ovest del Paese ed il secondo ad Est, in due insenature naturali e relativamente protette dalla conformazione naturale del territorio dai venti del quadrante Sud. Risultano, invece, sicure con i venti nel quadrante di Nord. La spiaggia di Barbarossa è, praticamente, la spiaggia principale e più ampia del Comune di Porto Azzurro, dove sono localizzate la maggior parte delle strutture ricettive (campeggi, alberghi, CAV ecc) e dove insiste anche uno stabilimento balneare e, comunque, facilmente raggiungibile dal paese anche con percorsi pedonali più o meno panoramici. La spiaggia di Mola, sempre molto vicina al paese, meno sicura nel raggiungimento pedonale dovendosi percorrere un tratto di strada Provinciale molto frequentata da mezzi, è però facilmente accessibile a livello carrabile, da un tratto di strada sterrata che permette di raggiungere la riva del mare. Anche nella zona di Mola, nel versante che guarda la costa, ci sono localizzate diverse strutture ricettive e, sulla spiaggia, uno stabilimento balneare per animali domestici allestito dal Comune di Porto Azzurro. Il porto di Porto Azzurro, allo stato attuale, è costituito dallo specchio acqueo interno al Molo foraneo che fa da barriera frangiflutti e la punta del Fanaletto. All interno di detta area sono state rilasciate diverse concessioni demaniali ed anticipate occupazioni, in questo momento, tutte intestate al Comune di Porto Azzurro. 1

2 Tali aree sono state attrezzate con pontili galleggianti o serie di boe per un totale di circa 218 posti barca, di lunghezza massima di 60,0 m fuori tutto (solo 3 posti), ma prevalentemente costituite da imbarcazioni da diporto di piccolo cabotaggio, gommoni, pilotine ecc. Lo spazio acqueo all interno del porto nella zona Sud-Est e davanti al centro abitato prima del molo foraneo è lasciato libero per l ormeggio, ma serve quasi esclusivamente per le motovedette degli Agenti di Custodia, di qualche barca da pesca, per il rifornimento carburanti e, quando richiesto, per il posizionamento di barche a transito. I servizi dedicati alla nautica nelle vicinanze del porto, (n. 6 docce n. 5 w.c. di cui n. 1 per portatori di handicap) hanno finora determinato un utilizzo sostanzialmente stagionale dei posti barca, con un benefit economico marginale per il paese. 2

3 2. OBIETTIVI Gli obiettivi perseguiti dall Amministrazione Comuale possono sintetizzarsi nelle seguenti fasi: - Riqualificazione del Porto con dismissione della Linea che serve da collegamento con il porto di Rio Marina e di Piombino; - Aumento della capacità ricettiva dagli attuali previsti dal Masterplan della Regione Toscana in n. 150 a circa n. 270/300 posti barca; - Localizzazione di nuovi punti di ormeggio (Cala di Mola e Barbarossa) ex art 10 Disciplina del Masterplan. - Redazione del Piano regolatore portuale. Il tutto in conformità alle misure sottoelencate: - incremento delle condizioni di sicurezza ambientale dell area portuale; - aumento delle condizioni di difesa dall erosione costiera; - aumento delle condizioni di sostenibilità ambientale della struttura e delle attività portuali; - integrazione del porto con il centro abitato; - riqualificazione del lungomare; - riordino del sistema della mobilità, dell accessibilità e della sosta; - aumento dell accessibilità alla zona ed alla struttura portuale da parte dei portatori di Handicap; - aumento e riorganizzazione dei servizi al diportismo; - innalzamento del livello qualitativo dell offerta turistica comunale e, dunque, dell isola; - riqualificazione e manutenzione della diga foranea esistente; - interventi sul fondale del porto; - ripristino scivoli alaggio e varo esistenti; - nuova dislocazione del distributore di carburante; - introduzione di attività produttive, in particolare ricettive, collegate al diportismo nel tessuto urbano esistente; - riuso delle acque reflue ed industriali derivanti dal depuratore; - realizzazione di percorso pedonale costiero; - ripristino dell estuario del fosso del Botro e contestuale verifica della sicurezza per l ormeggio delle imbarcazioni nelle zone di deflusso delle acque meteoriche; - Consolidamento delle banchine sotto il livello del mare, anche del molo foraneo che presentano dei consistenti cedimenti; - realizzazione di pedane belvedere in corrispondenza della scogliera all esterno del molo foraneo supportate da strutture prefabbricate; - Implementazione delle strutture cantieristiche, commerciali e di servizio necessari per un corretto utilizzo e rimessaggio delle imbarcazioni durante tutto l anno; - razionalizzazione del regime concessorio esistente all interno del porto. Pertanto, in considerazione del fatto che l Amministrazione Comunale vorrebbe dislocare, nel periodo estivo e, quindi, nel momento di minore pericolo per le migliori condizioni meteomarine, le barche dei residenti in un area decentrata rispetto all insenatura del porto di Porto Azzurro, 5per permettere in primo luogo alle barche da diporto dei fruitori non residenti di accedere direttamente all Approdo di Porto Azzurro, al Paese ed a tutti i suoi servizi senza dover utilizzare altro mezzo di trasporto, la soluzione percorribile è quella della localizzazione di un punto di ormeggio nella zona di Mola che presenta le necessarie caratteristiche sia di sicurezza marittima che di spazi a terra per parcheggi auto e carrelli delle barche. Comunque, stante la vicinanza, le imbarcazioni possono essere varate anche nello scivolo alaggio-varo nel Porto di Porto Azzurro per raggiungere Mola nel 3

4 giro di pochi minuti. Analoghe considerazioni valgono per la realizzazione di Punti di Ormeggio in Loc. Barbarossa. Il posizionamento dei gavitelli dovrà comunque tenere conto di una fascia di rispetto dalla costa, tale da lasciare libero uno specchio d acqua superiore ai 100 metri dalle spiagge, opportunamente ancorate al fondale. Un altro aspetto essenziale per la realizzazione dei campi boe è rappresentato dall esecuzione degli studi propedeutici, che dovranno comprendere un inquadramento ambientale, ma non possono prescindere da rilievi di dettaglio delle caratteristiche geologico-tecniche dei fondali. Si dovrà, in particolare, tenere conto dei seguenti aspetti: - aspetti ambientali: 1) caratteristiche biocenotiche dei fondali (per assicurare la massima tutela dei fondali sensibili); 2) caratteristiche geologico-tecniche del fondale marino; 3) batimetria dei fondali; 4) esposizione agli eventi meteomarini (ridossi, venti dominanti); - aspetti socio-economici e gestionali: 1) andamento dei flussi diportistici e turistici; 2) accessibilità da porti, approdi e spiagge; 3) esigenze di fruizione locali; 4) necessità di sicurezza della navigazione (distanza dalla costa, segnalamenti). Saranno, inoltre, da utilizzare preferenzialmente tipologie di manufatti già sperimentati e utilizzati da istituti di ricerca in campo marino riconosciuti a livello nazionale. - risulta conveniente dal punto di vista operativo installare i gavitelli in corrispondenza di fondali profondi meno di metri; - i gavitelli dovranno essere installati, prevalentemente, in un area protetta dai locali venti regnanti e dominanti; - i punti di ormeggio dovranno essere localizzati possibilmente a distanze superiori a 100 mt. in corrispondenza di porzioni di costa rocciosa; In base alle informazioni acquisite, con particolare attenzione alla batimetria dei fondali (che deve restare compresa, salvo eccezioni particolari, nel range dei m di profondità), alla presenza di ridossi, ai dati meteomarini, alle indicazioni della locale Autorità marittima (distanza dalla costa, sicurezza, ecc.) alle biocenosi presenti e alle presenze diportistiche, si realizzerà un progetto preliminare, individuando uno specchio acqueo per il quale richiedere la concessione demaniale marittima. Nel medesimo progetto dovranno essere già inserite le specifiche tecniche del sistema di ormeggio (sistemi eco-compatibili di ritenzione al fondale commisurati alla dimensione dell unità da diporto, catenarie e jumper di profondità, gavitello di ormeggio, raggio giratorio, segnalamenti marittimi, prospetto in pianta del campo ormeggio). 3. Contenuti e finalità delle varianti a PS e a RU e del Piano Regolatore Portuale (PRP) Sia le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Strutturale all art. 16, sia le NN.TT.AA. del Regolamento Urbanistico agli artt. 53, 54 e Comparto n. 8 ed il P.U.A. prevedono il consolidamento dell Approdo Turistico di fronte al Centro Storico e la contestuale eliminazione dell attracco traghetti, attraverso una operazione di riqualificazione complessiva dell ambito portuale, oltre ad una serie di interventi, criteri ed indirizzi sia per la zona relativa all ambito del Porto che per interventi lungo la fascia costiera. Più in dettaglio, si evidenzia che il Punto di Ormeggio in Loc. Mola è previsto solo nel Piano Strutturale e dal Piano di Utilizzo degli Arenili. 4

5 Variante al Piano strutturale e variante al regolamento urbanistico Le varianti agli strumenti urbanistici comunali vigenti sono necessarie solamente per individuare correttamente ed in maniera identica le aree a terra e a mare che costituiscono l infrastruttura portuale, e per dettarne regole strategiche (nella variante al Piano strutturale) e operative (nella variante al Regolamento urbanistico), che sono in linea di principio già indicate negli strumenti medesimi. Serve inoltre procedere alla localizzazione di nuovi punti di ormeggio (Cala di Mola e Barbarossa) ex art 10 Disciplina del Masterplan. Nel Piano strutturale approvato e vigente, anche per quanto riguarda la riorganizzazione del trasporto marittimo, le Norme Tecniche di Attuazione, agli artt. 10, 11 e 16, prevedono, in conformità con la volontà dell Amministrazione Comunale, il consolidamento dell Approdo Turistico di fronte al Centro Storico e la contestuale eliminazione dell attracco traghetti, attraverso una operazione di riqualificazione complessiva dell ambito portuale, oltre ad una serie di interventi, criteri ed indirizzi sia per la zona relativa all ambito del Porto che per interventi lungo la fascia costiera. I contenuti si delineano come segue: Trasformazione dell accessibilità via mare, attraverso la riorganizzazione e la riconversione delle strutture portuali da porto commerciale ad approdo turistico e l eliminazione dell attracco dei traghetti; Riorganizzazione dell area di Cala di Mola, in cui si prevede la realizzazione di un nuovo punto di ormeggio per i residenti Potenziamento della fruibilità della costa anche attraverso la realizzazione di un nuovo punto di ormeggio in Loc. Barbarossa; Ridistribuzione del carico antropico nelle aree occupate dagli attuali campeggi e riqualificazione delle stesse; Tutela dei valori ambientali; Recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente; Qualificazione delle strutture ricettive; Costituzione di una serie di percorsi ciclo-pedonali per limitare la necessità di mobilità e diminuire la congestione, collegando direttamente il centro abitato con le zone degli arenili e Cala di Mola; Riorganizzazione dell assetto urbanistico e miglioramento della qualità insediativa senza aumento di carico residenziale e turistico, nel rispetto delle caratteristiche paesaggistiche individuate nello statuto dei luoghi; Riqualificazione degli insediamenti, anche tramite l incremento della dotazione di standard e delle aree di uso pubblico; Realizzazione del Piano di Utilizzazione delle aree del Demanio Marittimo con finalità turistico ricreative. Nella strategia degli strumenti di pianificazione si definiscono le interazioni tra la città e il porto, individuando, anche nelle aree che fanno parte del sistema portuale (e del demanio marittimo), le caratteristiche funzionali e di immagine che le rendono capaci di grande attrattività per funzioni commerciali, culturali e del tempo libero. Il Regolamento urbanistico approvato e vigente, inteso come piano operativo, dovrà essere sottoposto a variante solo per quanto riguarda la delimitazione puntuale dell ambito portuale in maniera identica con il Piano Strutturale in quanto gli artt. 53, 54 e Comparto n. 8 prevedono già il consolidamento dell Approdo Turistico di fronte al Centro Storico e la contestuale eliminazione dell attracco traghetti, attraverso una operazione di riqualificazione complessiva dell ambito portuale, oltre ad una serie di interventi, criteri ed indirizzi sia per la zona relativa all ambito del 5

6 Porto che per interventi lungo la fascia costiera e dovrà essere integrato con la localizzazione di nuovi punti di ormeggio (Cala di Mola e Barbarossa) ex art 10 Disciplina del Masterplan. Possono già anticiparsi i contenuti operativi della variante al Regolamento urbanistico, che dettaglierà: - strutture e opere marittime di protezione; - servizi ed infrastrutture inerenti alla funzione portuale; - recupero di edificazione esistente e limitata nuova edificazione di strutture e servizi legati all attività portuale, con destinazione commerciale, turistico ricettiva, residenziale, servizi, cantieristica di emergenza; - spazi e attrezzature per le attività di relazione di uso pubblico dotate di adeguati arredi e componenti vegetali ai fini del benessere e della qualità microclimatica oltre che della percezione visiva; - parcheggi, standard e servizi; - infrastrutture viarie interne; - servizi generali e attrezzature per servizi civili, sociali, sanitari, assistenziali, ricreativi per il personale interno. Il Piano regolatore portuale Il PRP è l atto di governo del territorio di competenza comunale con il quale ad oggi si attuano le previsioni degli strumenti della pianificazione territoriale per ognuno dei porti e degli approdi turistici. Il PRP delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo complessivo spaziale e funzionale dell area portuale, definendone l ambito e individuandone le condizioni di sostenibilità ambientale nonché l identità culturale dei luoghi. Esso, pertanto, non è meramente un programma di opere marittime e infrastrutturali, ma un articolato e complesso atto urbanistico e gestionale, che stabilisce i regimi d uso e di trasformabilità delle aree, le modalità e le fasi progettuali, in una visione organizzativa e funzionale unitaria, finalizzata allo svolgimento ottimale delle attività portuali, alla valorizzazione del contesto urbano e alla salvaguardia ambientale. Nel PRP deve essere garantita la sostenibilità ambientale degli interventi, in considerazione delle problematiche inerenti gli aspetti seguenti: Atmosfera - Le condizioni meteoclimatiche della zona di studio; - Variazioni di qualità dell aria in rapporto agli interventi di progetto; - Le sorgenti inquinanti da considerare nella situazione post-operam ; - Le ricadute sugli ecosistemi terrestri e acquatici; Ambiente idrico Acque superficiali - La rete idrica superficiale coinvolta; - Il regime idrogeologico dei corsi d acqua e loro condizioni di deflusso; - Modifiche di apporti solidi e liquidi da parte dei corsi d acqua; - Impatto sugli ecosistemi coinvolti; Suolo e sottosuolo - Rapporti tra le opere e le condizioni di stato (lato terra) del sistema territoriale interessato; - Alterazioni al cuneo salino del tratto di costa interessato dalle opere di PRP; - Modifiche alle qualità dei corpi idrici correlati al nuovo PRP; - Modifiche alle condizioni del litorale; Vegetazione flora e fauna - Formazioni vegetali presenti; - Presenza di aree protette, parchi, zone di tutela, ecc.; 6

7 Ecosistema marino - Condizioni di stato in termini sedimentologici, mineralogici e chimici; - Principali comunità biotiche esistenti e loro condizioni; - Presenza di aree protette SIC; - Modifiche dirette all ecosistema marino; - Interferenze indirette per la presenza ed esercizio delle opere di PRP; Zonizzazione acustica comunale - Rilievi acustici; - Principali azioni di progetto che potranno portare modifiche al clima acustico dell area; - Entità delle modifiche per i ricettori esposti al rumore diretto delle attività portuali; - Entità delle modifiche per i ricettori esposti al rumore diretto dei traffici indotti; - Caratterizzazione del rumore della sorgente porto; - Determinazione del rumore post-operam ; - Interventi di abbattimento del rumore; - Il rumore dopo la realizzazione del piano regolatore portuale; Paesaggio - Caratteri paesaggistici del contesto; - Bacino visivo dal porto attuale; - Determinazione delle modifiche; - Condizionamenti percettivi; - Presenza di aree e beni archeologici o storici; Rifiuti e Bonifiche -Dotare o implementare le aree oggetto di intervento di un efficace sistema informativo rivolto ai diportisti (realizzato mediante pannelli illustrativi, volantini, cartine, ecc.), con indicata la localizzazione dei recipienti per la raccolta differenziata dei rifiuti (carta, vetro, plastica, ecc.) e dei rifiuti pericolosi (oli esausti, batterie, razzi scaduti, ecc..), - Individuare le azioni da intraprendere per prevenire l inquinamento delle acque, azioni volte a contribuire al risparmio di risorse naturali (evitando ad esempio inutili sprechi di acqua e di energia elettrica), ecc. Incentivare il ricorso ad innovazioni tecnologiche per la sicurezza ed il controllo degli inquinamenti; - Individuare le misure per la bonifica delle aree a terra e a mare nelle ipotesi di eventuali contaminazioni. In sede, comunque, di approvazione del P.R.P.., il Comune sarà in grado fra le diverse opzioni in concreto raffigurabili di scegliere quella che riterrà più congrua ed aderente da un lato ai propri obiettivi politico-amministrativi, dall altro in relazione al concreto contesto di riferimento, anche tenuto conto della stima degli investimenti occorrenti per la riqualificazione della struttura portuale. 4. Attività da svolgere Si intende proporre, in forma sintetica, una sequenza logica delle attività che, permettono di gestire il complesso percorso di definizione delle varianti al PS e al Regolamento Urbanistico e del PRP. Dall analisi del sistema delle interrelazioni economiche, infrastrutturali, storiche, artistiche, ambientali, paesaggistiche, sociali tra porto, città e territorio possono scaturire criteri, vincoli, limiti al processo di trasformazione del porto stesso. Inoltre, si ritiene che, in una fase antecedente a quella dell impostazione del progetto territoriale per il porto di Porto Azzurro, potrà essere utile l implementazione di una analisi relativa ai punti di forza, punti di debolezza, opportunità, rischi/minacce che potrà costituire un codificato approccio metodologico nell analizzare lo stato attuale e le potenziali linee di tendenza evolutiva. 7

8 Il passaggio concettuale successivo è quello dall analisi relativa alla individuazione dei problemi, cioè delle criticità. Gli obiettivi politici e tecnici che rispondono alla soluzione dei problemi individuati, una volta definiti, daranno luogo alla scelta delle strategie e delle relative azioni da attivare per il loro perseguimento. Tutte le soluzioni devono, ovviamente, mostrarsi: congrue con la complessità degli obiettivi (cioè soluzioni a cui sono sottesi interventi i cui risultati soddisfano gli obiettivi medesimi); rispettose delle (eventuali) priorità tra gli obiettivi; rispettose delle condizioni al contorno, vincoli e criteri; coerenti (o suscettibili di essere ricondotte a coerenza o a non contrasto) con la vigente strumentazione urbanistica e territoriale e con la programmazione dei soggetti preposti alla gestione delle infrastrutture di trasporto. Adeguati strumenti di valutazione comparata tra le alternative possono provvedere a fornire utile supporto alla decisione del pianificatore per la scelta della configurazione complessivamente più rispondente alle finalità del piano. La sequenza proposta viene inserita nel presente avvio per una preliminare sua condivisione con tutti gli enti e i soggetti competenti nel governo del territorio, fermo restando che l analisi delle alternative di assetto del porto sarà oggetto di valutazione ambientale valutazione delle alternative all interno del Rapporto Ambientale. 5. ANALISI DEI PROBLEMI- stato di fatto Nel complesso processo di definizione delle varianti del Piano Strutturale, del Regolamento Urbanistico e di predisposizione del Piano Regolatore Portuale si rilevano criticità: - nell interazione non risolta fra attività diportistiche e attività di balneazione nella spiaggia La Rossa ; - di manovrabilità in acque ristrette sulla parte utilizzata dal distributore per il rifornimento di carburante; - nelle caratteristiche della morfologia costiera adiacente al porto, che, tenuto conto anche del regime dei venti e del moto ondoso derivato sia a largo che sottocosta, comportano la necessità di un attento studio dei pontili; - l insabbiamento progressivo della zona lungo Via Vitaliani e l erosione differenziata della spiaggia La Rossa, fenomeni dovuti all ampliamento da tempo realizzato della barriera frangiflutti, che ha già modificato il flusso e i depositi dl trasporto solido costiero; - gli effetti del moto ondoso vivo generato dal vento di Scirocco che entra nell imboccatura del porto, rispetto ai quali potranno/dovranno essere progettate banchine funzionali non solo dal punto di visto dell ormeggio ma anche come componenti di separazione del moto ondoso, senza che si alteri il ricambio d acqua dentro il porto. - gli effetti del deflusso di acque meteoriche, in caso di fenomeni particolarmente intensi, alla foce del fosso del Botro che si trova all interno dell area portuale. Sotto il profilo procedurale, secondo quanto definito all'art. 85 della L.R. Toscana n. 65/2014 Porti di interesse Regionale. Procedimento per la previsione di nuovi porti, ampliamento o riqualificazione di quelli esistenti, le previsioni di nuovi porti, ampliamento o riqualificazione di quelli esistenti, qualora esse non siano inserite nel piano di indirizzo territoriale regionale, costituiscono variazione del Piano di Indirizzo Territoriale medesimo e sono approvate mediante l'accordo di pianificazione di cui agli articoli 41 e 45 della stessa legge tra le amministrazioni territorialmente interessate. Con gli artt. 85, 86 ed 87 della Lr 65/2014, sono definiti i contenuti e le modalità di attuazione del Piano regolatore portuale. 6. EFFETTI. 8

9 Relativamente agli interventi previsti per l Area Portuale i principali effetti dal punto di vista ambientale sono di leggero, per non dire leggerissimo, impatto in quanto l unica opera a mare prevista è il posizionamento di pontili galleggianti nella stessa posizione in cui erano stati dislocati alcuni anni fa con la concessione Demaniale Marittima rilasciata alla società Brokers del Mediterraneo. Addirittura è prevista una riduzione degli stessi, al fine di allontanare il braccio più vicino a terra, dalla foce del fosso del Botro. Altri interventi potranno essere localizzati all interno dell Area Portuale come servizi a terra, non interessando pertanto lo specchio acqueo. Pertanto i principali effetti possono riassumersi come di seguito riportato: Effetti territoriali - dotazioni dei servizi e infrastrutture (servizi al diportismo ecc.); - qualità morfologica e funzionale dell abitato e dei suoi rapporti con il porto (attività produttive, mobilità e accessibilità); - compatibilità fra le varie attività: nautiche, residenziali, ricettive, commerciali e di servizio. Effetti ambientali - contrasto alla migrazione della sabbia dalla spiaggia all interno del porto, dovuta alla rifrazione nella testata del molo e della Punta del Fanaletto; - ripascimento spiagge lungomare; - controllo e limitazione degli inquinamenti atmosferici; - miglioramento delle prestazioni ambientali del sistema insediativi. Effetti socio economici - risposta alla varietà della domanda nautica, attività stanziali e alla domanda locale, con distinzione fra piccole, medio-piccole e grandi imbarcazioni; fra stagionalità e permanenze; - sviluppo integrato della nautica, della peschereccia, delle attività commerciali e turistiche. Effetti sulla salute umana - eliminazione di rischi di inquinamento nocivi per la salute umana; - eliminazione delle conseguenze nocive della carenza di servizi (es depurazione). La realizzazione dei nuovi punti di ormeggio nel Golfo di Mola ed in quello di Barbarossa, se da un lato garantisce una risposta alla ordinata organizzazione dello specchio acqueo di che trattasi, dall altro non dovrebbe implicare alterazioni sostanziali dell ambiente circostante per la realizzazione di ulteriori interventi per la prestazione di servizi accessori in quanto si tratta di aree sufficientemente presenti. 7. CRITERI PER L IMPOSTAZIONE DEL RAPPORTO AMBIENTALE. Le funzioni prevalenti delle attività di valutazione e per l impostazione del Rapporto Ambientale sono: - l analisi di coerenza interna ed esterna del piano; - la formulazione di norme metodologiche, criteri e parametri di riferimento per le scelte progettuali; - la formulazione di eventuali norme e misure di mitigazione degli effetti; - la definizione degli indicatori per la misurazione delle azioni e degli effetti attesi: - la consultazione delle Autorità ambientali ; - la partecipazione. La valutazione adempie alle finalità generali delle attività di governo del territorio, secondo le quali la sostenibilità ambientale è un fattore fondamentale della pianificazione contemporanea e delle 9

10 trasformazioni urbane e territoriali, e in considerazione di ciò è opportuno considerare la valutazione ambientale un metodo della pianificazione e dell urbanistica che non prescinde dal livello di operatività del piano che si va formando; si può affermare che la valutazione diventerà: - arricchimento contestuale del piano; - sistema logico interno al piano; - supporto alle decisioni del piano; e la stessa permetterà: - di rendere esplicito e ripercorribile il processo di formazione delle scelte; - di rappresentare le coerenze del piano, fra le sue componenti interne e verso l esterno; - di orientare il monitoraggio del piano; - di individuare le ricadute attese o prevedibili anche al fine del monitoraggio; - di descrivere il processo tramite la relazione di sintesi. Il Responsabile Area Tecnica Geom. Enzo Bertelli 10

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