Il movimento volontario
|
|
- Raffaella Viviani
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli Studi G. d Annunzio, Chieti-Pescara Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicobiologia II AA Prof.ssa Giorgia Committeri Il movimento volontario Il materiale contenuto in questo file pdf è messo a disposizione esclusivamente a fini didattici
2 Il movimento volontario I movimenti volontari sono intenzionali e diretti ad uno scopo Possono essere elicitati da stimoli esterni o prodotti sulla base di bisogni interni Vengono appresi e perfezionati con l esperienza Sono organizzati a livello della corteccia cerebrale La corteccia motoria primaria (M1) controlla le caratteristiche elementari del movimento: è l area dalla quale è possibile evocare movimenti (semplici, di singole articolazioni) con la minima intensità di stimolazione. Proietta direttamente al midollo Le cortecce motorie secondarie controllano aspetti di ordine superiore del movimento. Se stimolate evocano movimenti complessi che interessano più articolazioni (simili alla prensione ecc.) Proiettano a M1 e al midollo (ma in misura minore rispetto a quanto fa M1). Le proiezioni spinali della corteccia primaria e delle cortecce secondarie coincidono
3 Figura 37-5 Aree cor1cali di origine del tra6o cor1cospinale (A) e proiezioni spinali (B).
4 Cortecce motorie Corteccia premotoria (PM, BA6) Dorsale (PMd) Ventrale (PMv) (SMA, BA6) Corteccia motoria supplementare Corteccia motoria primaria (M1, BA4) Pre-SMA SMA Cortecce motorie cingolate Vista laterale Solco centrale Vista mediale Cortecce secondarie: - superficie laterale: corteccia premotoria ventrale e premotoria dorsale - superficie mediale: corteccia motoria supplementare e pre-supplementare, aree motorie del cingolo
5
6 Rappresentazione somatotopica nella corteccia motoria primaria Solco centrale Homunculus motorio (Penfield, 1970)
7 Homunculus motorio
8 Plasticità della somatotopia L organizzazione somatotopica della corteccia motrice è plastica: può essere modificata con l apprendimento Esempio: eseguire giornalmente per tre settimane una sequenza di movimenti, allarga l area della corteccia motoria attivata
9 Plasticità della somatotopia L organizzazione somatotopica della corteccia motrice è plastica Esempio: Fenomeno dell arto fantasma dopo amputazione di un arto. Esempio di stabilità della rappresentazione del corpo ma anche di plasticità, perché in seguito a stimolazioni di parti del corpo vicine nell homunculus sensoriale vengono riportate sensazioni sull arto fantasma
10 Plasticità della somatotopia L organizzazione somatotopica della corteccia motrice è plastica: può essere modificata da lesioni cerebrali 5 mesi dopo amputazione indice sinistro Berlucchi & Aglioti, anni dopo
11 Somatotopia L organizzazione somatotopica è tipica anche delle cortecce secondarie e in ciascuna area secondaria sono presenti mappe della faccia e degli arti Se stimolate evocano movimenti complessi (SMA bilaterali) Proiezioni corticospinali soprattutto verso i nuclei motori che innervano la muscolatura: - prossimale degli arti Pre-SMA SMA braccio PMd gamba gamba braccio gamba gamba M1 gamba M1 gamba M1 braccio - distale degli arti Solco centrale
12 Corrispondenza tra le rappresentazioni somatotopiche in M1 e S1 OUTPUT: M1 (dall emisfero sinistro efferenze verso l emicorpo destro e viceversa) INPUT: S1 (all emisfero sinistro afferenze dell emicorpo destro e viceversa)
13 Trattografia in vivo mediante imaging del tensore di diffusione (DTI) Catani et al., 2012 Fasci a forma di U che collegano aree corrispondenti di M1 e S1
14 Trattografia in vivo mediante DTI Fasci a forma di U (in rosso) e fibre di proiezione (in verde) discendenti (cortico-striatali, cortico-pontine e cortico-spinali) e ascendenti (talamo-corticali/ S1) PrCG=giro precentrale (M1) PoCG= giro postcentrale (S1) Catani et al., 2012
15 Afferenze corticali M1 riceve afferenze organizzate somatotopicamente dalla corteccia somatosensitiva primaria (S1) e dalla corteccia parietale posteriore (area 5) Le aree secondarie ricevono le principali afferenze dalla corteccia parietale posteriore (aree 5 e 7) e dalla corteccia prefrontale (area 46)
16 Afferenze sottocorticali Tutte le aree motorie (primaria e secondarie) ricevono anche afferenze dai nuclei della base e dal cervelletto, attraverso nuclei distinti del complesso ventrolaterale del talamo Corteccia motoria supplementare Corteccia premotoria Corteccia motoria primaria Ponte Talamo Cervelletto
17 Corteccia motoria primaria Esperimenti pioneristici di Evarts negli anni intorno al 1960 Singoli neuroni di M1 sono massimamente attivati durante il movimento di flessione o estensione verso una particolare direzione L attività comincia circa 100 ms prima del movimento L attività è correlata con la forza muscolare piuttosto che con l ampiezza del movimento In alcuni neuroni attività preparatoria/intenzionale (set-related) mentre l animale aspetta un segnale di via prima di compiere un certo movimento
18 Corteccia motoria primaria Media cumulativa (averaging) Esperimenti pioneristici di Fetz negli anni intorno al 1970, con la tecnica della risposta media innescata dai potenziali d azione (spike-triggered averaging) Esistono singoli neuroni di M1 che proiettano direttamente ai motoneuroni (corticomotoneuroni CM) Le singole cellule CM proiettano monosinapticamente a più di un nucleo motore e a volte a muscoli che controllano articolazioni diverse Relazione non uno-a-uno tra neuroni di M1 e muscoli Movimento di estensione del polso Posizione del polso
19 I cor1co-motoneuroni gruppi complessi di muscoli tramite connessioni divergen1 con i motoneuroni spinali che innervano muscoli diversi dell arto superiore.
20 Corteccia motoria primaria I neuroni di M1 hanno una forte sensibilità alla direzione (parametro di livello superiore rispetto alla forza muscolare, non codificato dai motoneuroni spinali) 225 Neurone sensibile a movimenti compresi tra 90 e 225 Inizio del movimento
21 Corteccia motoria primaria L attivazione delle diverse cellule dipende dal compito motorio: le cellule CM attive durante una presa di precisione sono silenti durante una presa di potenza, anche quando la contrazione del muscolo bersaglio durante la seconda è più intensa L attività di una cellula CM quindi non è accoppiata invariabilmente all attivazione del suo muscolo bersaglio (proprietà caratteristica rispetto ai motoneuroni spinali) Neurone CM EMG del muscolo Presa di precisione Presa di potenza
22 Aree motorie secondarie Ogni area secondaria codifica aspetti diversi del piano motorio Dopo lesione, deficit più complessi rispetto a lesione di M1 Attività predominante: preparatoria e set-related, legata a specifici compiti motori Le aree motorie secondarie laterali (corteccia premotoria) sono particolarmente coinvolte in movimenti avviati da eventi sensoriali esterni (ad es., relazione spesso arbitraria fra stimolo e risposta) Le aree motorie secondarie mediali (SMA e pre-sma) sono particolarmente coinvolte in movimenti avviati da istruzioni interne (ad es., sequenza delle dita per manipolare un oggetto). Si registrano potenziali preparatori (Bereitschaft potential) quasi un secondo prima (elaborazione del piano motorio)
23 Aree motorie secondarie La ripetizione mentale (uso dell immaginazione visiva per pianificare il movimento) evoca attività simile all esecuzione in queste aree (non in M1), ed ha un decorso temporale simile all esecuzione Le aree secondarie attivate durante l esecuzione di un compito motorio cambiano con il tempo, via via che il movimento diventa più automatico (inizialmente coinvolte le aree secondarie, soprattutto mediali, poi meno)
24
25 Aree motorie secondarie Istruzione visiva Corteccia motoria primaria (M1) Area premotoria (PM) Area motoria supplementare (SMA) L animale tocca il primo pulsante L animale tocca il primo pulsante L animale tocca il primo pulsante Addestramento pregresso SMA: preparazione di sequenze di movimenti memorizzate in assenza di segnali visivi
26 Aree motorie secondarie mediali SMA e pre-sma svolgono un ruolo chiave nell apprendimento di sequenze di movimenti distinti Corteccia motoria primaria (M1) Semplice flessione delle dita Corteccia somatosensitiva primaria (S1) Sequenza di movimenti delle dita (esecuzione) SMA Ripetizione mentale dei movimenti
27 Aree motorie secondarie mediali Alcuni neuroni del complesso delle aree motrici supplementari codificano una sequenza specifica di motori.
28 Area motoria supplementare (SMA) Coordinazione di movimenti bilaterali
29 Area motoria pre-supplementare (pre-sma) Azioni generate autonomamente dal soggetto = controllo dei movimenti spontanei (o percezione di tale controllo) Attention to intention (Lau et al., 2004, 2006) Onset percepito dell intenzione (ms) Segnale BOLD: Timing dell Intenzione vs. Movimento
30 Paziente EP: in alcuni momenti percepisce tre braccia e tre gambe (Hari et al., 1998) Danno anatomico alla pre-sma di destra (e callosale perinatale)
31 Paziente EP: attivazione della SMA destra durante le illusioni di arti sopranumerari (McGonigle et al., 2002)
32 (Potenziale di preparazione motoria o Readiness potential) Siamo veramente liberi? Esperimento di Benjamin Libet (1983)
33 (Potenziale di preparazione motoria o Readiness potential) Consapevolezza dell intenzione in ritardo di 350 ms rispetto all inizio dell attività neurale Risultati confermati di recente (Haynes ha decodificato la scelta del soggetto sulla base dell attività neurale) Dovremmo modificare il punto di vista esistenziale dell esperienza dell' ora : è un esperienza perennemente in ritardo (Libet)
34 Aree motorie secondarie laterali Le cortecce premotorie contribuiscono alla scelta delle azioni da eseguire in risposta a segnali esterni (ad es., risposta al semaforo rosso) e alle rispettive trasformazioni sensorimotorie I movimenti di raggiungimento e di prensione sono mediati da circuiti parieto-premotori diversi Raggiungimento (reaching): V1-MIP-PMd = MIP = AIP Prensione (grasping): V1-AIP-PMv
35 Raggiungimento (reaching): Circuito parietopremotorio dorsale Prensione (grasping): Circuito parietopremotorio ventrale
36 Aree motorie secondarie laterali Lo spazio peri-personale (peri-corporeo) è codificato dai neuroni bi- e trimodali del circuito VIP-F4 (PMv) Spazio di difesa personale (Graziano)
37 Area AIP nella scimmia Neuroni visivi, motori e visuomotori. Gli ultimi scaricano anche durante la semplice fissazione dell oggetto Manipolazione alla luce Manipolazione al buio Fissazione dell oggetto Neurone dominante motorio Neurone visuomotorio Neurone dominante visivo
38 Area AIP nella scimmia Grasping (prensione) dell oggetto Neurone visuomotorio specifico per una forma (anello) Fissazione dell oggetto Fissazione di un led
39 Il circuito AIP-PMv (regione più rostrale = F5) nella scimmia In F5 neuroni motori e visuomotori codificano specifiche interazioni come il prendere, il tenere, lo strappare, ecc. All interno di ogni categoria esiste una specificità di movimento come la presa di precisione, la presa con tutta la mano, ecc. Vocabolario di potenziali atti motori
40 Figura 38-9 L a@vità di neuroni funzionalmente dis1n1 della corteccia parietale inferiore varia a seconda dello scopo dell azione di prensione.
41 I neuroni visuomotori di F5 Neuroni canonici Si attivano durante l esecuzione di specifici atti motori, quali l afferrare, il manipolare, il tenere Una parte di essi risponde anche a stimoli visivi congruenti con le proprietà motorie Neuroni mirror (specchio) Si attivano durante l esecuzione di specifici atti motori, quali l afferrare, il manipolare, il tenere E durante l osservazione degli stessi atti compiuti dallo sperimentatore (o da un altra scimmia) Non si attivano alla sola presentazione di stimoli visivi, né a gesti mimati o intransitivi Necessaria l interazione effettore (mano o bocca) - oggetto
42 Neurone specchio della corteccia premotoria ventrale (area F5).
43 Il sistema mirror nell uomo Studi elettrofisiologici (TMS, EEG, MEG) e di neuroimmagini funzionali (PET, fmri) Sistema più esteso Atti motori transitivi e intransitivi Attivo anche con azioni mimate (non necessaria una effettiva interazione con l oggetto) Aree precentrali/frontali inferiori (BA 6/44) e parietali inferiori anteriori (BA 40) (anche nella scimmia neuroni mirror nella regione anteriore del lobulo parietale inferiore, area PF)
44 Funzioni del sistema mirror Imitazione (Jeannerod) Riconoscimento e comprensione del significato degli eventi motori, ossia degli atti, degli altri Comprensione non riflessiva ma motoria (Rizzolatti) Simulazione automatica (Gallese) Comprensione del significato indipendente dalla modalità sensoriale (es. mirror audio-visivi) Riconoscimento di scopi/intenzioni (Umiltà et al., 2001; Fogassi et al. 2005; Iacoboni et al., 2005) Ruolo nell evoluzione del linguaggio (area F5 = area di Broca) (Rizzolatti & Arbib, 1998)
45 Neurone specchio della corteccia parietale inferiore (Fogassi e coll. 2005)
46 Sistema mirror somatosensoriale Fonte: Keysers et al., 2004
47 Sistema mirror emozionale Fonte: Wicker et al., 2003
48 Relazione percezione-azione Visione del cognitivismo classico General Human Information Processing Model AZIONE COGNIZIONE PERCEZIONE
49 Una nuova prospettiva Da M1 con homunculus e area 6 omogenea alla corteccia premotoria (PMc) come mosaico di aree funzionalmente distinte Ognuna connessa reciprocamente ad aree distinte della corteccia parietale posteriore (PPC) Risposte anche sensoriali in PMc Ruolo anche motorio della PPC, conosciuta come area associativa Circuiti paralleli parietali-premotori sensorimotori
50 Il sistema how Il grasping come modello esemplare del passaggio dal WHERE (DOVE) all HOW (COME) Gli oggetti segnalano parametri per l interazione motoria o affordances (Gibson, 1979): ad esempio, i vari modi in cui un oggetto può essere afferrato Le affordances degli oggetti sono trasformate in specifici schemi motori (Jeannerod, 1994) Interdipendenza tra percezione e azione, tra percezione dello spazio e appropriazione motoria di esso
51 Modelli a 2 vie del sistema visivo 1982 Mishkin & Ungerleider what & where (cosa & dove) Natura dell informazione (oggetto vs. spazio) Corteccia parietale posteriore Via dorsale Corteccia visiva primaria Modificata da: Zilles & Palomero-Gallagher, 2001 Via ventrale Corteccia temporale inferiore
52 Modelli a 2 vie del sistema visivo 1992 Milner & Goodale what & how (cosa & come) Uso dell informazione (percezione vs. azione) Corteccia parietale posteriore Via dorsale Corteccia visiva primaria Via ventrale Modificata da: Zilles & Palomero-Gallagher, 2001 Corteccia temporale inferiore
53 Dal Dove al Come HOW system (Milner & Goodale, 1992, 2008) REACHING GRASPING Uso dell informazione (azione vs. percezione) Paziente agnosico Soggetti sani Atassia ottica (deficit nel reaching e nel grasping) Vs. Agnosia visiva (deficit nel riconoscimento degli oggetti)
54 2004 Rizzolatti et al., doppia via dorsale Il nuovo modello a 3 vie Via dorso-dorsale (controllo on-line dell azione), verso il lobulo parietale superiore Via dorso-ventrale (controllo dell azione basato sulla percezione, rappresentazione astratta delle azioni), verso il lobulo parietale inferiore Lobulo Parietale Inferiore (IPL) Lobulo Parietale Superiore (SPL) Via dorso-dorsale PF Via dorso-ventrale Via ventrale Modificata da: Zilles & Palomero-Gallagher, 2001
55 Esercitazioni Le cortecce motorie secondarie: a) Hanno una somatotopia diversa dalla corteccia motoria primaria b) Rappresentano la faccia e gli arti c) Entrambe le precedenti d) Nessuna delle precedenti Le cortecce motorie secondarie laterali: a) Includono le cortecce premotorie e quelle cingolate b) Si dividono in supplementare e pre-supplementare motoria c) Si dividono in premotoria dorsale e premotoria laterale d) Sono principalmente attive durante l esecuzione dei movimenti
56 Esercitazioni Le cortecce motorie secondarie laterali: a) Le proiezioni corticospinali della PMd arrivano soprattutto ai muscoli distali b) Non esistono proiezioni corticospinali che partono dalla corteccia motoria secondaria c) Le proiezioni corticospinali della PMv arrivano soprattutto ai muscoli prossimali d) Le proiezioni corticospinali della PMv arrivano soprattutto ai muscoli distali Nella preparazione di sequenze apprese di movimenti: a) Sono particolarmente attive le aree secondarie laterali b) E particolarmente attiva M1 c) Sono particolarmente attive le aree secondarie mediali del cingolo d) Sono particolarmente attive le aree secondarie mediali supplementari
57 Esercitazioni L area AIP della scimmia: a) Include neuroni visuomotori che si attivano solo durante il movimento b) Include neuroni dominanti visivi che non si attivano durante la sola osservazione dell oggetto c) Include neuroni dominanti motori che non si attivano durante la manipolazione al buio d) Nessuna delle precedenti Tra i sistemi motori parieto-frontali troviamo: a) Il circuito AIP-PMv (F5) coinvolto nel grasping b) Il circuito MIP-PMd (F2) coinvolto nel reaching c) Il circuito VIP-PMv (F4) coinvolto nella codifica dello spazio peripersonale d) Tutte le precedenti
58 Esercitazioni Il sistema mirror dell uomo: a) Ha caratteristiche uguali a quello della scimmia b) E coinvolto solo durante l osservazione di azioni svolte da un conspecifico c) E coinvolto anche durante la sola osservazione di oggetti d) E coinvolto anche durante l osservazione di atti motori mimati Specifiche interazioni con gli oggetti, come il prendere: a) Sono codificate in M1 b) Sono codificate in PMd c) Sono codificate in SMA d) Sono codificate in PMv
Percezione e azione. Chiara Della Libera. 7 Febbraio Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona
7 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Percezione e azione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia Umana
DettagliLa visione attiva. Percezione e azione. Due sistemi funzionalmente ed anatomicamente separati. Analisi ad alto livello degli stimoli visivi
18 Maggio 2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona La visione attiva Percezione e azione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di
DettagliLa corteccia motoria
area 6 area 4 lobo frontale lobo temporale lobo parietale La corteccia motoria lobo occipitale Gerarchia ordine sup. Somato associativa motoria premotoria L area manda informazioni alle aree di ordine
DettagliMidollo Spinale Vie sensitive
Midollo Spinale Vie sensitive Neuroanatomia: cenni Vie afferenti somatiche e viscerali Nervi cranici e Radici dorsali dei nervi spinali Dermatomeri Colonne dorsali Via spino-talamica Tratti spino-cerebellari
DettagliUniversità degli Studi G. d Annunzio, Chieti-Pescara Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicobiologia II AA
Università degli Studi G. d Annunzio, Chieti-Pescara Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicobiologia II AA 2017-2018 Prof.ssa Giorgia Committeri Il cervelletto Il materiale
DettagliPOSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI
POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI L area F5 codifica specifici movimenti della mano, organizzandoli in azioni finalizzate di afferramento e manipolazione di oggetti. I neuroni di afferramento
DettagliDISCIPLINE BIOMEDICHE DEL MOVIMENTO FISIOLOGIA DELL'ESERCIZIO E DEL CONTROLLO MOTORIO
DISCIPLINE BIOMEDICHE DEL MOVIMENTO FISIOLOGIA DELL'ESERCIZIO E DEL CONTROLLO MOTORIO Neurofisiologia del Movimento 1. Principi generali dell'organizzazione del controllo motorio 2. L'organizzazione corticale
DettagliI neuroni a specchio (1) Il sistema motorio (2) Osservazione (3) Immaginazione (4) Empatia (5)
I neuroni a specchio (1) Il sistema motorio (2) Osservazione (3) Immaginazione (4) Empatia (5) Neuroni a specchio (1) NEURONI MIRROR Neuroni a specchio Sono neuroni che si trovano nell area F5 delle scimmie
DettagliInterazioni tra sistemi sensoriali e movimento
Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona PERCEZIONE AZIONE Quando ci muoviamo e agiamo nell ambiente esterno
DettagliSiamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio
SOS Dislessia. III Convegno Nazionale Guardare, provare, imparare. Dai neuroni specchio alla didattica a scuola Torino, 6-7 Aprile 2018 Siamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio Leonardo Fogassi
DettagliL intelligenza biologica. Sommario
L intelligenza biologica Copyright N.A. Borghese Università di Milano 30/03/2003 http:\\homes.dsi.unimi.it\ borghese 1/52 Sommario Il neurone, modelli di neurone ed i frattali. Modelli connessionisti di
DettagliSchema semplificato dell anatomia funzionale del cervelletto
Schema semplificato dell anatomia funzionale del cervelletto Ruolo motorio del cervelletto Interviene nella pianificazione e nei processi che portano alla realizzazione del movimento Combina con continuità
DettagliCONTROLLO DEL SISTEMA MOTORIO SOMATICO
CONTROLLO DEL SISTEMA MOTORIO SOMATICO Vi sono 4 sottosistemi coinvolti nel controllo motorio: 1. motoneuroni inferiori (alfa-motoneuroni ed interneuroni) 2. motoneuroni superiori (corteccia motoria I,
DettagliLa nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio
La nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio della mente (Psicologia) Comportamentismo Cognitivismo
DettagliCONTROLLO MOTORIO SNC
CONTROLLO MOTORIO SNC PRIMA FGE aa.2015-16 OBIETTIVI Funzioni del tronco encefalico nel controllo della postura Vie del tronco encefalico Localizzazione, organizzazione somatotopica, cellulare e topografica
DettagliControllo Motorio SNC
Controllo Motorio SNC seconda FGE aa.2016-17 OBIETTIVI Correlati anatomo funzionali del cervelletto: lobi cerebellari localizzazione topografica delle funzioni cerebellari Nuclei profondi del cervelletto;
DettagliCERVELLETTO gr Possiede più della metà delle cellule dell encefalo in toto
CERVELLETTO CERVELLETTO 130-140 gr Possiede più della metà delle cellule dell encefalo in toto CERVELLETTO -sebbene riceva moltissime informazioni sensitive, è principalmente una struttura motoria dell
DettagliVISIONE LATERALE DEL CERVELLO
VISIONE LATERALE DEL CERVELLO Scissura centrale (di Rolando) Lobo frontale Lobo parietale Lobo occipitale Lobo temporale Scissura laterale (di Silvio) La corteccia dell Insula L INSULA: è coperta esternamente
DettagliControllo Motorio SNC
Controllo Motorio SNC seconda FGE aa.2015-16 OBIETTIVI Correlati anatomo funzionali del cervelletto: lobi cerebellari localizzazione topografica delle funzioni cerebellari Nuclei profondi del cervelletto;
DettagliStimolazione della pelle produce sensazioni di tipo diverso: Vibrazione Solletico Pressione o percezioni piu complesse come Liscio Umido Sensazione di temperatura Sensazione di dolore Manipolazione consente
DettagliIl cervello motorio. Capitolo 2 Psicologia dello sport
Il cervello motorio Capitolo 2 Psicologia dello sport Il movimento Classificazione dei movimen7 Classificazione descri8va: Movimen7 riflessi, ritmici, volontari Riflessi: schemi coordina7 di movimen7 evoca7
DettagliL intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso
L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso Alberto Borghese Università degli Studi di Milano Laboratorio di Motion Analysis and Virtual Reality (MAVR) Dipartimento di Scienze dell Informazione
DettagliNeuroni specchio e apprendimento
Neuroni specchio e apprendimento Dr. Giorgio Odone Neuropsichiatra infantile Psicoterapeuta Dr.ssa Viviana Vertua Psicologa Psicoterapeuta IL SISTEMA DEI NEURONI SPECCHIO - 1 popolazione di cellule nervose,
DettagliIntroduzione anatomica al sistema nervoso
Introduzione anatomica al sistema nervoso Funzioni del sistema nervoso Tre funzioni sovrapposte I recettori sensoriali eseguono un monitoraggio dei cambiamenti all interno e all esterno del corpo Cambiamento
DettagliFUNZIONI DEL CERVELLETTO
cervelletto FUNZIONI DEL CERVELLETTO Miglioramento della pianificazione e dell esecuzione degli atti motori attraverso l elaborazione e l integrazione di informazioni sensoriali, motorie, cognitive e
Dettagli5.Controllo Motorio SNC 1. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona
5.Controllo Motorio SNC 1 Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Funzioni del tronco encefalico nel controllo della postura Vie
DettagliCORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE
www.fisiokinesiterapia.biz CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE Corteccia associativa del lobo parietale e connessioni con il talamo 5 Lobo parietale 7 Lobo frontale 40 39 Lobo temporale Lobo occipitale
DettagliMovimento volontario:meccanismi periferici unità motorie, coattivazione gamma, inibizione ricorrente
Movimento volontario:meccanismi periferici unità motorie, coattivazione gamma, inibizione ricorrente Movimento volontario: meccanismi centrali Cervelletto Nuclei della base Sequenza di attivazione delle
DettagliSISTEMA NERVOSO SOMATICO
SISTEMA NERVOSO SOMATICO PARTE PRIMA FGE aa.2015-16 Sistema interagente con l ambiente Sistema interagente con l ambiente Alterano lo stato del sistema Sistema interagente con l ambiente Alterano lo stato
DettagliPLASTICITA CEREBRALE NEUROPLASTICITA RECUPERO FUNZIONALE
PLASTICITA CEREBRALE NEUROPLASTICITA Il termine di neuroplasticita indica le modificazioni strutturali e/o funzionali della circuiteria cerebrale che hanno luogo nel corso della vita di un individuo come
DettagliApprendimento motorio in condizioni patologiche
Metodologia di trattamento in fisioterapia Corso per docenti fisioterapisti del CdL in FT Reggio Emilia, 21 Gennaio 2011 Apprendimento motorio in condizioni patologiche L. Fogassi Dipartimento di Psicologia
Dettagli6.Controllo Motorio SNC 2. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona
6.Controllo Motorio SNC 2 Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Correlati anatomo funzionali del cervelletto: lobi cerebellari
DettagliAREE MOTORIE. Piero Paolo Battaglini
Corso di Neurofisiologia avanzato AREE MOTORIE Piero Paolo Battaglini Centro per le Neuroscienze BRAIN (Basic Research And Integrative Neuroscience) Dipartimento di Scienze della Vita Università di Trieste
DettagliL intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso
L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso Alberto Borghese Università degli Studi di Milano Laboratorio di Applied Intelligent Systems (AIS-Lab) Dipartimento di Scienze dell Informazione
DettagliDOVE COSA via ventrale non è in grado di riconoscere agire
IL MOVIMENTO Percepire per riconoscere e percepire per agire Le informazioni sensoriali non servono solo a riconoscere, identificare e comprendere il mondo. Servono anche per pianificare le azioni, interagire
DettagliIl sistema sensomotorio
Il sistema sensomotorio Sistemi Sensoriali Sistemi Motori energia meccanica informazione neurale informazione neurale energia meccanica Il sistema motorio è discendente Aree motorie corticali Strutture
DettagliPrima dell alba dell umanità gli esseri umani erano esseri. A un certo punto dell evoluzione una coscienza elementare ebbe inizio.
Prima dell alba dell umanità gli esseri umani erano esseri. A un certo punto dell evoluzione una coscienza elementare ebbe inizio. Con essa arrivò una mente, semplice; aumentando la complessità della mente
Dettaglimesencefalo rombencefalo ponte bulbo cervelletto midollo
CERVELLETTO mesencefalo rombencefalo ponte bulbo cervelletto midollo Cervelletto Connesso con: midollo corteccia nervi cranici Cervelletto Anche il cervelletto ha una sua corteccia, dei nuclei profondi
DettagliL intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso
L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso Alberto Borghese Università degli Studi di Milano Laboratorio di Applied Intelligent Systems (AIS-Lab) Dipartimento di Scienze dell Informazione
DettagliProgrammazione e controllo dei movimenti volontari. FGE aa
dei movimenti volontari FGE aa.2015-16 LIVELLI DEL CONTROLLO MOTORIO MIDOLLO SPINALE RIFLESSI MOVIMENTI RITMICI TRONCO DELL ENCEFALO CONTROLLO DEI RIFLESSI TONO MUSCOLARE POSTURA TELENCEFALO MOVIMENTI
DettagliPROGRAMMAZIONE ESECUZIONE CONTROLLO
CONTROLLO DEL MOVIMENTO (da http://www.univirtual.it/corsi/2003/schena/download/schena%20mod%2008%20ol.pdf con adattamenti) INTRODUZIONE Quando parliamo semplicemente di movimento intendiamo perlopiù riferirci
DettagliL intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso. Sommario
L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso Alberto Borghese Università degli Studi di Milano Laboratorio di Applied Intelligent Systems (AIS-Lab) Dipartimento di Scienze dell Informazione
DettagliIl movimento e la postura (mantenimento di una posizione) dipendono da: Azioni riflesse, coordinate nel midollo spinale Azioni volontarie,
Sistemi motori Il movimento e la postura (mantenimento di una posizione) dipendono da: Azioni riflesse, coordinate nel midollo spinale Azioni volontarie, controllate dai centri superiori Flessione Estensione
DettagliSistema Nervoso Vi V e i e s en e s n it i i t v i e, e, v ie i e m o m t o r t ic i i i e e con o t n r t ol o l l o l o m o m t o o t r o io i
Sistema Nervoso Vie sensitive, vie motrici e controllo motorio Vie sensitive principali Sistema spinotalamico e sistema anterolaterale (sensibilità termica e dolorifica, sensibilità tattile superficiale
DettagliL organizzazione generale del movimento
Università degli Studi G. d Annunzio, Chieti-Pescara Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicobiologia II AA 2017-2018 Prof.ssa Giorgia Committeri L organizzazione generale
DettagliL intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso. Sommario
L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso Alberto Borghese Università degli Studi di Milano Laboratorio di Applied Intelligent Systems (AIS-Lab) Dipartimento di Scienze dell Informazione
DettagliIl movimento volontario. Capitolo 38
Il movimento volontario Capitolo 38 Indice Il movimento volontario viene organizzato a livello della corteccia cerebrale La corteccia motrice primaria provvede all esecuzione dei movimen: e li adegua alle
DettagliCAPACITA COORDINATIVE SISTEMA NERVOSO CENTRALE
CAPACITA COORDINATIVE SISTEMA NERVOSO CENTRALE Strutture Motorie Corticali Corteccia motoria primaria Area 4 Corteccia Motoria Primaria Area 6 Regione Mediale (area motoria supplementare) Regione Laterale
DettagliOrganizzazione del sistema nervoso. Sistema nervoso centrale (SNC): Encefalo Midollo spinale
Organizzazione del sistema nervoso Sistema nervoso centrale (SNC): Encefalo Midollo spinale Sistema nervoso periferico (SNP): Nervi cranici Nervi spinali Nervi sensitivi (vie afferenti) Nervi motori (vie
DettagliSISTEMI SENSORIALI LE VIE SOMATOSENSORIALI
SISTEMI SENSORIALI LE VIE SOMATOSENSORIALI Seconda parte FGE aa.2015-16 OBIETTIVI Organizzazione generale delle vie somatosensoriali: neuroni di I, II e III ordine; nuclei talamici e corteccia somatosensoriale
DettagliSISTEMA NERVOSO. Prof.ssa S. Di Giulio
Prof.ssa S. Di Giulio Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni: riceve stimoli ed elabora risposte; memorizza informazioni; elabora ragionamenti. Il
DettagliVIE PIRAMIDALI ed EXTRAPIRAMIDALI
ed EXTRAPIRAMIDALI Sono proiezioni di assoni che dalla CORTECCIA CEREBRALE arrivano ad eccitare i MOTONEURONI Si chiamano così perché si riuniscono sulla superficie inferiore del PONTE e lì incrociano
Dettagli1 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
indice generale Prefazione alla terza edizione... Prefazione alla seconda edizione... Prefazione alla prima edizione... Presentazione della seconda edizione italiana... Ringraziamenti... Biografia dell
DettagliL intelligenza biologica Il sistema nervoso. Sommario
L intelligenza biologica Il sistema nervoso Alberto Borghese Università degli Studi di Milano Laboratorio di Motion Analysis and Virtual Reality (MAVR) Dipartimento di Scienze dell Informazione borghese@dsi.unimi.it
DettagliTalamo: tappa essenziale nella trasmissione delle informazioni sensitive alla corteccia telencefalica
Talamo: tappa essenziale nella trasmissione delle informazioni sensitive alla corteccia telencefalica Gruppo nucleare anteriore: sistema limbico (istinto, memoria, emozioni) Gruppo nucleare mediale: lobo
DettagliSpazio e trasformazioni sensorimotorie
Università degli studi di Padova Dipartimento di Psicologia Generale Spazio e trasformazioni sensorimotorie Michele De Filippo De Grazia Simone Cutini Outline Trasformazioni sensorimotorie Basi anatomo-fisiologiche
DettagliParole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori
DISTURBI DEL LIVELLO SINTATTICO- GRAMMATICALE Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori Parole funzione o funtori elementi grammaticali: - morfemi grammaticali liberi
DettagliInterazione non verbale: l attenzione e lo sguardo (2)
Interazione non verbale: l attenzione e lo sguardo (2) Corso di Interazione uomo-macchina II Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it
DettagliIl controllo dello sguardo
Università degli Studi G. d Annunzio, Chieti-Pescara Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicobiologia II AA 2017-2018 Prof.ssa Giorgia Committeri Il controllo dello sguardo
DettagliTelencefalo: anatomia di superficie
Telencefalo Telencefalo: anatomia di superficie Telencefalo: anatomia di superficie Telencefalo: anatomia di superficie Sostanza grigia Telencefalo: corteccia telencefalica Tipi morfologici principali
DettagliElaborazione SENSORIALE
Elaborazione SENSORIALE Tutte le esperienze sensoriali hanno in comune tre principi. 1. Uno stimolo fisico 2. Una serie di eventi attraverso i quali lo stimolo viene trasformato in impulsi nervosi 3. Una
DettagliIl controllo dello sguardo
Università degli Studi G. d Annunzio, Chieti-Pescara Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicobiologia II AA 2017-2018 Prof.ssa Giorgia Committeri Il controllo dello sguardo
DettagliChiaramente scienza Le basi biologiche del linguaggio
Chiaramente scienza Le basi biologiche del linguaggio Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti Venezia, 20 Febbraio 2008 Leonardo Fogassi Dipartimento di Neuroscienze Dipartimento di Psicologia Università
DettagliSistema nervoso. Funzioni:
Sistema nervoso Funzioni: 1. Fornire sensazioni provenienti dall ambiente esterno e interno 2. Integrare le funzioni sensoriali 3. Coordinare le attività volontarie e involontarie 4. Regolare e controllare
DettagliI neuroni specchio. G.Rizzolati C. Sinigaglia So quel che fai Raffaello Cortina Editore. Marco Iacoboni I neuroni specchio Bollati Boringhieri
I neuroni specchio G.Rizzolati C. Sinigaglia So quel che fai Raffaello Cortina Editore Marco Iacoboni I neuroni specchio Bollati Boringhieri Vittorio Gallese Articolo da leggere e analizzare: The mirror
DettagliCongresso Salute e cittadinanza biologica Pontificia Università Lateranense, Istituto Camillianum Roma, Aprile 2013.
Congresso Salute e cittadinanza biologica Pontificia Università Lateranense, Istituto Camillianum Roma, 11-12 Aprile 2013 Sé neurologici Leonardo Fogassi Dipartimento di Neuroscienze Università di Parma
DettagliIl Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE
Il Sistema Nervoso Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE NEURONI 10 MILIARDI? 100 Miliardi? Terra Luna 380.000 Km NEURONI I messaggi
DettagliNeuroscienze e Apprendimento
I Lincei per una nuova didattica nella Scuola: una rete nazionale Polo di Brescia Edizione 2016 Neuroscienze e Apprendimento 10 marzo 2016, ore 15.00, Prof. Alessandro Padovani Dipartimento di Scienze
DettagliIl Sistema Nervoso. Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni:
Il Sistema Nervoso Il Sistema Nervoso Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni: riceve stimoli ed elabora risposte; memorizza informazioni; elabora
DettagliSISTEMI SENSORIALI. Trasformano diversi tipi di energia (LUMINOSA, onde elettromagnetiche) in SENSAZIONI MECCANICA CHIMICA)
SISTEMI SENSORIALI Trasformano diversi tipi di energia (LUMINOSA, onde elettromagnetiche) in SENSAZIONI MECCANICA CHIMICA) Identificano 4 caratteristiche dello stimolo: 1) MODALITA' : 2) INTENSITA' 3)
DettagliENCEFALO. L encefalo è costituito da: Tronco encefalico. cervelletto cervello. Bulbo Ponte mesencefalo. Diencefalo. Telencefalo
ENCEFALO L encefalo è costituito da: Tronco encefalico Bulbo Ponte mesencefalo cervelletto cervello Diencefalo (epi), (meta) ipotalamo talamo Telencefalo Nuclei della base Corteccia cerebrale Centro semiovale
DettagliVISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011
VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano
DettagliCorso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri.
Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri Neuropsicologia I disordini della gestualità: le aprassie Le aprassie Disordini del
DettagliIl midollo spinale è un cordone che decorre all interno della colonna vertebrale, costituita da ossa chiamate vertebre
MIDOLLO SPINALE Il midollo spinale è un cordone che decorre all interno della colonna vertebrale, costituita da ossa chiamate vertebre, separate fra di loro da dischi intervertebrali. La colonna vertebrale
DettagliSistema nervoso. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.
IL Sistema Nervoso Sistema nervoso In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema
DettagliLe malattie retiniche ereditarie
Le malattie retiniche ereditarie Deficit di vista Periferico: secondario ad una patologia che riguarda l occhio Centrale: secondario ad una patologia che coinvolge le vie visive retrochiasmatiche Cecita
DettagliUniversità degli Studi G. d Annunzio, Chieti-Pescara Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicobiologia II AA
Università degli Studi G. d Annunzio, Chieti-Pescara Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Insegnamento di Psicobiologia II AA 2017-2018 Prof.ssa Giorgia Committeri I nuclei della base Il
DettagliLe proprietà cognitive emergenti dal nostro agire: il sistema dei neuroni specchio
La Via delle Scienze Valdagno, 11 Marzo 2015 Le proprietà cognitive emergenti dal nostro agire: il sistema dei neuroni specchio L. Fogassi Dipartimento di Neuroscienze Università di Parma Elaborazione
DettagliTrasduzione sensoriale
Trasduzione sensoriale Prima fase di elaborazione dello stimolo, comune a tutti i sistemi sensoriali Il neurone sensoriale traduce gli eventi fisici in segnali elettrici che viaggiano attraverso le fibre
DettagliLa consapevolezza visiva
Deficit visivi dopo una lesione cerebrale La consapevolezza visiva Canale dorsale V1 Canale ventrale Area in cui si determina X la consapevolezza visiva 1 Blindsight (visione cieca) Lesioni di V1 causano
DettagliSISTEMA NERVOSO! Prof.ssa A. Biolchini Prof.ssa S. Di Giulio Prof. M. Montani
! SISTEMA NERVOSO! Prof.ssa A. Biolchini Prof.ssa S. Di Giulio Prof. M. Montani Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni:! riceve stimoli ed elabora
DettagliLe afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel. tracciante radioattivo iniettato nell occhio. trasporto anterogrado
Le afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel tracciante radioattivo iniettato nell occhio trasporto anterogrado autoradiografia Le afferenze dai due occhi sono segregate anche
DettagliMuscolo Scheletrico 4. Midollo spinale e riflessi
Muscolo Scheletrico 4. Midollo spinale e riflessi Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Organizzazione dei MN e degli interneuroni
DettagliCorso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle
Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A. 2008-2009 Docente: M. Stella Valle CONTRIBUTO DELLE AFFERENZE SENSORIALI Informazione esterocettiva Informazione proveniente dall esterno del nostro corpo.
DettagliInsieme di atti interconnessi per ottenere un particolare obiettivo biologico (Jackson, 1874) Attività adattiva complessa di un organismo volta all
UNIVERSITA DI MODENA E REGGIO EMILIA Facoltà di Medicina e Chirurgia Dipartimento di scienze biomediche, metaboliche e neuroscienze 1 DISABILITA E SPORT Modena 10 maggio 2013 Nuove strategie di controllo
DettagliAdulto (genitore - insegnante) come modello educativo. Oulx 26 novembre 2018
Adulto (genitore - insegnante) come modello educativo Oulx 26 novembre 2018 Apprendimento per osservazione È l apprendimento che si manifesta quando un individuo osserva il comportamento di un modello
DettagliEncefalo. Gangli. Nervi. Midollo spinale SISTEMA NERVOSO. (contenuto nella scatola cranica) (contenuto nel canale vertebrale) Encefalo.
Encefalo CENTRALE (SNC) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) Nervi Midollo spinale Encefalo (contenuto nella scatola cranica) Midollo spinale (contenuto nel canale vertebrale) Gangli Nervi Gangli CLASSIFICAZIONE
DettagliANATOMIA FUNZIONALE DELL EQUILIBRIO E DEL MOVIMENTO
ANATOMIA FUNZIONALE DELL EQUILIBRIO E DEL MOVIMENTO Alessandro Silvani, MD PhD Laboratory of Physiological Regulation in Sleeping Mice DIBINEM Dip. di Scienze Biomediche e Neuromotorie Alma Mater Studiorum
DettagliSistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria)
Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria) Modalità sensoriale Intensità sensoriale Durata Localizzazione Modalità sensoriale Il sistema sensitivo trasmette ed integra informazioni
DettagliOltre le immagini sensoriali: il sistema specchio. Emiliano Ricciardi. I neuroni specchio: matching function
Oltre le immagini sensoriali: il sistema specchio I neuroni specchio: matching function Emiliano Ricciardi emiliano.ricciardi@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare
DettagliL Action Observation Treatment (AOT) nella riabilitazione del paziente con stroke
L Action Observation Treatment (AOT) nella riabilitazione del paziente con stroke Roberto Gatti Humanitas Huniversity, Pieve Emanuele (MI) Ospedale Humanitas, Rozzano (MI) La scoperta dei neuroni mirror
DettagliNEUROFISIOLOGIA DEL SISTEMA URINARIO MASSIMO TONIETTO D.O.
NEUROFISIOLOGIA DEL SISTEMA URINARIO MASSIMO TONIETTO D.O. CONTROLLO DELLA MINZIONE Il controllo della minzione da parte del sistema nervoso dipende da un complesso sistema di circuiti neurologici che
DettagliSistema nervoso. Sistemi efferenti
Sistema nervoso Sistemi efferenti Il presente materiale didattico e ciascuna sua componente sono protetti dalle leggi sul copyright, sono qui proposti in forma aggregata per soli fini di studio e per uso
DettagliIl cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.
LINGUAGGIO E CERVELLO Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. Unità cellulare fondamentale è il neurone. 12mld di neuroni, connessi in
DettagliI riflessi motorio maniera stereotipata indipendentemente
I riflessi Automatismo motorio, mediato dal SNC in risposta a un certo stimolo che si ripete in maniera stereotipata ogni volta che viene evocato e si attua indipendentemente dalla coscienza del soggetto.
DettagliLo sviluppo neurale e la plasticità
Convegno nazionale Musica è apprendimento Parma, 28-29 Ottobre 2016 L effetto della pratica musicale sulle competenze cognitive degli alunni: abilità cognitive di base (attenzione e memoria), letto-scrittura
DettagliSchemi motori di base
Schemi motori di base L attuazione di un gesto motorio qualsiasi sembra, a volte, un movimento semplice nella sua quotidianità, tanto da poterlo compiere senza nemmeno pensarci. Con un po di riflessione
DettagliConoscenza e simulazione mentale
Conoscenza e simulazione mentale Aspetti storici: cognitivismo, mente computazionale, mente modulare Mente simulativa, mente situata e radicata nel corpo (grounding cognition) Mappe cerebrali e mappe mentali
DettagliUNIVERSITA` DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE, SEZIONE DI FISIOLOGIA
UNIVERSITA` DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE, SEZIONE DI FISIOLOGIA DOTTORATO DI RICERCA IN NEUROSCIENZE XIX CICLO UNA PROSPETTIVA FILOGENETICA SULL AZIONE
DettagliLAMINE DI REXED SOSTANZA GRIGIA DEL MIDOLLO SPINALE SEGMENTO TORACICO
LAMINE DI REXED SOSTANZA GRIGIA DEL MIDOLLO SPINALE SEGMENTO TORACICO COLONNA POSTERIORE o CORNO POSTERIORE II I Sostanza gelatinosa di Rolando (II) Nucleo marginale (I) III IV V Nucleo toracico o colonna
Dettagli