Ecoturismo e non solo per lo sviluppo sostenibile delle aree Natura 2000
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- Agnello Costantino
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1 + ECOTURISMO NELLE AREE NATURA 2000 VENERDI 19 GIUGNO 2015 Palazzo della Reverenda Camera Apostolica ALLUMIERE (RM) Ecoturismo e non solo per lo sviluppo sostenibile delle aree Natura 2000 Solinas Micaela CTS Dipartimento Ambiente
2 + Cerchiamo una risposta a questa domanda: L ecoturismo può giocare un ruolo nelle aree 2000 non comprese nei parchi, affiancando le pratiche locali di gestione del territorio, facilitando le economie locali e il mantenimento di ecosistemi e specie animali e vegetali, sviluppando una fruizione di qualità?
3 + TURISMO NELLE AREE PROTETTE ITALIANE Quasi 102 milioni di visitatori nel 2014 (Italia 371, -1,5% rispetto al 2013) 40,2% di stranieri Quasi 12 miliardi di fatturato Crescita +7% presenze, +21% fatturato dal 2007 Scelte da 3 europei su 10 (+4% rispetto 2012) TURISMO NELLE AREE NATURA ,5 milioni di presenze turistiche (2012) Nelle aree della regione Lazio (33,8 milioni nella prov. di Roma, di cui 5 milioni nell hinterland)
4 + Turismo nelle aree Natura 2000: un indicatore dell offerta I posti letto nelle aree Natura 2000 sono con una densità di17,4 pl/kmq (15,2% della disponibilità nazionale), 63,6% in strutture non alberghiere Nei PN sono con una densità di 16,1 pl/kmq (5% della disponibilità nazionale) Nelle aree Natura 2000 del Lazio i pl sono con una densità di 7,6 pl/kmq al di sotto quindi delle medie nazionali e dei PN
5 + Turismo nelle aree Natura 2000: un indicatore della domanda L indice di utilizzazione dei posti letto nelle aree Natura 2000 è 0,21 (Italia 0,22) pari al 14,5% dei pernottamenti sul territorio nazionale Nei PN l indice è 0,16 per un totale di quasi 14 milioni di notti trascorse (3,7% del tot. nazionale) Nelle aree Natura 2000 del Lazio l indice di utilizzazione dei PL è 0,12 (nell hinterland della prov. Di Roma è 50,0)
6 + Esistono quindi ampi margini di miglioramento!!!
7 + 1. Ampliare gli orizzonti: non solo ecoturismo! L Ecoturismo è uno specifico segmento del turismo: turismo sostenibile nelle aree naturali (protette) che include attività di interpretazione della natura e coinvolge, o genera benefici per le comunità locali (definizione UNWTO, 2002) Turismo sostenibile è un diverso modo di concepire e organizzare QUALUNQUE forma di turismo! Il concetto di turismo sostenibile è più inclusivo, permette di: Allargare il ragionamento ad altri segmenti/operatori che possono essere compatibili con la tutela della natura Considerare come potenziali target tipologie di visitatori per cui la natura non costituisce il fattore primario di scelta Ragionare in termini di mercato e di competitività
8 + Cosa fanno i visitatori nei parchi Oltre 101 milioni di presenze nel 2014 (40,2% stranieri) Principali fattori di scelta della vacanza in natura: 47% attività sportive 20% relax 15% enogastronomia 10% riscoperta delle tradizioni Attività sportive più richieste: 29% bicicletta 25% trekking 24% escursionismo Focus della sostenibilità è su COME vengono svolte le attività turistiche
9 + 2. Trovare forme stabili di coordinamento La sostenibilità del turismo deve essere: voluta dalle comunità sostenuta e gestita dalle istituzioni attuata volontariamente dalle imprese capita/scelta dai visitatori Per le aree Natura 2000 che non sono comprese all interno di parchi avviare un processo di sviluppo del turismo sostenibile con il coinvolgimento delle comunità locali e degli stakeholder può essere un problema in quanto manca un coordinamento di livello vasto
10 + Esempio 1: Il Sistema dei Parchi dell Oltrepò Mantovano (SIPOM) 8 Enti gestori hanno avviato dal basso processo di aggregazione culminato con la sottoscrizione di un protocollo d intesa. 3 Riserve naturali/zps/ SIC 4 PLIS 1 ZPS Protocollo d intesa (2007): Coordinamento su ed. Ambientale, fruizione, comunicazione Adozione strumenti di sostenibilità oltre CETS e Agenda 21 Adempimento impegni CETS Miglioramento offerta, turistica, ottimizzazione prestazioni ambientali Favorire scoperta e interpretazione patrimonio culturale e naturalistico
11 + Esempio 2: Val di Rabbi: Turismo di comunità Alla base del turismo di comunità vi è spesso un patto territoriale, fra soggetti pubblici (Comune, Comunità Montana, Enti Parco, etc.), aziende private (agricole, artigiane, strutture ricettive, ristoranti, commercianti, guide e istruttori, ecc.), associazioni (pro-loco, associazioni culturali, ecc.) e cittadini (proprietari di case-vacanza o affittacamere, ecc.) che vivono il territorio. Il patto territoriale alla base del turismo di comunità evolve spesso nella costituzione di una cooperativa (laddove non vi siano altri soggetti competenti alla gestione del progetto), spesso a carattere sociale. Il Turismo di Comunità ha successo se l offerta : è costruita sulla base delle reali eccellenze territoriali gode di un sincero e spontaneo sostegno di tutta la comunità È necessario che la definizione dell offerta venga dal basso, da coloro che poi saranno protagonisti dell accoglienza degli ospiti. Ecco perché la definizione dell offerta è affidata ad un percorso partecipativo e non solo alla pianificazione a tavolino di esperti e operatori del settore
12 + Esempio 3: Il marchio Isole Amiche del Clima Iniziativa di marketing territoriale che interessa l area della Gallura e nasce grazie alla spinta del Parco Nazionale della Maddalena. Il progetto mira a sviluppare pratiche di sostenibilità e promozione turistica utilizzando come strumento di aggregazione un marchio di qualità, in cui gli elementi da mettere a valore sono il rispetto dell ambiente e l'integrazione dell'offerta turistica locale.
13 + 3. Usare la conoscenza e non saltare le tappe Non esistono soluzioni standard, precostituite per la sostenibilità. Occorre partire dalla conoscenza del territorio (natura, cultura, società, economia, TURISMO) e poi applicarla concretamente nel momento in cui si attuano le decisioni strategiche di programmazione e gestione NO COPIA E INCOLLA! TAPPE DI UN PROCESSO DI SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TURISMO Coinvolgimento stakeholder > Conoscenza dinamiche (sociali, economiche, turistiche) presenti nel territorio > definizione strategia e piano di azione > strumenti di monitoraggio > creazione dell offerta turistica > comunicazione, informazione, formazione
14 + 4. Programmare in funzione del target/conoscere le attività Se non sappiamo a chi ci rivolgiamo, non possiamo efficacemente promuovere la nostra offerta. Dobbiamo sapere: a CHI comunicare, COME/con quali strumenti, DOVE, usando QUALE LINGUAGGIO Importantissimo conoscere sia i turisti/visitatori attualmente presenti sul territorio sia quelli che vorremmo attrarre. Sapere cosa fanno, cosa si aspettano, le attività che svolgono, è determinante anche per poter gestire e regolamentare. Non programmare solo sulla base di ciò che abbiamo, ma in funzione di coloro che vivranno l esperienza! Coinvolgere i praticanti nella definizione dei regolamenti che disciplinano le attività!
15 + 5. Migliorare le competenze turistiche a livello locale
16 + 6. Agire senza pregiudizi, comunicare Non avere pregiudizi significa assumere una posizione neutrale che accetta come ipotesi da verificare le ragioni dell altro, significa saper ascoltare La scarsità di consultazione e dialogo genera molti dei conflitti riportati nelle aree Natura 2000 Per poter efficacemente gestire i siti, conciliando i loro molteplici usi con le esigenze di conservazione delle specie e degli habitat presenti, gli Enti devono riuscire a: Migliorare la capacità di gestire le relazioni tra i soggetti che vivono e operano sul territorio e i processi partecipativi migliorare la capacità di comunicare efficacemente
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