L economia italiana nella Relazione della Banca d Italia
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1 L economia italiana nella Relazione della Banca d Italia Paolo Sestito Servizio struttura Economica, Banca d Italia Modena, 4 giugno 215
2 Il contesto internazionale e l area dell euro 2
3 Nei paesi emergenti, economia in rallentamento. Nei paesi avanzati, solo di recente avvio di ripresa anche nell area dell euro PIL dell area dell euro e -coin (a) PIL dell area dell euro e dei principali paesi (b) indicatore -coin e PIL dell area dell euro (indici 25=1) (variazioni percentuali sui 3 mesi) '5 '6 '7 '8 '9 '1 '11 '12 '13 '14 ' ,,5 -,5-1, - -2, -2,5-3, 1,,5 -,5-1, - -2, -2,5 5 ' 6 ' 7 ' 8 ' 9 ' 1 ' 11 ' 12 ' '13 '14 '15-3, area dell'euro Italia Germania Francia Spagna -coin PIL 3
4 L inflazione nell area dell euro ha toccato a gennaio 215 il valore minimo dall avvio dell unione monetaria. Nel corso del 214 manifesti rischi di disancoraggio delle aspettative d inflazione Inflazione nell area dell euro e contributi delle sue componenti (dati mensili; variazioni percentuali sui 12 mesi e punti percentuali) beni energetici servizi -2 beni non alimentari e non energetici beni alimentri trasformati beni alimentari freschi totale 4
5 Dopo l annuncio del programma ampliato di acquisto titoli, il calo delle attese di inflazione si è arrestato Tassi di interesse a lungo termine e attese di inflazione nell area dell euro (dati giornalieri; valori percentuali) (a) tassi di interesse e attese di inflazione a lungo termine (b) attese di inflazione a medio e lungo termine 4 4 2,5 2, , 2, , 1,,5, titoli di Stato a 1 anni dei paesi dell'area, media swap sull'inflazione a 5 anni, 5 anni in avanti swap sui tassi di interesse a 1 anni a 1 anno, 1 anno in avanti swap sull'inflazione a 1 anni tassi di interesse reali a 1 anni a 1 anno, 2 anni in avanti a 1 anno, 4 anni in avanti 5
6 L economia italiana 6
7 L economia italiana nel 214 La prolungata flessione del PIL si è attenuata PIL e principali componenti della domanda (dati trimestrali; indici 27 =1) PIL pro capite del Mezzogiorno in percentuale di quello del Centro Nord (valori percentuali; dati Prometeia compatibili con i nuovi standard di contabilità nazionale SEC21) '15 7 PIL consumi e investimenti esportazioni L attività economica è cresciuta all inizio del 215. Potrebbe intensificarsi nel corso dell anno, sulla spinta di un graduale recupero degli investimenti. Ha continuato ad ampliarsi il divario di crescita fra Mezzogiorno e Centro Nord 7
8 L economia italiana nel 214 Le esportazioni hanno accelerato Esportazioni di beni in volume, domanda potenziale e importazioni mondiali di beni (medie mobili di 4 trimestri; indici : 4 trimestre 29=1) (a) totale (b) per area geografica ' esportazioni di beni domanda potenziale importazioni mondiali ' esportazioni intra area domanda potenziale, componente intra area esportazioni extra area domanda potenziale, componente extra area Le esportazioni verso l area dell euro e gli altri paesi dell UE sono tornate a crescere; si è invece arrestata l espansione nei paesi extra UE. Dal 21, la crescita dell export ha superato quella della domanda potenziale 95 8
9 Ma anche la spesa per consumi delle famiglie è tornata a crescere 2 Consumi e reddito disponibile reale delle famiglie (tassi di crescita) spesa per consumi delle famiglie reddito disponibile reale delle famiglie Sono cresciuti soprattutto gli acquisti di beni durevoli, che più avevano risentito della crisi finanziaria globale e di quella del debito sovrano. E migliorato il clima di fiducia ed è lievemente calata la propensione al risparmio 9
10 Quanto vi ha contribuito il bonus fiscale? Bonus fiscale: effetto sulle retribuzioni e ripartizione per quinti di reddito equivalente (densità e valori percentuali) (a) distribuzione delle retribuzioni da lavoro dipendente (b) quota dello stanziamento ricevuta 1,6 1,4 1,2 1, non percepiscono il bonus (retribuzione al di sotto della soglia minima) non percepiscono il bonus (retribuzione al di sopra della soglia massima) 1,6 1,4 1,2 1, ,8, ,6,4,2,6,4, quinti di reddito 1
11 L economia italiana nel 214 Il numero di occupati ha smesso di diminuire Disoccupazione durante la crisi (tassi percentuali; migliaia di persone) occupati (scala dx) disoccupati (scala dx) tasso di disoccupazione Ma la disoccupazione è cresciuta (dal 211 vi ha pesato l effetto della crescita dell offerta). In ulteriore ampliamento i differenziali tra aree geografiche 11
12 Segnali di ripresa, anche nei programmi di investimento (dopo una flessione pluriennale, legata al calo della domanda effettiva e attesa, ma con un ruolo anche dei vincoli finanziari) Produzione e clima di fiducia delle imprese industriali (dati mensili; saldi percentuali e numeri indice: 21=1) ,2 Strategia d impresa e crescita del fatturato nel 214 (valori percentuali) 1, ,9, ,6,3,6, '15-1 -,3 innova non innova esporta non esporta -,3 giudizi sulla situazione economica generale, scala di destra produzione industriale, valori puntuali clima di fiducia delle imprese industriali, valori puntuali Permane il divario tra gli indicatori qualitativi e quantitativi del livello di attività economica. Continua ad ampliarsi la variabilità fra imprese. I risultati si confermano migliori per le aziende esportatrici e per quelle più innovative. 12
13 L economia italiana prestiti bancari Il calo dei prestiti bancari alle imprese si è attenuato Prestiti bancari alle imprese che non hanno debiti deteriorati (variazioni percentuali sui 12 mesi terminanti nel periodo indicato) manifattura costruzioni attività immobiliari altri servizi altro totale -6 dicembre 213 dicembre 214 marzo 215 La dinamica del credito è stata molto più favorevole per le imprese che non hanno prestiti deteriorati. 13
14 L economia italiana prestiti bancari I prestiti deteriorati hanno raggiunto il 17,7% dei prestiti totali Qualità del credito del credito delle banche: incidenze e tassi di copertura dei crediti deteriorati (valori percentuali) dic. '8 giu. '9 dic. '9 giu. '1 dic. '1 giu. '11 dic. '11 giu. '12 dic. '13 giu. '13 dic. '13 giu. '14 dic. '14 35 sofferenze crediti deteriorati diversi da sofferenze tasso di copertura dei crediti deteriorati (scala dx) tasso di copertura delle sofferenze (scala dx) Il tasso di copertura dei crediti deteriorati è salito al 44,4%. Sono allo studio misure per incentivare la riduzione dei crediti in sofferenza. 14
15 L istituzione di una società specializzata per l acquisto dei crediti deteriorati avrebbe effetti positivi Qualità del credito del credito per classe dimensionale degli intermediari (valori percentuali rispetto al totale dei prestiti) (a) Si tradurrebbe in minori costi di gestione e maggior trasparenza dei bilanci; (b) eliminerebbe restanti vincoli all offerta di prestiti; (c) creerebbe premesse per processi di aggregazione; (d) agevolerebbe lo sviluppo del mercato dei crediti deteriorati. 15
16 Le tante questioni in tema di riforme strutturali 16
17 Gli effetti dell apertura alla concorrenza (realizzata soprattutto nel 211) sono stati plausibilmente attutiti dalla fase ciclica avversa e dalla bassa inflazione Effetti di un aumento del grado di concorrenza 3,5 (a) PIL 3,5 (b) inflazione 3, 3, 1,2 1,2 2,5 2,5,9,9 2, 2,,6,6,3,3 1, 1,,5,5 -,3 -,3 -,6 -,6 -, ,5 -, ,9 trimestri trimestri riforme in un solo paese riforme congiunte vincolo agli investimenti Le simulazioni di un modello suggeriscono che riforme attuate da un solo paese potrebbero avere un impatto limitato nei primi due anni; riforme adottate simultaneamente da più paesi possono avere effetti anche nel breve periodo. 17
18 Cominciano a manifestarsi effetti delle riforme realizzate nella giustizia civile, soprattutto in termini di riduzione del nuovo contenzioso Giustizia civile: evoluzione dei flussi e degli stock dei procedimenti negli uffici giudiziari (numero di procedimenti in migliaia) 6. (a) procedimenti pendenti negli uffici giudiziari (b) procedimenti iscritti, definiti e saldo '5 '6 '7 '8 '9 '1 '11 '12 '13 '14 1 sem -3 '5 '6 '7 '8 '9 '1 '11 '12 '13 iscritti totali (scala di destra) 2.5 corte d'appello tribunale giudice di pace definiti totali (scala di destra) 18
19 La regolamentazione incide sull attività economica: riformare la PA è questione cruciale Effetti della riduzione dei costi di avvio sulla dinamica di impresa (punti percentuali),8 incremento del tasso di natalità,8,6,6,4,4,2,2 -,2 tutte le imprese ditte individuali altre imprese -,2 La riforma dello Sportello unico per le attività produttive ha comportato un innalzamento del tasso di natalità di,2 punti percentuali, concentrato nelle ditte individuali. 19
20 Regole di reclutamento e incentivi deboli riducono l efficacia del pubblico impiego Divario tra settore privato e settore pubblico nella misura di abilità (punti percentuali) (a) andamento temporale (b) distinzione per genere (media ) 3, 3, 3, 3, 2,5 2,5 2,5 2, 2,5 2, 2, 2, 1,,5 1,,5 1, , Totale Uomini Donne 2
21 Grazie per l attenzione 21
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