credito al dettaglio osservatorio giugno numero 36

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1 osservatorio credito al dettaglio 14 numero 36 giugno

2 Il presente Rapporto nasce da una collaborazione ASSOFIN CRIF Prometeia Alla sua elaborazione hanno partecipato: Alessandra Bettocchi, Sara Emiliani, Roberto Goracci, Federica Orsini, Rita Romeo, Lea Zicchino per Prometeia Daniela Bastianelli per CRIF Roberta Tordi per ASSOFIN Responsabili del rapporto: Kirsten van Toorenburg, Sivia Ghielmetti, Rita Romeo Composizione editoriale e grafica: Elisabetta Altena per Prometeia Copyright 2014 by ASSOFIN, CRIF Spa, Prometeia È vietata la riproduzione anche parziale, con qualunque mezzo effettuata, comprese le fotocopie, anche ad uso interno o didattico, se non autorizzate ASSOFIN Via E. Toti 4, Milano tel , fax mailbox@assofin.com CRIF Spa Via Fantin, 1/3, Bologna tel , fax marketing@crif.com Prometeia Spa Via G. Marconi 43, Bologna tel , fax info@prometeia.com 2

3 ASSOFIN crif prometeia indice premessa....9 i temi del rapporto capitolo 1 lo scenario macroeconomico Lo scenario internazionale Lo scenario italiano Gli investimenti La spesa delle famiglie L occupazione, i redditi e l inflazione...22 capitolo 2 il credito alle famiglie Il credito e il livello di indebitamento delle famiglie italiane Il mercato del credito al consumo I prodotti del credito al consumo Analisi per classi di durata e importo I canali distributivi Il mercato dei mutui residenziali Le principali caratteristiche dei mutui alle famiglie consumatrici capitolo 3 la rischiosità del credito sulla base della banca dati crif Una visione d insieme La rischiosità del mercato del credito al consumo La rischiosità del credito al consumo nell analisi per durata contrattuale e classi di importo La rischiosità dei mutui immobiliari

4 osservatorio sul credito al dettaglio ASSOFIN crif prometeia capitolo 4 le previsioni del credito alle famiglie I consumi per settore merceologico Le previsioni del credito alle famiglie Le previsioni del credito al consumo Le previsioni dei mutui Le previsioni della rischiosità dei finanziamenti capitolo 5 il credito alle famiglie nei mercati territoriali Le prospettive nelle macroaree Il credito alle famiglie nel Nord Ovest Il credito alle famiglie nel Nord Est Il credito alle famiglie nel Centro Il credito alle famiglie nel Sud e Isole...73 schede regionali: il credito al dettaglio appendici note metodologiche glossario

5 ASSOFIN crif prometeia indice delle tabelle Tab. 1.1 Italia: quadro macroeconomico (variazioni %)...25 Tab. 2.1 Market share per cluster di operatori (consistenze a fine dicembre)...41 Tab. 4.1 Il quadro generale dei consumi interni delle famiglie...56 Tab. 4.2 Consumi delle famiglie per i principali settori merceologici

6 osservatorio sul credito al dettaglio ASSOFIN crif prometeia indice delle figure Fig. 1.1 Dinamica del Pil Usa e Uem...16 Fig. 1.2 Tassi di interesse di politica monetaria, fine periodo...16 Fig. 1.3 Evoluzione del Pil reale Italia e Uem...19 Fig. 1.4 Gli investimenti...19 Fig. 1.5 Consumi delle famiglie: totali e di beni durevoli in termini reali (var. %) Fig. 1.6 Clima di fiducia e intenzioni d acquisto di beni durevoli Fig. 2.1 Mercato complessivo dei crediti alle famiglie (consistenze)...29 Fig. 2.2 Tasso di indebitamento delle famiglie...29 Fig. 2.3 Credito al consumo in Italia (flussi)...30 Fig. 2.4 Fig. 2.5 Trend trimestrale credito al consumo in Italia (flussi)...30 Consumi delle famiglie e credito al consumo (flussi)...30 Fig. 2.6 Condizioni di domanda del credito al consumo Fig. 2.7 Condizioni di offerta del credito al consumo Fig. 2.8 Credito al consumo (consistenze)...32 Fig. 2.9 Flussi di credito al consumo nei principali paesi europei...32 Fig Credito al consumo in un confronto europeo dicembre Fig Concentrazione del mercato del credito al consumo in Italia...33 Fig Flussi di credito al consumo in Italia per tipo di prodotto...34 Fig Flussi di credito al consumo nei principali paesi europei per tipo di prodotto...34 Fig Finanziamenti finalizzati per acquisto auto e motocicli (flussi)...35 Fig Incidenza finanziamenti su immatricolazioni auto a soggetti privati...35 Fig Finanziamenti finalizzati per arredo (flussi)...36 Fig Finanziamenti finalizzati per elettronica ed elettrodomestici (flussi)...36 Fig Finanziamenti finalizzati all acquisto di altri beni (flussi)...36 Fig Finanziamenti finalizzati all acquisto di ciclomotori (flussi)...36 Fig Prestiti personali (flussi)...36 Fig Finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio/pensione (flussi)

7 ASSOFIN crif prometeia Fig Credito al consumo transato via carte rateali/opzione (flussi)...37 Fig Ripartizione dei flussi per classi di importo erogato...37 Fig Ripartizione dei flussi per classi di durata...38 Fig Canali distributivi del credito al consumo...39 Fig Canali distributivi del credito al consumo per tipo di prodotto...40 Fig Modalità distributive per cluster di operatore...41 Fig Compravendite residenziali e flussi di mutui per acquisto di abitazioni...42 Fig Condizioni di domanda e offerta dei prestiti acquisto abitazioni...43 Fig Prestiti per acquisto abitazione...43 Fig Prestiti per acquisto abitazioni in Europa consistenze...44 Fig Tassi sui prestiti per acquisto abitazioni in Europa (nuove erogazioni)...44 Fig Scomposizione tassi sui prestiti per acquisto abitazione (nuove erogazioni)...44 Fig Costo reale dei prestiti per acquisto abitazioni...44 Fig Tipologie di altri mutui...45 Fig Caratteristiche delle erogazioni di mutui alle famiglie consumatrici...46 Fig. 3.1 Tasso di default credito al dettaglio...48 Fig. 3.2 Tasso di decadimento famiglie consumatrici e produttrici...48 Fig. 3.3 Indici di rischio nel credito al consumo...49 Fig. 3.4 Tassi di default annuali nel credito al consumo...49 Fig. 3.5 Tassi di sofferenza nel credito al consumo per forma tecnica...49 Fig. 3.6 Tassi di default annuali nel credito al consumo per forma tecnica...49 Fig. 3.7 Tassi di default nel credito al consumo numero contratti...50 Fig. 3.8 Distribuzione dei contratti per classe di durata (mesi)...50 Fig. 3.9 Tassi di default per classi di età della clientela - credito al consumo Fig Indici di rischio nei mutui immobiliari Fig Tassi di default annuali nei mutui immobiliari Fig Tassi di default nei mutui immobiliari numero di contratti...52 Fig Distribuzione per classe di importo e durata numero di contratti (stock)...52 Fig Distribuzione dei contratti (stock) per classe di età e di durata mutui immobiliari

8 osservatorio sul credito al dettaglio ASSOFIN crif prometeia Fig Tassi di default per classe di età- mutui immobiliari...53 Fig. 4.1 Mercato complessivo dei crediti alle famiglie (consistenze)...60 Fig. 4.2 Tasso di indebitamento delle famiglie...60 Fig. 4.3 Evoluzione del mercato del credito al consumo (consistenze)...62 Fig. 4.4 Credito al consumo su reddito disponibile e Pil...62 Fig. 4.5 Mutui per acquisto abitazioni (consistenze)...63 Fig. 4.6 Costo reale dei prestiti per acquisto abitazioni...63 Fig. 4.7 Tassi di sofferenza nel credito bancario alle famiglie...65 Fig. 4.8 Fig. 5.1 Tassi di sofferenza nel credito al consumo e nei mutui...65 Clima di fiducia delle famiglie...68 Fig. 5.2 Tasso di disoccupazione...68 Fig. 5.3 Ripartizione dei flussi di credito al consumo per macroarea...69 Fig. 5.4 Ripartizione dei flussi di credito al consumo per prodotto e macroarea anno Fig. 5.5 Ripartizione dei flussi di mutui per macroarea...69 Fig. 5.6 Consistenze di crediti alle famiglie...70 Fig. 5.7 Tassi di sofferenza del credito alle famiglie...70 Fig. 5.8 Prestiti alle famiglie Nord Ovest...71 Fig. 5.9 Tassi di sofferenza Nord Ovest...71 Fig Prestiti alle famiglie Nord Est...72 Fig Tassi di sofferenza Nord Est...72 Fig Prestiti alle famiglie Centro...73 Fig Tassi di sofferenza Centro...73 Fig Prestiti alle famiglie Sud e Isole...74 Fig Tassi di sofferenza Sud e Isole

9 premessa L Osservatorio analizza il mercato complessivo dei finanziamenti alle famiglie, dedicando particolare attenzione al business del credito al consumo. Le elaborazioni sono effettuate sulla base delle informazioni ufficiali disponibili al 19 giugno La struttura del volume è articolata in cinque capitoli, ciascuno dei quali affronta aspetti diversi del mercato del credito alle famiglie. In particolare: Il capitolo 1 descrive lo scenario macroeconomico, italiano e internazionale, con particolare attenzione all andamento dei driver della domanda di credito delle famiglie. Il capitolo 2 è dedicato all analisi congiunturale del mercato del credito. La peculiarità dell analisi si fonda, rispetto alle informazioni ufficiali disponibili, sulla stima del mercato complessivo del credito alle famiglie, distinto per forme tecniche dei finanziamenti. La prima parte del capitolo (Par. 2.1) è focalizzata sull indebitamento delle famiglie e sull evoluzione delle consistenze complessive. Successivamente l analisi si concentra sul mercato del credito al consumo (Par. 2.2) con un dettaglio per forma tecnica (Par. 2.3) e per canale distributivo (Par.2.4), sul mercato dei mutui alle famiglie (Par. 2.5) e sulle caratteristiche dei mutui erogati alle famiglie consumatrici (Par. 2.6). Il capitolo 3 si focalizza sull analisi congiunturale della rischiosità del mercato del credito al consumo e dei mutui. L analisi del rischio è effettuata sia con indicatori di natura statica, come i tassi di sofferenza, di insolvenza grave e di insolvenza leggera, sia con altri indici di rischiosità di natura dinamica, quali i tassi di default. Il primo paragrafo fornisce un quadro di insieme sulla rischiosità del credito alle famiglie (Par. 3.1); successivamente si approfondisce l evoluzione degli indici di rischio del mercato del credito al consumo (Par. 3.2 e Par. 3.3) e del mercato dei mutui (Par. 3.4). Il capitolo 4 descrive lo scenario previsivo del credito alle famiglie a livello nazionale. Il primo paragrafo (Par. 4.1) è dedicato all analisi dell evoluzione congiunturale e prospettica dei consumi per settore merceologico, approfondendo in particolare il comparto dei beni durevoli che costituiscono la componente maggiormente interessata dalla domanda di credito al consumo delle famiglie. I paragrafi successivi approfondiscono lo scenario di previsione sui finanziamenti complessivi alle famiglie erogati da banche e istituzioni finanziarie specializzate - (Par. 4.2), sul mercato del credito al consumo (Par. 4.3), sul mercato dei mutui (Par. 4.4) e, infine, sull evoluzione degli indici di rischiosità del mercato (Par. 4.5). Il capitolo 5 si concentra sul mercato del credito alle famiglie nelle diverse macroaree, attraverso un analisi dei principali driver macroeconomici che lo caratterizzano (Par. 5.1). I paragrafi successivi forniscono il dettaglio per singola macroarea,: Nord Ovest (Par. 5.2), Nord Est (Par. 5.3), Centro (Par. 5.4), Sud e Isole (Par. 5.5). Nell intento di offrire un quadro il più possibile esauriente delle specificità dei mercati nelle singole regioni, nella parte finale dell Osservatorio le schede regionali illustrano le principali grandezze che caratterizzano i mercati del credito al consumo e dei mutui. Come sempre, l Osservatorio si avvale: del database del Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF sui crediti rateali nonché della competenza di CRIF nell elaborare dati sul rischio di credito e sull andamento di questo mercato; della struttura informativa, delle competenze di business e delle previsioni di Prometeia, quest ultime sia con riferimento all evoluzione dell ambiente esterno, sia alla specifica dinamica del credito alle famiglie nei diversi comparti e a livello territoriale; della partecipazione di ASSOFIN, Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare, che rappresentando le maggiori istituzioni finanziarie operanti nei comparti del credito al consumo e del finanziamento immobiliare, è la fonte più accreditata delle statistiche di mercato. ASSOFIN crif prometeia osservatorio sul credito al dettaglio 9

10 i temi del rapporto Il 2013 è stato ancora un anno difficile per il credito alle famiglie per il permanere di vincoli di offerta e di elementi di fragilità della domanda. Le erogazioni di prestiti alle famiglie hanno evidenziato ancora un calo, sia nel comparto del credito al consumo sia in quello dei mutui immobiliari, sebbene in entrambi i casi meno marcato di quello del Tuttavia, nel primo trimestre 2014 si registrano alcuni segnali di miglioramento anche se non tutti i fattori di pressione sono stati completamente superati. In particolare, nonostante la riduzione delle tensioni dal lato del funding, continuano a premere sull industria le esigenze di rafforzamento patrimoniale e la necessità di presidiare la rischiosità, in una fase in cui continuano a farsi sentire gli effetti sui bilanci delle famiglie di una crisi economica prolungata. Nel dettaglio, nonostante consumi delle famiglie ancora deboli, l attività di erogazione di credito al consumo, dopo la chiusura in negativo del 2013 (-5.3%), nel primo trimestre del 2014 rimane stabile (-0.2%). Tale trend è sostenuto dal buon andamento dei flussi transati via carte rateali/opzione e dalla ripresa dei finanziamenti finalizzati all acquisto di auto/moto, mentre segnano ancora il passo le altre tipologie di prodotti, in particolare i prestiti personali. Si conferma il trend di riduzione dell importo medio finanziato, al quale si è accompagnata una tendenza verso durate contrattuali più corte rispetto al passato. Il comparto conferma l orientamento verso la multicanalità nella distribuzione dei prodotti, testimoniato anche dal ruolo crescente, seppure ancora contenuto, del canale internet nel collocamento di prestiti personali. I tre quarti della produzione sono equamente ripartiti tra il canale dei punti vendita convenzionati e quello costituito dalle filiali delle banche generaliste, sia in modalità diretta, sia attraverso partnership e convenzioni con le istituzioni finanziarie specializzate. Nel mercato dei mutui immobiliari, dopo l ulteriore flessione del 2013 (-10% per i mutui d acquisto, -3.7% per gli altri mutui ), si assiste nel primo trimestre di quest anno a una ripresa delle erogazioni sia nella componente dei prestiti per acquisto abitazioni (+6.2% rispetto allo stesso periodo del 2013) sia in quella degli altri mutui (+12.4%). I nuovi mutui erogati mostrano importo e durata generalmente più bassi, sono soprattutto a tasso variabile e vengono in via prevalente stipulati direttamente presso le filiali bancarie. Il rischio di credito, tema centrale che ha condizionato le politiche di erogazione e di bilancio del sistema bancario e finanziario, si è stabilizzato a partire dalla seconda metà del 2013 nelle diverse forme tecniche del credito alle famiglie. Le ridotte erogazioni e la selettività dell offerta hanno tenuto ASSOFIN crif prometeia osservatorio sul credito al dettaglio 11

11 osservatorio sul credito al dettaglio ASSOFIN crif prometeia sotto controllo il flusso di nuovi default. Anche la prudenza delle famiglie nelle decisioni di acquisto/ investimento ha contribuito a non generare ulteriori criticità. Il tasso di default complessivo nel credito al dettaglio si stabilizza negli ultimi periodi al 2.5%, livello comunque piuttosto elevato. Nei prossimi anni il credito alle famiglie sarà in lento miglioramento ma ancora condizionato dalla debolezza dell attività economica e da vincoli operativi. Il 2014 si presenta come l anno di svolta per l economia italiana che si porterà fuori dalla più lunga recessione del dopoguerra. Ma le prospettive di crescita restano limitate da problemi strutturali ancora da risolvere e da un sistema bancario tuttora alle prese con gli effetti ritardati della crisi sui propri bilanci e il processo di completamento dell Unione Bancaria. Nella prima parte dell anno i segnali di avvio della ripresa non sono mancati ma sono stati altalenanti per cui la crescita dovrà trovare slancio strada facendo. Nel complesso, la crescita del Pil si dovrebbe fermare allo 0.3% nel 2014 per arrivare all 1.5% medio nel biennio successivo. L accelerazione sarà guidata non solo dal miglioramento del ciclo internazionale e dal progressivo indebolimento dell euro, ma anche dall allentamento dei vincoli alla liquidità resi possibili anche dalle recenti misure di politica monetaria e dalla politica fiscale meno restrittiva. L eredità della crisi imporrà agli operatori attente decisioni di assunzione del rischio, soprattutto in un contesto in cui i vincoli patrimoniali saranno più stringenti. L intenso processo di riforma della normativa del settore finanziario e l Unione bancaria dovrebbero favorire progressivamente un miglioramento del contesto operativo con effetti positivi sulle condizioni di accesso ai mercati del funding. Ciò sarà favorito anche dalle ultime manovre comunicate dalla Bce in giugno volte a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria e ad aumentare l erogazione di credito all economia. Tuttavia i risultati della valutazione complessiva della Bce tutt ora in corso potrebbero riflettersi in una maggiore incertezza per gli operatori mantenendo le politiche di offerta ancora caute soprattutto nel L incertezza sulle prospettive economiche resta, tuttavia, elevata e pertanto anche nei prossimi anni le famiglie resteranno caute nelle decisioni di spesa e di ricorso al credito. Nel quadro delineato i flussi di finanziamenti alle famiglie concessi da banche e società finanziarie torneranno a crescere nel periodo di previsione ma saranno nel complesso decisamente più contenuti degli anni pre-crisi. La ripresa riguarda già dal 2014 le nuove operazioni di prestiti per l acquisto di abitazioni, mentre sarà più incerta e rimandata al 2015 per il credito al consumo, riflettendo il lento recupero della propensione al consumo di famiglie intente a ricostituire livelli di risparmio più elevati. È indubbio che gli anni di crisi economica si sono riflessi in un marcato deterioramento del mercato del lavoro e delle condizioni economico-finanziarie delle famiglie creando un gap che la moderata ripresa economica prevista non sembra in grado di superare completamente. La rischiosità del credito alle famiglie rimarrà quindi elevata, pur se in modesto miglioramento nell ultimo anno di previsione, e si rifletterà sulle politiche di pricing e sull attenta gestione dei crediti anomali. È dunque evidente che gli effetti della crisi sul business non sono transitori e impongono un cambiamento delle strategie per il miglioramento della redditività, come evidenziato anche nei piani d impresa presentati al mercato da alcuni operatori nella prima parte dell anno. 12

12 ASSOFIN crif prometeia i temi del rapporto Sicuramente la gestione dei rischi rimarrà un elemento centrale per il ripristino di livelli di redditività e per l allentamento dei vincoli alla crescita dei volumi intermediati. In questo ambito resta cruciale il tema della cessione di portafogli di crediti deteriorati per alleggerire il fardello di sofferenze accumulate durante la crisi. In questo senso il rinnovato interesse verso queste operazioni da parte di alcuni operatori e di potenziali investitori, perlopiù internazionali, sembra foriero di nuove opportunità. Un nodo da sciogliere rimane tuttavia quello legato ai prezzi di cessione di questi portafogli che, se molto più bassi del valore di bilancio, imporrebbero importanti svalutazioni in conto economico. Le evidenze dei primi mesi del 2014 implicano segnali di riduzione di questo divario che trovano almeno in parte origine nell ulteriore aggiustamento dei coverage ratio realizzato dagli operatori. Alle strategie di risk management si dovranno affiancare anche azioni mirate all ottimizzazione del modello di servizio che favoriscano ulteriormente il miglioramento dell efficienza operativa e la valorizzazione della relazione con il cliente. 13

13 ASSOFIN via e. toti, 4, milano tel , fax italia CRIF spa via fantin 1/3, bologna tel , fax italia prometeia via g. marconi 43, bologna tel , fax italia uffici a milano, roma, beirut, istanbul, mosca, parigi, douala, lagos info@prometeia.com stampa: compositori comunicazione, bologna

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