Il trauma infantile. Tipologie, cause, terapia

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1 Il trauma infantile. Tipologie, cause, terapia

2 Tipologie Traumi con la "T"(eventi importanti, catastrofici, con minaccia alla propria sopravvivenza, si possono verificare anche solo una volta nella vita e avere conseguenze permanenti sullo sviluppo della personalità del bambino). Traumi con la "t"(eventi che si ripetono anche più volte nell'arco dell'infanzia e che interrompono la continuità dell'esistenza del bambino, possono essere lutti, perdite, incidenti, maltrattamenti psicologici saltuari operati da figure di riferimento, abbandoni, separazioni).

3 L'esperienza traumatica non deve essere necessariamente vissuta in prima persona per provocare degli effetti tipici del DPTS, ma può anche avvenire a distanza, in questi casi si parla di trauma vicario La componente soggettiva della risposta allo stress di un evento é ormai universalmente riconosciuta, infatti non ci sono esperienze che è possibile definire traumatizzanti per tutti gli individui indistintamente.

4 È stato dimostrato che traumi con la "t" (McCullogh, 2002), hanno il potere di resistere maggiormente alle cure terapeutiche di un trauma "T", paradossalmente la terapia può richiedere maggior tempo a causa della gravità delle conseguenze sviluppate nel corso degli anni dalla prima infanzia all'adolescenza da esperienze dolorose

5 Fattori protettivi rispetto al trauma (stress) sono di natura genetica e psicologica. Fattori protettivi genetici sono rilevabili attraverso il riconoscimento dei geni predisponenti alla tolleranza dello stress (lo stress kit legge i principali e più importanti geni sensibili agli stressor). Fattori protettivi psicologici dipendono dal tipo di attaccamento che il bambino ha sviluppato vs la figura di accudimento.

6 1. Attaccamento sicuro Non dipende dalla quantità del tempo che la fda trascorre col figlio, ma dalla qualità della relazione tra i due. Il bambino fino a 3 anni circa usa la madre come base sicura per esplorare il mondo, impara così ad allontanarsi da lei sicuro di poter fare ritorno e di essere accolto, pur provando una certa quantità di angoscia nel distacco.

7 2. Attaccamento insicuro È di vari tipi, evitante, ambivalente, insicuro/ disorganizzato, dà modo al bambino di costruirsi un idea della fda, e del mondo di conseguenza, come non sicuri, minacciosi, questo non gli consente di organizzare dei suoi modelli di comportamento adeguati a situazioni particolarmente stressanti, il bambino con questo attaccamento è certamente più vulnerabile.

8 Le modalità di attaccamento sperimentate nella prima infanzia non solo incidono sull'autopercezione e sulle relazioni del bambino, ma in maniera ciclica influenzeranno anche tutto il resto dello sviluppo e il rapporto con le successive fda, che, dalla madre verranno spostate sul gruppo dei pari, quindi sul partner e infine sulla modalità di attaccamento con il proprio figlio, che sarà molto simile a quello sperimentato nella prima infanzia (trasmissione intergenerazionale). ATTENZIONE!

9 Altri fattori protettivi psicologici Resilienza: capacità di essere flessibili e attivare processi adattivi nei confronti dell'ambiente. Autostima: sentimenti circa le proprie capacità e competenze. Capacità di coping: valutazione soggettiva dell'esperienza che si vive per poterla affrontare. Dipende fortemente dall'esempio genitoriale nelle difficoltà. Il bambino impara il controllo di sè ed esplora le sue competenze. Locus of control: atteggiamento mentale con cui affrontiamo gli stress vivendoli come frutto del caso o di circostanze esterne, oppure controllabili internamente, analizzabili e risolvibili sulla base delle risorse a disposizione. Il locus of control ideale per affrontare uno stress è quello interno

10 Elaborazione del trauma COMPONENTE EMOTIVA Precede quella consapevole e opera attraverso l'amigdala. COMPONENTE RAZIONALE Si attiva dopo quella emotiva, attraverso la corteccia cerebrale

11 Sintomatologia del trauma Iperattivazione: ipervigilanza, difficoltà a dormire, esagerate risposte di allarme, difficoltà di concentrazione, facile irritabilità. Perdita di abilità precedentemente acquisite, comportamenti regressivi (paura del buio, ansia di separazione) Risperimentazione del trauma attraverso i giochi post traumatici, reazioni di angoscia quando si parla dell'evento traumatico. Evitamento, ovvero appiattimento emotivo, isolamento nei vari ambiti di frequentazione del bambino.

12 I segreti familiari e il trauma silente

13 Ci sono storie familiari traumatiche che si tramandano di generazione in generazione, provocando seri disagi nella vita dei figli. Il "non detto" ha un potere fortissimo sulla mente e sul corpo, ed è in grado di condizionare l'esistenza. In pratica io non sono consapevole del trauma ma mi comporto come se avessi qualcosa che condiziona taluni miei comportamenti.

14 Terapia La terapia più efficace ad oggi per la cura del trauma, anche di quello infantile, è l'emdr (rapid eye moviment desensitization and reprocessing), inventato da Francine Shapiro negli anni '90 negli USA.

15 Tale approccio è assolutamente indicato in caso di lutti familiari, abbandoni, separazioni, adozioni. Si può praticare già a partire da pochi mesi di vita. La sua efficacia sta nel ristabilire un equilibrio degli stati emotivi infantili a partire dalla stimolazione bilaterale dei due emisferi cerebrali.

16 Per guarire leggendo...

17 Grazie per la cortese attenzione! Diapositive a breve disponibili sul sito