COMUNE DI REGGIO EMILIA AEROPORTO DI REGGIO EMILIA PROPONENTE: ARENA EVENTI CAMPOVOLO VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

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1 COMUNE DI REGGIO EMILIA AEROPORTO DI REGGIO EMILIA PROPONENTE: ARENA EVENTI CAMPOVOLO INTERVENTO SULL'AREA NON OPERATIVA IN CONCESSIONE A AEROPORTO DI REGGIO EMILIA S.P.A. Fase: VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Sintesi non Tecnica Elaborato n SIA.04 scala: PROGETTO: IOTTI + PAVARANI ARCHITETTI via Emilia all'angelo 3, Reggio emilia tel/fax: studio@iotti-pavarani.com COLLABORATORI: Roberto Bertani, Stefano Nicolini, Giulia Piacenti Arch. Marco Pavarani Arch. Paolo Iotti STUDIO DI ARCHITETTURA ARCH. GUIDO TASSONI Via A. Einstein n Reggio Emilia tel tassoni@esatecna.com Arch. Guido Tassoni LAURO SACCHETTI ASSOCIATI via del Chionso 28/a, Reggio Emilia tel: , fax: info@studiolsa.it Ing.Lauro Sacchetti COLLABORATORI: Arch.Michele Ricco, Arch.Luca Romoli COLLABORATORI: Ing.Gianmaria Borellini, Ing.Daniele Del Rio, Geom.Andrea Tonelli CONSULENTI: VALUTAZIONI AMBIENTALI Studio Alfa S.r.l. Via V. Monti 1, Reggio Emilia tel info@studioalfa.it COLLABORATORI: Ing. Luigi Settembrini, Dott. Fabio Toni Dott. Germano Bonetti, Ing. Guido Salvalai Ing. Lucio Leoni revisione data descrizione approvato data: MARZO 2017 IL PRESENTE DOCUMENTO NON POTRA' ESSERE COPIATO, RIPRODOTTO O ALTRIMENTI PUBBLICATO, IN TUTTO O IN PARTE. OGNI UTILIZZO NON AUTORIZZATO SARA' PERSEGUITO A NORMA DI LEGGE. THIS DOCUMENT MAY NOT BE COPIED, REPRODUCED OR PUBLISHED, EITHER IN PART OR IN ITS ENTIRETY. UNAUTHORIZED USE WILL BE PROSECUTE BY LOW.

2 TEAM DI LAVORO Ing. Lucio Leoni Responsabile del Settore Fisico di Studio Alfa Srl Tecnico competente in acustica ambientale Dott. Toni Fabio Settore Fisico di Studio Alfa Srl Ing. Luigi Settembrini Settore Fisico di Studio Alfa Srl Ing. Guido Salvalai SIA SINTESI NON TECNICA 1

3 INDICE 1 FINALITA DEL PROGETTO COMPATIBILITA DEL PROGETTO RISPETTO AGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E DI SETTORE VIGENTI (QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO) DESCRIZIONE DEL PROGETTO (QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE) ANALISI DELLE ALTERNATIVE COMPRESA QUELLA ZERO CARATTERISTICHE SALIENTI DEL PROGETTO PROPRIETA COINVOLTE DAL PROGETTO TEMPI E ATTIVITA DI CANTIERE FASE DI FINE ESERCIZIO (DE - COMMISSIONING) RICADUTE OCCUPAZIONALI ED ECONOMICHE COSTI PREVISTI CARATTERIZZAZIONE DEI POSSIBILI EFFETTI AMBIENTALI (QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE) MOBILITÀ ARIA E CLIMA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SOTTERRANEE E SUPERFICIALI VEGETAZIONE, FAUNA ECOSISTEMI E BIODIVERSITÀ RUMORE PAESAGGIO BENI MATERIALI (PATRIMONIO ARCHITETTONICO / ARCHEOLOGICO) RADIAZIONI (CAMPI ELETTROMAGNETICI) INQUINAMENTO LUMINOSO RIFIUTI SIA SINTESI NON TECNICA 2

4 1 FINALITA DEL PROGETTO Il progetto di interesse, sottoposto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), prevede la realizzazione nella porzione non operativa della zona aeroportuale di Reggio Emilia di un Arena capace di ospitare concerti ed eventi di aggregazione di massa con un affluenza massima dell ordine di circa persone, in grado cioè di portesi inserire nel circuito delle grandi manifestazioni di interesse nazionale, europeo ed internazionale. Contestualmente alla realizzazione dell Arena spettacoli in senso stretto, il progetto prevede anche una risistemazione dell area di accesso alla zona spettacoli, così da renderla più funzionale all accoglienza delle persone, e la predisposizione di un ingresso dedicato agli stabili con attività aeroportuale in modo da limitare il possibile disagio nel corso degli eventi in Arena. L intervento proposto si inserisce inoltre nell ambito della più generale riqualificazione urbana attualmente in corso dell'area nord della città di Reggio Emilia, che persegue l'obiettivo strategico di una rigenerazione di tutta la zona attraverso una sinergia con le strutture già esistenti quali ad esempio il Campus universitario San Lazzaro, il Centro Internazionale Loris Malaguzzi, il Tecnopolo, ecc. In linea con quanto previsto dalla legislazione e documentazione tecnica di settore (LR 9/99 e s.m.i.), lo Studio di Impatto Ambientale, del quale il presente documento rappresenta la relativa Sintesi non Tecnica, è stato strutturato nelle 3 parti denominate Quadro di Riferimento Programmatico, Quadro di Riferimento Progettuale e Quadro di Riferimento Ambientale così da poter valutare la compatibilità del progetto rispetto ai principali strumenti di pianificazione territoriale e di settore vigenti, descriverne i tratti salienti e determinare i potenziali impatti, positivi e/o negativi, nei confronti delle diverse matrici ambientali legati alla realizzazione (fase di cantiere) e all esercizio della nuova opera. Di seguito sono riportate alcune immagini rappresentative del progetto. RENDER ESEMPLIFICATIVO DEL PROGETTO VISTA NORD EST SIA SINTESI NON TECNICA 3

5 RENDER ESEMPLIFICATIVO DEL PROGETTO VISTA NORD OVEST RENDER ESEMPLIFICATIVO DEL PROGETTO SIA SINTESI NON TECNICA 4

6 FOTOGRAFIA AEREA CON INDICAZIONE DELLA ZONA DI PROGETTO (area di colore rosso) 2 COMPATIBILITA DEL PROGETTO RISPETTO AGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E DI SETTORE VIGENTI (QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO) Le tabelle seguenti riassumono l analisi, eseguita approfonditamente nell ambito dello Studio di Impatto Ambientale, dei principali strumenti di pianificazione e di settore vigenti, al fine di verificare la compatibilità del nuovo progetto e l assenza di elementi ostativi alla sua realizzazione. Per maggiori dettagli si rimanda alla valutazione contenuta nel Quadro di Riferimento Programmatico dello SIA. SIA SINTESI NON TECNICA 5

7 PIANIFICAZIONE TERRITORIALE PROVINCIALE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE REGIONALE PIANO - PROGRAMMA Piano Territoriale Regionale (PTR) Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) ELEMENTI SALIENTI EMERSI DALL ANALISI DEL PIANO - PROGRAMMA Le indicazioni salienti del PTR sono state accolte dai diversi strumenti di pianificazione provinciale, che ne hanno contestualmente tradotto il contenuto anche sottoforma cartografica si ritiene che l analisi di dettaglio eseguita in merito al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della provincia di Reggio Emilia risulti esaustiva al fine di evidenziare eventuali criticità anche nei confronti del sovraordinato PTR. L area di progetto appartiene alla Unità di Paesaggio 8 Pianura Bolognese, Modenese e Reggiana alla quale compete una specifica scheda descrittiva, che però, riguardando un territorio vasto, ha una valenza generale e dunque tale da non prevedere prescrizioni o limitazioni specifiche in merito all area di progetto. Per ulteriori elementi di interesse si rimanda all analisi degli strumenti di pianificazione a scala provinciale e comunale che hanno fatto propri gli elementi di tutela e valorizzazioni del PTPR. Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) Dal punto di vista paesaggistico l area di progetto ricade nell Ambito 5 Ambito Centrale e risulta coerente con quanto menzionato dagli obiettivi della relativa Scheda, andando nella direzione prevista di incrementare la vocazione direzionale, culturale e commerciale della città di Reggio Emilia, integrando paesaggio e territorio. L area di progetto è in una zona adiacente al torrente Rodano, collocato oltre il suo confine est, corso d acqua inserito nell elenco delle acque pubbliche e tutelato in base all art. 142 comma 1 lett. c del DLgs 42/2004 ragion per cui è stata redatta una opportuna Relazione Paesaggistica di corretto inserimento delle nuove opere. All interno dell area aeroportuale Campovolo non sono presenti zone di interesse archeologico e l elemento più vicino riscontrabile dalla cartografia di PTCP è il sito San Lazzaro (numero 11) distante circa 1,2 km. Dal punto di vista dell assetto territoriale degli insediamenti e delle reti della mobilità, l area di progetto è ricompresa all interno del Polo funzionale esistente numero 11 denominato Aeroporto Città del Tricolore. L area è esterna a zone di protezione delle acque sotterranee nel territorio di pedecollina e pianura e via del Partigiano e via dell Aereonautica sono classificate come viabilità storica e per alcuni tratti come zone di tutela della struttura centuriata. Per ciò che concerne la delimitazione delle fasce fluviali, l area di progetto risulta esterna alla fascia C (inondazione per piena catastrofica) definita dal Piano per l Assetto Idrogeologico (PAI) / Piano Stralcio delle Fasce Fluviali. SIA SINTESI NON TECNICA 6

8 PIANIFICAZIONE REGIONALE DI SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE COMUNALE PIANO - PROGRAMMA Piano Strutturale Comunale (PSC) e Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) ELEMENTI SALIENTI EMERSI DALL ANALISI DEL PIANO - PROGRAMMA È confermata l appartenenza della zona di progetto al Polo funzionale denominato Aeroporto Città del Tricolore, per il quale nello SIA è riportata la relativa scheda che ne conferma la vocazione prevalente di tipo infrastruttura aeroportuale, affiancata a quella ad uso emergenziale a servizio della Protezione Civile e per attività temporanee di tipo ludicoricreativo. Si riafferma la presenza di un vincolo di tipo paesaggistico (con conseguente necessità di una valutazione dedicata ai sensi del DLgs 42/2004) e di un corridoio ecologico legato alla presenza del torrente Rodano, con il quale il progetto non andrà comunque a determinare una interferenza diretta e rispetto al quale sono previste opere di mitigazione (messa a dimora di alberi e arbusti). È presente una tutela di tipo archeologico per via dell Aeronautica, che sarà coinvolta dall adeguamento della viabilità esistente per creare un accesso dedicato all area aeroportuale in merito a tale tema si rimanda al contenuto della Relazione Archeologica allegata alla documentazione di progetto. Oltre il confine nord si trova il canale di Reggio, esterno alla zona di intervento, il cui ambito appartiene agli invasi ed alvei di laghi, bacini e corsi d'acqua (art 2.5 delle Norme Tecniche) ed è riconosciuto come storico in quanto parte del tracciato del canale Ducale d'enza. Come già indicato in sede di PTCP, le fasce fluviali associate al torrente Rodano sono in tale tratto in pratica corrispondenti con le sue rive, pertanto non si determina interferenza con la zona di progetto. A sud (ai limiti dell area aeroportuale) e a nord (oltre il tracciato della tangenziale) sono presenti elementi del Sistema forestale e boschivo che comunque non saranno interessati dalle nuove opere. Il PSC conferma l appartenenza dell area di progetto ad una zona di protezione dall'inquinamento luminoso ai sensi dell articolo 2.43 delle Norme Tecniche. L elaborato Grandi Trasformazioni, Poli Di Eccellenza e Assetto Infrastrutturale classifica l area di interesse come appartenente alla città consolidata e non si segnalano particolari elementi di interesse in sua corrispondenza per ciò che concerne il tema specifico. Piano D Assetto Idrogeologico (PAI) Per ciò che concerne Il Piano in oggetto si rimanda all analisi eseguita del PTCP della provincia di Reggio Emilia, che tra le tavole di progetto contempla una carta che ne riprende i contenuti e le eventuali prescrizioni. SIA SINTESI NON TECNICA 7

9 PIANIFICAZIONE REGIONALE DI SETTORE PIANIFICAZIONE REGIONALE DI SETTORE PIANO - PROGRAMMA Piano Aria Integrato Regionale (PAIR) Piano Regionale di Tutela delle Acque (PTA) Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA) DGR 1300/2016 Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) ELEMENTI SALIENTI EMERSI DALL ANALISI DEL PIANO - PROGRAMMA Il PAIR ha quale orizzonte temporale strategico il 2020 e prevede 90 misure per il risanamento della qualità dell'aria al fine di ridurre i livelli degli inquinanti sul territorio regionale e rientrare nei valori limite fissati dalla Direttiva 2008/50/CE e dal DLgs 155/2010. Il territorio di Reggio Emilia appartiene alla Pianura Ovest a confine con la zona Appennino. Il comune di Reggio Emilia rientra inoltre tra quelli classificati come area di superamento per PM 10 e NO2. Le Norme Tecniche del PAIR 2020 indicano che in caso di nuovi interventi sottoposti alla procedura di VIA localizzati in aree di superamento dei limiti di qualità dell aria, in particolare per Polveri sottili e NOx, occorre dimostrare che gli stessi determinano un impatto ridotto al minimo in termini di nuove immissioni di inquinanti Il PTA è lo strumento regionale volto a raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale nelle acque interne e costiere e a garantire un approvvigionamento idrico sostenibile nel lungo periodo. Il PTA si compone di una Relazione Generale, di un elaborato di Valsat, di Norme di Attuazione e di una Tavola tematica relativa alle zone di protezione delle acque sotterranee - aree di ricarica la cui analisi conferma come l area di progetto sia esclusa da settori appartenenti alle zone di protezione delle acque sotterranee - aree di ricarica. In base alle tavole del PGRA relative al Reticolo Secondario di Pianura l area di progetto è interna a una zona appartenente alla classe P2 (alluvioni poco frequenti, con tempo di ritorno tra 100 e 200 anni media probabilità), così come ricompresa in una zona di rischio R 2 Medio. La DGR 1300/2016 stabilisce per le aree quali quella di progetto alcune disposizioni relativamente alle attività permesse, che non determinano elementi ostativi per il progetto di interesse, e alle caratteristiche costruttive da seguire per la loro realizzazione. Il PRGR si pone come un nuovo strumento operativo per la riduzione nella produzione di rifiuti e la loro valorizzazione attraverso il recupero di materia e il progressivo calo dello smaltimento. Nella definizione dei propri obiettivi il PRGR indica il raggiungimento al 2020 di livelli di raccolta differenziata di almeno il 73% del rifiuto prodotto all interno dell ambito territoriale ottimale, tenendo conto delle caratteristiche delle diverse frazioni merceologiche, del contesto demografico, urbanistico e produttivo nonché della situazione impiantistica. Sulla base dell esperienza maturata nel corso dei grandi eventi che si sono svolti negli anni passati al Campovolo e delle intese che è stato possibile definire, e si intende rilanciare anche per la nuova Arena eventi, con i soggetti responsabili in comune di Reggio Emilia della raccolta dei rifiuti, l area sarà dotata di infrastrutture adeguate alla loro raccolta e differenziazione per il corretto smaltimento. SIA SINTESI NON TECNICA 8

10 PIANIFICAZIONE REGIONALE DI SETTORE PIANO - PROGRAMMA Piano Energetico Regionale (PER) Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) Programma di Sviluppo Rurale (PSR) LR 19/2003 e DGR 1732/2015 in tema di inquinamento luminoso ELEMENTI SALIENTI EMERSI DALL ANALISI DEL PIANO - PROGRAMMA Il PER 2030 definisce la strategia della regione Emilia Romagna nell ambito delle politiche in materia di clima e energia, le quali assumono a loro volta gli obiettivi europei al 2020, 2030 e La natura e le finalità del PER vanno ovviamente oltre a quelle del nuovo progetto proposto, rispetto al quale comunque si possono individuare alcuni aspetti di allineamento agli auspici indicati quali: - il progetto è a bilancio zero per ciò che concerne la CO2 ; - per ciò che concerne le emissioni di PM 10 e NOx il progetto tenderà alla minimizzazione degli impatti; - per quanto tecnicamente fattibile verrà ottimizzata la mobilità associata agli eventi, cercando di promuovere mezzi alternativi alle auto e/o contenerne il numero (utilizzo di autobus, car-sharing, ecc.). Il PRIT è il principale strumento di pianificazione con cui la regione stabilisce indirizzi e direttive per le politiche sulla mobilità e fissa i principali interventi e le azioni prioritarie da perseguire nei diversi ambiti di intervento. Quali elementi che possono avere attinenza e rispetto ai quali il progetto mira ad un allineamento degli obiettivi di PRIT si segnalano: - ottimizzazione della Mobilità legata agli eventi previsti, così da limitare i disagi e aumentare la sicurezza; - previsione di un numero adeguato di parcheggi (corretta gestione di arrivo e partenze in tempi ragionevoli); - promozione ove possibile di una mobilità alternativa all automobile, data anche la vicinanza delle stazioni sia della ferrovia tradizionale che dell Alta Velocità, che si cercherà di attuare in corrispondenza degli eventi. Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) è lo strumento di governo a disposizione della regione Emilia Romagna per lo sviluppo del sistema agroalimentare è rivolto all ambito agricolo, diverso da quello del progetto proposto. L analisi eseguita del documento non ha evidenziato interferenze con tra il nuovo progetto e gli obiettivi del Piano. La regione Emilia-Romagna disciplina la materia relativa all inquinamento luminoso mediante la LR 19/2003 Norme in materia di riduzione dell inquinamento luminoso e di risparmio energetico. La più recente terza direttiva applicativa, approvata con DGR 1732 del 12/11/2015, ha previsto ulteriori elementi di innovazione e miglioramento, beneficiando della sperimentazione nella applicazione dei precedenti provvedimenti. La nuova Arena eventi è collocata al margine nord della zona di rispetto associata all Osservatorio di Scandiano il comune di Reggio Emilia nell ambito dell iter autorizzativo della procedura di VIA esprimerà il suo parere in merito alla congruità del progetto. SIA SINTESI NON TECNICA 9

11 PIANIFICAZIONE COMUNALE DI SETTORE PIANIFICAZIONE PROVINCIALE DI SETTORE PIANO - PROGRAMMA Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell Aria (PTQA) Piano Clima ELEMENTI SALIENTI EMERSI DALL ANALISI DEL PIANO - PROGRAMMA Scopo primario del PTQA è conseguire i valori limite di qualità dell aria nelle zone e negli agglomerati ove questi sono superati e mantenere condizioni soddisfacenti negli altri ambiti territoriali. Il PTQA è uno strumento che presenta già una decina di anni di vita ed è stato seguito dalla promulgazione di altri Piani relativi alla qualità dell aria a livello regionale, tra cui in particolare il più recente PAIR 2020 a cui si rimanda per ulteriori dettagli. Il Piano Clima della provincia di Reggio Emilia nasce con l obiettivo specifico di apportare una riduzione delle emissioni attraverso l efficientamento nei consumi energetici, la produzione di energia da fonte rinnovabile e l assorbimento di CO2. Il Piano si rivolge principalmente ai campi di competenza dell ente Provincia, introducendo azioni attuabili sia nei confronti delle proprie infrastrutture / mezzi, sia sul territorio e quindi non è direttamente associabile alle finalità del progetto. Quali elementi di attinenza si segnala comunque l attenzione che il nuovo intervento riserva al contenimento, per quanto tecnicamente possibile, delle emissioni e alla gestione del traffico indotto in linea quindi con gli obiettivi del Piano Clima. Piano Energetico Provinciale (PEP) Il PEP definisce la strategia di medio-lungo termine adottata per ridurre la dipendenza energetica del territorio provinciale dall'esterno, favorendo nel contempo il perseguimento degli obiettivi comunitari, nazionali e regionali in materia di efficienza nell'uso dell'energia, di sviluppo delle fonti rinnovabili e di lotta al global warming. Come già visto per il PER, anche il piano provinciale riguarda aspetti ed azioni non direttamente connessi con il progetto proposto, rispetto al quale valgono comunque le considerazioni già definite in merito al corrispondente piano regionale. Zonizzazione Acustica Comunale (ZAC) La versione vigente della ZAC di Reggio Emilia è quella relativa alla prima variante generale, approvata con deliberazione del CC 35312/127 del 20/10/2014, che ha comportato modifiche sia di tipo cartografico che alla Norme Tecniche di Attuazione (NTA). LA ZAC definisce un quadro complessivo sul livello di rumorosità che può essere prodotto dalle attività presenti sul territorio comunale e quindi le sue prescrizioni saranno rispettate anche dal nuovo progetto. Tale tema è stato analizzato con il dovuto livello di approfondimento nell ambito del Quadro di Riferimento Ambientale. SIA SINTESI NON TECNICA 10

12 PIANIFICAZIONE COMUNALE DI SETTORE Piano Urbano della Mobilità (PUM) Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) Il Piano della Mobilità di area vasta di Reggio Emilia (PUM) ha tra i principali obiettivi la diminuzione dell impatto ambientale della mobilità favorendo gli spostamenti sostenibili, il trasferimento del traffico e delle auto dal centro della città e l aumento della sicurezza stradale soprattutto negli spostamenti quotidiani casa-scuola e casa-lavoro, per pedoni, ciclisti e residenti dei quartieri. L area di progetto è indicata dal PUM come interessata da una pista ciclabile (ciclovia radiale 12 Massenzatico / Gavassa / Stazione / Centro) il cui tracciato risulta interferente con la zona di collocazione della nuova Arena eventi Campovolo il progetto prevede un tracciato alternativo della viabilità ciclo-pedonale che consentirà la connessione alla rete esistente, che quindi non verrà interrotta, sia in direzione di Gavassa che verso la zona stazione-centro storico. Le 3 linee di azione previste dal PUMS sono: risparmiare traffico (AVOID), spostare quote di mobilità verso forme più sostenibili (SHIFT) e migliorare le prestazioni ambientali dei veicoli (IMPROVE). Analogamente a quanto già indicato a commento dei piani del traffico analizzati in precedenza, anche quello comunale affronta tematiche di carattere generale che vanno oltre il progetto di interesse e per maggiori dettagli in merito a come il tema specifico sia stato affrontato per il nuovo intervento si rimanda al contenuto del capitolo del SIA relativo alla Mobilità Piano Energetico Comunale (PEC) Il Piano Energetico Comunale mira a raggiungere, anche a livello locale, una riduzione delle emissioni di CO2 che deve essere accompagnata da una diminuzione anche di altri parametri sensibili presenti in atmosfera quali Polveri sottili e Ossidi di azoto e, soprattutto, da un calo dei consumi di energia primaria fossile. Come visto per altri strumenti di pianificazione, il PEC è stato seguito dalla promulgazione di altri Piani relativi alle tematiche energetiche, tra cui in particolare il più recente PER, alla cui analisi si rimanda per ulteriori dettagli, tenendo conto anche della veloce evoluzione che stanno avendo le politiche energetiche sia a livello nazionale che locale. Piano di Azione per l Energia Sostenibile (PAES) L analisi del PAES del comune di Reggio Emilia non ha evidenziato elementi ostativi alla realizzazione del progetto, tenendo in considerazione che lo stesso sarà realizzato con l obiettivo di un impatto zero in termini di emissioni di CO2, di una minimizzazione per quanto possibile degli impatti sulla matrice aria e di una ottimizzazione della mobilità. SIA SINTESI NON TECNICA 11

13 SISTEMA DELLE AREE PROTETTE PIANIFICAZIONE COMUNALE DI SETTORE Piano di Rischio Aeroportuale (PdRA) - Programma di intervento e piano di sviluppo aeroportuale L area aeroportuale di Reggio Emilia è stata oggetto di vari provvedimenti da parte degli enti competenti tra i quali i più importanti si possono sintetizzare di seguito: - delibera di Giunta Comunale ID n. 7 del 14/01/2016 si è riavviato il procedimento di predisposizione del Piano di Rischio Aeroportuale (PdRA) dell'aeroporto Città del Tricolore Ferdinando Bonazzi - delibera dell'assemblea dei Soci della società Aeroporto di Reggio Emilia Srl del 29/04/2015 è stato approvato il Programma di intervento per l'affidamento in concessione a seguito del quale, in data 04/05/2015, è stato presentato il Programma di Intervento e piano di sviluppo aeroportuale ; - provvedimento dirigenziale 27 del 2/7/2015 del Direttore Generale dell'enac è stato disposto l'affidamento in concessione dell'aeroporto di Reggio Emilia a favore della Società Aeroporto di Reggio Emilia Srl per la durata ventennale decorrenti dal 2 luglio 2015 L evoluzione prevista per l area del Campovolo risulta quindi in linea con quanto previsto dal nuovo progetto proposto ed oggetto del presente SIA. L area di progetto non interferisce direttamente con Aree Naturali Protette e/o siti della rete Natura 2000 presenti sul territorio regionale. SIA SINTESI NON TECNICA 12

14 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO (QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE) 3.1 ANALISI DELLE ALTERNATIVE COMPRESA QUELLA ZERO Le 3 aree urbane in comune di Reggio Emilia (figura seguente) che possono rappresentare altrettanti siti favorevoli all inserimento di un area attrezzata per la realizzazione di eventi, manifestazioni e spettacoli sono state individuate in: - area A zona limitrofa al perimetro del territorio urbanizzato ad est di parco Ottavi; - area B zona aeroportuale non operativa, situata a nord dell Aeroporto di Reggio Emilia, in adiacenza alla cosiddetta area operativa; - area C parco urbano situato a sud dell area operativa dell Aeroporto di Reggio Emilia e ad essa adiacente. AREE LOCALIZZATE AL FINE DELLA SCELTA DELLE ALTERNATIVE La scelta della localizzazione definitiva dell area di progetto è stata effettuata mediante la comparazione tra gli impatti potenziali che l intervento può produrre sul sistema ambientale e territoriale dei diversi ambiti considerati, supponendo che ragionevolmente le componenti più significative che potranno essere coinvolte sono Mobilità / Accessibilità, Rumore, Paesaggio, Reti e servizi. Alla luce dell analisi eseguita si ritiene che la zona più idonea alla localizzazione di un Arena per eventi e spettacoli è quella B, corrispondente alla area non operativa dell Aeroporto di Reggio Emilia. Per ciò che concerne infine l Ipotesi Zero ( assenza del nuovo progetto), le valutazioni eseguite hanno evidenziato che la stessa non presenta vantaggi significativi nei confronti dell Ipotesi 1 (realizzazione del nuovo progetto) e che comunque i potenziali impatti connessi con quest ultima scelta non siano tali da annullare i vantaggi legati alla realizzazione del progetto o a questa ostativi. SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 13

15 3.2 CARATTERISTICHE SALIENTI DEL PROGETTO CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE E FUNZIONALI DELL AREA Le aree di progetto saranno così organizzate: - la zona Ovest, opportunamente riqualificata, permetterà la realizzazione di aree sulle quali potranno essere disposte ordinatamente strutture leggere e temporanee, oltre che l organizzazione e la gestione dell accoglienza delle persone in accesso agli eventi; - l area centrale, che si estende uniformemente da sud a nord, formerà il piazzale per l accesso all Arena spettacoli; - la zona Arena comprensiva delle aree e strutture di servizio per l organizzazione degli eventi. La forma organica ovoidale è stata progettata per generare uno spazio interno inclusivo e coinvolgente, mentre il sistema dei bordi, con terrapieni naturali e il segno che definisce il lato nord dell Arena stessa, tendono a rendere più dinamico l insieme, generando una continuità con i percorsi dell area di servizio e accoglienza e con la fascia sul confine verso il canale di Reggio. Una bandolatura perimetrale di altezza 3 metri sul bordo esterno, costituita da strutture verticali puntuali e teli in PVC tesi tra piantoni, definirà l ambiente interno come luogo riservato al pubblico, consentendo nel contempo a chi arriva in Arena di avere la percezione di entrare nell area riservata all evento, così come per chi è già all interno di percepirne la vastità. Dall esterno questo bordo darà una visione plastica dell opera e potrà essere utilizzato come supporto a pubblicità e per comunicazioni di servizio o altro ancora. DIMENSIONAMENTO E CAPACITÀ Lo spazio interno dell arena è stato progettato per poter ospitare 3 tipologie di spettacoli: - concerti di piccole dimensioni per circa persone - concerti di medie dimensioni per circa 50 / persone - concerti di grandi dimensioni per circa persone. Il sistema flessibile Arena permetterà cioè di ripartire l area interna in diversi settori pensati per i diversi format di evento. La pavimentazione della cavea sarà prevalentemente inerbita con tipologie di prato rustico resistenti al calpestio e che richiedono scarsa manutenzione per il proprio mantenimento. Saranno realizzate specifiche pavimentazioni in elementi prefabbricati, o comunque con pavimentazioni artificiali, solamente per la realizzazione di specifici percorsi quali quelli necessari alle vie di soccorso e quelli dedicati all accesso di disabili verso le aree protette dedicate. LA VISIBILITÀ La forma dell Arena è stata studiata per garantire un angolo di visuale verso il palco adeguato, così da poter assicurare una buona visibilità in tutta l area interna adibita ad ospitare il pubblico. In tal senso la struttura è stata progettata con una lieve pendenza verso la zona del palco (4-5 %), che consentirà comunque un agevole percorribilità, con uno sviluppo cioè dalla quota -2 metri rispetto all attuale piano di campagna nell area Backstage e palco fino a salire a quota +5 metri al vertice della colina artificiale. Il palco sarà posto nella parte più bassa dell Arena in posizione centrale e con un angolo visuale massimo di 110 (valore ottimale per permettere al pubblico di avere una buona visuale). ACCESSIBILITÀ Al fine di migliorare la gestione di accesso del pubblico e dei flussi di persone, si prevede un doppio controllo di entrata: - un primo controllo all ingresso dell area di accoglienza da via dell Aeronautica; - un successivo controllo / strappo del biglietto all imbocco della rampa d accesso. SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 14

16 Tale modalità, che consentirà di accedere all Arena dal punto più alto in posizione centrale, garantirà una migliore gestione della struttura durante i grandi eventi ed una corretta distribuzione del pubblico che sarà opportunamente incanalato verso i relativi settori. SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE In linea con le indicazioni della legislazione vigente in tema di superamento delle barriere architettoniche e fruizione degli eventi anche da parte di persone disabili, il progetto prevede aree dedicate, così come percorsi interni e parcheggi adeguati per tale tipologia di spettatori (per maggiori dettagli si rimanda al contenuto delle tavole di progetto). SPAZI DI SERVIZIO E BACKSTAGE Al fine di ottimizzare la gestione degli spettacoli da parte delle società di organizzazione e produzione il progetto prevede: accessi dedicati per i mezzi di servizio da via Montagnani Marelli (villa Curta); piazzali di manovra e caricoscarico; un area palco capace di ospitare anche strutture di dimensioni (40 x 90) m. Sull angolo sud-est verranno predisposte delle aree pavimentate che potranno ospitare le strutture prefabbricate modulari di supporto per gli operatori (depositi, spogliatoi, mensa, servizi), nonché gli spazi per gli artisti e il management; le sale regia e un centro controllo sicurezza. Nella stessa area, con accesso autonomo e separato, è prevista una zona hospitality ad uso temporaneo per incontri in coincidenza degli eventi. SPOSTAMENTO AREA PARACADUTISTI Il progetto definitivo prevede il trasferimento, sempre interno all area aeroportuale, delle strutture in uso per le attività dei paracadutisti, non riuscendo a salvaguardare gli spazi a loro destinati che ricadono proprio nella zona dell Arena. In particolare è prevista la rimozione della recinzione attuale lungo il confine nord tra l area operativa e non operativa dell Aeroporto e la conseguente nuova posa, riposizionando il confine più a sud. Contestualmente la struttura metallica dell hangar paracadutisti sarà smontata e riposizionata nella nuova area, così come saranno ricollocati la struttura esistente in legno e l area delimitata da apposita recinzione e cancelli per la realizzazione della nuova zona ricreativa. A completamento dell intervento sarà realizzata una nuova pista perimetrale in asfalto di collegamento alla pista di decollo, ripristinando così la medesima funzionalità attuale. NUOVO ACCESSO RISERVATO PER AREA AEROPORTUALE SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 15

17 Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo tratto stradale, già indicato nel progetto preliminare, a servizio esclusivo delle strutture e delle attività aeroportuali, con immissione diretta su via dell Aeronautica all altezza dell intersezione con via Adua. Il nuovo percorso si svilupperà in direzione nord-est, parallelamente a via dell Aeronautica, e con una svolta a destra proseguirà verso est fronteggiando gli hangar e gli stabilimenti che compongono le strutture aeroportuali, consentendo anche la realizzazione di parcheggi a pettine prospicienti gli edifici. La progettazione della sede stradale ha tenuto in debita considerazione gli aspetti funzionali direttamente connessi con il tipo di mezzi attesi in ingresso ed in uscita dall area aeroportuale. Si prevede infatti l utilizzazione di tale accesso anche da parte di mezzi pesanti, per i quali si rende necessario favorire un facile percorso di uscita e di immissione su via dell Aeronautica, così da non influire negativamente sulle condizioni di traffico quotidiane. Infine, allo scopo di assicurare la migliore accessibilità per qualsiasi mezzo, anche il superamento del dislivello tra via dell Aeronautica e la strada d accesso alle strutture aeroportuali è stato progettato con una pendenza molto modesta, mai superiori al 6%. Un immagine, tratta dalla documentazione di progetto, esemplificativa del tracciato del nuovo accesso alla zona aeroportuale è presentata nel seguito. PARCHEGGI E INGRESSI Le esperienze maturate negli scorsi anni in occasione dei concerti che si sono svolti al Campovolo, e che si intende ripercorrere anche per il nuovo progetto, hanno dimostrato la possibilità di utilizzare numerose aree dislocate intorno all Aeroporto. In particolare sarà possibile usare i parcheggi esistenti presenti nell arco di pochi chilometri posti nella porzione nord di Reggio Emilia (Mapei Stadium e Centro Commerciale I Petali, zona del Tribunale, Centro Commerciale Ariosto, ecc.), ai quali saranno aggiunte aree agricole limitrofe alla nuova Arena mediante accordi con i proprietari ed il cui utilizzo sarà valutato per ogni evento a partire da considerazioni di opportunità e di funzionalità. Ulteriore possibilità di parcheggio è garantita dall area a prato presente nella parte operativa dell Aeroporto, che in base agli accordi intercorsi potrà essere usata, se ritenuta di utilità, nel corso degli eventi. Alcune immagini che indicano i possibili ambiti da dedicare a parcheggio per i possibili eventi tipo sono fornite dalle figure seguenti. SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 16

18 EVENTI CON NUMERO DI PARTECIPANTI FINO A 20'000 / 30'000 SPETTATORI SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 17

19 EVENTI CON NUMERO DI PARTECIPANTI FINO A 50'000 SPETTATORI SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 18

20 EVENTI CON NUMERO DI PARTECIPANTI FINO A 100'000 SPETTATORI SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 19

21 OPERE STRUTTURALI Il progetto non prevede la realizzazione di opere di particolare rilevanza strutturale, in quanto la maggior parte degli elementi inerenti la formazione dell Arena spettacoli saranno realizzati mediante scavi e movimentazioni di terra, senza la necessità di costruire sistemi di contenimento. Gli unici elementi degni di nota riguardano le fondazioni previste per il ricollocamento dell hangar paracadutisti, così come la realizzazione dell area predisposta per il montaggio del palco e la formazione dei sistemi di fondazione delle torri Delay di diffusione audio. IMPIANTI E RETI TECNOLOGICHE RETE ELETTRICA L intervento prevede opere elettriche che saranno realizzate in parte mediante nuove infrastrutture, in parte con il recupero di quanto ancora funzionante e in buono stato di conservazione, che possa cioè risultare utile per le nuove esigenze. In linea di massima si prevede: - recupero della cabina di trasformazione MT/bt esistente installata in prossimità degli hangar dell aeroporto; - dalla cabina di cui al punto precedente realizzazione di una nuova linea MT che andrà ad alimentare una seconda cabina MT/bt posizionata in zona Arena; quest ultima infrastruttura sarà realizzata delocalizzando una cabina esistente collocata nella zona pubblico dell Arena; - per quanto possibile in base allo stato di conservazione recupero delle polifore esistenti nella zona di accesso all Arena, con sistemazione e ampliamento ove necessario, per la realizzazione dell impianto di illuminazione. RETE FOGNARIA Il progetto della nuova rete di drenaggio delle acque meteoriche andrà di fatto a riorganizzare e rifunzionalizzare la rete di raccolta delle acque bianche esistente. È prevista inoltre la realizzazione di nuovi rami funzionali alle superfici impermeabili in progetto all interno dell area, così come al nuovo svincolo stradale che si immetterà su via dell Aeronautica. Sarà costruito un nuovo sistema separato per la raccolta delle acque nere, predisposto cioè per i reflui derivanti dalla possibile costruzione di servizi igienici fissi (per ora la maggior parte dei WC saranno di tipo chimico) e la raccolta degli scarichi dell area tecnica/servizi del Backstage. RETE ACQUA POTABILE Il nuovo progetto prevede di sfruttare una parte della rete di adduzione esistente dell acqua potabile, per derivare nuovi stacchi predisposti per gli allestimenti temporanei dell area di accesso (lato ovest). È prevista inoltre la realizzazione di un nuovo anello che verrà costruito in adiacenza al sedime dell Arena e dal quale saranno derivati gli stacchi per l alimentazione delle aree logistiche/operative, così come per il nuovo sistema antincendio a NASPI. 3.3 PROPRIETA COINVOLTE DAL PROGETTO Le aree di proprietà del Demanio pubblico dello Stato (ramo Trasporti Aviazione Civile) destinate alla realizzazione dell Arena e delle opere accessorie saranno oggetto di specifica convenzione per concessione d uso, che regolerà le trasformazioni possibili e la durata della gestione delle strutture realizzate. Inoltre il progetto riguarderà: - aree di proprietà del Demanio pubblico dello Stato (ramo Trasporti Aviazione Civile) individuate al foglio 139 mappale 58 che saranno utilizzate per la realizzazione della nuova strada di accesso esclusivo alle aree aeroportuali; SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 20

22 - la realizzazione del nuovo ingresso della summenzionata strada coinvolgerà una limitata porzione di via dell Aeronautica, individuata al foglio 139 (proprietà demaniale), al solo scopo di realizzare l immissione stradale senza modificarne la geometria né la sezione originaria; - la realizzazione dell ingresso da villa Curta alle aree Backstage, Ospiti, Zona VIP e alle nuove strutture destinate ai paracadutisti richiederà la risagomatura della strada asfaltata esistente; le aree interessate da tale ampliamento sono di proprietà dei signori Caliceti Claudio e Caliceti Remo (foglio 139 mappale 346 parte) e pertanto occorrerà espropriare una superficie di circa mq, 3.4 TEMPI E ATTIVITA DI CANTIERE Il cantiere per la realizzazione della nuova Arena eventi Campovolo avrà una durata complessiva di circa 7 mesi (28 settimane) e prevedrà le fasi principali indicate dalla figura seguente. Da un punto di vista operativo i lavori saranno eseguiti in sintesi attraverso le seguenti modalità: - realizzazione di una collina artificiale da destinarsi ad Arena spettacoli dotata di zona palco e servizi Backstage; - riorganizzazione dei servizi tecnologici in derivazione / integrazione degli esistenti (rete fognaria, rete acque meteoriche, rete elettrica); - opere infrastrutturali e stradali per la razionalizzazione dell ingresso allo spazio aeroportuale disgiuntamente dall area non operativa; - spostamento dell hangar paracadutisti con creazione di strada di sicurezza e collegamento. L ingresso al cantiere è previsto dal ponte su via Montagnani Marelli (villa Curta). Al fine di evitare possibili contaminazioni del terreno, all interno dell area di cantiere verrà realizzata una zona di circa 100 mq per lo stazionamento notturno dei mezzi d opera mediante massicciata in stabilizzato su teli impermeabili in nylon da rimuovere e smaltire a fine lavorazioni; la stessa area verrà utilizzata per il rifornimento dei mezzi operativi (i camion faranno rifornimento esternamente). Saranno inoltre presenti appositi contenitori per lo stoccaggio e il successivo smaltimento dei rifiuti prodotti (scarrabili), così come strutture amovibili da dedicare a uffici, spogliatoi, ecc. La configurazione di cantiere prevista è schematizzata dalla figura seguente, tratta dalla documentazione tecnica di progetto. SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 21

23 DIAGRAMMA DI GANTT - FASE DI CANTIERE SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 22

24 SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 23

25 Il terreno necessario per la realizzazione della zona in rilievo rispetto all attuale piano di campagna sarà in parte recuperato dagli scavi interni al cantiere (tutto il terreno movimentato sarà quindi riutilizzato in loco), in parte trasportato dall esterno mediante autocarri. In particolare il progetto prevede che saranno movimentati i seguenti quantitativi: ORIGINE DEL MATERIALE QUANTITA (m 3 ) TERRENO SCAVATO IN LOCO E RIUTILIZZATO PER LA COLLINA ARTIFICIALE circa 60 / 70'000 TERRENO TRASPORTATO DALL ESTERNO MEDIANTE AUTOCARRI circa 110'000 La gestione delle terre e rocce da scavo, sia di origine interna che esterna alla zona di cantiere, avverrà in ottemperanza a quanto previsto dalla legislazione vigente in materia (Dlgs 152/2006 e successive m. i. in particolare art. 186). Il terreno scavato in loco verrà immediatamente ed integralmente impiegato all interno del cantiere stesso, nel rispetto quindi dei tempi di deposito previsti dal DLgs 152/2016 e senza la necessità di particolari trattamenti o trasformazioni. I materiali di origine esterna saranno essenzialmente della tipologia inerti da recupero, in linea con una politica ambientale volta al riutilizzo a sostegno del risparmio di materie prime naturali, e gli stessi saranno tutti conformi alle normative vigenti e validati da Certificazione di conformità UNI EN. Indicativamente essi apparterranno inoltre alle seguenti tipologie (elenco esemplificativo e non esaustivo; eventuali ulteriori materiali inerti che si penserà di utilizzare seguiranno le stesse regole di conformità e avranno i necessari requisiti previsti dalla legislazione vigente): - TERRE E ROCCE DA SCAVO con il rispetto dei limiti di tab. 1 Col. B dell Allegato 5 Parte IV del Dlgs 152/06 e s.m.i. - STABILIZZATO DI ROCCIA con marcatura CE UNI EN RICICLATO MISTO con marcatura CE UNI EN ECOSABBIA VT con marcatura CE UNI EN FASE DI FINE ESERCIZIO (DE - COMMISSIONING) Le caratteristiche del nuovo impianto, che di fatto prevede poche strutture di tipo stabile, sono tali che lo stesso consentirà un agevole ripristino dello stato dei luoghi a seguito della sua dismissione. La collinetta artificiale di stazionamento del pubblico, se non più funzionale alla nuova destinazione prevista per l area, potrà essere eliminata con modalità analoghe al cantiere utilizzato per la sua realizzazione. I materiali di risulta (terre e rocce da scavo) potranno essere o utilizzati nel medesimo sito o essere trasportati in esterno, con modalità in linea con quanto previsto dalla legislazione vigente all epoca della dismissione. Le strutture in cemento armato (area palco e Backstage), così come le aree impermeabilizzate (es. parcheggi interni) potranno essere demolite e il materiale smaltito presso discariche autorizzate, sempre secondo quanto previsto dalla legislazione vigente. Le opere di sistemazione della zona di accesso all Arena (ad esempio il nuovo impianto di illuminazione), così come la nuova viabilità dedicata per l ingresso agli stabili aeroportuali potranno invece essere riutilizzate, essendo verosimilmente compatibili con gli utilizzi previsti per la zona. 3.6 RICADUTE OCCUPAZIONALI ED ECONOMICHE La nuova Arena spettacoli potrà ospitare eventi con una affluenza massima (per il singolo evento) di circa spettatori e dunque tale da generare anche un indotto in termini di nuovi addetti sia per ciò che concerne la gestione dell impianto, sia per le necessarie operazioni di accoglienza, sicurezza, assistenza tecnica, realizzazione delle strutture temporanee, ecc. nel corso degli eventi. Tali maestranze saranno verosimilmente assoldate prevalentemente in loco e SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 24

26 dunque il nuovo progetto potrà in tal senso contribuire all occupazione locale. Allo stesso modo l Arena eventi necessiterà, per mantenere in piena efficienza indispensabile per potersi proporre ai principali circuiti nazionali e internazionali di spettacoli, di interventi regolari di manutenzione ordinaria e straordinaria, che anche in tal caso coinvolgeranno presumibilmente per la maggior parte ditte locali. Gli eventi previsti richiameranno, come detto, un numero cospicuo di persone che usufruiranno dei servizi turistici locali quali ristorazione, pernottamento, ecc. e quindi anche tale aspetto andrà ad apportare un beneficio dal punto di vista economico alla città di Reggio Emilia e ai suoi dintorni. Le imprese che parteciperanno ai lavori di costruzione dell opera saranno aziende italiane dei settori edile, carpenteria, elettrico, ecc. e dunque anche tale fase contribuirà all economia nazionale e regionale in un periodo di generale difficoltà quale quello presente. Da ultimo si osserva che il nuovo impianto potrà rappresentare anche un occasione economica per il limitrofo Aeroporto di Reggio Emilia, tenendo in considerazione che si potrà utilizzare l infrastruttura esistente per quella piccola porzione di pubblico VIP e/o artisti che vorranno accedere alla zona utilizzando mezzi aerei. 3.7 COSTI PREVISTI Sulla base di quanto contenuto nella documentazione relativa alla sostenibilità economica e finanziaria della nuova opera, questa comporta il seguente impegno di spesa: 1 OPERE E COSTI DELLA SICUREZZA LOTTO 1 ARENA SPETTACOLI LOTTO 2 AREA DI SERVIZIO ED ACCOGLIENZA COSTI DELLA SICUREZZA 4,287, , , TOTALE OPERE E SICUREZZA -1 5,272, SOMME A DISPOSIZIONE SPESE TECNICHE GENERALI 4% SU SPESE TECNICHE TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE , , , IVA DI LEGGE IVA 10% SU OPERE ED IMPOSTE IVA 22% SU SPESE TECNICHE 540, , TOTALE , TOTALE GENERALE ,497, SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 25

27 4 CARATTERIZZAZIONE DEI POSSIBILI EFFETTI AMBIENTALI (QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE) Si riassumono nel seguito i possibili effetti ambientali connessi alla realizzazione dell opera in oggetto. Per una descrizione di dettaglio si rimanda al Quadro di Riferimento Ambientale contenuto nella SIA. 4.1 MOBILITÀ La valutazione è stata suddivisa in 2 macro-capitoli cosi definiti: - Organizzazione degli accessi e della circolazione; - Stima dell impatto del traffico generato sulla città. Il primo elemento approfondisce e definisce le regole per l organizzazione degli eventi, impostate in riferimento agli eventi di piena capacità dell Arena (100 mila spettatori), che andranno a loro volta opportunamente rimodulate nel caso di eventi con minore afflusso. Nello specifico sono previsti interventi relativi a: - regolazione complessiva degli accessi verranno previste diverse zone di accesso dotate ognuna di una specifica regolamentazione, al fine di garantire la sicurezza dei percorsi pedonali dai parcheggi all ingresso dell Arena e nel contempo evitare l effetto di imbottigliamento dei veicoli; - limitazioni al traffico verranno previste limitazioni temporanee al traffico funzionali a creare una fascia protetta intorno all area dell Arena per mettere in sicurezza i percorsi pedonali di accesso ed evitare che la viabilità sia caricata da altro traffico di medio lungo raggio; - collocazione dei parcheggi e itinerari di accesso in concomitanza con gli eventi verranno predisposte delle aree di sosta riservate ai partecipanti, collocati nella fascia di territorio limitrofo; - collegamenti dai parcheggi remoti con bus navetta nei casi di eventi con elevato afflusso di spettatori il programma di gestione può prevedere dei servizi navetta di collegamento ai parcheggi pubblici esistenti (ma fuori della fascia di accessibilità pedonale all Arena); - applicazioni di info-mobilità possibilità di mettere a disposizione degli spettatori applicazioni per smartphone e tablet che forniscano le varie informazioni utili sull evento e sulla modalità alternative di accesso. Dal punto di vista della Stima dell impatto del traffico generato sulla città, lo studio eseguito ha definito la seguente ipotesi di suddivisione degli arrivi (evento da 100 mila spettatori): Quale tesi di lavoro risulta ineludibile l uso preponderante dell auto privata come principale mezzo di trasporto, data la sua flessibilità per provenienze molto disperse sul territorio e per accedere ad eventi che hanno termine a tarda notte. Una variabile importante per limitare, a parità di domanda complessiva, il numero di auto è costituita dal coefficiente medio di occupazione, cioè dal numero di persone per auto. In tal senso favorendo il car pooling ci si può avvicinare ad una media di quasi 4 persone per mezzo, riducendo così la domanda di sosta e nel contempo i costi unitari di trasporto. Per quanto riguarda gli altri modi di trasporto, l obiettivo è che questi coprano quasi il 20% dell utenza, con particolare enfasi attribuita all uso dei bus turistici (copertura di oltre il 10%). In merito alle percorrenze legate specificamente alla SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 26

28 domanda generata dagli eventi, dallo studio eseguito risulta una distanza media in ambito comunale relativa alle auto di 12,8 km, mentre per i bus turistici la stessa è stimata in 13,4 km. Per i bus navetta dai parcheggi remoti (in particolare presso il Mapei Stadium e parcheggio Cecati), si stima una distanza media di 4,5 km oltre ai ritorni a vuoto e una frequenza media di 20 nelle 4 ore precedenti l evento. 4.2 ARIA E CLIMA In merito alle possibili interferenze del progetto sulla componente atmosfera lo studio propone un confronto numerico, espresso in termini di kg/anno emessi, tra diversi scenari: - Scenario Business As Usual (BAU) traffico generato sulla città in condizioni standard, senza cioè l attuazione di politiche o indirizzi orientati ad una gestione maggiormente sostenibile dell evento; - Scenario Optimized (OPT) traffico generato sulla città in condizioni migliorative, cioè con la previsione di specifici piani di gestione ed incentivo alla scelta di soluzioni di spostamento maggiormente sostenibili e caratterizzate da minore impatto; - Scenario Optimized + (OPT+) valorizzazione di ulteriori misure mitigative da intraprendere nel contenimento delle emissioni inquinanti da traffico indotto. Sulla base delle precedenti ipotesi è stato elaborato un confronto numerico, espresso in termini di kg/anno emessi, tra i 3 diversi scenari il cui risultato è riportato dalla seguente tabella: NOx PM 10 NOx PM 10 kg/anno kg/giorno (evento) BAU 1470,8 135,6 245,1 22,6 OPT 1087,2 96,8 181,2 16,1 OPT+ 1006,7 29,3 167,8 4,9 Il confronto tra i diversi scenari mostra che la condizione che gode delle migliori performance ambientali (cioè lo scenario Optimezed +) comporta riduzioni emissive nell ordine di -78,4% di Polveri sottili e -31,6% di Ossidi di azoto rispetto allo scenario standard. Nell ambito della valutazione della qualità dell aria sono inoltre stati considerati i dati di misura relativi alla stazione di Monitoraggio ARPAE di San Lazzaro (distanza circa 1,3 km dall Arena eventi) nei giorni relativi agli spettacoli Campovolo 2015 del 19 settembre 2015 e Italia Loves Emilia del 22 settembre 2012, che avevano raggiunto entrambi quota spettatori, valore quindi decisamente superiore (+50%) alla massima capacità di spettatori dell Arena in progetto. Tale analisi consente di poter escludere, con buon grado di sicurezza, possibili ripercussioni in termini di peggioramento dei valori di fondo urbani di qualità dell aria connessi all incremento istantaneo, sebbene cospicuo, del traffico in circolazione nell ambito periurbano della città di Reggio Emilia. Lo studio affronta infine anche i risultati del bilancio di CO 2 CarbonZERO, procedura che prevede una quantificazione delle emissioni prodotte dai consumi energetici (termici ed elettrici), dal traffico e associate ai rifiuti. In seguito a tale analisi sono state definite le relative azioni, previste nel progetto, orientate a ridurre il carico emissivo di anidride carbonica equivalente (es. messa a dimora di nuove piante e arbusti). La quota residua di compensazione, non completamente attuabile dalle azioni di progetto, è stata prevista mediante o piantumazione di nuove piante, o attraverso il pagamento di crediti volontari di carbonio o con l assegnazione di uno specifico onere al gestore dell Arena che a consuntivo neutralizzerà annualmente l effettivo carico pro-capite per spettatore. SIA - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 27

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