III Cap. di SOCIOLOGIA DELLA DROGA (Bertolazzi) TEORIE DELLA SUBCULTURA

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1 III Cap. di SOCIOLOGIA DELLA DROGA (Bertolazzi) TEORIE DELLA SUBCULTURA

2 CULTURA: Patrimonio intellettuale e materiale costituito da: Valori, norme, definizioni, linguaggi, simboli segni, modelli di comportamento, [ ] Le oggettivazioni, i supporti, i veicoli materiali e corporei degli stessi I mezzi materiali per la produzione e riproduzione sociale dell uomo (Gallino, 1988, 188)

3 SUBCULTURA/CONTROCULTURA SUBCULTURA: Sottoinsieme di elementi culturali sia immateriale che materiali [ ] elaborato o utilizzato tipicamente da un dato settore o segmento o strato di una data società. [ ] Mentre ne condivide alcuni tratti essenziali, tale sottoinsieme di elementi culturali si caratterizza entro il maggior insieme della cultura dominante [ ] per esserne una variante differenziata o specializzata (Gallino, l. c., 686) CONTROCULTURA: Quando una sottocultura incorpora nella quasi totalità elementi che si presentano o sono percepiti come radicalmente opposti alla cultura dominante (ibid.)

4 Cultura-subcultura-controcultura subcultura subcultura subcultura subcultura La droga è una sbcultura o una controcultura?

5 Evoluzione del concetto di subcultura - controcultura Anni 50 in Italia: Controcultura ispirata dai partiti di opposizione (PCI) cultura dominante, egemone dei partiti di governo ( borghese ). Anni 60 in America: subcultura delinquenziale totalmente contraria a quella dominante. Poi contestazione (Berkley, Vietnam, 68, hippies): movimenti totalmente alternativi ai valori e ai miti della società dominante. Movimenti di rifiuto radicale di tutte le istituzioni, norme, valori della società (establishment) -> anarchismo (simbolo: droga)

6 Le premesse: dalle organizzazioni differenziali alle subculture Thrasher, The gang: a study of gangs in Chicago (1927). Processi organizzativi delle bande giovanili Disposizione del territorio favorisce il loro incontro Omogeneità tra loro e con l etnia Comportamento collettivo (muoversi come una squadra sul territorio, pianificare colpi) Spirito di gruppo, solidarietà tra loro, morale propria, attaccamento al territorio Modello organizzativo primitivo, medievale e feudale Spiegazione: Povertà, emigrazione, emarginazione, disorganizzazione sociale Ma anche i giochi dell infanzia e letture fantastiche (cultura)

7 Le premesse: dalle organizzazioni differenziali alle subculture Sutherland - Cressey: White Collar Criminality (1940): non relazione diretta tra variazione della povertà e la variazione dei tassi di criminalità. TEORIA INTERPRETATIVA: disorganizzazione sociale (Sc. Chicago) associazione differenziale Ciò che genera la devianza non sono i fattori esterni (povertà, bisogno di soldi, di successo) ma piuttosto l'associazione differenziata a gruppi che favoriscono la trasgressione della legge l apprendimento del know how deviante. = Disorganizzazione sociale Organizzazione sociale differenziale

8 L associazione differenziale (Sutherland - Cressey) 1. il comportamento criminale è appreso in un gruppo ristretto attraverso un processo comunicativo; 2. Il modo di apprendere il comportamento criminale non è molto diverso da un qualsiasi altro tipo di apprendimento (bisogni e valori non spiegano il comportamento criminale visto che anche il non-deviante è spinto dagli stessi bisogni e valori). 3. si imparano non soltanto le tecniche criminose ma anche i motivi, gli atteggiamenti e le razionalizzazioni; 4. il soggetto fa una valutazione: se vale la pena seguire la norma e la legge, o il contrario; 5. la criminalità è la conseguenza di una valutazione in cui risulta che i motivi per trasgredire la legge sono più vantaggiosi che i motivi per conformarsi ad essa (principio di associazione differenziale); 6. l'associazione orientata a favore o contro la legge varia in frequenza, durata, priorità e intensità;

9 ALBERT COHEN, Delinquent Boys (1955) Teoria della sottocultura delinquenziale per formazione reattiva Sostiene che i soggetti deprivati (basso livello socio-culturale) non hanno interiorizzato i fini della classe media (autoemarginazione per distanza dalle mete): elaborano una propria subcultura. In seguito ha precisato: riguarderebbe solo alcuni tipi di devianza (subculture giovanili, ladri professionisti).

10 A. Cohen: Sottocultura delinq. x Formaz. reattiva Le sottoculture delinquenti sono un prodotto del CONFLITTO tra cultura della classe operaia e cultura della classe medio-borghese; FRUSTRAZIONE generato da un conflitto tra la cultura familiare e quella ufficiale ricevuta a scuola (quest'ultima di tipo borghese); I ragazzi vorrebbero raggiungere i valori e le mete della classe media, ma sono MAL EQUIPAGGIATI; Si genera un processo di FORMAZIONE REATTIVA: avvertono, sul piano comportamentale i valori della classe media mentre formano una sottocultura che rappresenta la negazione dei valori borghesi. FORMAZIONE REATTIVA: il meccanismo psicologico che conduce i ragazzi a risolvere i loro problemi di status (accettazione, rilevanza, relazionalità) all'interno della gang (adattamento).

11 PARAMETRI CULTURALI DELLA CLASSE MEDIA AMERICANA PARAMETRI CULTURALI DELLE CLASSI SUBALTERNE Responsabilità Individuale (fiducia in se stessi e nelle proprie risorse) Reciprocità (obbligo di dividere le proprie risorse con atri cui si è legati) Perizia (coltivare capacità specifiche) Irrequietezza (ricerca continua di nuove sensazioni e opportunità) Differimento della Gratificazione (industriosità e risparmio economico in vista del futuro) Soddisfazione immediata dei desideri (non dilazione della gratificazione) Razionalità (progettazione consapevole ed efficiente) Impulsività (scarso controllo od esercizio razionale) Ambizione (alto livello di aspirazioni) Buone maniere (cortesia, pazienza, autocontrollo) Linguaggio osceno (atteggiamento di sfida e di rottura delle convenzioni) Competizione non violenta (controllo della forza fisica) Uso della forza (soluzione immediata e personale delle controversie e dei conflitti) Impiego del tempo in modo costruttivo (ricreazione "sana") Rispetto per la proprietà (cura delle cose proprie e degli altri) Distruttività (non curanza e scarso rispetto delle cose)

12 Cloward e Ohlin (1968) Teorie delle sottoculture devianti Analizzano le bande delinquenti (minoranze etniche) secondo la teoria di Merton. Ipotizzano che le classi subalterne interiorizzino le mete culturali comuni, ma, non avendo a disposizione i mezzi legittimi per raggiungerle, ricorrano a mezzi illegali. In particolare essi rilevano che le sottoculture devianti assumono una delle seguenti FORME:

13 Le 3 sottoculture devianti (Cloward e Ohlin) Tipo di adattamento sottoculturale Sottocultura criminale Sottocultura rinunciataria (astensionista retreatism) Sottocultura conflittuale Mete culturali Mezzi legittimi Mezzi illegittimi /- +/- +/-

14 Le 3 sottoculture devianti (Cloward e Ohlin) 1. Sottocultura criminale: aggregazione che accentua l'attività illecita finalizzata al guadagno economico (il racket, le organizzazioni di stampo mafioso); si sviluppa se esiste una struttura di opportunità illegittime fortemente organizzata 2. Sottocultura rinunciataria: accentua l'uso e lo spaccio di droga (drogati, vagabondi, alcolizzati cronici); è presente un po ovunque come segno di disagio sociale di alcuni cittadini. 3. Sottocultura conflittuale: enfatizza la lotta, anche violenta fra le bande giovanili per un'affermazione di status; è tipica dello slum disorganizzato (quartiere degradato di transizione, multirazziale) dove non è presente né una vera struttura di opportunità legittime né illegittime e praticamente assente una cultura dominante

15 Cultura rinunciataria (droga) Ricerca del piacere proibito Doppio fallimento: fini e mezzi Rinuncia e ripiegamento su se stessi Forma di adattamento individualistico

16 Subcultura resistente (S. Cohen e CCCS di Birmingham) Fine anni 70: diffusione consumo droghe - stile di vita diffuso (non solo emarginati) Contributo di vari studiosi europei (Lacan, Barthes, Althusser, Levi Strauss, Gramsci) Scontri tra mod e rocker in GB sud-est, stigmatizzati e criminalizzati da mass-media Studio degli stili di vita giovanili: coerenza tra comportamenti, abbigliamento, consumi culturali, gusti musicali, stili di vita subcultura giovanile Sorta di humus culturale che aiuta nella costruzione dell identità individuale

17 Subcultura resistente (S. Cohen e CCCS di Birmingham) Panico morale: Definizione di un gruppo o di una persona come una minaccia per gli interessi e valori sociali Presentazione da parte dei media in forme altamente stereotipizzate Erezione di barriere morali da parte dei benpensanti (prelati, politici, borghesi, ecc.)

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