LA FRAGILITÀ DEL TERRITORIO ANTROPIZZATO:! Consapevolezza ed analisi sintetica! dei principali fattori di rischio idrogeologico in Italia!
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- Muzio Bonfanti
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1 LA FRAGILITÀ DEL TERRITORIO ANTROPIZZATO:! Consapevolezza ed analisi sintetica! dei principali fattori di rischio idrogeologico in Italia! Romeo Mariano Toccaceli Geologo
2 Premesse L argomento trattato è molto complesso per la presenza di molteplici parametri e variabili che caratterizzano l articolata dinamica del sistema geo-ambientale. L intervento prevede quindi, una rapida e sintetica panoramica dei principali aspetti che caratterizzano le problematiche connesse al Rischio Idrogeologico, nel senso più generico ed ampio del termine (Rischio Geo-Ambientale) al passaggio tra territorio naturale e antropizzato. L esposizione si basa sulle personali esperienze maturate in ambito scientifico e professionale, tenendo presente i risultati raggiunti dal mondo accademico e tecnico-scientifico sempre ricco di spunti e di momenti di riflessione. Cercheremo di comprendere, per grandi linee, quelli che sono i principali processi naturali che l attività umana è costretta, sempre più frequentemente, a subire nonostante i tentativi e le azioni mirate alla prevenzione o alla limitazione dei danni.
3 Cosa si intende per Rischio? Partiamo da una prima considerazione: un qualsiasi evento, temuto e/o prevedibile, è definito dalla sua Frequenza e dalla sua Magnitudo, per cui si vanno ad analizzare le caratteristiche attinenti alla ricorrenza dell evento temuto nel tempo ed alla sua intensità. In tale senso l evento può essere definito come Pericolosità, descrivendolo come la possibilità che una dato fenomeno si manifesti in un dato tempo con determinate caratteristiche. La valutazione del tipo di impatto che l evento avrà sull ambiente, sull uomo e i suoi beni, viene individuata con il termine di Rischio Rischio = P x V x E dove V sta per Vulnerabilità del bene (fragilità del bene) E sta per Esposizione (valore del bene)
4 Cosa si intende per Rischio? Non è facile definire e collocare, in modo univoco e condiviso, tutte le tipologie di rischio in relazione alle fonti di eventuale pericolo, tuttavia è possibile prendere in considerazione la seguente suddivisione: Origine del Rischio = naturale o antropica Fattore tempo = prevedibili o non prevedibili Tipologia = A, B, C, per crescente dimensione e complessità In tutti i casi, consapevolezza ed analisi dei principali fattori idi rischio idrogeologico (geo-ambientale in un accezione più globale) significa, innanzi tutto, conoscere, comprendere e prendere coscienza di quanto sia fragile, e quindi, vulnerabile il bene da proteggere in tutte le sue forme, al fine di poter agire, per tempo, nel modo più efficace possibile nel predisporre le adeguate misure da salvaguardia.
5 Azioni da attuare in presenza di dissesto idrogeologico (evento) 1. Descrizione dello stato di natura, che consiste nella raccolta delle informazioni relative ad un dato fenomeno catastrofico potenziale, con riferimento anche alle informazioni storiche; 2. Valutazione dell'intensità, cioè la valutazione dimensionale e del grado di distruttività che il fenomeno in analisi può assumere (uno o più parametri legati all'intensità) attuando anche un'implicita valutazione del valore e della vulnerabilità degli oggetti a rischio; 3. Valutazione della pericolosità, che consiste nella valutazione della probabilità che un dato evento avvenga in un certo periodo; in questa analisi ci si basa su metodi euristici (valutazioni soggettive e qualitative), statistici (basati sullo studio del fenomeno nel passato) o deterministici (con riferimento a leggi fisico-matematiche); 4. Valutazione del rischio, inteso come sintesi del lavoro di individuazione e attribuzione di un valore degli elementi a rischio e della loro vulnerabilità; 5. Gestione del rischio, cioè l individuazione degli interventi atti a diminuire o eliminare l effetto del fenomeno su ambiente, manufatti, attività e popolazione.
6 Il contesto territoriale naturale Il contesto territoriale naturale è un ambiente, complesso ed articolato, caratterizzato da una alta dinamicità geomorfologica e strutturale, indotta dagli agenti esogeni (che agiscono nella biosfera) ed endogeni (che agiscono all interno della terra), che esprimono la naturale evoluzione geologica ed ambientale del territorio stesso. Processi e fenomenologie che, nello scandire i momenti più importanti e, molto spesso, catastrofici, di tale evoluzione, ne evidenziano anche la fragilità. Una fragilità che l uomo avverte, in quanto parte integrante del sistema geo-ambientale inteso, a questo punto, come contesto territoriale antropizzato.
7 I principali fattori che caratterizzano il rischio geo-ambientale 1. GEOLOGICI: litologia, struttura, morfologia 2. IDRAULICI: idrologici, idrogeologici 3. SISMICI: accelerazione, durata, energia 4. VULCANICI: distribuzione, raggio di influenza, intensità 5. CLIMATICI: precipitazioni, evotraspirazione, escursioni termiche, gelo-disgelo 6. ANTROPICI: carico strutturale, sfruttamento delle risorse
8 Fattori Geologici Sono connessi alla attuale configurazione del rilievo, sia in superficie che nel sottosuolo, relazionata alla dimensione umana. Dipendono essenzialmente dalla litologia e dalla sua costituzione, dalla strutturazione geologica a grande e piccola scala, dalla morfologia sia locale che di area vasta.
9 Fattori Geologici Frane Sprofondamenti Erosioni
10 Fattori Idraulici Anch essi sono connessi alla attuale configurazione del rilievo, sia in superficie che nel sottosuolo. Dipendono dalle caratteristiche fisiche del corso d acqua e del suo bacino idrografico; dalle caratteristiche idrologiche, ovvero intensità, durata, frequenza e tipologia delle precipitazioni, nel bacino imbrifero dal quale si alimenta ogni corso d acqua. Sono comprese anche le acque marine.
11 Alluvioni Fattori Idraulici
12 Fattori Idraulici Mareggiate Tsunami Erosione dei litorali
13 Fattori Sismici Sono connessi essenzialmente alla presenza, lungo la catena appenninica delle cosiddette strutture sismogenetiche che nel tempo generano terremoti di varia intensità e durata.
14 Fattori Sismici La costruzione del territorio italiano, come prodotto della collisione tra i continenti africano ed europeo, è tuttora in atto, e i terremoti che si rilevano lungo la fascia assiale della catena appenninica ne sono la testimonianza tangibile.
15 Distribuzione degli ipocentri sul territorio italiano e relativa magnitudo Fattori Sismici
16 Fattori Sismici
17 Fattori Vulcanici Sono connessi essenzialmente alla presenza, in aree ben precise e confinate del territorio italiano, di apparati vulcanici attivi e/o quiescenti.
18 Fattori Vulcanici
19 Fattori Climatici Sono fattori i cui effetti sull ambiente naturale o antropizzato sono determinati da condizioni meteorologiche e/o climatiche avverse ; azione delle acque in generale, variazioni di temperatura ambientale, gelo-disgelo, etc...
20 Fattori Climatici
21 Fattori Antropici Sono costituiti da tutte le attività antropiche, sia strutturali che infrastrutturali, i cui effetti sul territorio e/o ambiente sono testimoniate da modificazioni negative molto spesso irreversibili, o che amplificano gli effetti dell evento disastroso o catastrofico.
22 Fattori Antropici
23 Rischio Idrogeologico in Italia Percentuale per regione del territorio italiano a rischio idrogeologico. min. = 9,9% max. = 85,9% Su un totale del 47,6%
24 Rischio Idrogeologico in Italia Distribuzione delle principali tipologie di dissesto idrogeologico per il territorio italiano
25 Rischio Idrogeologico in Italia Reticolo idrografico principale Spartiacque appenninico Principali aree di esondazione
26 Rischio Sismico in Italia Mappa della pericolosità sismica della penisola italiana
27 Rischio Erosione Costiera in Italia Mappa delle aree costiere a rischio erosione della penisola italiana km totali km = spiagge Km = erosione
28
29 Le tendenze evolutive delle variazioni dei livello del mare Secondo recenti stime, è stato valutato un sollevamento di circa 1,8 mm/anno per gli ultimi 50 anni (circa 10 cm). A tale proposito, l IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) a causa dello scioglimento dei ghiacciai, prevede un innalzamento del livello dei mari che potrebbe raggiungere gli 88 cm entro il Oltre 100 milioni di persone vivono a meno di un metro sopra il livello medio del mare
30 Le tendenze evolutive delle variazioni dei livello del mare
31 Rischio Vulcanico in Italia Mappa della distribuzione delle aree vulcaniche nella penisola italiana
32 Territorio circum-vesuviano Rischio Vulcanico in Italia
33 Rischio Antropico in Italia Mappa della distribuzione delle aree interessate da attuali e/o future estrazioni petrolifere
34 Rischio Antropico in Italia Mappa della distribuzione delle principali discariche
35 Rischio Antropico in Italia Mappa della distribuzione delle principali aree industriali (acciaio, petrolio, energia, chimica)
36 La tendenza evolutiva del sistema geo-ambientale: le variazioni climatiche Il panorama del dissesto e del rischio geo-ambientale in Italia è abbastanza chiaro a tutti. Il mondo scientifico è consapevole dello stato in cui ci troviamo e delle tendenze evolutive (e non da oggi). Eventi che di norma richiedono tempi geologici, stanno accadendo nell arco di una vita umana, e numerosi sono i segnali che stanno evidenziando progressivamente i cambiamenti in atto.
37 La tendenza evolutiva del sistema geo-ambientale: le variazioni climatiche Salgono i livelli di CO2 Si innalzano le temperature Gli oceani si scaldano I ghiacciai fondono Cresce il livello dei mari Aumentano gli incendi boschivi I laghi si riducono Le siccità durano più a lungo Le precipitazioni aumentano Le stagioni cambiano I tempi delle migrazioni cambiano Le scogliere coralline sbiancano Aumenta l invasione di specie esotiche Le coste si erodono Mutamenti climatici che hanno condizionato nel passato intere popolazioni e civiltà; con processi che hanno portato a radicali modificazioni del territorio, sia naturale che antropizzato. Basti pensare alle stratigrafie geo-archeologiche che, come un archivio di dati naturale, hanno registrato tutte le variazioni geoambientali del passato.
38 Variazione delle temperature durante gli ultimi anni (Olocene, emisfero nord)
39 Variazione delle temperature PICCO CO2 = 378 ppm
40 Conclusioni Nella sua globalità, le varie problematiche si presentano con una notevole complessità, anche al solo stadio di previsione. Una particolare difficoltà sta nel fatto, di non comprendere che l evento che noi riteniamo immediato, di breve durata, nonostante l intensità, rientra in un contesto dimensionale ed una logica evolutiva ben più grande della realtà antropizzata e relative attività. Ciò nonostante, il punto di forza continua a risiedere nella CONOSCENZA e CONTROLLO dei fattori che innescano il dissesto (fattori predisponenti e determinanti), e MONITORAGGIO dei segnali che molto spesso precedono gli eventi. Il tutto nella CONSAPEVOLEZZA del rischio incombente nell ottica del reale rapporto uomo-ambiente, attraverso l opportuna valutazione degli aspetti dimensionali dei singoli processi e della loro potenzialità e ricorrenza, con preciso riferimento alla confermata vulnerabilità (fragilità) del territorio antropizzato.
41 Conclusioni Un territorio antropizzato inserito, ormai, sempre più drammaticamente, nel percorso evolutivo del sistema geo-ambientale interagendo con i processi e le fenomenologie che lo caratterizzano. In fin dei conti, non dimentichiamo, consapevolmente, che la stessa attività antropica è da considerare l evento tra gli eventi.
42 Romeo Mariano Toccaceli
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