PIANO DI INCLUSIONE SCOLASTICA

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1 L Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Ufficio XVII Ambito territoriale della provincia di PRATO Laboratorio 1 bisogni educativi speciali e disabilità Docenti: La Fauci Laura e Piscopo Rosa I. C. Marco Polo PIANO DI INCLUSIONE SCOLASTICA Scuola dell Infanzia Anno scolastico Scuola Alunno

2 1. Area cognitiva Obiettivi prioritari di sviluppo rilevati dal D.P.F. Indicare gli obiettivi così come sono scritti nel D.P.F (Numerare gli obiettivi) 1.Promuovere l interesse e la curiosità per le varie attività didattiche proposte; 2.Potenziare e consolidare i tempi di attenzione e di concentrazione. 3. Sottobiettivi Scomporre ognuno degli obiettivi riportati nella sezione precedente in una serie di sottobiettivi. I sottobiettivi sono le azioni necessarie e sufficienti all esecuzione del compito richiesto dall obiettivo (Numerare i sottobiettivi in maniera progressiva facendoli precedere dal numero dell obiettivo a cui si riferiscono). 1.1 L alunno si dedica ad attività didattiche semplici e gratificanti che talvolta sceglie autonomamente o con l aiuto di altri pari; 1.2 L alunno viene coinvolto nelle varie attività didattiche inizialmente per periodi brevi e successivamente per tempi sempre più lunghi Interventi scuola Per ogni sottobiettivo indicare gli interventi che verranno attuati per raggiungerlo (Numerare gli interventi in maniera progressiva facendoli precedere dal numero del sottobiettivo a cui si riferiscono e del relativo obiettivo); quindi ad ogni sottobiettivo corrisponderanno uno o più interventi. Ad esempio, se il secondo sottobiettivo dell obiettivo 1 necessita di tre interventi, questi ultimi andranno indicati con la seguente numerazione:1.2.1.; ; Per ogni intervento fornire le indicazioni sotto elencate, ampliando le celle ove necessario. Interv. Azione Luogo Materiali Chi lo fa Barriere Facilitatori n Si strutturano attività didattiche adeguate e calibrate sulla base dei tempi di attenzione e di applicazione dell alunno e delle sue competenze di base Sezione di appartenenz a; ambienti polivalenti: palestra, stanza dei travestiment i e giardino Vari e diversificati sulla base delle attività proposte Tutto il team docenti e gli operatori esperti quando vengano attiviti alcuni progetti speciali: musicoterap ia,educazion e motoria L ambiente fisico, caotico e non adeguatame nte organizzato, i pari I materiali didattici, le risorse umane(educ atori e pari), il setting di lavoro accogliente e adeguatame nte strutturato P.I.S. Infanzia 2

3 Fattori ambientali che potrebbero ostacolare il funzionamento della persona e compromettere l intervento Fattori ambientali che, mediante la loro presenza, migliorano il funzionamento della persona e rendono più probabile l efficacia dell intervento. Interventi extrascolastici relativi agli obiettivi prioritari OPERATORI SANITARI FAMIGLIA ALTRO P.I.S. Infanzia 3

4 2. Area affettiva relazionale Obiettivi prioritari di sviluppo rilevati dal D.P.F. Indicare gli obiettivi così come sono scritti nel D.P.F (Numerare gli obiettivi) 1.Acquisire le regole sociali e comportamentali della vita comunitaria della sezione; 2.Instaurare progressivamente delle relazioni significative con i pari della sezione di appartenenza e con le figure educative di riferimento 3. Sottobiettivi Scomporre ognuno degli obiettivi riportati nella sezione precedente in una serie di sottobiettivi. I sottobiettivi sono le azioni necessarie e sufficienti all esecuzione del compito richiesto dall obiettivo (Numerare i sottobiettivi in maniera progressiva facendoli precedere dal numero dell obiettivo a cui si riferiscono). 1.1 L alunno impara le regole scolastiche di base: stare seduto al momento del calendario, dello svolgimento delle attività, del pasto, a stare in fila e l alternanza di turno nella pratica di giochi e nella comunicazione verbale 1.2L alunno svolge attività ludiche libere e strutturate all interno della sezione Interventi scuola Per ogni sottobiettivo indicare gli interventi che verranno attuati per raggiungerlo (Numerare gli interventi in maniera progressiva facendoli precedere dal numero del sottobiettivo a cui si riferiscono e del relativo obiettivo); quindi ad ogni sottobiettivo corrisponderanno uno o più interventi. Ad esempio, se il secondo sottobiettivo dell obiettivo 1 necessita di tre interventi, questi ultimi andranno indicati con la seguente numerazione:1.2.1.; ; Per ogni intervento fornire le indicazioni sotto elencate, ampliando le celle ove necessario. Interv. Azione Luogo Materiali Chi lo fa Barriere Facilitatori n Proporre sistematicamentei l calendario delle presenze nel quale sono definiti anche gli incarichi che i bambini a turno portano a termine. Proporre canzoni, dialoghi Sezione propria e altri ambienti polivalenti interni alla scuola, il giardino Il calendario delle presenze, i simboli degli incarichi assunti dai pari Il team docente L ambiente caotico Risorse umane, materiali adeguati: libri, cd musicali P.I.S. Infanzia 4

5 e conversazioni guidate. Fattori ambientali che potrebbero ostacolare il funzionamento della persona e compromettere l intervento Fattori ambientali che, mediante la loro presenza, migliorano il funzionamento della persona e rendono più probabile l efficacia dell intervento. Interventi extrascolastici relativi agli obiettivi prioritari OPERATORI SANITARI FAMIGLIA ALTRO P.I.S. Infanzia 5

6 3. Area dei linguaggi e della comunicazione Obiettivi prioritari di sviluppo rilevati dal D.P.F. Indicare gli obiettivi così come sono scritti nel D.P.F (Numerare gli obiettivi) 1.Ascoltare e comprendere messaggi, consegne e brevi racconti 2.Esprimere e comunicare i propri bisogni primari e i contenuti delle narrazioni fruite 3. Sottobiettivi Scomporre ognuno degli obiettivi riportati nella sezione precedente in una serie di sottobiettivi. I sottobiettivi sono le azioni necessarie e sufficienti all esecuzione del compito richiesto dall obiettivo (Numerare i sottobiettivi in maniera progressiva facendoli precedere dal numero dell obiettivo a cui si riferiscono). 1.1 L alunno ascolta e decodifica il messaggio verbale ed esegue semplici consegne 1.2 L alunno espone con sicurezza ed autonomamente i propri bisogni Interventi scuola Per ogni sottobiettivo indicare gli interventi che verranno attuati per raggiungerlo (Numerare gli interventi in maniera progressiva facendoli precedere dal numero del sottobiettivo a cui si riferiscono e del relativo obiettivo); quindi ad ogni sottobiettivo corrisponderanno uno o più interventi. Ad esempio, se il secondo sottobiettivo dell obiettivo 1 necessita di tre interventi, questi ultimi andranno indicati con la seguente numerazione:1.2.1.; ; Per ogni intervento fornire le indicazioni sotto elencate, ampliando le celle ove necessario. Interv. Azione Luogo Materiali Chi lo fa Barriere Facilitatori n Promuovere la tecnica pedagogica dell ascolto attivo e la verbalizzazione sistematica della realtà vissuta dall alunno Sezione, palestra, ambiente esterno: giardino e biblioteca Visivi( libri) e audiovisivi( cassette e dvd) Tutto il team docente L ambiente rumoroso e materiale non adeguato Testi e libri con immagini accattivant i ; filmati brevi P.I.S. Infanzia 6

7 Fattori ambientali che potrebbero ostacolare il funzionamento della persona e compromettere l intervento Fattori ambientali che, mediante la loro presenza, migliorano il funzionamento della persona e rendono più probabile l efficacia dell intervento. Interventi extrascolastici relativi agli obiettivi prioritari OPERATORI SANITARI FAMIGLIA ALTRO P.I.S. Infanzia 7

8 4. Area percezione e sensorialità Obiettivi prioritari di sviluppo rilevati dal D.P.F. Indicare gli obiettivi così come sono scritti nel D.P.F (Numerare gli obiettivi) 1.Promuovere l orientamento e il dominio dello spazio; 2.Favorire la competenza di operare con delle quantità semplici 3. Sottobiettivi Scomporre ognuno degli obiettivi riportati nella sezione precedente in una serie di sottobiettivi. I sottobiettivi sono le azioni necessarie e sufficienti all esecuzione del compito richiesto dall obiettivo (Numerare i sottobiettivi in maniera progressiva facendoli precedere dal numero dell obiettivo a cui si riferiscono). 1.1L alunno localizza se stesso, gli oggetti e le persone nello spazio; 1.2L alunno riconosce la quantità di oggetti concreti (pochi- tanti) e riconosce il numero come quantità fino a Interventi scuola Per ogni sottobiettivo indicare gli interventi che verranno attuati per raggiungerlo (Numerare gli interventi in maniera progressiva facendoli precedere dal numero del sottobiettivo a cui si riferiscono e del relativo obiettivo); quindi ad ogni sottobiettivo corrisponderanno uno o più interventi. Ad esempio, se il secondo sottobiettivo dell obiettivo 1 necessita di tre interventi, questi ultimi andranno indicati con la seguente numerazione:1.2.1.; ; Per ogni intervento fornire le indicazioni sotto elencate, ampliando le celle ove necessario. Interv. Azione Luogo Materiali Chi lo fa Barriere Facilitatori n N Promuovere attività di pittura su spazi grandi e piani orizzontali. Attivare giochi motori, semplici percorsi Promuovere attività di conta(numero di Sezione, palestra e giardino Sezione, palestra Carta, pennelli, tempere, materiale ginnico: palla, cerchi, ecc. Calendario delle presenze e il Il team docente e occasionalm ente gli esperti Il team docente Presenza di ostacoli fisici che possono compromett ere la deambulazio ne e l esecuzione dei percorsi motori Ambiente poco strutturato Materiali didattici Le proposte didattiche, i docenti e i P.I.S. Infanzia 8

9 bambini presenti a scuola) o di ordinamento del materiale concreto materiale concreto presente nella sezione pari Fattori ambientali che potrebbero ostacolare il funzionamento della persona e compromettere l intervento Fattori ambientali che, mediante la loro presenza, migliorano il funzionamento della persona e rendono più probabile l efficacia dell intervento. Interventi extrascolastici relativi agli obiettivi prioritari OPERATORI SANITARI FAMIGLIA ALTRO P.I.S. Infanzia 9

10 5. Area motoria Obiettivi prioritari di sviluppo rilevati dal D.P.F. Indicare gli obiettivi così come sono scritti nel D.P.F (Numerare gli obiettivi) 1.Conoscere lo schema corporeo; 2.Controllare e coordinare i movimenti; 3.Potenziare la motricità fine e la coordinazione oculo- manuale Sottobiettivi Scomporre ognuno degli obiettivi riportati nella sezione precedente in una serie di sottobiettivi. I sottobiettivi sono le azioni necessarie e sufficienti all esecuzione del compito richiesto dall obiettivo (Numerare i sottobiettivi in maniera progressiva facendoli precedere dal numero dell obiettivo a cui si riferiscono). 1.1L alunno riconosce il viso e i suoi segmenti e denomina le parti del corpo principali; 1.2L alunno esegue schemi dinamici e posturali di base( sale le scale, salta, rotola e scende); 2.1L alunno riesce a compiere azioni prattognostiche specifiche( incolla, strappa, slaccia) Interventi scuola Per ogni sottobiettivo indicare gli interventi che verranno attuati per raggiungerlo (Numerare gli interventi in maniera progressiva facendoli precedere dal numero del sottobiettivo a cui si riferiscono e del relativo obiettivo); quindi ad ogni sottobiettivo corrisponderanno uno o più interventi. Ad esempio, se il secondo sottobiettivo dell obiettivo 1 necessita di tre interventi, questi ultimi andranno indicati con la seguente numerazione:1.2.1.; ; Per ogni intervento fornire le indicazioni sotto elencate, ampliando le celle ove necessario. Interv. Azione Luogo Materiali Chi lo fa Barriere Facilitatori n N Promuovere giochi tesi alla conoscenza dello schema corporeo:gioca del tocca tocca e dello specchio Promuovere attività motorie specifiche Sezione, palestra e giardino Palestra e giardino Vari e diversificati: specchio e materiale ginnico Materiale ginnico e brani musicali Docenti e esperti di progetti specifici Docenti e esperti di progetti specifici Ostacoli fisici che compromett ono la motricità Materiali, ambienti, docenti che lo accompagna no nelle attività, pari con i quali condividere i giochi Materiali, ambienti e docenti P.I.S. Infanzia 10

11 N Promuovere attività di collage, strappo e infilatura Sezione Carta, filo, perlin, pasta e colla Il team docente Materiale proposto non adeguato Materiali, ambienti, risorse umane, docenti e pari Fattori ambientali che potrebbero ostacolare il funzionamento della persona e compromettere l intervento Fattori ambientali che, mediante la loro presenza, migliorano il funzionamento della persona e rendono più probabile l efficacia dell intervento. Interventi extrascolastici relativi agli obiettivi prioritari OPERATORI SANITARI FAMIGLIA ALTRO P.I.S. Infanzia 11

12 6. Area autonomia Obiettivi prioritari di sviluppo rilevati dal D.P.F. Indicare gli obiettivi così come sono scritti nel D.P.F (Numerare gli obiettivi) 1.Promuovere l acquisizione di autonomie di primo e secondo livello Sottobiettivi Scomporre ognuno degli obiettivi riportati nella sezione precedente in una serie di sottobiettivi. I sottobiettivi sono le azioni necessarie e sufficienti all esecuzione del compito richiesto dall obiettivo (Numerare i sottobiettivi in maniera progressiva facendoli precedere dal numero dell obiettivo a cui si riferiscono). 1.1 L alunno riesce ad avere cura del proprio corpo, conosce e utilizza le norme igieniche fondamentali Interventi scuola Per ogni sottobiettivo indicare gli interventi che verranno attuati per raggiungerlo (Numerare gli interventi in maniera progressiva facendoli precedere dal numero del sottobiettivo a cui si riferiscono e del relativo obiettivo); quindi ad ogni sottobiettivo corrisponderanno uno o più interventi. Ad esempio, se il secondo sottobiettivo dell obiettivo 1 necessita di tre interventi, questi ultimi andranno indicati con la seguente numerazione:1.2.1.; ; Per ogni intervento fornire le indicazioni sotto elencate, ampliando le celle ove necessario. Interv. Azione Luogo Materiali Chi lo fa Barriere Facilitatori n Fare praticare sistematicamente in totale autonomia le azioni relative alla vestizione, svestizione, igiene personale Sezione e bagno Carta, sapone, asciugaman o personale Docenti coadiuvate dalle collaboratri ci scolastiche Presenza di ostacoli fisici negli ambienti dove si praticano queste attività(acqu a) I pari che costituiscon o un modello per l alunno mentre mettono in pratica le azioni relative a quest area; i docenti che verbalizzano le azioni che P.I.S. Infanzia 12

13 l alunno compie affinchè ne prenda consapevole zza Fattori ambientali che potrebbero ostacolare il funzionamento della persona e compromettere l intervento Fattori ambientali che, mediante la loro presenza, migliorano il funzionamento della persona e rendono più probabile l efficacia dell intervento. Interventi extrascolastici relativi agli obiettivi prioritari OPERATORI SANITARI FAMIGLIA ALTRO L ALUNNO SEGUE LA PROGRAMMAZIONE DELLA CLASSE (curriculare) sì programmazione con obiettivi minimi programmazione personalizzata programmazione completa no programmazione individualizzata P.I.S. Infanzia 13

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