Rapporto Economia Provinciale 2012 AGRICOLTURA

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1 Rapporto Economia Provinciale AGRICOLTURA

2 2 Rapporto Economia Provinciale 2012 Il comparto agricolo Alla fine del 2012 le imprese operanti in provincia nel comparto agricoltura e pesca erano 1.282, con una variazione dello 0,2% rispetto all anno precedente; il dato esprime un peso percentuale del 7,1 sul totale delle imprese attive ed è inferiore non solo al dato nazionale ma anche al valore Liguria (8,4%) e Nord Ovest (8,8%) a causa dell elevata prevalenza di territori collinari e montani coperti per il 70% da boschi. Ciò, infatti, rende difficile e costosa l applicazione delle tecniche agricole e della coltivazione estensiva. Per ciò che attiene all inquadramento produttivo agricolo, la Spezia rappresenta la prima provincia ligure per la produzione vitivinicola, con la metà circa dell intera produzione regionale. Oltre al vino, il basilico genovese dop costituisce una vera e propria eccellenza locale, in quanto i valori produttivi registrati fanno della provincia il primo produttore ligure in termini quantitativi. Accanto alla viticoltura e alla coltivazione del basilico troviamo l olivicoltura praticata sull intero territorio collinare. Particolare importanza assume inoltre l agricoltura biologica diffusa prevalentemente in Val di vara, dove si concentra la maggioranza degli operatori agricoli biologici della Liguria riuniti nel Consorzio La Valle del Biologico, rappresentante un sistema produttivo unico in ambito regionale. Significativo anche il settore agrituristico con le sue 115 imprese attive operanti sul territorio. Alcuni dati contribuiscono ad identificare meglio il comparto agricolo: Tab.n.1/agr - Imprese attive del settore Agricoltura e Pesca Var.% 2010 Var.% 2011 Var.% 2012 Var.% La Spezia , , , ,2 Liguria , , , ,7 Nord Ovest , , , ,9 Italia , , , ,3 (Fonte: elabor. CCIAA della Spezia su dati propri) Tab.n.2/agr - Peso % settore Agricoltura e Pesca (sezioni A e B) - su totale imprese attive La Spezia 7,1 7,2 7,2 7,1 7,1 Liguria 9,4 9,2 9,0 8,7 8,4 Nord Ovest 9,6 9,4 9,2 9,0 8,8 Italia 16,8 16,4 16,1 15,7 15,3 (Fonte: elabor. CCIAA della Spezia su dati propri)

3 Agricoltura 3 Tab.n.3/agr - Occupati nell'agricoltura. Anno Dati in migliaia Territorio Agricoltura Peso % su totale occupati La Spezia 0,9 1,0 Liguria 13,3 2,1 Nord Ovest 128,9 1,9 Italia 849,1 3,7 (Fonte: Istat) Tab.n.4/agr - Disoccupazione agricola: numero dei beneficiari indennità di disoccupazione Anno La Spezia Liguria Nord Ovest Italia (Fonte: INPS) La vitivinicoltura A seguito del Decreto Ministeriale del 14 giugno 2012, pubblicato sulla G.U. del 29 giugno 2012, relativo all'approvazione dello schema di piano dei controlli in applicazione del decreto legislativo 8 aprile 2010 n. 61, la Regione Liguria, con lettera al Ministero del 10 luglio 2012, ha riconfermato la Struttura di Controllo della Spezia quale autorità competente al controllo sulle produzione D.O. e I.G.T. della provincia. Nel mese di agosto 2012 la Struttura di controllo, che ha sede presso la CCIAA della Spezia, ha inviato al Ministero (che ha provveduto ad approvarli) redatti secondo i relativi disciplinari di produzione, i nuovi piani di controllo e i piani delle verifiche per le D.o. Colli di Luni, Colline di Levanto, Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetrà e per l I.g.t. Liguria di Levante La vitivinicoltura dunque si conferma, nell anno 2012, il comparto più importante dell industria agroalimentare spezzina, con i suoi ,6 hl. di vino atto a divenire d.o.p. a seguito della valutazione chimico/organolettica. Tuttavia, rispetto alla vendemmia 2011, si registra un calo significativo della produzione vitivinicola con

4 4 Rapporto Economia Provinciale 2012 un decremento, in termini assoluti, di hl 738,39 (-6,7%); tale variazione può essere ascrivibile in parte agli effetti dell alluvione che ha colpito il territorio in data 25 ottobre 2011 e che ha interessato molte aziende agricole e, in altra parte, ad una scelta strategica delle aziende che hanno ridotto la quantità di uve destinate alla d.o. a favore di altre modalità di utilizzo del prodotto, nonostante si apprezzi, rispetto all anno precedente, una lievissima flessione dei costi per la certificazione. Tab.n.5/agr - Vino atto a divenire D.o. prodotto dalla vendemmia 2012 (in hl.) Tipologia di vino Hl. Colli di Luni Vermentino 5.653,7 Colli di Luni Bianco 465,8 Colli di Luni Rosso 1.449,1 Colline di Levanto Bianco 364,0 Colline di Levanto Rosso 130,7 Colline di Levanto Vermentino 102,2 Cinque terre 1.966,4 Cinque terre Sciacchetrà 110,6 Totale ,6 (Fonte: Camera di Commercio I.A.A. della Spezia) Per quanto riguarda le produzioni d.o.p, per l anno 2012 si segnala quanto segue: a) per la d.o.p. Colli di Luni, il Colli di Luni Vermentino ha fatto registrare, in controtendenza, un modesto incremento, passando dai 5.570,2 Hl. del 2011 ai 5.653,7 Hl. del 2012 (+1,5%); decisamente crollata, invece, la produzione di Colli di Luni Bianco, passato dagli 855,2 Hl. del 2011 a 465,8 Hl. del 2012 (-45,5%) probabilmente a seguito di una scelta produttiva delle aziende, che hanno preferito puntare sul vino da tavola. Tuttavia i valori della produzione Colli di Luni bianco sono allineati con l annata 2010, che si attestava su una produzione pari a 553,3 Hl., a conferma della eccezionalità, in termini quantitativi, dell annata 2011 per ciò che attiene al vino bianco. In lieve flessione, seppure più contenuta, anche il Colli di Luni Rosso, passato dai 1.492,2 Hl. del 2011 ai 1449,1 Hl. del 2012 (-2,9%). b) nell ambito della D.o. Cinque Terre, che comprende le sottozone Costa de Sera, Costa de Campu, e Costa de Posa, la produzione è passata dai 2.075,6 Hl. del 2011 ai 1.966,4 Hl. del 2012 (-5,3%), confermando il trend negativo che si è evidenziato negli anni precedenti. Un moderato decremento si segnala anche nella produzione

5 Agricoltura 5 di Sciacchetrà, passato dai 129,3 Hl. del 2011 ai 110,6 Hl. del 2012 (-14,5%). c) la D.o. Colline di Levanto fa registrare come unico dato positivo l aumento della produzione Colline di Levanto Vermentino, passato dai 77,2 Hl. del 2011 ai 102,2 Hl. del 2012 (+32,4%), confermando l apprezzamento dei produttori per questa nuova tipologia di vino recentemente introdotta dai disciplinari di produzione. In evidente diminuzione invece il Colline di Levanto bianco, passato dai 567,7 Hl. del 2011 ai 364,01 Hl. del 2012 (-35,9%) e il Colline di Levanto Rosso, con una diminuzione del 38,8%. Al 31/12/2012 le quantità di vino che sono state sottoposte a valutazione chimico/ organolettica e che hanno avuto esito positivo sono le seguenti: Tab.n.6/agr - Vino certificato D.o.c. anno 2012 (in hl.) Tipologia di vino Hl. Colli di Luni Vermentino 6.231,7 Colli di Luni Bianco 620,8 Colli di Luni Rosso 1.392,4 Colline di Levanto Bianco 510,6 Colline di Levanto Rosso 175,5 Colline di Levanto Vermentino 77,2 Cinque terre 1.985,0 Cinque terre Sciacchetrà 136,7 Totale ,0 (Fonte: Camera di Commercio I.A.A. della Spezia) Tali dati comunque non possono essere raffrontati con la produzione vitivinicola dell anno in corso, poiché i vini portati a certificazione sono spesso relativi anche ad annate precedenti. Per l anno 2012 si evince un aumento complessivo delle quantità di vino effettivamente certificato (ossia con superamento di esami chimici e valutazione organolettica effettuata attraverso la commissione di degustazione), passato da hl a hl ,8 (+6,6%). In dettaglio si apprezza un discreto incremento delle quantità certificate di Colli di Luni Vermentino (+14,0%), del Colli di Luni Rosso (+37,8%) e del Cinque terre Sciacchetrà (+7,8%). Oltre all attività di controllo svolta sulle D.o. sopracitate il decreto MIPAAF del 14/06/2012 n. 794 ha recentemente affidato alle Strutture di controllo la gestione e tracciabilità del vino I.g.t., affidando alle stesse le competenze di verifica documentale di tutte le movimentazioni di cantina e delle visite ispettive a campione.

6 6 Rapporto Economia Provinciale 2012 In precedenza il sistema di controllo dei vini a Indicazione Geografica Protetta era affidato all Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione e frodi dei prodotti agroalimentari. Per il primo anno la struttura di controllo dispone di dati certi sui quantitativi delle produzioni di vino I.g.t.; tuttavia non è possibile fare il confronto con i dati degli anni precedenti a causa della loro parzialità al momento dell entrata in vigore del decreto 794/2012. La produzione IGT risulta così distribuita: Tab.n.7/agr-Vini ad indicazione geografica protetta prodotti dalla vendemmia 2012 (in Hl.) Tipologia di vino Hl. I.G.P "Liguria di Levante Rosso" 717,2 I.G.P "Liguria di Levante Bianco" 784,7 I.G.P "Liguria di Levante Rosato" 254,5 I.G.P "Liguria di Levante Passito Rosso" 5,8 I.G.P "Liguria di Levante Passito Bianco" 9,6 I.G.P "Liguria di Levante Novello" 47,5 I.G.P "Liguria di Levante Ciliegiolo" 25,0 (Fonte: Camera di Commercio I.A.A. della Spezia) Olivicoltura L olivicoltura nella provincia della Spezia è ampiamente diffusa su tutto il territorio, con la sola eccezione dell area montana dell Alta Val di Vara e di alcune aree di pianura della Val di Magra, nonostante si evidenzi una tendenza degli ultimi anni all abbandono colturale e al sottoutilizzo a volte legato a varie forme di hobbysmo agricolo. Di recente si sta registrando il crescente aumento delle aziende agricole con il duplice indirizzo, quello olivicolo e quello vitivinicolo, con spiccata vocazione verso quest ultimo comparto considerato decisamente più redditizio. La provincia della Spezia è considerata zona di produzione dell olio extravergine di oliva Riviera Ligure d.o.p. La Denominazione di Origine Protetta (DOP) è il riconoscimento europeo che designa un prodotto agroalimentare il cui intero ciclo produttivo, dalla materia prima al prodotto finito, si svolge in un'area geografica ben delimitata, non riproducibile altrove (Regolamento CE n. 510/2006). Il riconoscimento europeo della DOP dell'olio extravergine di oliva "Riviera Ligure" è avvenuto nel 1997 (Regolamento CE n. 123/97). Il Disciplinare di produzione, in funzione delle diverse condizioni ambientali e di coltivazione, individua tre zone di produzione:

7 Agricoltura 7 "Riviera dei Fiori" comprende l'intero territorio della provincia di Imperia (68 comuni), con una superficie olivata assoggettata al sistema di controllo di circa 2.063,6 ettari. "Riviera del Ponente Savonese" comprende 48 comuni della provincia di Savona, con una superficie olivata assoggettata al sistema di controllo di circa 105,8 ettari. "Riviera di Levante" comprende 39 comuni della provincia di Genova e 24 comuni della provincia di La Spezia, con una superficie olivata assoggettata al sistema di controllo di circa 171,8 ettari. Le Camere di Commercio di Genova, Imperia, La Spezia e Savona, coordinate da Unioncamere Liguria, sono state incaricate dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con D. Dirett. del , poi confermate con D.Dirett. del e rinnovate con D.Dirett. del di svolgere l'attività di controllo sulla filiera produttiva dell'olio DOP "Riviera Ligure" in funzione di garantire la tracciabilità di filiera del prodotto destinato alla certificazione comunitaria. Tutti i soggetti della filiera produttiva, interessati alla certificazione, devono presentare domanda di inserimento nel sistema di controllo, alla Camera di Commercio territorialmente competente. La filiera produttiva è composta da olivicoltori, frantoiani, intermediari e confezionatori: Olivicoltore Responsabile dell'azienda olivicola per la conduzione degli oliveti e la produzione di olive conformi alle specifiche del disciplinare di produzione e del correlato piano di controllo. Frantoiano Responsabile dell'azienda di trasformazione che provvede alla molitura delle olive, conformemente al disciplinare di produzione ed al correlato piano di controllo. Intermediario Responsabile dell'azienda che svolge attività di intermediazione nella filiera produttiva della D.O.P. Riviera Ligure. Nella provincia della Spezia tale figura non è presente. Confezionatore Responsabile dell'azienda che confeziona l'olio extravergine d'oliva, conformemente al disciplinare di produzione ed al correlato piano di controllo.

8 8 Rapporto Economia Provinciale 2012 Il confezionamento deve essere effettuato entro 45 giorni dalla data della ricezione della "Autorizzazione al confezionamento", rilasciata a seguito delle prove di analisi (chimico-fisica ed organolettica). Trascorso tale termine, ove non sia avvenuto confezionamento, i controlli analitici dovranno essere ripetuti. Tale limite può venir meno se si dimostra l'esistenza di idonee condizioni di conservazione ed in particolare: olio conservato sotto battente d'azoto o in alternativa argon, a temperatura costantemente compresa tra 13 C e 15 C, in recipienti di acciaio inossidabile (si possono utilizzare i condizionatori in alternativa alle piastre refrigeranti interne) stoccaggio in vasconi porcellanati chiusi posti in locali sotterranei, al buio, a temperatura compresa tra 15 C e 18 C Il Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dell'olio extra vergine di oliva DOP "Riviera Ligure", riconosciuto dal Ministero nel 2002, controlla l'esattezza delle indicazioni riportate in etichetta, a garanzia dei consumatori. Su ogni bottiglia di olio DOP viene posto un contrassegno di garanzia, rilasciato dallo stesso Consorzio, a seguito di autorizzazione delle Camere di Commercio liguri, che a loro volta identificano il prodotto e consentono di assicurare la tracciabilità della filiera. L'olio DOP "Riviera Ligure" immesso al consumo deve presentare il caratteristico odore fruttato maturo, con sapore fruttato e sensazione decisa di dolce che, nel "Riviera di Levante", si può stemperare con l'eventuale presenza di una leggera sensazione di piccante e di amaro. Nell anno 2012 il MIPAAF con comunicazione relativa al D.D ha riconosciuto, per la prima volta in provincia della Spezia, il Comitato di Assaggio (panel) che ha sede presso la Camera di Commercio della Spezia. Esso opererà per la valutazione organolettica degli oli di oliva vergini e per gli oli DOP e IGP, ed in particolare per la certificazione dell olio DOP Riviera Ligure Riviera di Levante per il quale la Camera di Commercio della Spezia è riconosciuta Struttura di controllo. I dati relativi alla filiera produttiva per la dop Riviera Ligure Riviera di Levante della provincia spezzina sono i seguenti:

9 Agricoltura 9 Tab.n.8/agr - Olio D.o.p. Riviera Ligure - Riviera di Levante. Aziende, frantoi, imbottigliatori, produzione 2012 Totale aziende idonee 75,0 Olivicoltori Totale aziende controllate 11,0 Prodotto Controllato (kg olive) ,0 Prodotto certificato (Kg olive) ,0 Totale frantoi idonei 3,0 Frantoi Totale frantoi controllati 1,0 Prodotto controllato (litri olio sfuso) ,2 Prodotto certificato (litri olio sfuso) 9.265,8 Totale imbottigliatori idonei 12,0 Totale imbottigliatori controllati 2,0 Confezionatori Prodotto controllato (litri) 9.265,8 Prodotto certificato (litri) 9.265,8 prodotto confezionato (litri) 8.824,1 (Fonte: Camera di Commercio I.A.A. della Spezia ) Rispetto all anno precedente si evince un consistente aumento della produzione di olio certificato, passato da Litri 6.497,8 del 2011 a Litri 9.265,8 dell anno 2012 (+42,6%); ciò è dovuto al fatto che il 2012 ha rappresentato l annata di carica della produzione delle olive rispetto al Si ricorda infatti che l alternanza di produzione talvolta si ripete per vari anni consecutivi con una relativa costanza ed è determinata geneticamente, anche se la sua intensità è influenzata dalla varietà, dalla quantità di fruttificazione dell annata precedente e dalle condizioni ambientali e colturali. Tuttavia la quantità di olio prodotto e certificato risulta essere, rispetto alla totalità di olio tradizionale prodotto, una percentuale poco significativa poiché il ricorso alla dop rappresenta per tutti gli appartenenti alla filiera di produzione un considerevole aggravio in termini di costi e di incombenze. Dati dell alluvione del In data il territorio della provincia è stato colpito da una forte alluvione che ha avuto ripercussioni, in termini produttivi, sull anno 2012 e ha provocato danni ingenti a molte aziende, tra cui quelle del comparto agricolo. In base alle segnalazioni ricevute dall Ispettorato Agrario e relative a soggetti con partita Iva agricola, i comuni più colpiti risultano essere i seguenti:

10 10 Rapporto Economia Provinciale 2012 Tab.n. 9/agr - Numero denunce per danni alluvionali presentate da soggetti con p.iva agricola e importo dei danni subiti per comune Comune Numero denunce Danni agli immobili Danni ai macchinari Danni alle scorte Spese tecniche TOTALE Incidenza danno del comune sul totale Ameglia ,3 Arcola ,8 Beverino ,0 Bolano ,2 Bonassola ,9 Borghetto Vara ,0 Brugnato ,9 Calice al Cornoviglio ,9 Carro ,3 Follo ,9 Lerici ,1 Levanto ,0 Maissana ,4 Monterosso al Mare ,3 Pignone ,9 Riccò del Golfo ,8 Riomaggiore ,2 Rocchetta Vara ,2 S. Stefano di Magra ,1 Sarzana ,1 Sesta Godano ,2 Varese Ligure ,1 Vernazza ,6 Vezzano Ligure ,1 Zignago ,9 TOTALE ,0 (Fonte: Ispettorato agrario) Il comune di Vernazza ha riportato danni, nell ambito del solo comparto agricolo, per Euro pari al 17,6% sul totale segnalato per la provincia, seguito dal comune di Levanto con danni per Euro (10,0%), dal comune di Rocchetta Vara (Euro ), dal comune di Sesta Godano (Euro ) e dal Comune di Monterosso (Euro ) Entrando nel dettaglio l 80,6% del danni segnalati dai soggetti, con partita Iva agricola, riguardano gli immobili (Euro ), seguiti dai danni ai macchinari agricoli (Euro pari all 8% del totale).

11 Agricoltura 11 Graf.n.1/agr - Danni alluvionali subiti da soggetti con p.iva agricola per tipo di danno (Fonte: Ispettorato Agrario) 6,2% 5,2% 8,0% 80,6% Danni agli immobili Danni ai macchinari Danni alle scorte Spese tecniche Basilico genovese d.o.p. Tra le attività di competenza della struttura di controllo operante presso la Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura della Spezia vi è anche l audit sulla produzione e sulla certificazione del basilico genovese d.o.p. Nel 2005 l U.E. ha infatti concluso, con il regolamento n. 1623/2005 del , l iter di riconoscimento del disciplinare di produzione del Basilico Genovese a Denominazione di Origine Protetta; ciò ha comportato l iscrizione del basilico nel registro delle denominazioni di origine protetta e delle indicazioni geografiche tipiche ai sensi del Regolamento (CEE) n.2081/92. Con D.M le Camere di Commercio Liguri hanno ricevuto l incarico ministeriale di espletare l attività di controllo per una durata iniziale di tre anni. Tale attività è stata regolamentata con il relativo Piano di Controllo per la conformità del prodotto, approvato dal Ministero, e recepito con determinazione n. 319 del , insieme alla modulistica ed al tariffario. Nel 2009 la revisione del piano di controllo è stata attuata sia in funzione di un aggiornamento normativo, anche in funzione di una semplificazione amministrativa, sia al fine di introdurre la possibilità per l Organismo di Controllo di provvedere, previa comunicazione agli iscritti, alla cancellazione d ufficio di quei soggetti che nei tre anni precedenti non abbiano presentato alcuna dichiarazione di produzione. Inoltre, è stata ampliata la definizione della garanzia sul prodotto, considerando il nuovo logo da apporre sulle confezioni di basilico genovese proposto dal Consorzio di Tutela nella modifica al disciplinare di produzione. Il piano di controllo ed i correlati allegati revisionati, sono stati presentati e approvati in data

12 12 Rapporto Economia Provinciale settembre 2009 dal gruppo Tecnico di Valutazione del Ministero e, con Decreto Ministeriale del 22 dicembre 2009 è stata rinnovata, per altri tre anni la designazione delle Camere di commercio di Genova, Savona, Imperia, La Spezia coordinate da Uniocamere Liguria ad effettuare i controlli sulla denominazione di origine protetta Basilico genovese d.o.p.. Con Delibera di Giunta n. 78 del la Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura della Spezia ha provveduto ad approvare il piano di controllo mantenendo invariati modulistica e tariffario relativo al Basilico D.o.p. In provincia della Spezia, nonostante il basso numero di produttori, la produzione complessiva di basilico Genovese dop corrisponde alla metà dell intera produzione regionale. Tab.n.10/agr - Basilico genovese d.o.p. prodotto in provincia della Spezia nel 2012 Totale aziende assoggettate 5 Totale produttori controllati 3 PRODUTTORI AGRICOLI Prodotto controllato (Kg) Prodotto certificato (Kg) Totale confezionatori assoggettati 2 CONFEZIONATORI Totale confezionatori controllati 1 (Fonte: CCIAA della Spezia) VI Censimento dell Agricoltura I dati definitivi del Censimento generale dell agricoltura anno 2010 forniscono una fotografia del settore agricolo provinciale. Alla data del in provincia della Spezia risultano attive aziende agricole e zootecniche che gestiscono ha di superficie agricola totale (SAT) e ha di superficie agricola utilizzata (SAU). In 20 anni lo scenario si è significativamente modificato. Rispetto al censimento del 1990 in termini di aziende e SAU si è registrata una riduzione di circa aziende (-81,2%) ed una altrettanto evidente perdita di SAU (-48,6%) pari a ha. Tale riduzione è inferiore a quella registrata in Liguria (-52,1%), ma considerevolmente superiore alla media Nord Ovest (-13%) e Italia (-14%). A livello nazionale, infatti, si è registrato un aumento della dimensione media aziendale in termini di SAT, a conferma dell accelerazione del processo di crescita dimensionale delle produzioni agricole e zootecniche. Il processo di condensazione delle imprese si colloca in un contesto di progressiva riduzione delle superfici destinate alle produzioni agricole, che vengono tuttavia recuperate da imprese a grande dimensione. In Liguria e

13 Agricoltura 13 nella provincia della Spezia il settore agricolo trova difficoltà nell aggregazione delle imprese che rimangono ancora a struttura familiare, anche a causa delle caratteristiche morfologiche del territorio che non consentono l impiego di tecniche intensive idonee alle grandi aziende. Tab.n.11/agr - Numero di aziende agricole ai censimenti dal 1990 al Var. % 2010/1990 La Spezia ,2 Liguria ,3 Nord-Ovest ,8 Italia ,1 (Fonte: Istat) Tab.n.12/agr - Superficie totale (ettari) delle aziende agricole ai censimenti dal 1990 al Var. % 2010/1990 La Spezia ,7 Liguria ,7 Nord-ovest ,0 Italia ,0 (Fonte: Istat) Tab.n.13/agr - Superficie agricola utilizzata (ettari) ai censimenti dal 1990 al Var. % 2010/1990 La Spezia ,6 Liguria ,1 Nord-ovest ,0 Italia ,4 (Fonte: Istat) A seguito della diminuzione della superficie agricola totale e utilizzata, come si evince dalla tabella seguente, si è registrato un notevole calo in tutte le differenti

14 14 Rapporto Economia Provinciale 2012 coltivazioni agricole rispetto agli anni 1990 e Tab.n. 14/agr - Superfici delle aziende con coltivazioni ai censimenti dell'agricoltura 1990, 2000, 2010 Utilizzazione dei terreni Seminativi 2.282, ,01 689,69 di cui: cereali per la produzione di granella 812,72 318,56 130,94 legumi secchi 0,91 30,33 4,99 patata 263,60 160,22 45,51 barbabietola da zucchero 1,16 3,85 piante industriali 0,35 19,66 6,08 ortive 330,24 233,43 122,16 fiori e piante ornamentali 28,64 15,91 11,61 foraggere avvicendate 751,48 575,83 229,50 terreni a riposo 91,31 204,55 100,48 Coltivazioni legnose agrarie 4.527, , ,16 di cui: vite 2.173, ,46 619,30 olivo per la produzione di olive da tavola e da olio 1.922, , ,92 agrumi 8,33 23,16 5,72 fruttiferi 419,11 253,64 230,55 vivai 2,93 15,15 7,36 Orti familiari 359,53 251,33 85,33 Prati permanenti e pascoli 7.770, , ,62 Superficie agricola utilizzata (sau) totale , , ,80 Arboricoltura da legno annessa ad aziende agricole 8,76 2,20 13,41 Boschi annessi ad aziende agricole , , ,39 Superficie agricola non utilizzata 2.847, , ,88 Altra superficie 838,40 411,95 238,14 SUPERFICIE TOTALE (sat) , , ,62 (Fonte: Istat) Il "Distretto rurale biologico" Nel 1998 fu individuata ufficialmente la Val di Vara come Valle del Biologico, in quanto il 70% delle aziende zootecniche (85 circa) localizzate nei sette comuni (Varese Ligure, Zignago, Rocchetta Vara, Sesta Godano, Carro, Carrodano, Maissana) venivano condotte secondo le regole dell'agricoltura biologica. Il numero delle aziende appartenenti al consorzio è rimasto negli anni pressoché

15 Agricoltura 15 costante (ad oggi le aziende sono 86), ad eccezione dell anno 2008 in cui si è registrata la presenza di circa 100 imprese attive. Nonostante la contrazione numerica delle aziende, la superficie certificata è rimasta inalterata in quanto a lasciare sono state le piccole aziende, i cui terreni sono stati rilevati da aziende di medio grandi dimensioni. La superficie attualmente certificata è di circa ha., di cui il 90% è costituito da pascoli e prati destinati all'allevamento di bovini da carne e in piccola parte da latte. Alcune decine di ettari sono coltivate a castagneto e altri a frutteto ed orto. Da ciò si evince che, se il punto di forza della Valle è dato dalle filiere zootecniche, vi è una debolezza intrinseca nell'impossibilità di offrire un paniere di prodotti variegato al consumatore. A questo scopo la Legge Regionale sull'agricoltura biologica emanata dalla Regione Liguria nel 2009 ha previsto l'istituzione del distretto rurale biologico quale fucina di studio e realizzazione di politiche per lo sviluppo dell'agricoltura biologica di questa valle. In effetti la Val di Vara, ed in particolare la parte dei sette comuni sopracitati, è un territorio in cui la gestione delle politiche agricole, ambientali ed in generale di sviluppo portate avanti dai comuni, ha fatto in modo che lo stesso divenisse un sistema complessivo rispettoso dell'ambiente. Nel mese di luglio 2013 è prevista la costituzione di una associazione degli stakeholders ( Comuni, associazioni, imprese agricole) e di un tavolo di concertazione per attivare politiche di distretto che possano traguardare un ulteriore sviluppo del territorio. In questo contesto si inserisce l'attività del Consorzio Valle del Biologico che, dal 2003, anno della sua costituzione, si impegna a promuovere l'agricoltura biologica della Valle. Entrando nel dettaglio, il sistema del biologico in Val di Vara vede la presenza di circa 15 allevatori che producono in un anno circa ql. di latte biologico, tutti associati alla Cooperativa Casearia Val di Vara, che raccoglie il latte e lo trasforma in varie tipologie di formaggio bio, dal famoso " Ugo e Luigia", allo Stagionato de Vaise, ai tomini bio,e alla famosa ricotta biologica, unica per cremosità e sapore. Negli ultimi 5 anni vi è stata una notevole contrazione della produzione di latte, poichè le aziende del settore lattiero-caseario comportano, in generale, una gestione assai più impegnativa delle loro omologhe da carne. Uno degli obiettivi del distretto è quello di compiere azioni di sostegno finalizzate al recupero dei livelli di produzione di latte, in modo da evitare che la Cooperativa Casearia debba, anche solo parzialmente, approvvigionarsi al di fuori del territorio. La filiera carne, invece, fa capo alla Cooperativa San Pietro Vara che riunisce circa 80 soci che allevano capi principalmente di razza Limousine; la Cooperativa ha un punto vendita a Varese Ligure, serve le mense scolastiche, ma il vero salto di qualità è stato fatto con la realizzazione dell'impianto di confezionamento in atm della carne

16 16 Rapporto Economia Provinciale 2012 e la vendita attraverso il canale della grande distribuzione locale. La filiera della castagna, invece, è ora annientata dal Cinipide Galligeno del castagno, un insetto originario del Giappone, che depone le uova sulle gemme della pianta impedendo la fruttificazione. La Regione Liguria ha già, dal 2011, effettuato alcuni lanci dell'insetto antagonista per riequilibrare la situazione e si pensa che nell'arco di 8/10 anni si potrà tornare a raccogliere questo frutto che da sempre caratterizza la valle. Alcuni piccoli allevamenti suini soddisfano le necessità di agriturismi ed aziende agricole con spaccio aziendale. L'apicoltura bio è portata avanti da alcuni eccellenti produttori, ma ha numeri piccoli. Anche ortaggi e frutta sono produzioni di piccole dimensioni che caratterizzano le aziende agrituristiche. Si sta sviluppando ora l'allevamento del Gallo gigante nero della Val di Vara; il progetto è realizzato dalla Confederazione Italiana agricoltori della Spezia per le piccole aziende, ed ha ricevuto consensi tra giovani produttori attirando l'interesse di Slow Food, tanto da far diventare il Gigante nero un Presidio. In fase di realizzazione a Rocchetta di Vara il Mattatoio, a capacità limitata, per chiudere la filiera.

17 Agricoltura 17 Tab.n.1all/agr - Numero di aziende agricole ai censimenti degli anni Var. % Var. % 2010/ /2000 Ameglia ,9-77,0 Arcola ,4-84,9 Beverino ,1-62,6 Bolano ,2-77,4 Bonassola ,1 127,8 Borghetto di Vara ,3-79,8 Brugnato ,1-36,8 Calice al Cornoviglio ,5-13,0 Carro ,6-76,9 Carrodano ,7-86,4 Castelnuovo Magra ,0-67,5 Deiva Marina ,7 266,7 Follo ,7-79,1 Framura ,1 23,8 La Spezia ,9-78,6 Lerici ,8-78,3 Levanto ,3-44,2 Maissana ,6-70,8 Monterosso al Mare ,3-65,9 Ortonovo ,3-60,9 Pignone ,2-58,9 Portovenere ,6-44,7 Riccò del Golfo di Spezia ,4-84,5 Riomaggiore ,3-44,6 Rocchetta di Vara ,3-57,3 Santo Stefano di Magra ,6-78,0 Sarzana ,2-75,1 Sesta Godano ,5-19,0 Varese Ligure ,2-3,7 Vernazza ,9-60,0 Vezzano Ligure ,7-54,3 Zignago ,9-10,7 Totale provinciale ,2-67,0 (Fonte: elabor. su dati Istat)

18 18 Rapporto Economia Provinciale 2012 Tab.n.2all/agr - Superficie totale (ettari) delle aziende agricole ai censimenti dell'agricoltura dal 1990 al Var. % Var. % 2010/ /2000 Ameglia ,7-28,9 Arcola ,7-32,8 Beverino ,6-42,8 Bolano ,8-54,1 Bonassola ,3 366,5 Borghetto di Vara ,6-72,5 Brugnato ,6 53,0 Calice al Cornoviglio ,3 54,3 Carro ,5-59,2 Carrodano ,7-75,4 Castelnuovo Magra ,3-44,0 Deiva Marina ,2 255,7 Follo ,8-44,8 Framura ,9 133,1 La Spezia ,7-45,0 Lerici ,1-62,1 Levanto ,3-19,8 Maissana ,8-49,8 Monterosso al Mare ,2 7,6 Ortonovo ,2-26,1 Pignone ,6-5,9 Portovenere ,1-15,1 Riccò del Golfo di Spezia ,5-69,1 Riomaggiore ,5 4,9 Rocchetta di Vara ,5-40,1 Santo Stefano di Magra ,4-52,2 Sarzana ,0-54,1 Sesta Godano ,8-12,1 Varese Ligure ,2-2,4 Vernazza ,4-25,6 Vezzano Ligure ,5-14,9 Zignago ,2 66,0 Totale provinciale ,7-26,3 (Fonte: elabor. su dati Istat)

19 Agricoltura 19 Tab.n.3all/agr - Superficie agricola utilizzata (ettari) delle aziende agricole ai censimenti dell'agricoltura dal 1990 al Var. % Var. % 2010/ /2000 Ameglia ,8-34,9 Arcola ,2-42,6 Beverino ,7-8,3 Bolano ,7-59,7 Bonassola ,7 110,7 Borghetto di Vara ,8-24,3 Brugnato ,2-51,9 Calice al Cornoviglio ,7-18,0 Carro ,3-38,5 Carrodano ,5-38,4 Castelnuovo Magra ,4-41,8 Deiva Marina ,3 122,9 Follo ,1-57,3 Framura ,6-1,0 La Spezia ,3-42,6 Lerici ,5-56,4 Levanto ,7-47,6 Maissana ,7-40,0 Monterosso al Mare ,8-36,0 Ortonovo ,9-9,1 Pignone ,3-0,1 Portovenere ,1-27,2 Riccò del Golfo di Spezia ,8-64,3 Riomaggiore ,9 67,0 Rocchetta di Vara ,3-22,2 Santo Stefano di Magra ,1-55,8 Sarzana ,1-57,2 Sesta Godano ,8 243,4 Varese Ligure ,0-12,8 Vernazza ,4-7,1 Vezzano Ligure ,4 30,0 Zignago ,5 31,4 Totale provinciale ,6-26,2 (Fonte: elabor. su dati Istat)

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