Università degli studi di Pavia Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali. Corso di Economia Aziendale Teoria del controllo
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1 Università degli studi di Pavia Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali Corso di Economia Aziendale Teoria del controllo Andrea Brambilla (Mat ) Federico Lombardi (Mat ) A.A. 2016/2017
2 Per disciplina intendiamo un insieme di teorie e tecniche che prima di essere messe in pratica hanno bisogno di essere studiate e padroneggiate. Una disciplina è un percorso di sviluppo per acquisire abilità o competenze. Cinque discipline: 1.Padronanza Personale o Personal Mastery 2. Modelli Mentali o Mental Models 3. Visione condivisa o Vision 4. Apprendimento di gruppo o Team-work 5. Pensiero sistemico o Systems Thinking
3 L apprendimento di gruppo è il processo di allineamento e sviluppo delle capacità di gruppo per creare i risultati che i suoi membri desiderano. Vi è l esigenza di riflettere profondamente su questioni complesse Occorre un azione innovativa coordinata Attualmente tutte le decisioni importanti vengono prese da gruppi, in quanto l apprendimento individuale è irrilevante all apprendimento organizzativo. L apprendimento di gruppo ha tre dimensioni critiche. Bisogna definire il ruolo dei membri del gruppo sugli altri gruppi
4 «La scienza è radicata nelle conversazioni» cit. Werner Heisemberg La disciplina dell apprendimento di gruppo implica la padronanza delle pratiche di: Dialogo Discussione
5 «Scopo del dialogo», indica Bohm, «è di rivelare l incoerenza del nostro pensiero.» «In un dialogo non stiamo cercando di vincere. Vinciamo tutti se lo eseguiamo nel modo giusto» Nel dialogo, i singoli ottengono percezioni che semplicemente non potrebbero ottenere da soli. Attraverso esso un gruppo analizza da molti punti di vista questioni complesse e difficili.
6 Le tre condizioni base necessarie per un dialogo sono: La sospensione dei presupposti: i partecipanti devono essere consapevoli dei propri presupposti e tenerli in evidenza finchè non siano esaminati Vedersi reciprocamente come colleghi: tutti i partecipanti devono considerarsi reciprocamente come dei colleghi alfine di stabilire un tono positivo nel dialogo La presenza di un facilitatore: Il suo compito è quello di mantenere «il contesto» nel dialogo e consentire a tutti di poter esprimere la propria opinione
7 Il termine «discussione» ha la stessa radice di percussione e scuotimento. Esso indica qualcosa come un «gioco di pingpong, nel quale continuiamo a colpire avanti e indietro la palla fra di noi». (Bohm) SCOPO: la discussione ha il fine di ricercare le decisioni che devono essere assunte Nella discussione i partecipanti cercano di far prevalere le proprie idee su quelle degli altri.
8 DIALOGO: Punti di vista diversi vengono presentati come mezzo per scoprire un punto di vista nuovo DISCUSSIONE: Vengono presentati e sostenuti punti di vista diversi Nell apprendimento di gruppo la controparte necessaria del dialogo è la discussione. Si esplorano questioni complesse Si prendono decisioni
9 Contrariamente al mito diffuso, i gruppi validi non sono caratterizzati da assenza di conflitto. Perfino quando i partecipanti condividono una visione comune, possono avere molte idee diverse su come realizzarla. Uno degli indicatori più affidabili del fatto che si tratta di un gruppo che continua ad apprendere è l evidente conflitto di idee. GRUPPI VALIDI: il conflitto diventa produttivo GRUPPI MEDIOCRI: Gruppi dalla «superficie tranquilla» Gruppi polarizzati
10 Le routine difensive sono abitudini radicate che noi utilizziamo per proteggerci dall imbarazzo e dalla minaccia derivante dal mettere in piazza il nostro modo di pensare. I partecipanti non esprimono le loro idee per timore che gli altri vi scoprano degli errori Routine difensive T I partecipanti non prendono seriamente in considerazione le idee proposte al fine di ridurle al silenzio Colui che espone l idea ha un comportamento intimidatorio nei confronti degli altri cosicchè non analizzino il suo pensiero
11 Rafforzare la soluzione di base cioè indagare e affrontare le paure o situazioni che inducono ad atteggiamenti e soluzioni difensive. Indebolire la soluzione sintomatica cioè diminuire la minaccia emotiva che stimola anzitutto la risposta difensiva. I dirigenti abili imparano ad affrontare la difensività dei membri del proprio team senza produrne un altra. Perché solitamente chi cerca di «correggere» la routine difensive tende ad ottenere l effetto opposto.
12 Un gruppo di singoli individui di talento non produrrà necessariamente un gruppo di apprendimento, non più di quanto un gruppo di atleti dotati produrrà una grande squadra sportiva. I gruppi di apprendimento imparano come apprendere insieme. Le sessioni di dialogo consentono a un gruppo di «allenarsi» insieme al dialogo e di creare l abilità che ciò richiede. Le condizioni basilari per una sessione del genere implicano: Che tutti i membri del «gruppo» siano insieme; Che le regole di base del dialogo vengano spiegate e messe in atto; Che i membri del gruppo siano incoraggiati a sollevare le questioni più difficili, sottili e conflittuali essenziali al lavoro del gruppo.
13 Senge P. «La quinta disciplina: l'arte e la pratica dell'apprendimento organizzativo» Sperling & Kupfer, 2006 Slide Piero Mella:
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